LA GIUNTA REGIONALE
PREMESSO che:
-
le infezioni associate
all’assistenza rappresentano la complicanza più frequente e grave
dell’assistenza sanitaria e comprendono tutti quegli episodi infettivi che si
manifestano dopo e in conseguenza dell’esposizione a procedure assistenziali
sanitarie di carattere diagnostico-terapeutico;
-
le infezioni correlate
all'assistenza (ICA) sono infezioni acquisite nel corso dell'assistenza e tale
evento pub verificarsi in tutti gli ambiti assistenziali, inclusi ospedali per
acuti, day hospital/day-surgery,
lungodegenze, ambulatori, assistenza domiciliare, strutture residenziali
territoriali;
-
tra le
attività di prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi
resistenti, la prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza (ICA) ha un
ruolo centrale;
-
queste
infezioni hanno un impatto clinico ed economico rilevante: secondo un rapporto
dell'Oms, le ICA provocano un prolungamento
della durata di degenza, disabilita a lungo termine, aumento della resistenza
dei microrganismi agli antibiotici, un carico economico aggiuntivo per i
sistemi sanitari e per i pazienti e le loro famiglie e una significativa
mortalità in eccesso;
-
in
Europa, le ICA provocano ogni anno 16 milioni di giornate aggiuntive di
degenza, 37.000 decessi attribuibili e 110.000 decessi per i quali l'infezione
rappresenta una concausa;
-
le ICA
sono un fenomeno frequente: un recente studio nazionale di prevalenza, condotto
utilizzando ii protocollo dell'ECDC, ha rilevato una frequenza di pazienti con
una infezione contratta durante la degenza pari a 6,3 ogni 100 pazienti
presenti in ospedale; nel corso dell'assistenza domiciliare, 1 paziente ogni
100 contrae una ICA. Lo studio di prevalenza europeo aveva rilevato una
prevalenza pari al 6%. La diffusione del fenomeno
dell'AMR ha reso ancora più problematica la gestione delle ICA a causa delle
maggiori difficolta di trattamento quando causate da un germe resistente, che
si riflettono in un ulteriore incremento dell'impatto clinico ed economico di
queste infezioni;
-
non
tutte le ICA sono prevenibili, ma si stima attualmente che possa
esserlo una quota superiore al 50 per cento.
La prevenzione e il controllo delle ICA rappresentano, quindi,
degli interventi irrinunciabili per ridurre l'impatto di queste
infezioni e, più in generale, per
ridurre la diffusione dei microrganismi
antibiotico-resistenti;
RICHIAMATA
la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 09.06.2009 (2009/C
151/01) sulla sicurezza dei pazienti - compresa la prevenzione e il controllo
delle infezioni associate all’assistenza sanitaria – che contiene le strategie
preventive finalizzate a perseguire gli obiettivi di attuazione delle misure di
prevenzione e controllo a livello nazionale o regionale per sostenere il
contenimento delle infezioni associate all’assistenza sanitaria;
CONSIDERATO
che:
-
le cause che sono alla base della
diffusione di infezioni da germi multiresistenti sono
molteplici, ma un ruolo importante lo gioca l’uso inappropriato di antibiotici
e altri antimicrobici negli esseri umani, negli animali e nelle colture, così
come la diffusione di residui di questi farmaci nel suolo, nelle coltivazioni e
nell’acqua;
-
dai dati presenti in letteratura
si evidenzia che l’antimicrobico-resistenza in Italia presenta percentuali
spesso elevate con frequenze di resistenza, a seconda dei ceppi, che vanno
dall’11,2% per la resistenza dell’Enterococcus faecium ai gligopeptidi (la media
europea è dell’8,3%) al 55,9% della Klebsiella pneumoniae alle cefalosporine di terza generazione (la media europea è del 30,3%), fino al 78,3%
dell'Acinetobacter spp ai carbapenemi, per il quale però non c'è il dato di confronto
europeo;
-
la fattispecie della selezione
dei ceppi resistenti si verifica in particolare quando gli antibiotici sono
utilizzati a dosaggi inappropriati e/o per tempi protratti, favorendo in tal
modo la emergenza dei batteri con geni inducibili di resistenza;
DATO
ATTO che:
·
In data 25 maggio 2015, la 68°
Assemblea Mondiale della Sanità, con la Risoluzione WHA 68.7, ha adottato il
Piano d’Azione Globale sull’antimicrobico-resistenza (Global action plan on antimicrobial resistance- GAP)
per affrontare e contrastare in maniera efficace un fenomeno che non riguarda
solo l’ambito umano ma anche il settore veterinario e quello della produzione
degli alimenti e l’ambiente;
·
Il 17 giugno 2016, il Consiglio
d’Europa ha richiesto agli Stati Membri di sviluppare Piani Nazionali di
contrasto all’antimicrobico-resistenza basati sulla strategia “One Health”, in linea con le
raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) contenute nel
GAP e che il 30 giugno 2017 la Commissione Europea ha adottato lo “European One Health
Action Plan against Antimicriobal
Resistance”;
VISTA
l’Intesa ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra
il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento
recante “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (di seguito
definito PNCAR) 2017-2020”. Rep Atti n. 188 del 2 novembre 2017 – siccome
elaborato dal Gruppo di Lavoro sull'AMR, cui hanno partecipato il ministero
della Salute, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa),
l'Istituto superiore di Sanita (Iss), rappresentanti delle Regioni e delle Società scientifiche - che è
contenuta nell’Allegato A al presente provvedimento e di cui costituisce parte
integrante;
CONSIDERATO che
l’anzidetto Piano individua 6 ambiti di
intervento:
1.
Sorveglianza (resistenze in
ambito umano, resistenze in ambito veterinario, Infezioni correlate
all’Assistenza ICA, consumo di antibiotici in ambito sia umano che
veterinario);
2.
Prevenzione e controllo delle
infezioni (ICA, malattie infettive e zoonosi);
3.
Uso corretto degli Antibiotici compresa la "antimicrobial
stewardship";
4.
Formazione;
5.
Comunicazione e Informazione;
6.
Ricerca e innovazione,
ATTESO
che il PNCAR:
·
prevede
l'integrazione di tutti i settori interessati: umano, veterinario, di sicurezza
degli alimenti, agricolo e ambientale;
·
stabilisce i principali esiti di
salute che si vogliono raggiungere attraverso la sua realizzazione;
·
indica le azioni da realizzare
prioritariamente a livello regionale/locale per promuovere un efficace
contrasto del fenomeno dell’antimicrobico resistenza nella sorveglianza,
prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi resistenti e dell’AMR;
·
definisce per ciascuna delle
azioni individuate gli obiettivi a medio (2017-2018) e a lungo termine
(2017-2020) e gli indicatori per le azioni considerate prioritarie, rimandando
a successivi piani operativi e documenti tecnici, locali, regionali e
nazionali, che individuino in dettaglio le specifiche attività e responsabilità
operative;
·
rimanda a successivi Piani
operativi e Documenti tecnici, locali, regionali, nazionali, l’individuazione
nel dettaglio delle specifiche attività e responsabilità operative;
·
prevede un monitoraggio a due
anni dall’approvazione del Piano;
ATTESO
che gli obiettivi
generali della strategia del PNCAR sono:
1.
ridurre la frequenza delle
infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici;
2.
ridurre la frequenza di infezioni
associate all'assistenza sanitaria ospedaliera e comunitaria.
ATTESO
inoltre che:
·
per contrastare efficacemente il
fenomeno dell'AMR, secondo il Piano sono necessari interventi sui diversi
settori interessati dal fenomeno, orientati ai molteplici determinanti e in
grado di promuovere l'interazione e ii coordinamento efficace delle azioni ai
diversi livelli (nazionale, regionale, locale);
·
per raggiungere l’obiettivo è
necessario che gli interventi siano attuati con il contributo di tutti gli
attori e che vengano attentamente coordinati,
monitorati e aggiornati nel tempo, in base ai risultati raggiunti;
·
data la complessità del fenomeno,
la condizione indispensabile per ii governo delle azioni elencate nei diversi
capitoli del PNCAR è la realizzazione di
iniziative in grado di garantire:
-
la partecipazione attiva di tutte
le istituzioni interessate a livello nazionale, regionale e locale;
-
l'individuazione delle risorse
necessarie;
-
il monitoraggio puntuale dei
risultati e la ridefinizione periodica
degli obiettivi e delle azioni in
base a questi.
PRECISATO
che, in base al PNCAR:
1.
le azioni previste a livello
centrale per raggiungere gli obiettivi del Piano
sono:
a.
preparazione e adozione di un
documento operative che definisca le responsabilità delle diverse istituzioni
centrali (varie DG del Ministero della Salute, ISS, AGENAS, AIFA, Centri di
Referenza Nazionali/Laboratori Nazionali di Riferimento) nella implementazione
delle attività previste dal Piano (entro 6 mesi dall'approvazione del Piano);
b.
individuazione a livello
nazionale di risorse dedicate all'attuazione del Piano e vincolate al
raggiungimento degli obiettivi prefissati (entro 6 mesi dall'approvazione del
Piano);
c.
attivazione, all'interno della
DGPREV (Direzione Generale Prevenzione) del Ministero della Salute di un Gruppo
tecnico di coordinamento, monitoraggio e aggiornamento del Piano e della
Strategia nazionale di contrasto dell'AMR, responsabile anche di informare
sullo stato di avanzamento le istituzioni competenti (entro 6 mesi
dall'approvazione del Piano);
d.
definizione di un sistema di
monitoraggio del Piano da parte del Gruppo tecnico, per garantire che, al
termine del periodo di vigenza del Piano, tutte le Regioni, in tutti i contesti
appropriati, abbiano programmi attivi di contrasto dell'AMR (uso responsabile
di antibiotici e prevenzione delle infezioni e della relativa trasmissione)
secondo le indicazioni del presente Piano (entro 12 mesi dall'approvazione del
Piano);
e.
individuazione di azioni efficaci
da promuovere in tutte le Regioni per l'attivazione delle linee operative
previste (entro il 2018);
f.
definizione delle strategie di
collaborazione per migliorare l'intersettorialità
delle azioni di contrasto dell'antimicrobico-resistenza tra gli assessorati
regionali coinvolti nella gestione della tematica e a livello locale (entro ii
2019);
2.
le azioni previste a livello
regionale
per raggiungere gli obiettivi del Piano sono:
a.
identificazione di un referente
regionale per il contrasto dell'AMR, responsabile del coordinamento,
dell'implementazione e del monitoraggio del Piano a livello regionale (entro 6
mesi dall'approvazione del Piano);
b.
istituzione di un Gruppo tecnico
di coordinamento e monitoraggio del Piano e della Strategia
di contrasto dell'AMR a livello
regionale, che includa i referenti delle diverse componenti operative del Piano
stesso (vedere capitoli specifici), che sia coordinate dal referente regionale
del Piano e sia responsabile di informare sullo state di avanzamento le
istituzioni competenti (entro 6 mesi dall'approvazione del Piano);
c.
recepimento dei documenti emanati
a livello nazionale (con riferimento alle specifiche scadenze);
d.
identificazione delle modalita di implementazione delle azioni di piano a livello
regionale (con riferimento alle specifiche scadenze);
e.
costruzione del sistema di
monitoraggio regionale (entro ii 2018);
f.
partecipazione alla
predisposizione delle linee strategiche e dei documenti attuativi nazionali (in
coerenza con la tempistica fissata a livello nazionale);
RILEVATO quindi che il PNCAR
in menzione richiede alle Regioni ed alle Province autonome di individuare,
preliminarmente all’attuazione del Piano, le articolazioni interne che ne
assicurino la Governance in un’ottica
intersettoriale, e curino il recepimento dei documenti emanati a livello
nazionale;
RITENUTO pertanto di
dover recepire la richiamata Intesa sancita in data 2 novembre 2017 dalla
Conferenza Permanente per i rapporti tra le Stato, le Regioni e le Province
Autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Piano Nazionale di
contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020", di cui
all’allegato A alla presente proposta di
deliberazione;
RICHIAMATO
il Piano regionale di prevenzione 2014-2018,
approvato con Decreto del Commissario ad Acta n.56/2015 del 29 maggio 2015,
così come modificato con Decreto del Commissario ad Acta n. 65/2016 del
29/06/2016;
VISTI
i programmi n. 1 e n. 12 del Piano della Prevenzione
rispettivamente titolati “Misurare per agire” e “Vaccinazioni e malattie
infettive: consolidamento dei risultati e nuovi orizzonti”;
RICHIAMATE
in particolare le azioni del predetto Programma 1,
come di seguito elencate:
·
azione n. 11 – “Migliorare la
qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da enterobatteri produttori di carbapenemasi
(CPE);
·
azione n. 12 – “Monitorare il
consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale”;
·
azione n. 13 – “Definire un
programma di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate
all’assistenza”;
·
azione n. 14 – “Gestione corretta
del farmaco veterinario per ridurre il fenomeno dell’antibiotico resistenza”;
e l’azione n. 6 del Programma 12
“Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli
antibiotici”;
DATO
ATTO che le precitate azioni anticipavano in
parte quanto poi declinato puntualmente
nel PNCAR di cui all’Intesa
Stato-Regioni Rep Atti n. 188 del 2
novembre 2017 prevedendo:
-
l’implementazione di un sistema
coordinato, integrato e capillare per la sorveglianza e il controllo delle
Infezioni Correlate all’Assistenza (I.C.A.) nelle Strutture sanitarie,
ospedaliere e territoriali, della Regione Abruzzo.
-
la definizione di un programma di
intervento per una stewardship antimicrobica
regionale omogenea a livello territoriale ed ospedaliero, mirata alla implementazione
diffusa di un uso appropriato dei farmaci antibiotici ed antifungini e del
sistematico monitoraggio del loro impatto epidemiologico;
-
l’attivazione di sistemi di
sorveglianza informatizzati e centralizzati per studiare la reale diffusione
dei microrganismi MDRO (Multi-Drug Resistant Organisms) e degli enterobatteri resistenti ai carbapenemi (Carbapenem Resistant Enterobacteriaceae -
CRE) nella Regione Abruzzo
-
il monitoraggio della
prescrizione antibiotica ospedaliera e territoriale nella Regione Abruzzo, sia
per quanto riguarda gli antibiotici sottoposti all’obbligo di richiesta
nominativa motivata che per quanto attiene agli altri antibiotici, e produzione
reportistica periodica;
-
il monitoraggio costante del
consumo dei farmaci antimicrobici in ambito veterinario;
CONSIDERATO
che - con Determina n. DPF011/199 del 29/12/2017 del
Servizio Sanità Veterinaria, Igiene e Sicurezza degli Alimenti del Dipartimento
per la Salute ed il Welfare - è stato disciplinato ed applicato il Programma di
Controllo per le ASL abruzzesi per l’anno 2018 che ricomprende il Piano
dell’Antibiotico resistenza (AMR) ai sensi della Dec.
2013/652/UE, nelle sezioni dei controlli sui germi campionati al mattatoio che
nelle carni sottoposte a controllo sul commercio con le modalità declinate nel
piano nazionale PNCAR 2017 – 2020;
CONSIDERATO
inoltre che sono state disciplinate le attività di laboratorio presso
l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise di Teramo con
la banca dati dei ceppi isolati e tipizzazione dei batteri coinvolti;
RITENUTO
di dover completare le attività con il controllo sui farmaci impiegati nelle
aziende zootecniche tesa a ridurre il loro utilizzo con l’innalzamento delle
norme di biosicurezza;
VISTA
l’Intesa, ai sensi dell’art.8, comma 6, della legge 5 giugno 2003 n.131, tra il
Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano concernente la
proroga del Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018 e la
rimodulazione dei Piani regionali della prevenzione 2014-2018 (Rep. Atti
n.247/CSR del 21 dicembre 2017);
VISTO
il punto 1 della riferita Intesa che estende al 31 dicembre 2019 la vigenza del
Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018, delle azioni
centrali e dei Piani regionali della prevenzione (PRP);
CONSIDERATO che per l’attuazione del predetto Piano Nazionale di
Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza 2017-2020 di cui all’Intesa
Stato-Regioni Rep Atti n. 188 del 2
novembre 2017 saranno utilizzate – nelle more della individuazione delle
risorse necessarie per l'attuazione delle azioni prioritarie a tutti i livelli,
da definirsi a livello centrale entro 6 mesi dall'approvazione del Piano stesso
- le risorse economiche di cui all’art. 1, commi 34 e 34 bis della legge
27.12.1996, n. 662 per la realizzazione degli obiettivi di carattere
prioritario e di rilievo nazionale, già utilizzate per l’attuazione del Piano regionale di
prevenzione 2014-2018, siccome prorogato al 2019 - con imputazione sul cap.
81519.1 del bilancio regionale, per ciascuna annualità di vigenza del piano e
con le risorse economiche all’uopo assegnate al DPF010 e DPF011 con imputazione
sul cap. 81501.15 e 81501.8 del bilancio
regionale, espressamente finalizzate per il Piano regionale di prevenzione
2014-2018;
PRECISATO
che gli interventi di spesa contenuti nella presente
proposta di deliberazione trovano copertura – nelle more della individuazione
delle risorse necessarie per l'attuazione delle azioni prioritarie a tutti i
livelli, da definirsi a livello centrale entro 6 mesi dall'approvazione del
Piano stesso -con le risorse iscritte annualmente nei capitoli di bilancio
appositamente indicati che presentano la necessaria disponibilità, fermo
restando la possibilità di variare il Piano dei Conti per il raggiungimento
degli obiettivi previsti nell’attuazione del Piano Nazionale di Contrasto
dell’Antimicrobico Resistenza 2017-2020;
Cap. |
art. |
Descrizione |
Anno
2018 |
Anno
2019 |
81519
|
1 |
progetti regionali di rilievo
nazionale a norma all’art. 1, commi
34 e 34 bis della legge 27.12.1996 n. 662 |
7.907.109,00 |
7.907.109,00 |
81501 |
15 |
quota FSN
per il raggiungimento particolari obiettivi fissati dalla legge (PRP) |
3.800.000,00 |
3.800.000,00 |
81501 |
8 |
quota FSN
per il raggiungimento particolari obiettivi fissati dalla legge |
1.860.000,00 |
1.860.000,00 |
VISTA
la DGR 126 del 2 marzo 2018 di approvazione del
bilancio Finanziario gestionale;
DATO ATTO che gli indicatori per monitorare il raggiungimento degli obiettivi a livello
regionale sono di seguito indicati:
1. identificazione
di un referente regionale per il contrasto dell'AMR (entro 6 mesi dall'approvazione del Piano);
2. istituzione
di un Gruppo tecnico regionale di coordinamento e monitoraggio (entro 6 mesi
dall'approvazione del Piano);
3. disponibilità
di rapporti annuali - regionali e
nazionale - di monitoraggio del piano (dal 2020);
4. documento
regionale annuale di individuazione delle azioni efficaci a contrastare i
problemi rilevati a livello regionale e di promozione dell'intersettorialità
degli interventi (dal 2020);
RITENUTO
altresì:
a.
di dare mandato al Servizio della
Prevenzione e Tutela Sanitaria DPF010 del Dipartimento per la Salute ed il
Welfare di effettuare il coordinamento operativo dell’attuazione del “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico
Resistenza (PNCAR) 2017-2020” Rep Atti
n. 188 del 2 novembre 2017, anche con l’individuazione di una articolazione che
ne assicuri la Governance intersettoriale e curi i
lavori per il recepimento dei documenti emanati a livello nazionale;
b.
di dare mandato al Servizio della
Prevenzione e Tutela Sanitaria DPF010 e al Servizio Sanità Veterinaria, Igiene
e Sicurezza degli Alimenti DPF011 del Dipartimento per la Salute ed il Welfare,
nei rispettivi ambiti di competenza, di porre in essere tutte le azioni
necessarie ad assicurare l’attuazione del PNCAR ed alla definizione del Piano
antimicrobico regionale nonché di
fornire alle AASSLL le indicazioni operative per il perseguimento degli
obiettivi del PNCAR;
c.
di dover impegnare le ASL
regionali, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo, l’ARTA, le
Università degli Studi e tutti i soggetti esecutori delle attività del Piano,
ognuno per le specifiche competenze a porre in essere tutte le azioni
necessarie al raggiungimento degli obiettivi del Piano stesso;
VISTO
il Decreto del Presidente del Consiglio Regionale n. 24 del 16.08.2018, con il
quale è stato disposto lo scioglimento del Consiglio Regionale;
VISTO
l’articolo 86, comma 3, del vigente Statuto in forza del quale nel caso di
scioglimento anticipato del Consiglio Regionale le funzioni dello stesso sono
limitate a quelle previste dalla lett. a) del
medesimo comma, mentre le funzioni dell’Organo Esecutivo della Regione sono
limitate all’ordinaria amministrazione e agli atti indifferibili;
RITENUTO
che il presente provvedimento afferisce all’attività ordinaria in quanto
trattasi di recepimento specifica Intesa Stato regioni contenente indicazioni
sulle attività necessarie ad assicurare l’attuazione del Piano Nazionale
Contrasto Antibiotico Resistenza;
CONSIDERATO,
pertanto, che la presente proposta deliberativa è validamente assunta, ai sensi
dell’articolo 86, comma 3 del vigente Statuto, nel periodo di vacatio dell’Organo Consiliare a seguito dello scioglimento
dello stesso, per effetto del decreto del Presidente del Consiglio Regionale
sopra citato, per le motivazioni riportate nella narrativa che precede;
VISTA
la L.R. n.77/1999 e s.m.d.;
DATO
ATTO:
·
della sottoscrizione del
provvedimento resa dal Dirigente del Servizio della Prevenzione e Tutela
Sanitaria DPF010 per la regolarità del procedimento istruttorio;
·
che il Direttore del Dipartimento
per la Salute e il Welfare, apponendo la sua firma sul presente provvedimento,
sulla base della istruttoria effettuata dal Dirigente del Servizio della
Prevenzione e Tutela Sanitaria DPF010, attesta la regolarità tecnico
amministrativa e la legittimità del provvedimento nonché la conformità agli indirizzi, funzioni ed obiettivi
assegnati al Dipartimento medesimo;
CONSIDERATO
che le motivazioni sopra addotte a sostegno del
presente atto indicano l’urgenza e l’indifferibilità della emanazione dello
stesso, tale da procrastinarne la trasmissione al Tavolo di Monitoraggio del
Piano di Risanamento del Servizio Sanitario Regionale per la dovuta
valutazione, ordinariamente preventiva;
A voti unanimi, espressi nelle forme di
legge
DELIBERA
Per le motivazioni specificate in
premessa, che qui si intendono integralmente trascritte e approvate
1.
di
prendere atto e recepire l’Intesa ai sensi dell’art.
8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le
Province Autonome di Trento e Bolzano
sul documento recante “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico
Resistenza (PNCAR) 2017-2020”. Rep Atti n. 188 del 2 novembre 2017 (Allegato “A” - parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento);
2.
di
dare mandato al Servizio della Prevenzione e Tutela
Sanitaria DPF010 del Dipartimento per la Salute ed il Welfare di effettuare il
coordinamento operativo dell’attuazione del
“Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR)
2017-2020” Rep Atti n. 188 del 2
novembre 2017, curandone l’implementazione ed il monitoraggio a livello
regionale nonché i lavori per il recepimento dei documenti emanati a livello
nazionale;
3.
di
designare il Dirigente del Servizio della
Prevenzione e Tutela sanitaria p.t. del Dipartimento
per la salute e il Welfare, d.ssa Stefania Melena,
quale referente Regionale per l’attuazione del PNCAR;
4.
di
dare mandato al Servizio della Prevenzione e Tutela
Sanitaria DPF010 del Dipartimento per la Salute ed il Welfare di provvedere,
con successivo atto dirigenziale,
all’istituzione del Gruppo tecnico di coordinamento e monitoraggio del
Piano e della Strategia di
contrasto dell'AMR a livello regionale (GTr-AMR),
con il fine di garantire la Governance
intersettoriale, nella seguente composizione minima:
a.
il Dirigente p.t.
del Servizio della Prevenzione e Tutela sanitaria DPF010 del Dipartimento per
la Salute e il Welfare;
b.
il Dirigente p.t.
del Servizio Sanità Veterinaria, Igiene e Sicurezza degli Alimenti DPF011 del
Dipartimento per la Salute ed il Welfare;
c.
un referente tecnico regionale o
aziendale per i sistemi di sorveglianza dedicati all’AMR in ambito umano;
d.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la rete dei laboratori sentinella dell’AMR dell’Istituto
Superiore di Sanità (AR-ISS);
e.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la sorveglianza dell’AMR nel settore veterinario e per la
prevenzione delle malattie infettive e delle zoonosi,
f.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la sorveglianza, per la prevenzione e il controllo delle
infezioni correlate all’assistenza;
g.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la sorveglianza dei consumi degli antibiotici nel settore umano;
h.
un referente tecnico regionale o
aziendale per l’uso corretto degli antibiotici nel settore umano;
i.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la sorveglianza dei consumi e per l’uso corretto degli
antibiotici nel settore veterinario e per il Piano Nazionale Residui;
j.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la comunicazione e l’informazione;
k.
un referente tecnico regionale o
aziendale per la formazione;
5.
di
dare atto che con successivi documenti e atti del
Servizio della Prevenzione e Tutela Sanitaria DPF010 e del Servizio Sanità
Veterinaria, Igiene e Sicurezza degli Alimenti DPF011 del Dipartimento per la
Salute ed il Welfare, nei rispettivi ambiti di competenza, verranno fornite le indicazioni operative per
il perseguimento degli obiettivi e per la definizione del Piano antimicrobico
regionale;
6.
di
precisare che per l’attuazione del Piano saranno
utilizzate – nelle more della individuazione delle risorse necessarie per
l'attuazione delle azioni prioritarie a tutti i livelli, da definirsi a livello
centrale entro 6 mesi dall'approvazione del Piano stesso - le risorse
economiche di cui all’art. 1, commi 34 e 34 bis della legge 27.12.1996, n. 662
per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo
nazionale, con imputazione sul cap. 81519.1 del bilancio regionale e le risorse
economiche all’uopo assegnate con imputazione sul cap. 81501.15 e 81501.8 del bilancio
regionale, espressamente finalizzate per il Piano regionale di prevenzione
2014-2018, come descritte e ripartite nelle premesse del presente atto;
7.
di
trasmettere il presente provvedimento al Servizio
Sanità Veterinaria, Igiene e Sicurezza degli Alimenti DPF011 del Dipartimento
per la Salute ed il Welfare ed ai Direttori Generali delle A.A.S.S.L.L. della
Regione Abruzzo, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di competenza,
al fine dello svolgimento di tutte le azioni necessarie per consentire
l’attuazione delle azioni previste a livello regionale nel Piano di cui al
punto 1), siccome declinate a livello aziendale;
8.
di
dare atto che la presente proposta deliberativa è
adottata in quanto rientrante nei limiti di cui all’articolo 86, comma 3, del
vigente Statuto per le puntuali motivazioni riportate in narrativa;
9.
di
dare atto che il presente provvedimento non
è soggetto a pubblicazione ai sensi
dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
10.
di
pubblicare il presente provvedimento sul
Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;
11.
di
trasmettere il presente atto al Tavolo di monitoraggio del Piano di
Risanamento del Sistema Sanitario Regionale, costituito dal Ministero della
Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la dovuta
validazione.