LA GIUNTA REGIONALE
RICHIAMATA
la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione
comunitaria in materia di acque;
VISTO
il D.Lgs 13 aprile 2006 n.
152 “Norme in materia ambientale” e sue successive modifiche ed integrazioni
che, alla parte Terza, Sezione II, definisce la disciplina generale per la
tutela delle acque superficiali e sotterranee, ed in particolare l’art.94 che
disciplina le aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee
destinate al consumo umano;
VISTA
la Deliberazione del Consiglio Regionale della
Regione Abruzzo n.51/9 del 16.12.2015 recante: ” D.Lgs.
3 aprile 2006 n. 152 "Norme in materia ambientale", modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4 - Ulteriori disposizioni
correttive ed integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006,
n. 152, recante norme in materia ambientale - Art. 121, Approvazione del Piano
di Tutela delle Acque.” che approva il Piano di Tutela delle Acque, proposto
dalla Giunta regionale con deliberazione n. 492/C dell'8 luglio 2013,
unitamente ai documenti allegati che costituiscono parte integrante e
sostanziale della stessa, così come emendato dalla 2^ Commissione consiliare
nella seduta del 10 dicembre 2015;
VISTA
la Deliberazione del Consiglio Regionale della
Regione Abruzzo n.51/10 del 16.12.2015 recante: ”D.Lgs
3 aprile 2006 n. 152 "Norme in materia ambientale"- Art. 121,
Approvazione del Piano di Tutela delle Acque e contestuale avvio
dell'aggiornamento del Piano approvato.” che approva l'avvio delle attività di
aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque regionale secondo le previsioni
dettagliate nell'Allegato "Attività di aggiornamento del Piano di Tutela
delle Acque: programma e contenuti", così come proposto dalla Giunta
regionale con deliberazione n. 710/C del 27 agosto 2015 e così come emendato
dalla 2^ Commissione consiliare nella seduta del 10 dicembre 2015.
VISTE
le Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela
delle Acque della Regione Abruzzo ed in particolare gli articoli n.21, 22, 23,
24 e 25 in materia di aree di salvaguardia delle acque sotterranee e superficiali
destinate al consumo umano;
VISTO
l’allegato in appendice al Quadro Programmatico del
Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo, (R1.4 - App.01) dal titolo
"Tecniche operative per la perimetrazione per le aree di salvaguardia
delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano";
CONSIDERATO
che l’art. 21 delle Norme Tecniche di attuazione del Piano di Tutela delle
Acque, ai sensi dell’art. 94 del D.lgs 152/06,
prevede che:
-
“entro due anni dalla data di
adozione del PTA, gli Enti d’Ambito, provvedono all’individuazione delle aree
di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta (ZTA) e zone di rispetto
(ZR), nonché, all’interno dei bacini imbriferi e delle aree di ricarica della
falda, le zone di protezione (ZP) e trasmettono per l’approvazione la proposta
di delimitazione alla Giunta Regionale”.
-
“Il provvedimento di
delimitazione delle aree di salvaguardia, dopo l’approvazione da parte della
Giunta regionale, è inviato alle Province ed ai Comuni interessati. Le Province
provvedono a:
1.
recepire nei propri strumenti di
pianificazione territoriale i vincoli derivanti dalla definizione delle aree di
salvaguardia;
2.
emanare i provvedimenti necessari
per il rispetto dei vincoli connessi con la definizione delle aree di
salvaguardia;
3.
vigilare sul rispetto dei
vincoli.
I Comuni provvedono a:
1.
recepire nei propri strumenti di
pianificazione territoriale i vincoli derivanti dalla definizione delle aree di
salvaguardia;
2.
emanare i provvedimenti necessari
per il rispetto dei vincoli connessi con la definizione delle aree di
salvaguardia;
3.
notificare ai proprietari dei
terreni interessati dalle aree di salvaguardia i provvedimenti di definizione
con i relativi vincoli. “
-
“Per la delimitazione delle aree
di salvaguardia gli Enti D’Ambito fanno riferimento, oltre che ai principi
generali definiti dalle vigenti linee guida, alle tecniche operative di cui
all’appendice al Quadro Programmatico “Tecniche operative per la perimetrazione
per le aree di salvaguardia” (R1.4 -
App.01), che individua i criteri per la definizione di tali aree nonché la
documentazione tecnica da presentare alla Regione per la proposta di cui al
precedente comma 1”.
VISTA
la proposta di cui alla deliberazione del Consiglio
Direttivo dell’Ente Regionale Servizio Idrico Integrato, n.7 del 25.07.2017,
trasmessa con prot. 780 del 16.10.2017, acquisita al prot. Regionale con n. 0265697 del 17/10/2017, (Allegato 1)
che ha approvato lo studio “Acquisizione dati, analisi, valutazione e
perimetrazione, finalizzato alla tutela qualitativa delle acque superficiali e
sotterranee destinate al consumo umano così come previsto dal DLgs 152/2006 e dal Piano di Tutela delle Acque adottato
dalla regione Abruzzo” e che ha disposto di inviare tale studio alla Regione
Abruzzo quale proposta dell’Autorità d’Ambito in riferimento all’art.94 c.1 del
D.Lgs 152/2006;
EVIDENZIATO
che al fine di un’adeguata partecipazione pubblica sulla proposta presentata da
ERSI, la stessa, completa di tutti gli elaborati di cui allo Studio
“Individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni di acque
sotterranee e delle derivazioni di acque superficiali destinate al consumo
umano così come previsto dal DLgs 152/2006 e dal
Piano di Tutela delle Acque adottato dalla Regione Abruzzo”, di cui all’elenco
in Allegato 2 al presente atto, è stata tempestivamente pubblicata, a cura del
Dipartimento competente, sul portale
regionale ed è disponibile all’indirizzo:
RITENUTO,
al fine di un’adeguata
partecipazione pubblica sulla proposta presentata dall’ERSI, di dover procedere
alla presa d’atto della stessa e all’avvio del procedimento di consultazione
pubblica e approvazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al
consumo umano;
RICHIAMATA
la proposta di Deliberazione di Giunta Regionale,
inviata alla Segreteria di Giunta con prot. n.
11011/17 del 20/12/2017 con cui il Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del
Territorio e Politiche Ambientali
proponeva la presa d’atto, da parte della Giunta Regionale, della
proposta di individuazione delle aree di salvaguardia avanzata da ERSI in
attuazione dell’art 94 del D.Lgs 152/06 e s.m.i. e delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle
Acque regionale, e la contestuale definizione dell’iter procedurale di
approvazione, prevendendo sia un’adeguata partecipazione e coinvolgimento dei
Comuni e delle Province interessate nonché adeguate verifiche
sull’applicabilità delle norme prescrittive proposte dall’ERSI nelle aree
perimetrate e sulla coerenza e compatibilità
della proposta in oggetto con il quadro pianificatorio
della Regione Abruzzo attraverso il confronto, ove necessario, anche con gli
altri Dipartimenti competenti per aspetti trasversali.
RICHIAMATA
la nota del Servizio Assistenza Atti del Presidente e della Giunta Regionale n.
936018 del 13/01/2018 con cui il Servizio ha segnalato l’opportunità di un
confronto istituzionale tra il Dipartimento proponente e l’ERSI sulle
previsioni della proposta di Deliberazione succitata;
RILEVATO
che, per dare seguito al confronto auspicato dal Servizio Affari della Giunta,
si sono tenuti tre incontri con ERSI: il
24 gennaio u.s., il 26 gennaio e il giorno 14 febbraio u.s., come da esiti
riportati nella nota del 21/2/2018 prot. n.
0053069/18 del Dipartimento DPC
(Allegato 3);
EVIDENZIATO
che dalle suddette riunioni è emerso che:
-
non c’è condivisione da parte di
ERSI sulla proposta di Deliberazione succitata con particolare riferimento alla
previsione che ERSI proceda, quale passaggio preliminare all’approvazione, al
coinvolgimento dei Comuni e delle Province interessate, anche attraverso le assemblee
dei sindaci (ASSI) di cui all’art. 10 della LR 9/2011.“
-
è posizione di ERSI che “essendo
il Consiglio Direttivo ERSI espressione delle ASSI, con il passaggio della proposta in Consiglio
Direttivo parrebbe adeguatamente adempiuto il coinvolgimento dei Comuni”.
RITENUTO
che il tema della tutela delle risorse idriche di pregio sia un tema centrale e
non rinviabile nell’ambito della pianificazione regionale in materia di tutela
delle acque dall’inquinamento;
EVIDENZIATO
che la Regione Abruzzo risulta la prima regione in Italia che sta affrontando
il tema dell’individuazione delle aree di salvaguardia destinate al consumo
umano in modo organico sull’intero territoriale regionale e ciò comporta
l’assenza di riferimenti procedurali e
normativi di esempio già testati in altri contesti regionali;
EVIDENZIATO
che le prescrizioni normative fissate dall’art. 94 del D.Lgs
152/06 e s.m.i. per le aree di salvaguardia sono piuttosto
generali ed ampie e richiedono, da parte delle regioni, una puntuale disciplina
sulle modalità applicative oltre che una gradazione del livello prescrittivo a
seconda del tipo di area individuata (Zona di tutela assoluta, zona di rispetto
ristretta, zona di rispetto allargata, zona di protezione ecc.);
EVIDENZIATO
che, come da nota del Servizio Gestione e Qualità delle Acque al Direttore del
Dipartimento DPC in data 13/12/2017, prot. n.
0317559/17, il Servizio competente ha rilevato che “nella definizione della
proposta di normativa tecnica da attuare nelle zone di salvaguardia, il
proponente (ndr. ERSI) si sia limitato a ricalcare le
disposizioni già previste nel Piano, senza una precisa distinzione dei vincoli
e delle prescrizioni da applicare nelle diverse tipologie di aree di
salvaguardia. Si ritiene che una modulazione di tali prescrizioni, in maniera
via via meno stringente secondo il livello di protezione che la normativa
vigente attribuisce ad ogni tipologia di area di salvaguardai (zona di tutela
assoluta, zona di rispetto ristretta, zona di rispetto allargata, zona di
rispetto aggiuntiva, zona di protezione) sarebbe stata necessaria e opportuna”.
EVIDENZIATO
che, per quanto sopra rappresentato, come da nota in Allegato 3 già richiamata,
è stato concordato di sospendere la
presentazione in Giunta della proposta di Deliberazione sopra richiamata, agli
esiti di una valutazione più approfondita del tema delle ricadute sul
territorio regionale di alcune delle norme prescrittive proposte nello studio e
della definizione dell’iter procedurale più adeguato per l’approvazione di tale
proposta, interessando su tale aspetto la Vicepresidenza della Giunta
regionale;
EVIDENZIATO
che come da nota n. 0108086 del 13/4/2018, su disposizione del Vicepresidente
della Giunta Regionale, in riferimento agli esiti della riunione del 14
febbraio u.s. di cui alla nota in Allegato 3, il 18 aprile u.s
si è tenuto un incontro con l’ERSI, i
Direttori degli ex Enti di Governo dell’Ambito, il Servizio Assistenza Atti del
Presidente e della Giunta, la società incaricata da ERSI nella redazione dello
Studio e i rappresentanti dell’ANCI Abruzzo,
EVIDENZIATO
che, da tale riunione è confermata la necessità
la necessità di:
-
considerare centrale il tema
della tutela delle risorse idriche di pregio nell’ambito della pianificazione
regionale in materia di tutela delle acque dall’inquinamento;
-
procedere alla presa d’atto della
proposta avanzata da ERSI e definire un iter di approvazione prevedendo,
preventivamente all’approvazione finale della perimetrazione delle aree di
salvaguardia, un’adeguata partecipazione pubblica al fine di contemperare le
esigenze di protezione ambientale con quelle di sviluppo economico e produttivo
delle aree interne. Ciò anche alla luce del fatto che la particolare conformazione geografica e
l’assetto idrogeologico del ns. territorio fa sì che le zone da tutelare per le
finalità suddette, seppur con livelli di tutela opportunamente graduati, siano
molto estese sul territorio regionale determinando quindi conseguenze
sull’utilizzo del territorio e sul tessuto economico e produttivo regionale;
-
procedere durante la fase di
consultazione pubblica alla definizione di una proposta di normativa tecnica,
da attuare nelle aree di salvaguardia che
presenti una gradazione del
livello prescrittivo a seconda del tipo di area individuata (Zona di tutela
assoluta, zona di rispetto ristretta, zona di rispetto allargata, zona di
protezione ecc.) e che sia sostenibile sul territorio regionale anche in
relazione alle attività esistenti e alla presenza di centri urbani nelle zone
perimetrate.
RITENUTO
pertanto di
dover demandare al competente Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del
Territorio e Politiche Ambientali, la verifica della coerenza e
compatibilità della proposta in oggetto
con il quadro pianificatorio
della Regione Abruzzo attraverso il confronto con i Servizi competenti nella
redazione e gestione dei Piani regionali di carattere ambientale (Piano
Gestione Rifiuti, Piano Cave, ecc.) e , ove necessario, anche con gli altri
Dipartimenti competenti per aspetti trasversali (agricoltura, attività
produttive, salute umana ecc.);
RITENUTO
di proporre la costituzione di un gruppo di lavoro per la definizione del
quadro delle norme tecniche da attuare nelle zone di salvaguardia di cui alla
proposta in oggetto con la partecipazione di:
·
DPC - Dipartimento Opere
Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali;
-
Servizio Gestione e Qualità delle
Acque
-
Servizio Gestione Rifiuti
-
Servizio Risorse del Territorio e
Attività Estrattive
-
Servizio Gestione Demanio Idrico
e Fluviale
-
Servizio Valutazioni Ambientali
-
Servizio Politica Energetica,
Qualità dell'Aria e SINA
·
Dipartimento DPD - Dipartimento
Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca;
·
Dipartimento DPF Dipartimento per
la Salute e il Welfare;
·
DPG -
Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, dell'Istruzione, della
Ricerca e dell'Università Dipartimento DPH Dipartimento Turismo, Cultura e
Paesaggio - Servizio Governo del Territorio, Beni Ambientali, Aree Protette e
Paesaggio;
·
ERSI
·
ARTA Abruzzo
RITENUTO
di dover prevedere l’organizzazione, attraverso l’ERSI e con la collaborazione
del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche
Ambientali, di almeno due giornate di
partecipazione pubblica sul tema (a L’Aquila e a Pescara) coinvolgendo
adeguatamente i portatori di interesse;
RITENUTO
tenuto di dover stabilire in mesi 6, salvo proroghe motivate, la conclusione
delle attività suddette;
RITENUTO
di rimandare l’approvazione della proposta di
delimitazione delle aree di salvaguardia, demandata alla Giunta Regionale
dall’art. 21 delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle Acque, all’esito
delle attività suindicate, corredandola delle disposizioni normative di attuazione
del Piano di Tutela delle Acque in materia di aree di salvaguardia delle acque
destinate al consumo umano, come disposto dalle Norme Tecniche di Attuazione
dello stesso Piano (art. 5, art. 9 , artt. da 21 a 24);
PRESO
ATTO che il Piano di Tutela delle Acque
approvato con la Deliberazione del Consiglio Regionale della Regione Abruzzo
n.51/9 del 16.12.2015 è stato sottoposto alla positivamente alla procedura di
VAS così come dettagliato nella stessa Deliberazione;
RITENUTO
che le attività di perimetrazione e regolamentazione
delle aree di salvaguardia non producano effetti significativi sull’ambiente
diversi da quelli già valutati in sede di VAS del Piano di Tutela delle Acque
vigente e costituiscano strumento attuativo, ai sensi dell’art.12 comma del 6
del DLgs 152/2016 dello stesso Piano di Tutela delle
Acque della Regione Abruzzo;
RITENUTO
che la proposta di perimetrazione e regolamentazione
delle aree di salvaguardia, sia sottoposta, a cura dell’Ente Regionale Servizio
Idrico Integrato, quale soggetto proponente, alla valutazione di incidenza ai
sensi del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.;
DATO
ATTO che non sono previsti costi aggiuntivi
sul Bilancio Regionale seguito dell’approvazione del presente atto;
VISTA
la L.R. N° 77 del 14.09.1999;
DATO
ATTO della legittimità del presente
provvedimento attestata dal Dirigente del Servizio Gestione e Qualità delle
Acque con la firma in calce allo stesso, a norma della L.R. N° 77/1999;
DATO
ATTO che il Direttore Regionale del Dipartimento
OO.PP., Governo del Territorio e Politiche Ambientali con la sottoscrizione del
presente atto ha espresso il proprio parere favorevole in merito alla coerenza
dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati al Dipartimento;
UDITO
il relatore e gli interventi dei Componenti presenti;
A voti unanimi resi nelle forme di
Legge;
DELIBERA
-
di
prendere atto della proposta formalizzata dall’ Ente
Regionale Servizio Idrico Integrato, con nota prot.
780 del 16.10.2017, acquisita al prot. Regionale con
n. 0265697 del 17/10/2017, quale
proposta dell’Autorità d’Ambito in riferimento all’art.94 c.1 del DLgs 152/2006,allegata al presente atto come parte
integrante e sostanziale (Allegato 1), consistente nello studio “Individuazione
delle aree di salvaguardia delle captazioni di acque sotterranee e delle
derivazioni di acque superficiali destinate al consumo umano così come previsto
dal DLgs 152/2006 e dal Piano di Tutela delle Acque
adottato dalla Regione Abruzzo” allegato anch’esso come parte integrante
sostanziale al presente atti, con gli elaborati di cui all’elenco in Allegato
2, in formato digitale (cd-Rom);
-
di
stabilire che l’Ente Regionale Servizio Idrico
Integrato, con la collaborazione del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del
Territorio e Politiche Ambientali, organizzi almeno due giornate di partecipazione pubblica (a
L’Aquila e a Pescara) sul tema coinvolgendo adeguatamente gli enti pubblici e i
portatori di interesse;
-
di
demandare, al competente
Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, la
-
la verifica della coerenza e
compatibilità della proposta in oggetto
con il quadro pianificatorio
della Regione Abruzzo attraverso il confronto tra i Servizi competenti nella
redazione e gestione dei Piani regionali di carattere ambientale (Piano
Gestione Rifiuti, Piano Cave, ecc.) e, ove necessario, anche con gli altri
Dipartimenti competenti per aspetti trasversali (agricoltura, attività
produttive, salute umana ecc.);
-
il coordinamento del gruppo di
lavoro, composto come di seguito, per la definizione della proposta di
normativa tecnica da attuare nelle zone di salvaguardia delle acque destinate
al consumo umano e da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale
unitamente alla perimetrazione delle aree di salvaguardia:
·
DPC - Dipartimento Opere
Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali;
-
Servizio Gestione e Qualità delle
Acque
-
Servizio Gestione Rifiuti
-
Servizio Risorse del Territorio e
Attività Estrattive
-
Servizio Gestione Demanio Idrico e
Fluviale
-
Servizio Valutazioni Ambientali
-
Servizio Politica Energetica,
Qualità dell'Aria e SINA
·
Dipartimento DPD - Dipartimento
Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca;
·
Dipartimento DPF Dipartimento per
la Salute e il Welfare;
·
DPG - Dipartimento Sviluppo
Economico, Politiche del Lavoro, dell'Istruzione, della Ricerca e
dell'Università Dipartimento
·
DPH Dipartimento Turismo, Cultura
e Paesaggio - Servizio Governo del Territorio, Beni Ambientali, Aree Protette e
Paesaggio;
·
ERSI;
·
ARTA Abruzzo.
-
di
stabilire in mesi 6, salvo proroga
motivata, la durata per le conclusioni
delle valutazioni suddette;
-
di
rimandare l’approvazione della
proposta di delimitazione delle aree di salvaguardia, demandata alla Giunta
Regionale dall’art. 21 delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle Acque,
all’esito delle attività suindicate, corredandola delle disposizioni normative
di attuazione del Piano di Tutela delle Acque in materia di aree di
salvaguardia delle acque destinate al consumo umano, come disposto dalle Norme
Tecniche di Attuazione dello stesso Piano (art. 5, art. 9 , artt. da 21 a 24);
-
di
stabilire che le attività di
perimetrazione e regolamentazione delle aree di salvaguardia, siano sottoposte,
a cura dell’Ente Regionale Servizio Idrico Integrato, quale soggetto
proponente, alla valutazione di incidenza da parte del C.C.R. V.I.A. ai sensi
del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.;
-
di
precisare che non sono previsti
costi aggiuntivi sul bilancio regionale a seguito dell’approvazione del
presente atto;
-
di
disporre la pubblicazione sul BURAT
del presente atto e la trasmissione ai Dipartimenti interessati, all’ERSI e
all’ARTA Abruzzo