Dimissioni del Presidente della Giunta Regionale Luciano D’Alfonso. Adempimenti ai sensi dell’articolo 140 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio Regionale.

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO  REGIONALE

 

VISTA la nota prot. n. RA0227819/18 del 10 agosto 2018, acquisita agli atti in pari data al prot. n A00015927/Pres-02, recante “Dimissioni ex art. 18, comma 6, del Regolamento parlamentare per la verifica dei poteri”, con la quale il Dott. Luciano D’Alfonso ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente della Giunta regionale;

 

VISTI l’art. 126, terzo comma, della Costituzione e l’art. 44, comma 5, dello Statuto della Regione Abruzzo in base ai quali le dimissioni volontarie del Presidente della Giunta comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio;

 

VISTO l’art. 86 dello Statuto medesimo che definisce le funzioni del Consiglio e della Giunta regionale in caso di scioglimento anticipato e detta disposizioni per l’indizione delle nuove elezioni stabilendo, in particolare, alla lettera b) del comma 3 che “in caso di impedimento permanente, morte e dimissioni volontarie del Presidente della Regione, le sue funzioni sono esercitate dal Vicepresidente.”;

 

VISTO, altresì, l’art. 141 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, che ulteriormente disciplina i poteri del Consiglio regionale in regime di prorogatio;

 

VISTO l’art. 122 della Costituzione che attribuisce alla Regione la competenza in materia elettorale, nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica;

 

VISTA la legge regionale 2 aprile 2013, n. 9 (Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale);

 

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2004, n. 51 (Disposizioni in materia di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza dalla carica di Consigliere regionale) e successive modifiche ed integrazioni;

 

VISTO in particolare l’art. 2, comma 4, della predetta l.r. 51/2004 - come da ultimo sostituito dall’art. 2 della legge regionale 8 agosto 2018, n. 25, recante “Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2004, n. 51 (Disposizioni in materia di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza dalla carica di Consigliere regionale)” - nonché il comma 2 richiamato dallo stesso comma 4;

 

VISTO l’art. 140, commi 1 e 2, del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, che testualmente recita:

 “1. La rimozione, l'impedimento permanente, la morte e le dimissioni volontarie del Presidente della Giunta comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio, con effetto dalla data del verificarsi dell'evento.

2. Le dimissioni volontarie del Presidente della Giunta sono comunicate al Presidente del Consiglio il quale dichiara lo scioglimento del Consiglio con proprio decreto, notificato ai consiglieri e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.”;

 

Per tutto quanto espresso in narrativa

                       

DECRETA

 

1.             in applicazione dell’art. 140 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, per effetto delle dimissioni rassegnate dal Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, di dichiarare lo scioglimento del Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 126, terzo comma della Costituzione e dell’art. 44, comma 5 dello Statuto della Regione Abruzzo;

2.             di dare atto che le funzioni del Consiglio e della Giunta regionale sono prorogate ai sensi dell’art. 86, comma 3, dello Statuto della Regione Abruzzo, con le modalità precisate per il Consiglio regionale dall’art. 141 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale;

3.             di notificare il presente decreto ai Consiglieri regionali;

4.             di trasmettere lo stesso al Vice Presidente della Giunta regionale per gli adempimenti di competenza;

5.             di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo ad ogni effetto di legge, ivi compresi gli effetti di cui all’art. 2 della L.R. 51/2004 richiamato in premessa.

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Giuseppe di Pangrazio