Adempimenti attuativi del DCA 10/2016 recante “Riordino della rete di residenzialità psichiatrica. Approvazione documento tecnico, individuazione tariffe e definizione del processo di riorganizzazione della rete regionale residenziale e semiresidenziale della salute mentale”.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

VISTO il DPR 10 novembre 1999 Progetto Obiettivo Nazionale Tutela della Salute Mentale 1998-2000 G.U. n. 274 del 22 novembre 1999 che, oltre a definire gli obiettivi e gli interventi prioritari per la salute mentale, ha introdotto specifici modelli organizzativi e modalità di verifica dei risultati, indicando per le strutture residenziali extra-ospedaliere, lo standard tendenziale di un posto letto ogni 10.000 abitanti, salva la facoltà regionale di prevedere una quota aggiuntiva di un secondo posto letto ogni 10.000 abitanti;

 

RICHIAMATO, in particolare, il Piano Sanitario Regionale 2008- 2010 approvato con l.r. 5/2008 che al paragrafo 5.2.10 “La Salute Mentale” ha provveduto a riclassificare i setting assistenziali di riabilitazione psichiatrica extra-ospedaliera, individuando un fabbisogno di 4 posti letto per 10.000 abitanti;

 

TENUTO CONTO che con DCA 52/2012, in attuazione dell’intervento 7 – Azione 1 del Programma Operativo 2010 di cui al DCA 44/2010, è stato determinato, tra l’altro, il fabbisogno regionale di assistenza residenziale e semiresidenziale per la salute mentale;

 

PRECISATO, a tal proposito, che il suddetto fabbisogno è stato rimodulato in conformità al già riferito Progetto obiettivo nazionale Tutela della Salute Mentale secondo lo standard di n.2 posti letto ogni 10000 abitanti;

 

VISTO il Programma Operativo 2013-2015 approvato con DCA 84/2013, successivamente integrato e modificato dal DCA 112/2013, il quale al capitolo 3 “Reti di offerta sanitaria” Intervento 3 “Rete territoriale” Azione 3.3.3. “Residenzialità e semi residenzialità”, dettaglia il processo di riorganizzazione e razionalizzazione dell’attuale offerta regionale residenziale per la non autosufficienza, la disabilità, la riabilitazione, la salute mentale e le dipendenze patologiche riallineandola ai parametri stabiliti dalla vigente normativa nazionale di riferimento;

 

CONSIDERATO che in tal senso a termini del DCA 10/2016 è stata programmata in coerenza con gli indirizzi nazionali di cui alla Conferenza Stato – Regioni Rep. 116/ CU del 17. 10.2013:

-        la rivalutazione, da parte delle UVM dei pazienti ospitati presso le strutture provvisoriamente accreditate ed il piano del relativo trasferimento presso strutture in grado di erogare prestazioni appropriate rispetto al setting richiesto;

-        la riconversione di una parte delle strutture esistenti per la salute mentale in strutture di settings assistenziali più appropriati;

-        la rimodulazione delle rette giornaliere;

 

DATO ATTO che i tempi originariamente previsti dal DCA 10/2016 sono da intendersi prorogati al 31 dicembre 2018, in ragione del carattere presupposto e propedeutico nonché della oggettiva complessità che il nominato decreto 10/2016 attribuisce al procedimento di rivalutazione dei pazienti,  di esclusiva competenza delle Unità di valutazione multidimensionale e delle rispettive Direzioni generali, che hanno provveduto a trasmettere le ricognizioni dei pazienti – di afferenza del rispettivo ambito territoriale – attualmente in carico presso strutture regionali ed extraregionali solo al 31 maggio 2017;

 

PRECISATO che la riorganizzazione delle strutture della rete residenziale psichiatrica prevede la riconduzione dell’offerta esistente agli standard nazionali e la ricollocazione dei pazienti attualmente ospitati presso le strutture interessate alla riorganizzazione secondo il percorso assistenziale, consigliato per ciascuno dalle unità di valutazione multidimensionale, anche con l’implementazione di modelli di inserimento dei pazienti, non più necessitanti di riabilitazione psichiatrica in strutture ad alta intensità assistenziale, in strutture di residenzialità leggera ovvero tramite piani di graduale reinserimento nel contesto sociale per i pazienti che ne presentano le caratteristiche ( borse lavoro, reti di assistenza domiciliare programmata) e con idonee strategie aziendali e regionali finalizzate – nel medio- lungo periodo al reinserimento in strutture ubicate sul territorio regionale, dei pazienti “ fuori Regione”;

 

RILEVATO a tal proposito che l’attuale offerta di servizi residenziali psico-riabilitativi è strutturata per ambito provinciale secondo le dotazioni di cui al DCA 48/2016 all. 1, mentre l’allegato tecnico al DCA 10/2016 prevede in tal senso:

 

 

SRP1

Prov. AQ

31

Prov. CH

39

Prov. PE

33

Prov. TE

31

REGIONE ABRUZZO

134

SRP2

31

39

33

31

134

 

 

SRP 3.1.

Prov. AQ

15

Prov. CH

20

Prov. PE

16

Prov. TE

16

SRP 3.2.

9

12

10

9

 

RITENUTO pertanto di dover ricondurre l’attuale offerta di servizi psico-riabilitativi, in coerenza con le previsioni del DCA 10/2016 e con gli standard nazionali, individuati dal Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale 1998/2000, e in conformità con le indicazioni contenute nel documento sottoscritto in sede di Conferenza Unificata del 17/10/2013;

 

RAVVISATA altresì la necessità di prevedere con apposito cronoprogramma la ricollocazione dei pazienti, per i quali le competenti UU.VV.MM. abbiano rilevato la inappropriatezza di una ulteriore proroga del trattamento terapeutico-riabilitativo mediante percorsi di ricollocazione in strutture a valenza socio-sanitaria SRP 3.1. e SRP 3.2., ovvero tramite programmi di graduale reinserimento nel contesto sociale per i pazienti idonei al rientro nel proprio ambiente di vita  (borse lavoro, reti di assistenza domiciliare programmata), prevedendo un periodo transitorio per la ricollocazione di detti pazienti pari al massimo a mesi 18, a far data dall’approvazione del presente provvedimento,  da effettuare in accordo  con i DSM competenti, che provvederanno ad assicurare per il periodo necessario all’effettivo reinserimento dei pazienti interventi di  sostegno terapeutico e idonee attività di supporto agli interessati ed alle famiglie;

 

RICHIAMATA l’istruttoria avviata dal Servizio competente con note prot. n. 88085/17 del 3 aprile 2017 ed il riscontro fornito dall’Agenzia Sanitaria Regionale con nota n. prot. 515/2017 del 4 aprile 2017;

 

VISTE le risultanze dell’attività di valutazione condotta dalle UU.VV.MM., acquisite agli atti del competente Servizio regionale che forniscono un indicatore complessivo, prospettico in rapporto alla attuale consistenza del carico assistenziale presso le strutture private accreditate, come riportato nel prospetto sinottico compiegato alla presente deliberazione;

 

RILEVATO che le predette valutazioni afferiscono al periodo antecedente l’entrata in vigore del nuovo DPCM LEA 12 gennaio 2017, il quale prevede, per i trattamenti di riabilitazione psichiatrica a carattere intensivo ed estensivo anche nella fase post acuzie, in regime residenziale, una durata massima rispettivamente di 18 mesi prorogabili di ulteriori 6 e di mesi 36 prorogabili di ulteriori 12 e che, pertanto, si rende necessario individuare, in sede di riconversione delle strutture esistenti e di sottoscrizione dei relativi accordi di riconversione, modalità di cambio setting dei pazienti non più idonei a trattamenti terapeutico-riabilitativi ad alta intensità riabilitativa o a carattere estensivo, tramite il loro programmato inserimento in strutture a minore intensità assistenziale;

 

DATO ATTO che per le finalità sopra rappresentate la Regione Abruzzo ha previsto il potenziamento e l’estensione della rete dei centri diurni psichiatrici ( l.r. 5/2008 paragrafo 5.2.10.8 “ Potenziamento dei trattamenti in regime semiresidenziale”, DCA 10/2016 all. 1 . paragrafo 11) e che “la gestione dei Centri diurni permane di competenza del servizio pubblico, come articolazione dipartimentale e/o come Servizio che risponde ad esigenze di integrazione socio-sanitaria”;

 

RICHIAMATO l’intervento 2.2. del Piano di Riqualificazione 2016- 2018 – approvato con DCA 55/2016 e validato dai Dicasteri affiancanti ai fini del rilascio del parere favorevole alla cessazione per la Regione Abruzzo del regime di commissariamento – il quale testualmente prevede come obiettivo prioritario l’introduzione di un “ nuovo modello di committenza nel rapporto con gli erogatori privati” e precisa “ la Regione Abruzzo presenta una offerta privata accreditata con connotazioni prevalentemente generalista…il rapporto con gli erogatori privati è caratterizzato attualmente  dalla sottoscrizione di contratti i quali definiscono i tetti di spesa ma non declinano il volume di prestazioni che le strutture presenti in Regione si impegnano ad assicurare, distinto per tipologia…” ….” La Regione Abruzzo intende affidare al privato un ruolo complementare rispetto agli erogatori pubblici attraverso: l’individuazione delle prestazioni di cui ha bisogno la popolazione abruzzese, abbattendo quelle inappropriate, la concentrazione nelle strutture private di prestazioni individuate nel Piano delle prestazioni, la definizione di un sistema di regole per l’accesso alle strutture private che tenga conto e privilegi la complementarietà con quanto offerto nel pubblico, la condivisione delle prestazioni che i privati devono erogare di concerto con il Direttore della Asl competente”;

 

PRECISATO che nell’attuale assetto organizzativo dell’offerta di residenzialità psichiatrica per la Regione Abruzzo, risultano operanti n. 6 strutture accreditate in via pre-definitiva, così come dettagliato nel quadro sinottico riportato nella tabella All. 2, parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;

 

CONSIDERATO altresì che:

-        la spesa storica per l’acquisto di prestazioni di psico-riabilitazione da privato accreditato si attestava fino alla approvazione del Piano Sanitario 2008- 2010 su un valore pari ad € 29, mln (a tale costo dovendosi aggiungere quello relativo alla riabilitazione psichiatrica erogata in regime ospedaliero);

-        il piano sanitario regionale 2008- 2010 titolato “Un sistema di garanzie per la salute” al paragrafo 5.2.10.6 ( fabbisogno di posti letto residenziali psichiatriche e impatto economico) ipotizzava una riorganizzazione della residenzialità psichiatrica per un impatto economico pari ad € 21.056.002;

-        la spesa per l’acquisto di prestazioni psico-riabilitative è stata progressivamente ridotta nell’arco delle programmazioni operative 2010- 2011-2012 e 2013-2015, fino ad attestarsi al livello attuale di € 16.130, mln complessivamente stanziati con DCA 48/2016 per l’acquisto di prestazioni di psico-riabilitazione per il biennio 2016- 2017;

-        con la riorganizzazione della residenzialità psichiatrica avviata da DCA 10/2016 si prevede di introdurre per le tipologie SRP 3.1. e SRP 3.2. una misura di compartecipazione  pari al 60% della tariffa stabilita da DCA 10/2016 – il cui impatto economico è stimato in un risparmio, per minori oneri posti a carico del SSR, di € 1214.000,00 – da sottrarre alla spesa attualmente sostenuta pari ad € 16.131.000,00;

-        le strutture private accreditate interessate dal presente processo di riorganizzazione e rimodulazione dei posti letto insistono sui bacini di utenza afferente le Asl di Pescara, Chieti, L’Aquila;

-        le ricognizioni effettuate dalle competenti Unità di valutazione multidimensionale hanno consentito di verificare che circa il 60% dei pazienti attualmente in carico a strutture psico-riabilitative risulta ascrivibile a settings a minore intensità assistenziale ovvero in casi rilevanti “fuori setting”;

-        nella proposta giuntale di riconversione dovrà essere prevista la progressiva disattivazione di posti letto di residenzialità intensiva per i quali l’attuale offerta eccede il fabbisogno e contestuale progressiva attivazione, nell’ambito dei 18 mesi successivi all’approvazione dei singoli accordi di riconversione, di posti letto di residenzialità leggera per i quali l’attuale offerta è carente;

 

VISTI i piani delle prestazioni predisposti dalle Aziende Usl con i singoli erogatori e la conseguente necessità di prevedere anche per le prestazioni di carattere psico-riabilitativo una durata massima annua del trattamento riabilitativo pari a 18 mesi, eventualmente prorogabili per altri 6 ( intensiva) e a 36 mesi (estensiva) prorogabili al massimo, in adesione alle prescrizioni recate in materia dal nuovo DPCM lea, per ulteriori 2 mesi;

 

RILEVATO altresì che le verifiche UVM trasmesse dalla Aziende Usl di Teramo evidenziano la presenza di pazienti in numero totale di 44 da ricollocare in percorsi di assistenza domiciliare programmata o supporto assistito ovvero da reinserire in percorsi terapeutico - riabilitativi assistiti quali le borse lavoro di cui alla l.r. 94/2000, con la conseguenza che i n. 31 posti letto previsti da DCA 10/2016 per le tipologie SRP1 ( ex Comunità terapeutica) e SRP2 ( ex Residenza protetta post acuzie) possono essere utilizzati, per il fabbisogno residuante dalla attivazione di moduli assistenziali di parte pubblica per l’ambito territoriale della Provincia di Teramo ( così come dettagliata nella nota n. prot. 326 del 28 febbraio 2018), anche per la eventuale riconversione di presidii pubblici dismessi, al fine di riequilibrio su base regionale dei rapporti di offerta pubblica e privata nel settore;

 

RICHIAMATA altresì la nota n. prot. RA/53433/DPF006 del 22/02/2018 con la quale veniva richiesto alle Aziende Usl della Regione Abruzzo di manifestare la propria disponibilità ad attivare strutture di residenzialità leggera – di tipologia SRP 3.1. e SRP 3.2.corredando le relative proposte di un apposito piano di compatibilità economico- finanziaria e di un cronoprogramma;

 

CONSTATATO che entro il termine indicato e con apposite note agli atti del competente Servizio Regionale le Aziende Usl della Regione Abruzzo ( rif. Note n.  prot. 43866/18 del 2 marzo 2018 Asl L’Aquila – Avezzano- Sulmona; n. prot. 10764 – U 18 del 6 marzo 2018 Asl Chieti – Lanciano – Vasto; prot. 250 /DSM del 5 marzo 2018 Asl Pescara; n. prot. n. 328 del 28 febbraio 2018 Asl Teramo) hanno confermato il proprio interesse ad attivare moduli assistenziali di SRP 3.1. e SRP 3.2., presentando all’uopo un cronoprogramma di attività e un piano di compatibilità economico- finanziaria;

 

PRESO ATTO delle risultanze dell’istruttoria conseguentemente condotta e della coerenza delle proposte aziendali con l’obiettivo, perseguito dal Piano di Riqualificazione del SSR abruzzese, di riorganizzare l’offerta di servizi territoriali e nello specifico di psico-riabilitazione, secondo criteri di proporzionalità pubblico – privato anche al fine di riequilibrare l’offerta di servizi pubblico – privati e compensare gli attuali disequilibri territoriali di offerta;

RITENUTO ragionevole in applicazione degli standards su richiamati posto letto/ 10000 abitanti procedere alla rideterminazione della dotazione di posti letto per l’area psico-riabilitativa secondo criteri così dettagliati:

-        dotazione attuale di posti letto per singola  Asl provinciale, per singola struttura e tipologia di intensità assistenziale;

-        rimodulazione in decremento ed in coerenza con gli standards nazionali della dotazione attuale di posti letto, dell’area salute mentale tenuto conto:

1.             delle risultanze di valutazione rilevate dalle UU.VV.MM. in relazione al fabbisogno di setting assistenziali giudicati appropriati per i pazienti;

2.             dei limiti di fabbisogno autorizzabile, accreditabile e contrattualizzabile fissato dal DCA 10/2016 e dal Piano di Riqualificazione 2016- 2018 approvato con DCA 55/2016, 3) della necessità di ricondurre l’attuale offerta di prestazioni psico-riabilitative all’ indirizzo programmatorio, meglio enunciato nel richiamato intervento 2.2. del Piano di riqualificazione 2016- 2018, di incremento della qualità e appropriatezza dell’assistenza;

3.             del maggior impatto economico prodotto dall’entrata in vigore delle nuove tariffe stabilite per le prestazioni psico-riabilitative dal predetto provvedimento commissariale;

4.             dei limiti massimi di spesa fissati dal Piano di Riqualificazione per il triennio corrente;

-        rimodulazione della dotazione di posti letto secondo la logica dei percorsi integrati assistenziali ( presenza all’interno della stessa struttura di moduli di riabilitazione intensiva e post acuzie e di moduli di mantenimento o dedicati, al fine di preservare condizioni ambientali favorevoli a una progressiva riabilitazione e recupero funzionale dei pazienti);

-        introduzione di nuclei dedicati di max 40 p.l. per struttura – salvo motivata deroga(moduli da 20 posti letto per il setting RSA demenze e moduli da massimo 10 p.l. per il setting RP disabili), a garanzia della continuità assistenziale dei pazienti risultati non più idonei al setting assistenziale psico-riabilitativo ma comunque giudicati non autosufficienti e necessitanti di un livello medio di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, fatto salva la possibilità per la Regione, in conformità agli articoli 8 quater e 8 quinquies del D. Lgs. 502/1992, a conclusione della fase di transizione del processo di allineamento della rete Regionale Residenziale Psichiatrica agli standard nazionali, e comunque non oltre 36 mesi dall’approvazione dei singoli provvedimenti regionali di riconversione delle strutture, di ridefinire la funzionalità dell’assetto organizzativo rispetto alla verifica dell’attività svolta e dei risultati raggiunti e rispetto agli indirizzi di programmazione regionale di implementazione del fabbisogno delle strutture socio riabilitative SRP3.1 , SPR 3.2 e SRP 3.3;

-        applicazione, in forza del criterio di equivalenza ,degli standard di autorizzazione ed accreditamento previsti per le RSA demenze e per le RP disabili, e dei correlati valori tariffari previsti dalla DGR 661/2002, fatto salvi l’eventuale  aggiornamento dei manuali di autorizzazione ed accreditamento e individuazione di nuovi valori tariffari di riferimento;

-        preservazione per le strutture di ridotte dimensioni del c.d. “nucleo minimo di efficienza”;

-        fermo restando il nulla osta di compatibilità programmatoria regionale, può essere prevista la possibilità di utilizzare, per esigenze di equilibrio tra l’offerta e la domanda a tutela della centralità del paziente, eventuali quote di fabbisogno assegnate ad ambiti provinciali diversi e non incluse in atti aziendali di riorganizzazione delle strutture pubbliche;

-        progressiva disattivazione di posti letto di residenzialità intensiva per i quali l’attuale offerta eccede il fabbisogno e contestuale progressiva attivazione, nell’ambito dei 18 mesi successivi all’approvazione dei singoli accordi di riconversione, di posti letto di strutture a valenza socio-sanitaria SRP 3.1. e SRP 3.2. per i quali l’attuale offerta è carente;

 

RITENUTO di dover prevedere un periodo massimo di 30 giorni per la presentazione da parte degli erogatori privati interessati alla riorganizzazione, di apposite proposte di riconversione, da sottoporre ad approvazione congiunta da parte delle Aziende Usl e della Regione, per i rispettivi ambiti di competenza e tenuto conto dei tempi e delle ipotesi di riconversione in strutture psico-riabilitative dei plessi ospedalieri dismessi o oggetto di riqualificazione;

 

STABILITO di demandare ai Servizi competenti del Dipartimento per la Salute e il Welfare, Servizio Contratti, Tariffe , RSA, RP, SR, Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Borse Lavoro Disabili Psichici e Servizio Programmazione Socio-Sanitaria e all’Agenzia Sanitaria Regionale, quale organo tecnico di supporto ,l’interlocuzione con gli erogatori privati interessati e le Aziende Usl in merito alla dotazione di posti letto approvata in forza del presente provvedimento;

 

PRECISATO che successivamente alla presentazione delle predette proposte e a conclusione della fase di interlocuzione sopraindicata, le singole strutture interessate avranno a disposizione 20 giorni per la presentazione di ulteriori osservazioni o chiarimenti rispetto al cronoprogramma di attuazione del programma di riconversione, da dettagliare di intesa con la competente Azienda Usl;

 

EVIDENZIATO che di un termine analogo potranno avvalersi le Aziende Usl per formulare eventuali osservazioni, correlate alle rispettive proposte di riorganizzazione di parte pubblica;

 

VISTA la D.G.R. n. 644 del 20.10.2016 (Presa d'atto della cessazione dei mandati commissariali conferiti al Commissario ad Acta ed al suo sub Commissario, rispettivamente con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 luglio 2014 e del 7 giugno 2012, e passaggio alla gestione ordinaria regionale) ed in particolare il punto 2 del deliberato che stabilisce che, dalla data di cessazione del commissariamento, la Regione Abruzzo rientri nell’esercizio delle funzioni precedentemente ricomprese nel mandato commissariale nel rispetto della cornice normativa vigente in materia sanitaria e in materia di Piani di rientro dai deficit sanitari;

 

DOPO puntuale istruttoria favorevole a cura dell’Ufficio competente;

 

ACQUISITI i pareri di legge da parte del Direttore del Dipartimento Salute e Welfare, anche in qualità di Dirigente ff. del Servizio Contratti con gli erogatori privati in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del presente atto ed il parere di coerenza con le linee di indirizzo del DCA 10/2016, All. 1, rilasciato dall’Agenzia Sanitaria Regionale con nota n. prot. 1363 del 25 settembre 2017;

 

RITENUTO che quanto disposto in forza del presente provvedimento non sia suscettibile di produrre effetti economici definitivi, in quanto atto endoprocedimentale non connotato da definitività rispetto agli assetti, che solo all’esito della riconversione e riqualificazione dell’area psichiatrica andranno successivamente a delinearsi;

 

RITENUTO altresì e per quanto sopra espresso di rinviare a successivo provvedimento e all’esito della fase di interlocuzione di cui al presente atto, la valutazione di compatibilità economico-finanziaria, da parte del competente Servizio “ Programmazione Economico-Finanziaria, anche tenuto conto delle eventuali determinazioni che potranno essere assunte per il successivo triennio di programmazione in merito alle risorse da destinare al potenziamento dell’area territoriale, la cui offerta complessiva potrà essere riqualificata e potenziata, prevedendo e agevolando laddove possibile la costituzione di percorsi assistenziali integrati, finalizzati anche all’abbattimento della mobilità attiva;

 

RITENUTO di dover procedere con urgenza all’approvazione del presente provvedimento, riservandosi il successivo inoltro ai Dicasteri affiancanti per la validazione;

 

DELIBERA

 

A voti espressi nelle forme di legge

 

Per le motivazioni espresse in premessa che integralmente si richiamano

 

1.       di dare attuazione al decreto 10/2016, procedendo per l’effetto a rimodulare la dotazione dei posti letto per i soggetti privati accreditati per prestazioni psico-riabilitative secondo le tipologie previste dal nominato provvedimento, ed a seguito delle rilevazioni effettuate dalle competenti UVM aziendali, in relazione al fabbisogno di setting assistenziali giudicati appropriati per i pazienti;

2.       di prendere atto delle risultanze dell’istruttoria condotta sulle proposte di parte pubblica e della coerenza delle proposte aziendali con l’obiettivo, perseguito dal Piano di Riqualificazione del SSR abruzzese, di riorganizzare l’offerta di servizi territoriali e nello specifico di psico-riabilitazione, secondo criteri di proporzionalità pubblico – privato anche al fine di riequilibrare l’offerta di servizi pubblico – privati e compensare gli attuali disequilibri territoriali di offerta;

3.       di approvare la nuova proposta di dotazione dei posti letto per i soggetti pubblici e per i soggetti privati accreditati meglio dettagliata negli allegati 1 e 2, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

4.       di precisare che nell’individuare la nuova proposta di dotazione di posti letto suddivisi per singola struttura privata accreditata e per Asl di afferenza, si è tenuto conto della necessità, prevista dalle linee di indirizzo nazionali approvate con Accordo REP 116/CU Stato – Regioni del 17.10.2013;

5.       di precisare altresì che la detta rimodulazione si intende effettuata tenuto conto della:

        dotazione attuale di posti letto per singola struttura e tipologia di intensità assistenziale;

        rimodulazione in decremento di una percentuale non superiore al 30% della dotazione attuale di posti letto, tenuto conto: 1) del fabbisogno rilevato dalle UVM, 2) dei limiti di fabbisogno autorizzabile, accreditabile e contrattualizzabile fissato dal DCA 10/2016 e dal Piano di Riqualificazione 2016- 2018 approvato con DCA 55/2016, 3) della necessità di ricondurre l’attuale offerta di prestazioni psico-riabilitative all’ indirizzo programmatorio, meglio enunciato nel richiamato intervento 2.2. del Piano di riqualificazione 2016- 2018, di incremento della qualità e appropriatezza dell’assistenza 3) del maggior impatto economico prodotto dall’entrata in vigore delle nuove tariffe stabilite per le prestazioni psico-riabilitative dal predetto provvedimento commissariale; 4) dei limiti massimi di spesa fissati dal Piano di Riqualificazione per il triennio corrente;

        introduzione di nuclei dedicati di max 40 p.l. per struttura – salvo motivata deroga(moduli da 20 posti letto per il setting RSA demenze e moduli da massimo 10 p.l. per il setting RP disabili), a garanzia della continuità assistenziale dei pazienti risultati non più idonei al setting assistenziale psico-riabilitativo ma comunque giudicati non autosufficienti e necessitanti di un livello medio di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, fatto salva la possibilità per la Regione, in conformità agli articoli 8 quater e 8 quinquies del D. Lgs. 502/1992, a conclusione della fase di transizione del processo di allineamento della rete Regionale Residenziale Psichiatrica agli standard nazionali, e comunque non oltre 36 mesi dall’approvazione dei singoli provvedimenti regionali di riconversione delle strutture, di ridefinire la funzionalità dell’assetto organizzativo rispetto alla verifica dell’attività svolta e dei risultati raggiunti e rispetto agli indirizzi di programmazione regionale di implementazione del fabbisogno delle strutture socio riabilitative SRP3.1 , SPR 3.2 e SRP 3.3;

        applicazione, in forza del criterio di equivalenza ,degli standard di autorizzazione ed accreditamento previsti per le RSA demenze e per le RP disabili, e dei correlati valori tariffari previsti dalla DGR 661/2002, fatto salvi l’eventuale  aggiornamento dei manuali di autorizzazione ed accreditamento e individuazione di nuovi valori tariffari di riferimento;

        preservazione per le strutture di ridotte dimensioni del c.d. “nucleo minimo di efficienza”;

        fermo restando il nulla osta di compatibilità programmatoria regionale, può essere prevista la possibilità di utilizzare, per esigenze di equilibrio tra l’offerta e la domanda a tutela della centralità del paziente, eventuali quote di fabbisogno assegnate ad ambiti provinciali diversi e non incluse in atti aziendali di riorganizzazione delle strutture pubbliche;

6.       di notificare copia del presente provvedimento ai soggetti interessati per la presentazione entro il termine di giorni 30 delle rispettive proposte di riconversione;

7.       di notificare copia del presente provvedimento alle Direzioni Generali delle Aziende Usl, nonché alla Agenzia Sanitaria Regionale per opportuna conoscenza e quanto di competenza;

8.       di stabilire che successivamente alla presentazione delle predette proposte e a conclusione della fase di interlocuzione con gli erogatori privati interessati, le singole strutture interessate avranno a disposizione 20 giorni per la presentazione di ulteriori osservazioni o chiarimenti rispetto al cronoprogramma di attuazione del programma di riconversione, da dettagliare di intesa con la competente Azienda Usl e che di un termine analogo potranno avvalersi le Aziende Usl per formulare eventuali osservazioni, correlate alle rispettive proposte di riorganizzazione di parte pubblica;

9.       di demandare al Servizio Contratti con gli erogatori privati, al Servizio programmazione Socio-Sanitaria,  e all’Agenzia Sanitaria Regionale, quale organo tecnico di supporto, l’interlocuzione con gli erogatori privati interessati e le Aziende Usl in merito alla dotazione di posti letto approvata in forza del presente provvedimento;

10.     di inviare copia della presente proposta di provvedimento ai Ministeri delle Economia e Finanze e della Salute per eventuali prescrizioni e per la successiva validazione;

11.     di dare mandato al competente Servizio del Dipartimento “Salute e Welfare” di provvedere agli ulteriori adempimenti relativi alla pubblicazione sulla sezione Trasparenza/Atti della Regione nonché sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Abruzzo.

 

 

 

Segue Allegato