Riorganizzazione dell’offerta di servizi per l’area salute mentale. Riorganizzazione sistema borse lavoro per disabili psichici. Approvazione linee di indirizzo l. r. 94/2000.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

VISTO il DPR 10 novembre 1999 Progetto Obiettivo Nazionale Tutela della Salute Mentale 1998-2000 G.U. n. 274 del 22 novembre 1999 che, oltre a definire gli obiettivi e gli interventi prioritari per la salute mentale, ha introdotto specifici modelli organizzativi e modalità di verifica dei risultati, indicando per le strutture residenziali extra-ospedaliere, lo standard tendenziale di un posto letto ogni 10.000 abitanti, salva la facoltà regionale di prevedere una quota aggiuntiva di un secondo posto letto ogni 10.000 abitanti;

 

VISTA la l.r. 94/2000 recante “Istituzione di borse lavoro a favore della utenza psichiatrica”la quale prevede che “ In attuazione della legge regionale 2 luglio 1999, n. 37, di approvazione del Piano Sanitario regionale 1999/2001, quale strumento di recupero e reinserimento sociale degli utenti, la Regione Abruzzo stanzia annualmente un fondo parametrato alla popolazione residente, destinato alla erogazione di borse lavoro a favore di utenti dei DSM, al fine di stimolare la diffusione di iniziative di preformazione e pre-inserimento lavorativo degli stessi presso Associazioni ed Enti pubblici o privati operanti sul territorio regionale.” E che “ l’entità del fondo annuale  di cui al comma 1 è determinato dalla Giunta Regionale con proprio provvedimento, tenuto conto del numero delle borse lavoro erogate l’anno precedente e dei risultati conseguiti sul piano riabilitativo, sociale e lavorativo risultanti da specifiche relazioni formulate entro il 30 settembre di ciascun anno, rispettivamente dai referenti tecnici delle strutture operative dei DSM aventi in carico il paziente, d’intesa con il referente della struttura lavorativa designata dal datore di lavoro e, a regime, con i responsabili delle Aree distrettuali di residenza.”

 

RILEVATO che la predetta legge regionale prescrive agli artt. 2, 3 e 4 criteri generali di assegnazione e mantenimento delle borse lavoro, prevedendo, in particolare che ( art. 2 ,1 e 3 comma) “ Le borse lavoro di cui al precedente art. 1 sono proposte dalla Struttura operativa individuata dalla Direzione del DSM nell’ambito di un programma riabilitativo personalizzato a favore di utenti affetti da patologia psichiatrica e in carico alla struttura stessa, che non siano già inserti in programmi riabilitativi presso strutture residenziali a media e alta intensità assistenziale e che siano ritenuti in possesso di abilità sociali tali da consentirne uno stabile inserimento all’interno di un ordinario contesto lavorativo” …e che “ il programma riabilitativo personalizzato può prevedere un periodo formativo di almeno 6 mesi, rinnovabili presso la struttura di reinserimento lavorativo”

 

RICHIAMATO, in particolare, il Piano Sanitario Regionale 2008- 2010 approvato con l.r. 5/2008 che al paragrafo 5.2.10 “La Salute Mentale” ha provveduto a riclassificare i setting assistenziali di riabilitazione psichiatrica extra-ospedaliera, individuando un fabbisogno di 4 posti letto per 10.000 abitanti;

 

TENUTO CONTO che con DCA 52/2012 in attuazione dell’intervento 7 – Azione 1 del Programma Operativo 2010 di cui al DCA 44/2010 è stato determinato, tra l’altro, il fabbisogno regionale di assistenza residenziale e semiresidenziale per la salute mentale;

 

PRECISATO a tal proposito che il suddetto fabbisogno è stato rimodulato in conformità al già riferito Progetto obiettivo nazionale Tutela della Salute Mentale secondo lo standard di n. 2 posti letto ogni 10000 abitanti;

 

VISTO il Programma Operativo 2013- 2015 approvato con DCA 84/2013, successivamente integrato e modificato dal DCA 112/2013, il quale al capitolo 3 “Reti di offerta sanitaria” Intervento 3 “Rete territoriale” Azione 3.3.3. “Residenzialità e semi residenzialità”, dettaglia il processo di riorganizzazione e razionalizzazione dell’attuale offerta regionale residenziale per la non autosufficienza, la disabilità, la riabilitazione, la salute mentale e le dipendenze patologiche riallineandola ai parametri stabiliti dalla vigente normativa nazionale di riferimento;

 

CONSIDERATO che in tal senso a termini del DCA 10/2016 è stata programmata:

        la rivalutazione, da parte delle UVM dei pazienti ospitati presso le strutture provvisoriamente accreditate ed il piano del relativo trasferimento presso strutture in grado di erogare prestazioni appropriate rispetto al setting richiesto;

        la riconversione di una parte delle strutture esistenti per la salute mentale in strutture per assistenza agli anziani attraverso la sottoscrizione di accordi di riconversione e l’implementazione dei nuovi setting assistenziali;

        la rimodulazione delle rette giornaliere;

 

DATO ATTO che i tempi originariamente previsti dal DCA 10/2016 sono stati prorogati al 31 dicembre 2017, in ragione del carattere presupposto e propedeutico nonché della oggettiva complessità che il nominato decreto 10/2016 attribuisce al procedimento di rivalutazione dei pazienti,  di esclusiva competenza delle Unità di valutazione multidimensionale e delle rispettive Direzioni generali, che hanno provveduto a trasmettere le ricognizioni dei pazienti – di afferenza del rispettivo ambito territoriale – attualmente in carico presso strutture regionali ed extraregionali solo al 31 maggio 2017;

 

PRECISATO altresì che la predisponenda riorganizzazione delle strutture della rete residenziale psichiatrica prevede la riconduzione dell’offerta esistente agli standard nazionali e la ricollocazione dei pazienti attualmente ospitati presso le strutture interessate alla riorganizzazione secondo il percorso assistenziale, consigliato per ciascuno dalle unità di valutazione multidimensionale, anche con l’implementazione di modelli di inserimento dei pazienti non più necessitanti di riabilitazione psichiatrica in strutture ad alta intensità assistenziale in strutture di residenzialità leggera ovvero tramite piani di graduale reinserimento nel contesto sociale per i pazienti che ne presentano le caratteristiche ( borse lavoro, reti di assistenza domiciliare programmata) e con idonee strategie aziendali e regionali finalizzate – nel medio- lungo periodo al reinserimento in strutture ubicate sul territorio regionale, dei pazienti “ fuori Regione”;

 

RICHIAMATO sul punto il paragrafo 5.2.10.9. (Inserimento socio-lavorativo) dell’all. 1 – Piano Sanitario regionale 2008- 2010 - alla l.r. 5/2008 recante “ Un sistema di garanzie per la Salute”, laddove si specifica “ La Regione Abruzzo ha investito molte risorse per le strutture residenziali e riabilitative psichiatriche, tale esclusivo investimento determina circuiti chiusi di residenzialità senza reintegro nel tessuto sociale di tali individui. …La qualità e l’efficacia dei programmi riabilitativi messi in atto nelle diverse strutture risultano fortemente disomogenee nelle diverse aree territoriali”. Nelle strutture residenziali psichiatriche gli interventi riabilitativi centrati sull’inserimento lavorativo sono erogati solo al 10% degli utenti.  Considerando che circa il 38% dei disabili iscritti nelle liste di collocamento provinciali sono disabili mentali e intellettivi, i DSM devono considerare tra gli obiettivi principali della riabilitazione psichiatrica la promozione di strategie volte all’inserimento lavorativo dei loro utenti”;

 

RILEVATO per quanto sopra, anche a seguito di specifici incontri di approfondimento svoltisi sull’argomento presso l’Assessorato alla Programmazione Sanitaria e presso la V Commissione consiliare, nel corso delle quali i Direttori dei dipartimenti di Salute mentale e i rappresentanti delle Associazioni hanno confermato che le borse lavoro istituite con la legge regionale 94/2000 rappresentano un servizio di alta valenza e di dimostrata efficacia per l’utenza psichiatrica, ed hanno altresì condiviso la necessità di dettagliare le previsioni, di cui alla l.r. 94/2000 tramite apposite linee di indirizzo,  finalizzate ad ottimizzare e a valorizzare appieno la vocazione riabilitativa delle borse lavoro per i disabili psichici, come strumento terapeutico di recupero e incentivo al recupero di abilità lavorative di soggetti svantaggiati,

 

RITENUTO per quanto sopra necessario approvare le linee di indirizzo predisposte dal competente Ufficio regionale e condiviso con i DSM e le Associazioni di settore maggiormente rappresentative;

 

DOPO puntuale istruttoria favorevole del competente Ufficio regionale;

 

ACQUISITI i pareri di legge da parte del Direttore del Dipartimento Salute e Welfare, anche in qualità di dirigente ff. del Servizio Contratti con gli erogatori privati e sistemi di remunerazione dell’area ospedaliera e territoriale in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del presente atto;

 

A voti espressi nelle forme di legge.

 

DELIBERA

 

Per le motivazioni specificate in premessa, che qui si intendono integralmente trascritte e approvate

 

1.             di dare attuazione alla l.r. 94/2000 e per l’effetto approvare le linee di indirizzo in materia di erogazione e mantenimento delle borse lavoro per disabili psichici – ALL. 1   parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;

2.             di precisare che per l’effetto si dà attuazione alla l.r. 5/2008 all. 1 paragrafo 5.2.10.9. (Inserimento socio-lavorativo) dell’all. 1 – Piano Sanitario regionale 2008- 2010 - alla l.r. 5/2008 recante “ Un sistema di garanzie per la Salute”, laddove si specifica “ La Regione Abruzzo ha investito molte risorse per le strutture residenziali e riabilitative psichiatriche, tale esclusivo investimento determina circuiti chiusi di residenzialità senza reintegro nel tessuto sociale di tali individui. …La qualità e l’efficacia dei programmi riabilitativi messi in atto nelle diverse strutture risultano fortemente disomogenee nelle diverse aree territoriali”. Nelle strutture residenziali psichiatriche gli interventi riabilitativi centrati sull’inserimento lavorativo sono erogati solo al 10% degli utenti.  Considerando che circa il 38% dei disabili iscritti nelle liste di collocamento provinciali sono disabili mentali e intellettivi, i DSM devono considerare tra gli obiettivi principali della riabilitazione psichiatrica la promozione di strategie volte all’inserimento lavorativo dei loro utenti”;

3.             di precisare altresì che l’adozione delle predette linee di indirizzo concorre unitamente ai provvedimenti regionali attuativi del DCA 10/2016, che saranno oggetto di successiva approvazione, alla riorganizzazione dei servizi per l’area salute mentale allineando l’offerta residenziale, semiresidenziale e di servizi alternativi e complementari alla residenzialità psichiatrica della Regione Abruzzo agli standard nazionali;

4.             di notificare copia del presente provvedimento alle Direzioni Generali delle Aziende Usl, affinché uniformino alle presenti linee di indirizzo i propri regolamenti interni, nonché alla Agenzia Sanitaria Regionale ed alle Associazioni interessate per opportuna conoscenza e quanto di competenza;

5.             di dare mandato al competente Servizio del Dipartimento “ Salute e Welfare” di provvedere agli ulteriori adempimenti relativi alla pubblicazione sulla sezione Trasparenza/Atti della Regione nonché sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Abruzzo.

 

 

Segue Allegato