IL
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
RICHIAMATI:
-
il
Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 10 febbraio 2016 che, all’art.
1, ha definito il “Riconoscimento di crisi industriale complessa, con impatto
significativo sulla politica industriale nazionale, per l’area della Val
Vibrata – Valle del Tronto Piceno comprendente i Sistemi Locali del Lavoro di
Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Comunanza e Martinsicuro come definiti
dall’Istat nel 2011”, e che per la regione Abruzzo , comprende i seguenti
Comuni della provincia di Teramo:
1)
Alba
Adriatica
2)
Ancarano
3)
Civitella
del Tronto
4)
Colonnella
5)
Controguerra
6)
Corropoli
7)
Martinsicuro
8)
Nereto
9)
Sant’Egidio
alla Vibrata
10)
Sant’Omero
11)
Torano
Nuovo
12)
Tortoreto
13)
Valle
Castellana.
-
l’art.
2, comma 1, lett. f), punto 3) del decreto
legislativo 24 settembre 2016, n. 185, che, al comma 11 dell’art. 44 del
decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, ha aggiunto il comma 11-bis, il
quale prevede che: “in deroga all’art. 4, comma 1 e all’art. 22, commi 1, 2 e
3, entro il limite massimo di spesa di 216 milioni di euro per l’anno 2016,
previo accordo stipulato in sede governativa, presso il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, con la presenza del Ministero dello sviluppo economico
e della regione, può essere concesso un ulteriore intervento di integrazione
salariale straordinaria, sino al limite massimo di 12 mesi, alle imprese operanti
in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta alla data di entrata in
vigore della presente disposizione, ai sensi dell’art. 27 del decreto legge 7
agosto 2012, n. 134”;
-
Il
decreto-legge 30 dicembre 2016 , n. 244, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 2017, n. 19 e, in particolare, l’articolo 3, comma 1, che,
modificando l’art. 44, comma 11-bis del decreto legislativo 14 settembre 2015,
n. 148, ha riconosciuto, anche per l’anno 2017, un ulteriore intervento di
integrazione salariale straordinaria, sino al massimo di 12 mesi, destinato
alle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta
alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 24 settembre 2016, n.
185, ai sensi dell’art. 27 del decreto-legge 22 giungo 2012, n. 83, convertito
con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, per il quale si provvede
mediante 117 milioni di euro a carico del Fondo sociale per l’occupazione e
formazione, di cui all’art. 18, comma 1, lettera a9, del decreto-legge 29
novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio
2009, n. 2, mediante utilizzo delle disponibilità in conto residuo;
-
Il
Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze n. 0000001 del 12/12/2016 di
assegnazione delle risorse alle Regioni, ai fini del conseguimento di un
ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria alle imprese
operanti in un’area di crisi industriale complessa, ai sensi dell’art. 44,
comma 11-bis del D. Lgs. n. 148/2015, introdotto
dall’art. 2, comma 1, lettera f), punto 3) del d. Lgs.
185 del 24/09/2016, che ha assegnato alla Regione Abruzzo, per l’anno 2016,
risorse finanziarie complessive pari ad € 7.720.000 (settemilionisettecentoventi/00);
-
Il
Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze n. 12 del 05/04/2017 di assegnazione
delle risorse alle Regioni, ai fini della concessione, per l’anno 2017, di un ulteriore
intervento di integrazione salariale straordinaria alle imprese operanti in
un’area di crisi industriale complessa, ai sensi dell’art. 44, comma 11-bis del
D. Lgs. n. 148/2015 che ha assegnato alla Regione
Abruzzo, per l’anno 2017, risorse finanziarie complessive pari ad €
4.207.359,90 (quattromilioniduecentosettemilatrecentocinquantanove/30);
-
L’art.
53-ter del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla
legge 21 giugno 2017, n. 96, ha previsto che: “le risorse finanziarie di cui
all’art. 44, comma 11-bis, del D. Lgs. 148/2015, del
decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come ripartite tra le regioni
con i decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto
con il Ministro dell’economia e delle finanze, n. 1 del 1 dicembre 2016 e n. 12
del 5 aprile 2017, possono essere destinate dalle regioni medesime, nei limiti
della parte non utilizzata, alla prosecuzione, senza soluzione di continuità e
a prescindere dall’applicazione dei criteri di cui al decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e
delle finanze, n. 83473, del 1° agosto 2014, del trattamento di mobilità in
deroga, per un massimo di dodici mesi, per i lavoratori che operino in un’area
di crisi industriale complessa, riconosciuta ai sensi dell’art. 27 del
decreto-legge. 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla
legge 7 agosto 2012, n. 134, e che alla data del 1° gennaio 2017, risultino
beneficiari di un trattamento di mobilità ordinaria o di un trattamento di
mobilità in deroga, a condizione che ai medesimi lavoratori siano
contestualmente applicate le misure di politica attiva individuate in un
apposito piano regionale da comunicare all’Agenzia nazionale per le politiche
attive del lavoro e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.
RICHIAMATI:
-
la
circolare n. 13 del 27/06/2017, del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali che ha stabilito che la prosecuzione del trattamento di mobilità in
deroga, per un periodo massimo di dodici mesi, per i lavoratori che operino in
un’area di crisi industriale complessa e che alla data del 1 gennaio 2017
risultino beneficiari di un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, può
essere concessa senza soluzione di continuità e a prescindere dall’applicazione
dei criteri di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 83473 del 1°
agosto 2014, a condizione che ai lavoratori siano contestualmente somministrate
le misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale da
comunicare all’ANPAL ed al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Inoltre la medesima circolare prevede che prima di procedere a qualsiasi
autorizzazione al trattamento di mobilità in deroga, le Regioni devono
presentare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il piano
regionale di politiche attive del lavoro contenente, oltre alle specifiche
misure di politica attiva, anche l’elenco nominativo e codice fiscale dei
lavoratori interessati, la data di cessazione del precedente trattamento di
mobilità ordinaria o in deroga, la durata del trattamento in prosecuzione e il
costo dello stesso. Solo dopo aver ricevuto la comunicazione di accertata
sostenibilità finanziaria da parte del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e della formazione, la
Regione potrà procedere ad autorizzare i trattamenti di mobilità in deroga;
-
il
verbale di riunione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali del
14/07/2017, nel quale si è stabilito che saranno beneficiari della misura solo
i lavoratori che hanno terminato, senza soluzione di continuità, un trattamento
di mobilità ordinario o un trattamento di mobilità in deroga. In relazione alla
nozione di area di crisi industriale complessa, è stato precisato che, anche
per trattamenti di mobilità, si farà riferimento al sito su cui insiste
l’azienda e non alla residenza del lavoratore. In relazione alla
“contestualità” delle misure di politiche attive cui fa riferimento la
circolare n. 13 del 27/06/2017, si concorda che la stessa può essere intesa con
una certa elasticità.
-
il
verbale del Comitato di Intervento per le Crisi Industriali e di Settore
(CICAS) del 17/10/2017, ad oggetto “Area di Crisi Industriale Complessa Val
Vibrata – Valle del Tronto Piceno – Trattamento di Mobilità in deroga ai sensi
dell’art. 53-ter del D.L. n. 50 del 24/04/2017, convertito, con modificazioni,
dalla legge 21/06/2017, n. 96”,
-
la
circolare INPS n. 159 del 31/10/2017, ad oggetto “Trattamenti di mobilità in
deroga per i lavoratori che operino in un’area di crisi complessa riconosciuta
ai sensi dell’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. Art. 53-ter del decreto legge
24 aprile 2017, n.96. Circolare n. 13 del 27 giugno 2017. Istruzioni contabili.
Variazione al piano dei conti”.
-
Le
note prot. 8281 del 17/05/2018 e prot.
8440 del 18/05/2018, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali –
Divisione III – Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della
formazione, di chiarimenti in merito ai casi in cui un lavoratore, durante il
periodo di fruizione del trattamento di mobilità in deroga ai sensi dell’art.
53-ter del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, si rioccupi con contratto a tempo determinato.
CONSIDERATO che:
-
alla
Regione Abruzzo, con i decreti interministeriali n.0000001 del 12/12/2016 e n.
12 del 05/04/2017, sono state assegnate risorse finanziarie complessive pari ad
€ 11.927.359,90 (undicimilioninovecentoventisettemilatrecentocinquantanove/90);
-
delle
suddette risorse finanziarie complessive, € 874.326,50 (ottocentosettantaquattromilatrecentoventisei/50),
sono state impegnate in favore dell’azienda VECO s.p.a.
di Martinsicuro, ai sensi dell’art. 44, comma 11-bis del D. Lgs.
148/2015, introdotto dall’art. 2, comma 1, lett. f),
punto 3) del D. Lgs. 185/2016, a seguito dell’accordo
sottoscritto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data
31/07/2017, per la concessione di ulteriori 12 mesi di CIGS con decorrenza dal
22/08/2017;
-
che
residuano pertanto, risorse finanziarie pari ad € 11.053.033,40 (undicimilionizerocinquantatremilazerotrentatre/40), da
poter utilizzare per gli interventi di CIGS ai sensi dell’art. 44, comma 11-bis
del D. Lgs. 148/2015, introdotto dall’art. 2, comma
1, lett. f), punto 3) del D. Lgs.
185/2016 e, per il riconoscimento di un
periodo di mobilità in deroga ai sensi dell’art. 53-ter del D.L. 24 aprile
2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96,
per i lavoratori provenienti da aziende ubicate nell’Area di crisi complessa
Val Vibrata-Valle del Tronto Piceno, per l’anno 2017, così come definito dal
verbale CICAS del 17/10/2017;
RICHIAMATO:
-
il
verbale del Comitato di Intervento per le Crisi Industriali e di Settore
(CICAS) del 17/10/2017, ad oggetto “Area di Crisi Industriale Complessa Val
Vibrata – Valle del Tronto Piceno – Trattamento di Mobilità in deroga ai sensi
dell’art. 53-ter del D.L. n. 50 del 24/04/2017, convertito, con modificazioni,
dalla legge 21/06/2017, n. 96”, che ha definito le modalità operative per la
presentazione delle istanze di mobilità in deroga in favore dei lavoratori che
operino nell’Area Industriale Complessa, Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno
e che alla data del 1° gennaio 2017, risultino beneficiari di un trattamento di
mobilità ordinario o di un trattamento di mobilità in deroga;
PRESO ATTO:
-
che
le regioni Marche ed Abruzzo, con note del 15/01/2018 (Regione Marche) e del
18/01/2018 (Regione Abruzzo), al fine di minimizzare il disagio operativo dei
lavoratori beneficiari di mobilità in deroga, hanno concordato di somministrare
le politiche attive del lavoro ai lavoratori residenti nella regione Marche, ma
licenziati da aziende ubicate in regione Abruzzo e, viceversa per i lavoratori
residenti nella regione Abruzzo, ma licenziati da aziende ubicate nella regione
Marche;
-
della
mail del 20/03/2018, con la quale, il referente della Regione Marche –Giunta
Regionale, Servizio Attività Produttive Lavoro Istruzione, ha comunicato che i
lavoratori Sigg. ABOUETTAIR MOHAMED e DI GIROLAMO PASQUALINO, licenziati da
aziende ubicate nell’area di crisi industriale complessa val Vibrata – valle
del Tronto Piceno, hanno sostenuto le politiche attive del lavoro a carico
della Regione Marche;
RICHIAMATA:
a)
La
nota prot. RA/00132639/18/DPG007 del 09/05/2018, con
la quale, richiamata la Circolare n. 13 del 27/06/2017, per quanto di
competenza, sono stati inviati al Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, i nominativi dei lavoratori sopra richiamati, al fine della verifica
della sostenibilità finanziaria, per un impegno complessivo, massimo, pari ad €
39.530,40;
b)
La
nota di risposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, prot. 8701 del
24/05/2018, registrato al ns. prot. 0149264/18 del
24/05/2018, con la quale, con riferimento alle risorse assegnate alla Regione
Abruzzo per le annualità 2016 e 2017, di cui ai decreti ministeriali n. 0000001
del 12/12/2016 e n. 12 del 05/04/2017, è
stata comunicata la sostenibilità finanziaria dell’impegno pari ad € 39.530,40
(trentanovemilacinquecentotrenta/40), per il
riconoscimento del trattamento di mobilità in deroga, ai sensi dell’art. 53-ter
del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla
legge 21 giugno 2017, n. 96.
CONSIDERATO che:
-
con
determinazione dirigenziale n. 26 del 06/03/2018, sono state impegnate risorse
finanziarie pari ad € 3.271.575,00, per il riconoscimento di un primo periodo
di mobilità in deroga ai lavoratori licenziati da aziende ubicate nell’area di
crisi industriale complessa Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno e che
pertanto restano a disposizione un residuo totale di risorse pari ad €
7.781.458,40, per porre in essere ulteriori interventi di cui all’art. 44,
comma 11-bis del d. Lgs. 148/2015 e ai sensi
dell’art. 53-ter del D.L. n. 50 del 24/04/2017;
RITENUTO:
-
In
coerenza con le disposizioni:
-
dell’art.
53-ter del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla
legge 21 giugno 2017, n. 96; - con le disposizioni di cui, alla Circolare n. 13
del 27/06/2017, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
-
del
verbale di riunione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali del
14/07/2017;
-
del
verbale CICAS 17/10/2017;
-
delle
note prot. 8281 del 17/05/2018 e prot.
8440 del 18/05/2018, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali –
Divisione III – Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della
formazione;
-
della
nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali prot.
8701 del 24/05/2018;
-
della
comunicazione via mail del 20/03/2018, del referente della Regione Marche,
Giunta Regionale, Servizio Attività Produttive Lavoro Istruzione; fatte salve
le successive verifiche da parte dell’INPS, di autorizzare le seguenti istanze
di mobilità in deroga,
n. |
cognome |
nome |
Codice fiscale |
Data fine mobilità |
Data inizio prestazione |
Data fine prestazione |
Stima spesa |
1 |
ABOUETTAHIR |
MOHAMMED |
BTTMMM61A06Z330N |
15/12/2017 |
16/12/2017 |
15/12/2018 |
€ 19.765,20 |
2 |
DI GIROLAMO |
PASQUALINO |
DGRPQL68L01H769B |
26/12/2017 |
27/12/2017 |
26/12/2018 |
€ 19.765,20 |
per
un importo complessivo, di spesa, pari a € 39.530,40 (trentanovemilacinquecentotrenta/40);
-
di
autorizzare INPS, previa verifica della sussistenza dei requisiti in capo ai
medesimi beneficiari sopra indicati, ad erogare i trattamenti di mobilità in
deroga nel limite delle risorse finanziarie assegnate con Decreti Interministeriali alla Regione Abruzzo;
Nell’ambito
delle competenze del Dirigente del Servizio, stabilite dall’art. 24 della legge
regionale 14/09/1999, n. 77;
DETERMINA
1.
autorizzare, in coerenza con le disposizioni;
-
dell’art.
53-ter del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla
legge 21 giugno 2017, n. 96; con le disposizioni di cui, alla Circolare n. 13
del 27/06/2017, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
-
del
verbale di riunione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali del
14/07/2017;
-
del
verbale CICAS 17/10/2017;
-
delle
note prot. 8281 del 17/05/2018 e prot.
8440 del 18/05/2018, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali –
Divisione III – Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della
formazione;
-
della
nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali prot.
8701 del 24/05/2018;
-
della
comunicazione via mail del 20/03/2018, del referente della Regione Marche,
Giunta Regionale, Servizio Attività Produttive Lavoro Istruzione;
fatte
salve le successive verifiche da parte dell’INPS, le seguenti istanze di
mobilità in deroga,
n. |
cognome |
nome |
Codice fiscale |
Data fine mobilità |
Data inizio prestazione |
Data fine prestazione |
Stima spesa |
1 |
ABOUETTAHIR |
MOHAMMED |
BTTMMM61A06Z330N |
15/12/2017 |
16/12/2017 |
15/12/2018 |
€ 19.765,20 |
2 |
DI GIROLAMO |
PASQUALINO |
DGRPQL68L01H769B |
26/12/2017 |
27/12/2017 |
26/12/2018 |
€ 19.765,20 |
per un importo complessivo, di spesa,
pari a € 39.530,40 (trentanovemilacinquecentotrenta/40);
2.
autorizzare INPS, previa
verifica della sussistenza dei requisiti in capo ai medesimi beneficiari sopra
indicati, ad erogare i trattamenti di mobilità in deroga nel limite delle
risorse finanziarie assegnate con i Decreti Interministeriali alla Regione
Abruzzo;
3.
trasmettere il presente
atto:
-
alla Direzione Generale INPS, Roma, per gli
adempimenti di competenza – dc.ammortizzatorisociali@postacert.inps.gov.it;
-
al Direttore del Dipartimento regionale per
l’inserimento nella raccolta delle determinazioni dirigenziali;
4.
disporre la
pubblicazione del presente provvedimento sul sito istituzionale della Regione
Abruzzo www.regione.abruzzo.it, sul portale del Dipartimento www.abruzzolavoro.eu e sul
BURAT;
precisare che
eventuali informazioni possono essere richieste al Servizio Lavoro – DPG007 –
Ufficio Ammortizzatori Sociali, del Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche
del lavoro, Istruzione, Ricerca e
Università – DPG – Via Passolanciano, 75 - Pescara.
IL DIRIGENTE DEL
SERVIZIO
Dott.
Pietro De Camillis