LA
QUARTA COMMISSIONE CONSILIARE
VISTO il Trattato di
Lisbona che modifica il Trattato sull’Unione Europea e il Trattato che
istituisce la Comunità Europea.
VISTO l’art. 117, comma
5, della Costituzione.
VISTA la l. 234/2012
(Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e
all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea).
VISTO lo Statuto della
Regione Abruzzo.
VISTO l’art. 3 della l.r. 10 novembre 2014, n. 39 (Disposizioni sulla
partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea
e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei) e l’art. 115 del Regolamento interno per i lavori del
Consiglio regionale.
VISTO il modello “Fase
ascendente” approvato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale n. 103/2011 e con deliberazione della Giunta
regionale n. 370/ 2011.
PREMESSO che, in data
13.12.2017, è stata trasmessa una informazione qualificata ai sensi
dell’articolo 24, comma 1 della legge 234/2012 da parte della Conferenza dei
Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome
in cui è stata segnalata quale progetto di atto legislativo la COM (2017) 826 final avente ad oggetto Proposta di regolamento del
Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n.
1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante
disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale
europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni
generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo,
sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca,
e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda
il sostegno alle riforme strutturali negli Stati membri.
ATTESO che, ai sensi
dell’articolo 24, comma 3 della legge 234/2012 ai fini della formazione della
posizione italiana sui progetti di atti legislativi europei, le Regioni e le
Province autonome, nelle materie di loro competenza, possono trasmettere
osservazioni al Presidente del Consiglio dei Ministri dandone contestuale
comunicazione alle Camere, alla Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome e alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle
Regioni e delle Province autonome.
ATTESO, altresì, che il
Consiglio regionale partecipa alla rete REGPEX del Cor
di scambio di dati tra i parlamenti regionali quale ausilio alle regioni UE con
poteri legislativi per la consultazione dei rispettivi parlamenti regionali nel
contesto del sistema di allerta precoce e sulle consultazioni operate dallo
stesso Cor.
CONSIDERATO che:
- il Consiglio regionale, nella seduta del
21 marzo 2017 con
Verbale N. 90/6, ha approvato, ai sensi dell'articolo 6 della l.r. n. 39/2014, gli indirizzi in merito alla
partecipazione della Regione alla formazione ed all'attuazione del diritto
europeo per l'anno 2017;
- che la citata iniziativa, pur non
contemplata negli indirizzi per l’anno 2017, è stata ritenuta di interesse da
parte del Consiglio regionale.
DATO ATTO che il Presidente del
Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 3, comma 4 della l.r.
n. 39/14, contestualmente all’assegnazione alle Commissioni, ha trasmesso la
citata Comunicazione al Presidente della
Giunta, con nota prot. n. 2177 del 26.01.2018.
DATO ATTO, altresì, che il Presidente
della 4^ Commissione consiliare, ai sensi dell’art. 3, comma 5 della l.r. n. 39/14, con nota prot. n.
2474 del 30.01.2018, ha stabilito il termine ultimo per la presentazione delle
osservazioni da parte di ciascun Consigliere e della Giunta al giorno 5.02.208.
DATO ATTO che il parere
della 5^ Commissione consiliare sulla Proposta di Regolamento del Parlamento
europeo e del Consiglio COM (2017) 826 final, si
intende acquisito ai sensi dell’articolo 115, comma 7 del Regolamento interno
per i lavori del Consiglio regionale.
TENUTO CONTO degli esiti della
seduta della 4^ Commissione consiliare del 6 febbraio2018 nel corso della quale
è stata audita la Dott.ssa Elena Sico
- Dirigente del Servizio Autorità di Gestione Unica FESR-FSE, Programmazione e
Coordinamento Unitario della Giunta regionale in ordine ai possibili riflessi
della Proposta di Regolamento europeo.
A
voti espressi
all’unanimità dei presenti
(Voti favorevoli 16). Hanno votato i Consiglieri: Monticelli + delega di
D’Alessandro, Berardinetti e Bracco.
DELIBERA
-
di approvare, ai sensi dell’art. 3, co. 2 della l.r. 39/2014 ai fini della formazione della posizione
italiana di cui all’art. 24, co. 3 della l. 234/2012 nonché ai sensi dell’art.
4 della l.r. 39/2014, le osservazioni della Regione Abruzzo sulla
Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il
regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17
dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale,
sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo
sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del
Consiglio per quanto riguarda il sostegno alle riforme strutturali negli Stati
membri (COM (2017) 826 final), contenute nell’Allegato A, quale parte integrante e
sostanziale della presente Risoluzione.
-
di trasmettere la presente Risoluzione:
·
al Presidente del Consiglio
regionale, ai sensi dell’art. 158, comma 6 del Regolamento interno per i lavori
del Consiglio regionale, affinchè ne dia notizia
nella prima seduta utile del Consiglio e ne trasmetta copia al Presidente della
Giunta regionale;
·
al Presidente del Consiglio dei
Ministri dello Stato italiano;
nonché, per opportuna
conoscenza:
·
al Ministro per gli affari europei;
·
al Presidente del Senato della
Repubblica e al Presidente della Camera
dei Deputati per l’inoltro alle competenti Commissioni parlamentari;
·
al Comitato delle Regioni;
·
alla Conferenza delle Regioni e delle
Province autonome;
·
alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee
Legislative delle Regioni e delle Province autonome.
-
di pubblicare la presente Risoluzione sul sito internet
del Consiglio regionale dell’Abruzzo, nella sezione Relazioni europee.