LA
SECONDA COMMISIONE CONSILIARE
VISTA la risoluzione n.
24 del 25 gennaio 2018 a firma del Consigliere Pietrucci;
UDITA l’illustrazione
del Consigliere Pietrucci;
VISTO l’Art. 158 del
Regolamento interno dei lavori del Consiglio Regionale;
All’unanimità
dei Consiglieri presenti
(Pietrucci,
Monticelli + delega Balducci, Di Nicola, Berardinetti + delega Mazzocca, Mercante, Sospiri)
L'APPROVA
Nel
testo che di seguito si trascrive:
PREMESSO che
-
La
Società SNAM Rete Gas ha predisposto l’ormai noto progetto per la realizzazione
del metanodotto Brindisi-Minerbio che prevede l’attraversamento di molti
territori dell’Appennino Centrale, compreso l’Abruzzo per oltre 100 km, con
l’istallazione della Centrale di spinta nella città di Sulmona (AQ);
-
Tutti
i territori previsti nel percorso sono ad altissimo rischio sismico, con
classificazione 1 o 2;
-
Una
larga parte di tali territori è stata interessata da eventi sismici di elevata
magnitudo, che ne ha procurato estesa devastazione;
-
Di
tutti i Comuni coinvolti nel percorso del metanodotto, ben 19 sono inseriti nei
Crateri Sismici costituitisi a seguito dei sismi, dal
2009 ad oggi;
-
Il
perdurante sciame sismico in atto in Italia Centrale, benché non possa essere
scientificamente definito come precursore di ulteriori eventi catastrofici,
tuttavia alza drasticamente la soglia di allarme nella gestione di tali
territori;
RILEVATO che
-
Il
percorso SNAM è stato a più riprese contrastato dalle amministrazioni locali,
che si sono più volte espresse con documenti ufficiali in tutte le sedi
competenti, oltre che dai comitati civici, dalle associazioni e dalla
cittadinanza attiva;
-
La
Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, attraverso una risoluzione
votata all’unanimità nell’ottobre del 2011, ha impegnato il Governo a disporre
la modifica del tracciato al di fuori della dorsale appenninica in ragione
degli alti costi ambientali e dell’elevata sismicità dei territori interessati
dal percorso scelto dalla Snam;
-
La
Regione Abruzzo ha espresso ufficialmente il suo diniego al percorso dell’opera
(metanodotto e centrale di compressione) in territorio appenninico con sette
DGR con le quali ha negato l’intesa;
-
In
relazione alla costruzione del metanodotto e della Centrale di spinta e
compressione della città di Sulmona, il Governo Centrale ancora non assume
potere decisorio esclusivo;
Tutto
cio’ premesso
SI
IMPEGNANO
IL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE ABRUZZO, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
REGIONALE E L’ASSESSORE COMPETENTE
-
a coinvolgere i Presidenti delle Giunte Regionali delle
Regioni di cui fanno parte i Comuni inseriti nei Crateri Sismici ed
attraversati al percorso del metanodotto, a portare nella Conferenza
Stato-Regioni una proposta di percorso alternativo dell’infrastruttura in altra
sede;
-
ad instituire un apposito gruppo interdisciplinare
regionale con esperti di alto profilo in campo sismico, tecnico e giuridico,
che possa valutare, a livello tecnico in sede di Conferenza Stato-Regioni, le
strade alternative all’attuale proposta di percorso sulla dorsale appenninica;
-
ad invitare nelle sedi istituzionali opportune il
Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni,
per illustrare quali siano gli impegni e le decisioni da assumersi da parte del
Governo Centrale sul percorso e sulla costruzione del metanodotto e della
Centrale di Compressione e spinta nella città di Sulmona.