LA
GIUNTA REGIONALE
VISTO l’art. 19
della L. 11 febbraio 1992, n.157, ed in particolare il comma 2 il quale prevede
che le Regioni per la migliore gestione del patrimonio zootecnico e per la selezione
biologica provvedono al controllo delle specie faunistiche, anche nelle zone
vietate alla caccia, attraverso l’utilizzo di tecniche selettive;
VISTO il
regolamento regionale 27 maggio 2014, n.4/REG e s.m.i.,
recante - L.R. 28 gennaio 2004, n.10 - Regolamento per la gestione
faunistico-venatoria degli Ungulati - e s.m. e i.,
che definisce principi di programmazione e modalità attuative per la gestione
della fauna ungulata nella regione Abruzzo;
VISTI i Piani
di Gestione quinquennale del cinghiale approvati dalle rispettive Province
abruzzesi le quali, tra le altre cose prevedono la destinazione differenziata
del territorio ed in particolare la zonizzazione delle aree a vocazione nulla
per la specie, il cui obiettivo di gestione è l’esclusione della stessa
mediante specifiche azioni di controllo selettivo;
RITENUTO che
l’adozione di una programmazione unica regionale delle azioni di controllo
consenta di superare la attuate frammentarietà degli interventi messi in atto
nei singoli territori, garantendo l’applicazione di una strategia d’azione
univoca e congruente sia con le caratteristiche ambientali e sia con le
finalità sociali e produttive dei singoli territori;
RITENUTO di
dover utilizzare, nell’attuazione delle azioni di controllo, le suddette
Pianificazioni, con particolare riferimento alla suddivisione del territorio in
Aree a diversa vocazione per la specie;
VISTE le
ripetute sollecitazioni ad intervenire con urgenti provvedimenti di competenza
regionale, atti a fronteggiare la gravissima situazione dei danni arrecati alle
colture agricole sull’intero territorio regionale da parte dei cinghiali,
sollecitazioni rivolte in particolare dalle Associazioni Agricole;
VISTI gli
orientamenti e le indicazioni tecnico-scientifiche forniti dall’ISPRA, che
univocamente indicano il cinghiale tra le specie faunistiche emergenti in grado
di provocare ingenti danni alle colture agricole, oltreché influire
negativamente sugli incrementi riproduttivi di diverse specie faunistiche, e
che individuano nelle azioni di controllo utili interventi per il contenimento
delle popolazioni e la riduzione degli impatti sulle biocenosi naturali e
sull’agrosistema;
VISTI in
particolare i Documenti tecnici dell’ISPRA n.14/2001, n.24/2003 ed i Quaderni
Conservazione Natura del medesimo Istituto n.2/2001 e n.34/2010, i quali, tra
le altre cose, indicano le tecniche della postazione
fissa e della girata come le tecniche selettive da utilizzare prioritariamente
nelle operazioni di controllo al cinghiale, in quanto uniscono caratteristiche
di efficacia e ridotto disturbo sulle componenti faunistiche;
VISTO l’allegato
“A” al presente Deliberato recante “Organizzazione
delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus
scrofa) nei territori della regione Abruzzo sottoposti alla gestione
programmata della caccia ad esclusione delle aree Natura 2000 della ZPE del
PNALM e delle Aree Patom” che, predisposto dal
Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo della Regione Abruzzo,
ne costituisce parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO degli
ingenti danni provocati dal cinghiale all’agrosistema della Regione come
riportati dal predetto documento tecnico in serie storica di lungo periodo
(ventennale) e di breve periodo (biennio 2015/2016), dalla cui analisi si evince
una allarmante costante crescita del valore annuo ;
VISTI gli
elaborati cartografici contenuti nel documento, con particolare riferimento
alle carte provinciali del rischio dei danni per l’annualità in corso 2017,
attraverso le quali vengono individuate le aree maggiormente a rischio in cui
vanno concentrate le azioni di controllo;
DATO ATTO che
l’organizzazione delle azioni di controllo previste dal Documento è stata
elaborata sulla scorta delle esperienze pregresse maturate nel corso degli anni
dalla applicazione delle precedenti programmazioni provinciali, secondo un
processo adattativo suggerito dall’ISPRA;
TENUTO CONTO che
il coordinamento delle attività previste è affidato alla Polizia Provinciale in
avvalimento della Regione, la quale opera sulla base degli indirizzi del
competente Servizio Presidi Tecnici del Dipartimento Politiche dello Sviluppo
Rurale e della Pesca della Regione Abruzzo;
PRESO ATTO che
i contenuti del documento tecnico in approvazione, con particolar riferimento
alle modalità operative contenute nel Capo “B”, sono stati condivisi con la
Polizia Provinciale in avvalimento nella riunione tecnica svoltasi presso
la sede del Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca della
Regione Abruzzo in data 20 marzo 2017;
RITENUTO opportuno,
per ragioni di urgenza degli interventi, rinviare a distinto atto
l’organizzazione di peculiari interventi di controllo compatibili con la tipologia
dei siti nelle aree Natura 2000, nella Zona di protezione esterna del Parco
Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise e nelle Aree Patom;
CONSIDERATO che
nelle singole province abruzzesi vige la seguente situazione delle azioni di controllo
al cinghiale:
-
L’Aquila - risulta ancora vigente
un Piano di controllo adottato dalla Provincia, che opera anche dentro i siti
SIC e ZPS, che avrà scadenza il 15 maggio 2017;
-
Pescara - è vigente un piano di
controllo con scadenza 31 dicembre 2017, ma non in adozione per mancanza della
Polizia Provinciale;
-
Chieti - è vigente un Piano di
controllo nelle sole aree di tutela ai sensi della L.157/92 (ZRC e Aree Cinofile) con scadenza 31
giugno 2017;
-
Teramo - è vigente un Piano di
controllo nelle sole aree di tutela ai sensi della L.157/92 (ZRC e Aree Cinofile) con scadenza 31
giugno 2017, non adottato dalla Polizia Provinciale;
RITENUTO a
tal riguardo, che le azioni di controllo previste dalla presente Deliberazione
debbano essere adottate nella provincia de L’Aquila alla scadenza del vigente
Piano, vale a dire dal 16 maggio 2017, mentre nelle restanti province le stesse
debbano essere da subito intraprese;
VISTA la nota prot n. RA/0053816 del 2 marzo 2017 con la quale il
Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca della Regione
Abruzzo inviava all’ISPRA il predetto documento richiedendo contestualmente, ai
sensi dell’art. 19 L. 157/1992, il previsto parere;
VISTO il parere
ISPRA, inviato con nota ISPRA prot n.15769/T-A23 del
30 marzo 2017, nel quale si subordina l’espressione di parere favorevole al
recepimento di alcune prescrizioni in particolare relative all’esclusione della
tecnica della braccata, all’esclusione dell’utilizzo di due cani in girata e
all’adozione di un sistema di monitoraggio dei prelievi a ulteriore tutela
dell’Orso bruno;
VISTA la
successiva nota prot n. RA/0092266 del 6 aprile 2017
con la quale il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca
della Regione Abruzzo invia all’ISPRA un nuovo documento che recepisce le
prescrizioni dell’ISPRA contenute nel predetto parere;
VISTO il
secondo parere dell’ISPRA, inviato con nota prot
n.17835/T-A23 del 10 aprile 2017, ns. prot.
n.102375/17 del 11 marzo 2017, nel quale si esprime il parere favorevole al
documento inviato alla luce del recepimento delle prescrizioni indicate dallo
stesso Istituto;
VISTA la nota prot n. RA/0053816 del 2 marzo 2017 con la quale il
Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca della Regione
Abruzzo richiedeva agli ATC abruzzesi, ai sensi dell’art. 19 L. 157/1992 e
dell’art. 44 L.R. 10/2004, la segnalazione in tempi congrui e comunque entro 10 gg. dal ricevimento, dei nominativi
dei cacciatori iscritti o ammessi di cui potranno avvalersi a titolo di
volontariato i soggetti attuatori del Piano;
DATO ATTO che
il Direttore del Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca
della Regione Abruzzo, facente funzioni di Dirigente del Servizio competente
nelle materie trattate nel presente provvedimento, ha espresso il proprio
parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico amministrativa dello
stesso, apponendovi la propria firma in calce, ed al tempo stesso attesta che
il medesimo provvedimento è conforme agli indirizzi, funzioni ed obiettivi;
A voti unanimi, espressi nei modi di
legge;
DELIBERA
Per le motivazioni di cui in narrativa
1.
di approvare il documento
recante “Organizzazione delle attività di
controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus scrofa)
nei territori della regione Abruzzo sottoposti alla gestione programmata della
caccia ad esclusione delle aree Natura 2000 della ZPE del PNALM e delle Aree Patom” che contenuto nell’allegato “A” al presente atto
ne costituisce parte integrante e sostanziale;
2. di
pubblicare il presente Provvedimento sul B.U.R.A.T. (Bollettino Telematico
Ufficiale della Regione Abruzzo) e sul web della Regione Abruzzo – Servizio
Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo.
Avverso il presente provvedimento è
ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo
Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro centoventi giorni dal rilascio del presente provvedimento.
Allegati:
A)
Organizzazione
delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus
scrofa) nei territori della regione Abruzzo sottoposti alla gestione
programmata della caccia ad esclusione delle aree Natura 2000 della ZPE del
PNALM e delle Aree Patom.