LA
GIUNTA REGIONALE
PREMESSO che la Regione
Abruzzo persegue politiche ambientali finalizzate alla tutela e ripristino ambientale
dei territori interessati da criticità ambientali (siti a rischi potenziale e/o
contaminati) o dalla presenza di impianti di smaltimento di rifiuti urbani e/o
speciali (discariche in esercizio e/o dismesse);
VISTA la Direttiva
2008/98/Ce del 19/11/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione
europea “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”,
pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;
VISTA la Direttiva
2010/75/UE del 24/11/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione
europea, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento);
VISTA la Decisione
della Commissione del 18/12/2014 che modifica la Decisione 2000/532/CE relativa
all’elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio (GUUE del 30/12/2014, n. L 370/44), che ha approvato il
nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal 01/06/2015;
VISTO il D.lgs.
03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, come modificato dal D.lgs.
03.12.2010, n. 205 “Recepimento della direttiva 2008/98/Ce - Modifiche alla
Parte IV del D.Lgs. 152/06”; in particolare:
-
l’art.
177, comma 2, che stabilisce che la gestione dei rifiuti costituisce attività
di pubblico interesse;
-
l’art.
182, comma 5, che dispone: “Le attività di smaltimento in discarica dei rifiuti
sono disciplinate secondo le disposizioni del D.lgs
13.01.2003, n. 36 di attuazione della direttiva 1999/31/CE”;
-
l’art.
196 “Competenze delle Regioni”, in particolare, comma 1) lett.
d), e) ed h);
-
il
Capo IV “Autorizzazioni e iscrizioni” della Parte IV, che definisce le
disposizioni in materia di realizzazione e gestione degli impianti di
smaltimento e recupero dei rifiuti;
-
l’art.
208 “Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei
rifiuti”;
-
il
Titolo V “Bonifica di siti contaminati”;
VISTO il D.lgs.
03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, come modificato dal D.lgs.
04/03/2014, n. 46 “Attuazione della
direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento” (G.U. 27/03/2014, n. 72), in particolare
il Titolo 3-bis) della Parte Seconda;
VISTO il D.lgs 13.01.2003, n. 36, avente per oggetto: “Attuazione
della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti” ed in
particolare:
-
l’art.
4 “Classificazione delle discariche”;
-
l’art.
6 “Rifiuti non ammessi in discarica”;
-
l’art.
7 “Rifiuti ammessi in discarica”;
-
l’art.
11 “Procedure di ammissione”;
CONSIDERATO che il D.lgs.
36/2003 e s.m.i. prevede per la copertura
superficiale finale delle discariche per rifiuti non pericolosi all’All.2,
punto 2.4.3: “omissis …
2.4.3.
Copertura superficiale finale
La
copertura superficiale finale della discarica deve rispondere ai seguenti
criteri:
-
isolamento
dei rifiuti dall'ambiente esterno;
-
minimizzazione
delle infiltrazioni d'acqua;
-
riduzione
al minimo della necessità di manutenzione;
-
minimizzazione
dei fenomeni di erosione;
-
resistenza
agli assestamenti ed a fenomeni di subsidenza localizzata;
-
la
copertura deve essere realizzata mediante una struttura multistrato costituita,
dall'alto verso il basso, almeno dai seguenti strati:
1. strato superficiale di copertura con
spessore ≥ 1 m che favorisca lo sviluppo delle specie vegetali di
copertura ai fini del piano di ripristino ambientale e fornisca una protezione
adeguata contro l'erosione e di proteggere le barriere sottostanti dalle
escursioni termiche;
2. strato drenante protetto da eventuali
intasamenti con spessore ≥ 0.5 m in grado di impedire la formazione di un
battente idraulico sopra le barriere di cui ai successivi punti 3) e 4);
3. strato minerale compatto dello spessore ≥
0.5 m e di conducibilità idraulica di ≥ 108 m/s o di caratteristiche
equivalenti, integrato da un rivestimento impermeabile superficiale per gli
impianti di discarica di rifiuti pericolosi;
4. strato di drenaggio del gas e di rottura
capillare, protetto da eventuali intasamenti, con spessore ≥ 0.5 m;
5. strato di regolarizzazione con la
funzione di permettere la corretta messa in opera degli strati sovrastanti.
Poiché
la degradazione dei rifiuti biodegradabili, incluse le componenti cellulosiche,
comporta le trasformazione in biogas di circa un terzo della massa dei rifiuti,
la valutazione degli assestamenti dovrà tenere conto di tali variazioni,
soprattutto in funzione alla morfologia della copertura finale.
La
copertura superficiale come sopra descritta deve garantire l'isolamento della
discarica anche tenendo conto degli assestamenti previsti ed a tal fine non
deve essere direttamente collegata al sistema barriera di confinamento.
La
copertura superficiale finale della discarica nella fase di post esercizio può
essere preceduta da una copertura provvisoria, la cui struttura può essere più
semplice di quella sopra indicata, finalizzata ad isolare la massa dei rifiuti
in corso di assestamento.
Detta
copertura provvisoria deve essere oggetto di continua manutenzione al fine di
consentire il regolare deflusso delle acque superficiali e di minimizzarne
l'infiltrazione nella discarica.
La
copertura superficiale finale deve essere realizzata in modo da consentire un
carico compatibile con la destinazione d'uso prevista. .. omissis”;
VISTO il D.M. 27
settembre 2010 avente per oggetto: “Criteri di ammissibilità dei rifiuti in
discarica - Abrogazione DM 3 Agosto 2005” e s.m.i.,
pubblicato sulla G.U. 1° dicembre 2010, n. 281;
VISTA la L.R.
19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i., contenente l’approvazione del Piano Regionale di Gestione
dei Rifiuti (PRGR), pubblicata sul B.U.R.A. n. 10 Straordinario del 21.12.2007
ed in particolare:
-
l’art.
4 “Competenze della Regione” che attribuisce alla Regioni in particolare al
comma 1, lett. e) “l'elaborazione e l’approvazione di
norme tecniche ed amministrative per la gestione integrata dei rifiuti nonché
per l'esercizio delle funzioni di autorizzazione spettanti o delegate alle
province”;
-
l’art.
55 “Bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati”;
-
l’Allegato
2 alla L.R. 45/07 e s.m.i. denominato: “PRGR -
Disciplinare tecnico per la gestione e l’aggiornamento dell’anagrafe dei siti
contaminati”;
RICHIAMATA la DGR n. 639
del 19/09/2011 avente per oggetto: “Linee guida per l’individuazione di
soluzioni tecniche equivalenti per le discariche di rifiuti non pericolosi”,
con la quale la Regione Abruzzo ha provveduto ad approvare delle direttive
tecniche per la realizzazione di pacchetti di chiusura definitiva (cd “capping”) equivalenti, limitatamente a discariche per
rifiuti non pericolosi aventi bacini di smaltimento < 20.000 mc, come
previsto nel Doc 1: “Linee Guida per l’individuazione di soluzioni tecniche
equivalenti per le discariche di rifiuti non pericolosi ai sensi del D.Lgs. 36/03”;
DATO ATTO che la DGR n.
639/2011, in allegato, conteneva anche il Doc 2: “Linee Guida per
l’individuazione di soluzioni tecniche alternative al D.Lgs.
36/03, per le discariche di rifiuti non pericolosi”; che il SGR ha ritenuto di
inviare al MATTM per una preventiva valutazione tecnica in merito; non ricevendo
alcuna risposta in merito;
CONSIDERATO che il Servizio
Gestione Rifiuti, con e-mail del 14/11/2016, ha richiesto all’ARTA - Direzione
centrale di Pescara, di valutare ed elaborare un aggiornamento delle
disposizioni di cui alla DGR n. 639/2011, prevedano indirizzi operativi per
l’applicazione di soluzioni tecniche, equivalenti e/o alternative, per l’esame
di progetti relativi alla progettazione e realizzazione di pacchetti di
chiusura definitiva di discariche dismesse per rifiuti non pericolosi;
PRESO ATTO che l’ARTA -
Direzione centrale di Pescara, con nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, avente
per oggetto: “Chiusura definitiva di una discarica. Utilizzo di materiali
alternativi rispetto a quanto stabilito dal D.lgs. 36/03”, acquisita dal SGR al
prot.n. RA/351798 del 13/12/2016, ha proposto delle valutazioni e dei criteri
tecnici per la realizzazione di pacchetti di chiusura definitiva (cd “capping”) di discariche per rifiuti non pericolosi,
equivalenti o alternativi, rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 36/03 e s.m.i., che prevedono:
a. per i pacchetti equivalenti, l’attualità
delle disposizioni già emanate con la DGR n. 639/2011, tenendo conto: “omissis
.. che i materiali utilizzati devono essere conformi alle vigenti norme
tecniche”;
b. per i pacchetti alternativi, riferiti a
discariche dismesse, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs.
36/2003 e s.m.i., la valutazione caso per caso e la
presentazione di una: “Documentazione progettuale per i pacchetti di chiusura
alternativi delle discariche”;
CONSIDERATO che il SGR,
vista la nota dell’ARTA Abruzzo, prot.n. 16726 del 13/12/2016, ritiene
necessario definire un aggiornamento delle direttive regionali di cui sopra al
fine di completare un quadro degli interventi efficaci e funzionali per la
chiusura definitiva delle discariche dismesse per rifiuti non pericolosi,
tenendo conto dell’evoluzione normativa e tecnologica di settore che si è avuta
nel tempo;
RITENUTO di recepire i
contenuti della nota ARTA Abruzzo, prot.n. 16726 del 13/12/2016, ai sensi delle
disposizioni di cui all’art. 196, comma 1) lett. d),
e) ed h) del D.lgs. 152/06 e s.m.i., secondo i
seguenti indirizzi generali:
a. prevedere anche per le discariche
dismesse con bacini di smaltimento > 20.000 mc le soluzioni equivalenti per
i pacchetti di chiusura definita dei siti di cui alla DGR n. 639/2011, tenendo
conto delle prescrizioni dell’ARTA Abruzzo di cui alla nota prot.n. 16726 del
13/12/2016, Allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
b. prevedere, previo esame
tecnico-amministrativo, caso per caso, per la chiusura definitiva di discariche
dismesse per rifiuti non pericolosi, non assoggettabili alle disposizioni di
cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., soluzioni alternative
allo stesso, tenendo conto dei seguenti indirizzi applicativi:
-
evoluzione
normativa e tecnologica di settore (es. le più recenti norme tecniche UNI EN di
riferimento per i materiali geo-sintetici applicabili al caso specifico, ..
etc.);
-
situazioni
in cui risulta tecnicamente molto complesso, in alcuni casi addirittura non
realizzabile, apporre gli spessori di materiali previsti dal D.lgs. 36/2003 e s.m.i., spesso a causa delle eccessive pendenze o a causa
di altre peculiari situazioni dei luoghi;
-
supporto
al progetto di una dettagliata “Documentazione progettuale per i pacchetti di
chiusura alternativi delle discariche”;
CONSIDERATO altresì, che la
Regione Abruzzo è interessata dalla Procedura di Infrazione UE 2003/2077
“Sentenza della Corte di Giustizia ex art. 228 TCE del 26 Aprile 2007 - Causa
C/196/13 - Discariche abusive - Ricorso ex. Art.260 TFUE del 16 Aprile 2007”,
avviata dalla Commissione europea nei confronti dello Stato Italiano nel 2003,
a seguito di un censimento del Corpo Forestale dello Stato concernente
discariche abusive ed incontrollate individuate nel nostro Paese, che
comprendeva originariamente n. 5297 siti, ridotti, a seguito delle verifiche
tecnico-ambientali da parte degli Enti coinvolti, a n. 255 siti distribuiti in
n. 18 Regioni;
CONSIDERATO altresì, che la
Regione Abruzzo è interessata dalla Procedura di Infrazione UE 2011/2215 “Ex
art. 258 TFUE - Violazione dell’art. 14, lett. b) e
c) della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti in Italia”,
che riguarda gli obblighi imposti dall’art. 14, lett.
a) e b) della Direttiva 1999/31/CE, in base ai quali tutte le discariche
“esistenti” (vale a dire tutte le discariche che avevano ottenuto
un’autorizzazione ovvero erano in funzione alla data del 16.07.2001), avrebbero
dovuto conformarsi alla stessa entro il 16/07/2009;
CONSIDERATO che in
condizioni particolari, potranno essere adottate soluzioni differenti rispetto
a quelle indicate basate su un approccio sito specifico, fornendo la necessaria
documentazione di supporto che attesti la conformità degli interventi agli
standard normativi e di prestazioni tecniche;
VISTO il documento
elaborato da ISPRA - Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia
denominato: “Indicazioni per la realizzazione delle coperture superficiali” del
gennaio 2017, con il quale sono stati delineati indirizzi operativi per la
realizzazione di soluzioni differenti per la realizzazione di sistemi di
copertura superficiale delle discariche, documento attualmente al vaglio del
MATTM;
RITENUTO di dover
garantire, comunque, per gli impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi
interessati, interventi efficienti ed efficaci, per la tutela delle matrici
ambientali e la sicurezza della salute delle popolazioni e la scelta di
adottare configurazioni differenti dovrà essere dettagliatamente motivata
all’interno dei documenti progettuali;
RITENUTO pertanto, ai
sensi dell’art. 206, comma 1) lett. d), e) ed h) del
D.lgs. 152/06 e s.m.i. e preso atto del parere
tecnico dell’ARTA Abruzzo sopra richiamato, di elaborare ed approvare un
aggiornamento delle direttive di cui alla DGR n. 639/2011, delineando gli
indirizzi generali riferiti ai criteri tecnici ed alla documentazione
progettuale da presentare al SGR, per i progetti di chiusura definitiva (cd “capping”) di discariche per rifiuti non pericolosi,
equivalenti o alternativi, rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 36/03 e s.m.i., come di seguito:
a. prevedere le soluzioni equivalenti per i
pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche
dismesse per rifiuti non pericolosi di cui alla DGR n. 639/2011, anche per i
siti con bacini di smaltimento > 20.000 mc, tenendo conto delle prescrizioni
dell’ARTA Abruzzo di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, Allegato parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento; ovvero: “omissis .. che i
materiali utilizzati devono essere conformi alle vigenti norme tecniche”;
b. prevedere, previo approfondito esame
tecnico-amministrativo da parte del SGR in collaborazione con ARTA Abruzzo,
basato su un approccio sito specifico, per i pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche dismesse per rifiuti non
pericolosi, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., soluzioni alternative allo stesso, tenendo conto
dei seguenti indirizzi:
-
applicare
soluzioni, per gli interventi previsti, tenendo conto dell’evoluzione normativa
e tecnologica di settore (es. le più recenti norme tecniche UNI EN di
riferimento per i materiali geo-sintetici applicabili al caso specifico, ..
etc.);
-
accertare,
per il caso specifico, che risulta tecnicamente molto complesso, se non
realizzabile, apporre gli spessori di materiali previsti dal D.lgs. 36/2003 e s.m.i., (es. a causa delle eccessive pendenze o a causa di
altre peculiari situazioni dei luoghi);
-
allegare
una dettagliata documentazione progettuale, come di seguito illustrata:
·
relazione
tecnica che dimostri che l’apposizione del pacchetto di chiusura conforme al
D.lgs. 36/03 e s.m.i. è molto complessa dal punto di
vista tecnico e che il pacchetto alternativo garantisce prestazioni ai fini
della protezione ambientale equivalenti o superiori a quelle previste dalla
norma;
·
orografia
dello stato di fatto prima della chiusura definitiva: planimetria e sezioni;
·
planimetrie
della copertura definitiva proposta, con schemi grafici, profili, sezioni
quotate, atte a consentire l’individuazione di tutte le caratteristiche
spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche dell’intervento, con
previsioni di fine assestamento. Sulle planimetrie deve essere riportato il sistema
di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche (anche nei particolari
costruttivi);
·
elaborati
progettuali del pacchetto alternativo di chiusura. Schede tecniche con i
relativi calcoli di equivalenza per ciascun materiale alternativo rispetto al
corrispondente strato di materiale minerale previsto dal D.lgs. 36/03;
·
indicazione
delle norme tecniche di riferimento utilizzate per i materiali e la relativa
posa in opera e dei collaudi previsti;
·
relazione
sulla durata dei materiali alle condizioni di utilizzo, che dovrà essere
superiore al periodo di gestione post-operativa;
·
monitoraggi
e verifiche periodiche, che il proponente dovrà porre in essere per tutto il
periodo della gestione post-operativa, finalizzate ad accertare l’integrità dei
materiali alternativi nonché la loro efficacia rispetto agli scopi indicati dal
D.lgs. 36/03. Il proponente dovrà porre in essere controllo del mantenimento
della corretta funzionalità dei canali di raccolta delle acque meteoriche,
nonché delle pendenze necessarie per il deflusso, realizzando gli opportuni
interventi in tutte le situazioni in cui gli assestamenti dei rifiuti
determinassero ristagni di acqua o problemi di stabilità;
-
modalità
di intervento nelle situazioni in cui venissero meno le funzioni della barriera
di copertura ed in particolare si verificassero:
·
contatto
dei rifiuti con l’ambiente esterno;
·
infiltrazione
d’acqua nei rifiuti;
·
fenomeni
di erosione;
·
assestamenti
e fenomeni di subsidenza localizzata che non garantiscano più la resistenza,
l’integrità o la stabilità della copertura.
Nella relazione il proponente dovrà
confrontare in modo puntuale le scelte progettuali o le modalità di posa in
opera con quanto indicato al punto 7 della “Linea guida per l’individuazione di
soluzioni tecniche alternative al D.lgs. 36/03 per le discariche di rifiuti non
pericolosi”, allegata alla DGR n. 639/2011;
-
prevedere,
per ogni fase dell’intervento, un apposito collaudo;
RITENUTO altresì,
applicare le disposizioni di cui sopra, anche per siti di discariche per
rifiuti non pericolosi in esercizio, previa approfondita valutazione
tecnico-amministrativa del SGR in collaborazione con l’ARTA Abruzzo, caso per
caso, in relazione a specifiche similari situazioni che, eventualmente, si
possano presentare;
VISTA la DGR n. 1227
del 29/11/2007 avente ad oggetto: “D.Lgs 03.04.2006,
n. 152 e s.m.i. Requisiti soggettivi dei richiedenti
le autorizzazioni regionali per la realizzazione e l’esercizio delle attività
di gestione dei rifiuti”, pubblicata sul BURA Speciale Ambiente n. 2 del
02/01/2008;
VISTA la DGR n. 226
del 18/05/2009 avente per oggetto: “L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - D.Lgs 13.01.2003, n. 36
e s.m.i. - Linee guida per il monitoraggio delle
discariche per rifiuti non pericolosi - Approvazione direttive regionali”,
pubblicata sul BURA Speciale Ambiente n. 27 del 17/07/2009;
VISTA la DGR n. 254
del 28/04/2016 avente per oggetto: ”D.Lgs.
03.04.2006, n. 152 e s.m.i. - L.R. 19.12/2007, n. 45
e s.m.i. - Modalità di prestazione ed entità delle
garanzie finanziarie relative alle operazioni di recupero e smaltimento dei
rifiuti, bonifica e/o messa in sicurezza permanente di siti contaminati.
Sostituzione integrale delle disposizioni di cui alle DGR n. 790 del 03/08/2007
- DGR n. 808 del 31/12/2009 e DGR n. 656 del 16/09/2013”;
DATO ATTO che il Dirigente
del Servizio Gestione Rifiuti del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del
Territorio e Politiche Ambientali, ha espresso il proprio parere favorevole in
ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del presente provvedimento e non
rilevando, dallo stesso, conseguenze negative sul piano ambientale;
DATO ATTO che il Direttore
regionale del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche
Ambientali ha espresso il proprio parere favorevole in ordine coerenza con gli
indirizzi e gli obiettivi assegnati al Dipartimento;
RICHIAMATA la DGR n. 35
del 29/01/2016 “Documento tecnico di accompagnamento 2016-2018 e Bilancio finanziario
gestionale 2016- Approvazione - Art. 3, comma 3, Lettera a) e b) L.R.
19.1.2016, n. 6”;
DATO ATTO che il
Direttore ha reso l’attestazione di cui alla DGR n. 35 del 29/01/2016,
debitamente firmata e riportata in calce al dispositivo del presente atto;
CONSIDERATO che il presente
atto non comporta oneri per la Regione Abruzzo;
UDITA la relazione del
Presidente della Giunta regionale;
VISTO il D.lgs.
18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli
enti locali” e s.m.i. (TUEL);
VISTA la legge
07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di
diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;
VISTO il D.lgs.
14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi
di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni”;
VISTA la
L.R.14.09.99, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di
lavoro della Regione Abruzzo”;
A
voti unanimi, espressi nelle forme di legge,
DELIBERA
Per
le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente
riportate e trascritte:
1. di
prendere atto del parere tecnico dell’ARTA Abruzzo - Direzione centrale di
Pescara, di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, acquisita dal SGR al
prot.n. RA/351798 del 13/12/2016, Allegato al presente provvedimento, parte
integrante e sostanziale dello stesso;
2. di
approvare ai sensi dell’art. 206, comma 1) lett.
d), e) ed h) del D.lgs. 152/06 e s.m.i., i seguenti
indirizzi generali riferiti ai criteri ed alla documentazione progettuale da
presentare al SGR, per i progetti di chiusura definitiva (cd “capping”), equivalenti o alternativi, rispetto a quanto
previsto dal D.lgs. 36/03 e s.m.i.:
a. prevedere le soluzioni equivalenti per i
pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche
dismesse per rifiuti non pericolosi di cui alla DGR n. 639/2011, anche per i
siti con bacini di smaltimento > 20.000 mc, tenendo conto delle prescrizioni
dell’ARTA Abruzzo di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, Allegato parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento; ovvero: “omissis .. che i
materiali utilizzati devono essere conformi alle vigenti norme tecniche”;
b. prevedere, previo approfondito esame
tecnico-amministrativo, da parte del SGR in collaborazione con ARTA Abruzzo,
basato su un approccio sito specifico, per i pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche dismesse per rifiuti non
pericolosi, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., soluzioni alternative allo stesso, tenendo conto
dei seguenti indirizzi:
-
applicare
soluzioni, per gli interventi previsti, tenendo conto dell’evoluzione normativa
e tecnologica di settore (es. le più recenti norme tecniche UNI EN di
riferimento per i materiali geo-sintetici applicabili al caso specifico, ..
etc.);
-
accertare,
per il caso specifico, che risulta tecnicamente molto complesso, se non
realizzabile, apporre gli spessori di materiali previsti dal D.lgs. 36/2003 e s.m.i., (es. a causa delle eccessive pendenze o a causa di
altre peculiari situazioni dei luoghi);
-
allegare
una dettagliata documentazione progettuale, come di seguito illustrata:
·
relazione
tecnica che dimostri che l’apposizione del pacchetto di chiusura conforme al
D.lgs. 36/03 e s.m.i. è molto complessa dal punto di
vista tecnico e che il pacchetto alternativo garantisce prestazioni ai fini
della protezione ambientale equivalenti o superiori a quelle previste dalla
norma;
·
relazione
tecnica che dimostri che l’apposizione del pacchetto di chiusura conforme al
D.lgs. 36/03 e s.m.i. è molto complessa dal punto di
vista tecnico e che il pacchetto alternativo garantisce prestazioni ai fini
della protezione ambientale equivalenti o superiori a quelle previste dalla norma;
·
orografia
dello stato di fatto prima della chiusura definitiva: planimetria e sezioni;
·
planimetrie
della copertura definitiva proposta, con schemi grafici, profili, sezioni
quotate, atte a consentire l’individuazione di tutte le caratteristiche spaziali,
tipologiche, funzionali e tecnologiche dell’intervento, con previsioni di fine
assestamento. Sulle planimetrie deve essere riportato il sistema di raccolta ed
allontanamento delle acque meteoriche (anche nei particolari costruttivi);
·
elaborati
progettuali del pacchetto alternativo di chiusura. Schede tecniche con i
relativi calcoli di equivalenza per ciascun materiale alternativo rispetto al
corrispondente strato di materiale minerale previsto dal D.lgs. 36/03;
·
indicazione
delle norme tecniche di riferimento utilizzate per i materiali e la relativa
posa in opera e dei collaudi previsti;
·
relazione
sulla durata dei materiali alle condizioni di utilizzo, che dovrà essere
superiore al periodo di gestione post-operativa;
·
monitoraggi
e verifiche periodiche, che il proponente dovrà porre in essere per tutto il
periodo della gestione post-operativa, finalizzate ad accertare l’integrità dei
materiali alternativi nonché la loro efficacia rispetto agli scopi indicati dal
D.lgs. 36/03. Il proponente dovrà porre in essere controllo del mantenimento
della corretta funzionalità dei canali di raccolta delle acque meteoriche,
nonché delle pendenze necessarie per il deflusso, realizzando gli opportuni
interventi in tutte le situazioni in cui gli assestamenti dei rifiuti determinassero
ristagni di acqua o problemi di stabilità;
-
modalità
di intervento nelle situazioni in cui venissero meno le funzioni della barriera
di copertura ed in particolare si verificassero:
·
contatto
dei rifiuti con l’ambiente esterno;
·
infiltrazione
d’acqua nei rifiuti;
·
fenomeni
di erosione;
·
assestamenti
e fenomeni di subsidenza localizzata che non garantiscano più la resistenza,
l’integrità o la stabilità della copertura.
-
nella
relazione il proponente dovrà confrontare in modo puntuale le scelte progettuali
o le modalità di posa in opera con quanto indicato al punto 7 della “Linea
guida per l’individuazione di soluzioni tecniche alternative al D.lgs. 36/03
per le discariche di rifiuti non pericolosi”, allegata alla DGR n. 639/2011;
-
prevedere,
per ogni fase dell’intervento, un apposito collaudo;
3. di
applicare gli indirizzi generali riferiti ai criteri ed alla documentazione
progettuale da presentare al SGR, per i progetti di chiusura definitiva (cd “capping”), di cui al punto 2), previa approfondita valutazione
tecnico-amministrativa da parte del SGR, basata su un approccio sito specifico,
in collaborazione con l’ARTA Abruzzo;
4. di
incaricare il Servizio Gestione Rifiuti all’attuazione dei connessi
adempimenti tecnico-amministrativi conseguenti all’adozione del presente atto;
5. di
inviare il presente provvedimento, per il seguito di competenza, al MATTM -
Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento, all’ISPRA ed all’ARTA -
Direzione Centrale di Pescara;
6. di
inviare il presente provvedimento, per opportuna conoscenza, alle Province
di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, all’ARTA - Distretti Provinciali
territorialmente competenti ed all’Albo Nazionale Gestori Ambientali presso la
C.C.I.A.A. di L’Aquila;
7. di
disporre la pubblicazione della presente deliberazione, comprensiva
dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.) e
sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.