D.lgs. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. - D.lgs 13.01.2003, n. 36 e s.m.i. - L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - DGR n. 639 del 19/09/2011. Aggiornamento indirizzi regionali riferiti ai criteri ed alla documentazione da presentare al SGR per la realizzazione di pacchetti di chiusura definitiva (cd. “capping”) di discariche per rifiuti non pericolosi.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

PREMESSO che la Regione Abruzzo persegue politiche ambientali finalizzate alla tutela e ripristino ambientale dei territori interessati da criticità ambientali (siti a rischi potenziale e/o contaminati) o dalla presenza di impianti di smaltimento di rifiuti urbani e/o speciali (discariche in esercizio e/o dismesse);

 

VISTA la Direttiva 2008/98/Ce del 19/11/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;

 

VISTA la Direttiva 2010/75/UE del 24/11/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento);

 

VISTA la Decisione della Commissione del 18/12/2014 che modifica la Decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GUUE del 30/12/2014, n. L 370/44), che ha approvato il nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal 01/06/2015;

 

VISTO il D.lgs. 03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, come modificato dal D.lgs. 03.12.2010, n. 205 “Recepimento della direttiva 2008/98/Ce - Modifiche alla Parte IV del D.Lgs. 152/06”; in particolare:

-            l’art. 177, comma 2, che stabilisce che la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse;

-            l’art. 182, comma 5, che dispone: “Le attività di smaltimento in discarica dei rifiuti sono disciplinate secondo le disposizioni del D.lgs 13.01.2003, n. 36 di attuazione della direttiva 1999/31/CE”;

-            l’art. 196 “Competenze delle Regioni”, in particolare, comma 1) lett. d), e) ed h);

-            il Capo IV “Autorizzazioni e iscrizioni” della Parte IV, che definisce le disposizioni in materia di realizzazione e gestione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti;

-            l’art. 208 “Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti”;

-            il Titolo V “Bonifica di siti contaminati”;

 

VISTO il D.lgs. 03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, come modificato dal D.lgs. 04/03/2014, n. 46  “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento” (G.U. 27/03/2014, n. 72), in particolare il Titolo 3-bis) della Parte Seconda;

 

VISTO il D.lgs 13.01.2003, n. 36, avente per oggetto: “Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti” ed in particolare:

-            l’art. 4 “Classificazione delle discariche”;

-            l’art. 6 “Rifiuti non ammessi in discarica”;

-            l’art. 7 “Rifiuti ammessi in discarica”;

-            l’art. 11 “Procedure di ammissione”;

 

CONSIDERATO che il D.lgs. 36/2003 e s.m.i. prevede per la copertura superficiale finale delle discariche per rifiuti non pericolosi all’All.2, punto 2.4.3: “omissis …

2.4.3. Copertura superficiale finale

La copertura superficiale finale della discarica deve rispondere ai seguenti criteri:

-            isolamento dei rifiuti dall'ambiente esterno;

-            minimizzazione delle infiltrazioni d'acqua;

-            riduzione al minimo della necessità di manutenzione;

-            minimizzazione dei fenomeni di erosione;

-            resistenza agli assestamenti ed a fenomeni di subsidenza localizzata;

-            la copertura deve essere realizzata mediante una struttura multistrato costituita, dall'alto verso il basso, almeno dai seguenti strati:

1.       strato superficiale di copertura con spessore ≥ 1 m che favorisca lo sviluppo delle specie vegetali di copertura ai fini del piano di ripristino ambientale e fornisca una protezione adeguata contro l'erosione e di proteggere le barriere sottostanti dalle escursioni termiche;

2.       strato drenante protetto da eventuali intasamenti con spessore ≥ 0.5 m in grado di impedire la formazione di un battente idraulico sopra le barriere di cui ai successivi punti 3) e 4);

3.       strato minerale compatto dello spessore ≥ 0.5 m e di conducibilità idraulica di ≥ 108 m/s o di caratteristiche equivalenti, integrato da un rivestimento impermeabile superficiale per gli impianti di discarica di rifiuti pericolosi;

4.       strato di drenaggio del gas e di rottura capillare, protetto da eventuali intasamenti, con spessore ≥ 0.5 m;

5.       strato di regolarizzazione con la funzione di permettere la corretta messa in opera degli strati sovrastanti.

Poiché la degradazione dei rifiuti biodegradabili, incluse le componenti cellulosiche, comporta le trasformazione in biogas di circa un terzo della massa dei rifiuti, la valutazione degli assestamenti dovrà tenere conto di tali variazioni, soprattutto in funzione alla morfologia della copertura finale.

La copertura superficiale come sopra descritta deve garantire l'isolamento della discarica anche tenendo conto degli assestamenti previsti ed a tal fine non deve essere direttamente collegata al sistema barriera di confinamento.

La copertura superficiale finale della discarica nella fase di post esercizio può essere preceduta da una copertura provvisoria, la cui struttura può essere più semplice di quella sopra indicata, finalizzata ad isolare la massa dei rifiuti in corso di assestamento.

Detta copertura provvisoria deve essere oggetto di continua manutenzione al fine di consentire il regolare deflusso delle acque superficiali e di minimizzarne l'infiltrazione nella discarica.

La copertura superficiale finale deve essere realizzata in modo da consentire un carico compatibile con la destinazione d'uso prevista. .. omissis”;

 

VISTO il D.M. 27 settembre 2010 avente per oggetto: “Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione DM 3 Agosto 2005” e s.m.i., pubblicato sulla G.U. 1° dicembre 2010, n. 281;

 

VISTA la L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i., contenente l’approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), pubblicata sul B.U.R.A. n. 10 Straordinario del 21.12.2007 ed in particolare:

-            l’art. 4 “Competenze della Regione” che attribuisce alla Regioni in particolare al comma 1, lett. e) “l'elaborazione e l’approvazione di norme tecniche ed amministrative per la gestione integrata dei rifiuti nonché per l'esercizio delle funzioni di autorizzazione spettanti o delegate alle province”;

-            l’art. 55 “Bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati”;

-            l’Allegato 2 alla L.R. 45/07 e s.m.i. denominato: “PRGR - Disciplinare tecnico per la gestione e l’aggiornamento dell’anagrafe dei siti contaminati”;

 

RICHIAMATA la DGR n. 639 del 19/09/2011 avente per oggetto: “Linee guida per l’individuazione di soluzioni tecniche equivalenti per le discariche di rifiuti non pericolosi”, con la quale la Regione Abruzzo ha provveduto ad approvare delle direttive tecniche per la realizzazione di pacchetti di chiusura definitiva (cd “capping”) equivalenti, limitatamente a discariche per rifiuti non pericolosi aventi bacini di smaltimento < 20.000 mc, come previsto nel Doc 1: “Linee Guida per l’individuazione di soluzioni tecniche equivalenti per le discariche di rifiuti non pericolosi ai sensi del D.Lgs. 36/03”;

 

DATO ATTO che la DGR n. 639/2011, in allegato, conteneva anche il Doc 2: “Linee Guida per l’individuazione di soluzioni tecniche alternative al D.Lgs. 36/03, per le discariche di rifiuti non pericolosi”; che il SGR ha ritenuto di inviare al MATTM per una preventiva valutazione tecnica in merito; non ricevendo alcuna risposta in merito;

 

CONSIDERATO che il Servizio Gestione Rifiuti, con e-mail del 14/11/2016, ha richiesto all’ARTA - Direzione centrale di Pescara, di valutare ed elaborare un aggiornamento delle disposizioni di cui alla DGR n. 639/2011, prevedano indirizzi operativi per l’applicazione di soluzioni tecniche, equivalenti e/o alternative, per l’esame di progetti relativi alla progettazione e realizzazione di pacchetti di chiusura definitiva di discariche dismesse per rifiuti non pericolosi;

 

PRESO ATTO che l’ARTA - Direzione centrale di Pescara, con nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, avente per oggetto: “Chiusura definitiva di una discarica. Utilizzo di materiali alternativi rispetto a quanto stabilito dal D.lgs. 36/03”, acquisita dal SGR al prot.n. RA/351798 del 13/12/2016, ha proposto delle valutazioni e dei criteri tecnici per la realizzazione di pacchetti di chiusura definitiva (cd “capping”) di discariche per rifiuti non pericolosi, equivalenti o alternativi, rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 36/03 e s.m.i., che prevedono:

a.       per i pacchetti equivalenti, l’attualità delle disposizioni già emanate con la DGR n. 639/2011, tenendo conto: “omissis .. che i materiali utilizzati devono essere conformi alle vigenti norme tecniche”;

b.      per i pacchetti alternativi, riferiti a discariche dismesse, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., la valutazione caso per caso e la presentazione di una: “Documentazione progettuale per i pacchetti di chiusura alternativi delle discariche”;

 

CONSIDERATO che il SGR, vista la nota dell’ARTA Abruzzo, prot.n. 16726 del 13/12/2016, ritiene necessario definire un aggiornamento delle direttive regionali di cui sopra al fine di completare un quadro degli interventi efficaci e funzionali per la chiusura definitiva delle discariche dismesse per rifiuti non pericolosi, tenendo conto dell’evoluzione normativa e tecnologica di settore che si è avuta nel tempo;

 

RITENUTO di recepire i contenuti della nota ARTA Abruzzo, prot.n. 16726 del 13/12/2016, ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 196, comma 1) lett. d), e) ed h) del D.lgs. 152/06 e s.m.i., secondo i seguenti indirizzi generali:

a.       prevedere anche per le discariche dismesse con bacini di smaltimento > 20.000 mc le soluzioni equivalenti per i pacchetti di chiusura definita dei siti di cui alla DGR n. 639/2011, tenendo conto delle prescrizioni dell’ARTA Abruzzo di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, Allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

b.      prevedere, previo esame tecnico-amministrativo, caso per caso, per la chiusura definitiva di discariche dismesse per rifiuti non pericolosi, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., soluzioni alternative allo stesso, tenendo conto dei seguenti indirizzi applicativi:

-             evoluzione normativa e tecnologica di settore (es. le più recenti norme tecniche UNI EN di riferimento per i materiali geo-sintetici applicabili al caso specifico, .. etc.);

-             situazioni in cui risulta tecnicamente molto complesso, in alcuni casi addirittura non realizzabile, apporre gli spessori di materiali previsti dal D.lgs. 36/2003 e s.m.i., spesso a causa delle eccessive pendenze o a causa di altre peculiari situazioni dei luoghi;

-             supporto al progetto di una dettagliata “Documentazione progettuale per i pacchetti di chiusura alternativi delle discariche”;

 

CONSIDERATO altresì, che la Regione Abruzzo è interessata dalla Procedura di Infrazione UE 2003/2077 “Sentenza della Corte di Giustizia ex art. 228 TCE del 26 Aprile 2007 - Causa C/196/13 - Discariche abusive - Ricorso ex. Art.260 TFUE del 16 Aprile 2007”, avviata dalla Commissione europea nei confronti dello Stato Italiano nel 2003, a seguito di un censimento del Corpo Forestale dello Stato concernente discariche abusive ed incontrollate individuate nel nostro Paese, che comprendeva originariamente n. 5297 siti, ridotti, a seguito delle verifiche tecnico-ambientali da parte degli Enti coinvolti, a n. 255 siti distribuiti in n. 18 Regioni;

 

CONSIDERATO altresì, che la Regione Abruzzo è interessata dalla Procedura di Infrazione UE 2011/2215 “Ex art. 258 TFUE - Violazione dell’art. 14, lett. b) e c) della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti in Italia”, che riguarda gli obblighi imposti dall’art. 14, lett. a) e b) della Direttiva 1999/31/CE, in base ai quali tutte le discariche “esistenti” (vale a dire tutte le discariche che avevano ottenuto un’autorizzazione ovvero erano in funzione alla data del 16.07.2001), avrebbero dovuto conformarsi alla stessa entro il 16/07/2009;

 

CONSIDERATO che in condizioni particolari, potranno essere adottate soluzioni differenti rispetto a quelle indicate basate su un approccio sito specifico, fornendo la necessaria documentazione di supporto che attesti la conformità degli interventi agli standard normativi e di prestazioni tecniche;

 

VISTO il documento elaborato da ISPRA - Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia denominato: “Indicazioni per la realizzazione delle coperture superficiali” del gennaio 2017, con il quale sono stati delineati indirizzi operativi per la realizzazione di soluzioni differenti per la realizzazione di sistemi di copertura superficiale delle discariche, documento attualmente al vaglio del MATTM;

 

RITENUTO di dover garantire, comunque, per gli impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi interessati, interventi efficienti ed efficaci, per la tutela delle matrici ambientali e la sicurezza della salute delle popolazioni e la scelta di adottare configurazioni differenti dovrà essere dettagliatamente motivata all’interno dei documenti progettuali; 

 

RITENUTO pertanto, ai sensi dell’art. 206, comma 1) lett. d), e) ed h) del D.lgs. 152/06 e s.m.i. e preso atto del parere tecnico dell’ARTA Abruzzo sopra richiamato, di elaborare ed approvare un aggiornamento delle direttive di cui alla DGR n. 639/2011, delineando gli indirizzi generali riferiti ai criteri tecnici ed alla documentazione progettuale da presentare al SGR, per i progetti di chiusura definitiva (cd “capping”) di discariche per rifiuti non pericolosi, equivalenti o alternativi, rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 36/03 e s.m.i., come di seguito:

a.       prevedere le soluzioni equivalenti per i pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche dismesse per rifiuti non pericolosi di cui alla DGR n. 639/2011, anche per i siti con bacini di smaltimento > 20.000 mc, tenendo conto delle prescrizioni dell’ARTA Abruzzo di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, Allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; ovvero: “omissis .. che i materiali utilizzati devono essere conformi alle vigenti norme tecniche”;

b.      prevedere, previo approfondito esame tecnico-amministrativo da parte del SGR in collaborazione con ARTA Abruzzo, basato su un approccio sito specifico, per i pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche dismesse per rifiuti non pericolosi, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., soluzioni alternative allo stesso, tenendo conto dei seguenti indirizzi:

-             applicare soluzioni, per gli interventi previsti, tenendo conto dell’evoluzione normativa e tecnologica di settore (es. le più recenti norme tecniche UNI EN di riferimento per i materiali geo-sintetici applicabili al caso specifico, .. etc.);

-             accertare, per il caso specifico, che risulta tecnicamente molto complesso, se non realizzabile, apporre gli spessori di materiali previsti dal D.lgs. 36/2003 e s.m.i., (es. a causa delle eccessive pendenze o a causa di altre peculiari situazioni dei luoghi);

-             allegare una dettagliata documentazione progettuale, come di seguito illustrata:

·             relazione tecnica che dimostri che l’apposizione del pacchetto di chiusura conforme al D.lgs. 36/03 e s.m.i. è molto complessa dal punto di vista tecnico e che il pacchetto alternativo garantisce prestazioni ai fini della protezione ambientale equivalenti o superiori a quelle previste dalla norma;

·             orografia dello stato di fatto prima della chiusura definitiva: planimetria e sezioni;

·             planimetrie della copertura definitiva proposta, con schemi grafici, profili, sezioni quotate, atte a consentire l’individuazione di tutte le caratteristiche spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche dell’intervento, con previsioni di fine assestamento. Sulle planimetrie deve essere riportato il sistema di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche (anche nei particolari costruttivi);

·             elaborati progettuali del pacchetto alternativo di chiusura. Schede tecniche con i relativi calcoli di equivalenza per ciascun materiale alternativo rispetto al corrispondente strato di materiale minerale previsto dal D.lgs. 36/03;

·             indicazione delle norme tecniche di riferimento utilizzate per i materiali e la relativa posa in opera e dei collaudi previsti;

·             relazione sulla durata dei materiali alle condizioni di utilizzo, che dovrà essere superiore al periodo di gestione post-operativa;

·             monitoraggi e verifiche periodiche, che il proponente dovrà porre in essere per tutto il periodo della gestione post-operativa, finalizzate ad accertare l’integrità dei materiali alternativi nonché la loro efficacia rispetto agli scopi indicati dal D.lgs. 36/03. Il proponente dovrà porre in essere controllo del mantenimento della corretta funzionalità dei canali di raccolta delle acque meteoriche, nonché delle pendenze necessarie per il deflusso, realizzando gli opportuni interventi in tutte le situazioni in cui gli assestamenti dei rifiuti determinassero ristagni di acqua o problemi di stabilità;

-             modalità di intervento nelle situazioni in cui venissero meno le funzioni della barriera di copertura ed in particolare si verificassero:

·             contatto dei rifiuti con l’ambiente esterno;

·             infiltrazione d’acqua nei rifiuti;

·             fenomeni di erosione;

·             assestamenti e fenomeni di subsidenza localizzata che non garantiscano più la resistenza, l’integrità o la stabilità della copertura.

Nella relazione il proponente dovrà confrontare in modo puntuale le scelte progettuali o le modalità di posa in opera con quanto indicato al punto 7 della “Linea guida per l’individuazione di soluzioni tecniche alternative al D.lgs. 36/03 per le discariche di rifiuti non pericolosi”, allegata alla DGR n. 639/2011;

-             prevedere, per ogni fase dell’intervento, un apposito collaudo;

 

RITENUTO altresì, applicare le disposizioni di cui sopra, anche per siti di discariche per rifiuti non pericolosi in esercizio, previa approfondita valutazione tecnico-amministrativa del SGR in collaborazione con l’ARTA Abruzzo, caso per caso, in relazione a specifiche similari situazioni che, eventualmente, si possano presentare; 

 

VISTA la DGR n. 1227 del 29/11/2007 avente ad oggetto: “D.Lgs 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. Requisiti soggettivi dei richiedenti le autorizzazioni regionali per la realizzazione e l’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti”, pubblicata sul BURA Speciale Ambiente n. 2 del 02/01/2008;

 

VISTA la DGR n. 226 del 18/05/2009 avente per oggetto: “L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - D.Lgs 13.01.2003, n. 36 e s.m.i. - Linee guida per il monitoraggio delle discariche per rifiuti non pericolosi - Approvazione direttive regionali”, pubblicata sul BURA Speciale Ambiente n. 27 del 17/07/2009;

 

VISTA la DGR n. 254 del 28/04/2016 avente per oggetto: ”D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. - L.R. 19.12/2007, n. 45 e s.m.i. - Modalità di prestazione ed entità delle garanzie finanziarie relative alle operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti, bonifica e/o messa in sicurezza permanente di siti contaminati. Sostituzione integrale delle disposizioni di cui alle DGR n. 790 del 03/08/2007 - DGR n. 808 del 31/12/2009 e DGR n. 656 del 16/09/2013”;

 

DATO ATTO che il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, ha espresso il proprio parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del presente provvedimento e non rilevando, dallo stesso, conseguenze negative sul piano ambientale;

 

DATO ATTO che il Direttore regionale del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali ha espresso il proprio parere favorevole in ordine coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati al Dipartimento;

 

RICHIAMATA la DGR n. 35 del 29/01/2016 “Documento tecnico di accompagnamento 2016-2018 e Bilancio finanziario gestionale 2016- Approvazione - Art. 3, comma 3, Lettera a) e b) L.R. 19.1.2016, n. 6”;

 

DATO ATTO che il Direttore ha reso l’attestazione di cui alla DGR n. 35 del 29/01/2016, debitamente firmata e riportata in calce al dispositivo del presente atto;

 

CONSIDERATO che il presente atto non comporta oneri per la Regione Abruzzo;

UDITA la relazione del Presidente della Giunta regionale;

 

VISTO il D.lgs. 18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i. (TUEL);

 

VISTA la legge 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;

 

VISTO il D.lgs. 14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

 

VISTA la L.R.14.09.99, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;

 

A voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

 

DELIBERA

 

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

 

1.      di prendere atto del parere tecnico dell’ARTA Abruzzo - Direzione centrale di Pescara, di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, acquisita dal SGR al prot.n. RA/351798 del 13/12/2016, Allegato al presente provvedimento, parte integrante e sostanziale dello stesso;

2.      di approvare ai sensi dell’art. 206, comma 1) lett. d), e) ed h) del D.lgs. 152/06 e s.m.i., i seguenti indirizzi generali riferiti ai criteri ed alla documentazione progettuale da presentare al SGR, per i progetti di chiusura definitiva (cd “capping”), equivalenti o alternativi, rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 36/03 e s.m.i.:

a.       prevedere le soluzioni equivalenti per i pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche dismesse per rifiuti non pericolosi di cui alla DGR n. 639/2011, anche per i siti con bacini di smaltimento > 20.000 mc, tenendo conto delle prescrizioni dell’ARTA Abruzzo di cui alla nota prot.n. 16726 del 13/12/2016, Allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; ovvero: “omissis .. che i materiali utilizzati devono essere conformi alle vigenti norme tecniche”;

b.       prevedere, previo approfondito esame tecnico-amministrativo, da parte del SGR in collaborazione con ARTA Abruzzo, basato su un approccio sito specifico, per i pacchetti di chiusura (cd “capping”) delle discariche dismesse per rifiuti non pericolosi, non assoggettabili alle disposizioni di cui al D.lgs. 36/2003 e s.m.i., soluzioni alternative allo stesso, tenendo conto dei seguenti indirizzi:

-            applicare soluzioni, per gli interventi previsti, tenendo conto dell’evoluzione normativa e tecnologica di settore (es. le più recenti norme tecniche UNI EN di riferimento per i materiali geo-sintetici applicabili al caso specifico, .. etc.);

-            accertare, per il caso specifico, che risulta tecnicamente molto complesso, se non realizzabile, apporre gli spessori di materiali previsti dal D.lgs. 36/2003 e s.m.i., (es. a causa delle eccessive pendenze o a causa di altre peculiari situazioni dei luoghi);

-            allegare una dettagliata documentazione progettuale, come di seguito illustrata:

·             relazione tecnica che dimostri che l’apposizione del pacchetto di chiusura conforme al D.lgs. 36/03 e s.m.i. è molto complessa dal punto di vista tecnico e che il pacchetto alternativo garantisce prestazioni ai fini della protezione ambientale equivalenti o superiori a quelle previste dalla norma;

·             relazione tecnica che dimostri che l’apposizione del pacchetto di chiusura conforme al D.lgs. 36/03 e s.m.i. è molto complessa dal punto di vista tecnico e che il pacchetto alternativo garantisce prestazioni ai fini della protezione ambientale equivalenti o superiori a quelle previste dalla norma;

·             orografia dello stato di fatto prima della chiusura definitiva: planimetria e sezioni;

·             planimetrie della copertura definitiva proposta, con schemi grafici, profili, sezioni quotate, atte a consentire l’individuazione di tutte le caratteristiche spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche dell’intervento, con previsioni di fine assestamento. Sulle planimetrie deve essere riportato il sistema di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche (anche nei particolari costruttivi);

·             elaborati progettuali del pacchetto alternativo di chiusura. Schede tecniche con i relativi calcoli di equivalenza per ciascun materiale alternativo rispetto al corrispondente strato di materiale minerale previsto dal D.lgs. 36/03;

·             indicazione delle norme tecniche di riferimento utilizzate per i materiali e la relativa posa in opera e dei collaudi previsti;

·             relazione sulla durata dei materiali alle condizioni di utilizzo, che dovrà essere superiore al periodo di gestione post-operativa;

·             monitoraggi e verifiche periodiche, che il proponente dovrà porre in essere per tutto il periodo della gestione post-operativa, finalizzate ad accertare l’integrità dei materiali alternativi nonché la loro efficacia rispetto agli scopi indicati dal D.lgs. 36/03. Il proponente dovrà porre in essere controllo del mantenimento della corretta funzionalità dei canali di raccolta delle acque meteoriche, nonché delle pendenze necessarie per il deflusso, realizzando gli opportuni interventi in tutte le situazioni in cui gli assestamenti dei rifiuti determinassero ristagni di acqua o problemi di stabilità;

-            modalità di intervento nelle situazioni in cui venissero meno le funzioni della barriera di copertura ed in particolare si verificassero:

·             contatto dei rifiuti con l’ambiente esterno;

·             infiltrazione d’acqua nei rifiuti;

·             fenomeni di erosione;

·             assestamenti e fenomeni di subsidenza localizzata che non garantiscano più la resistenza, l’integrità o la stabilità della copertura.

-            nella relazione il proponente dovrà confrontare in modo puntuale le scelte progettuali o le modalità di posa in opera con quanto indicato al punto 7 della “Linea guida per l’individuazione di soluzioni tecniche alternative al D.lgs. 36/03 per le discariche di rifiuti non pericolosi”, allegata alla DGR n. 639/2011;

-            prevedere, per ogni fase dell’intervento, un apposito collaudo;

3.      di applicare gli indirizzi generali riferiti ai criteri ed alla documentazione progettuale da presentare al SGR, per i progetti di chiusura definitiva (cd “capping”), di cui al punto 2), previa approfondita valutazione tecnico-amministrativa da parte del SGR, basata su un approccio sito specifico, in collaborazione con l’ARTA Abruzzo;

4.      di incaricare il Servizio Gestione Rifiuti all’attuazione dei connessi adempimenti tecnico-amministrativi conseguenti all’adozione del presente atto;

5.      di inviare il presente provvedimento, per il seguito di competenza, al MATTM - Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento, all’ISPRA ed all’ARTA - Direzione Centrale di Pescara;

6.      di inviare il presente provvedimento, per opportuna conoscenza, alle Province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, all’ARTA - Distretti Provinciali territorialmente competenti ed all’Albo Nazionale Gestori Ambientali presso la C.C.I.A.A. di L’Aquila;

7.      di disporre la pubblicazione della presente deliberazione, comprensiva dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.) e sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.

 

 

Segue Allegato