LA
TERZA COMMISSIONE CONSILIARE
VISTA la Risoluzione n.
20 prot. n. 27883 del 13 novembre 2017, a firma dei
Consiglieri: Berardinetti, Mariani, Ranieri, Smargiassi recante: “Danni da fauna selvatica,
notifica alla Commissione europea di un regime di aiuti per poter indennizzare
gli agricoltori e le imprese zootecniche presenti sul territorio del Parco
regionale Velino-Sirente”;
UDITA l’illustrazione
del Presidente Berardinetti;
VISTO l’Art. 158 del
Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale;
All’unanimità
dei Consiglieri presenti (Berardinetti + delega di Paolini, Mariani delegato da
Balducci, Olivieri, Mercante, Ranieri e Smargiassi)
L’APPROVA
Nel
testo che di seguito si trascrive
PREMESSO che:
-
i danni provocati dalla fauna
selvatica nella nostra regione stanno assumendo per le imprese agricole e
zootecniche rilevanza particolare;
-
in molte zone della nostra regione i
danni avvengono ben prima delle operazioni di maturazione e raccolta del prodotto
e spesso immediatamente dopo la semina;
-
tutte le produzioni sono ormai
interessate da tale fenomeno non più limitato alla popolazione di cinghiali, ma
anche di cervi, caprioli e storni;
-
nonostante le azioni di
contenimento, attuate dalla Regione Abruzzo, la popolazione di selvatici,
ungulati in particolare, non accenna a diminuire;
-
l'incertezza circa le modalità
di indennizzo può spingere gli agricoltori a non coltivare terreni marginali
con conseguente serio rischio di degrado ambientale, perdita di biodiversità,
formazione di condizioni favorevoli per
lo svilupparsi di incendi, oltre alla perdita di reddito aziendale e delle
caratteristiche distintive del paesaggio rurale.
CONSIDERATO che:
-
il ricorso al Regolamento (UE) n.
1408/2013 relativo agli aiuti in de minimis nel
settore agricolo, consente un indennizzo limitato - pari a 15.000,00 euro per
beneficiario nel triennio – e che lo stesso risulta spesso insufficiente ad
indennizzare i danni subiti alle produzioni ed dagli allevamenti dai numerosi
agricoltori;
-
per
gli "animali protetti", gli Orientamenti dell'Unione europea per gli
aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014 - 2020
(2014/C 204/0), al par. 1.2.l.5 della Parte II, consentono agli Stati membri di
prevedere forme di indennizzo in favore degli imprenditori agricoli per i danni
provocati da animali selvatici "protetti" con una intensità massima
fino al l00% dei costi ammissibili per beneficiario, ferma restando la verifica
del nesso di causalità diretta tra il danno ed il comportamento dell'animale
protetto.
RILEVATO che:
-
ai sensi dei citati Orientamenti 2014
- 2020, gli indennizzi alle imprese agricole e zootecniche per i danni
provocati da animali selvatici "protetti" possono essere concessi
solo previa notifica del regime d'aiuto alla Commissione europea e esplicita
autorizzazione da parte della stessa;
-
che la Commissione Europea ha già
approvato un regime d’aiuti analogo all’amministrazione del Parco Nazionale del
Gran Sasso e Monti della Laga, con decisione C(2016)
3741 final del 13/06/2016 per l’indennizzo dei danni
arrecati dalla fauna selvatica alle colture agrarie ed al patrimonio zootecnico
in quanto compatibili con il mercato interno a norma dell’art. 107, paragrafo
3, lettera c) TFUE;
-
che la Commissione Europea in data
20/04/2017, su richiesta di autorità italiane ha di nuovo chiarito che l’ambito
di applicazione dello status di “animale protetto” può essere applicato anche
in altri tipi di aree protette dove sia analogamente vietata la caccia anche se
stabilite da altra normativa nazionale o regionale come nel caso ad esempio per
il Parco regionale Sirente Velino istituito dalla
legge regionale 54/1989 e successive modificazioni.
RITENUTO che: la decisione
di autorizzazione adottata dalla Commissione Europea in occasione della
valutazione del regime d’aiuti istituto per il Parco Nazionale del Gran Sasso e
Monti della Laga possa costituire valido precedente
nonché modello da seguire per consentire di indennizzare anche gli agricoltori
e le imprese zootecniche presenti sul territorio di altre aree protette
regionali come ad esempio il Parco regionale Sirente
Velino, istituito dalla legge regionale 54/1989.
Tutto
ciò premesso e considerato
IL
CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
IL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, L’ASSESSORE ALLE POLITICHE AGRICOLE E
L’ASSESSORE AI PARCHI, RISERVE E MONTAGNA
-
ad intervenire, nei confronti delle autorità del Parco
regionale per giungere alla predisposizione di un analogo regime d’aiuti da
notificare alla Commissione europea per poter indennizzare gli agricoltori e le
imprese zootecniche, presenti sul territorio del Parco regionale Velino-Sirente, fino all’intensità massima consentita del 100% dei
danni subiti nel rispetto degli Orientamenti 2014 – 2020;
-
ad adoperarsi affinché le risorse attribuite con le
precedenti leggi regionali siano assegnate tempestivamente al Parco regionale
Velino-Sirente per consentire allo stesso di
procedere rapidamente all’indennizzo dei danni pregressi secondo la procedura
precedentemente adottate.