Istituzione di un Centro di Riferimento di Chirurgia al Alta Tecnologia per Impianti Protesici Retinici presso l’UOC Oculistica dell’ASL di Pescara.

 

LA QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE

 

VISTA la risoluzione n. 33 del 25 maggio 2017 a firma dei Consiglieri Pettinari (primo firmatario), D’Ignazio, Olivieri, Sospiri e Di Dalmazio recante: “Istituzione di un Centro di Riferimento di Chirurgia al Alta Tecnologia per Impianti Protesici Retinici presso l’UOC Oculistica dell’ASL di Pescara”.

 

UDITA l’illustrazione del proponente;

 

VISTO l’Art. 158 del Regolamento interno dei lavori del Consiglio Regionale;

All’unanimità dei Consiglieri presenti

(Olivieri, Mariani, Pietrucci, Monticelli, Di Nicola, Pettinari, Sospiri delegato da Chiodi e D’Ignazio)

 

L’APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

PREMESSO che:

Le degenerazioni tappeto-retiniche sono un vasto gruppo di malattie, variamente trasmesse dal punto di vista genetico, per lo più caratterizzate da progressive alterazioni funzionali gravissime che inducono inesorabilmente a cecità.

 

(Fra le più note di queste malattie vogliamo qui ricordare la retinopatia pigmentaria, nelle sue varianti: con o senza pigmento, uni o bilaterale, completa o a settore, punteggiata albescente).

 

L'intero gruppo di queste patologie, rappresenta un'importante causa di ipovedenza nella popolazione mondiale, data anche la scarsità, per non dire quasi l'assenza, di presidi terapeutici realmente efficaci fin ora a nostra disposizione.

 

Sicuramente la Retinite Pigmentosa è, tra le malattie ereditarie progressive della retina, quella più conosciuta e diffusa. Nella R.P. la retina, tessuto nervoso dell'occhio che riceve ed elabora gli stimoli luminosi, progressivamente degenera.

 

La retina, per questo progressivo deterioramento, perde la capacità di trasformare le immagini in impulsi nervosi e quindi di trasmettere ciò che percepisce dal mondo esterno, al cervello, rendendo il paziente affetto progressivamente ed inesorabilmente cieco, in età ancora giovanile e lavorativa, con gravissime ripercussioni di carattere, ovviamente, anche sociale. 

 

Questo gruppo di malattie provoca incapacità di vedere in condizioni di scarsa illuminazione (cecità notturna), restringimento progressivo del campo visivo (visione tubolare), e diminuzione progressiva della vista, che in alcuni casi può portare alla totale cecità.

 

La retinite pigmentosa, è dunque la prima causa di cecità e la prevalenza stimata è di 1 su 4000. La maggior parte dei pazienti raggiunge il grado di cecità legale attorno all'età di 40 anni.

 

La Retinite Pigmentosa è, inoltre, tra le prime cause di cecità giovanile ereditaria, nel nostro paese.

 

Attualmente non esiste una cura risolutiva anche se i ricercatori hanno sviluppato diversi sistemi terapeutici: sviluppo della terapia genica; realizzazione di molecole che indirettamente rallentano la morte cellulare o fanno rigenerare le cellule retiniche; trapianto di retina; retina artificiale (occhio bionico). I suddetti trattamenti, alcuni dei quali sono ancora a livello sperimentale, non possono realizzarsi su vasta scala.

 

In relazione a ciò, l’industria e la ricerca stanno mettendo a punto dei sistemi computerizzati che, previa introduzione chirurgica all’interno dell’occhio di microchip, consentano al paziente di percepire stimoli luminosi trasmessi attraverso un complicato sistema “bionico” capaci quindi di trasferire immagini e sensazioni visive, colori ecc. al cervello del paziente, restituendogli una autonomia personale per le comuni e più elementari faccende altrimenti impossibili.

 

A tale proposito è stato sviluppato da Second Sight Medical Products (Società Statunitense con una sede Europea a Losanna ) un device, l’ARGUS II, proprio per ripristinare parzialmente la visione funzionale in persone affette da cecità secondaria a distrofie della retina esterna (ad esempio la retinite pigmentosa). In particolare l’impianto del device Argus II è specificatamente indicato nei pazienti con fase avanzata della malattia e pertanto riguarda circa 2.000 pazienti in Italia con circa 60 nuovi pazienti l’anno.

 

Il device Argus II

I pazienti eligibili per il trattamento devono soddisfare i seguenti criteri:   

-            Adulti, di età pari o maggiore a 25 anni;

-            Degenerazione della retina esterna da grave a profonda;

-            Percezione residua della luce; se non è presente alcuna percezione residua della luce, la retina deve essere in grado di rispondere alla stimolazione elettrica;

-            Precedente anamnesi di acutezza visiva morfoscopica utile.

 

Il device ARGUS II è stato recentemente approvato per l’uso nella Unione Europea (2011 ‐ Marchio CE) e negli Stati Uniti (2013 ‐ FDA).

 

In Italia sono al momento attivi solo due centri uno in Toscana a Firenze e uno in Veneto a Camposampiero (Padova). Entrambi questi centri lavorano in collaborazione con gli organismi regionali competenti.

 

Il dispositivo consiste in una protesi epiretinica che viene impiantata chirurgicamente; questo è in collegamento "wireless" con le parti esterne: una unità di video processione (VPU) e gli occhiali dotati di telecamera.

 

Mediante l’impianto Argus II le immagini della telecamera vengono rielaborate e trasformate in impulsi elettrici che sono in grado di suscitare percezioni visive in pazienti ormai ciechi a causa della progressione della  retinite pigmentosa.

 

Argus II viene impiantato in un unico occhio, di solito quello in condizioni peggiori. 

 

L’intervento chirurgico

La procedura per impiantare la protesi epiretinica ed intraretinica richiede personale specialistico altamente qualificato con grande esperienza in materia di chirurgia vitreo retinica nonché strumentazione dedicata.

 

Benefici per il paziente e costi Incrementali

 

L’impianto di questo device, impropriamente conosciuto anche come "occhio bionico",  rappresenta attualmente la  reale risoluzione alla cecità del paziente.

 

Il recupero della visione non può essere paragonata alla visione naturale, tuttavia i pazienti, precedentemente ciechi, possono di nuovo arrivare a individuare la sagoma delle persone, oggetti  ostacoli e anche leggere grandi lettere. E’ stato effettuato un confronto sulla capacità di svolgere alcune attività quotidiane quali ad esempio localizzare oggetti, attraversare una strada seguendo le strisce pedonali, individuare ostacoli camminando; il confronto è avvenuto sullo stesso paziente con il dispositivo acceso o spento e i risultati sono stati nettamente positivi.   

 

Il costo del dispositivo (115.000€ + IVA) include tutte le apparecchiature interne (Protesi epiretinica) ed esterne (Occhiali con videocamera il VPU da portare alla cintura) oltre alla collaborazione di personale di Second Sight Medical Products sia durante la chirurgia, che anche nella fase di test e calibrazione del sistema, che nella fase di addestramento per il paziente e per il personale dell’ospedale.

 

La struttura dell'Unità Operativa Complessa di Oculistica, Ospedale Civile Spirito Santo Pescara 

 

L’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale Spirito Santo dell'ASL PE ha un’alta specialità in materia di chirurgia vitreo retinica, essendo non solo Centro di Riferimento per la Retinopatia Diabetica, Centro per l’Ipovisione, Centro per le Maculopatie, ma soprattutto essendo il Centro che esegue in Abruzzo il più alto numero di procedure chirurgiche sulla retina, circa 500 prestazioni annue tra distacchi di retina, vitrectomie, traumi, diabetici, cerchiaggi episclerali, ecc.

 

Pertanto, l'UOC di Oculistica dell'ASL PE ha già a disposizione tutte le apparecchiature strumentali e tutto il materiale di consumo, nonché l’esperienza sia dei chirurghi che del personale di Sala Operatoria e del Comparto, per poter effettuare senza nessun costo aggiuntivo gli impianti Argus II.

 

Inoltre, avendo già da anni istituito un Centro Ipovisione, dispone di tutta l’attrezzatura per poter seguire i pazienti nel percorso riabilitativo funzionale in affiancamento al personale Second Sight.

 

In aggiunta va considerata la posizione territoriale dell'UOC Oculistica dell'ASL PE, infatti,  questa è collocata in ambito Nazionale in un’area ancora vergine, essendo presenti solo due centri di riferimento in Italia, distribuiti entrambi al Nord Italia.

 

L’istituzione di un Centro di Riferimento a Pescara da la possibilità concreta di un facile raggiungimento sia con mezzi propri, grazie alla rete autostradale, ma anche con aerei e mezzi ferroviari, consentendo a tutto il centro-sud di poterne usufruire.

 

Progetto prospettico e richieste

 

La procedura di impianto di tali protesi è dedicata ad una categoria di pazienti ciechi ma con prerogative anatomo-funzionali e cliniche ben specifiche, pertanto il progetto prevede una campagna di informazione mediante i più comuni mezzi mediatici, congressuali, riviste scientifiche, ecc., ciò al fine di poter arruolare un numero di pazienti candidati ideali per l’impianto. Considerata l’esperienza Mondiale, circa 150 impianti globali, quella Nazionale circa 30 impianti globali, la previsione annua è di circa 5 pazienti, con possibilità  di implementare in caso di una maggiore richiesta degli utenti.

 

In relazione a quanto esposto, alla gravità della patologia, al numero elevato di casi di ipovisione per malattie eredo-familiari trattabili con impianto Argus II, alle competenze specifiche degli operatori  della UOC di Oculistica ASL PE, al grande impatto in termini di Servizio altamente qualificato offerto in modo pressoché esclusivo agli utenti/ipovedenti, all’alto senso civico offerto da questa tipologia di prestazione,

 

Tutto cio’ premesso

 

IMPEGNA

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

1.      ad attivarsi urgentemente affinché siano adottati gli atti necessari per l'Istituzione di un Centro di Riferimento di Chirurgia ad Alta Tecnologia per Impianti Protesici Retinici presso l'Unità Operativa Complessa di Oculistica dell'Azienda Sanitaria Locale di Pescara;

2.      a prevedere nel bilancio regionale lo stanziamento dei fondi necessari per il finanziamento dell'apertura del Centro di Riferimento di Chirurgia ad Alta Tecnologia per Impianti Protesici Retinici presso l'UOC di Oculistica dell'ASL di Pescara, da reperire presso il Fondo Unico Regionale per la programmazione dei Livelli di Assistenza nel Servizio Sanitario Regionale.