Articolo 10, Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 e Articolo 7, comma 2 Decreto Legge 12 settembre 2014, n. 133. Accordo di Programma tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Abruzzo e Commissario Straordinario per l’attuazione dell’intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno Pescara – Opere di laminazione delle piene Fiume Pescara, individuato con D.P.C.M 15.09.2015 e finanziato con Delibera CIPE 32/2015 nell’ambito del “Piano Stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con altro livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni” – Determinazione motivata di conclusione dei lavori della Conferenza di Servizi, Approvazione Progetto Definitivo e dichiarazione di pubblica utilità.

 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELEGATO

 

VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale e in particolare la parte III recante “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche””;

 

VISTA la Direttiva 2007/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvione;

 

VISTO l’art. 10 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116 che ha previsto il subentro, a decorrere dall’entrata in vigore del D.L. citato, dei Presidenti delle Regioni nelle funzioni dei commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico individuati negli Accordi di Programma MATTM – Regioni, sottoscritti ai sensi dell’art. 2, comma 240, della L. 23 dicembre 2009, n. 191 e nella titolarità delle relative contabilità speciali:

 

VISTO in particolare, il comma 11 dell’art. 10 del D.L. 91/2014 che prevede l’adozione di apposito D.P.C.M. per definire i criteri, le modalità e l’entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Mare, di concerto, per quanto di competenza, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti;

 

VISTO il decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, così detto “Sblocca Italia”, e in particolare, l’articolo 7, comma 2 che, a partire dalla programmazione 2015, prevede:

-            che le risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico siano utilizzate tramite lo strumento dell’Accordo di Programma sottoscritto dalla Regione interessata e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

-            che gli interventi siano individuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;

-            che le risorse destinate al finanziamento di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico siano prioritariamente destinate a interventi integrati di mitigazione del rischio, tutela e recupero degli ecosistemi e della biodiversità, al fine di conseguire contemporaneamente gli obiettivi della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 2007/60/CE;

-            che una percentuale minima del 20 per cento delle risorse prevista da ciascun Accordo di Programma debba essere destinata ai suddetti interventi integrati;

-            che l’attuazione degli interventi è assicurata dal Presidente della Regione in qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico con i compiti, le modalità, la contabilità speciale e i poteri di cui all’articolo 10 del decreto-legge n. 91 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.116;

 

VISTO che l’art. 7, comma 8, del medesimo decreto-legge n. 133 del 2014 prevede l’assegnazione alle Regioni della somma complessiva di 110 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2007–2013, da destinare agli interventi di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua necessari per fronteggiare le situazioni di criticità ambientale delle aree metropolitane interessate da fenomeni di esondazione e alluvione, previa istruttoria del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico appositamente istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;

 

VISTA la Delibera CIPE del 20 febbraio 2015 n. 32 che, ai sensi del comma 703 dell’art. 1 della L. 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), ha assegnato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare l’importo di 450 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e coesione afferenti alla Programmazione 2014–2020, al fine di assicurare l’avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico e tempestivamente cantierabili, caratterizzati da un livello prioritario di rischio e ricadenti nelle aree metropolitane nonché nelle aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio idrogeologico secondo quanto indicato nel rapporto dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale – ISPRA “Mappe per la pericolosità idraulica e popolazione esposta a rischi alluvioni in Italia” e successivi aggiornamenti;

 

VISTO il DPCM del 28 maggio 2015 concernente i criteri e le modalità per stabilire le priorità per l’individuazione degli interventi proposti dalle Regioni;

 

VISTO il DPCM del 15 settembre 2015 che ha individuato la lista degli interventi del Piano Stralcio contro le alluvioni nelle aree metropolitane, in cui risulta inserito ed ammesso a finanziamento l’intervento di realizzazione delle opere di laminazione delle piene del Fiume Pescara, per l’importo complessivo di € 54.800.000,00;

 

VISTO l’Accordo di Programma sottoscritto in data 4 novembre 2015, e approvato con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 538 del 24 11.2015, registrato alla Corte dei Conti il 10.12.2015, reg 1, f. 3568, che disciplina l’utilizzo delle risorse economiche destinate alla realizzazione dell’intervento, le modalità attuative e gli impegni facenti capo a ciascuna dei Soggetti sottoscrittori;

 

RILEVATO che:

-            ai sensi dell’art. 3 del citato Accordo di Programma, la copertura finanziaria dell’intervento è garantita, per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per complessivi € 54.800,000,00 di cui € 37.695.577,83 a valere sulle risorse FSC 2014-2020, € 9.214.474,58 a valere sulle risorse FSC 2007-2013 e € 7.889.947,59 a valere sulle proprie risorse di bilancio;

-            ai sensi dell’art. 4 del medesimo Accordo di Programma, il finanziamento è trasferito, con le modalità ivi previste, sulla contabilità speciale intestata al Presidente della Regione nella qualità di Commissario di Governo ed in particolare che la prima quota, pari al 15% del valore complessivo del finanziamento assegnato, è trasferita sulla contabilità speciale se sono rispettate tutte le seguenti condizioni:

a.            completo inserimento dei dati dei singoli interventi nel sistema di monitoraggio unitario, incluso il cronoprogramma di ogni intervento;

b.           inserimento nella piattaforma ReNDiS, per ogni intervento, del cronoprogramma e del provvedimento di approvazione del livello progettuale;

c.            inserimento nella piattaforma ReNDiS del cronoprogramma di ogni intervento validato dal RUP, comprensivo della spesa da sostenere per ciascuna fase del ciclo

 

VISTO il comma 4 dell’art. 10 del D.L. n. 91/2014, secondo il quale “per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per le attività di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa alla progettazione, all'affidamento e all'esecuzione dei lavori, ivi inclusi servizi e forniture, il Presidente della regione può avvalersi, oltre che delle strutture e degli uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche, nonché della società ANAS S.p.A., dei consorzi di bonifica e delle autorità di distretto, nonché delle strutture commissariali già esistenti, non oltre il 30 giugno 2015, e delle società a totale capitale pubblico o delle società dalle stesse controllate”;

 

CONSIDERATO che con Deliberazione di Giunta Regionale n. 648 del 28 luglio 2015 si è provveduto, tra l’altro, a designare il Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali – Servizio Difesa del Suolo, in ragione delle competenze spettanti allo stesso “ratione materiae”, quale Struttura Regionale competente alla prosecuzione delle:

-            procedure finalizzate al completamento della progettazione ed alla realizzazione delle Opere di laminazione del Fiume Pescara, dando atto che lo stesso subentra in tutti i rapporti giuridici pendenti inerenti la realizzazione dell’intervento in argomento;

-            ulteriori iniziative, in attuazione dei disposti di cui all’OCDPC n. 118/2013 e in relazione alle attività realizzate dal Commissario Delegato nominato in base all’O.P.C.M. n. 3504/2006;

 

RICHIAMATA la nota prot. n. 67 del 23.02.2015 del sopra citato Commissario, con la quale si rende noto che il progetto definitivo, realizzato dallo stesso e rimesso al Servizio competente in materia di sicurezza idraulica, è stato inserito in uno specifico “Piano Stralcio Interventi Prioritari” finanziabili a valere sulle risorse statali di cui alla Delibera CIPE del 20 febbraio 2015, così come comunicato dal Ministero dell’Ambiente in data 10.06.2015 Prot. SMDIG0000561 P;

 

VISTA la nota prot. n. RA/214280 del 19.08.2015 con la quale il Servizio Difesa del Suolo, preso atto dei disposti di cui all’OCDPC n. 118/2013 e della D.G.R. n. 648/2015, ha chiesto al Commissario Delegato OPCM 3504/2006 e OPCM 3614/2007, di voler provvedere alla trasmissione di una dettagliata informativa che consenta una puntuale cognizione dell’iter tecnico – amministrativo di competenza, vista l’imminente necessità di dover assolvere a taluni improrogabili adempimenti connessi alla realizzazione dell’intervento de quo e nella indubbia prerogativa di dover disporre, in riferimento all’operato subentro, di un quadro certo e definito delle attività commissariali sinora poste in essere;

 

VISTA la nota prot. n. 313 del 21.08.2015, con la quale il Commissario Delegato di cui all’OPCM n. 3504/2006 ha riferito circa lo stato d’attuazione dell’intervento in argomento, quanto di seguito espressamente specifico:

-            in merito allo stato procedurale finanziario, è stato dichiarato che:

a.            “il progetto in questione non risulta assistito da alcun finanziamento dedicato all’attuazione in gestione commissariale e non risultano risorse destinate allo scopo”;

b.           “il bene precedentemente trasferito (servizio di progettazione definitiva) risulta in attualità libero da oneri, gravami e passività di sorta, avendo l’Ufficio committente regolarmente liquidato i relativi costi a favore della società Beta Studio di Ponte S. Nicolò (Padova), affidataria dell’intera progettazione dell’intervento”;

c.            “il servizio di progettazione esecutiva non è stato avviato”;

-            in merito allo stato procedurale amministrativo che “il progetto in questione risulta pendente in procedure V.I.A.” e che “il Soggetto subentrante avrà contezza a definire la procedura V.I.A., atteso il rilievo procedimentale che tale titolo rileva nel processo evolutivo del cd. Ciclo dell’Appalto posto a presidio delle corrispondenti fasi di affidamento e realizzazione dei relativi lavori”;

 

VISTO il Decreto del Commissario Delegato Presidente della Regione Abruzzo, n. 1 del 18.01.2016, con il quale viene nominato Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) per la realizzazione dell’intervento di riduzione del rischio idraulico del Fiume Aterno – Pescara, di cui al D.C.P.M. 15.09.2015 e all’Accordo di Programma sottoscritto in data 4 novembre 2015, l’ing. Vittorio Di Biase, Dirigente del Servizio del Genio Civile di Pescara;

 

VISTO il Decreto del Commissario Delegato Presidente della Regione Abruzzo, n. 6 del 29.03.2016, con il quale, nel rispetto del sopra richiamato art. 10 del decreto legge 91/2014 e dell’art. 7, comma 2, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, viene istituita la Struttura di supporto alle attività commissariali composta da personale regionale individuato tenendo conto della natura e della specificità delle attività da espletarsi e delle competenze che tali attività richiedono sotto i profili tecnico, amministrativo, giuridico e contabile;

 

DATO atto che, a seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 868 del 03.11.2015 di approvazione dello schema di Accordo di Programma tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare e Regione Abruzzo, il Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico, attraverso le nomine del R.U.P. dell’intervento e della Struttura di supporto alle attività commissariali, intervenute con gli anzidetti Decreti n. 1 del 18.01.2016 e n. 6 del 29.03.2016, ha stabilito di volersi avvalere delle Strutture e degli Uffici Regionali, nel rispetto del comma 4 dell’art. 10 del D.L. n. 91/2014, confermando così la competenza “ratione materiae” in capo al Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali – Servizio Difesa del Suolo, già attribuita con la Delibera di Giunta Regionale n. 648 del 28 luglio 2015;

 

CONSIDERATO che dall’assunzione della competenza da parte del R.U.P., dott. Ing. Vittorio Di Biase, si è ritenuto necessario, stante i limitatissimi tempi a disposizione, porre in essere un idoneo procedimento amministrativo che potesse garantire la piena conformità urbanistica ed il realizzando completamento dell’opera pubblica di che trattasi;

 

RAVVISATA, in aderenza ai principi di ragionevolezza e buon andamento dell’azione amministrativa, la necessità di procedere all’eventuale conclusiva approvazione del progetto definitivo solo dopo aver formalmente acquisito i pareri delle Amministrazioni/Enti/Società esterne, competenti al rilascio delle autorizzazioni amministrative previste dalla vigente normativa in materia;

 

DATO ATTO che ai fini dello svolgimento delle attività espropriative delle aree interessate all’intervento in oggetto è necessario apporre il vincolo preordinato all’esproprio ai sensi dell’art. 9 D.P.R. 327/2001 e dichiarare la pubblica utilità ai sensi dell’art. 12, comma 1, dello stesso D.P.R.;

 

DATO ATTO inoltre che sono state eseguite, nelle forme prescritte dalla legge, le pubblicazioni ai sensi e per gli effetti degli artt. 10, 11, 16 e 19 del D.P.R. 08.06.2001 n. 327 e s.m.i., nonché, per gli effetti dell’art. 10, commi 5 e 6, del D.L. 91/2014 e degli artt. 7 e seguenti della Legge 07/08/1990 n. 241, relative alle fasi di adozione di varianti ai piani urbanistici generali con apposizione dei vincoli espropriativi e di avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilità relativamente alle opere in questione, e, in particolare:

-            con avviso datato 23.02.2016 è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento diretto all’approvazione del progetto delle opere di che trattasi, ai fini urbanistici e del procedimento espropriativo, mediante indizione di una Conferenza di Servizi, con conseguente apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, ai proprietari dei terreni da espropriare, asservire e da occupare per l’esecuzione dell’opera e per le relative opere di cantierizzazione ed a chiunque altro ne abbia avuto diretto interesse;

-            detto avviso è stato pubblicato sul quotidiano nazionale Il Messaggero del 25.02.2016 e sul quotidiano locale Il Messaggero ed Abruzzo del 26.02.2016, sul sito informatico della Regione Abruzzo e all’albo pretorio dei Comuni di Rosciano, Cepagatti, Manoppello e Chieti, come da nota n. RA/41155 del 24.02.2016;

-            inoltre con nota raccomandata A/R n. RA/101635 del 06.05.2016, agli intestatari successivamente individuati, è stato dato il medesimo avviso di avvio del procedimento diretto all’approvazione del progetto delle opere di che trattasi ai fini urbanistici e del procedimento espropriativo, per le stesse ragioni di cui sopra;

-            inoltre il progetto definitivo denominato “Intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno–Pescara - Opere di laminazione delle piene del Fiume Pescara”, è stato reso consultabile sul sito istituzionale della Regione Abruzzo, nella Sezione Sportello Regionale Ambiente (link: http://sra.regione.abruzzo.it/), nell’ambito della quale sono stati, tra l’altro, inseriti, in conformità alle Leggi vigenti, ai sensi e per gli effetti di quanto espressamente riportato nell’Avviso Pubblico ex artt. 23 e 24 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., pareri, osservazioni, istanze ed eventuali nuovi elementi conoscitivi e valutativi;

 

RICHIAMATO l’art. 9 del D.P.R. 327/2011 ove si prevede che il vincolo preordinato all’esproprio ha durata di cinque anni decorrenti dall’efficacia dell’atto che lo appone e che entro il medesimo termine può essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera;

 

SPECIFICATO che:

-            in relazione alle disposizioni legislative ex D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., si è reso assolutamente urgente ed indifferibile attivare la procedura di VIA, propedeutica all’approvazione del progetto definitivo dell’intervento di realizzazione delle Opere di Laminazione delle piene del Fiume Pescara, il cui iter, iniziato il 28.01.2016, è stato sospeso e riattivato il 29.04.2016;

-            in data 04.10.2016 è stato espresso con Giudizio V.I.A. n. 2712 parere favorevole, con le seguenti prescrizioni:

a.            al fine di minimizzare gli impatti dell’opera su specie habitat si prescrive la rigorosa applicazione delle misure prescrittive e mitigative redatte dal proponente oltre all’attivazione di una campagna di monitoraggio (pre e post operam);

b.           l’opera non dovrà interferire con la falda, per cui si deve garantire un franco, tra il fondo scavo delle vasche e la massima escursione della falda, di spessore almeno pari alla frangia capillare;

c.            dovrà essere effettuato un monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, da concordare con il Distretto A.R.T.A. competente per territorio;

d.           prima dell’inizio dei lavori deve essere predisposto il Piano di Manutenzione dell’opera, da trasmettere al Servizio VIA della Regione Abruzzo che lo renderà disponibile sul sito sra.abruzzo.it;

 

TENUTO CONTO che al fine di verificare nello specifico l’assenza di elementi ostativi alla realizzazione del progetto in argomento da parte di Amministrazioni/Enti/Società esterne, nonché di valutare la fattibilità dello stesso, sotto il profilo costruttivo, urbanistico e ambientale, nonché della qualità progettuale, della funzionalità e della fruibilità dell’opera di che trattasi, si è provveduto ad indire apposita Conferenza di Servizi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 bis, comma 2, della Legge 241/90 e s.m. e i., mediante invio di apposite lettere di convocazione a tutte le Amministrazioni/Enti/Società interessati;

 

SPECIFICATO che:

-            con nota prot. n. RA/87096 del 21.04.2016 è stata convocata la Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 14 della legge 7/8/1990 n. 241 e s.m.i., ai fini della formazione di un verbale che tiene luogo alle autorizzazioni, ai nulla-osta ed ai pareri tecnici, previsti dalle norme vigenti o comunque ritenuti necessari, per il progetto definitivo dell’intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno – Pescara - Opere di laminazione delle piene del Fiume Pescara, individuato con D.P.C.M. 15.09.2015 e finanziato con Delibera CIPE 32/2015. Inoltre, in allegato, è stato trasmesso, in formato elettronico, il progetto definitivo con indicazione del link dal quale è possibile scaricare lo stesso;

-            con nota prot. n. RA/89628 del 26.04.2016 è stata integrata le sopra citata nota;

-            con nota prot. n. RA/11266 del 19.05.2016 è stato comunicato il rinvio della seduta della Conferenza di che trattasi dopo il 15 giugno e a data da destinarsi a seguito della sospensione della procedura V.I.A. da parte del Servizio Valutazione Ambientale;

-            a seguito del parere favorevole con prescrizioni espresso con Giudizio V.I.A. n. 2712 del 04.10.2016, con nota prot. n. RA/0068848 del 14.10.2016 sono stati comunicati giorno, orario e luogo della Conferenza di Servizi decisoria per l’approvazione del progetto definitivo di che trattasi che costituisce variante agli strumenti di pianificazione urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere, ai sensi dell’art. 10, comma 6, del D.L 91/2014;

-            a seguito dell’avvio del procedimento effettuato nei confronti degli intestatari catastali delle aree occorrenti alla realizzazione dell’opera in parola, sono pervenute n. 20 osservazioni, acquisite agli atti della Conferenza nella seduta del 25/10/2016;

-            le osservazioni sono state esaminate dalla Struttura di supporto al Responsabile Unico del Procedimento, depositando agli atti della Conferenza, proposta di controdeduzione acquisita in pari data e denominata “Apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità SINTESI OSSERVAZIONI E PROPOSTA CONTRODEDUZIONI (art. 11, comma. 2, e art. 16, comma 12, del DPR 327/2001)”;

-            che il suddetto documento è stato esaminato dal Comitato Regionale Tecnico Amministrativo (CRTA), che, nella seduta del 22.11.2016, si è così espresso: “esprime il parere che l’Ente Appaltante, ove intenda predisporre le procedure espropriative, valuti le aree oggetto di intervento secondo il valore agricolo, così come previsto dall’art. 40, comma 1, del D.P.R. 08/06/2001 n. 327 e secondo i criteri stabiliti e parametrati nella Relazione del 13/10/2016, elaborata dal Gruppo di Lavoro Tecnico-Amministrativo Struttura di Supporto al Commissario e Supporto al RUP “Opere di laminazione delle piene del Fiume Pescara. Per le aree interessate ricadenti nel Piano Regolatore Generale del Comune di Rosciano (PE), le eventuali procedure espropriative seguano gli stessi criteri adottati per tutti gli altri Comuni compresi nell’area di progetto, tenendo conto del disposto di cui agli artt. 41-bis e 59 delle Norme Tecniche del Piano Regolatore Generale di riferimento e del Certificato di Destinazione Urbanistica reso dal Responsabile Area Tecnica del Comune di Rosciano con prot. n. 12763 del 04/11/2016, come contemplato dal Codice Civile Italiano, art. 2643 – Atti soggetti a trascrizione, comma 2-bis, aggiunto dal comma 3 dell’art. 5, D.L. 13/05/2011 n. 70, convertito, con modificazioni, dalla L. 12/07/2011, n. 106”;

-            con nota prot. n. RA/0103222/16 del 24.11.2016, al fine di acquisire i non ancora pervenuti pareri, autorizzazioni, licenze, nulla osta e assensi, comunque denominati, richiesti dalle vigenti leggi statali e regionali sul progetto definitivo in argomento, è stata convocata la Conferenza di Servizi decisoria, alle ore 11:00 del giorno 06 Dicembre 2016 presso gli uffici della Regione Abruzzo – Servizio Genio Civile Pescara di Via Catullo n. 2 del Comune di Pescara (5° piano);

 

DATO ATTO che si sono svolte due riunioni della Conferenza di Servizi, in data 25.10.2016 e in data 06.12.2016, come da documentati verbali di pari data, acquisiti agli atti e allegati al presente decreto come Allegato “CdS”, costituendone parte integrante e sostanziale;

 

RITENUTO di dover procedere ad una rimodulazione dell’originaria progettazione, apportando apposita revisione all’ “Elaborato 8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di esproprio–Elenco ditte”, all’ “Elaborato 1 – Rev. 01 – Relazione Descrittiva”, all’ “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico Estimativo” ed all’ “Elaborato 9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, al fine di realizzare pienamente l’interesse pubblico alle migliori condizioni possibili, tenendo conto delle prescrizioni e delle particolari esigenze emerse in sede di Conferenza, che verranno ottemperate con il progetto esecutivo dell’intervento e con l’esecuzione dei successivi stralci funzionali;

 

RITENUTO che:

-            le Amministrazioni convocate sono intervenute ed hanno preso parte attiva, per quanto di rispettiva competenza, alla informativa ed alle valutazioni tecniche nonché agli approfondimenti maturati nel corso delle riunioni istruttorie;

-            oggetto di esame e valutazione della Conferenza sono stati gli elaborati progettuali individuati in premessa e quelli integrativi già esaminati nel corso delle espletate riunioni istruttorie, da considerare nel loro insieme quale parte integrante e sostanziale del presente atto;

 

VALUTATE pertanto le specifiche risultanze della Conferenza di Servizi e tenuto conto delle prescrizioni espresse in tale sede dalle Amministrazioni/Enti/Società convocate, per quanto di rispettiva competenza, ai sensi dell’art. 14–ter, comma 6–bis, della legge 241/90;

 

VISTI nello specifico i pareri, con prescrizioni e o diniego, nonché le condizioni indicate dalle Amministrazioni/Enti/Società convocate alla Conferenza che si ritiene di poter accogliere o derogare per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente;

 

DATO ATTO che l’intervento in argomento, condiviso e frutto di esigenze espresse in diverse sedi istituzionali, è ritenuto urgente e di grande importanza;

 

RITENUTO che sulla base delle posizioni espresse o documentate in sede di Conferenza dei Servizi, nel prendere atto del contenuto dei pareri, ed in particolare di quanto emerso nella seduta del 25/10/2016 relativamente al parere espresso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – DG per la vigilanza sulle concessioni autostradali, giusta nota prot. n. 0017588 del 21.10.2016, di poter assumere la determinazione di conclusione del procedimento, richiamando i poteri, anche di sostituzione e di deroga, conferiti al Commissario Straordinario delegato per il sollecito espletamento delle procedure relative agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, dall’art. 10, commi 5 e 6, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116;

 

VISTO il progetto definitivo relativo alla realizzazione dell’Intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno – Pescara - Opere di laminazione delle piene del Fiume Pescara, composto dai seguenti elaborati:

 



SPECIFICATO che il Progetto Definitivo, ai sensi degli artt. 23, 24, 46 e 113 del D. Lgs. 50/2016 e degli artt. 24 e seguenti del DPR 207/2010, si compone degli elaborati depositati in atti ed allegati al Decreto n. 11 del 22.06.2016 di approvazione del progetto definitivo in linea tecnica Allegato “A”, che costituisce parte integrale e sostanziale della presente;

 

RICHIAMATO il Decreto n. 11 del 22.06.2016 con il quale è stato approvato, in linea tecnica, in base alle valutazioni espresse dal R.U.P., il Progetto Definitivo dei lavori relativi all’intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Pescara denominato “Opere di Laminazione delle piene del Fiume Pescara”, comprensivo dei relativi elaborati;

 

ATTESO che l’art. 23 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, definisce le caratteristiche del Progetto Definitivo stabilendo che “Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione appaltante e, ove presente, dal progetto di fattibilità; il progetto definitivo contiene, altresì, tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonché la quantificazione definitiva del limite di spesa per la realizzazione e del relativo cronoprogramma, attraverso l'utilizzo, ove esistenti, dei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti, di concerto con le articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”;

 

PRESO ATTO che gli elementi evidenziati nel succitato capoverso sono tutti rispettati dalla progettazione definitiva di cui alle note Rif. 864/15 del 30.11.2015 e successive Rif. 46/16 del 26.04.2016 e Rif. 315/16 del 16.06.2016, con le quali la società Beta Studio s.r.l. ha trasmesso gli elaborati di Progetto Definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale;

 

PRESO ATTO che con e – mail del 14.12.2016 la società Beta Studio s.r.l. ha trasmesso la dichiarazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, che attesta che gli elaborati del progetto definitivo in argomento risultano essere conformi e corrispondono a quanto trasmesso in forma cartacea in data 16.06.2016 (Rif. prot. n.315/16);

 

PRESO ATTO che l’ammontare dei lavori è pari ad € 54.800,000,00 e che esso, con l’approvazione del progetto definitivo in linea tecnica, disposto con Decreto n. 11 del 22.06.2016, risultava articolato secondo il seguente quadro economico:


QUADRO ECONOMICO DI SPESA

A. IMPORTO LAVORI

IMPORTO  

IMPORTO  

a.1.1

CASSA  "A"

€ 13.551.381,14

a.1.2

CASSA  "B"

€ 13.501.399,25

a.1.3

CASSA  "C"

€ 7.811.610,40

IMPORTO LAVORI soggetti a ribasso

€ 34.864.390,79

a.2

ONERI SPECIALI PER LA SICUREZZA (2%)

€ 697.287,82

A

TOTALE IMPORTO LAVORI

€ 35.561.678,61

B. SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE

IMPORTO  

IMPORTO  

b.01

Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall'appalto, ivi inclusi i rimborsi previa fattura

€ 0,00

b.02

Rilievi, accertamenti e indagini

€ 533.425,18

b.03

Allacciamenti ai pubblici servizi

€ 160.000,00

b.04

Risoluzione interferenze (Snam, Terna, ecc.)

€ 1.500.000,00

b.05

Acquisizione aree o immobili, indennizzi, spese tec. e notarili

€ 5.000.000,00

b.06

Accantonamento di cui all’articolo 133 del D.Lgs.163/2006, commi 3 e 4

€ 0,00

b.07

Spese tecniche per progettazione definitiva ed esecutiva, sicurezza, S.I.A., D.L., misure e contabilità, collaudo

€ 2.133.700,72

b.08

Spese tecnico-amministrative (supporto R.U.P., validazione)

€ 150.000,00

b.09

Spese per commissioni giudicatrici

€ 50.000,00

b.10

Spese per pubblicità e per opere artistiche

€ 20.000,00

b.11

Spese per accertamenti di laboratorio

€ 200.000,00

b.12

I.V.A. ed eventuali altre imposte su A, b.1÷4, b.7÷11

€ 8.879.405,49

b.13

Imprevisti e arrotondamenti

€ 611.790,00

B

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE

€ 19.238.321,39

TOTALE (A+B)

54.800.000,00

 

VISTO il parere favorevole espresso dal R.U.P., con la sottoscrizione del presente atto, in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell’artt. 23, 24, 26 e 27 del D. Lgs. 50/2016;

 

PRESO ATTO che il suddetto Quadro Economico potrebbe subire delle variazioni, nel successivo livello di progettazione, in ordine alla rideterminazione della quota dei lavori da valutarsi con il vigente prezziario regionale, all’aggiornamento della somma per le imposte ed IVA ed all’aggiornamento dell’importo necessario per l’acquisizione delle aree o per l’apposizione sulle stesse delle servitù di allagamento, nonché di qualsiasi altra voce facente parte delle Somme a Disposizione dell’Amministrazione;

 

PRESO ATTO delle osservazioni al progetto riguardanti la procedura di acquisizione delle aree interessate dai lavori, così come risultanti agli atti della Conferenza di Servizi decisoria del 06.12.2016, e dei documenti denominati:

a.            Piano Particellare di esproprio – Elenco ditte “Elaborato 8.2 – Rev. 01”, che

recepisce parzialmente tali osservazioni stabilendo di procedere all’esproprio delle aree interessate dalla realizzazione dei lavori della Cassa  C di Rosciano e della Cassa BSX di Cepagatti e di istituire la servitù di allegamento sulle restanti casse così come disciplinate dall’art. 17 bis  della L.R. n. 7/2010 – “Disposizioni Regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità”, aggiunto dall’art. 1, comma 1 della L.R. n. 33/2015;

b.           Relazione Descrittiva “Elaborato 1 – Rev. 01”;

c.            Computo Metrico Estimativo “Elaborato 9.2 – Rev. 01”;

d.           Quadro Economico “Elaborato 9.3 – Rev. 01”;

 

RAVVISATA la necessità di procedere anche all’approvazione dei suddetti documenti denominati “Elaborato 8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di esproprio–Elenco ditte”, “Elaborato 1 – Rev. 01 – Relazione Descrittiva”, “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico Estimativo” ed “Elaborato 9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, che sono parte integrante e sostanziale del presente decreto come Allegato “B”, richiamando e facendo proprie con il presente atto di approvazione tutte le considerazioni e le risultanze riportate nei medesimi documenti;

 

DATO ATTO che con l’approvazione di cui al precedente punto è prevista una revisione dell’importo occorrente per l’acquisizione di aree o immobili, indennizzi, spese tecniche e notarili, che, in questa prima fase, passa dagli originari € 5.000.000,00 agli attuali € 8.000.000,00 con un incremento di € 3.000.000,00 e che alla relativa copertura di tale spesa, non essendo intervenuta al momento alcuna implementazione di risorse finanziarie, nonostante l’istanza in tal senso formulata con nota prot. n. RA/0118854 del 14.12.2016, si provvederà attraverso una rimodulazione dell’originario quadro economico facente parte della progettazione definitiva, caratterizzata comunque da apprezzabili contenuti atti a soddisfare le maggiori esigenze emerse in sede di Conferenza e a realizzare l’interesse pubblico alle migliori condizioni possibili;

 

STABILITO che la fattibilità dell’intervento previsto nella progettazione definitiva, nella versione aggiornata, avverrà, per quanto possibile, sulla base delle risorse finanziarie disponibili pari a complessivi € 54.800.000,00, ferma restando la necessità di pervenire, dopo l’espletamento della procedura di gara, ad una riformulazione del Quadro Economico di spesa che utilizzando le disponibilità delle economie di gara riassesti prioritariamente le voci che sono state oggetto di revisione, secondo quanto contenuto nell’ “Elaborato 9.3 – Rev. 01” e necessariamente tenga conto delle possibili ulteriori voci indennitarie e o spese, necessarie alla definizione della procedura espropriativa e o asservimento;

 

RICHIAMATI i commi 5 e 6 del già citato art. 10 D.L. 91/2014 conv. in L. 116/2014 che così dispongono:

-            “comma 5: Nell'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, il Presidente della Regione è titolare dei procedimenti di approvazione e autorizzazione dei progetti e si avvale dei poteri di sostituzione e di deroga di cui all'articolo 17 del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26. A tal fine emana gli atti e i provvedimenti e cura tutte le attività di competenza delle amministrazioni pubbliche, necessari alla realizzazione degli interventi, nel rispetto degli obblighi internazionali e di quelli derivanti dall'appartenenza all'Unione europea”;

-            “comma 6: L'autorizzazione rilasciata ai sensi del comma 5 sostituisce tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario per l'esecuzione dell'intervento, comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, fatti salvi i pareri e gli atti di assenso comunque denominati, di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, da rilasciarsi entro il termine di trenta giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale l'autorità procedente provvede comunque alla conclusione del procedimento, limitatamente agli interventi individuati negli accordi di programma di cui al comma 1. Per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree occorrenti per l'esecuzione delle opere e degli interventi, i termini di legge previsti dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e successive modificazioni, sono ridotti alla metà”;

 

CONSIDERATO pertanto che l’approvazione ed autorizzazione del progetto dell’opera da parte del Commissario, ai sensi dei commi 5 e 6 dell’art. 10 D.L.91/2014 conv. in L. 116/2014, comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’opera di che trattasi;

 

DATO ATTO che, ai sensi dell’art. 3 del citato Accordo di Programma, la copertura finanziaria dell’intervento è garantita, per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per complessivi € 54.800,000,00 di cui € 37.695.577,83 a valere sulle risorse FSC 2014-2020, € 9.214.474,58 a valere sulle risorse FSC 2007-2013 e € 7.889.947,59 a valere sulle proprie risorse di bilancio;

 

PRECISATO che il Codice Unico dell’Intervento (CUP) relativo a questo specifico progetto di investimento pubblico è il seguente: J34H15001780007 e deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, nonché utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati al suddetto progetto, come stabilito dalla delibera CIPE n. 32/2015;

 

VISTO il D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.;

 

VISTO il DPR 207/2010 e ss.mm.ii. per la parte tuttora vigente a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 50/2016;

 

VISTE la L.R. 77/99 e ss.mm.ii., la L.R. 7/14 e ss.mm.ii., la L.R. 8/14 e ss. mm. ii;

 

DECRETA

 

Per le motivazioni indicate in premessa, che si intendono qui integralmente riportate:

 

1.           di prendere atto dei verbali delle sedute della Conferenza di Servizi del 25.10.2016 e del 06.12.2016 allegati al presente provvedimento come Allegato “CdS”;

2.           di adottare, avvalendosi dei poteri di sostituzione e di deroga di cui ai commi 5 e 6 del D.L. 91/2014 convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116,  la determinazione di conclusione del procedimento di Conferenza di Servizi che sostituisce, ai sensi dell’art. 14–ter, comma 6–bis, della Legge 241/1990 e s.m.i., a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla–osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle Amministrazioni/Enti/Società partecipanti, o comunque invitate a partecipare, ma risultate assenti alla predetta Conferenza

3.           di controdedurre alle osservazioni pervenute a seguito dell’avvio del procedimento espropriativo di cui agli artt. 11 e 16 del D.P.R. 327/2001 nei termini indicati nel documento “Apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità. SINTESI OSSERVAZIONI E PROPOSTA CONTRODEDUZIONI (art. 11, comma. 2, e art. 16, comma 12, del DPR 327/2001)”, acquisito agli atti della Conferenza di Servizi del 25.10.2016, ed accogliere parzialmente le osservazioni formulate dal Comitato spontaneo dei proprietari (osservazione n. 6) nei termini e nelle motivazioni riportate nei documenti denominati:

a.            Piano Particellare di esproprio – Elenco ditte “Elaborato 8.2 – Rev. 01”, con il quale si stabilisce di procedere all’esproprio delle aree interessate dalla realizzazione dei lavori della Cassa  C di Rosciano e della Cassa BSX di Cepagatti e di istituire la servitù di allegamento sulle restanti casse così come disciplinate dall’art. 17 bis  della L.R. n. 7/2010 – “Disposizioni Regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità”, aggiunto dall’art. 1, comma 1 della L.R. n. 33/2015;

b.           Relazione Descrittiva “Elaborato 1 – Rev. 01”;

c.            Computo Metrico Estimativo “Elaborato 9.2 – Rev. 01”;

d.           Quadro Economico “Elaborato 9.3 – Rev. 01”;

4.           di approvare ed autorizzare, ai sensi dei commi 5 e 6 dell’art. 10 del D.L .91/2014 convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116, il progetto definitivo per la realizzazione delle opere relative all’Intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno – Pescara - Opere di laminazione delle piene del Fiume Pescara dell’importo complessivo di € 54.800,000,00, come riportato in narrativa e composto dagli elaborati elencati nella premessa del presente atto;

5.           che il costo di tale intervento, così come risultante dagli elaborati depositati in atti ed allegati al Decreto n. 11 del 22.06.2016 di approvazione del progetto definitivo in linea tecnica Allegato “A”, con le modifiche conseguenti alla definizione degli elaborati   denominati “Elaborato 8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di esproprio–Elenco ditte”, “Elaborato 1 – Rev. 01 – Relazione Descrittiva”, “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico Estimativo” ed “Elaborato 9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, che sono parte integrante e sostanziale del presente decreto come Allegato “B”, risulta articolato secondo il seguente quadro economico:

 

QUADRO ECONOMICO DI SPESA

A. IMPORTO LAVORI

IMPORTO  

IMPORTO  

a.1.1

CASSA  "A"

€ 11.328.571,26

a.1.2

CASSA  "B"

€ 15.882.927,69

a.1.3

CASSA  "C"

€ 7.652.891,84

 

IMPORTO LAVORI soggetti a ribasso

€ 34.864.390,79

a.2

ONERI SPECIALI PER LA SICUREZZA (2%)

€ 697.287,82

 

 

A

TOTALE IMPORTO LAVORI

€ 35.561.678,61

 

B. SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE

IMPORTO  

IMPORTO  

b.01

Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall'appalto, ivi inclusi i rimborsi previa fattura

€ 0,00

b.02

Rilievi, accertamenti e indagini

€ 210.000,00

b.03

Allacciamenti ai pubblici servizi

€ 100.000,00

b.04

Risoluzione interferenze (Snam, Terna, ecc.)

€ 450.000,00

b.05

Acquisizione aree o immobili, indennizzi, spese tec. e notarili

€ 5.000.000,00

b.05.1

Ulteriori somme per acquisizione aree o immobili, indennizzi, spese tec. e notarili (Rif. Elaborato 8.2 Rev. 1)

€ 3.000.000,00

b.06

Accantonamento di cui all’articolo 133 del D.Lgs.163/2006, commi 3 e 4

€ 0,00

b.07

Spese tecniche per progettazione definitiva ed esecutiva, sicurezza, S.I.A., D.L., misure e contabilità, collaudo

€ 1.200.000,00

b.08

Spese tecnico-amministrative (supporto R.U.P., validazione)

€ 100.000,00

b.09

Spese per commissioni giudicatrici

€ 50.000,00

b.10

Spese per pubblicità e per opere artistiche

€ 0,00

b.11

Spese per accertamenti di laboratorio

€ 200.000,00

b.12

I.V.A. ed eventuali altre imposte su A, b.1÷4, b.7÷11

€ 8.342.329,29

b.13

Imprevisti e arrotondamenti

€ 585.992,10

B

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE

€ 19.238.321,39

 

 

TOTALE (A+B)

54.800.000,00

 

6.           di stabilire che, ai sensi dei commi 5 e 6 dell'art. 10 D.L. 91/2014 convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116, l’approvazione ed autorizzazione del progetto definitivo costituisce variante agli strumenti urbanistici dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’opera di che trattasi dando atto che, ai sensi dell’art. 9 D.P.R. 327/2001, la variante costituisce apposizione del vincolo preordinato all’esproprio;

7.           di approvare espressamente i documenti denominati “Elaborato 8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di esproprio–Elenco ditte”, “Elaborato 1 – Rev. 01 – Relazione Descrittiva”, “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico Estimativo” ed “Elaborato 9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, che sono parte integrante e sostanziale del presente decreto come Allegato “B”, richiamando e facendo proprie con il presente atto di approvazione tutte le considerazioni e le risultanze riportate nei medesimi documenti che integrano e sostituiscono gli elaborati progettuali;

8.           di prendere atto che con l’approvazione del progetto in argomento, nella versione aggiornata, è prevista una revisione dell’importo occorrente per l’acquisizione di aree o immobili, indennizzi, spese tecniche e notarili, che passa dagli originari € 5.000.000,00 agli attuali € 8.000.000,00 con un incremento di € 3.000.000,00 e che alla relativa copertura di tale spesa, non essendo intervenuta al momento alcuna implementazione di risorse finanziarie, nonostante l’istanza in tal senso formulata con nota prot. n. RA/0118854 del 14.12.2016, si provvederà con una rimodulazione dell’originaria progettazione, caratterizzata comunque da apprezzabili contenuti atti a soddisfare le maggiori esigenze emerse in sede di Conferenza e a realizzare l’interesse pubblico alle migliori condizioni possibili;

9.           di stabilire che la fattibilità dell’intervento previsto nella progettazione definitiva, nella versione aggiornata, avverrà, per quanto possibile, sulla base delle risorse finanziarie disponibili pari a complessivi € 54.800,000,00, ferma restando la necessità di pervenire, dopo l’espletamento della procedura di gara, ad una riformulazione del quadro economico di spesa che utilizzando le disponibilità delle economie di gara, riassesti prioritariamente le voci che sono state oggetto di revisione, secondo quanto contenuto nell’ “Elaborato 9.3 – Rev. 01” e necessariamente tenga conto delle possibili ulteriori voci indennitarie e o spese, necessarie alla definizione della procedura espropriativa e o asservimento;

10.        di dichiarare, ai sensi dell'art. 10, comma 6, della L. 91/2014, convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116, e dell'art. 12, comma 1, lett. a), del D.P.R. 327/2001, la pubblica utilità delle opere;

11.        di dare atto che ai sensi dell’art. 13 del D.P.R. 327/2001, l’emanazione del decreto di esproprio avverrà entro cinque anni dalla data di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità di cui al presente atto; 

12.        di dare atto che la copertura finanziaria dell’intervento è garantita, per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per complessivi € 54.800,000,00 di cui € 37.695.577,83 a valere sulle risorse FSC 2014-2020, € 9.214.474,58 a valere sulle risorse FSC 2007-2013 e € 7.889.947,59 a valere sulle proprie risorse di bilancio;

13.        di comunicare la presente ordinanza ai singoli proprietari delle aree interessate dai lavori ai sensi dell'art. 17, comma 2, del D.P.R. 327/2001;

14.         di trasmettere ai Comuni di Rosciano (PE), Cepagatti (PE), Chieti e Manoppello (PE) copia del presente provvedimento e dei relativi elaborati progettuali per gli adempimenti successivi, giusta comma 6 dell’art. 10 del D.L. 91/2014;

15.        di pubblicare il presente atto, ai sensi dell’art. 42 D.lgs. 14.03.2013 n. 33, sul sito istituzionale della Regione Abruzzo, nella Sezione Sportello Regionale Ambiente (link: http://sra.regione.abruzzo.it/).

 

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURAT, ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.18 della L.R. 23/2007.

 

Il COMMISSARIO STRAORDINARIO DELEGATO

Dott. Luciano D’Alfonso