IL
PRESIDENTE DELLA REGIONE
ABRUZZO COMMISSARIO
STRAORDINARIO DELEGATO
VISTO il decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale e in
particolare la parte III recante “Norme in materia di difesa del suolo e lotta
alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione
delle risorse idriche””;
VISTA la Direttiva
2007/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 relativa
alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvione;
VISTO l’art. 10 del
decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni dalla L. 11
agosto 2014, n. 116 che ha previsto il subentro, a decorrere dall’entrata in
vigore del D.L. citato, dei Presidenti delle Regioni nelle funzioni dei
commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure
relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio
idrogeologico individuati negli Accordi di Programma MATTM – Regioni,
sottoscritti ai sensi dell’art. 2, comma 240, della L. 23 dicembre 2009, n. 191
e nella titolarità delle relative contabilità speciali:
VISTO in particolare,
il comma 11 dell’art. 10 del D.L. 91/2014 che prevede l’adozione di apposito
D.P.C.M. per definire i criteri, le modalità e l’entità delle risorse destinate
al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio
idrogeologico, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Mare,
di concerto, per quanto di competenza, con il Ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti;
VISTO il decreto legge
12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre
2014, n. 164, così detto “Sblocca
Italia”, e in particolare, l’articolo 7, comma 2 che, a partire dalla
programmazione 2015, prevede:
-
che
le risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di
mitigazione del rischio idrogeologico siano utilizzate tramite lo strumento
dell’Accordo di Programma sottoscritto dalla Regione interessata e dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
-
che
gli interventi siano individuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare;
-
che
le risorse destinate al finanziamento di interventi di mitigazione del rischio
idrogeologico siano prioritariamente destinate a interventi integrati di
mitigazione del rischio, tutela e recupero degli ecosistemi e della
biodiversità, al fine di conseguire contemporaneamente gli obiettivi della
direttiva 2000/60/CE e della direttiva 2007/60/CE;
-
che
una percentuale minima del 20 per cento delle risorse prevista da ciascun
Accordo di Programma debba essere destinata ai suddetti interventi integrati;
-
che
l’attuazione degli interventi è assicurata dal Presidente della Regione in
qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico con i
compiti, le modalità, la contabilità speciale e i poteri di cui all’articolo 10
del decreto-legge n. 91 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 11
agosto 2014, n.116;
VISTO che l’art. 7,
comma 8, del medesimo decreto-legge n. 133 del 2014 prevede l’assegnazione alle
Regioni della somma complessiva di 110 milioni di euro, a valere sulle risorse
del Fondo Sviluppo e Coesione 2007–2013, da destinare agli interventi di
sistemazione idraulica dei corsi d’acqua necessari per fronteggiare le
situazioni di criticità ambientale delle aree metropolitane interessate da
fenomeni di esondazione e alluvione, previa istruttoria del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con la
Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico appositamente istituita
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
VISTA la Delibera CIPE
del 20 febbraio 2015 n. 32 che, ai sensi del comma 703 dell’art. 1 della L. 23
dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), ha assegnato al Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare l’importo di 450 milioni
di euro a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e coesione afferenti alla
Programmazione 2014–2020, al fine di assicurare l’avvio degli interventi più
urgenti di contrasto al rischio idrogeologico e tempestivamente cantierabili,
caratterizzati da un livello prioritario di rischio e ricadenti nelle aree
metropolitane nonché nelle aree urbane con alto livello di popolazione esposta
a rischio idrogeologico secondo quanto indicato nel rapporto dell’Istituto
Superiore per la protezione e la ricerca ambientale – ISPRA “Mappe per la
pericolosità idraulica e popolazione esposta a rischi alluvioni in Italia” e
successivi aggiornamenti;
VISTO il DPCM del 28
maggio 2015 concernente i criteri e le
modalità per stabilire le priorità per l’individuazione degli interventi
proposti dalle Regioni;
VISTO il DPCM del 15
settembre 2015 che ha individuato la lista degli interventi del Piano Stralcio
contro le alluvioni nelle aree metropolitane, in cui risulta inserito ed
ammesso a finanziamento l’intervento di realizzazione delle opere di
laminazione delle piene del Fiume Pescara, per l’importo complessivo di €
54.800.000,00;
VISTO l’Accordo di
Programma sottoscritto in data 4 novembre 2015, e approvato con Decreto del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 538 del 24
11.2015, registrato alla Corte dei Conti il 10.12.2015, reg 1, f. 3568, che
disciplina l’utilizzo delle risorse economiche destinate alla realizzazione
dell’intervento, le modalità attuative e gli impegni facenti capo a ciascuna
dei Soggetti sottoscrittori;
RILEVATO che:
-
ai
sensi dell’art. 3 del citato Accordo di Programma, la copertura finanziaria
dell’intervento è garantita, per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, per complessivi € 54.800,000,00 di cui € 37.695.577,83 a
valere sulle risorse FSC 2014-2020, € 9.214.474,58 a valere sulle risorse FSC
2007-2013 e € 7.889.947,59 a valere sulle proprie risorse di bilancio;
-
ai
sensi dell’art. 4 del medesimo Accordo di Programma, il finanziamento è
trasferito, con le modalità ivi previste, sulla contabilità speciale intestata
al Presidente della Regione nella qualità di Commissario di Governo ed in
particolare che la prima quota, pari al 15% del valore complessivo del
finanziamento assegnato, è trasferita sulla contabilità speciale se sono
rispettate tutte le seguenti condizioni:
a.
completo
inserimento dei dati dei singoli interventi nel sistema di monitoraggio
unitario, incluso il cronoprogramma di ogni intervento;
b.
inserimento
nella piattaforma ReNDiS, per ogni intervento, del cronoprogramma e del
provvedimento di approvazione del livello progettuale;
c.
inserimento
nella piattaforma ReNDiS del cronoprogramma di ogni intervento validato dal
RUP, comprensivo della spesa da sostenere per ciascuna fase del ciclo
VISTO il comma 4
dell’art. 10 del D.L. n. 91/2014, secondo il quale “per le attività di
progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per
le attività di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni altra
attività di carattere tecnico-amministrativo connessa alla progettazione,
all'affidamento e all'esecuzione dei lavori, ivi inclusi servizi e forniture,
il Presidente della regione può avvalersi, oltre che delle strutture e degli
uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, dei
provveditorati interregionali alle opere pubbliche, nonché della società ANAS
S.p.A., dei consorzi di bonifica e delle autorità di distretto, nonché delle
strutture commissariali già esistenti, non oltre il 30 giugno 2015, e delle
società a totale capitale pubblico o delle società dalle stesse controllate”;
CONSIDERATO che con
Deliberazione di Giunta Regionale n. 648 del 28 luglio 2015 si è provveduto,
tra l’altro, a designare il Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del
Territorio e Politiche Ambientali – Servizio Difesa del Suolo, in ragione delle
competenze spettanti allo stesso “ratione materiae”, quale Struttura Regionale
competente alla prosecuzione delle:
-
procedure
finalizzate al completamento della progettazione ed alla realizzazione delle
Opere di laminazione del Fiume Pescara, dando atto che lo stesso subentra in
tutti i rapporti giuridici pendenti inerenti la realizzazione dell’intervento
in argomento;
-
ulteriori
iniziative, in attuazione dei disposti di cui all’OCDPC n. 118/2013 e in
relazione alle attività realizzate dal Commissario Delegato nominato in base
all’O.P.C.M. n. 3504/2006;
RICHIAMATA la nota prot. n.
67 del 23.02.2015 del sopra citato Commissario, con la quale si rende noto che
il progetto definitivo, realizzato dallo stesso e rimesso al Servizio
competente in materia di sicurezza idraulica, è stato inserito in uno specifico
“Piano Stralcio Interventi Prioritari” finanziabili a valere sulle risorse
statali di cui alla Delibera CIPE del 20 febbraio 2015, così come comunicato
dal Ministero dell’Ambiente in data 10.06.2015 Prot. SMDIG0000561 P;
VISTA la nota prot. n.
RA/214280 del 19.08.2015 con la quale il Servizio Difesa del Suolo, preso atto
dei disposti di cui all’OCDPC n. 118/2013 e della D.G.R. n. 648/2015, ha
chiesto al Commissario Delegato OPCM 3504/2006 e OPCM 3614/2007, di voler
provvedere alla trasmissione di una dettagliata informativa che consenta una
puntuale cognizione dell’iter tecnico – amministrativo di competenza, vista
l’imminente necessità di dover assolvere a taluni improrogabili adempimenti
connessi alla realizzazione dell’intervento de quo e nella indubbia prerogativa
di dover disporre, in riferimento all’operato subentro, di un quadro certo e
definito delle attività commissariali sinora poste in essere;
VISTA la nota prot. n.
313 del 21.08.2015, con la quale il Commissario Delegato di cui all’OPCM n.
3504/2006 ha riferito circa lo stato d’attuazione dell’intervento in argomento,
quanto di seguito espressamente specifico:
-
in
merito allo stato procedurale finanziario, è stato dichiarato che:
a.
“il
progetto in questione non risulta assistito da alcun finanziamento dedicato
all’attuazione in gestione commissariale e non risultano risorse destinate allo
scopo”;
b.
“il
bene precedentemente trasferito (servizio di progettazione definitiva) risulta
in attualità libero da oneri, gravami e passività di sorta, avendo l’Ufficio
committente regolarmente liquidato i relativi costi a favore della società Beta
Studio di Ponte S. Nicolò (Padova), affidataria dell’intera progettazione
dell’intervento”;
c.
“il
servizio di progettazione esecutiva non è stato avviato”;
-
in
merito allo stato procedurale amministrativo che “il progetto in questione
risulta pendente in procedure V.I.A.” e che “il Soggetto subentrante avrà
contezza a definire la procedura V.I.A., atteso il rilievo procedimentale che
tale titolo rileva nel processo evolutivo del cd. Ciclo dell’Appalto posto a
presidio delle corrispondenti fasi di affidamento e realizzazione dei relativi
lavori”;
VISTO il Decreto del
Commissario Delegato Presidente della Regione Abruzzo, n. 1 del 18.01.2016, con
il quale viene nominato Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) per la
realizzazione dell’intervento di riduzione del rischio idraulico del Fiume
Aterno – Pescara, di cui al D.C.P.M. 15.09.2015 e all’Accordo di Programma
sottoscritto in data 4 novembre 2015, l’ing. Vittorio Di Biase, Dirigente del
Servizio del Genio Civile di Pescara;
VISTO il Decreto del
Commissario Delegato Presidente della Regione Abruzzo, n. 6 del 29.03.2016, con
il quale, nel rispetto del sopra richiamato art. 10 del decreto legge 91/2014 e
dell’art. 7, comma 2, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, viene
istituita la Struttura di supporto alle attività commissariali composta da
personale regionale individuato tenendo conto della natura e della specificità
delle attività da espletarsi e delle competenze che tali attività richiedono
sotto i profili tecnico, amministrativo, giuridico e contabile;
DATO atto che, a
seguito della Delibera di Giunta
Regionale n. 868 del 03.11.2015 di approvazione dello schema di Accordo di
Programma tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente
e Tutela del Territorio e del Mare e Regione Abruzzo, il Commissario di Governo
contro il dissesto idrogeologico, attraverso le nomine del R.U.P.
dell’intervento e della Struttura di supporto alle attività commissariali,
intervenute con gli anzidetti Decreti n. 1 del 18.01.2016 e n. 6 del
29.03.2016, ha stabilito di volersi avvalere delle Strutture e degli Uffici
Regionali, nel rispetto del comma 4 dell’art. 10 del D.L. n. 91/2014,
confermando così la competenza “ratione materiae” in capo al Dipartimento Opere
Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali – Servizio Difesa del
Suolo, già attribuita con la Delibera di Giunta Regionale n. 648 del 28 luglio
2015;
CONSIDERATO che
dall’assunzione della competenza da parte del R.U.P., dott. Ing. Vittorio Di
Biase, si è ritenuto necessario, stante i limitatissimi tempi a disposizione,
porre in essere un idoneo procedimento amministrativo che potesse garantire la
piena conformità urbanistica ed il realizzando completamento dell’opera
pubblica di che trattasi;
RAVVISATA, in aderenza ai
principi di ragionevolezza e buon andamento dell’azione amministrativa, la
necessità di procedere all’eventuale conclusiva approvazione del progetto
definitivo solo dopo aver formalmente acquisito i pareri delle
Amministrazioni/Enti/Società esterne, competenti al rilascio delle
autorizzazioni amministrative previste dalla vigente normativa in materia;
DATO ATTO che ai fini dello
svolgimento delle attività espropriative delle aree interessate all’intervento
in oggetto è necessario apporre il vincolo preordinato all’esproprio ai sensi
dell’art. 9 D.P.R. 327/2001 e dichiarare la pubblica utilità ai sensi dell’art.
12, comma 1, dello stesso D.P.R.;
DATO ATTO inoltre che sono
state eseguite, nelle forme prescritte dalla legge, le pubblicazioni ai sensi e
per gli effetti degli artt. 10, 11, 16 e 19 del D.P.R. 08.06.2001 n. 327 e
s.m.i., nonché, per gli effetti dell’art. 10, commi 5 e 6, del D.L. 91/2014 e
degli artt. 7 e seguenti della Legge 07/08/1990 n. 241, relative alle fasi di
adozione di varianti ai piani urbanistici generali con apposizione dei vincoli
espropriativi e di avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilità
relativamente alle opere in questione, e, in particolare:
-
con
avviso datato 23.02.2016 è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento
diretto all’approvazione del progetto delle opere di che trattasi, ai fini
urbanistici e del procedimento espropriativo, mediante indizione di una
Conferenza di Servizi, con conseguente apposizione del vincolo preordinato
all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, ai proprietari dei terreni
da espropriare, asservire e da occupare per l’esecuzione dell’opera e per le
relative opere di cantierizzazione ed a chiunque altro ne abbia avuto diretto
interesse;
-
detto
avviso è stato pubblicato sul quotidiano nazionale Il Messaggero del 25.02.2016
e sul quotidiano locale Il Messaggero ed Abruzzo del 26.02.2016, sul sito
informatico della Regione Abruzzo e all’albo pretorio dei Comuni di Rosciano,
Cepagatti, Manoppello e Chieti, come da nota n. RA/41155 del 24.02.2016;
-
inoltre
con nota raccomandata A/R n. RA/101635 del 06.05.2016, agli intestatari
successivamente individuati, è stato dato il medesimo avviso di avvio del
procedimento diretto all’approvazione del progetto delle opere di che trattasi
ai fini urbanistici e del procedimento espropriativo, per le stesse ragioni di
cui sopra;
-
inoltre
il progetto definitivo denominato “Intervento di riduzione del rischio idraulico
nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno–Pescara - Opere di laminazione delle
piene del Fiume Pescara”, è stato reso consultabile sul sito istituzionale
della Regione Abruzzo, nella Sezione Sportello Regionale Ambiente (link: http://sra.regione.abruzzo.it/),
nell’ambito della quale sono stati, tra l’altro, inseriti, in conformità alle
Leggi vigenti, ai sensi e per gli effetti di quanto espressamente riportato
nell’Avviso Pubblico ex artt. 23 e 24 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., pareri,
osservazioni, istanze ed eventuali nuovi elementi conoscitivi e valutativi;
RICHIAMATO l’art. 9 del
D.P.R. 327/2011 ove si prevede che il vincolo preordinato all’esproprio ha
durata di cinque anni decorrenti dall’efficacia dell’atto che lo appone e che
entro il medesimo termine può essere emanato il provvedimento che comporta la
dichiarazione di pubblica utilità dell’opera;
SPECIFICATO che:
-
in
relazione alle disposizioni legislative ex D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., si è
reso assolutamente urgente ed indifferibile attivare la procedura di VIA,
propedeutica all’approvazione del progetto definitivo dell’intervento di
realizzazione delle Opere di Laminazione delle piene del Fiume Pescara, il cui
iter, iniziato il 28.01.2016, è stato sospeso e riattivato il 29.04.2016;
-
in
data 04.10.2016 è stato espresso con Giudizio V.I.A. n. 2712 parere favorevole,
con le seguenti prescrizioni:
a.
al
fine di minimizzare gli impatti dell’opera su specie habitat si prescrive la
rigorosa applicazione delle misure prescrittive e mitigative redatte dal
proponente oltre all’attivazione di una campagna di monitoraggio (pre e post
operam);
b.
l’opera
non dovrà interferire con la falda, per cui si deve garantire un franco, tra il
fondo scavo delle vasche e la massima escursione della falda, di spessore
almeno pari alla frangia capillare;
c.
dovrà
essere effettuato un monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, da
concordare con il Distretto A.R.T.A. competente per territorio;
d.
prima
dell’inizio dei lavori deve essere predisposto il Piano di Manutenzione
dell’opera, da trasmettere al Servizio VIA della Regione Abruzzo che lo renderà
disponibile sul sito sra.abruzzo.it;
TENUTO CONTO che al fine di
verificare nello specifico l’assenza di elementi ostativi alla realizzazione
del progetto in argomento da parte di Amministrazioni/Enti/Società esterne,
nonché di valutare la fattibilità dello stesso, sotto il profilo costruttivo,
urbanistico e ambientale, nonché della qualità progettuale, della funzionalità
e della fruibilità dell’opera di che trattasi, si è provveduto ad indire
apposita Conferenza di Servizi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 bis,
comma 2, della Legge 241/90 e s.m. e i., mediante invio di apposite lettere di
convocazione a tutte le Amministrazioni/Enti/Società interessati;
SPECIFICATO che:
-
con
nota prot. n. RA/87096 del 21.04.2016 è stata convocata la Conferenza di
Servizi, ai sensi dell’art. 14 della legge 7/8/1990 n. 241 e s.m.i., ai fini
della formazione di un verbale che tiene luogo alle autorizzazioni, ai
nulla-osta ed ai pareri tecnici, previsti dalle norme vigenti o comunque
ritenuti necessari, per il progetto definitivo dell’intervento di riduzione del
rischio idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno – Pescara - Opere di
laminazione delle piene del Fiume Pescara, individuato con D.P.C.M. 15.09.2015
e finanziato con Delibera CIPE 32/2015. Inoltre, in allegato, è stato
trasmesso, in formato elettronico, il progetto definitivo con indicazione del
link dal quale è possibile scaricare lo stesso;
-
con
nota prot. n. RA/89628 del 26.04.2016 è stata integrata le sopra citata nota;
-
con
nota prot. n. RA/11266 del 19.05.2016 è stato comunicato il rinvio della seduta
della Conferenza di che trattasi dopo il 15 giugno e a data da destinarsi a seguito
della sospensione della procedura V.I.A. da parte del Servizio Valutazione
Ambientale;
-
a
seguito del parere favorevole con prescrizioni espresso con Giudizio V.I.A. n.
2712 del 04.10.2016, con nota prot. n. RA/0068848 del 14.10.2016 sono stati
comunicati giorno, orario e luogo della Conferenza di Servizi decisoria per
l’approvazione del progetto definitivo di che trattasi che costituisce variante
agli strumenti di pianificazione urbanistica, apposizione del vincolo
preordinato all’esproprio, dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità
ed urgenza delle opere, ai sensi dell’art. 10, comma 6, del D.L 91/2014;
-
a
seguito dell’avvio del procedimento effettuato nei confronti degli intestatari
catastali delle aree occorrenti alla realizzazione dell’opera in parola, sono
pervenute n. 20 osservazioni, acquisite agli atti della Conferenza nella seduta
del 25/10/2016;
-
le
osservazioni sono state esaminate dalla Struttura di supporto al Responsabile
Unico del Procedimento, depositando agli atti della Conferenza, proposta di
controdeduzione acquisita in pari data e denominata “Apposizione del vincolo preordinato
all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità SINTESI OSSERVAZIONI E
PROPOSTA CONTRODEDUZIONI (art. 11, comma. 2, e art. 16, comma 12, del DPR
327/2001)”;
-
che
il suddetto documento è stato esaminato dal Comitato Regionale Tecnico
Amministrativo (CRTA), che, nella seduta del 22.11.2016, si è così espresso:
“esprime il parere che l’Ente Appaltante, ove intenda predisporre le procedure
espropriative, valuti le aree oggetto di intervento secondo il valore agricolo,
così come previsto dall’art. 40, comma 1, del D.P.R. 08/06/2001 n. 327 e
secondo i criteri stabiliti e parametrati nella Relazione del 13/10/2016,
elaborata dal Gruppo di Lavoro Tecnico-Amministrativo Struttura di Supporto al
Commissario e Supporto al RUP “Opere di laminazione delle piene del Fiume
Pescara. Per le aree interessate ricadenti nel Piano Regolatore Generale del
Comune di Rosciano (PE), le eventuali procedure espropriative seguano gli
stessi criteri adottati per tutti gli altri Comuni compresi nell’area di
progetto, tenendo conto del disposto di cui agli artt. 41-bis e 59 delle Norme
Tecniche del Piano Regolatore Generale di riferimento e del Certificato di
Destinazione Urbanistica reso dal Responsabile Area Tecnica del Comune di
Rosciano con prot. n. 12763 del 04/11/2016, come contemplato dal Codice Civile
Italiano, art. 2643 – Atti soggetti a trascrizione, comma 2-bis, aggiunto dal
comma 3 dell’art. 5, D.L. 13/05/2011 n. 70, convertito, con modificazioni,
dalla L. 12/07/2011, n. 106”;
-
con
nota prot. n. RA/0103222/16 del 24.11.2016, al fine di acquisire i non ancora
pervenuti pareri, autorizzazioni, licenze, nulla osta e assensi, comunque
denominati, richiesti dalle vigenti leggi statali e regionali sul progetto
definitivo in argomento, è stata convocata la Conferenza di Servizi decisoria,
alle ore 11:00 del giorno 06 Dicembre
2016 presso gli uffici della Regione Abruzzo – Servizio Genio Civile
Pescara di Via Catullo n. 2 del Comune di Pescara (5° piano);
DATO ATTO che si sono
svolte due riunioni della Conferenza di Servizi, in data 25.10.2016 e in data
06.12.2016, come da documentati verbali di pari data, acquisiti agli atti e
allegati al presente decreto come Allegato “CdS”, costituendone parte
integrante e sostanziale;
RITENUTO di dover
procedere ad una rimodulazione dell’originaria progettazione, apportando
apposita revisione all’ “Elaborato 8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di
esproprio–Elenco ditte”, all’ “Elaborato 1 – Rev. 01 – Relazione Descrittiva”,
all’ “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico Estimativo” ed all’ “Elaborato
9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, al fine di realizzare pienamente l’interesse
pubblico alle migliori condizioni possibili, tenendo conto delle prescrizioni e
delle particolari esigenze emerse in sede di Conferenza, che verranno
ottemperate con il progetto esecutivo dell’intervento e con l’esecuzione dei
successivi stralci funzionali;
RITENUTO che:
-
le
Amministrazioni convocate sono intervenute ed hanno preso parte attiva, per
quanto di rispettiva competenza, alla informativa ed alle valutazioni tecniche
nonché agli approfondimenti maturati nel corso delle riunioni istruttorie;
-
oggetto
di esame e valutazione della Conferenza sono stati gli elaborati progettuali
individuati in premessa e quelli integrativi già esaminati nel corso delle
espletate riunioni istruttorie, da considerare nel loro insieme quale parte
integrante e sostanziale del presente atto;
VALUTATE pertanto le
specifiche risultanze della Conferenza di Servizi e tenuto conto delle
prescrizioni espresse in tale sede dalle Amministrazioni/Enti/Società
convocate, per quanto di rispettiva competenza, ai sensi dell’art. 14–ter,
comma 6–bis, della legge
241/90;
VISTI nello specifico i
pareri, con prescrizioni e o diniego, nonché le condizioni indicate dalle
Amministrazioni/Enti/Società convocate alla Conferenza che si ritiene di poter
accogliere o derogare per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i
pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e gli
assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente;
DATO ATTO che l’intervento
in argomento, condiviso e frutto di esigenze espresse in diverse sedi
istituzionali, è ritenuto urgente e di grande importanza;
RITENUTO che sulla base
delle posizioni espresse o documentate in sede di Conferenza dei Servizi, nel
prendere atto del contenuto dei pareri, ed in particolare di quanto emerso
nella seduta del 25/10/2016 relativamente al parere espresso dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti – DG per la vigilanza sulle concessioni
autostradali, giusta nota prot. n. 0017588 del 21.10.2016, di poter assumere la
determinazione di conclusione del procedimento, richiamando i poteri, anche di
sostituzione e di deroga, conferiti al Commissario Straordinario delegato per
il sollecito espletamento delle procedure relative agli interventi di
mitigazione del rischio idrogeologico, dall’art. 10, commi 5 e 6, del
decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni dalla L. 11
agosto 2014, n. 116;
VISTO il progetto
definitivo relativo alla realizzazione dell’Intervento di riduzione del rischio
idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno – Pescara - Opere di
laminazione delle piene del Fiume Pescara, composto dai seguenti elaborati:
SPECIFICATO che il Progetto
Definitivo, ai sensi degli artt. 23, 24, 46 e 113 del D. Lgs. 50/2016 e degli
artt. 24 e seguenti del DPR 207/2010, si compone degli elaborati depositati in atti
ed allegati al Decreto n. 11 del 22.06.2016 di approvazione del progetto
definitivo in linea tecnica Allegato “A”, che costituisce parte integrale e
sostanziale della presente;
RICHIAMATO il Decreto n. 11
del 22.06.2016 con il quale è stato approvato, in linea tecnica, in base alle
valutazioni espresse dal R.U.P., il Progetto Definitivo dei lavori relativi
all’intervento di riduzione del rischio idraulico nel Bacino Idrografico del
Fiume Pescara denominato “Opere di Laminazione delle piene del Fiume Pescara”,
comprensivo dei relativi elaborati;
ATTESO che l’art. 23 del
Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, definisce le caratteristiche del
Progetto Definitivo stabilendo che “Il progetto definitivo individua
compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri,
dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione
appaltante e, ove presente, dal progetto di fattibilità; il progetto definitivo
contiene, altresì, tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle
prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonché la quantificazione definitiva
del limite di spesa per la realizzazione e del relativo cronoprogramma,
attraverso l'utilizzo, ove esistenti, dei prezzari predisposti dalle regioni e
dalle province autonome territorialmente competenti, di concerto con le
articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”;
PRESO ATTO che gli elementi
evidenziati nel succitato capoverso sono tutti rispettati dalla progettazione
definitiva di cui alle note Rif. 864/15 del 30.11.2015 e successive Rif. 46/16
del 26.04.2016 e Rif. 315/16 del 16.06.2016, con le quali la società Beta
Studio s.r.l. ha trasmesso gli elaborati di Progetto Definitivo e lo Studio di
Impatto Ambientale;
PRESO ATTO che con e – mail
del 14.12.2016 la società Beta Studio s.r.l. ha trasmesso la dichiarazione, ai
sensi e per gli effetti dell’art. 47 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, che
attesta che gli elaborati del progetto definitivo in argomento risultano essere
conformi e corrispondono a quanto trasmesso in forma cartacea in data
16.06.2016 (Rif. prot. n.315/16);
PRESO ATTO che l’ammontare
dei lavori è pari ad € 54.800,000,00 e che esso, con l’approvazione del
progetto definitivo in linea tecnica, disposto con Decreto n. 11 del
22.06.2016, risultava articolato secondo il seguente quadro economico:
QUADRO ECONOMICO DI SPESA |
|||
A. IMPORTO LAVORI |
IMPORTO € |
IMPORTO € |
|
a.1.1 |
CASSA "A" |
€ 13.551.381,14 |
|
a.1.2 |
CASSA "B" |
€ 13.501.399,25 |
|
a.1.3 |
CASSA "C" |
€ 7.811.610,40 |
|
IMPORTO LAVORI soggetti a ribasso |
€ 34.864.390,79 |
||
a.2 |
ONERI SPECIALI PER LA SICUREZZA
(2%) |
€ 697.287,82 |
|
A |
TOTALE IMPORTO LAVORI |
€ 35.561.678,61 |
|
B. SOMME A DISPOSIZIONE
DELL'AMMINISTRAZIONE |
IMPORTO € |
IMPORTO € |
|
b.01 |
Lavori in economia, previsti in
progetto ed esclusi dall'appalto, ivi inclusi i rimborsi previa fattura |
€ 0,00 |
|
b.02 |
Rilievi, accertamenti e indagini |
€ 533.425,18 |
|
b.03 |
Allacciamenti ai pubblici servizi |
€ 160.000,00 |
|
b.04 |
Risoluzione interferenze (Snam,
Terna, ecc.) |
€ 1.500.000,00 |
|
b.05 |
Acquisizione aree o immobili,
indennizzi, spese tec. e notarili |
€ 5.000.000,00 |
|
b.06 |
Accantonamento di cui all’articolo
133 del D.Lgs.163/2006, commi 3 e 4 |
€ 0,00 |
|
b.07 |
Spese tecniche per progettazione definitiva
ed esecutiva, sicurezza, S.I.A., D.L., misure e contabilità, collaudo |
€ 2.133.700,72 |
|
b.08 |
Spese tecnico-amministrative
(supporto R.U.P., validazione) |
€ 150.000,00 |
|
b.09 |
Spese per commissioni giudicatrici |
€ 50.000,00 |
|
b.10 |
Spese per pubblicità e per opere
artistiche |
€ 20.000,00 |
|
b.11 |
Spese per accertamenti di
laboratorio |
€ 200.000,00 |
|
b.12 |
I.V.A. ed eventuali altre imposte
su A, b.1÷4, b.7÷11 |
€ 8.879.405,49 |
|
b.13 |
Imprevisti e arrotondamenti |
€ 611.790,00 |
|
B |
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
DELL'AMMINISTRAZIONE |
€ 19.238.321,39 |
|
TOTALE (A+B) |
54.800.000,00 |
VISTO il parere
favorevole espresso dal R.U.P., con la sottoscrizione del presente atto, in
ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell’artt. 23, 24, 26 e 27 del D. Lgs.
50/2016;
PRESO ATTO che il suddetto
Quadro Economico potrebbe subire delle variazioni, nel successivo livello di
progettazione, in ordine alla rideterminazione della quota dei lavori da
valutarsi con il vigente prezziario regionale, all’aggiornamento della somma
per le imposte ed IVA ed all’aggiornamento dell’importo necessario per
l’acquisizione delle aree o per l’apposizione sulle stesse delle servitù di
allagamento, nonché di qualsiasi altra voce facente parte delle Somme a
Disposizione dell’Amministrazione;
PRESO ATTO delle
osservazioni al progetto riguardanti la procedura di acquisizione delle aree
interessate dai lavori, così come risultanti agli atti della Conferenza di
Servizi decisoria del 06.12.2016, e dei documenti denominati:
a.
Piano
Particellare di esproprio – Elenco ditte “Elaborato 8.2 – Rev. 01”, che
recepisce parzialmente tali osservazioni
stabilendo di procedere all’esproprio delle aree interessate dalla
realizzazione dei lavori della Cassa C
di Rosciano e della Cassa BSX di Cepagatti e di istituire la servitù di
allegamento sulle restanti casse così come disciplinate dall’art. 17 bis della L.R. n. 7/2010 – “Disposizioni
Regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità”, aggiunto
dall’art. 1, comma 1 della L.R. n. 33/2015;
b.
Relazione
Descrittiva “Elaborato 1 – Rev. 01”;
c.
Computo
Metrico Estimativo “Elaborato 9.2 – Rev. 01”;
d.
Quadro
Economico “Elaborato 9.3 – Rev. 01”;
RAVVISATA la necessità di
procedere anche all’approvazione dei suddetti documenti denominati “Elaborato
8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di esproprio–Elenco ditte”, “Elaborato 1 –
Rev. 01 – Relazione Descrittiva”, “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico
Estimativo” ed “Elaborato 9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, che sono parte
integrante e sostanziale del presente decreto come Allegato “B”, richiamando e
facendo proprie con il presente atto di approvazione tutte le considerazioni e
le risultanze riportate nei medesimi documenti;
DATO ATTO che con
l’approvazione di cui al precedente punto è prevista una revisione dell’importo
occorrente per l’acquisizione di aree o immobili, indennizzi, spese tecniche e
notarili, che, in questa prima fase, passa dagli originari € 5.000.000,00 agli
attuali € 8.000.000,00 con un incremento di € 3.000.000,00 e che alla relativa
copertura di tale spesa, non essendo intervenuta al momento alcuna
implementazione di risorse finanziarie, nonostante l’istanza in tal senso
formulata con nota prot. n. RA/0118854 del 14.12.2016, si provvederà attraverso
una rimodulazione dell’originario quadro economico facente parte della
progettazione definitiva, caratterizzata comunque da apprezzabili contenuti
atti a soddisfare le maggiori esigenze emerse in sede di Conferenza e a
realizzare l’interesse pubblico alle migliori condizioni possibili;
STABILITO che la
fattibilità dell’intervento previsto nella progettazione definitiva, nella versione
aggiornata, avverrà, per quanto possibile, sulla base delle risorse finanziarie
disponibili pari a complessivi € 54.800.000,00, ferma restando la necessità di
pervenire, dopo l’espletamento della procedura di gara, ad una riformulazione
del Quadro Economico di spesa che utilizzando le disponibilità delle economie
di gara riassesti prioritariamente le voci che sono state oggetto di revisione,
secondo quanto contenuto nell’ “Elaborato 9.3 – Rev. 01” e necessariamente
tenga conto delle possibili ulteriori voci indennitarie e o spese, necessarie
alla definizione della procedura espropriativa e o asservimento;
RICHIAMATI i commi 5 e 6 del
già citato art. 10 D.L. 91/2014 conv. in L. 116/2014 che così dispongono:
-
“comma
5: Nell'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, il Presidente della Regione
è titolare dei procedimenti di approvazione e autorizzazione dei progetti e si
avvale dei poteri di sostituzione e di deroga di cui all'articolo 17 del
decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni, dalla
legge 26 febbraio 2010, n. 26. A tal fine emana gli atti e i provvedimenti e
cura tutte le attività di competenza delle amministrazioni pubbliche, necessari
alla realizzazione degli interventi, nel rispetto degli obblighi internazionali
e di quelli derivanti dall'appartenenza all'Unione europea”;
-
“comma
6: L'autorizzazione rilasciata ai sensi del comma 5 sostituisce tutti i visti,
i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento
abilitativo necessario per l'esecuzione dell'intervento, comporta dichiarazione
di pubblica utilità e costituisce, ove occorra, variante agli strumenti di
pianificazione urbanistica e territoriale, fatti salvi i pareri e gli atti di
assenso comunque denominati, di competenza del Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo previsti dal codice dei beni culturali e del
paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, da rilasciarsi
entro il termine di trenta giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale
l'autorità procedente provvede comunque alla conclusione del procedimento,
limitatamente agli interventi individuati negli accordi di programma di cui al
comma 1. Per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle
aree occorrenti per l'esecuzione delle opere e degli interventi, i termini di
legge previsti dal testo unico di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e successive modificazioni, sono ridotti alla
metà”;
CONSIDERATO pertanto che
l’approvazione ed autorizzazione del progetto dell’opera da parte del
Commissario, ai sensi dei commi 5 e 6 dell’art. 10 D.L.91/2014 conv. in L.
116/2014, comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce variante
agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale dei Comuni
interessati dalla realizzazione dell’opera di che trattasi;
DATO ATTO che, ai sensi
dell’art. 3 del citato Accordo di Programma, la copertura finanziaria
dell’intervento è garantita, per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, per complessivi € 54.800,000,00 di cui € 37.695.577,83 a
valere sulle risorse FSC 2014-2020, € 9.214.474,58 a valere sulle risorse FSC
2007-2013 e € 7.889.947,59 a valere sulle proprie risorse di bilancio;
PRECISATO
che
il Codice Unico dell’Intervento (CUP) relativo a questo specifico progetto di
investimento pubblico è il seguente: J34H15001780007 e deve essere riportato su
tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, nonché
utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati
al suddetto progetto, come stabilito dalla delibera CIPE n. 32/2015;
VISTO il D. Lgs.
50/2016 e ss.mm.ii.;
VISTO il DPR 207/2010 e
ss.mm.ii. per la parte tuttora vigente a seguito dell’entrata in vigore del
D.Lgs. 50/2016;
VISTE la L.R. 77/99 e
ss.mm.ii., la L.R. 7/14 e ss.mm.ii., la L.R. 8/14 e ss. mm. ii;
DECRETA
Per
le motivazioni indicate in premessa, che si intendono qui integralmente
riportate:
1.
di prendere atto dei verbali delle
sedute della Conferenza di Servizi del 25.10.2016 e del 06.12.2016 allegati al
presente provvedimento come Allegato “CdS”;
2.
di adottare, avvalendosi dei
poteri di sostituzione e di deroga di cui ai commi 5 e 6 del D.L. 91/2014
convertito, con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116, la determinazione di conclusione del
procedimento di Conferenza di Servizi che sostituisce, ai sensi dell’art.
14–ter, comma 6–bis, della Legge 241/1990 e s.m.i., a tutti gli effetti ogni
autorizzazione, concessione, nulla–osta o atto di assenso comunque denominato
di competenza delle Amministrazioni/Enti/Società partecipanti, o comunque
invitate a partecipare, ma risultate assenti alla predetta Conferenza
3.
di controdedurre alle osservazioni
pervenute a seguito dell’avvio del procedimento espropriativo di cui agli artt.
11 e 16 del D.P.R. 327/2001 nei termini indicati nel documento “Apposizione del
vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità. SINTESI
OSSERVAZIONI E PROPOSTA CONTRODEDUZIONI (art. 11, comma. 2, e art. 16, comma
12, del DPR 327/2001)”, acquisito agli atti della Conferenza di Servizi del
25.10.2016, ed accogliere parzialmente le osservazioni formulate dal Comitato
spontaneo dei proprietari (osservazione n. 6) nei termini e nelle motivazioni
riportate nei documenti denominati:
a.
Piano
Particellare di esproprio – Elenco ditte “Elaborato 8.2 – Rev. 01”, con il
quale si stabilisce di procedere all’esproprio delle aree interessate dalla
realizzazione dei lavori della Cassa C di
Rosciano e della Cassa BSX di Cepagatti e di istituire la servitù di
allegamento sulle restanti casse così come disciplinate dall’art. 17 bis della L.R. n. 7/2010 – “Disposizioni
Regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità”, aggiunto dall’art.
1, comma 1 della L.R. n. 33/2015;
b.
Relazione
Descrittiva “Elaborato 1 – Rev. 01”;
c.
Computo
Metrico Estimativo “Elaborato 9.2 – Rev. 01”;
d.
Quadro
Economico “Elaborato 9.3 – Rev. 01”;
4.
di approvare ed autorizzare, ai
sensi dei commi 5 e 6 dell’art. 10 del D.L .91/2014 convertito, con
modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116, il progetto definitivo per la
realizzazione delle opere relative all’Intervento di riduzione del rischio
idraulico nel Bacino Idrografico del Fiume Aterno – Pescara - Opere di laminazione
delle piene del Fiume Pescara dell’importo complessivo di € 54.800,000,00, come
riportato in narrativa e composto dagli elaborati elencati nella premessa del
presente atto;
5.
che il costo di tale
intervento, così come risultante dagli elaborati depositati in atti ed allegati
al Decreto n. 11 del 22.06.2016 di approvazione del progetto definitivo in
linea tecnica Allegato “A”, con le modifiche conseguenti alla definizione degli
elaborati denominati “Elaborato 8.2 –
Rev. 01 – Piano Particellare di esproprio–Elenco ditte”, “Elaborato 1 – Rev. 01
– Relazione Descrittiva”, “Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico
Estimativo” ed “Elaborato 9.3 – Rev. 01 – Quadro Economico”, che sono parte
integrante e sostanziale del presente decreto come Allegato “B”, risulta
articolato secondo il seguente quadro economico:
QUADRO ECONOMICO DI
SPESA |
|||
A. IMPORTO LAVORI |
IMPORTO € |
IMPORTO € |
|
a.1.1 |
CASSA "A" |
€ 11.328.571,26 |
|
a.1.2 |
CASSA "B" |
€ 15.882.927,69 |
|
a.1.3 |
CASSA "C" |
€ 7.652.891,84 |
|
|
IMPORTO LAVORI
soggetti a ribasso |
€ 34.864.390,79 |
|
a.2 |
ONERI SPECIALI PER LA
SICUREZZA (2%) |
€ 697.287,82 |
|
|
|
||
A |
TOTALE IMPORTO
LAVORI |
€ 35.561.678,61 |
|
|
|||
B. SOMME A
DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE |
IMPORTO € |
IMPORTO € |
|
b.01 |
Lavori in economia,
previsti in progetto ed esclusi dall'appalto, ivi inclusi i rimborsi previa
fattura |
€ 0,00 |
|
b.02 |
Rilievi, accertamenti
e indagini |
€ 210.000,00 |
|
b.03 |
Allacciamenti ai
pubblici servizi |
€ 100.000,00 |
|
b.04 |
Risoluzione
interferenze (Snam, Terna, ecc.) |
€ 450.000,00 |
|
b.05 |
Acquisizione aree o
immobili, indennizzi, spese tec. e notarili |
€ 5.000.000,00 |
|
b.05.1 |
Ulteriori somme per
acquisizione aree o immobili, indennizzi, spese tec. e notarili (Rif.
Elaborato 8.2 Rev. 1) |
€ 3.000.000,00 |
|
b.06 |
Accantonamento di cui
all’articolo 133 del D.Lgs.163/2006, commi 3 e 4 |
€ 0,00 |
|
b.07 |
Spese tecniche per
progettazione definitiva ed esecutiva, sicurezza, S.I.A., D.L., misure e
contabilità, collaudo |
€ 1.200.000,00 |
|
b.08 |
Spese
tecnico-amministrative (supporto R.U.P., validazione) |
€ 100.000,00 |
|
b.09 |
Spese per commissioni
giudicatrici |
€ 50.000,00 |
|
b.10 |
Spese per pubblicità e
per opere artistiche |
€ 0,00 |
|
b.11 |
Spese per accertamenti
di laboratorio |
€ 200.000,00 |
|
b.12 |
I.V.A. ed eventuali
altre imposte su A, b.1÷4, b.7÷11 |
€ 8.342.329,29 |
|
b.13 |
Imprevisti e
arrotondamenti |
€ 585.992,10 |
|
B |
TOTALE SOMME A
DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE |
€ 19.238.321,39 |
|
|
|
||
TOTALE (A+B) |
54.800.000,00 |
6.
di stabilire che, ai sensi dei
commi 5 e 6 dell'art. 10 D.L. 91/2014 convertito, con modificazioni dalla L. 11
agosto 2014, n. 116, l’approvazione ed autorizzazione del progetto definitivo
costituisce variante agli strumenti urbanistici dei Comuni interessati dalla realizzazione
dell’opera di che trattasi dando atto che, ai sensi dell’art. 9 D.P.R.
327/2001, la variante costituisce apposizione del vincolo preordinato
all’esproprio;
7.
di approvare espressamente i
documenti denominati “Elaborato 8.2 – Rev. 01 – Piano Particellare di
esproprio–Elenco ditte”, “Elaborato 1 – Rev. 01 – Relazione Descrittiva”,
“Elaborato 9.2 – Rev. 01 – Computo Metrico Estimativo” ed “Elaborato 9.3 – Rev.
01 – Quadro Economico”, che sono parte integrante e sostanziale del presente
decreto come Allegato “B”, richiamando e facendo proprie con il presente atto
di approvazione tutte le considerazioni e le risultanze riportate nei medesimi
documenti che integrano e sostituiscono gli elaborati progettuali;
8.
di prendere atto che con
l’approvazione del progetto in argomento, nella versione aggiornata, è prevista
una revisione dell’importo occorrente per l’acquisizione di aree o immobili,
indennizzi, spese tecniche e notarili, che passa dagli originari € 5.000.000,00
agli attuali € 8.000.000,00 con un incremento di € 3.000.000,00 e che alla
relativa copertura di tale spesa, non essendo intervenuta al momento alcuna
implementazione di risorse finanziarie, nonostante l’istanza in tal senso
formulata con nota prot. n. RA/0118854 del 14.12.2016, si provvederà con una
rimodulazione dell’originaria progettazione, caratterizzata comunque da
apprezzabili contenuti atti a soddisfare le maggiori esigenze emerse in sede di
Conferenza e a realizzare l’interesse pubblico alle migliori condizioni
possibili;
9.
di stabilire che la
fattibilità dell’intervento previsto nella progettazione definitiva, nella
versione aggiornata, avverrà, per quanto possibile, sulla base delle risorse
finanziarie disponibili pari a complessivi € 54.800,000,00, ferma restando la
necessità di pervenire, dopo l’espletamento della procedura di gara, ad una
riformulazione del quadro economico di spesa che utilizzando le disponibilità
delle economie di gara, riassesti prioritariamente le voci che sono state
oggetto di revisione, secondo quanto contenuto nell’ “Elaborato 9.3 – Rev. 01”
e necessariamente tenga conto delle possibili ulteriori voci indennitarie e o
spese, necessarie alla definizione della procedura espropriativa e o
asservimento;
10.
di dichiarare, ai sensi
dell'art. 10, comma 6, della L. 91/2014, convertito, con modificazioni dalla L.
11 agosto 2014, n. 116, e dell'art. 12, comma 1, lett. a), del D.P.R. 327/2001,
la pubblica utilità delle opere;
11.
di dare atto che ai sensi
dell’art. 13 del D.P.R. 327/2001, l’emanazione del decreto di esproprio avverrà
entro cinque anni dalla data di efficacia della dichiarazione di pubblica
utilità di cui al presente atto;
12.
di dare atto che la copertura
finanziaria dell’intervento è garantita, per il Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, per complessivi € 54.800,000,00 di cui €
37.695.577,83 a valere sulle risorse FSC 2014-2020, € 9.214.474,58 a valere
sulle risorse FSC 2007-2013 e € 7.889.947,59 a valere sulle proprie risorse di
bilancio;
13.
di comunicare la presente
ordinanza ai singoli proprietari delle aree interessate dai lavori ai sensi
dell'art. 17, comma 2, del D.P.R. 327/2001;
14.
di trasmettere ai Comuni di
Rosciano (PE), Cepagatti (PE), Chieti e Manoppello (PE) copia del presente
provvedimento e dei relativi elaborati progettuali per gli adempimenti
successivi, giusta comma 6 dell’art. 10 del D.L. 91/2014;
15.
di pubblicare il presente atto,
ai sensi dell’art. 42 D.lgs. 14.03.2013 n. 33, sul sito istituzionale della
Regione Abruzzo, nella Sezione Sportello Regionale Ambiente (link: http://sra.regione.abruzzo.it/).
Il
presente atto è pubblicato integralmente sul BURAT, ai sensi degli articoli 4,
5 e 5 bis della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi
della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.18 della L.R. 23/2007.
Il COMMISSARIO
STRAORDINARIO DELEGATO
Dott.
Luciano D’Alfonso