LA
PRIMA COMMISSIONE CONSILIARE
VISTA la risoluzione n.
7 del 14.03.2017, a firma dei Consiglieri: Paolini – Gatti – Sospiri – Mariani
– D’Ignazio – Olivieri - Berardinetti e
Di Dalmazio recante:
“Legittima difesa”;
UDITA l’illustrazione
del consigliere Paolini;
UDITI gli interventi
dei Consiglieri: Marcozzi, Di Dalmazio, Paolini, Febbo,
Bracco e Di Nicola;
VISTO l’Art. 158 del
Regolamento interno dei lavori del Consiglio Regionale;
A
maggioranza dei
Consiglieri presenti
L’APPROVA
Nel
testo che di seguito si trascrive:
PREMESSO
1. che recenti fatti di cronaca hanno evidenziato una
sempre e maggiore criminalità organizzata, in continua crescita e più
pericolosa, che senza scrupoli si introduce in abitazioni private o in altri
luoghi di dimora privata, nonché in attività commerciali, professionali ed
imprenditoriali, con il fine di commettere delitti di rapina o di furto. E’
sempre più alta, quindi, la richiesta di rassicurazione da parte dei comuni
cittadini che vedono in crescita una situazione che genera fortissimo allarme
sociale;
CONSIDERATO
1.
che coloro i quali vengono offesi nei
propri luoghi privati o di dimora, per difendere la propria incolumità e dei
propri cari, in molti casi si vedono rinviati a giudizio dalla Magistratura
ordinaria perché accusati di aver ecceduto nell’esercizio della legittima
difesa;
CONSIDERATO
1. altresì che si auspica vivamente il
rafforzamento delle misure collettive ed individuali
di protezione nei confronti di coloro che si trovano in situazioni di pericolo
per la propria vita attraverso il rafforzamento del numero delle forze
dell’ordine, ma che ora è più urgente
intervenire legislativamente nel senso
di punire più severamente la violazione di domicilio, escludendo qualsiasi
responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si è introdotto in un
luogo privato, al fine di delinquere, ma proteggendo colui che difende
l’incolumità o i beni propri o altrui all’interno del proprio domicilio, della
propria attività commerciale, professionale ed imprenditoriali
IL
CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
IL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
-
a farsi promotore presso la Conferenza Stato-Regioni
per richiedere con urgenza la calendarizzazione della discussione dei progetti
di leggi che sono attualmente inscritti all’O.d.g. delle Commissioni competenti
delle due Camere del Parlamento italiano.