Nuova Procedura ex art. 153, comma 19, D.lgs. 163/2006 per la concessione relativa alla progettazione definitiva ed esecutiva, alla esecuzione dei lavori di nuova costruzione, demolizione e ristrutturazione dell’Ospedale clinicizzato “SS. Annunziata” di Chieti ed alla gestione di alcuni servizi non sanitari e commerciali. Valutazione di Pubblico Interesse della proposta presentata dal costituendo Raggruppamento Temporaneo di Imprese Giuseppe Maltauro SpA, Azienda Bresciana Petroli Nocivelli SpA, Finanza e Progetti SpA. Diffida ad adempiere ad opera della ASL Lanciano-Vasto-Chieti.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

VISTO il Decreto Lgs 18 aprile 2016 n. 50 recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”

 

RICHIAMATE

-        la DGR n. 395 del 23.05.2015 avente ad oggetto “Attivazione della procedura per la ricostruzione potenziata del plesso ospedaliero clinicizzato di Chieti” con la quale, sottolineato il ruolo regionale strategico straordinariamente rivestito dal Presidio ospedaliero di Chieti per i Centri di eccellenza che lo caratterizzano da anni e preso atto della proposta avanzata dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti, in data 27.06.2014, ai sensi dell’art.153, comma 19, D.Lgs.n.16372006 relativa alla costruzione di un nuovo plesso ospedaliero, idoneo ad erogare attività di assistenza e cura in modo integrato e sinergico, si è disposto, tra l’altro:

a)      di “procedimentalizzare”, quale rilevante priorità programmatica, la proposta di Project Financing in oggetto richiamata a ragione sia delle particolari e preoccupanti condizioni di precarietà strutturale accertata dai tecnici incaricati dalla Direzione Protezione Civile e dalla perizia del CTU del 30 luglio 2012 in taluni dei plessi ospedalieri, tali da lasciar presupporre una generale condizione di affanno statico di tutti i corpi di fabbrica costituenti il compendio ospedaliero teatino, sia per la sua incidenza in un contesto sanitario aziendale strettamente correlato alle esigenze didattiche della Facoltà di Medicina di Chieti, nella piena consapevolezza dell’evidente interesse pubblico sotteso alla suddetta proposta e della disponibilità, per le esigenze di edilizia sanitaria, dello strumento di cui all’art.153, comma 19, D.Lgs.163/2006 che trasforma in “cespite finanziante”, tra gli altri, i costi di esercizio manutentivo delle strutture esistenti, provenienti dal passato;

b)      di impegnare il competente Servizio Investimenti Strutturali del Dipartimento Salute e Welfare ad attivare tutte le procedure amministrative per la definizione istruttoria della proposta in oggetto indicata;

-            la DGR n. 133 del 04.03.2016 avente ad oggetto “Procedura ex art. 153, comma 19, D.lgs. 163/2006 per la concessione relativa alla progettazione definitiva ed esecutiva, alla esecuzione dei lavori di nuova costruzione, demolizione e ristrutturazione dell’Ospedale clinicizzato “SS. Annunziata” di Chieti ed alla gestione di alcuni servizi non sanitari e commerciali. Valutazione di Pubblico Interesse della proposta presentata dal costituendo Raggruppamento Temporaneo di Imprese Giuseppe Maltauro SpA, Azienda Bresciana Petroli Nocivelli SpA, Finanza e Progetti SpA”, con la quale, richiamata la circostanza per cui la proposta di project-financing è stata inoltrata in data 4 aprile 2014 prot.n.20283 alla sede della ASL Lanciano –Vasto-Chieti, competente utilmente in linea tecnica rispetto alla struttura ospedaliera teatina in quanto individuata dal proponente RTI quale potenziale amministrazione aggiudicatrice, così ossequiando il dettato del primo capoverso del comma 19 dell’art.153 del D.lgs.n.163/2006 e tuttavia considerato che la proposta presentata involge dimensioni programmatorie, nonché amministrative e tecniche di così elevata rilevanza da richiedere assunzione di decisioni da parte degli Organi collegiali del livello di governo della Regione in virtù dei poteri a questa spettante di programmazione, indirizzo e controllo di cui al Decreto legislativo n.502/1992 ed alla Legge 67/1988, si è rimarcata la particolare articolazione politico-tecnico-amministrativa del complesso delle strutture sanitarie coinvolte nel procedimento avviato, di talché il riconoscimento del “Pubblico Interesse” non può essere espresso da una struttura sanitaria intermedia – ancorché formalmente destinataria della proposta – rispetto a quella decisionale di competenza programmatoria e, in sintesi, istituzionale, né quest’ultima può osservare nel merito puntuale della proposta presentata mancando delle specifiche consistenze tecniche, giuridiche e finanziarie necessarie a sostenere, in uno all’espressione del pubblico interesse, valutazioni tendenti al miglioramento della proposta sotto i vari aspetti che la connotano e sono stati conseguentemente predefinite, ai fini della dichiarazione di “Pubblico Interesse” della proposta ai sensi dell’art. 153 comma 19 del Codice dei Contratti, le azioni e le prescrizioni in capo alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti ed alla Giunta Regionale;

 

CONSIDERATO che, in ossequio al disposto della predetta D.G.R. n.133 del 4.03.2016, è stata formulata all’ANAC, con nota della Presidenza prot. n. RA/63485/SQ del 23.03.2016, una richiesta di parere in ordine alla insussistenza di eventuali profili di irregolarità e/o di illegittimità sulla procedura così come delineata dalla deliberazione in parola ed in particolare rispetto a quanto disposto dall’art.153, comma 19, D.lgs.12.04.2006 n.163 e di valutazioni con riguardo alla società Giuseppe Maltauro SpA, Azienda Bresciana Petroli Nocivelli SpA e Finanza e progetti S.p.A. quali soggetti del proponente RTI e che detta richiesta è stata riscontrata dall’ANAC con nota prot. 83085 del 25.05.2016 richiamando il proprio difetto di competenza al vaglio preventivo di legittimità di atti adottati dalle singole amministrazioni nell’esercizio dei propri compiti;

 

RICHIAMATA, altresì, la copiosa corrispondenza relativa alla proposta di Project Financing di che trattasi intercorsa tra la ASL Lanciano-Vasto-Chieti e gli uffici competenti dell’Assessorato regionale alla Programmazione Sanitaria;

 

PRESO ATTO dei sotto elencati verbali:

1.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 7 agosto 2015, presso la Sala Giunta della Presidenza al 7° piano del Palazzo del Consiglio Regionale in Piazza Unione

2.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 6 luglio 2015, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

3.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 18 dicembre 2015, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

4.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 4 aprile 2016, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

5.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 5 maggio 2016, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

6.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 20 maggio 2016, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

7.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 25 agosto 2016, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

8.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 2 novembre 2016, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

9.      Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 29 dicembre 2016, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

10.    Verbale della riunione tenutasi a Pescara, in data 13 marzo 2017, presso gli Uffici della Presidenza al 5° piano di V.le Bovio, 425

 

CONSIDERATO che, con la sopra richiamata DGR 133/2016, la Giunta Regionale ha incaricato la ASL Lanciano-Vasto-Chieti di provvedere alle incombenze concernenti la puntuale disamina del progetto preliminare, previa individuazione della figura del Responsabile del Procedimento tra le figure apicali della propria struttura organizzativa, inserendo nella proposta stessa– se del caso – ogni modifica o integrazione ritenuta necessaria per la sua migliore sostenibilità sotto il profilo finanziario, nonché sotto quelli della fruibilità, della rispondenza ai requisiti di accreditamento istituzionale ai sensi della L.R. n. 32/07 e di ogni altra ragione ritenuta pertinente o opportuna;

 

CONSIDERATO

-                   che, nel frattempo, vi è stata una evoluzione normativa delle disposizioni in materia di appalti e contratti pubblici a seguito dell’entrata in vigore del Nuovo Codice dei contratti pubblici introdotto dal Decreto Lgs 50/2016 che ha sostituito ed abrogato le disposizioni di cui al Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163;

-                   che, alla luce della nuova normativa sopra richiamata, il soggetto proponente ha provveduto a riformulare la proposta già esistente, adeguandola in conformità alle disposizioni del nuovo Codice degli appalti e a trasmetterla alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti in data 19/07/2016;

 

PRESO ATTO del parere reso dalla Avvocatura Regionale alla Direzione Generale della ASL2 Lanciano-Vasto-Chieti con nota prot. 3332PA64/16 del 9 gennaio 2017 nel quale, in particolare, si è dato evidenza, in adesione al parere precedentemente espresso dal consulente della ASL 2, che, alla data del 19/07/2016, la c.d. “nuova proposta” formulata dai proponenti risultava priva, altresì, del corredo documentale richiesto dalla legge ed era dunque da ritenersi formalmente incompleta e che la stessa veniva completata solo in data 22.11.2016 con la nota della ICM SpA ricevuta dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti con il n. di protocollo 60622 del 22.11.2016; e che è da tale data (22.11.2016), dunque che, in assenza di una preventiva dichiarazione di irricevibilità della proposta del 19/07/2016 o di termini per la presentazione di proposte di finanza di progetto ad impulso privato previsti dalla legge a pena di decadenza, occorre far riferimento ai fini del perfezionamento della fase di avvio della procedura de qua, a seguito dell’avvenuto completamento da parte del soggetto proponente sia dei requisiti previsti dal comma 8 dell’art. 183 D.Lgs n. 50/2016 per la presentazione della proposta, sia del corredo documentale prescritto dal comma 15 del citato art. 183 e che, dunque, da tale data decorre il dies a quo del termine perentorio dei tre mesi assegnato dalla legge all’amministrazione aggiudicatrice per la valutazione della fattibilità della proposta;

 

CONSIDERATO che, nel riprodurre il contenuto dell’abrogato art. 153, comma 19, del D.Lgs n. 163/2006, l’art. 183, comma 15, del D.Lgs 50/2016 (Nuovo Codice degli Appalti) ribadisce la perentorietà del termine di tre mesi dalla presentazione della proposta convenzionale entro cui l’amministrazione aggiudicatrice è tenuta inderogabilmente a concludere il procedimento di verifica della fattibilità della proposta stessa;

 

RAVVISATO che il termine per la conclusione del procedimento deve considerarsi ineluttabilmente già trascorso e superato senza che l’amministrazione aggiudicatrice –individuata dalla DGR n.133/2016 nella ASL Lanciano-Vasto-Chieti - si sia determinata nella conclusione del procedimento di verifica dei requisiti soggettivi del proponente, così surrettiziamente eludendo il carattere perentorio del termine di tre mesi fissato dall’art. 183, comma 15, del sopra richiamato D,lgs n. 50/2016;

 

EVIDENZIATO come il ritardo con cui la Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha condotto la fase istruttoria concretizzi una condotta dilatoria ed omissiva che, oltre a pregiudicare l’interesse pubblico evocato nelle deliberazioni regionali innanzi richiamate, rischi di esporre la stessa Amministrazione regionale alle conseguenze risarcitorie di azioni legali preannunciate dal RTI a tutela dei propri diritti e prerogative nei confronti dell’amministrazione inadempiente;

 

PRESO ATTO, altresì, della nota della ICM S.p.A. prot.001/17/1326 del 20.03.2017 nella quale, tra l’altro, si evidenzia “come l’ingiustificato ritardo con cui ASL 2 sta conducendo l’esame del progetto di finanza presentato dal RTI, unitamente all’atteggiamento assunto nel corso di questi ultimi mesi nei confronti del medesimo progetto attraverso la divulgazione a mezzo stampa di valutazioni in qualche modo anticipatorie di quelle che avrebbero dovuto essere gli esiti dell’istruttoria documentale e di merito da svolgersi nei termini di cui all’art.183 co.15 del nuovo codice, non solo si pongano quali comportamenti illegittimi sotto il profilo prettamente procedurale, ma legittimano in capo alla scrivente l’insorgenza di dubbi circa la sussistenza della dovuta imparzialità in capo allo stesso ente esaminatore”;

 

RITENUTO, pertanto, in ragione delle rilevanti esigenze di interesse pubblico evidenziate nelle richiamate deliberazioni regionali e che, in questa sede, si riconfermano nonchè delle conseguenze pregiudizievoli potenzialmente discendenti dalla condotta dilatoria e omissiva della ASL 2, di dover prendere atto della infruttuosità del procedimento di valutazione della proposta in oggetto- protrattosi complessivamente per 990 giorni (dal 27/06/2014 al 13/03/2017) – gestito, in ossequio alle indicazioni fornite dalla DGR.n.133 del 4.03.2016, dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti e conseguentemente di diffidare la citata Azienda, nella persona del Direttore Generale p.t., a concludere, con il carattere della sollecitudine imposto dai ritardi sin qui prodotti dalla condotta omissiva della ASL incaricata, il procedimento di valutazione della proposta in oggetto secondo i criteri di imparzialità, trasparenza e buon andamento che devono presidiare l’azione della Pubblica Amministrazione in generale e delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale in particolare ai sensi della L. n. 241/90 e ss.mm.ii. e del D.Lgs.n.502/1992 e ss.mm.ii.;

 

RITENUTO, altresì, necessario fissare il termine ultimo entro cui la ASL 2 diffidata dovrà concludere la procedura di valutazione della proposta ai sensi dell’art.183, comma 15, D.Lgs.n.50/2016 al 30 aprile p.v., riservando ulteriori determinazioni all’esito dello spirare del predetto termine;

RICHIAMATI, altresì,

-            Decreto Legislativo n. 502 del 30.12.1992;

-            Il Patto per la Salute 2014-2016 di cui all’Intesa Stato-Regioni del 10 Luglio 2014, rep n° 82/CSR;

-            Il Decreto del Ministero della Salute 2 aprile 2015, n° 70 avente ad oggetto “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”;

-            Il DCA n. 79 del 21 luglio 2016 recante “Piano di riordino della rete ospedaliera della Regione Abruzzo”;

 

VISTA la legge regionale n° 77/99 e ss.mm.ii;

 

DATO ATTO che il Direttore del Dipartimento Salute e Welfare ha espresso il proprio parere favorevole in merito alla regolarità tecnica ed amministrativa della presente proposta di deliberazione ed alla sua conformità alla legislazione vigente;

 

A voti unanimi espressi nelle forme di Legge

 

DELIBERA

 

1.      di dover prendere atto, in ragione delle rilevanti esigenze di interesse pubblico evidenziate nelle richiamate deliberazioni regionali e che, in questa sede, si riconfermano nonchè delle conseguenze pregiudizievoli potenzialmente discendenti dalla condotta dilatoria e omissiva della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, della infruttuosità del procedimento di valutazione della proposta in oggetto- protrattosi complessivamente per 990 giorni (dal 27/06/2014 al 13/03/2017) – gestito, in ossequio alle indicazioni fornite dalla DGR.n.133 del 4.03.2016, dalla ASL2 Lanciano-Vasto-Chieti e conseguentemente di diffidare la citata Azienda, nella persona del Direttore Generale p.t., a concludere il procedimento di valutazione della proposta in oggetto secondo i criteri di imparzialità, trasparenza e buon andamento che devono presidiare l’azione della Pubblica Amministrazione in generale e delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale in particolare ai sensi della L.n.241/90 e ss.mm.ii. e del D.Lgs.n.502/1992 e ss.mm.ii;

2.      di fissare il termine ultimo entro cui la ASL 2 diffidata dovrà concludere la procedura di valutazione della proposta ai sensi dell’art.183, comma 15, D.Lgs.n.50/2016 al 30 aprile p.v., riservando ulteriori determinazioni all’esito dello spirare del predetto termine;

3.      di dare mandato al Dipartimento Salute e Welfare per il compimento dei conseguenziali adempimenti di competenza ivi compresi l’urgente notifica, a mezzo PEC, del presente provvedimento di diffida alla ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, nella persona del Direttore Generale p.t., l’invio ai Ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze e la pubblicazione in forma integrale sul BURAT, oltre che sul sito istituzionale Web della Regione Abruzzo.

 

Segue Allegato