Risoluzione in favore dei cittadini e delle attività produttive ubicati nei comuni abruzzesi.

 

LA TERZA COMMISSIONE CONSILIARE

 

VISTA la Risoluzione n. 15, prot. n. 5248 del 28 febbraio 2017, a firma del Consigliere: Di Dalmazio recante: Risoluzione in favore dei cittadini e delle attività produttive ubicati nei comuni abruzzesi;

 

UDITA l’illustrazione del Presidente Berardinetti;

 

VISTO l’Art. 158 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale;

 

A maggioranza dei Consiglieri presenti

 

L’APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive

PREMESSO che

-                   gli eventi sismici del 24/8/2016 e del 30/10/2016 hanno causato ingenti danni al patrimonio immobiliare residenziale e produttivo di un’ampia zona delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria;

-                   è ancora attivo uno sciame sismico che sta mettendo a dura prova le popolazioni del centro Italia;

-                   diversi comuni della Regione Abruzzo sono compresi nei territori interessati dall’attività dello sciame sismico;

 

CONSIDERATO che

-                   a seguito degli eventi sismici si sta verificando una significativa ed importante mobilità in uscita  sia della popolazione residente che dei turisti;

-                   anche le strutture ricettive e le attività produttive stanno valutando nuove sistemazioni sia per i danni subiti dagli immobili, sia per l’impoverimento economico che non consente una agevole sopravvivenza delle attività nelle zone interessate;

-                   durante tutto il mese di gennaio 2017 una violenta e persistente ondata di maltempo si è abbattuta su tutta la Regione Abruzzo, aggravando una già critica situazione di emergenza;

 

TENUTO CONTO che

-                   la richiesta di immobili in locazione, sproporzionata rispetto all’offerta, sta generando un aumento incontrollato dei canoni di locazione;

-                   il comma 3 dell’art. 2 della Legge 9 dicembre 1998 n.431 consente la possibilità di stipulare contratti di locazione sulla base di quanto previsto negli appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative al fine di stabilire, in contradittorio, le modalità di valutazione degli immobili e definire un canone minimo e uno massimo a fronte di agevolazioni fiscali;

-                   la normativa sopra richiamata prevede la possibilità di tali accordi limitatamente alle  unità immobiliari residenziali;

-                   che, peraltro, l’incontrollato aumento dei canoni anche per le unità non residenziali costituisce un ulteriore deterrente alla continuazione delle attività esistenti e all’insediamento di nuove, con gravosa  limitazione di ripresa del tessuto economico;

-                   è necessario, pertanto, un intervento normativo, nell’ambito dei provvedimenti per i territori colpiti dall’emergenza, finalizzato ad introdurre la possibilità di accordi contenitivi dei canoni anche per le unità non residenziali e per incentivare, con agevolazioni fiscali, il ricorso a tali strumenti;

-                   a tale fine, sui contratti di locazione stipulati che prevedono il canone concordato, sarebbe opportuno applicare l’esenzione dell’imposta di bollo e di registro, oltre all’introduzione di una cedolare secca pari al 5% ;

 

ATTESO che trattandosi di situazione di emergenza, la Regione Abruzzo intende soddisfare le esigenze abitative dei cittadini, nonché quelle relative allo svolgimento ed al sostegno delle attività produttive presenti;

 

Tutto ciò premesso

 

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE ABRUZZO ED IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE D’ABRUZZO

 

SI IMPEGNANO

 

Al fine di contrastare gli incontrollabili aumenti dei canoni locatizi che potrebbero ulteriormente incentivare lo spopolamento residenziale e produttivo delle zone colpite del sisma, ad adottare tutte le iniziative istituzionali nelle sedi preposte al fine di far introdurre nei provvedimenti dedicati al superamento della situazione di emergenza disposizioni per estendere la possibilità di accordi sul canone anche a unità produttive non residenziali e a inserire misure di incentivazione fiscale per i proprietari che aderiscono a tali accordi.