LA GIUNTA REGIONALE
PREMESSO
che la Regione Abruzzo persegue politiche ambientali finalizzate alla
realizzazione di una gestione del ciclo dei rifiuti verso un’economia circolare
che prevede, prioritariamente, la promozione e diffusione di buone pratiche
ambientali dei cittadini e delle imprese, la prevenzione e riduzione della
produzione dei rifiuti urbani e speciali, il riuso, la massimizzazione del recupero di materia (riciclo), al fine di
raggiungere gli obiettivi ambientali di settore previsti dalle disposizioni
comunitarie e nazionali ed economie di scala nella gestione dei servizi;
CONSIDERATO
che l’Associazione Ecoistituto Abruzzo, con sede in via Ronchitelli,
18 - 65125 Pescara, C.F. 017433960682, ha proposto al Servizio Gestione Rifiuti
(SGR), con nota della stessa acquisita dal SGR al prot.n. RA/18661 del
23/01/2015, l’organizzazione di attività nel campo della prevenzione e
riduzione dei rifiuti ed in particolare nella promozione e diffusione sul
territorio regionale di attività di “autocompostaggio”
(compostaggio domestico) e l’organizzazione di un “Registro regionale degli autocompostatori” di cui alla Determinazione Dirigenziale
n. DR4/20 del 31.01.2012 e di un “sito web” (già in fase di sperimentazione da
parte dell’Associazione - Mondocompost), utile alla
creazione di una rete organizzata di utenti per realizzare eventi regionali
tematici e diffondere una cultura ambientale sui temi dell’economia circolare;
RICHIAMATA
la DGR n. 349 del 03/05/2010 avente per oggetto: “L.R.
19.12.2007, n. 45 e s.m.i. – Protocollo d’intesa tra
la Regione Abruzzo ed Ecoistituto Abruzzo denominato: “Mondocompost”.
Approvazione.”, con la quale sono state già organizzate attività sul territorio
regionale in collaborazione con l’Associazione Ecoistituto Abruzzo che si sono
rilevate di straordinaria efficacia (v. Rapporto finale 10/12/2013 agli atti
del SGR) per la diffusione delle attività di autocompostaggio
da parte dei Comuni in collaborazione con i cittadini
e le associazioni di volontariato ambientale e che, quindi, si ritiene siano da
proseguire e da potenziare;
RICHIAMATA
la DGR n. 409 del 02/07/2012 avente per oggetto: “D.Lgs
3.0.2006, n. 152 e s.m.i. - L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - Protocollo d'intesa tra Regione Abruzzo e Comuni
di: Carsoli (AQ), Manoppello (PE), Prezza (AQ), Tocco da Casauria (PE),
Tortoreto (TE), denominato: Promozione dell'autocompostaggio'.
Approvazione.”; (B.U.R.A.T. - Speciale Ambiente n. 55 del 01 Agosto 2012), con
la quale sono stati avviati e realizzati progetti di autocompostaggio
in collaborazione con i Comuni che hanno sortito buoni risultati ambientali;
RICHIAMATA
la Determinazione Dirigenziale n. DR4/20 del 31.01.2012 con la quale è stato
approvato il "Registro regionale degli autocompostatori",
(elenco regionale degli utenti praticanti l’autocompostaggio),
ovvero un database regionale per censire le famiglie che svolgono la pratica
dell’autocompostaggio sul territorio abruzzese;
VISTA
la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea
2008/98/Ce del 19 novembre 2008 “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga
alcune direttive”, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;
VISTA
la Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28
dicembre 2013 su un programma generale di azione dell'Unione in materia di
ambiente fino al 2020 “Vivere bene entro i limiti del nostro paese” (GUUE
28/12/2013 L 354/171) con la quale si è adottato un programma generale di
azione dell'Unione in materia di ambiente per il periodo sino al 31/12/2020 con
una visione sino al 2050, cd. “VII° Programma di azione per l'ambiente” (7°
PAA), secondo il quale vi é un grande potenziale di
miglioramento della prevenzione e della gestione dei rifiuti nell'UE per
giungere ad un migliore utilizzo delle risorse;
PRESO
ATTO che in linea con la politica ambientale
delineata dal 7° PAA, la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo
ed al Consiglio del 02/07/2014, denominata: “Verso un'economia circolare:
programma per un'Europa a zero rifiuti”, COM (2014) 398 finale, la Commissione
UE ha adottato un nuovo, ambizioso pacchetto di misure per promuovere la
transizione dell'Europa verso un'economia circolare che aumenterà la
competitività globale, sosterrà la crescita economica e genererà nuova
occupazione; oggi al centro dell'agenda delle Regioni per l'efficienza delle
risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva;
CONSIDERATO
che il nuovo programma subentra al precedente (“Ambiente 2010: il nostro
futuro, la nostra scelta”), terminato nel 2012, con un approccio diverso, che
tiene conto delle condizioni in cui l'Europa si trova ad operare, in primis le
conseguenze della crisi economica e del lancio, da parte della Commissione,
della strategia Europa2020 finalizzata a promuovere una crescita intelligente,
sostenibile, inclusiva e la realizzazione da parte dell'UE da un lato e degli
Stati membri dall'altro, di misure nel quadro di 9 obiettivi prioritari:
1. proteggere, conservare e migliorare il
capitale naturale dell'Unione;
2. trasformare /'Unione in un 'economia a
basse emissioni di carbonio, efficiente nell'impiego delle risorse, verde e
competitiva;
3. proteggere i cittadini dell'Unione da
pressioni e rischi d'ordine ambientale per la salute e il benessere;
4. sfruttare al
massimo i vantaggi
della legislazione del/ 'UE
in materia di
ambiente, migliorandone
/'applicazione;
5. migliorare le basi cognitive e
scientifiche della politica ambientale dell'UE;
6. garantire investimenti a sostegno delle
politiche in materia di ambiente e clima e tener conto delle esternalità
ambientali;
7.
migliorare
/'integrazione ambientale e la coerenza delle politiche;
8. migliorare la sostenibilità delle città
de/l'Unione;
9. aumentare l'efficacia dell'azione de//
'Unione nell’affrontare le sfide ambientali e climatiche a livello
internazionale.
PRESO
ATTO altresì, che per migliorare la gestione
dei rifiuti e promuovere nel contempo l'economia circolare la Commissione UE
prevede di:
1. Aumentare la percentuale dei rifiuti
urbani riciclati e riutilizzati (almeno il 70% entro il 2030);
2. Aumentare la percentuale del riciclo dei
rifiuti di imballaggio (almeno l '80% entro il 2030), con obiettivi intermedi
del 60% entro il 2020 e del 70% entro il 2025);
3. Vietare il collocamento in discarica dei
rifiuti riciclabili di plastica, metalli, vetro, carta e cartone e dei rifiuti
biodegradabili entro il 2025;
4. Invitare gli Stati membri ad impegnarsi e
ad abolire quasi completamente il collocamento in discarica entro il 2030;
5. Promuovere lo sviluppo di mercati delle
materie prime secondarie di qualità;
RICHIAMATA
la Risoluzione del Parlamento Europeo del 09/07/2015 “Efficienza delle risorse:
transizione verso un'economia circolare”, con la quale il Parlamento UE
sottolinea che è necessario un utilizzo delle risorse naturali in modo più
efficiente e che i nuovi obiettivi di riduzione dei rifiuti consentirebbero di
creare 180.000 posti di lavoro, introducendo in particolare:
1. Obiettivi vincolanti di riduzione dei
rifiuti urbani, commerciali ed industriali da conseguirsi entro il 2030;
2. Applicazione del principio "paga
quanto butti" per i rifiuti residui; insieme sistemi obbligatori di RD per
carta, metallo, plastica e vetro, per garantire l'elevata qualità dei materiali
riciclati;
3. Introduzione di sistemi obbligatori di RD
per i rifiuti organici entro il 2020;
4. Aumento degli obiettivi di riciclo, di
preparazione per il riutilizzo ad almeno il 70% dei rifiuti urbani,
.. etc.;
5. Riduzione vincolante e graduale di tutti i
tipi di smaltimento in discariche;
6. Introduzione di oneri sul collocamento in
discarica e sul! 'incenerimento;
VISTA
la Decisione della Commissione 955/2014/CE del 18/12/2014, che modifica la
Decisione 2000/532/Ce relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva
2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che
abroga alcune direttive (GUCE n.. L370/44 del
30.12.2014), che ha approvato il nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal 01/06/2015;
DATO
ATTO che la Strategia "Rifiuti Zero -
Zero Waste", dice no alle discariche, no agli inceneritori e dice si ad una società sostenibile e rappresenta un trampolino
per una società sostenibile ed ha bisogno di tre importanti presupposti:
responsabilità della comunità a valle, responsabilità industriale a monte ed
una buona leadership politica per unire le cose;
VISTO
il D.Lgs. 152/06, come modificato nella Parte IV dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205 “Recepimento della direttiva
2008/98/Ce - Modifiche alla parte IV del D.Lgs.
152/2006”, che prevede:
“omissis …
-
all’art. 177, comma 2: “La gestione
dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse”;
-
all’art. 177, comma 5: “omissis …
lo Stato, le Regioni, le Province autonome ed gli Enti locali esercitano i
poteri e le funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione dei
rifiuti in conformità alle disposizioni … omissis .. adottando
ogni opportuna azione ed avvalendosi, ove opportuno, mediante accordi,
contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali, di soggetti
pubblici o privati”;
-
all’art. 178, comma 1, “omissis …
La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione,
di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e
di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella
distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti,
nonché del principio chi inquina paga. .. omissis”;
-
all’art. 179, comma 1“omissis .. la gestione dei rifiuti avviene
nel rispetto della seguente gerarchia:
a. prevenzione;
b. preparazione per il riutilizzo;
c. riciclaggio;
d. recupero di altro tipo, per esempio il
recupero di energia;
e. smaltimento”;
VISTO
il D.Lgs. 152/06, come modificato nella Parte IV con
la legge 28/12/2015, n. 221 e dal D.Lgs. 03.12.2010,
n. 205 in particolare:
-
art. 180 “Prevenzione della
produzione dei rifiuti”, in particolare il comma 1-septies che prevede:
“1-septies. Al fine di ridurre la produzione di rifiuti organici e gli impatti
sull’ambiente derivanti dalla gestione degli stessi, il Ministero dell’ambiente
e della tutela del territorio e del mare, le regioni ed i comuni, nell’ambito
delle rispettive competenze, incentivano le pratiche di compostaggio di rifiuti
organici effettuate sul luogo stesso di produzione, come l’autocompostaggio
e il compostaggio di comunità, anche attraverso gli strumenti di pianificazione
di cui all’articolo 199 del presente decreto. I comuni possono applicare una
riduzione sulla tassa di cui all’articolo 1, comma 641, della legge 27 dicembre
2013, n. 147, alle utenze che effettuano pratiche di riduzione dei rifiuti di
cui al presente comma. .. omissis”;
-
art
.180-bis “Riutilizzo di prodotti e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti”;
-
art. 181 “Riciclaggio e recupero
dei rifiuti”;
-
art. 183 “Definizioni”, comma 1, lett. e) “e) “autocompostaggio”:
compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da
utenze domestiche e non domestiche, ai fini dell’utilizzo in sito del materiale
prodotto.”;
-
art. 205 “Misure per incrementare
la raccolta differenziata”;
VISTO
il D.Lgs. 13/01/2003, n. 36 avente per oggetto:
"Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di
rifiuti" e s.m.i.;
VISTA
la legge 28/12/2015, n. 221 avente per oggetto: “Disposizioni in materia
ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento
dell’uso eccessivo di risorse naturali”, che ha introdotto numerose novità in
materia di politiche ambientali, in particolare nel settore della gestione dei
rifiuti (es. “compostaggio di comunità”, misure per incentivare la riduzione della
produzione dei rifiuti ed incrementare le RD, sperimentazione del “vuoto a
rendere”, nuove disposizioni in materia di applicazione del tributo speciale,
.. etc.) ed in particolare
-
l’art. 38 “Disposizioni per
favorire la diffusione del compostaggio dei rifiuti organici” che prevede: “1.
All’articolo 180 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modificazioni, dopo il comma 1-sexies sono aggiunti i seguenti:
«1-septies.
Al fine di ridurre la produzione di
rifiuti organici e gli impatti sull’ambiente derivanti dalla gestione degli
stessi, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, le
regioni ed i comuni, nell’ambito delle rispettive competenze, incentivano le
pratiche di compostaggio di rifiuti organici effettuate sul luogo stesso di
produzione, come l’autocompostaggio e il compostaggio
di comunità, anche attraverso gli strumenti di pianificazione di cui
all’articolo 199 del presente decreto. I comuni possono applicare una riduzione
sulla tassa di cui all’articolo 1, comma 641, della legge 27 dicembre 2013, n.
147, alle utenze che effettuano pratiche di riduzione dei rifiuti di cui al
presente comma.
1-octies.
Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione, con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, di concerto con il Ministro della salute, sono stabiliti
i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il
compostaggio di comunità di rifiuti organici. Le attività di compostaggio di
comunità che, alla data di entrata in vigore del decreto di cui al presente
comma, risultano già autorizzate ai sensi degli articoli 208 o 214 del presente
decreto, possono continuare ad operare sulla base dell’autorizzazione vigente
sino alla scadenza della stessa».
2.
All’articolo 183, comma 1, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono apportate le seguenti modificazioni: a)
alla lettera e), dopo la parola: «domestiche» sono inserite le seguenti: «e non
domestiche»;
b) dopo la
lettera qq) è aggiunta la seguente: «qq-bis) “compostaggio di comunità”: compostaggio effettuato
collettivamente da più utenze domestiche e non domestiche della frazione
organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell’utilizzo del
compost prodotto da parte delle utenze conferenti».
-
l’art. 39 recante: “Sistema di
restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso
alimentare” che prevede: “Omissis ….
“1.
Al fine di prevenire la produzione di
rifiuti di imballaggio e di favorire il riutilizzo degli imballaggi usati,
entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione è
introdotto, in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, il
sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o
acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura,
ristoranti, bar e altri punti di consumo.
2.
La sperimentazione di cui al comma 1
ha una durata di dodici mesi. …. Omissis”;
-
l’art. 45 recante:
”Misure per incrementare la raccolta differenziata e ridurre la quantità
dei rifiuti non riciclati” che prevede: “omissis ….
“3.
Le regioni, anche in collaborazione
con gli enti locali le associazioni ambientaliste, individuate ai sensi
dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n.349, e successive modificazioni,
quelle di volontariato, i comitati e le scuole locali attivi nell’educazione
ambientale nonché nella riduzione e riciclo dei rifiuti, possono promuovere
campagne di sensibilizzazione finalizzate alla riduzione, al riutilizzo e al
massimo riciclo dei rifiuti. Per favorire la riduzione della produzione, il
riutilizzo ed il recupero dei rifiuti urbani, la regione può affidare ad
università e ad istituti scientifici, mediante apposite convenzioni, studi e
ricerche di supporto all’attività degli enti locali. … omissis”;
VISTO
il Decreto Direttoriale del MATT del 07/10/2013 “Adozione del Programma
nazionale di prevenzione dei rifiuti” (G.U. 18/10/2013, n. 245), lo scopo del
Programma è dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi
alla produzione dei rifiuti; il Programma fissa i seguenti obiettivi di
prevenzione al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2010:
- Riduzione del 5% della produzione di
rifiuti urbani per unità di Pil. Nell’ambito del
monitoraggio per verificare gli effetti delle misure, verrà considerato anche
l’andamento dell’indicatore Rifiuti urbani/consumo delle famiglie;
- Riduzione del 10% della produzione di
rifiuti speciali pericolosi per unità di Pil;
- Riduzione del 5% della produzione di
rifiuti speciali non pericolosi per unità di Pil.
Sulla base di nuovi dati relativi alla produzione dei rifiuti speciali, tale
obiettivo potrà essere rivisto;
CONSIDERATO
che la Regione Abruzzo condivide ed intende operare per far rientrare il ciclo
produzione consumo all'interno dei limiti delle risorse del pianeta,
riducendo la "impronta ecologica" di ognuno tramite l'eliminazione
degli sprechi e la totale re-immissione dei materiali trattati nei cicli
produttivi, massimizzando, nell'ordine, la Riduzione dei rifiuti, il Riuso dei
beni a fine vita, il Riciclaggio e minimizzando, nell'ordine, tendendo a zero
al 2020, lo smaltimento, il recupero di energia e il recupero di materia
diverso dal riciclaggio;
CONSIDERATO
che la Regione Abruzzo con L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione
integrata dei rifiuti” e s.m.i. (B.U.R.A. n. 10
Straordinario del 21.12.2007), si è dotata di un Piano Regionale di Gestione
dei Rifiuti (PRGR), redatto ai sensi del D.Lgs.
03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.,
delineando scelte impiantistiche ed indirizzi gestionali, coerenti con le
direttive europee di settore, che prevede in particolare:
-
all’art. 22 “Azioni di prevenzione
e riduzione della produzione di rifiuti”, comma 4. “4. La Giunta regionale
favorisce e promuove accordi con enti ed aziende pubbliche e private operanti
nella produzione, distribuzione e commercializzazione, con associazioni
ambientaliste, del volontariato, dei consumatori, istituzioni scolastiche, per
favorire, anche con incentivi economici finalizzati, la riduzione della
quantità dei rifiuti prodotti tramite misure ed iniziative specifiche o
previste dal piano regionale e dal programma di cui al comma 2”;
-
all’art. 22-bis “Riutilizzo di e
preparazione per il riutilizzo dei rifiuti”;
-
all’art. 23 “Obiettivi di raccolta
differenziata e di riciclo”, che ordina la materia della raccolta differenziata
su tutto il territorio regionale e fissa obiettivi, strumenti, direttive ed
indirizzi per l’esercizio delle funzioni proprie e quelle attribuite agli enti
locali e per le attività di controllo;
-
all’art. 24 “Promozione del riuso,
riciclaggio e recupero”, che prevede, al comma 4, programmi per favorire
l’utilizzo degli ammendanti (lett. i) e delle
frazioni organiche stabilizzate per interventi in campo ambientale (lett. j), nonché per favorire la diffusione del
compostaggio domestico da scarti alimentari e da rifiuti vegetali;
-
all’art. 27 “Rifiuti organici”;
-
all’art. 28 “Accordi e contratti di
programma, protocollo di intesa”;
VISTA
la legge L.R. 21/10/2013, n. 36 “Attribuzione delle funzioni relative al
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alla legge
regionale 19 dicembre 2007, n. 45 (Norme per la gestione integrata dei
rifiuti)”, che ha delineato la nuova governance del
settore e previsto l’istituzione di un’Autorità per la Gestione Integrata dei
Rifiuti (cd ”AGIR”);
VISTA
la Circolare n. 2/2011: “Indirizzi per la riduzione della produzione dei
rifiuti in ambito comunale”, emanata dal Regione Abruzzo - SGR con nota prot.n.
RA/123886 del 09.06.2011, inviata a tutti i Comuni ed ai Consorzi
comprensoriali e/o loro Società SpA (BURA n. 49
Speciale del 05.08.2011);
RICHIAMATA
la DGR n. 116 del 16/02/2016 avente per oggetto: “L.R. 19/12/2007, n. 45 – Linee
di indirizzo per l’adeguamento della normativa regionale in materia di gestione
dei rifiuti”, con la quale l’esecutivo regionale ha delineato gli indirizzi da
attuare nella gestione dei rifiuti nell’ambito delle procedure di adeguamento
del PRGR di cui alla L.R. 45/07 e s.m.i., ai sensi
dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
VALUTATO
che le previsioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), approvato
con la L.R. 45/07 e s.m.i., perseguendo obiettivi
ambientali nella gestione dei rifiuti avanzati e coerenti con le disposizioni
nazionali e comunitarie, considerano prioritario l’impegno a minimizzare la
produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, a differenziare i flussi degli stessi in modo
omogeneo al fine di avviarli al riciclo (effettivo recupero) e promuovendo
attività di preparazione al riutilizzo e/o riuso;
RITENUTO
che il recupero delle frazioni organiche tramite l’autocompostaggio
(compostaggio domestico) può:
a. dare un contributo significativo alla
corretta gestione dei rifiuti, diminuendo le quantità che devono essere
smaltite e riducendo i relativi costi;
b. ridurre i rischi di inquinamento delle
acque di falda e di produzione di gas maleodoranti in discarica, nonché ridurre
l'inquinamento atmosferico che si avrebbe bruciando tali scarti;
c. garantire la fertilità del suolo,
soprattutto con l'apporto di sostanza organica, sempre più ridotta a causa
dell'uso massiccio di concimi chimici;
d. ridurre le emissioni di CO2 attraverso
l'eliminazione delle attività di raccolta e trasporto;
RICHIAMATA
la DGR n. 418 del 04/06/2013 avente come oggetto: ”L.R.
19.12.2007, n. 45 e s.m.i.- PAR FAS Abruzzo
2007/2013. Linea d'Azione IV.1.2.a.- Intervento 3. Programma di prevenzione e
riduzione della produzione dei rifiuti. Bando per la concessione di contributi
per la realizzazione di iniziative di prevenzione e riduzione della produzione
di rifiuti.”;
RICHIAMATA
la DGR n. 420 del 04.06.2013 avente per oggetto: “Attuazione PAR FAS Abruzzo
2007/2013 - Linea d'Azione IV.1.2.a. -Intervento 1. Programma straordinario per
lo sviluppo delle raccolte differenziate e del riciclo per i Comuni.
Approvazione criteri e modalità di assegnazione dei contributi regionali” con
la quale la Regione Abruzzo ha approvato lo Strumento Attuativo Diretto (SAD)
autorizzando il competente Servizio Gestione Rifiuti ad approvare con
Determinazione Dirigenziale, in attuazione della deliberazione stessa, gli atti
amministrativi relativi alla: “Campagna regionale di comunicazione e
sensibilizzazione degli utenti”, da attuare a supporto del “Programma
straordinario per lo sviluppo delle raccolte differenziate e del riciclo per
comuni”;
RICHIAMATA
la DGR n. 1008 del 07/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD, di cui alla DGR n. 418 del 04/06/2013 e l’utilizzo di
Eu 1.060.912,58 destinati all’attuazione dell’Intervento 3 “Programma di
prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti” - Linea d’Azione IV.1.2.a
- SB 09”, per n. 41 interventi per la fornitura di compostiere, forniture di
attrezzature, casette dell’acqua, autocompostaggio, .. etc;
VISTO
l’Allegato 1 alla DGR n. 420/2013, avente per oggetto: “Programma straordinario
per lo sviluppo delle raccolte differenziate e del riciclo peri comuni –
criteri e modalità di assegnazione dei contributi”, che ha previsto nell’ambito
delle risorse complessive disponibili (€ 12.037.058,21), di destinare €
250.000,00 (duecentocinquantamila/00) alla realizzazione di una “Campagna
regionale di comunicazione e sensibilizzazione degli utenti”;
DATO
ATTO che il quadro economico, come da DGR n.
680 del 21.10.2014 del PAR FSC 2007 - 2013, “Obiettivo Rifiuti”, di competenza
del Dipartimento Opere Pubbliche Governo del Territorio Politiche
Ambientali - Servizio Gestione Rifiuti,
riferite all’Area Ambiente e Territorio - Intervento IV.1.2.a.1 - “Programma
straordinario per lo sviluppo delle raccolte differenziate e del riciclo per
Comuni”, prevede risorse in ragione di € 10.037,058,21 finalizzate sia al
co-finanziamento dei progetti dei Comuni relativi ai servizi di raccolta
differenziata (RD), in ragione di un massimo del 70% della spesa complessiva,
secondo il previsto programma operativo, sia per la realizzazione della
campagna di comunicazione per complessivi € 250.000,00;
PRESO
ATTO che con Determinazione Dirigenziale n.
DA21/139 del 24/10/2013 è stata approvata la campagna regionale denominata
Festival del Riciclo e che con Determinazione Dirigenziale n. DPC0026/72 del
26/11/2015 si è provveduto ad aggiornare ed approvare il piano di comunicazione
“Festival del Riciclo”, che prevede diverse azioni fra le cui l’azione “Mondocompost” ai fini della diffusione delle attività di autocompostaggio;
PRESO
ATTO che la proposta avanzata
dall’Associazione Ecoistituto Abruzzo, inviata al Servizio Gestione Rifiuti ed
acquisita dallo stesso al prot.n. RA/18661 del 23/01/2015 è coerente con quanto
stabilito D.Lgs 152/06 e s.m.i.,
in particolare all'art. 182-ter e con la programmazione regionale di settore
(PRGR - L.R. 45/07 e s.m.i.), ed in particolare:
-
attiva
i programmi specifici finalizzati alla prevenzione e riduzione della produzione
dei rifiuti di cui alla DGR n. 167 del 24.02.2007, alla DGR n. 1012 del
29.10.2008 ed alla DGR n. 418 del 04/06/2013;
-
è
un progetto volto a sensibilizzare le amministrazioni locali ed i cittadini ad
attuare buone pratiche ambientali attraverso la pratica dell'autocompostaggio;
-
costituisce
un importante ed essenziale momento di informazione - formazione per gli utenti
interessati e per gli operatori del settore;
-
rientra
tra le azioni di concertazione e collaborazione previste dal SGR per l'attuazione
di uno dei princìpi comunitari di settore della "responsabilità
condivisa" tra tutti gli attori del sistema di gestione del ciclo
integrato dei rifiuti urbani ed assimilati;
-
consente
delle effettive economie nella gestione dei rifiuti urbani;
-
consente
di avviare la fase gestionale del “Registro regionale degli autocompostatori”;
RITENUTO
di accogliere ed approvare integralmente il contenuto della proposta
dall’Associazione Ecoistituto Abruzzo, inviata in data 21/01/2015 al Servizio
Gestione Rifiuti ed acquisita dallo stesso al prot.n. RA/18661 del 23/01/2015 e
lo schema del Protocollo d’Intesa, elaborato dal Servizio Gestione Rifiuti,
denominato: «Mondocompost 3», di cui
all’Allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento stesso;
RITENUTO
opportuno sostenere l’iniziativa di cui al presente atto con specifiche risorse
finanziarie e far fronte al co-finanziamento delle attività e degli interventi
previsti dal protocollo d’intesa, valutabili € 10.000,00 (comprensivi di I.V.A.
ed ogni altro onere), trovano copertura nel capitolo 292200 di spesa del
bilancio del corrente esercizio, che presenta sufficienti disponibilità;
CONSIDERATO
che lo schema di Protocollo d’Intesa è inerente ai contenuti ed alle tematiche
indicate nel programma “Festival del Riciclo” ed in particolare trova
congruenza con le attività previste nel capitolo 1.1.e).7 di cui alla
Determinazione Dirigenziale n. DPC0026/72 del 26/11/2015;
VISTA
la DGR n. 35 del 29/01/2016 “Documento tecnico di accompagnamento 2016-2018 e
Bilancio finanziario gestionale 2016- Approvazione - Art. 3, comma 3, Lettera
a) e b) L.R. 19.1.2016, n. 6;
DATO
ATTO che il Dirigente del Servizio Gestione
Rifiuti del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche
Ambientali, ha espresso il proprio parere favorevole in ordine alla regolarità
tecnico-amministrativa del presente provvedimento;
DATO
ATTO che il Direttore ha espresso parere
favorevole in ordine alla coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati
al Dipartimento;
DATO
ATTO che il Direttore ha reso l’attestazione
di cui alla DGR n. 35 del 29/01/2016, debitamente firmata e riportata in calce
al dispositivo del presente atto;
UDITA
la relazione del Presidente della Giunta regionale;
VISTO
il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico
delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i.
(TUEL);
VISTA
la legge 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;
VISTO
il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTA
la L.R.14.09.1999, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e
rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;
A voti unanimi, espressi nelle forme di
legge,
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in narrativa,
che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:
1. di
approvare ai sensi dell’art. 28 della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. lo schema di Protocollo di Intesa denominato: «Mondocompost 3», di cui all’Allegato parte integrante e
sostanziale del
presente provvedimento stessa;
2. di
incaricare il componente la Giunta preposto al Servizio Gestione Rifiuti,
alla sottoscrizione del protocollo d’intesa di cui al punto 1);
3. di
incaricare il competente Servizio Gestione Rifiuti per l’adozione, con
proprie determinazioni dirigenziali, dei necessari e connessi adempimenti
tecnico-amministrativi, collegati all’attuazione del presente atto;
4. di
inviare la presente deliberazione all’Associazione Ecoistituto Abruzzo, con
sede in via Ronchitelli, 18 - 65125 Pescara, per il
seguito di competenza;
5. di
disporre la pubblicazione della presente deliberazione, comprensiva
dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.) e
sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.
Il Direttore regionale del Dipartimento
Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, ai sensi della
D.G.R. n. 35 del 29/01/2016,
ATTESTA
Che il presente provvedimento, per la
realizzazione degli interventi proposti, comporta obbligazioni finanziarie per
la Regione Abruzzo pari a Euro 10.000,00 (compresivi di I.V.A. ed ogni altro onere), che
trovano copertura con le risorse iscritte sul capitolo di spesa 292200 del
bilancio del corrente esercizio finanziario.
IL
DIRETTORE REGIONALE
Ing.
Emidio primavera