LA
GIUNTA REGIONALE
PREMESSO che la Regione Abruzzo
intende promuovere politiche ambientali che favoriscano e diffondano la
prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti, il riuso ed il
riciclo, che scoraggino lo smaltimento dei rifiuti in discarica, attraverso una
maggiore consapevolezza e responsabilità estesa dei cittadini nonché degli
operatori economici;
VISTA la nota prot.n.
19 del 15/06/2016 di ANCI Abruzzo, acquisita dal SGR al prot.n. RA/137645 del
16/06/2016, con la quale è stato proposto di attuare nella Regione Abruzzo un
progetto pilota per la sperimentazione di attività ed interventi riguardanti in
particolare uno specifico flusso di rifiuti, costituito dalle “cicche di
sigarette” e su temi inerenti la prevenzione, riduzione, riuso e riciclo dei
rifiuti;
VISTA la nota del 02/06/2016
di Globalgreen Pubblicità S.a.s. (di seguito: “Globalgreen”), acquisita dal SGR al prot.n. RA/132450 del
09/06/2016, con la quale sono state portate a conoscenza esperienze attuate in
collaborazione con alcuni Comuni abruzzesi denominate: “Progetto CIGAWAY”, un
progetto pilota per la sperimentazione di attività ed interventi riguardanti in
particolare uno specifico flusso di rifiuti, costituito dalle “cicche di
sigarette” e su temi inerenti la prevenzione, riduzione, riuso e riciclo dei
rifiuti, così come prospettato dalla proposta di ANCI Abruzzo sopra
richiamata;
RITENUTO che in base ai
consumi di sigarette è stato calcolato che ogni anno nel mondo vengono immessi
in ambiente più di 5 trilioni di cicche di sigaretta. Per quanto riguarda
l’Italia, ogni anno più di 50 miliardi di cicche vengono gettate in terra senza
alcuna attenzione. Tale mole di rifiuti, dipende sia dalla mancanza di
consapevolezza del fumatori di compiere un atto che comporta la contaminazione
dell’ambiente che dalla mancanza di disponibilità di specifici contenitori per
cicche (sia fissi che tascabili);
VISTA la portata della
problematica ambientale in Italia, come riportato nella tabella sottostante, ed
il carico inquinante espresso in tonnellate/anno (t/a), causato dall’abbandono
in strada, nei campi, sulle spiagge o gettate nei tombini delle “cicche di
sigaretta” da parte dei cittadini:
Numero di fumatori |
11 milioni |
Numero di cicche/anno prodotte |
51 miliardi |
Composti organici volatili |
1.270 tonnellate |
Gas tossici |
16 tonnellate |
Benzene |
7,6 tonnellate |
Catrame |
1.020 tonnellate |
Acetato di cellulosa |
8.600 tonnellate |
PRESO ATTO come rilevabile
da ricerche svolte in molti paesi che hanno messo in risalto come le cicche di
sigaretta sono al primo posto nella classifica dei rifiuti che imbrattano le
strade, i marciapiedi ed i mari di tutto il mondo, il Mediterraneo in
particolare. Nella tabella sottostante si riportano le dieci tipologie di
rifiuto ritrovati nel Mediterraneo. Le
cicche sono al primo posto come numero di oggetti rinvenuti.
Le dieci Tipologie più frequenti di rifiuto
marino ritrovati durante la campagna Mediterranea della ICC (2002-2006) |
||
Tipologia di rifiuto |
Numero di oggetti |
% di ritrovamenti |
Cicche di sigaretta e sigaro |
308.563 |
37 |
Bottiglie di plastica |
81.238 |
9,8 |
Sacchetti di plastica |
70.912 |
8,5 |
Lattine per bibite |
63.282 |
7,6 |
Tappi e coperchi |
60.920 |
7,3 |
Bottiglie per bevande |
48.085 |
5,8 |
Stoviglie (piatti e posate di plastica) |
32.073 |
3,8 |
Imballaggi per cibo |
21.029 |
2,5 |
Cannucce/fettucce |
17.184 |
2.1 |
Linguine lattine |
15.488 |
1.9 |
EVIDENZIATO
che il tempo di latenza delle cicche è di diversi anni
(da alcuni anni a circa 10 anni), creando in tal modo un accumulo nell’ambiente;
tale longevità è dovuta dal filtro delle sigarette che è costituito da un
ammasso di fibre di materiale plastico (12.000 fibre di acetato di cellulosa)
di difficile biodegradazione.
RILEVATO
inoltre, che la combustione del tabacco di una sigaretta comporta la produzione
di più di 4000 sostanze chimiche, molte delle quali ad azione tossica, nociva e
cancerogena e mutagena; una parte rilevante di queste sostanze resta nelle
cicche; di conseguenza la porzione residua delle sigaretta (mozzicone) contiene
un pool di agenti chimici pericolosi per l’uomo, per gli altri esseri viventi e
per l’ambiente; nonostante le molte evidenze circa la nocività delle cicche, in
molti Paesi tra cui l’Italia, è consuetudine consolidata gettare le cicche in
terra senza nessuna attenzione e considerazione;
CONSIDERATO
che fra i vantaggi della raccolta differenziata delle cicche di sigarette va
considerato anche la possibilità di un loro utilizzo ai fini del recupero
materia e/o energia con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle
stesse;
RITENUTO
opportuno avviare un progetto sperimentale costituito, in particolare, da
iniziative di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini e di collaborazione
ai vari livelli istituzionali per diffondere una cultura ambientale capace di
migliorare la qualità della vita delle comunità e volto a contrastare il
fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di
altri rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini, fazzoletti di carta,
gomme da masticare... etc.);
VISTA
la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea
2008/98/Ce del 19 novembre 2008 “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga
alcune direttive”, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;
RICHIAMATA
la DGR n. 116 del 16/02/2016 avente per oggetto: “L.R. 19/12/2007, n. 45 –
Linee di indirizzo per l’adeguamento della normativa regionale in materia di
gestione dei rifiuti”, con la quale l’esecutivo regionale ha delineato gli
indirizzi da attuare nella gestione dei rifiuti nell’ambito delle procedure di
adeguamento del PRGR di cui alla L.R. 45/07 e s.m.i.,
ai sensi dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
VISTA
la Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 dicembre
2013 su un programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino
al 2020 "Vivere bene entro i limiti del nostro paese" (GUUE
28/12/2013 L 354/171) con la quale si è adottato un programma generale di
azione dell'Unione in materia di ambiente per il periodo sino al 31/12/2020 con
una visione sino al 2050, cd. "VII° Programma di azione per
l'ambiente" (7° PAA), secondo il quale vi é un
grande potenziale di miglioramento della prevenzione e della gestione dei
rifiuti nell'UE per giungere ad un migliore utilizzo delle risorse;
PRESO
ATTO che in linea con la politica ambientale
delineata dal 7° PAA, la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo
ed al Consiglio del 02/07/2014, denominata: "Verso un'economia circolare:
programma per un'Europa a zero rifiuti”, COM (2014) 398 finale, la Commissione
UE ha adottato un nuovo, ambizioso pacchetto di misure per promuovere la
transizione dell'Europa verso un'economia circolare che aumenterà la
competitività globale, sosterrà la crescita economica e genererà nuova
occupazione; oggi al centro dell'agenda delle Regioni per l'efficienza delle
risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva;
CONSIDERATO
che il nuovo programma subentra al precedente (“Ambiente 2010: il nostro
futuro, la nostra scelta”), terminato nel 2012, che tiene conto delle
condizioni in cui l'Europa si trova ad operare, in primis le conseguenze della
crisi economica e del lancio, da parte della Commissione, della strategia
Europa2020 finalizzata a promuovere una crescita intelligente, sostenibile,
inclusiva e la realizzazione da parte dell'UE da un lato e degli Stati membri
dall'altro, di misure nel quadro di 9 obiettivi prioritari:
1. proteggere, conservare e migliorare il
capitale naturale dell'Unione;
2. trasformare /'Unione in un 'economia a
basse emissioni di carbonio, efficiente nell'impiego delle risorse, verde e
competitiva;
3. proteggere i cittadini dell'Unione da
pressioni e rischi d'ordine ambientale per la salute e il benessere;
4. sfruttare al
massimo i vantaggi
della legislazione del/ 'UE
in materia di
ambiente, migliorandone
/'applicazione;
5. migliorare le basi cognitive e
scientifiche della politica ambientale dell'UE;
6. garantire investimenti a sostegno delle
politiche in materia di ambiente e clima e tener conto delle esternalità
ambientali;
7.
migliorare
/'integrazione ambientale e la coerenza delle politiche;
8. migliorare la sostenibilità delle città
de/l'Unione;
9. aumentare l'efficacia de/l'azione de//
'Unione ne//'affeontare le sfide ambientali e
climatiche a livello internazionale.
PRESO
ATTO altresì, che per migliorare la gestione
dei rifiuti e promuovere nel contempo l'economia circolare la Commissione UE
prevede di:
1. Aumentare la percentuale dei rifiuti
urbani riciclati e riutilizzati (almeno il 70% entro il 2030);
2. Aumentare la percentuale del riciclo dei
rifiuti di imballaggio (almeno l '80% entro il 2030), con obiettivi intermedi
del 60% entro il 2020 e del 70% entro il 2025);
3. Vietare il collocamento in discarica dei
rifiuti riciclabili di plastica, metalli, vetro, carta e cartone e dei rifiuti
biodegradabili entro il 2025;
4. Invitare gli Stati membri ad impegnarsi e
ad abolire quasi completamente il collocamento in discarica entro il 2030;
5. Promuovere lo sviluppo di mercati delle
materie prime secondarie di qualità;
RICHIAMATA
la Risoluzione del Parlamento Europeo del 09/07/2015 "Efficienza delle
risorse: transizione verso un'economia circolare", con la quale il Parlamento
UE sottolinea che è necessario un utilizzo delle risorse naturali in modo più
efficiente e che i nuovi obiettivi di riduzione dei rifiuti consentirebbero di
creare 180.000 posti di lavoro, introducendo in particolare:
1. Obiettivi vincolanti di riduzione dei
rifiuti urbani, commerciali ed industriali da conseguirsi entro il 2030;
2. Applicazione del principio "paga
quanto butti" per i rifiuti residui; insieme sistemi obbligatori di RD per
carta, metallo, plastica e vetro, per garantire l'elevata qualità dei materiali
riciclati;
3. Introduzione di sistemi obbligatori di RD
per i rifiuti organici entro il 2020;
4. Aumento degli obiettivi di riciclo, di
preparazione per il riutilizzo ad almeno il 70% dei rifiuti urbani,
.. etc.;
5. Riduzione vincolante e graduale di tutti i
tipi di smaltimento in discariche;
6. Introduzione di oneri sul collocamento in
discarica e sul! 'incenerimento;
VISTO
il D.Lgs. 152/06, come modificato nella Parte IV dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205 “Recepimento della direttiva
2008/98/Ce - Modifiche alla parte IV del D.Lgs.
152/2006”, che prevede:
“omissis …
-
all’art. 177, comma 2: “La gestione
dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse”;
-
all’art. 177, comma 5: “omissis …
lo Stato, le Regioni, le Province autonome ed gli Enti locali esercitano i
poteri e le funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione dei
rifiuti in conformità alle disposizioni … omissis .. adottando ogni opportuna azione ed avvalendosi, ove
opportuno, mediante accordi, contratti di programma o protocolli d’intesa anche
sperimentali, di soggetti pubblici o privati”;
-
all’art. 178, comma 1, “omissis …
La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione,
di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e
di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella
distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti,
nonché del principio chi inquina paga. .. omissis”;
-
all’art. 179, comma 1, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.: “omissis .. la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente
gerarchia:
a. prevenzione;
b. preparazione per il riutilizzo;
c. riciclaggio;
d. recupero di altro tipo, per esempio il
recupero di energia;
e. smaltimento”;
VISTO
l’art. 206, comma 1 del D.Lgs. 152/06 “Norme in
materia ambientale” e s.m.i., che prevede la
possibilità di stipulare accordi e contratti di programma;
VISTA
la legge 28/12/2015, n. 221 avente per oggetto:
“Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e
per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, che ha introdotto
numerose novità in materia di politiche ambientali, in particolare nel settore
della gestione dei rifiuti (es. “compostaggio di comunità”, misure per
incentivare la riduzione della produzione dei rifiuti ed incrementare le RD,
sperimentazione del “vuoto a rendere”, nuove disposizioni in materia di
applicazione del tributo speciale, .. etc.) ed in particolare:
-
l’art. 32 recante: “Misure per
incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio”;
-
l’art. 40 recante: “Rifiuti da
prodotti da fumo e rifiuti di piccole dimensioni“,
volto a contrastare il fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di
prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini,
fazzoletti di carta, gomme da masticare... , etc.), prevedendo il divieto di
abbandono di tali rifiuti nel suolo, nelle acque e negli scarichi ed apposite
sanzioni pecuniarie in caso di inosservanza (co. 3) e prevede che i comuni
installino nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale
appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo (co.
1), nonché ad attuare campagne di informazione (co. 2);
-
l’art. 45 recante:
”Misure per incrementare la raccolta differenziata e ridurre la quantità
dei rifiuti non riciclati” che prevede: “Omissis ….
“3.
Le regioni, anche in collaborazione con gli enti locali le associazioni
ambientaliste, individuate ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986,
n.349, e successive modificazioni, quelle di volontariato, i comitati e le
scuole locali attivi nell’educazione ambientale nonché nella riduzione e
riciclo dei rifiuti, possono promuovere campagne di sensibilizzazione
finalizzate alla riduzione, al riutilizzo e al massimo riciclo dei rifiuti. Per
favorire la riduzione della produzione, il riutilizzo ed il recupero dei
rifiuti urbani, la regione può affidare ad università e ad istituti
scientifici, mediante apposite convenzioni, studi e ricerche di supporto
all’attività degli enti locali. .. Omissis”;
VISTO
il Decreto Direttoriale del MATT del 07/10/2013 “Adozione del Programma
nazionale di prevenzione dei rifiuti” (G.U. 18/10/2013, n. 245), lo scopo del Programma
è dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla
produzione dei rifiuti; il Programma fissa i seguenti obiettivi di prevenzione
al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2010:
- Riduzione del 5% della produzione di
rifiuti urbani per unità di PIL. Nell’ambito del monitoraggio per verificare
gli effetti delle misure, verrà considerato anche l’andamento dell’indicatore
Rifiuti urbani/consumo delle famiglie;
- Riduzione del 10% della produzione di
rifiuti speciali pericolosi per unità di PIL;
- Riduzione del 5% della produzione di
rifiuti speciali non pericolosi per unità di PIL. Sulla base di nuovi dati
relativi alla produzione dei rifiuti speciali, tale obiettivo potrà essere
rivisto;
VISTA
la Decisione della Commissione 955/2014/CE del 18/12/2014, che modifica la
Decisione 2000/532/Ce relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva
2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che
abroga alcune direttive (GUCE n. . L370/44 del
30.12.2014), che ha approvato il nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal
01/06/2015;
-
CONSIDERATO
che la Regione Abruzzo con L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione
integrata dei rifiuti” e s.m.i. (B.U.R.A. n. 10
Straordinario del 21.12.2007), si è dotata di un Piano Regionale di Gestione
dei Rifiuti (PRGR), redatto ai sensi del D.Lgs.
03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.,
delineando scelte impiantistiche ed indirizzi gestionali, coerenti con le
direttive europee di settore, che prevede in particolare:
-
all’art. 22 “Azioni di prevenzione
e riduzione della produzione di rifiuti”, comma 4. “4. La Giunta regionale
favorisce e promuove accordi con enti ed aziende pubbliche e private operanti
nella produzione, distribuzione e commercializzazione, con associazioni
ambientaliste, del volontariato, dei consumatori, istituzioni scolastiche, per
favorire, anche con incentivi economici finalizzati, la riduzione della
quantità dei rifiuti prodotti tramite misure ed iniziative specifiche o
previste dal piano regionale e dal programma di cui al comma 2”;
-
all’art. 22-bis “Riutilizzo di e
preparazione per il riutilizzo dei rifiuti”;
-
all’art. 23 “Obiettivi di raccolta
differenziata e di riciclo”, che ordina la materia della raccolta differenziata
su tutto il territorio regionale e fissa obiettivi, strumenti, direttive ed
indirizzi per l’esercizio delle funzioni proprie e quelle attribuite agli enti
locali e per le attività di controllo;
-
all’art. 24 “Promozione del riuso,
riciclaggio e recupero”, che prevede, al comma 4, programmi per favorire
l’utilizzo degli ammendanti (lett. i) e delle
frazioni organiche stabilizzate per interventi in campo ambientale (lett. j), nonché per favorire la diffusione del
compostaggio domestico da scarti alimentari e da rifiuti vegetali;
-
all’art. 28 “Accordi e contratti di
programma, protocollo di intesa”;
DATO
ATTO dei seguenti dati inerenti la produzione
dei rifiuti urbani e le RD regionali, anni 2010 - 2014:
Anno |
Pop. |
RU Indifferenziato t/a |
RD t/a |
RU t/a |
Pro capite RU Kg/ab/anno |
Pro capite RD Kg/ab/anno |
%RD |
2010 |
1.342.366 |
485.861,70 |
191.157,56 |
681.020,69 |
507,3 |
142,4 |
28,1 |
2011 |
1.307.309 |
439.775,37 |
218.234,68 |
661.820,10 |
506,2 |
166,9 |
33,0 |
2012 |
1.306.416 |
387.380,30 |
237.470,63 |
626.639,39 |
479,7 |
181,8 |
37,9 |
2013 |
1.333.939 |
342.226,21 |
257.343,90 |
600.015,93 |
449,8 |
192,9 |
42,9 |
2014 |
1.331.574 |
319.414,47 |
273.533,91 |
593.080,29 |
445,4 |
205,4 |
46,1 |
RICHIAMATA
la DGR n. 1012 del 29.10.2008 avente per oggetto: “L.R. 19.12.2007, n. 45 - Programma
per la prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti, denominato:
Ridurre e riciclare per vivere meglio. Approvazione” (B.U.R.A.T. n. 85 Speciale
del 28.11.2008, che prevede un pacchetto di azioni e progetti finalizzati in
particolare alla prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti;
VALUTATO
che le previsioni del Piano Regionale di Gestione dei
Rifiuti (PRGR), approvato con la L.R. 45/07 e s.m.i.,
perseguendo obiettivi ambientali nella gestione dei rifiuti avanzati e coerenti
con le disposizioni nazionali e comunitarie, considerano prioritario l’impegno
per diminuire la produzione di rifiuti, per differenziare i flussi degli stessi
in modo omogeneo al fine di agevolare la riduzione della produzione dei
rifiuti, il loro riutilizzo, riciclaggio e recupero;
RITENUTO
opportuno avviare un progetto sperimentale costituito, in particolare, da
iniziative di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini e di collaborazione
ai vari livelli istituzionali per diffondere una cultura ambientale capace di
migliorare la qualità della vita delle comunità e volto a contrastare il
fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di
altri rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini, fazzoletti di carta,
gomme da masticare... etc.);
RITENUTO
pertanto, di accogliere ed approvare integralmente il contenuto dello schema
del Protocollo d’Intesa, elaborato dal Servizio Gestione Rifiuti, sulla base
delle proposte avanzate da ANCI Abruzzo e dalla Globalgreen
Sas con il “Progetto CIGAWAY”, come da Allegato al presente provvedimento,
parte integrante e sostanziale dello stesso;
CONSIDERATO
che il presente Accordo:
1. è coerente con la programmazione regionale
di settore (PRGR - L.R. 45/07 e s.m.i.);
2. attua i programmi specifici finalizzati
alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti di cui alla DGR n.
1012 del 29.10.2008 e DGR n. 116 del 16/02/2016;
3. costituisce una importante ed essenziale
azione di informazione-formazione per gli utenti interessati e per gli
operatori del settore;
4. rientra tra le azioni di concertazione e
collaborazione previste dal SGR per l’attuazione di alcuni dei prioritari
princìpi comunitari di settore come: “chi inquina paga” e della “responsabilità
condivisa” tra tutti gli attori del ciclo dei rifiuti.
RICHIAMATO
il Protocollo di Intesa tra la Regione Abruzzo e l’ANCI Abruzzo, sottoscritto
in data 03/10/2015 ed in particolare l’art. 2, punto 14) dello stesso;
RITENUTO
di approvare il Protocollo di Intesa ed opportuno sostenere l’iniziativa di cui
al presente atto con specifiche risorse finanziarie e far fronte al
co-finanziamento delle attività e degli interventi previsti dal protocollo
d’intesa, valutabili in circa € 2.000,00 (comprensivi di I.V.A.), trovano
copertura nel capitolo 292210, UPB 05.02.008 di spesa del bilancio del corrente
esercizio, che presenta sufficienti disponibilità;
RICHIAMATA
la DGR n. 35 del 29/01/2016 “Documento tecnico di accompagnamento 2016-2018 e Bilancio
finanziario gestionale 2016- Approvazione - Art. 3, comma 3, Lettera a) e b)
L.R. 19.1.2016, n. 6;
DATO
ATTO che il Dirigente del Servizio Gestione
Rifiuti del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali,
ha espresso il proprio parere favorevole in ordine alla regolarità
tecnico-amministrativa del presente provvedimento;
DATO
ATTO che il Direttore ha espresso parere
favorevole in relazione alla coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati
al Dipartimento;
DATO
ATTO che il Direttore ha reso l’attestazione di
cui alla DGR n. 35 del 29/01/2016, debitamente firmata e riportata in calce al
dispositivo del presente atto;
UDITA
la relazione del Presidente della Giunta regionale;
VISTO
il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico
delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i.
(TUEL);
VISTA
la legge 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di
procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi” e s.m.i.;
VISTO
il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTA
la L.R.14.09.1999, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e
rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;
A voti unanimi, espressi nelle forme di
legge,
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in narrativa,
che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:
1. di
prendere atto delle proposte avanzate da ANCI Abruzzo con nota prot.n. 19
del 18/05/2016;
2. di
approvare ai sensi dell’art. 28 della L.R. 45/07 e s.m.i.
lo schema di Protocollo di Intesa denominato: «Progetto CIGAWAY», di cui
all’Allegato alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della
stessa;
3. di
demandare al componente la Giunta preposto al Servizio Gestione Rifiuti,
alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa di cui al punto 1);
4. di
incaricare il competente Servizio Gestione Rifiuti per l’adozione, con
proprie determinazioni dirigenziali, dei necessari e connessi adempimenti
tecnico-amministrativi, collegati all’attuazione del presente atto;
5. di
inviare la presente deliberazione all’ANCI Abruzzo, con sede in via M.
Iacobucci, n. 4 L’Aquila ed al rappresentante legale di Globalgreen
Pubblicità S.a.s., con sede via G. Corrado, 33 - 66020 Paglieta (CH);
6. di
disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione,
comprensiva dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo
(B.U.R.A.T.) ed al fine della massima diffusione sul territorio, sul sito web
della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.
Il Direttore regionale del Dipartimento
Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali,
ai
sensi della D.G.R. n. 35 del 29/01/2016,
ATTESTA
Che il presente provvedimento, per la
realizzazione degli interventi proposti, comporta obbligazioni finanziarie per
la Regione Abruzzo pari a € 2.000,00 (comprensivi di I.V.A.), che trova
copertura con le risorse iscritte sul capitolo di spesa 292210 del bilancio del corrente esercizio
finanziario.
IL
DIRETTORE REGIONALE
Ing.
Emidio Primavera