Legge 28/12/2015, n. 221 (cd “Green Economy”)  - L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - DGR n. 116 del 16/02/2016.  Approvazione schema di Protocollo di Intesa denominato: «Progetto CIGAWAY».

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

PREMESSO che la Regione Abruzzo intende promuovere politiche ambientali che favoriscano e diffondano la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti, il riuso ed il riciclo, che scoraggino lo smaltimento dei rifiuti in discarica, attraverso una maggiore consapevolezza e responsabilità estesa dei cittadini nonché degli operatori economici;

 

VISTA la nota prot.n. 19 del 15/06/2016 di ANCI Abruzzo, acquisita dal SGR al prot.n. RA/137645 del 16/06/2016, con la quale è stato proposto di attuare nella Regione Abruzzo un progetto pilota per la sperimentazione di attività ed interventi riguardanti in particolare uno specifico flusso di rifiuti, costituito dalle “cicche di sigarette” e su temi inerenti la prevenzione, riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti;

 

VISTA la nota del 02/06/2016 di Globalgreen Pubblicità S.a.s. (di seguito: “Globalgreen”), acquisita dal SGR al prot.n. RA/132450 del 09/06/2016, con la quale sono state portate a conoscenza esperienze attuate in collaborazione con alcuni Comuni abruzzesi denominate: “Progetto CIGAWAY”, un progetto pilota per la sperimentazione di attività ed interventi riguardanti in particolare uno specifico flusso di rifiuti, costituito dalle “cicche di sigarette” e su temi inerenti la prevenzione, riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, così come prospettato dalla proposta di ANCI Abruzzo sopra richiamata; 

 

RITENUTO che in base ai consumi di sigarette è stato calcolato che ogni anno nel mondo vengono immessi in ambiente più di 5 trilioni di cicche di sigaretta. Per quanto riguarda l’Italia, ogni anno più di 50 miliardi di cicche vengono gettate in terra senza alcuna attenzione. Tale mole di rifiuti, dipende sia dalla mancanza di consapevolezza del fumatori di compiere un atto che comporta la contaminazione dell’ambiente che dalla mancanza di disponibilità di specifici contenitori per cicche (sia fissi che tascabili);

 

VISTA la portata della problematica ambientale in Italia, come riportato nella tabella sottostante, ed il carico inquinante espresso in tonnellate/anno (t/a), causato dall’abbandono in strada, nei campi, sulle spiagge o gettate nei tombini delle “cicche di sigaretta” da parte dei cittadini:


 

Numero di fumatori

11 milioni

Numero di cicche/anno prodotte

51 miliardi

Composti organici volatili

1.270 tonnellate

Gas tossici

16 tonnellate

Benzene

7,6 tonnellate

Catrame

1.020 tonnellate

Acetato di cellulosa

8.600 tonnellate

 


 

PRESO ATTO come rilevabile da ricerche svolte in molti paesi che hanno messo in risalto come le cicche di sigaretta sono al primo posto nella classifica dei rifiuti che imbrattano le strade, i marciapiedi ed i mari di tutto il mondo, il Mediterraneo in particolare. Nella tabella sottostante si riportano le dieci tipologie di rifiuto ritrovati nel Mediterraneo.  Le cicche sono al primo posto come numero di oggetti rinvenuti.

 

 

Le dieci Tipologie più frequenti di rifiuto marino ritrovati durante la campagna

Mediterranea della ICC (2002-2006)

Tipologia di rifiuto

Numero di oggetti

% di ritrovamenti

Cicche di sigaretta e sigaro

308.563

37

Bottiglie di plastica

81.238

9,8

Sacchetti di plastica

70.912

8,5

Lattine per bibite

63.282

7,6

Tappi e coperchi

60.920

7,3

Bottiglie per bevande

48.085

5,8

Stoviglie (piatti e posate di plastica)

32.073

3,8

Imballaggi per cibo

21.029

2,5

Cannucce/fettucce

17.184

2.1

Linguine lattine

15.488

1.9

 


EVIDENZIATO che il tempo di latenza delle cicche è di diversi anni (da alcuni anni a circa 10 anni), creando in tal modo un accumulo nell’ambiente; tale longevità è dovuta dal filtro delle sigarette che è costituito da un ammasso di fibre di materiale plastico (12.000 fibre di acetato di cellulosa) di difficile biodegradazione.

 

RILEVATO inoltre, che la combustione del tabacco di una sigaretta comporta la produzione di più di 4000 sostanze chimiche, molte delle quali ad azione tossica, nociva e cancerogena e mutagena; una parte rilevante di queste sostanze resta nelle cicche; di conseguenza la porzione residua delle sigaretta (mozzicone) contiene un pool di agenti chimici pericolosi per l’uomo, per gli altri esseri viventi e per l’ambiente; nonostante le molte evidenze circa la nocività delle cicche, in molti Paesi tra cui l’Italia, è consuetudine consolidata gettare le cicche in terra senza nessuna attenzione e considerazione;

 

CONSIDERATO che fra i vantaggi della raccolta differenziata delle cicche di sigarette va considerato anche la possibilità di un loro utilizzo ai fini del recupero materia e/o energia con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle stesse; 

 

RITENUTO opportuno avviare un progetto sperimentale costituito, in particolare, da iniziative di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini e di collaborazione ai vari livelli istituzionali per diffondere una cultura ambientale capace di migliorare la qualità della vita delle comunità e volto a contrastare il fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare... etc.);

 

VISTA la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea 2008/98/Ce del 19 novembre 2008 “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;

 

RICHIAMATA la DGR n. 116 del 16/02/2016 avente per oggetto: “L.R. 19/12/2007, n. 45 – Linee di indirizzo per l’adeguamento della normativa regionale in materia di gestione dei rifiuti”, con la quale l’esecutivo regionale ha delineato gli indirizzi da attuare nella gestione dei rifiuti nell’ambito delle procedure di adeguamento del PRGR di cui alla L.R. 45/07 e s.m.i., ai sensi dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

 

VISTA la Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 dicembre 2013 su un programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino al 2020 "Vivere bene entro i limiti del nostro paese" (GUUE 28/12/2013 L 354/171) con la quale si è adottato un programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente per il periodo sino al 31/12/2020 con una visione sino al 2050, cd. "VII° Programma di azione per l'ambiente" (7° PAA), secondo il quale vi é un grande potenziale di miglioramento della prevenzione e della gestione dei rifiuti nell'UE per giungere ad un migliore utilizzo delle risorse;

 

PRESO ATTO che in linea con la politica ambientale delineata dal 7° PAA, la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo ed al Consiglio del 02/07/2014, denominata: "Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti”, COM (2014) 398 finale, la Commissione UE ha adottato un nuovo, ambizioso pacchetto di misure per promuovere la transizione dell'Europa verso un'economia circolare che aumenterà la competitività globale, sosterrà la crescita economica e genererà nuova occupazione; oggi al centro dell'agenda delle Regioni per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

 

CONSIDERATO che il nuovo programma subentra al precedente (“Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”), terminato nel 2012, che tiene conto delle condizioni in cui l'Europa si trova ad operare, in primis le conseguenze della crisi economica e del lancio, da parte della Commissione, della strategia Europa2020 finalizzata a promuovere una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva e la realizzazione da parte dell'UE da un lato e degli Stati membri dall'altro, di misure nel quadro di 9 obiettivi prioritari:

1.      proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell'Unione;

2.      trasformare /'Unione in un 'economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell'impiego delle risorse, verde e competitiva;

3.      proteggere i cittadini dell'Unione da pressioni e rischi d'ordine ambientale per la salute e il benessere;

4.      sfruttare  al  massimo  i  vantaggi  della  legislazione  del/ 'UE  in  materia  di  ambiente, migliorandone  /'applicazione;

5.      migliorare le basi cognitive e scientifiche della politica ambientale dell'UE;

6.      garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e tener conto delle esternalità ambientali;

7.           migliorare /'integrazione ambientale e la coerenza delle politiche;

8.      migliorare la sostenibilità delle città de/l'Unione;

9.      aumentare l'efficacia de/l'azione de// 'Unione ne//'affeontare le sfide ambientali e climatiche a livello internazionale.

 

PRESO ATTO altresì, che per migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere nel contempo l'economia circolare la Commissione UE prevede di:

1.      Aumentare la percentuale dei rifiuti urbani riciclati e riutilizzati (almeno il 70% entro il 2030);

2.      Aumentare la percentuale del riciclo dei rifiuti di imballaggio (almeno l '80% entro il 2030), con obiettivi intermedi del 60% entro il 2020 e del 70% entro il 2025);

3.      Vietare il collocamento in discarica dei rifiuti riciclabili di plastica, metalli, vetro, carta e cartone e dei rifiuti biodegradabili entro il 2025;

4.      Invitare gli Stati membri ad impegnarsi e ad abolire quasi completamente il collocamento in discarica entro il 2030;

5.      Promuovere lo sviluppo di mercati delle materie prime secondarie di qualità;

 

RICHIAMATA la Risoluzione del Parlamento Europeo del 09/07/2015 "Efficienza delle risorse: transizione verso un'economia circolare", con la quale il Parlamento UE sottolinea che è necessario un utilizzo delle risorse naturali in modo più efficiente e che i nuovi obiettivi di riduzione dei rifiuti consentirebbero di creare 180.000 posti di lavoro, introducendo in particolare:

1.      Obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti urbani, commerciali ed industriali da conseguirsi entro il 2030;

2.      Applicazione del principio "paga quanto butti" per i rifiuti residui; insieme sistemi obbligatori di RD per carta, metallo, plastica e vetro, per garantire l'elevata qualità dei materiali riciclati;

3.      Introduzione di sistemi obbligatori di RD per i rifiuti organici entro il 2020;

4.      Aumento degli obiettivi di riciclo, di preparazione per il riutilizzo ad almeno il 70% dei rifiuti urbani, .. etc.;

5.      Riduzione vincolante e graduale di tutti i tipi di smaltimento in discariche;

6.      Introduzione di oneri sul collocamento in discarica e sul! 'incenerimento;

 

VISTO il D.Lgs. 152/06, come modificato nella Parte IV dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205 “Recepimento della direttiva 2008/98/Ce - Modifiche alla parte IV del D.Lgs. 152/2006”, che prevede:

omissis

-            all’art. 177, comma 2: “La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse”;

-            all’art. 177, comma 5: “omissis … lo Stato, le Regioni, le Province autonome ed gli Enti locali esercitano i poteri e le funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione dei rifiuti in conformità alle disposizioni … omissis .. adottando ogni opportuna azione ed avvalendosi, ove opportuno, mediante accordi, contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali, di soggetti pubblici o privati”;

-            all’art. 178, comma 1, “omissis … La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga.  .. omissis”;

-            all’art. 179, comma 1, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.:  omissis .. la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:

a.       prevenzione;

b.      preparazione per il riutilizzo;

c.       riciclaggio;

d.      recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;

e.       smaltimento”;

 

VISTO l’art. 206, comma 1 del D.Lgs. 152/06 “Norme in materia ambientale” e s.m.i., che prevede la possibilità di stipulare accordi e contratti di programma;

 

VISTA la legge 28/12/2015, n. 221 avente per oggetto: “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, che ha introdotto numerose novità in materia di politiche ambientali, in particolare nel settore della gestione dei rifiuti (es. “compostaggio di comunità”, misure per incentivare la riduzione della produzione dei rifiuti ed incrementare le RD, sperimentazione del “vuoto a rendere”, nuove disposizioni in materia di applicazione del tributo speciale, .. etc.) ed in particolare:

-            l’art. 32 recante: “Misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio”;

-            l’art. 40 recante: “Rifiuti da prodotti da fumo e rifiuti di piccole dimensioni“, volto a contrastare il fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare... , etc.), prevedendo il divieto di abbandono di tali rifiuti nel suolo, nelle acque e negli scarichi ed apposite sanzioni pecuniarie in caso di inosservanza (co. 3) e prevede che i comuni installino nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo (co. 1), nonché ad attuare campagne di informazione (co. 2);

-            l’art. 45 recante: ”Misure per incrementare la raccolta differenziata e ridurre la quantità dei rifiuti non riciclati” che prevede: “Omissis ….

“3.    Le regioni, anche in collaborazione con gli enti locali le associazioni ambientaliste, individuate ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n.349, e successive modificazioni, quelle di volontariato, i comitati e le scuole locali attivi nell’educazione ambientale nonché nella riduzione e riciclo dei rifiuti, possono promuovere campagne di sensibilizzazione finalizzate alla riduzione, al riutilizzo e al massimo riciclo dei rifiuti. Per favorire la riduzione della produzione, il riutilizzo ed il recupero dei rifiuti urbani, la regione può affidare ad università e ad istituti scientifici, mediante apposite convenzioni, studi e ricerche di supporto all’attività degli enti locali. .. Omissis”;

 

VISTO il Decreto Direttoriale del MATT del 07/10/2013 “Adozione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti” (G.U. 18/10/2013, n. 245), lo scopo del Programma è dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti; il Programma fissa i seguenti obiettivi di prevenzione al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2010:

-        Riduzione del 5% della produzione di rifiuti urbani per unità di PIL. Nell’ambito del monitoraggio per verificare gli effetti delle misure, verrà considerato anche l’andamento dell’indicatore Rifiuti urbani/consumo delle famiglie;

-        Riduzione del 10% della produzione di rifiuti speciali pericolosi per unità di PIL;

-        Riduzione del 5% della produzione di rifiuti speciali non pericolosi per unità di PIL. Sulla base di nuovi dati relativi alla produzione dei rifiuti speciali, tale obiettivo potrà essere rivisto;

 

VISTA la Decisione della Commissione 955/2014/CE del 18/12/2014, che modifica la Decisione 2000/532/Ce relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (GUCE   n. .  L370/44 del 30.12.2014), che ha approvato il nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal 01/06/2015;

 

-            CONSIDERATO che la Regione Abruzzo con L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i. (B.U.R.A. n. 10 Straordinario del 21.12.2007), si è dotata di un Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), redatto ai sensi del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i., delineando scelte impiantistiche ed indirizzi gestionali, coerenti con le direttive europee di settore, che prevede in particolare:

-            all’art. 22 “Azioni di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti”, comma 4. “4. La Giunta regionale favorisce e promuove accordi con enti ed aziende pubbliche e private operanti nella produzione, distribuzione e commercializzazione, con associazioni ambientaliste, del volontariato, dei consumatori, istituzioni scolastiche, per favorire, anche con incentivi economici finalizzati, la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti tramite misure ed iniziative specifiche o previste dal piano regionale e dal programma di cui al comma 2”;

-            all’art. 22-bis “Riutilizzo di e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti”;

-            all’art. 23 “Obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo”, che ordina la materia della raccolta differenziata su tutto il territorio regionale e fissa obiettivi, strumenti, direttive ed indirizzi per l’esercizio delle funzioni proprie e quelle attribuite agli enti locali e per le attività di controllo;

-            all’art. 24 “Promozione del riuso, riciclaggio e recupero”, che prevede, al comma 4, programmi per favorire l’utilizzo degli ammendanti (lett. i) e delle frazioni organiche stabilizzate per interventi in campo ambientale (lett. j), nonché per favorire la diffusione del compostaggio domestico da scarti alimentari e da rifiuti vegetali;

-            all’art. 28 “Accordi e contratti di programma, protocollo di intesa”;

 

DATO ATTO dei seguenti dati inerenti la produzione dei rifiuti urbani e le RD regionali, anni 2010 - 2014:

 

 

Anno

Pop.

RU Indifferenziato t/a

RD t/a

RU t/a

Pro capite RU Kg/ab/anno

Pro capite RD Kg/ab/anno

%RD

2010

1.342.366

485.861,70

191.157,56

681.020,69

507,3

142,4

28,1

2011

1.307.309

439.775,37

218.234,68

661.820,10

506,2

166,9

33,0

2012

1.306.416

387.380,30

237.470,63

626.639,39

479,7

181,8

37,9

2013

1.333.939

342.226,21

257.343,90

600.015,93

449,8

192,9

42,9

2014

1.331.574

319.414,47

273.533,91

593.080,29

445,4

205,4

46,1

 

 

RICHIAMATA la DGR n. 1012 del 29.10.2008 avente per oggetto: “L.R. 19.12.2007, n. 45 - Programma per la prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti, denominato: Ridurre e riciclare per vivere meglio. Approvazione” (B.U.R.A.T. n. 85 Speciale del 28.11.2008, che prevede un pacchetto di azioni e progetti finalizzati in particolare alla prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti;

 

VALUTATO che le previsioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), approvato con la L.R. 45/07 e s.m.i., perseguendo obiettivi ambientali nella gestione dei rifiuti avanzati e coerenti con le disposizioni nazionali e comunitarie, considerano prioritario l’impegno per diminuire la produzione di rifiuti, per differenziare i flussi degli stessi in modo omogeneo al fine di agevolare la riduzione della produzione dei rifiuti, il loro riutilizzo, riciclaggio e recupero;

 

RITENUTO opportuno avviare un progetto sperimentale costituito, in particolare, da iniziative di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini e di collaborazione ai vari livelli istituzionali per diffondere una cultura ambientale capace di migliorare la qualità della vita delle comunità e volto a contrastare il fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare... etc.);   

 

RITENUTO pertanto, di accogliere ed approvare integralmente il contenuto dello schema del Protocollo d’Intesa, elaborato dal Servizio Gestione Rifiuti, sulla base delle proposte avanzate da ANCI Abruzzo e dalla  Globalgreen Sas con il “Progetto CIGAWAY”, come da Allegato al presente provvedimento, parte integrante e sostanziale dello stesso;

 

CONSIDERATO che il presente Accordo:

1.      è coerente con la programmazione regionale di settore (PRGR - L.R. 45/07 e s.m.i.);

2.      attua i programmi specifici finalizzati alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti di cui alla DGR n. 1012 del 29.10.2008 e DGR n. 116 del 16/02/2016; 

3.      costituisce una importante ed essenziale azione di informazione-formazione per gli utenti interessati e per gli operatori del settore;

4.      rientra tra le azioni di concertazione e collaborazione previste dal SGR per l’attuazione di alcuni dei prioritari princìpi comunitari di settore come: “chi inquina paga” e della “responsabilità condivisa” tra tutti gli attori del ciclo dei rifiuti.

 

RICHIAMATO il Protocollo di Intesa tra la Regione Abruzzo e l’ANCI Abruzzo, sottoscritto in data 03/10/2015 ed in particolare l’art. 2, punto 14) dello stesso;

 

RITENUTO di approvare il Protocollo di Intesa ed opportuno sostenere l’iniziativa di cui al presente atto con specifiche risorse finanziarie e far fronte al co-finanziamento delle attività e degli interventi previsti dal protocollo d’intesa, valutabili in circa € 2.000,00 (comprensivi di I.V.A.), trovano copertura nel capitolo 292210, UPB 05.02.008 di spesa del bilancio del corrente esercizio, che presenta sufficienti disponibilità;

 

RICHIAMATA la DGR n. 35 del 29/01/2016 “Documento tecnico di accompagnamento 2016-2018 e Bilancio finanziario gestionale 2016- Approvazione - Art. 3, comma 3, Lettera a) e b) L.R. 19.1.2016, n. 6;

 

DATO ATTO che il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, ha espresso il proprio parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del presente provvedimento;

 

DATO ATTO che il Direttore ha espresso parere favorevole in relazione alla coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati al Dipartimento;

 

DATO ATTO che il Direttore ha reso l’attestazione di cui alla DGR n. 35 del 29/01/2016, debitamente firmata e riportata in calce al dispositivo del presente atto;

 

UDITA la relazione del Presidente della Giunta regionale;

 

VISTO il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i. (TUEL);

 

VISTA la legge 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;

 

VISTO il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

 

VISTA la L.R.14.09.1999, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;

 

A voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

 

DELIBERA

 

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

 

1.      di prendere atto delle proposte avanzate da ANCI Abruzzo con nota prot.n. 19 del 18/05/2016;

2.      di approvare ai sensi dell’art. 28 della L.R. 45/07 e s.m.i. lo schema di Protocollo di Intesa denominato: «Progetto CIGAWAY», di cui all’Allegato alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della stessa;

3.      di demandare al componente la Giunta preposto al Servizio Gestione Rifiuti, alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa di cui al punto 1);

4.      di incaricare il competente Servizio Gestione Rifiuti per l’adozione, con proprie determinazioni dirigenziali, dei necessari e connessi adempimenti tecnico-amministrativi, collegati all’attuazione del presente atto;

5.      di inviare la presente deliberazione all’ANCI Abruzzo, con sede in via M. Iacobucci, n. 4 L’Aquila ed al rappresentante legale di Globalgreen Pubblicità S.a.s., con sede via G. Corrado, 33 - 66020 Paglieta (CH);

6.      di disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione, comprensiva dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.) ed al fine della massima diffusione sul territorio, sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.

 

Il Direttore regionale del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali,

ai sensi della D.G.R. n. 35 del 29/01/2016,

 

ATTESTA

 

Che il presente provvedimento, per la realizzazione degli interventi proposti, comporta obbligazioni finanziarie per la Regione Abruzzo pari a € 2.000,00 (comprensivi di I.V.A.), che trova copertura con le risorse iscritte sul capitolo di spesa 292210  del bilancio del corrente esercizio finanziario.

 

IL DIRETTORE REGIONALE

Ing. Emidio Primavera

 

Segue Allegato