Schema di D.P.C.M. da emanarsi ai sensi dell’art. 35 c. 1 della Legge 11 novembre 2014, n. 164. Rapporto Preliminare sul programma recante “individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché l’individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilabili”. Verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica, ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Osservazione/opposizione della Regione Abruzzo al Rapporto preliminare.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

PREMESSO che:

-            con nota prot.n. 4119 del 17/03/2016, acquisita al Servizio Gestione Rifiuti (SGR) con prot.n. RA/68321 del 31/03/2016, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), ha inviato il Rapporto preliminare sul programma recante: “Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché l’individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilabili”, di cui allo schema di D.P.C.M. da emanarsi ai sensi dell’art. 35, co. 1 della Legge 11 novembre 2014, n. 164, è stato elaborato dalla competente Direzione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), ai sensi dell’articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.;

-            il Rapporto preliminare è riferito agli aspetti di natura programmatoria di livello nazionale per l’individuazione di nuovi impianti di incenerimento da realizzare sul territorio nazionale. Secondo le intenzioni del MATTM l’obiettivo del rapporto è quello di consentire la valutazione preliminare:

·             del grado di completezza ed aggiornamento dei dati e degli elementi presi a riferimento per la determinazione del fabbisogno nazionale di incenerimento e il relativo fabbisogno residuo da soddisfare;

-            della necessità di realizzare o di potenziare le infrastrutture dedicate all’incenerimento dei rifiuti urbani e assimilati, tenendo conto non solo delle previsioni pianificate a livello regionale in materia di gestione dei rifiuti urbani, ma soprattutto del raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei di prevenzione, di raccolta differenziata, di riciclaggio e di limitare il ricorso allo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani e assimilati.

 

CONSIDERATO che pur non intervenendo sull’ubicazione dell’impiantistica di incenerimento a livello comunale o a livello di circoscrizioni di area vasta, l’emanando d.P.C.M contiene elementi diretti in grado di incidere in termini di effetti significativi sull’ambiente. Si ritiene pertanto che l’atto in esame incida direttamente sulle componenti ambientali e che, pertanto, possano essere puntualmente determinati e calcolati effetti significativi d’impatto sull’ambiente a livello di Valutazione Ambientale Strategica nazionale;

 

VISTA la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea 2008/98/Ce del 19 novembre 2008 “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;

 

VISTA la Decisione 1386/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”, relativa ad un programma generale di azione dell’Unione in materia ambientale fino al 2020 e garantire nella gestione del ciclo dei rifiuti il rispetto della gerarchia di cui all’art. 4 della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive;

 

VISTO il D.Lgs 3.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i., Parte IV “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”, che prevede all’art. 196 “Competenze delle Regioni”, comma 1:

-            lett. a) “la predisposizione, l’adozione e l’aggiornamento, sentiti le Province, i Comuni e le Autorità d’Ambito, dei piani regionali di gestione dei rifiuti, di cui all’art. 199”;

-            lett. c) “l’elaborazione, l’approvazione e l’aggiornamento dei piani per la bonifica di aree inquinate di propria competenza”;

 

VISTO il D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come modificato nella Parte IV dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205 "Recepimento della direttiva 2008198/Ce - Modifìche alla parte IV del D.Lgs. 152/06", in particolare l’art. 179 "Criteri di priorità nella gestione dei rifìuti", comma 1, che prevede che la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:

a.       prevenzione;

b.      preparazione per il riutilizzo;

c.       riciclaggio;

d.      recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;

e.       smaltimento.

 

VISTA la legge 28/12/2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, che ha introdotto numerose novità in materia di politiche ambientali, in particolare nel settore della gestione dei rifiuti;

 

CONSIDERATO che la Regione Abruzzo con L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i. (B.U.R.A. n. 10 Straordinario del 21.12.2007), si è dotata di un Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), redatto ai sensi del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i., in fase di adeguamento ai sensi dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., delineando scelte impiantistiche ed indirizzi gestionali, coerenti con le direttive europee di settore ma che, in particolare, non prevedono la realizzazione di impianti di incenerimento;

 

CONSIDERATO inoltre che sono in corso di attuazione programmi ed interventi che prevedono:

-            la promozione e diffusione delle attività di prevenzione, riduzione della produzione dei rifiuti, riuso e riciclo dei rifiuti attraverso sistemi di raccolta differenziata, organizzati prioritariamente secondo sistemi domiciliari cd. “porta a porta” e/o di “prossimità”;

-            la realizzazione di una “rete regionale” di Piattaforme Ecologiche (10), Centri di Raccolta (70) e Centri del Riuso (13), finalizzata all’effettivo riuso-recupero-riciclo dei rifiuti urbani ed assimilati (sistema CONAI, RAEE, .. etc.), con la creazione di un mercato dei prodotti riciclati e di scambio dei beni non ancora rifiuti, nell’ambito degli obiettivi fissati dal “VII° Programma d’Azione per l’Ambiente” e dal vigente “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti” (PRGR);

-            la realizzazione di una filiera del compostaggio/digestione anaerobica delle frazioni organiche (umido e verde), con produzione di “Ammendanti di qualità” (Compost Abruzzo), in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e produzione di energia pulita da biogas o biometano per autotrazione;

-            la promozione di tecnologie di trattamento del rifiuto indifferenziato in impianti di TMB che massimizzino il recupero/riciclo di materia, riducendo la quantità di rifiuti residui avviati a smaltimento;

 

VISTA la legge L.R. 21/10/2013, n. 36 “Attribuzione delle funzioni relative al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alla legge regionale 19 dicembre 2007, n. 45 (Norme per la gestione integrata dei rifiuti)”, che ha delineato la nuova governance del settore e previsto l’istituzione di un’Autorità per la Gestione Integrata dei Rifiuti (cd ”AGIR”);

 

RITENUTO di dover prevedere l’attuazione di politiche ambientali che tengano conto dell’evoluzione normativa avvenuta nel frattempo a livello Europeo e Nazionale e delineare una nuova impostazione per il percorso di adeguamento del PRGR, verso scelte di “economia circolare”;

 

RICHIAMATA la DGR n. 116 del 26/02/2016 avente per oggetto: “Linee di indirizzo per l’adeguamento della normativa regionale in materia di gestione dei rifiuti”, che ha adottato uno scenario impiantistico e gestionale basato sul massimo recupero di materia dai rifiuti e la promozione di sistemi di “tariffa puntuale”, escludendo la costruzione di nuovi impianti di produzione di CSS e di impianti di incenerimento dedicati. 

 

DATO ATTO delle n. 2 Risoluzioni del Consiglio Regionale approvate in data 29/02/2016, che si condividono e che hanno delineato gli indirizzi della pianificazione, secondo uno scenario impiantistico e gestionale basato sul massimo recupero di materia dai rifiuti e la promozione di sistemi di “tariffa puntuale”, escludendo sia la costruzione di nuovi impianti di produzione di CSS che di impianti di incenerimento dedicati, Allegati alla presente, parti integrante e sostanziale del presente atto;

 

RITENUTO di approvare la “Relazione tecnica” predisposta dal competente Servizio Gestione Rifiuti del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, di cui all’Allegato al presente atto, parte integrante e sostanziale dello stesso;

 

RITENUTO di approvare il “Parere Servizio Valutazione Ambientale - Regione Abruzzo”, sullo Schema di DPCM “Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché l’individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilabili”, di cui all’Allegato al presente atto, parte integrante e sostanziale dello stesso;

 

RITENUTO di dover inviare al MATTM, osservazione/opposizione al Rapporto preliminare riferito al programma recante: “Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché l’individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilabili”, di cui allo schema di d.P.C.M. da emanarsi ai sensi dell’art. 35, co. 1 della Legge 11 novembre 2014, n. 164;

 

DATO ATTO che il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti ha espresso parere favorevole in merito alla regolarità tecnico - amministrativa del presente provvedimento;

 

PRESO ATTO che il Direttore del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali apponendo la propria firma sul presente provvedimento attesta che il contenuto dello stesso è coerente con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati allo stesso Dipartimento;

 

RICHIAMATA la DGR n. 35 del 29/01/2016 “Documento tecnico di accompagnamento 2016-2018 e Bilancio finanziario gestionale 2016- Approvazione - Art. 3, comma 3, Lettera a) e b) L.R. 19.1.2016, n. 6;

 

UDITA la relazione del Presidente della Giunta regionale;

 

VISTO il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i. (TUEL);

 

VISTA la legge 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;

 

VISTO il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

 

VISTA la L.R.14.09.1999, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;

 

A voti unanimi resi nelle forme di legge;

 

DELIBERA

 

Per i motivi espressi in narrativa che si intendono integralmente richiamati:

 

1.      di approvare i seguenti documenti, Allegati al presente provvedimento, parte integrante e sostanziale dello stesso:

-            “Relazione tecnica” del Servizio Gestione Rifiuti;

-            “Parere Servizio Valutazione Ambientale - Regione Abruzzo”;

2.      di prendere atto e condividere le n. 2 Risoluzioni del Consiglio regionale approvate nella seduta del 29/02/2016, di cui agli Allegati, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3.      di proporre con il presente atto, osservazione/opposizione al Rapporto preliminare riferito al programma recante: “Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché l’individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilabili”, di cui allo schema di D.P.C.M. da emanarsi ai sensi dell’art. 35, co. 1 della Legge 11 novembre 2014, n. 164;

4.      di ribadire la contrarietà della Regione Abruzzo alla realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti urbani sul proprio territorio, che rappresenterebbe una previsione impiantistica in contrasto con la pianificazione regionale di settore; 

5.      di trasmettere il presente atto al Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare (MATTM) - Direzione Generale per i rifiuti e l’inquinamento e Direzione Generale per la salvaguardia ambientale;

6.      di demandare al Servizio Gestione dei Rifiuti l’attuazione di tutti gli interventi conseguenti l’adozione del presente provvedimento;

7.      di disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione, comprensiva degli Allegati, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.) ed al fine della massima diffusione sul territorio, sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.

 

 

Il Direttore regionale del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, ai sensi della D.G.R. n. 35 del 29/01/2016,

 

ATTESTA

 

Che il presente provvedimento non comporta obbligazioni finanziarie per il bilancio del corrente esercizio finanziario.

 

IL DIRETTORE REGIONALE

Ing. Emidio Primavera

 

Segue Allegato