Recepimento dell'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 7 maggio 2015 sul documento recante "Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi" – Individuazione laboratori regionale di riferimento per la diagnosi ambientale e la diagnosi clinica.

 

IL COMMISSARIO AD ACTA

 

VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 luglio 2014,   con la quale il Presidente pro-tempore della Regione Abruzzo è stato nominato Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Abruzzo secondo i Programmi Operativi di cui al richiamato art. 2, comma 88 della L. 23 dicembre 2009, n. 191 e successive modifiche e integrazioni;

 

VISTO il decreto commissariale n. 90/2014 del 12.08.2014, di presa d’atto dell’insediamento del Presidente pro-tempore della Regione Abruzzo dr. Luciano D’Alfonso, in qualità di Commissario ad Acta per l’attuazione del summenzionato Piano di rientro, con decorrenza dell’incarico dal 12.08.2014;

 

VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 07.06.2012 con la quale il dr. Giuseppe Zuccatelli è stato nominato sub-commissario per l’attuazione del Piano di rientro della Regione Abruzzo, con il compito, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre  2009 e s.m.i., di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell’incarico commissariale, con particolare riferimento - per gli aspetti di programmazione sanitaria - ai provvedimenti attuativi delle disposizioni recate dal vigente ordinamento in materia sanitaria, necessaria all’attuazione del Piano di Rientro;

 

VISTO il decreto commissariale n. 20 del 11.06.2012 avente ad oggetto “Insediamento del Subcommissario dr. Giuseppe Zuccatelli per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR abruzzese – deliberazione del Consiglio dei Ministri del 07.06.2012”;

 

VISTI  il Decreto Legislativo del 30.1.1992 n. 502 e s.m.i.;

 

VISTI  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i.; 

 

VISTO il DPCM 29 novembre 2001 “Livelli essenziali di assistenza”;

 

CONSIDERATO che in data 07 maggio 2015 è stato sancito l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome ai sensi degli artt. 2 comma lett. b) e 4 comma 1 del D.Lgs.281/97 sul  documento recante "Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della Legionellosi", Rep.  Atti n. 79/CSR (allegato A – parte integrante e sostanziale del presente atto);

 

DATO ATTO che con tale documento si è inteso riunire, aggiornare e integrare in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative:

-            Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, pubblicate in G.U. del 5 maggio 2000;

-            Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali (G.U. n. 28 del 4 febbraio 2005);

-            Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi (G.U. n. 29 del 5 febbraio 2005);

 

ATTESO che le linee guida sono state aggiornate alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore, basandosi sulla corrente letteratura scientifica internazionale, nonché su quanto riportato nelle linee guida prodotte a livello internazionale (OMS) e europeo (EWGLI-ECDC), ma anche su procedure basate sull’evidenza, applicate a livello regionale (Emilia Romagna);

 

PRECISATO che, come riportato nel D. Lgs 81/2008 e successive modifiche e integrazioni:

-        il rischio di esposizione a Legionella in qualsiasi ambiente di lavoro richiede l‟attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per esercitare la più completa attività di prevenzione e protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti considerando che al Titolo X del suddetto D. Lgs 81/2008 la Legionella è classificata al gruppo 2 tra gli agenti patogeni;

-        le misure di sicurezza si dovranno realizzare a seguito del procedimento di valutazione del rischio, indicato sempre al menzionato Titolo X e si dovranno attuare in conformità ai disposti del Titolo I (del citato Decreto Legislativo) riferendosi a quanto riportato negli Artt. 15 e 18;

 

PRECISATO che le linee guida di che trattasi prevedono azioni e misure specifiche per la valutazione e la gestione del rischio nelle strutture turistico-recettive, negli stabilimenti termali e nelle strutture sanitarie nonché indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti;

 

PRECISATO altresì che parte integrante delle Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi approvate con Accordo Stato-Regioni del 7 maggio 2015 (rep.Atti 79/CSR, sono i seguenti allegati:

-        Allegato 1: Specie e sierogruppi di Legionella;

-        Allegato 2: Ricerca di Legionella in campioni di origine umana;

-        Allegato 3: campionamento di matrici ambientali per la ricerca di Legionella;

-        Allegato 4: ricerca e quantificazione di Legionella in campioni ambientali;

-        Allegato 5: Identificazione e conservazione di Legionella;

-        Allegato 6: Ricerca di Legionella in campioni ambientali mediante Real-time PCR;

-        Allegato 7: Revisione Circolare 400.2/9/5708 del 29/12/93;

-        Allegato 8: Elenco dei Laboratori Regionali di Riferimento per la Legionellosi;

-        Allegato 9: Modulo A ELDSnet;

-        Allegato 10: Modulo B ELDSnet;

-        Allegato 11: Questionario per l’indagine di focolai epidemici;

-        Allegato 12: Lista di controllo per il sopralluogo di valutazione del rischio legionellosi;

-        Allegato 13: Metodi di prevenzione e controllo della contaminazione del sistema idrico;

 

DATO ATTO che il precitato Allegato 8 riporta l’Elenco dei laboratori regionali di riferimento per la legionellosi, sia per quanto riguarda la diagnosi ambientale che la diagnosi clinica, individuati ai sensi delle linee guida recanti “Indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi”, di cui  all’Accordo Stato-Regioni del 13 gennaio 2005;

 

PRECISATO che il predetto Accordo Stato-Regioni del 13 gennaio 2005:

-            prevede che i laboratori con attività di diagnosi e controllo ambientale per Legionella siano organizzati in tre livelli gerarchici, con ordine crescente di responsabilità diagnostica, attività e strutture:

1)      laboratori di base;

2)      laboratori regionali di riferimento;

3)      laboratorio nazionale di riferimento;

-            definisce espressamente le funzioni ed i requisiti in termini di strutture, attrezzature e personale, sia dei laboratori di base che dei laboratori regionali di riferimento e, da ultimo del laboratorio nazionale di riferimento; 

 

ATTESO che con nota prot. n. 128619 del 07.06.2016 il Servizio della Prevenzione e Tutela sanitaria – DPF010 del Dipartimento per la Salute e il Welfare ha avviato una ricognizione dei laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi allo stato operanti nella Regione Abruzzo, al fine di confermare o modificare o integrare la rete laboratoristica di cui all’Accordo Stato-Regioni del 7 maggio 2015, come sopra indicata;

 

RICHIAMATA la nota prot. n. 4652 del 08.06.2016 – acquisita agli atti del Dipartimento per la Salute e il Welfare in data 09.06.2016 con prot. RA/131458 - con cui l’ARTA ha  confermato il laboratori di riferimento per la diagnosi ambientale della legionellosi come di seguito indicato:

-            Laboratorio ARTA ABRUZZO - Distretto Provinciale di L’Aquila

Caselle di Bazzano - Strada provinciale per Monticchio - 67100 L’Aquila

Responsabile Dott.ssa Virginia Lena

 

RICHIAMATE le note prot. n. 351/16 del 15.06.2016, prot. n. 53/16 del 09.06.2016, prot. n. 213/DS del 10.06.2016, prot. n. 0049997/16 del 14.06.2016 – acquisite rispettivamente agli atti del Dipartimento per la salute e il Welfare con prot. RA/137637 del 16.06.2016, prot. RA/131811 del 09.06.2016, prot. RA7133449 del 13.06.2016, prot. RA/137479 del 16.06.2016 con cui le AASSLL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Lanciano-Vasto-Chieti, Pescara e Teramo hanno confermato e/o individuato i laboratori di riferimento per la diagnosi clinica della legionellosi come di seguito indicato:

-            Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila

UOC Medicina di Laboratorio – sez. Microbiologia c/o Presidio Ospedaliero San salvatore di L’Aquila

Direttore Dott.ssa Maria Simonetta Santini

Referenti Dott. Gianfranco Bruno e Dott.ssa Patrizia Frascaria

-            Asl Lanciano-Vasto-Chieti

Laboratorio Unico Aziendale di Patologia Clinica c/o P.O. Renzetti di Lanciano

Direttore Dott.ssa Maria Golato

-            Asl Pescara

U.O.C. di Microbiologia e Virologia Clinica c/o P.O. Spirito Santo Pescara

Referente p.t. Dott. Paolo Fazii

-            Asl di Teramo

Dipartimento dei Servizi c/o Presidio Ospedaliero di Teramo

Direttore Dott. Franco Di Gaetano

Referenti Dott. Vittoria Fabbrizi e Dott. Giancarlo Paganico;

 

RITENUTO dover procedere al recepimento dell'Accordo n. 79/CSR del 7 maggio 2015 di che trattasi, contestualmente approvando l’Elenco dei laboratori regionali di riferimento per la legionellosi, sia per quanto riguarda la diagnosi ambientale che la diagnosi clinica (allegato B – parte integrante e sostanziale del presente atto), individuati ai sensi delle linee guida recanti “Indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi”, di cui  all’Accordo Stato-Regioni del 13 gennaio 2005;

 

CONSIDERATO che il paragrafo 3 delle riferite linee guida denominato ”Protocollo di controllo del rischio legionellosi”  prevede che i Dipartimenti di Prevenzione delle Asl organizzino attività formative/informative rivolte a:tecnici progettisti, impiantisti, albergatori e loro associazioni di categoria, responsabili di strutture nosocomiali, strutture di riposo per anziani, edifici penitenziari, impianti sportivi, natatori, centri benessere, strutture ad uso collettivo e i genere tutti gli edifici pubblici, responsabili della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei siti civili, industriali, produttivi e le loro associazioni di categoria con l’obiettivo di favorire l’acquisizione delle conoscenze necessarie a controllare l’intero ciclo di analisi e riduzione del rischio adottando le migliori soluzioni impiantistico gestionali atte a minimizzare il rischio nell’ambito delle rispettive strutture di competenza;

 

RITENUTO pertanto di voler individuare i Dipartimenti di Prevenzione delle Asl territoriali quali strutture   deputate al controllo dell’intero ciclo d’analisi e riduzione del rischio anche attraverso la messa in campo di attività volte alla informazione dei medici e della popolazione generale sulle misure utili   a ridurre il rischio in particolare presso le proprie abitazioni;

 

RILEVATO che il presente decreto non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale;

 

CONSIDERATO che le motivazioni sopra addotte a sostegno del presente atto indicano l’urgenza e l’indifferibilità della emanazione dello stesso, tali da procrastinarne la trasmissione al  Tavolo di monitoraggio del Piano di Risanamento del Sistema Sanitario Regionale - all’uopo costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine della corretta verifica degli adempimenti da porre in essere per l’esecuzione del Piano di Risanamento di cui sopra -  per la dovuta valutazione, ordinariamente preventiva;

 

Tutto ciò premesso

 

DECRETA

 

Per le motivazioni espresse in premessa che integralmente si richiamano

 

1.      di recepire l'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 7 maggio 2015 sul documento recante "Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi" (allegato A – parte integrante e sostanziale del presente atto);

2.      di precisare che le linee guida di cui al precedente punto 1) prevedono azioni e misure specifiche per la valutazione e la gestione del rischio nelle strutture turistico-recettive, negli stabilimenti termali e nelle strutture sanitarie nonché indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti;

3.      di approvare l’Elenco dei laboratori regionali di riferimento per la legionellosi, sia per quanto riguarda la diagnosi ambientale che la diagnosi clinica (allegato B – parte integrante e sostanziale del presente atto), individuati ai sensi delle linee guida recanti “Indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi”, di cui  all’Accordo Stato-Regioni del 13 gennaio 2005;

4.      di trasmettere il presente provvedimento ai Direttori Generali delle A.A.S.S.L.L. della Regione Abruzzo, per gli adempimenti di competenza, al fine dello svolgimento di tutte le azioni necessarie all’attuazione delle Linee Guida di cui al precedente punto 1), dando espressamente mandato di comunicare l’eventuale modifica nel possesso dei requisiti previsti da parte dei laboratori aziendali individuati quali laboratori di riferimento regionali;

5.      di dare mandato nello specifico ai Dipartimenti di Prevenzione delle AASSLL di porre in essere azioni e misure specifiche per il controllo dell’intero ciclo di analisi e riduzione del rischio nelle strutture cosi come espressamente previste nelle Linee guida di cui al punto 1);

6.      di dare mandato al competente Servizio della Prevenzione e Tutela sanitaria – DPF010 del Dipartimento per la Salute e il Welfare di monitorare l’attuazione delle misure previste nelle Linee Guida di cui al precedente punto 1) da parte delle AASSLL;

7.      di precisare che il presente decreto non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale;

8.      di dare atto che il presente provvedimento non è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

9.      di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;

10.    di trasmettere il presente atto al  Tavolo di monitoraggio del Piano di Risanamento del Sistema Sanitario Regionale, costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la dovuta validazione.

 

IL COMMISSARIO AD ACTA

Dott. Luciano D’Alfonso

 

Segue Allegato