Cava di argilla in località “Casoli” del Comune di Atri (TE). Ditta: Di Giuseppe Bruno S.r.l. Roseto degli Abruzzi (TE). Autorizzazione apertura.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

Omissis

 

DETERMINA

 

 

Per le motivazioni espresse in narrativa e che qui si intendono integralmente riportate;

 

La ditta Di Giuseppe Bruno S.r.l. (Partita Iva 01611610674), nel prosieguo semplicemente Ditta, con sede legale in Via Puglie n. 43 – Comune di Roseto degli Abruzzi (TE), è autorizzata alla coltivazione della cava di argilla sita in località “Casoli” del Comune di Atri (TE) individuata in Catasto Terreni al foglio di mappa n. 20, particelle nn. 66, 79, 80, 82 e 99, alle seguenti norme e condizioni:

 

Art. 1

La Ditta è obbligata ad osservare le norme contenute nel disciplinare approvato con delibera della Giunta Regionale n.204 del 23.01.1985 e le modalità indicate nei disegni approvati dalla Conferenza, timbrati e firmati dal Responsabile del Procedimento allegati alla presente Determinazione.

 

Art. 2

La zona interessata dagli scavi deve essere delimitata con termini ben infissi e visibili sul terreno e disposti ai vertici dell’area assegnata.

 

Art. 3

L’autorizzazione è valida per anni 3 (tre) dalla data di notifica del presente provvedimento, mentre la denuncia di inizio lavori completa di idonea documentazione, attestante l’avvenuto rispetto dell’art.4 del D.L.gs. n. 624/1996, deve essere presentata al Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive entro 90 (novanta) giorni dalla predetta data. Per giustificati motivi possono essere concessi fino ad ulteriori 90 (novanta) giorni di proroga. Qualora, entro i termini suddetti, non pervenga al predetto Servizio la denuncia di esercizio, il presente provvedimento si intende decaduto.

 

Art. 4

Il deposito cauzionale per un importo nella misura di Euro 200.000,00 (duecentomila/00) è stato effettuato con polizza cauzioni n. 190216/CC emessa in data 17/11/2015 dalla società Elite Insurance Company Limited domiciliata presso la Rappresentanza Generale per l’Italia in via della Moscova n. 3 c/o FIS – 2021 Milano, la quale potrà essere svincolata solo a seguito dell’accertamento finale da parte dell’Ufficio Attività Estrazioni Solide. Trascorso infruttuosamente il termine suddetto, si intende adottato, a termini dell’art.29 della L.R. n.54/1983 e successive modifiche ed integrazioni, l’intervento di ripristino ambientale dell’area sottoposta ad attività estrattiva secondo le previsioni progettuali assunte nel presente provvedimento.

 

Art. 5

La Ditta deve fornire al Pubblico Ufficiale preposto al Servizio di vigilanza e controllo i mezzi necessari per visitare i lavori e comunicare l’avvenuta ottemperanza alle eventuali prescrizioni impartite nel corso delle operazioni di Polizia Mineraria.

 

Art. 6

Deve altresì attenersi alle disposizioni di Legge in materia mineraria e alle seguenti prescrizioni:

-            L’area sottoposta ad attività estrattiva deve essere adeguatamente segnalata mediante apposizione di stabile recinzione e appositi avvisi, nonché di idonea chiusura delle vie di accesso e la posa in opera del cartello indicatore contenente tutti i riferimenti autorizzativi e di conduzione della stessa;

-            I lavori di coltivazione devono avvenire a partire dal limite superiore dell’area, procedendo dall’alto verso il basso con l’interessamento di fasce di ampiezza non superiore a 50,00 metri, con il ripristino progressivo del profilo finale di abbandono da sagomare sul materiale in posto;

-            Il risanamento ambientale dell’area deve essere eseguito raccordando perfettamente la superficie di cava con i terreni circostanti, mediante la sagomatura delle scarpate di abbandono con una pendenza non superiore al 20% e ripristinando la coltivazione agronomica del fondo in modo da evitare impaludamenti;

-            Gli enti gestori delle strade interessate dovranno monitorare, con cadenza annuale, la sostenibilità della viabilità al maggior carico di traffico, conseguente all’attività estrattiva; gli oneri sono a carico della ditta, anche per quanto riguarda le eventuali attività di mitigazione che gli enti gestori ritengono necessarie. Nel caso gli enti gestori verifichino l’insostenibilità del maggior carico di traffico, il proponente dovrà concertare con essi forme mitigative degli impatti; al fine di consentire detta prescrizione, la ditta è tenuta a trasmettere agli Enti gestori delle strade interessate, ogni semestre, puntuale relazione sul maggior traffico.

-            Al fine di contenere l’emissione delle polveri in atmosfera dovuto al traffico veicolare, la Ditta deve realizzare una idonea vasca finalizzata al lavaggio dei pneumatici dei mezzi in uscita dall’attività della cava e, prima dell’inizio dei lavori, la ditta è tenuta a trasmettere al Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive un aggiornamento planimetrico sulla cartografia definitiva con l’indicazione della localizzazione e la dimensione della vasca;

-            Il materiale terroso proveniente dalla preventiva scopertura del cappellaccio esistente deve essere accantonato e riutilizzato per la sistemazione dello strato superficiale finale, previa presentazione, prima dell’inizio dei lavori,  di una planimetria catastale nella quale si evidenziano i cumuli temporanei del terreno da accantonare, indicando inoltre i provvedimenti che la ditta intende adottare per evitare la dispersione in atmosfera delle eventuali polveri;

-            Il deposito cauzionale per un importo nella misura di Euro 200.000,00 (duecentomila/00) effettuato con polizza cauzioni n. 190216/CC emessa in data 17/11/2015 dalla società Elite Insurance Company Limited a garanzia delle opere di risanamento ambientale dovrà essere confermato entro il termine di scadenza e con validità fino all’accertamento finale da parte del Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive. La mancata presentazione della sua validità costituirà infrazione e darà avvio alla procedura di escussione per il mancato ripristino ambientale dei luoghi.

-            Tutto il materiale estratto deve essere utilizzato esclusivamente per il ripristino di cave di ghiaia.

A fine lavori la Ditta dovrà dichiarare i quantitativi, l’utilizzo e la destinazione del materiale oggetto della presente autorizzazione. Qualora il materiale terroso viene commercializzato, deve essere presentata preliminarmente la convenzione di cui all’art. 13 bis della L.R. 54/1983.

 

Art. 7

La Ditta ha l’obbligo di fornire periodicamente e comunque quando il Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive lo riterrà necessario, i dati statistici relativi all’attività estrattiva.

 

Art. 8

La quantità media estraibile annualmente è di mc. 87.461 e complessivamente di mc 262.385 per l’intera durata dell’attività.

 

Art. 9

La Ditta deve attenersi alle modalità di coltivazione indicate negli elaborati progettuali approvati dalla Conferenza e depositati agli atti d’Ufficio, con le limitazioni imposte dal presente provvedimento, mediante l’utilizzo di mezzi meccanici omologati a norma di Legge.

 

Art. 10

Circa le modalità della sistemazione ambientale durante l’escavazione, la Ditta deve rispettare il progetto approvato, timbrato e firmato dal Responsabile del Procedimento.

 

Art. 11

La presente determinazione deve essere:

a.           Notificata alla Ditta interessata nei modi consentiti dalla Legge;

b.           Pubblicata, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e sul sito istituzionale nella sezione dell’Amministrazione trasparente, “Sovvenzione, Contributi, vantaggi economici” ai sensi dell’art. 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni

c.           Trasmessa:

Al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Teramo;

Al Comune di Atri (TE);

Alla società Elite Insurance Company Limited - Milano.

 

Art. 12

Avverso la presente determinazione è ammesso, nei termini e modi di Legge decorrenti dalla notificazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Legge n.1034/1971) oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. n.1199/1971).

 

LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott.ssa Iris Flacco