Tutela e valorizzazione della Lecceta di Colleromano e del Bosco Caracciolo in Comune di Penne.

 

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

 

VISTA la Legge regionale  21 giugno 1996, n. 38 “Legge quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l’Appennino parco d’Europa”, che all’art. 25 prevede che esemplari vetusti di piante possano essere classificati “monumenti naturali” e sottoposti a vincolo per la loro tutela e conservazione;

 

VISTO che lo stesso articolo, al comma 2, stabilisce che il vincolo sia apposto con decreto del Presidente della Giunta Regionale;

 

PRESO ATTO della deliberazione della giunta comunale di Penne n. 27 del 2 aprile 2015 con la quale si chiede al Presidente della Giunta Regionale l’istituzione di due “monumenti naturali”: la “lecceta di Colleromano”, avente la superficie di 2 ettari e il “bosco Caracciolo”, avente superficie di 2 ettari, entrambi di grande valore ambientale;

 

VISTA la relazione tecnica che evidenzia sia la natura di “aree boschive relittuali” testimoni di boschi misti caducifoglie tipici della fascia per-adriatica che l’importanza che dette aree boschive hanno sotto il profilo sociale-ricreativo ed estetico-archittetonico per il Comune di Penne;

 

VISTO che sempre nella stessa relazione viene indicata la presenza di un esemplare di Roverella censito tra gli alberi secolari della Regione Abruzzo oltre ad altre specie arboree ed arbustive che completano le fitocenosi caratteristiche dei boschi delle colline plio-pleistoceniche peri-adriatiche;

 

RITENUTO opportuno provvedere alla tutela e alla conservazione dei boschi sopra indicati meglio definiti dalla cartografia allegata;

 

DATO ATTO che il Dirigente del Servizio Governo del Territorio, Beni Ambientali, Aree Protette e Paesaggio, del Dipartimento  Turismo, Cultura e Paesaggio ha espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico amministrativa e alla legittimità del presente provvedimento;

 

DECRETA

 

Per le motivazioni espresse in narrativa:

 

ART. 1

La “Lecceta di Colleromano” ubicata in prossimità di Santa Maria in Colle Romano (all. cartografia) e il “bosco Caracciolo” ubicato in prossimità di Colle Sacro (all. cartografia) entrambi nel Comune di Penne (PE) sono considerati “monumenti naturali protetti ai sensi della L.R. 21 giugno 1996, n. 38”.

 

ART. 2

Il Comune di Penne stabilisce, con proprio provvedimento, le modalità con le quali gestire i due boschi e promuove iniziative di pubblicizzazione e valorizzazione per divulgarne la conoscenza, la necessità di tutela e il miglioramento del contesto ambientale.

 

Il Comune di Penne si avvale per la gestione dei due Monumenti Naturali della competenze scientifiche e naturalistiche della Riserva Naturale Regionale “ Lago di Penne”

 

ART. 3

E’ fatto divieto a chiunque di danneggiare piante, ceppaie e manufatti edilizi preesistenti.

Con speciale autorizzazione del Sindaco potranno essere consentiti interventi di manutenzione straordinaria compresa l’eventuale rimozione di alberi sradicati per cause naturali.

Le autorizzazioni al taglio potranno essere concesse solo per  motivi di pubblica incolumità o di ordine sanitario.

Le violazioni a quanto stabilito dal presente decreto sono soggette alla sanzione amministrativa prevista dalla normativa vigente.

L’area di pertinenza delle piante abbattute senza autorizzazione o comunque danneggiata non può essere utilizzata con diversa destinazione.

 

ART. 4

Nel pieno rispetto del precedente art.3, sono consentiti interventi e attività di manutenzione  ordinaria finalizzata al ripristino dei sentieri preesistenti ed a migliorare la sicurezza e la fruizione dell’area dal punto di vista educativo, didattico, sociale, culturale, scientifico, naturalistico e ricreativo ( per il Bosco Caracciolo, previa autorizzazione degli enti competenti è consentita la realizzazione di un accesso pedonale all’area sovrastante, ex episcopio, sede dei Musei).

 

IL PRESIDENTE

Dott. Luciano D’Alfonso