Realizzazione "Impianto Produzione di COMPOST sito nel Comune di Rosciano in zona Villa Oliveti presentato dalla ditta ENER.COM. UMWELT SRL".

 

LA SECONDA COMMISSIONE

 

VISTA la risoluzione a firma della Consigliera Marcozzi e udita l'illustrazione svolta dalla stessa;

 

All’unanimità

 

L'APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

PREMESSO che:

-            in data 11.08.2015 prot. n. 2197 (data di acquisizione agli atti dell'ufficio regionale competente indicato in intestazione) la ENER.COM. UMWELT SRL, ha presentato istanza progettuale, ai fini della verifica di assoggettabilità a V.A., inerente la realizzazione, nel Comune di ROSCIANO in Villa Oliveti (PE), di un "impianto di produzione di compost di qualità" con una potenzialità massima giornaliera (come si evince dalla relazione tecnica di progetto definitivo) pari a 300 tonnellate/giorno;

-            l'area interessata dal sito è soggetta a vincoli di distanze e territoriali e, nello specifico, dovranno essere richieste valutazioni e pareri dei seguenti enti: REGIONE ABRUZZO e PROVINCIA DI PESCARA (approvazione del progetto, autorizzazione alla realizzazione dell'impianto, autorizzazione all'esercizio, autorizzazione allo scarico in acque superficiali, parere sull'assoggettabilità a V.A., autorizzazione alle emissioni ed agli scarichi in atmosfera), COMUNE DI ROSCIANO (per il parere urbanistico), A.R.T.A. (per il parere sulle suddette valutazioni di scarico in acque superficiali e in atmosfera), TERNA (per i vincoli di edificabilità dovuti alla presenza di un traliccio per la distribuzione di energia elettrica ad alta tensione), A.S.L. (per la competenza dei servizi igienici e la sicurezza degli operatori di settore), Comando Competente dei VV.FF. di Pescara (attività soggetta a prevenzione incendi a causa di deposito di materiale combustibile);

-            l'intervento di progetto insiste su un'area avente superficie di 26.620 mq destinata ad uso AGRICOLO ed è, pertanto, "DIFFORME dalla destinazione del vigente Piano Regolatore" del Comune di Rosciano, come da osservazioni della relazione, prot. n. 8806 del 16.09.2015, del Responsabile del servizio tecnico comunale;

 

OSSERVATO che:

-            il lotto ove è prevista l'ubicazione dell'impianto, identificabile in catasto urbano al FOGLIO 8 PARTICELLA 10, contrariamente a quanto si evince a pag. 2 della relazione tecnica del progetto, da quanto risulta da una recente visura storico-catastale risulterebbe non di proprietà della ditta ENER.COM. UMWELT SRL;

-            si ritiene che un tale insediamento di trattamento rifiuti debba essere corredato anche da VINCA (valutazione di incidenza ambientale);

-            l'interpretazione della mappa dei vincoli del PRG in vigore, secondo la quale è esplicitato il vincolo di una fascia di rispetto pari a 50 metri dal torrente Nora, non è conforme a quanto disposto dall'art. 142, lettera C, del Decreto Legislativo 22 febbraio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), che impone una distanza dalle sponde o da eventuali piedi degli argini dei fiumi, dei torrenti e dei corsi d'acqua pari a 150 metri;

-            in occasione degli eventi alluvionali passati il torrente Nora ha esondato a tal punto da costituire possibili vincoli di edificabilità nella zona;

-            le planimetrie di progetto evidenziano che parte dei capannoni dell'impianto in oggetto è posta sotto i conduttori dell'elettrodotto presente sul sito; non si comprende come questo sia possibile dato che esistono dei diritti servitù, acquisiti dal gestore Terna, insistenti su una fascia di rispetto, per cui, all'interno di questa proiezione in pianta e sopra e sotto gli elettrodotti non è possibile insediare nessuna tipologia di edificio;

-            il punto previsto per il conferimento del materiale organico di natura lignea cellulosica (7500 ton/anno), derivato da potature di parchi e giardini in genere o da lavorazioni agricole (materiale, quindi, da considerarsi combustibile e per cui l'impianto è soggetto a parere da parte del locale Comando dei Vigili del Fuoco di Pescara), è direttamente sottostante la linea aerea di trasporto di energia elettrica ad alta tensione, per cui ci si chiede se rispetti le previste distanze di sicurezza ai fini della prevenzione e protezione antincendio dell'asse dell'elettrodotto;

-            non si comprende come sia possibile determinare a priori che la permanenza dei soggetti operatori coinvolti nel ciclo di trattamento non sarà superiore alle 4 h di esposizione a campi di inquinamento elettromagnetico ambientale, dannosi per la salute umana, visto che è affermato che, i turni lavorativi saranno articolati con una durata di 6 h;

-            attualmente la via (lunga circa 1 km) che dalla SP 20 permette di accedere al sito, è costituita, per i primi 500 metri, da una stradina rurale asfaltata denominata Via Nora, che non consente il doppio senso di marcia dei mezzi che dovranno percorrerla, e per il tratto finale (pari ad altri 500 metri) da una mulattiera a mezza costa, avente carreggiata larga poco più di 2 metri, costeggiata da due file di querce secolari; oltre gli oneri di realizzazione e manutenzione di una strada che permetta il traffico dei mezzi di trasporto collegati all'impianto non ci sono gli spazi tecnici per tale viabilità senza dover prevedere il taglio delle piante secolari menzionate;

-            tutto il versante sud della mulattiera descritta al punto precedente è, inoltre, sovrastato da una scarpata, alta circa 25 metri ed avente pendenza pari a circa il 30%, interessata da fenomeni gravitativi e processi erosivi;

-            l'accesso di cui al punto precedente costituisce, inoltre, una strada senza uscita che terminerebbe difatti all'impianto di compostaggio in oggetto, per cui, in caso di incendi (come l'ultimo verificatosi in località Colle Marconi di Chieti), impedirebbe l'accesso in sicurezza da parte dei mezzi delle autorità preposte (Forestale, Vigili del Fuoco, etc.), non consentendo, in pratica, l'intervento diretto e tempestivo per il confinamento del fuoco;

-            prima e dopo la svolta in Via Nora, descritta in precedenza e precisamente lungo la SP 20, come si evince anche dal piano regolatore vigente, è presente una zona abitata che sarà pesantemente interessata dal carico di traffico dei mezzi in transito ed in sosta di attesa diretti o provenienti dall'impianto di compostaggio proposto; detta zona abitata è interessata da una forte espansione demografica ed è composta da nuclei residenziali ( la civile abitazione più vicina è a circa 250 metri in linea d'aria dal sito) e piccole attività commerciali;

-            la SP 20 in corrispondenza del confine tra il Comune di Cepagatti e quello di Rosciano, presenta un tratto in pendenza con una serie di doppie curve con pendenze trasversali ed esposizione a nord e, quindi, soggette a formazione di ghiaccio sul manto stradale; tale fenomeno così rappresentato costituisce già un serio pericolo alla viabilità ed alla circolazione nel doppio senso di marcia aggravato dalla presenza dei mezzi pesanti che la percorrono o la percorreranno;

-            la SP 20 (Via del Tratturo) è oramai considerata una via urbana a tutti gli effetti, utilizzata quotidianamente da ciclisti, pedoni, trattori e cavalli (vista la presenza di un attigua ippovia);

-            si evidenzia come il sito interessato si inserisca in una zona a destinazione agricola che è stata salvaguardata negli anni da interventi antropomorfi anche per la vicinanza del torrente Nora e non si comprende, pertanto, la scelta di tale ubicazione e si ravvede altresì un inutile consumo ed impoverimento naturalistico e di risorse del territorio;

-            una più attenta analisi di incidenza, paesaggistica ed ambientale, permetterà di individuare la presenza di sorgenti naturali; tutta la collina a sud del confine del lotto è zona surgìva con fonti storicamente riconosciute dalla popolazione locale e non (si vedano, per esempio, la Fonte San Michele ubicata proprio nel tratto iniziale della citata Via Nora di accesso al sito e la fonte Segatore posta a sud est della zona di intervento);

-            vista la vicinanza con il centro abitato di Villa Oliveti in forte espansione, non sono da sottovalutare i disagi che dovrà, inevitabilmente, subire la popolazione a causa degli odori del materiale trasportato e trattato, di quelli provenienti da esalazioni di ammoniaca del percolato (qualora sia esposto ad infiltrazioni di acqua di falda o piovana) e delle emissioni in atmosfera del ciclo di lavorazione, delle proliferazioni di insetti e batteri presenti sia nei fanghi di depurazione, che saranno conferiti per il trattamento, sia nei fanghi e nel percolato derivati dal processo; è impensabile che tali agenti e patogeni non possano essere ritenuti dannosi o molesti per la salute e la qualità della vita della popolazione interessata;

-            negli anni villa Oliveti di Rosciano è stata una frazione in continua evoluzione demografica ed in forte crescita; la vicinanza ( meno di 500 metri dal centro abitato) dell'insediamento di un impianto di trattamento rifiuti di qualsiasi tipologia comporterà inevitabilmente un forte deprezzamento del valore degli immobili di tutti quei proprietari che hanno investito e acquistato prime case, ristoranti, agriturismi ed immobili commerciali in zona;

-            si rappresenta ancora che secondo gli elaborati grafici del PRG in vigore sono presenti aree a destinazione residenziale a circa 180 metri dal sito in oggetto;

-            il Comune di Rosciano è famoso in Abruzzo ed in Italia per la sua vocazione territoriale alla produzione di vino biologico e di olio extravergine di oliva d.o.p., prodotti di elevata qualità e riconosciuti dal mercato sia nazionale che internazionale. Per le sue bellezze artistiche, per la bontà dei suoi vini (nel territorio sono presenti alcune delle più rinomate aziende vitivinicole ed olearie abruzzesi) e dei prodotti tipici, il Comune di Rosciano è denominato "Terra del gusto e di cultura". Abitato sin dal neolitico, come testimoniano reperti rinvenuti nella località Coccetta e Piano Ciero e probabilmente vicus romano (lo dimostrano l'impianto in laterizio che funge da basamento alla torre del castello, nonché alcuni oggetti scoperti nel territorio tra i quali un sarcofago, suppellettili, armi). L'area di Rosciano vide l'insediamento di una Fara Longobarda, posta ai confini meridionali del Ducato di Spoleto, lungo la riva sinistra del fiume Pescara. Le attività legate al comparto agricolo ed agrituristico, vedrebbero vanificati gli sforzi, visti gli importanti sviluppi e verrebbero fortemente danneggiate dall'insediamento;

 

RILEVATO che:

-            altresì, in primo luogo e in via preliminare la collocazione di un "impianto di produzione di compost" seppure "di qualità" non si concilia in alcun modo con le vocazioni storiche e attuali del territorio di Rosciano e men che mai con quelle della frazione Villa Oliveti, insediamento recente che fonda principalmente proprio sulla qualità ambientale del territorio la propria forza di attrazione, dimostrata da una forte e crescente espansione demografica. L'eventuale presenza dell'impianto a poche decine di metri cancellerà la "appetibilità" del sito con un danno economico immediato per i proprietari degli edifici della frazione e per l'intera collettività eliminando inopinatamente le ragioni stesse che hanno determinato la crescita esponenziale degli abitanti di Villa Oliveti. L'aumento degli abitanti è dovuto certamente infatti anche al recente fenomeno della fuga dai grandi centri urbani, inquinati dal traffico e dalle attività industriali, verso più tranquille zone agricole in cui la qualità dell'ambiente e dell'aria sono valori aggiunti di primario rilievo. Un impianto che, anche nella migliore delle ipotesi, danneggerebbe comunque, direttamente (esalazioni conseguenti all'attività industriale in sé e al conseguente aumento di traffico pesante) e indirettamente (enorme danno di immagine), anche le produzioni di vino biologico e di olio extravergine di oliva d.o.p., attività che caratterizzano e valorizzano Rosciano e il suo territorio ben oltre i confini regionali. Un insediamento come quello progettato non è e non può essere ininfluente. Anche nella ipotesi che quanto dichiarato dal proponente in sede di previsione, e in particolare l'inquinamento derivante dall'attività di esercizio, sia del tutto in linea con quello che sarà realmente verificabile, l'insediamento rappresenterà comunque un nocumento gravissimo immediato e a lungo termine per il territorio, di fronte al quale non esiste alcuna possibilità di compensazione. Molto meglio evitare questa azione. E proprio di questo si tratta: di una azione, l'insediamento, che farebbe "ammalare" un territorio oggi sostanzialmente sano.

QUALITA' DELL'ARIA

Entrando nel dettaglio dello "Studio Preliminare Ambientale" presentato dal proponente per la verifica di assoggettabilità a V.l.A., si osserva in primo luogo che la mancata inclusione del territorio di Rosciano nella zona di risanamento metropolitana Pescara Chieti così come delineata dal Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria 2007 non significa che in tale territorio non siano presenti rischi in tal senso. Il Comune di Rosciano si trova esattamente al confine con la zona di risanamento, ed è un concetto ovvio l'indipendenza dell'aria dalle nostre suddivisioni amministrative. Il territorio di Rosciano rientra peraltro in una zona di mantenimento nella quale però è stato superato il valore bersaglio al 2010 per quanto riguarda la protezione della salute relativamente all'ozono (cfr. Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria 2007, pag. 115).

In ogni caso le problematiche presenti in Val Pescara sono legate sia alla presenza di attività industriali con relative immissioni in atmosfera sia (anzi soprattutto secondo i dati riportati nel Piano stesso) alle emissioni da traffico automobilistico. Dalle analisi dei risultati relativi al 2006 si evince infatti che i problemi connessi alle emissioni sono dovuti soprattutto ai trasporti e in particolare a quelli stradali: circa il 63% per gli ossidi di Azoto, 1'85% per il monossido di Carbonio, il 38% per le particelle sospese con diametro inferiore al 10 micron PMIO, il 5.0 % per le particelle PM 2,5. Condizioni tali da non giustificare in alcun modo azioni che comportano un aumento del traffico stradale, in particolare traffico pesante, quale indubitabilmente sarebbe l'insediamento della attività in oggetto. È infatti incontestabile l'affermazione secondo la quale l'eventuale insediamento comporterebbe automaticamente un notevole aumento della circolazione automobilistica legata in particolare ai mezzi pesanti in arrivo e in partenza per l'afflusso dei materiali all'impianto. Le emissioni da traffico, insieme a quelle legate all'esercizio stesso dell'attività, peggiorerebbero inevitabilmente la qualità dell'aria.

FAUNA PRESENTE

Altresì, nella zona interessata dall'intervento la presenza di diverse specie protette: tra gli uccelli, Dendrocopos lecotos (Picchio dorso bianco), Luliula arborea (Tottavilla) e Coracia garrulus (Ghiandaia marina), tutte specie inserite nell'Allegato 1 della "Direttiva Uccelli" 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (Articolo 4, comma l: "Per le specie elencate nell'allegato I sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l'habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione"); tra gli anfibi Triturus carni/ex (tritone crestato), incluso negli allegati II e IV della Direttiva Habitat 92/43/CE (Allegato II specie animali e vegetali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di Zone Speciali di conservazione; Allegato IV specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa). La presenza di tali specie, confermata da autorevoli studi scientifici e da osservazioni dirette, implica l'impossibilità, nel rispetto della normativa europea recepita in Italia da apposite leggi, di alterare l'ambiente, per cui risulta del tutto impossibile l'insediamento proposto.

DISTRUZIONE DELL'HABITAT

L'insediamento, in pesante ed evidente contrasto con quanto sin qui esposto (in particolare i dettati delle citate Direttive) comporterebbe infatti una pesante distruzione dell'habitat, con danneggiamento della alberatura di pregio presente, inevitabile nella ipotesi di un adeguamento del tracciato stradale di servizio, con lo stravolgimento del paesaggio agricolo, e la creazione di un continuo disturbo legato alle attività produttive in sé e ai connessi trasporti pesanti.

La ipotizzata collocazione dell'impianto a pochissima distanza dal torrente Nora è inoltre in evidente contrasto con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (art. 142, comma l.c) che prevede una fascia di rispetto di 150 m. dalle sponde. Il fatto che il PRO in vigore nel Comune di Rosciano preveda invece un vincolo di 50 metri è del tutto ininfluente perché per il principio di gerarchia delle norme va intesa valida e considerata la normativa nazionale (D.lgs. 22.02.2004 n. 42). Né va sottaciuta la presenza di alberi di pregio anche secolari nel contesto dell'area con la presenza di fauna selvatica con una ricca biodiversità in particolar modo dell'avifauna stanziale emigratoria.

Il fiume Nora ( la definizione di fiume e non torrente è desunta, tra l'altro, dalla Carta Ittica della Provincia di Pescara, edita nel 2007) rappresenta una risorsa per il territorio e va adeguatamente tutelato. Tale corso d'acqua nasce dal Monte Scarafano (m. 1433) e percorre 28 km prima di confluire nel Pescara. Si tratta di un fiume a carattere torrentizio con forti variazioni di portata, alta velocità e quindi elevata capacità erosiva. Del tutto sconsigliabile, al di là delle altre considerazioni e delle Direttive che vanno comunque obbligatoriamente rispettate, consentire insediamenti anche su terreni più elevati ma nei pressi del fiume: più saggio un impiego a fini turistico/ambientali: nel Comune di Vicoli è presente un'Area Protetta sulla riva destra del Nora mentre da poco, il 28 agosto 2015, l'Amministrazione Comunale di Cepagatti ha approvato la delibera che istituisce la Riserva naturale sul fiume Nora "L'area, che si estende lungo le sponde del fiume, tra il ponte della strada provinciale Villanova - Alanno, località Vallemare, e il ponte sul Nora, località Ciana, è ritenuta di pregio naturalistico e paesaggistico, un sito di rilevante importanza sia per l'ecosistema fluviale, come bacino di biodiversità, sia per la funzione di zona filtro che svolgono le aree ripariali". Si sottolinea in tal senso che anche l'area ipotizzata per l'insediamento ha delle peculiarità, dovute all'orografia, alla esposizione, alla presenza di risorgive che hanno creato un microclima tale da caratterizzare sia il tipo di vegetazione sia le importanti presenze faunistiche.

SUOLO - La eventuale eliminazione degli alberi secolari per l'allargamento e la trasformazione del viale per il passaggio di automezzi determinerà un inevitabile impoverimento della vegetazione con aumento del pericolo di frane. Ammesso e non concesso che davvero il sito per l'insediamento sia sicuro dal punto di vista della stabilità, è evidente la presenza in zona di smottamenti là dove dovrebbe passare la strada di accesso. Tali smottamenti andrebbero contrastati con apposita piantumazione e non certo con cementificazione, consumo del suolo e danneggiamento della flora esistente.

FALDA - Si sostiene nel progetto che "Sulla base delle indagini finora condotte (installazione di n. 2 piezometri a cielo aperto), si rileva che la falda freatica è presente all'interno dello strato alluvionale e si trova ad una profondità maggiore di 3.5 metri da piano campagna per uno spessore di circa l metro", ma non si precisa in quale periodo è stata compiuta la rilevazione della falda.

IMPERMEABILIZZAZIONE - "Relativamente alle acque sotterranee si precisa nel progetto che l'intera area sarà resa impermeabile rendendo praticamente impossibile la possibilità di contaminazione della falda sottostante", ma "consumando" anche una rilevante quantità di suolo in un territorio, qual è quello di Rosciano, a vocazione prevalentemente agricola.

PRECIPITAZIONI - Le precipitazioni sono state calcolate nel progetto considerando "un periodo di riferimento pari a 6 anni dal 2004 al 2009, con una precipitazione massima riferita all'anno 2005 di 1.202,2 mm", dato certamente veritiero ma che non tiene in alcun conto i cambiamenti climatici i cui effetti sono già avvertibili in situ, ad esempio in occasione delle alluvioni che hanno pesantemente interessato la Val Pescara nel 2013 e nel 2015, né del carattere torrentizio del fiume Nora.

FOGNE - Non viene specificato nel progetto dove sarà collegato il sistema di fognatura e con quali effetti per il territorio.

TRAFFICO - Prima di arrivare al sito, gli automezzi devono percorrere varie strade tra cui la SP 20 dove sono ubicate numerose abitazioni (Villa Oliveti). Al di là del disturbo, delle vibrazioni e dell'aumento dell'inquinamento dell'aria, già evidenziato, gli interventi di adeguamento stradale provocherebbero un dissesto importante incidendo su varie matrici ambientali.

ODORI - Si ammette nel progetto il possibile fastidio da cattivi odori e si spiega: "Per ovviare e limitare a tale problematica si è predisposto lo scarico della Forsu direttamente all'interno di un capannone depressurizzato e presidiato da una torre di lavaggio che permetterà l'abbattimento della componente odorosa più forte prima di reimmettere l'aria in atmosfera", senza, però, tenere in considerazione la presenza dei fanghi di depurazione: tenendo conto del fatto che la maggior parte dei depuratori abruzzesi non funziona come dovrebbe, non c'è da stare affatto tranquilli e questo anche per quanto riguarda il compost "di qualità" che ci si propone di produrre.

 

ATTESTATO che:

-            il Comune di Rosciano, su sollecitazione anche dei cittadini residenti, con Deliberazione del Consiglio Comunale 12.10.2015, n. 34 ha espresso, per quanto di propria competenza, parere contrario al progetto di che trattasi, per le motivazioni dettagliatamente riportate sopra;

-            la cittadinanza del Comune di Rosciano si è espressa a sua volta contrariamente al progetto di che trattasi, presentando una petizione popolare con migliaia di firme apposte;

 

IMPEGNA

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

1.      ad esprimere, per quanto di propria competenza, parere contrario all'avvio dell'attività di "Impianto produzione di compost sito nel Comune di Rosciano in zona Villa Oliveti presentato dalla Ditta ENER.COM. UNWELT SRL", per le motivazioni dettagliatamente riportate nelle premesse del presente documento;

2.      ad esprimere parere contrario in relazione all'Assoggettabilità a V.A., in corso di svolgimento presso i competenti uffici della Regione Abruzzo, per le motivazioni dettagliatamente riportate nelle premesse del presente documento;

3.      a trasmettere il presente documento all'Autorità Competente in materia di Valutazione Ambientale della Regione Abruzzo, affinché la stessa valuti attentamente le criticità ambientali e sanitarie del progetto di che trattasi, puntualmente evidenziate nel presente documento al fine della tutela della salute e della qualità della vita della cittadinanza di Rosciano;

4.      a farsi parte diligente nell'adozione di ogni iniziativa e/o provvedimento ritenuto necessario per dare completa attuazione a quanto stabilito con il presente documento, in particolare per quanto attiene la procedura di Valutazione di Assoggettabilità a V.A. anche per eventuali osservazioni e/o richieste di audizioni dei soggetti interessati quali il Comune di Rosciano, associazioni, rappresentanze di cittadini del Comune di Rosciano presso gli Uffici competenti della Regione Abruzzo che dovranno valutare il progetto di che trattasi.