Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 4 agosto 2016 (pubblicato in G.U. il 4 ottobre 2016 n°232). Individuazione dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, ammessi alle agevolazioni di cui alle legge 15 maggio 1989 n°181.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

PREMESSO che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto Ministeriale 4 agosto 2016 (pubblicato in G.U. del 4 ottobre 2016) che, in attuazione del combinano disposto della Legge 181/1989 e della Legge 134/2012, chiama le Regioni ad individuare la propria proposta di elenco dei territori da ammettere alle agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complessa;

 

PRESO ATTO che la individuazione dei territori deve avvenire, da parte delle Regioni, sulla base di indicazioni specifiche inserite negli allegati di cui al decreto stesso che individua i territori raggruppati per Sistemi Locali del Lavoro, così come enucleati in base all’ultimo censimento del 2011 e con i dati numerici riferiti alla popolazione eleggibile riferiti all’anno 2014;

 

CONSIDERATO che la Regione Abruzzo aveva già individuato con separate Deliberazioni di Giunta Regionale alcune aree per le quali aveva richiesto, pur senza ottenerlo, al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) il riconoscimento di area di crisi complessa ai sensi del DM 24 marzo 2010 e tali aree erano le seguenti:

a.           Area di crisi Valle Peligna – Alto Sangro (DGR 162/11);

b.           Area di crisi della Val Vibrata Valle del Tronto Piceno (DGR 163/11);

c.           Area di crisi Val Sinello (DGR 499/11);

d.           Area di crisi Val Pescara (DGR 644/11);

e.           Area cratere sismico (DPCM del 16/04/2009);

 

VISTA, altresì, la deliberazione di Giunta Regionale DGR n°716 del 7 ottobre 2013, con la quale la Giunta, sulla base della riforma normativa appena intervenuta per il riconoscimento di area di crisi complessa, aveva appunto richiesto al MISE il riconoscimento per le aree della Marsica, in provincia di l’Aquila, e della Val di Sangro, in provincia di Chieti, anche se sulla predetta richiesta il Ministero non si è mai pronunciato;

 

VISTA la DGR n°895 del 6 novembre 2015 con cui la Giunta Regionale ha approvato il Progetto Marsica al fine di “definire un programma amministrativo di sviluppo finalizzato, nel medio e lungo periodo, al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione e promozione delle peculiarità del territorio”;

 

DATO ATTO, quindi, che, sulla base di indici numerici ben definiti quali il reddito medio pro capite, il rapporto PIL locale, il tasso di disoccupazione e di mortalità imprenditoriale, la Regione aveva già individuato delle aree al proprio interno per le quali chiedere lo stato di crisi;

 

RITENUTO, per ragioni di continuità con le decisioni già assunte, di individuare le aree così come richiesto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2016 anche tenendo conto di quanto già deliberato precedentemente dalla Giunta Regionale, apportando ovviamente le dovute correzioni e aggiustamenti dettati dagli avvenimenti nel frattempo intervenuti e delle mutate condizioni dei territori.

 

DATO ATTO che, per quanto attiene ai territori della Val Vibrata in Provincia di Teramo, il MISE con decreto del 10 febbraio 2016 ha riconosciuto lo stato di Area di Crisi Complessa ed è già stata avviata, per tale area che comprende 13 comuni del teramano (Alba Adriatica, Tortoreto, Martinsicuro, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto, Torano Nuovo, Corropoli, Sant’Egidio alla Vibrata, Ancarano, Sant’Omero, Civitella del Tronto e Valle Castellana), una procedura a parte che seguirà un suo iter fino alla sottoscrizione di un Accordo di Programma tra il MISE e la Regione Abruzzo per individuare le modalità di intervento per contrastare lo stato di crisi e le conseguenti risorse che vi saranno allocate.

 

CONSIDERATO che, come primo criterio per la selezione dei territori, il decreto prevede che le Regioni indichino quelli raggruppati per Sistemi Locali del Lavoro (S.L.L. da ora in poi) così come individuati a seguito dell’ultimo censimento del 2011 e nominativamente elencati nell’allegato 1 al decreto stesso.

 

DATO ATTO, altresì, che è lo stesso decreto a fissare il limite numerico massimo di popolazione dei SLL candidabili rispetto a ciascuna regione e che per l’Abruzzo è previsto il limite numerico di 598.528 abitanti, così come calcolati eleggibili in percentuale sul numero di abitanti totali della regione, avendo come riferimento l’anno 2014.

 

RILEVATO che, subito dopo aver posto la regola generale, il decreto all’articolo 4 prevede le eventuali deroghe consentite ad ogni regione per individuare i territori in maniera tale da assorbire tutto il plafond numerico che le viene concesso, deroghe che sono le seguenti:

1.           innanzitutto la possibilità di una maggiorazione dell’1% ove ciò fosse necessario per includere un territorio non scindibile;

2.           la possibilità di inserire comuni appartenenti anche ad un SLL non eleggibile (quindi non inserito nella tabella di cui all’allegato 1), purché siano soddisfatte due delle tre condizioni ivi previste alle lettere a, b e c del comma 3;

3.           la possibilità di inserire, ai sensi dell’articolo 4 comma 6, comuni appartenenti a territori compresi al massimo in due SLL eleggibili riportati in tabella, ma non inseriti dalla regione nella propria proposta di individuazione, a condizione che i residenti dei comuni inseriti non superino nel totale il 5% del limite numerico eleggibile.

 

CONSIDERATO che, sulla base delle premesse sopra esposte e, quindi, delle rigide regole poste dal decreto ministeriale per potersi avvantaggiare delle eventuali deroghe, nonché della ulteriore considerazione che applicando i criteri sopra esposti – continuità col passato per individuare aree molto colpite dalla crisi sulla base di indici numerici consolidati e collegamenti tra SLL differenti, ma contigue per vicinanza territoriale –  ed infine del fatto che, anche tenendo conto della possibilità di aumentare il limite numerico dell’1%, la Regione Abruzzo può indicare territori per un totale di 604.513 abitanti ed intende procedere alla individuazione nel modo che segue:

a.           Inserire integralmente i territori dei Comuni compresi nei Sistemi locali del Lavoro di Teramo, Avezzano, Sulmona, Penne, Chieti e L’Aquila, che nel complesso assorbono un plafond di 572.890 abitanti e lasciano quindi residuare il numero 31.623 abitanti;

b.           Inserire, sulla base della deroga consentita dall’articolo 4 comma 6, i comuni di Mosciano Sant’Angelo e Notaresco, appartenenti al SLL di Giulianova (eleggibile), nonché i comuni di Gissi, Carpineto Sinello, Casalbordino e Scerni, appartenenti al SLL di Vasto (eleggibile), che nel loro complesso sviluppano il numero di 29.198 abitanti;

c.           Inserire, sulla base della deroga consentita dall’articolo 4 comma 3, i comuni di Canosa Sannita e Poggio Fiorito, appartenenti al SLL di Ortona, di per se non eleggibile, che nel complesso sviluppano una popolazione di 2.290 abitanti.

 

DATO ATTO che i SSL individuati annoverano al loro interno i Comuni come di seguito specificati:

-                   SLL TERAMO: Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia;

-                   SLL AVEZZANO: Avezzano, Bisegna, Canistro, Capistrello, Canistro, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Cerchio, Civita d’Antino, Civitella Roveto, Collarmele, Collelongo, Gioia dei Marsi, Lecce dei Marsi, Luco dei Marsi, Magliano ne’ Marsi, Massa d’Albe, Morino, Oricola, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Pereto, Pescina, Rocca di Botte, San Benedetto dei Marsi, Sante Marie, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo, Trasacco, Villavallelonga;

-                   SLL SULMONA: Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Campo di Giove, Cansano, Capestro, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Corfinio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Introdacqua, Molina Aterno, Ofena, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Roiano, Rocca Pia, Roccacasale, Scanno, Secinaro, Sulmona, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villalago, Vittorito, Bussi sul Tirino (Pescara), Popoli (Pescara);

-                   SLL PENNE: Civitella Casanova, Collecorvino, Elice, Farindola, Loreto Aprutino, Montebello di Bertona, Penne, Picciano, Villa Celiera, Arsita (Teramo), Bisenti (Teramo), Castiglione Messer Raimondo (Teramo), Castilenti (Teramo), Montefino (Teramo);

-                   SLL CHIETI: Ari, Bucchianico, Casalincontrada, Chieti, Giuliano Teatino, Miglianico, Ripa teatina, Torrevecchia Teatina, Villamagna, (tutti gli altri in provincia di Pescara) Alanno, Bolognano, Brittoli, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Civitaquana, Corvara, Cugnoli, Lettomanoppello, Manoppello, Nocciano, Pescosansonesco, Pietranico, Roccamorice, Rosciano, Salle, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Sant’Eufemia a Maiella, Scafa, Serramonacesca, Tocco a Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani, Vicoli;

-                   SLL L’AQUILA: Barisciano, Cagnano Amiterno, Calascio, Campotosto, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, L’Aquila, Lucoli, Montereale, Navelli, Ocre, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa sant’Angelo.

 

DATO ATTO che la somma delle popolazioni inserite sulla base delle individuazioni sopra riportate assomma nel totale a 604.468 abitanti e quindi nel rispetto del limite numerico stabilito dal decreto.

 

RITENUTO, quindi, di potere approvare il piano di riparto sopra specificato e meglio individuato nell’allegato alla presente proposta di deliberazione, al fine di trasmetterlo al MISE ai sensi dell’articolo 4 comma 1, il quale dovrà poi approvarlo per la concessione degli eventuali benefici di cui alle leggi richiamate in premessa, ai sensi e nei termini di cui all’articolo 5.

 

Su relazione dell’Assessore proponente, On. Dott. Giovanni Lolli;

 

DATO ATTO della regolare istruttoria da parte del competente Servizio Competitività e Attrazione degli Investimenti nonché della acquisizione dei favorevoli pareri di regolarità tecnica, amministrativa e di legittimità emessi rispettivamente dal Dirigente e dal Direttore proponenti nei modi di legge;

 

DATO ATTO altresì che il presente atto non comporta oneri in capo all’Ente

 

Con voti unanimi espressi nei modi di legge

 

DELIBERA

 

1.           di individuare, per tutte le motivazioni espresse nella narrativa che precede, i territori delle aree di crisi non complessa ai sensi del decreto del MISE 4 agosto 2016, così come meglio specificato nella tabella allegata, che costituisce parte integrante della presente delibera;

2.           di dare atto, pertanto, che i territori risultano individuati nel modo seguente:

-                   sono individuati integralmente i territori dei 163 Comuni nominativamente individuati nella narrativa che precede e che sono compresi nei Sistemi locali del Lavoro di Teramo, Avezzano, Sulmona, Penne, Chieti e L’Aquila, che nel complesso assorbono un plafond di 572.890 abitanti e lasciano quindi residuare il numero 31.623 abitanti sul totale assegnato dal decreto alla Regione Abruzzo alla luce della deroga dell’1%;

-                   sulla base della deroga consentita dall’articolo 4 comma 6, sono individuati i comuni di Mosciano Sant’Angelo e Notaresco, appartenenti al SLL di Giulianova (eleggibile), nonché i comuni di Gissi, Carpineto Sinello, Casalbordino e Scerni, appartenenti al SLL di Vasto (eleggibile), che nel loro complesso sviluppano il numero di 29.198 abitanti;

-                   sulla base della deroga consentita dall’articolo 4 comma 3, sono individuati i comuni di Canosa e Poggio Fiorito, appartenenti al SLL di Ortona, di per se non eleggibile, che nel complesso sviluppano una popolazione di 2.290 abitanti.

3.           di dare atto, quindi, che la somma complessiva delle popolazioni delle aree individuate al punto 2 (572.890 + 29.198 + 2.290) è di 604.378 abitanti totali e quindi viene rispettato il limite numerico massimo assegnato alla Regione Abruzzo che è di 604.513;

4.           di riconoscere il territorio di riferimento del SLL Vasto, con particolare concentrazione sulla città di Vasto, priorità assoluta nel piano di ulteriori investimenti di consolidamento e potenziamento industriale di competenza regionale, concentrando al riguardo le economie derivanti dalle misure riferite alle politiche attive della Regione Abruzzo, a valere su risorse comunitarie e nazionali nella consistenza presente e futura della Regione. Inoltre, le aree attrezzate e da attrezzare del Porto di Vasto saranno oggetto di specifica programmazione e realizzazione di inserimenti industriali d’intesa con le Amministrazioni Centrali competenti, rendendo certa la cantierizzazione del raccordo ferroviario portuale entro il primo trimestre 2017 e assicurando copertura finanziaria alle esigenze di ingrandimento della banchina portuale;

5.            di trasmettere la presente deliberazione al MISE per i provvedimenti di competenza;

6.           di ribadire che il presente atto non comporta oneri in capo all’Ente;

7.           di pubblicare la presente deliberazione sul BURA della Regione Abruzzo.

 

Segue Allegato