LA
GIUNTA REGIONALE
PREMESSO
che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato
il decreto Ministeriale 4 agosto 2016 (pubblicato in G.U. del 4 ottobre 2016)
che, in attuazione del combinano disposto della Legge 181/1989 e della Legge
134/2012, chiama le Regioni ad individuare la propria proposta di elenco dei
territori da ammettere alle agevolazioni previste per le aree di crisi
industriale non complessa;
PRESO
ATTO che la individuazione dei territori deve avvenire,
da parte delle Regioni, sulla base di indicazioni specifiche inserite negli
allegati di cui al decreto stesso che individua i territori raggruppati per
Sistemi Locali del Lavoro, così come enucleati in base all’ultimo censimento
del 2011 e con i dati numerici riferiti alla popolazione eleggibile riferiti
all’anno 2014;
CONSIDERATO
che la Regione Abruzzo aveva già individuato con
separate Deliberazioni di Giunta Regionale alcune aree per le quali aveva
richiesto, pur senza ottenerlo, al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) il
riconoscimento di area di crisi complessa ai sensi del DM 24 marzo 2010 e tali
aree erano le seguenti:
a.
Area di crisi Valle Peligna – Alto Sangro (DGR
162/11);
b.
Area di crisi della Val Vibrata Valle del Tronto
Piceno (DGR 163/11);
c.
Area di crisi Val Sinello (DGR 499/11);
d.
Area di crisi Val Pescara (DGR 644/11);
e.
Area cratere sismico (DPCM del 16/04/2009);
VISTA, altresì, la deliberazione di Giunta Regionale DGR n°716 del 7 ottobre
2013, con la quale la Giunta, sulla base della riforma normativa appena
intervenuta per il riconoscimento di area di crisi complessa, aveva appunto
richiesto al MISE il riconoscimento per le aree della Marsica, in provincia di
l’Aquila, e della Val di Sangro, in provincia di Chieti, anche se sulla
predetta richiesta il Ministero non si è mai pronunciato;
VISTA
la DGR n°895 del 6 novembre 2015 con cui la Giunta
Regionale ha approvato il Progetto Marsica al fine di “definire un programma
amministrativo di sviluppo finalizzato, nel medio e lungo periodo, al
raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione e promozione delle
peculiarità del territorio”;
DATO
ATTO, quindi, che, sulla base di indici numerici ben
definiti quali il reddito medio pro capite, il rapporto PIL locale, il tasso di
disoccupazione e di mortalità imprenditoriale, la Regione aveva già individuato
delle aree al proprio interno per le quali chiedere lo stato di crisi;
RITENUTO, per ragioni di continuità con le decisioni già assunte, di individuare
le aree così come richiesto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2016 anche tenendo
conto di quanto già deliberato precedentemente dalla Giunta Regionale,
apportando ovviamente le dovute correzioni e aggiustamenti dettati dagli
avvenimenti nel frattempo intervenuti e delle mutate condizioni dei territori.
DATO
ATTO che, per quanto attiene ai territori della Val
Vibrata in Provincia di Teramo, il MISE con decreto del 10 febbraio 2016 ha
riconosciuto lo stato di Area di Crisi Complessa ed è già stata avviata, per
tale area che comprende 13 comuni del teramano (Alba Adriatica, Tortoreto,
Martinsicuro, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto, Torano Nuovo,
Corropoli, Sant’Egidio alla Vibrata, Ancarano, Sant’Omero, Civitella del Tronto
e Valle Castellana), una procedura a parte che seguirà un suo iter fino alla
sottoscrizione di un Accordo di Programma tra il MISE e la Regione Abruzzo per
individuare le modalità di intervento per contrastare lo stato di crisi e le
conseguenti risorse che vi saranno allocate.
CONSIDERATO
che, come primo criterio per la selezione dei
territori, il decreto prevede che le Regioni indichino quelli raggruppati per
Sistemi Locali del Lavoro (S.L.L. da ora in poi) così come individuati a
seguito dell’ultimo censimento del 2011 e nominativamente elencati
nell’allegato 1 al decreto stesso.
DATO
ATTO, altresì, che è lo stesso decreto a fissare il
limite numerico massimo di popolazione dei SLL candidabili rispetto a ciascuna
regione e che per l’Abruzzo è previsto il limite numerico di 598.528 abitanti,
così come calcolati eleggibili in percentuale sul numero di abitanti totali
della regione, avendo come riferimento l’anno 2014.
RILEVATO
che, subito dopo aver posto la regola generale, il
decreto all’articolo 4 prevede le eventuali deroghe consentite ad ogni regione
per individuare i territori in maniera tale da assorbire tutto il plafond
numerico che le viene concesso, deroghe che sono le seguenti:
1.
innanzitutto la possibilità di una maggiorazione
dell’1% ove ciò fosse necessario per includere un territorio non scindibile;
2.
la possibilità di inserire comuni appartenenti anche
ad un SLL non eleggibile (quindi non inserito nella tabella di cui all’allegato
1), purché siano soddisfatte due delle tre condizioni ivi previste alle lettere
a, b e c del comma 3;
3.
la possibilità di inserire, ai sensi dell’articolo 4
comma 6, comuni appartenenti a territori compresi al massimo in due SLL
eleggibili riportati in tabella, ma non inseriti dalla regione nella propria
proposta di individuazione, a condizione che i residenti dei comuni inseriti
non superino nel totale il 5% del limite numerico eleggibile.
CONSIDERATO
che, sulla base delle premesse sopra esposte e,
quindi, delle rigide regole poste dal decreto ministeriale per potersi
avvantaggiare delle eventuali deroghe, nonché della ulteriore considerazione
che applicando i criteri sopra esposti – continuità col passato per individuare
aree molto colpite dalla crisi sulla base di indici numerici consolidati e
collegamenti tra SLL differenti, ma contigue per vicinanza territoriale – ed infine del fatto che, anche tenendo conto
della possibilità di aumentare il limite numerico dell’1%, la Regione Abruzzo
può indicare territori per un totale di 604.513 abitanti ed intende procedere
alla individuazione nel modo che segue:
a.
Inserire integralmente i territori dei Comuni
compresi nei Sistemi locali del Lavoro di Teramo, Avezzano, Sulmona, Penne,
Chieti e L’Aquila, che nel complesso assorbono un plafond di 572.890 abitanti e
lasciano quindi residuare il numero 31.623 abitanti;
b.
Inserire, sulla base della deroga consentita
dall’articolo 4 comma 6, i comuni di Mosciano Sant’Angelo e Notaresco,
appartenenti al SLL di Giulianova (eleggibile), nonché i comuni di Gissi,
Carpineto Sinello, Casalbordino e Scerni, appartenenti al SLL di Vasto
(eleggibile), che nel loro complesso sviluppano il numero di 29.198 abitanti;
c.
Inserire, sulla base della deroga consentita
dall’articolo 4 comma 3, i comuni di Canosa Sannita e Poggio Fiorito,
appartenenti al SLL di Ortona, di per se non eleggibile, che nel complesso
sviluppano una popolazione di 2.290 abitanti.
DATO
ATTO che i SSL individuati annoverano al loro interno i
Comuni come di seguito specificati:
-
SLL TERAMO: Basciano, Bellante, Campli, Canzano,
Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Cellino Attanasio, Cermignano,
Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Montorio al
Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella
Sicura, Tossicia;
-
SLL AVEZZANO: Avezzano, Bisegna, Canistro,
Capistrello, Canistro, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Cerchio, Civita
d’Antino, Civitella Roveto, Collarmele, Collelongo, Gioia dei Marsi, Lecce dei
Marsi, Luco dei Marsi, Magliano ne’ Marsi, Massa d’Albe, Morino, Oricola,
Ortona dei Marsi, Ortucchio, Pereto, Pescina, Rocca di Botte, San Benedetto dei
Marsi, Sante Marie, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo, Trasacco, Villavallelonga;
-
SLL SULMONA: Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Campo
di Giove, Cansano, Capestro, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Cocullo,
Corfinio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Introdacqua, Molina Aterno, Ofena,
Pacentro, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Roiano, Rocca Pia,
Roccacasale, Scanno, Secinaro, Sulmona, Villa Santa Lucia degli Abruzzi,
Villalago, Vittorito, Bussi sul Tirino (Pescara), Popoli (Pescara);
-
SLL PENNE: Civitella Casanova, Collecorvino, Elice,
Farindola, Loreto Aprutino, Montebello di Bertona, Penne, Picciano, Villa
Celiera, Arsita (Teramo), Bisenti (Teramo), Castiglione Messer Raimondo
(Teramo), Castilenti (Teramo), Montefino (Teramo);
-
SLL CHIETI: Ari, Bucchianico, Casalincontrada,
Chieti, Giuliano Teatino, Miglianico, Ripa teatina, Torrevecchia Teatina,
Villamagna, (tutti gli altri in provincia di Pescara) Alanno, Bolognano,
Brittoli, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria,
Catignano, Cepagatti, Civitaquana, Corvara, Cugnoli, Lettomanoppello,
Manoppello, Nocciano, Pescosansonesco, Pietranico, Roccamorice, Rosciano,
Salle, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Sant’Eufemia a Maiella, Scafa,
Serramonacesca, Tocco a Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani, Vicoli;
-
SLL L’AQUILA: Barisciano, Cagnano Amiterno,
Calascio, Campotosto, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del
Monte, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa,
L’Aquila, Lucoli, Montereale, Navelli, Ocre, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata
d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle
Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione
degli Abruzzi, Tornimparte, Villa sant’Angelo.
DATO
ATTO che la somma delle popolazioni inserite sulla base
delle individuazioni sopra riportate assomma nel totale a 604.468 abitanti e
quindi nel rispetto del limite numerico stabilito dal decreto.
RITENUTO, quindi, di potere approvare il piano di riparto sopra specificato e
meglio individuato nell’allegato alla presente proposta di deliberazione, al
fine di trasmetterlo al MISE ai sensi dell’articolo 4 comma 1, il quale dovrà
poi approvarlo per la concessione degli eventuali benefici di cui alle leggi
richiamate in premessa, ai sensi e nei termini di cui all’articolo 5.
Su relazione dell’Assessore proponente, On. Dott.
Giovanni Lolli;
DATO
ATTO della regolare istruttoria da parte del competente
Servizio Competitività e Attrazione degli Investimenti nonché della
acquisizione dei favorevoli pareri di regolarità tecnica, amministrativa e di
legittimità emessi rispettivamente dal Dirigente e dal Direttore proponenti nei
modi di legge;
DATO
ATTO altresì che il presente atto non comporta oneri in
capo all’Ente
Con voti unanimi espressi nei modi di legge
DELIBERA
1.
di individuare, per tutte le
motivazioni espresse nella narrativa che precede, i territori delle aree di
crisi non complessa ai sensi del decreto del MISE 4 agosto 2016, così come
meglio specificato nella tabella allegata, che costituisce parte integrante
della presente delibera;
2.
di dare atto, pertanto, che
i territori risultano individuati nel modo seguente:
-
sono individuati integralmente i territori dei 163
Comuni nominativamente individuati nella narrativa che precede e che sono
compresi nei Sistemi locali del Lavoro di Teramo, Avezzano, Sulmona,
Penne, Chieti e L’Aquila, che nel complesso assorbono un
plafond di 572.890 abitanti e lasciano quindi residuare il numero 31.623
abitanti sul totale assegnato dal decreto alla Regione Abruzzo alla luce della
deroga dell’1%;
-
sulla base della deroga consentita dall’articolo 4
comma 6, sono individuati i comuni di Mosciano Sant’Angelo e Notaresco,
appartenenti al SLL di Giulianova (eleggibile), nonché i comuni di Gissi,
Carpineto Sinello, Casalbordino e Scerni, appartenenti al SLL di Vasto
(eleggibile), che nel loro complesso sviluppano il numero di 29.198 abitanti;
-
sulla base della deroga consentita dall’articolo 4
comma 3, sono individuati i comuni di Canosa e Poggio Fiorito, appartenenti al
SLL di Ortona, di per se non eleggibile, che nel complesso sviluppano una
popolazione di 2.290 abitanti.
3.
di dare atto, quindi, che la
somma complessiva delle popolazioni delle aree individuate al punto 2 (572.890
+ 29.198 + 2.290) è di 604.378 abitanti totali e quindi viene rispettato il
limite numerico massimo assegnato alla Regione Abruzzo che è di 604.513;
4.
di riconoscere il territorio
di riferimento del SLL Vasto, con particolare concentrazione sulla città di
Vasto, priorità assoluta nel piano di ulteriori investimenti di consolidamento
e potenziamento industriale di competenza regionale, concentrando al riguardo
le economie derivanti dalle misure riferite alle politiche attive della Regione
Abruzzo, a valere su risorse comunitarie e nazionali nella consistenza presente
e futura della Regione. Inoltre, le aree attrezzate e da attrezzare del Porto
di Vasto saranno oggetto di specifica programmazione e realizzazione di inserimenti
industriali d’intesa con le Amministrazioni Centrali competenti, rendendo certa
la cantierizzazione del raccordo ferroviario portuale entro il primo trimestre
2017 e assicurando copertura finanziaria alle esigenze di ingrandimento della
banchina portuale;
5.
di
trasmettere la presente deliberazione al MISE per i provvedimenti di
competenza;
6.
di ribadire che il presente
atto non comporta oneri in capo all’Ente;
7.
di pubblicare la presente
deliberazione sul BURA della Regione Abruzzo.