ACA SpA. Comune di Picciano (PE). Impianto di depurazione di acque reflue urbane sito in località Le Piane/Zona Industriale. Pos. URB 31/002. Autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

Omissis

 

DETERMINA

 

Per le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono per integralmente riportate e trascritte:

 

A.          di autorizzare, a partire dalla data del presente provvedimento, l’ACA SpA, nelle persone degli Ingg. Lorenzo Livello e Bartolomeo Di Giovanni, in qualità di Titolari dell’attività da cui origina lo scarico, a scaricare, nel fiume Fino, l'effluente del depuratore a fanghi attivi di acque reflue urbane, (che non contengono acque reflue industriali), ubicato in località Le Piane/Zona Industriale del Comune di Picciano (PE) (i dati principali dello scarico e dell'impianto di che trattasi sono riassunti nella tabella della narrativa del presente atto) gestito da Di Giovanni Bartolomeo e Livello Lorenzo per l’ACA SpA;

B.          di stabilire, per la presente autorizzazione, le seguenti prescrizioni:

Caratteristiche impiantistiche

L'impianto di depurazione da cui proviene lo scarico oggetto della presente autorizzazione, deve essere conforme:

-        a quanto descritto nella documentazione e negli elaborati presentati a corredo dell'istanza di autorizzazione conservati agli atti di questo Servizio, del Distretto Provinciale di Chieti dell'ARTA e della AUSL,

-        alle prescrizioni contenute nel presente atto,

-        in generale a quanto stabilito nell'intero corpus normativo vigente.

Qualunque variazione apportata per qualsiasi motivo all'impianto, oppure qualunque difformità da norme e regolamenti nazionali e regionali vigenti in qualunque momento riscontrata, comporterà l'invalidazione del presente atto.

Il Titolare dell'attività da cui origina lo scarico è obbligato a garantire la corretta efficienza, la perfetta conduzione e manutenzione, la perfetta gestione dell'Impianto di Depurazione, di tutte le componenti sia fisse che mobili, di tutte le pertinenze e della rete di adduzione e di scarico per impedire esalazioni, tracimamenti, percolazioni, spandimenti e fuoriuscita di reflui che possano arrecare pregiudizi a terzi, danni al corpo recettore, alla acque, al suolo, al sottosuolo e all'ambiente in generale. Lo scarico delle acque reflue deve avvenire in modo tale da non causare danni alla stabilità dei suoli: in particolare non si devono verificare fenomeni di ristagno e/o ruscellamento.

Le acque scaricate dovranno essere compatibili con la capacità idraulica del corso d'acqua recettore e non dovranno produrre significative alterazioni delle sue caratteristiche morfologiche (condizioni delle rive e del fondo, condizioni delle zone riparie).

Lo scarico deve avvenire senza utilizzo di condutture by-pass di trattamento dell'impianto depurativo salvo il sistema scolmatore delle portate meteoriche in testa all'impianto di depurazione.

Sistema scolmatore

Il sistema  scolmatore  delle portate meteoriche deve essere usato in caso di eventi meteorici eccezionali che determinano problemi di contenimento dei reflui e a condizione che vengano rispettati i limiti minimi di diluizione o delle portate stabilite dalla vigente normativa.

Entro il termine del 31/12/2017, il sistema scolmatore:

1)      dovrà essere predisposto e dimensionato correttamente secondo le prescrizioni della Delibera CITAI 04/02/'77 all. 4, cap. "impianti di fognatura, definizioni", punto 6 e del DPCM 04/03/1996 cap. 8.3.1;

2)      in linea di massima, dovrà essere costituito da:

-            un manufatto scolmatore in testa all'impianto che garantisca indicativamente l'uscita oltre 5 volte la portata media di tempo asciutto previo trattamento di grigliatura grossolana,

-            un successivo manufatto scolmatore (posto anch'esso sulla linea dell'impianto di trattamento), munito di idoneo sistema di grigliatura fine, in grado di scolmare oltre 4 volte la portata media di tempo asciutto (ai sensi della DGR 227/2013 lettera w del punto 2.3 - relazione tecnica),

-            da vasca di decantazione, dove confluisca lo scolmo di entrambi i suddetti manufatti scolmatori, utilizzabile anche per la disinfezione, prima di raggiungere il pozzetto di campionamento dello scarico finale del depuratore.

Dovrà essere trasmesso all'Autorità competente allo scarico ed all’ARTA una relazione tecnica del sistema scolmatore e delle modalità con le quali si è proceduto al dimensionamento dello stesso.

Allacci fognari

Il Titolare dell'attività da cui origina lo scarico deve adottare ogni possibile accorgimento per evitare che vengano immessi all'impianto volumi di reflui superiori alla massima capacità depurativa dell'impianto stesso e a prescrivere, per ciascuno allaccio autorizzato alla relativa rete fognaria, idonee prescrizioni ed idonei sistemi di depurazione dei reflui in maniera da non sovraccaricare l'impianto con flussi abnormi di reflui o incompatibili con i trattamenti depurativi e a controllare che non si verifichino scarichi o allacci abusivi o non autorizzati alla suddetta rete.

Misuratore di Portata

Al fine di effettuare in modo efficace l'eventuale disinfezione, entro 6 mesi dal rilascio del presente atto, l'impianto dovrà essere dotato di un sistema di misura della portata  in uscita dall'impianto.

Pozzetti di ispezione

l’impianto deve presentarsi dotato:

1)      di pozzetto di campionamento del refluo di scarico, che deve essere posizionato immediatamente a monte dell’immissione nel corpo recettore (art. 101, comma 3, D. Lgs. 152/’06) e risultare sempre accessibile ed idoneo alla operazioni di campionamento (vedi metodi analitici per le acque IRSA CNR-Manuale 92, par. 4.2: Metodo di campionamento acque di scarico),

2)      di pozzetto di campionamento del refluo di scarico proveniente dal sistema scolmatore dell’impianto, che deve essere posizionato immediatamente a monte del corpo ricettore (art. 101, comma 3, D. Lgs. 152/’06) e risultare sempre accessibile ed idoneo alla operazioni di campionamento (vedi metodi analitici per le acque IRSA CNR-Manuale 92, par. 4.2: Metodo di campionamento acque di scarico),

3)      di pozzetto di controllo dello scarico, interno all'impianto, con le relative garanzie di sicurezza,

4)      di un ulteriore pozzetto di campionamento, in testa all'impianto, avente le medesime caratteristiche di accessibilità di quello posizionato in uscita dall'impianto di depurazione, per procedere al campionamento del refluo prima del trattamento.

Limiti

E’ fatto obbligo al Titolare dell'attività da cui origina lo scarico di rispettare costantemente e rigorosamente i limiti (in termini di concentrazione) fissati dalla Tab C della L.R. 31/2010, colonna da 251 a 1999 A.E..

L'Escherichia coli deve rispettare il limite di 3.000 U.F.C./100 ml. (punto 3 “indicazioni generali” dell’all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006 e succ. mod. ed integr.).

Il rispetto dei limiti non deve essere ottenuto tramite diluizione.

I provvedimenti gestionali e manutentivi posti in essere per mantenere l'impianto in perfetta efficienza devono assicurare che l’immissione dello scarico trattato nel corpo idrico superficiale rispetti i suddetti limiti tabellari di legge ed abbia un effetto non negativo in termini di impatto, consentendo e non ostacolando il raggiungimento dei relativi obiettivi di qualità del corpo ricettore.

In caso di superamenti dei limiti il Titolare dovrà porre in essere tutte le misure idonee al ripristino tempestivo dei limiti superati e dare comunicazione in merito a questa Provincia e il Distretto di Chieti dell'ARTA  Abruzzo.

Autocontrolli

Al fine di verificare la rispondenza ai limiti di legge il Titolare deve effettuare, con frequenza mensile, l’autocontrollo.

Le analisi devono essere svolte in laboratori accreditati UNI EN ISO 17025 (o che comunque garantiscano di corrispondere ai necessari requisiti di qualità) ed eseguite da Tecnico abilitato il quale deve indicare nel referto l'appartenenza al proprio Ordine Professionale e i metodi analitici utilizzati.

Tali campionamenti, al fine di verificare l'efficienza dell'impianto, devono essere eseguiti sia prima che il refluo venga sottoposto al trattamento depurativo (in ingresso all'impianto) che dopo il trattamento di depurazione (in uscita dall'impianto).

Il sistema di riferimento per il controllo degli scarichi è relativa all'opzione riferita al rispetto della concentrazione.

L’autocontrollo deve riguardare almeno i seguenti parametri caratterizzanti lo scarico: Escherichia coli , Solidi Sospesi totali, BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Grassi e oli animali e vegetali.

Almeno 1 volta l'anno, andrà effettuato il controllo anche dei seguenti parametri non ricompresi nella Tab. C LR 31/2010: materiali grossolani, pH, Colore, Odore, Nichel, Rame, Zinco, Azoto nitroso, Azoto nitrico,  Tensioattivi Totali, Idrocarburi totali, Saggio di tossicità acuta.

I suddetti parametri devono rispettare i limiti previsti di Tab. 3 dell'all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/'06.

Qualora dai risultati analitici emerga che uno o più parametri suddetti non rientrino nei limiti, si dovranno effettuare interventi gestionali sull'impianto atti a garantire il rispetto degli stessi.

Linea Fanghi

Deve essere garantita la regolare disidratazione e lo smaltimento dei fanghi essiccati. Ai sensi di quanto disposto dagli artt. 178 commi 3 e 4, 179 comma 1, 180, 181 comma 1, 182 comma 2 del T.U.A., al fine di ridurre la produzione dei rifiuti da avviare allo smaltimento finale, è vietato lo smaltimento dei fanghi allo stato fluido, se non in casi eccezionali da giustificare preventivamente con comunicazione scritta alla Provincia e per conoscenza all'ARTA distretto Provinciale di Chieti.

Dovranno essere effettuate, a cadenza opportuna, le operazioni di asportazione dei residui (materiale grossolano, sabbie, fanghi, ecc.) che andranno trattati e smaltiti secondo quanto disposto dal D.Lgs. 152/’06 e conservando la documentazione dell’avvenuto smaltimento per esibirla, a richiesta, agli organi di controllo. In particolare il deposito temporaneo dei fanghi prodotti presso l'impianto, deve avvenire in maniera tale da non creare molestie olfattive che possano causare disagi per la qualità della vita e per l'ambiente. Anche la tempistica del loro smaltimento, che in ogni caso deve rispettare la normativa vigente, deve essere tale da prevenire e contenere i pregiudizi eventualmente causati dalle molestie stesse. Lo smaltimento dei fanghi e, in generale, dei rifiuti derivanti dalla manutenzione dell'impianto di depurazione, deve seguire le disposizioni contenute nell'art. 127 e nella parte IV del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.. Deve essere impiegata apposita Ditta autorizzata per il loro trasporto. La documentazione relativa alle operazioni di smaltimento deve essere conservata dal titolare dello scarico e messa a disposizione degli Enti e delle Strutture Tecniche di Controllo.

Misure d’emergenza

Devono essere predisposte opportune misure d'emergenza per la gestione di eventi accidentali non previsti, quali malfunzionamenti/rotture/ecc.

Deve essere implementato un efficace sistema di controlli, preferibilmente automatizzati, e di intervento con squadre specializzate in grado di intervenire nell'arco delle 24 ore, festività comprese, e ricambi pronti in magazzino, che consenta di ridurre al minimo i tempi di ogni eventuale disservizio non programmabile.

Qualunque interruzione, anche parziale del funzionamento dei sistemi depurativi, deve essere tempestivamente comunicata a questa Provincia e all'ARTA - Distretto di Chieti.

Manutenzione dell'impianto

Si raccomanda di seguire scrupolosamente il piano di manutenzione e conduzione dell’impianto.

Deve essere effettuata sull’impianto complessivo un’adeguata e periodica manutenzione atta a garantirne con continuità la perfetta efficienza e l’accessibilità. In tal senso andranno periodicamente verificati lo stato delle opere strutturali e delle apparecchiature.

Il Titolare dovrà trasmettere, entro il 31/12/2016, il cronoprogramma annuale dettagliato degli interventi gestionali di ordinaria manutenzione e anche di straordinaria manutenzione dell'impianto complessivo.

L'area di pertinenza dell'impianto deve essere tenuta in perfette condizioni igieniche, pulita da vegetazione infestante, derattizzata, sgombra e oggetto di costante manutenzione.

L'area circostante l'impianto deve essere pavimentata in modo tale da consentire di circolare in sicurezza.

Ove assenti o incomplete, dovranno essere impiantate cortine arboree sempreverdi, atte a mitigare l'impatto visivo e la diffusione di odori o aerosol molesti.

Deve essere garantita una costante sorveglianza e una manutenzione generalizzata della recinzione dell'area, del cancello e della strada di accesso, atte a mantenere l'impianto in condizioni d'uso adeguate e in sicurezza. La strada di accesso deve essere sistemata a regola d'arte in modo tale da garantire sempre l'agevole accessibilità agli automezzi, anche in casi emergenziali.

Presso l'impianto (o presso strutture di immediato e agevole raggiungimento), comunque, deve essere presente una sufficiente scorta di pezzi di ricambio per quelle parti maggiormente soggette a guasti o ad usura, al fine di ridurre al minimo i tempi di intervento per la loro sostituzione.

Accessibilità

Deve essere sempre consentito agli Enti di controllo l'accesso ai luoghi dai quali ha origine lo scarico, al sistema di depurazione, al sistema di collettamento e allo scarico finale, con l'obbligo, altresì, di mantenere l'agibilità di detti luoghi ed impianti, compreso l'agevole accesso al punto di immissione nel corpo ricettore.

Deve essere sempre reso accessibile lo scarico per i campionamenti ai sensi dell'art. 101, comma 3, del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.

Il Titolare deve consentire alle Autorità ogni controllo delle acque reflue.

Registri

Deve essere sempre a disposizione degli Organi di Vigilanza:

        copia della presente autorizzazione,

        il nominativo e recapiti del responsabile della conduzione dell'impianto di trattamento e del suo sostituto delegato;

        un quaderno di registrazione dei dati e di manutenzione (ordinaria e straordinaria) contenente le seguenti informazioni:

o       data e ora dei disservizi dell'impianto di depurazione;

o       periodo di fermata dell'impianto (manutenzione programmata, ordinaria e straordinaria, ecc.),

o       componenti meccanici sostituiti e/o revisionati (cinghie, ruote, cuscinetti, lubrificazione, ingrassaggio, etc.),

o       apparecchiature revisionate e/o sostituite,

o       interventi sulle strutture (verniciature, rifacimenti, ecc.);

Tale quaderno deve essere costituito da fogli non amovibili, numerati a cura del Titolare dello scarico;

        un registro degli autocontrolli, dove devono essere annotati data e ora dei prelievi effettuati per le analisi periodiche e report sintetico dei risultati (parametri non conformi in dettaglio).

Allacci di acque reflue industriali

La presente autorizzazione, in base a quanto dichiarato dai richiedenti, è relativa ad uno scarico derivante dal trattamento di acque reflue urbane senza acque reflue industriali.

Altro

Deve essere data comunicazione a Regione ed ARTA, con preavviso di 15 gg, di tutti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria programmabili.

Deve essere data immediata comunicazione di tutti i guasti ecc, che hanno ripercussione diretta ed indiretta sull’efficienza depurativa dell’impianto.

L'ARTA, nel proprio parere tecnico prot. 3056 del 26/04/2016, ritiene indispensabile che il Titolare provveda a programmare ed effettuare, entro il periodo temporale di validità del presente atto, interventi di completamento, risanamento e manutenzione impianto. Ritiene, inoltre, opportuno che sia ripristinato il funzionamento di una vasca di ossidazione inutilizzata presente nell’impianto per dar modo di collettare allo stesso anche alcune utenze che attualmente non risultano allacciate o che sono altrimenti depurate. Pertanto il Titolare, dovrà trasmettere, a questa Regione ed all'ARTA, distretto Provinciale di Chieti, il cronoprogramma dettagliato degli interventi di straordinaria manutenzione suddetti.

 

Elenco scadenze

Data

Attività

Riferimento

Annuale

Campionamento parametri Tab. 3 dell'all. 5 alla parte III del TUA: materiali grossolani, pH, Colore, Odore, Nichel, Rame, Zinco, Azoto nitroso, Azoto nitrico, Tensioattivi Totali, Idrocarburi totali, Saggio di tossicità acuta

 

Allegato 3 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque della regione Abruzzo Regionale

Mensile

Autocontrollo: campionamento (parametri Tab. C della LR 31/2010 e parametro Escherichia coli)

Entro 15 giorni dall’effettuazione del campionamento

Comunicazione ad ARTA e Provincia dei risultati delle analisi dell’autocontrollo

Entro 6 mesi dal rilascio del presente atto

Installazione di misuratore di portata in uscita all’impianto

Prescrizione del presente atto

31/12/2016

Trasmissione cronoprogramma annuale dettagliato degli interventi gestionali di ordinaria manutenzione e anche di straordinaria manutenzione dell'impianto complessivo

Prescrizione del presente atto

31/12/2017

Adeguamento sistema scolmatore

Prescrizione del presente atto

Periodo di validità del presente atto

realizzazione interventi di completamento, di risanamento e di manutenzione; ripristino funzionamento di una vasca di ossidazione inutilizzata esistente.

Prescrizione del presente atto

 

DI DARE ATTO che, in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nel presente atto e nei relativi allegati si procederà ai sensi dell'artt. 130 del D.Lgs. 152/06 a seconda dei casi:

-            alla diffida assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità riscontrate,

-            alla diffida e contestuale sospensione dell'autorizzazione allo scarico per un tempo determinato ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute e/o l'ambiente,

-            alla revoca dell'autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida ed in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di danno per la salute e/o l'ambiente;

 

DI DARE ATTO che:

-            la presente autorizzazione:

        ha una durata di 4 (quattro anni) che decorrono dalla data del rilascio del presente provvedimento,

        non esonera dal conseguimento di altre autorizzazioni, nulla osta e/o altri provvedimenti comunque denominati (in materia urbanistica, idraulica, sicurezza, igienico–sanitaria, ecc.), previsti dalla normativa vigente per l’esercizio dell’attività dell’impresa e non sostituiti dal presente atto,

        deve essere conservata presso lo stabilimento, unitamente alla documentazione presentata a corredo dell’istanza e delle relativa integrazioni, a disposizioni degli Enti preposti ai controlli;

-        la domanda di rinnovo dell’Autorizzazione dovrà essere presentata almeno un anno prima della scadenza;

-        per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento, in merito a quanto in questa sede autorizzato, valgono le disposizioni del D. lgs. 152/2006 e smi e del PTA Regionale;

-        in caso di variazione del regime societario l’Impresa subentrante dovrà richiedere la volturazione del presente provvedimento;

-            nel caso di modifica del Titolare dell'attività (attuali Di Giovanni Bartolomeo e Livello Lorenzo) all’impresa è fatto obbligo di comunicare detta modifica mediante dichiarazione contenente l’informativa e le nuove indicazioni, utilizzando l’apposita modulistica predisposta da questo Ente;

-            in caso di cessazione dell'attività degli impianti autorizzati l’impresa deve comunicare alla Regione, al Comune, alla ASL ed al Distretto Provinciale di Chieti dell'ARTA Abruzzo la data prevista per l'eventuale smantellamento degli stessi.

 

DISPONE

 

-        la pubblicazione del presente atto, per estratto, sul B.U.R.A.T.;

-        che il presente provvedimento venga trasmesso ai destinatari di seguito elencati:

1.      ACA SpA,

2.      AUSL, Dipartimento di Prevenzione,

3.      Comune di Picciano PE,

4.      Distretto Prov.le ARTA di Chieti,

per l’esercizio delle loro rispettive funzioni e competenze;

-        che copia della presente Autorizzazione e copia della documentazione tecnica presentata a corredo dell’istanza di autorizzazione devono essere conservate presso l'impianto, tenute a disposizione degli Enti preposti al controllo.

 

INFORMA CHE

 

Contro il presente provvedimento potrà essere presentato ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dalla data di comunicazione dello stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla suddetta data di comunicazione. Per gli atti di cui non sia richiesta la comunicazione individuale, i termini, ai fini della notificazione del ricorso, decorrono dal giorno in cui sia scaduto il termine della loro pubblicazione.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Ing. Giancarlo Misantoni