Documento n. 3: Progetto di messa in sicurezza autostradale A24 e A25 - Legge 24 dicembre 2012, n. 228.

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTO il documento n. 3 a firma dei consiglieri Mazzocca, D’Alessandro, Berardinetti, Monticelli, Gerosolimo, Olivieri, Paolini, Balducci e Di Nicola recante: Progetto di messa in sicurezza autostradale A24 e A25 - Legge 24 dicembre 2012, n.  228;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere Mazzocca;

 

UDITI gli interventi dei consiglieri D’Alessandro, Pettinari, Gerosolimo, Ranieri, Sospiri, Pietrucci,  Di Nicola, Mercante e del Presidente D’Alfonso;

 

A maggioranza statutaria espressa con voto palese

 

L'APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

«IL CONSIGLIO REGIONALE

 

PREMESSO che:

-                   la società Strada dei Parchi s.p.a. è concessionaria delle autostrade A24 e A25 mediante convenzione stipulata con ANAS s.p.a. in data 20 dicembre 2001 e che tale concessione ha scadenza 31 dicembre 2030;

-                   l’art. 1, comma 183 della Legge n. 228 del 24/12/2012 prevede che: “In considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalità di protezione civile per effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2003 e successive modificazioni e della conseguente esigenza di procedere all'adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l'adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti sulla base dei contenuti delle OPCM n.  3274 del 2003 e n.  3316 del 2003 e successive modificazioni, per l'adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria a norma del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n.  264, e successive modificazioni per l'adeguamento alla normativa in materia di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria delle dette autostrade, nonché per la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009, ove i maggiori oneri per gli investimenti per la realizzazione dei citati interventi siano di entità tale da non permettere il permanere e/o il raggiungimento delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario di concessione nel periodo di durata della concessione stessa, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessione anche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l'utenza.”;

-                   la Società Strada dei Parchi s.p.a., in adempimento a quanto disposto dall’art. 1, comma 183 della Legge n. 228 del 24/12/2012, ha provveduto ad elaborare uno studio su due alternative progettuali: la prima prevede la messa in sicurezza delle autostrade attraverso un intervento diretto sulle attuali strutture del tracciato esistente, la seconda attraverso la realizzazione di alcune varianti;

-                   la Società Strada dei Parchi s.p.a. con nota prot. PR006284/2015 del 9 aprile 2015, ha avanzato alla Regione Abruzzo un progetto di messa in sicurezza di alcuni tratti autostradali mediante le varianti al tracciato ai fini del rilascio del parere tecnico preliminare;

-                   la Regione Abruzzo con Delibera di Giunta regionale n. 325 del 5 maggio 2015 ha proceduto alla costituzione di apposito Gruppo di Lavoro Interdipartimentale con il compito di procedere alla valutazione tecnica della proposta;

-                   nel territorio abruzzese il progetto in questione prevede la realizzazione delle seguenti varianti:

1.           Variante V05 – A24 Carsoli – Torano dal km 46+100,00 al km 73+300,00;

2.           Variante V06 ­– A25 Collarmele – Tocco dal km 107+730,00 al km 153+500,00

3.           Variante V07 – Raccordo Autostradale A25 – Pescara Centro;

4.           Variante V08 – Adeguamento Superstrada S.S .n. 80 (Teramo – mare);

-                   la Variante V06 si sostanzia nella realizzazione di un tunnel di collegamento tra Collarmele e Bussi;

-                   tale Variante determina la dismissione del tratto che comprende i caselli autostradali di Pescina, Cocullo e Pratola Peligna-Sulmona  da sempre funzionali al tessuto economico e sociale della Valle del Giovenco, della Valle Peligna, della Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro e che sin dalla loro realizzazione hanno contribuito allo sviluppo dei territori interessati;

-                   allo stato attuale la Società Strada dei Parchi S.p.a. ha comunicato a mezzo stampa che il progetto si trova all’esame del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;

 

VISTO il progetto di modifica al tracciato autostradale A24/A25, per come presentato ai competenti Uffici Regionali, ed esaminati i relativi contenuti sia grafici che letterari ed alfanumerici;

 

RICHIAMATA l’interrogazione presentata al Ministro Graziano Delrio dal presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, sul progetto autostradale messo a punto dalla Toto Holding Spa, che prevede di realizzare la rettifica di due tratti di A24 e A25 per complessivi 30 chilometri, 55 gallerie e un investimento di quasi 2,5 miliardi di euro, chiedendo per questo un allungamento della concessione di 45 anni;

 

RICHIAMATO, altresì, il parere negativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul progetto presentato dalla Società Strada dei Parchi S.p.A. attraverso la risposta ad una interpellanza da parte del Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova, dalla cui lettura si evince distintamente l’insussistenza di idonei presupposti normativi ed amministrativi al progetto di modifica del tracciato e che gli unici interventi possibili sono quelli di manutenzione e messa in sicurezza dell'attuale percorso;

 

RILEVATO che:

-                   il Consiglio regionale, nella seduta del 13 giugno 2016, ha approvato il 'PRIT' (Piano Regionale Integrato dei Trasporti), dal cui esame si evince come le descritte varianti e/o interconnessioni ai tracciati autostradali esistenti non sono contemplate;

-                   la proposta progettuale in argomento non potrà non avere una reale incidenza sui siti della Rete Natura 2000 dell'Unione Europea ('Siti di Interesse Comunitario' e 'Zone di Protezione Speciale'), oltre che sulle aree protette nazionali e regionali (PNALM e PRSV) e su alcune riserve naturali regionali (Lago di San Domenico, Gole del Sagittario, Gole di San Venanzio e Monte Genzana); ai fini di un corretto e compiuto esame del progetto, dunque, non si può prescindere dalla attivazione delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (contestuale) e di Valutazione di Incidenza Ambientale (propedeutiche);

-                   le varianti autostradali proposte, infatti, prevedono lo scavo di 10 tunnel a doppia canna (ciascuno lungo oltre 1 km) interessando altrettanti "corpi idrici sotterranei di interesse" come tali classificati dal vigente 'Piano Regionale di Tutela delle Acque', i cui effetti non potranno non sentirsi riguardo al rispetto degli obiettivi di tutela della risorsa idrica sotterranea imposti dall’Unione Europea con la specifica Direttiva "Acque";

-                   la proposta progettuale in argomento prevede alcuni punti che andrebbero puntualmente e dettagliatamente approfonditi, in ordine, ad esempio, alla titolarità della futura gestione (ANAS ? Regione Abruzzo ?) di una serie di tratti da dismettere (che non verrebbero smantellati ma declassati), ovvero in relazione ad alcuni interventi, quali quelli sull'attrezzato Chieti-Pescara e la Teramo-Mare, prevedono il pagamento del pedaggio che l'articolo 1, comma 183, della Legge 228/2012 intendeva escludere;

 

CONSIDERATO che:

·             se da un lato è necessità inderogabile l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti e gallerie del sistema autostradale A24 e A25, dall’altro le proposte avanzate dalla Società Strada dei Parchi all’Ente Regione per la modifica del loro tracciato non appaiono né coerenti né convincenti e quindi non in grado di cogliere le finalità imposte dal comma 183 dell’articolo 1 della Legge 228/2012. Anzi, ad una attenta lettura, esse appaiono sovradimensionate e controproducenti. Infatti, per tagliare in modo più che marginale la lunghezza dei due tracciati si andrebbero a toccare diversi corpi idrici sotterranei importanti per l’assetto idrogeologico della nostra Regione. Condividendo i contenuti di un’interrogazione presentata al ministro Delrio dal Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Ermete Realacci, non solo, tale progetto, coinvolgendo direttamente il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Regionale Sirente-Velino, La Riserva di Monte Genzana e la Riserva delle Gole di San Venanzio, verrebbe a stravolgere risorse e beni ambientali uniche in Europa. Dunque un progetto che rischia di compromettere il cuore di quella che un tempo non lontano è stata chiamata “Regione verde d’Europa”, per via della sua ‘bellezza’ e pertanto vocata a un turismo rispettoso dei valori paesaggistici, ambientali, culturali, e alle produzioni agroalimentari di qualità;

·             il progetto non appare più convincente per quel che concerne gli aspetti legati alla sicurezza sismica, obiettivo principale dell’intervento. Si può infatti leggere al punto 3 della relazione del Gruppo di lavoro interdipartimentale istituito dalla Giunta regionale con DGR 325 del 5/5/2015: “Per quanto riguarda gli aspetti legati alla sicurezza sismica, in considerazione dell’alta sismicità (zone 1 e 2) del territorio interessato dal tracciato dell’autostrada A24, si è proceduto a verificare se le varianti del progetto ricadano in zone con presenza di fenomeni di fagliazione conosciute e rilevate in Abruzzo e di cui si dispone di bibliografia scientifica documentale. Sovrapponendo le aree della Regione attraversate dall’infrastruttura viaria con la mappa dello stesso territorio riportante lo studio delle zone interessate da faglie, si rilevano criticità nel nuovo tratto Cerchio-Vittorito (V06 – "A25" Collarmele-Tocco), il quale attraversa due sorgenti sismogeniche (faglie di Sulmona e della Media Valle Aterno) che hanno prodotto in passato e che potenzialmente possono ancora produrre importanti fenomeni di fagliazione superficiale, con conseguenti numerose e pericolose fratture. Tale situazione appare comportare un interessamento maggiore di zone ad alto rischio sismico rispetto all’attuale tracciato e, quindi, la scelta della soluzione adottata in variante da Strada Parchi S.p.A. necessita senz’altro di un puntuale attento studio che consenta di adottare i necessari accorgimenti tecnico-scientifici per garantire la sicurezza sismica dell’infrastruttura”. Per un’opera che dovrebbe avere come obiettivo la “messa in sicurezza” dell’infrastruttura, ciò appare perlomeno singolare;

·             in ordine, poi, alla sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento le criticità riscontrate si elevano sensibilmente: non convince affatto, per fare un solo esempio, il rapporto costi/benefici soprattutto in ordine alla proporzione fra l’elevata consistenza dell’investimento e la consequenziale giustificazione tecnico-economica a supporto. D’altra parte i dati sui flussi del traffico sulle tratte abruzzesi del sistema autostradale non giustificano affatto il progetto in questione; sotto questo aspetto si rischia la replica di un caso paradigmatico di opera costosa e poco utile come quello della "Bre-Be-Mi" (Brescia-Bergamo-Milano);

 

RITENUTO che:

·             se si vuole perseguire il fine di un sensibile, oltre che sostenibile sia sotto il profilo ambientale che soprattutto sotto il profilo economico-finanziario, accorciamento dei tempi di percorrenza fra l’Abruzzo e la Capitale, va perseguita la strada della reale possibilità di realizzare un nuovo tracciato ferroviario che velocizzi la vetusta Roma-Pescara;

·             la ferrovia ha grandi potenzialità se sviluppata e resa competitiva rispetto alle altre modalità di trasporto, soprattutto in ordine alla nuova Roma-Pescara, al completamento del raddoppio della linea Adriatica, alla elettrificazione della Sulmona-L’Aquila e della Avezzano-Roccasecca, si può e si devono organizzare poi le strutture di RFI, a cominciare dal trasporto regionale dove in questi anni avevamo consolidato una produzione e una forza lavoro che oggi viene messa in discussione;

·             sulla base di esistenti studi di fattibilità, alcuni dei quali redatti anche con il contributo del mondo accademico, appare concretamente sostenibile (sia dal punto di vista ambientale che economico) un intervento organico sull’intera tratta Roma-Pescara capace di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza ed al contempo di attrarre fortemente nuovi passeggeri;

·             uno di tali studi, inerente la "Proposta di SVILUPPO della Linea Ferroviaria ROMA-SULMONA-PESCARA", contempla una variante alla linea ferroviaria suddetta (per altro risalente al 1880) prevedendo per il tratto abruzzese un nuovo tracciato (per circa km 80 in variante) su n.  9 punti individuati (Pescara Sud, Manoppello, Scafa, Torre dei Passeri, Bussi sul Tirino, Popoli, Pratola Peligna, Sulmona, Fucino): un intervento interessante circa km 150 di tracciato (comprensivi di scavi, rilevati, gallerie e viadotti) per un costo di investimento complessivamente stimato in 1,4 miliardi di Euro, con l’obiettivo di creare una linea ad alta velocità Roma-Pescara (1h e 15’) sì da rendere l’aeroporto d’Abruzzo altamente attrattivo e rendere competitivo il trasporto mare/ferro/gomma tra il porto di Ortona e il porto di Civitavecchia.

Le azioni proposte tramite tale Pianificazione Strategica si riassumono in:

-              Potenziamento linea Adriatica (fino a velocità 200 Km/h);

-              Miglioramento nodi ferroviari tra SEVEL e la linea Bari-Bologna e tra la linea oggetto di studio e l’Adriatica;

-              Raddoppio dei binari nel tratto da Pescara PN a Chieti scalo e realizzazione nuova fermata in prossimità dell’aeroporto di Pescara;

-              Realizzazione di un nuovo tracciato da Manoppello fino ad Avezzano;

-              Potenziamento linea ferroviaria Sulmona – L’Aquila;

-              Adeguamento stazioni ferroviarie di Avezzano - Sulmona;

-              Realizzazione di una nuova linea elettrificata a singolo binario da L’Aquila ad Avezzano;

 

PRESO ATTO, infine, delle note a firma del Presidente della Giunta regionale dr. Luciano D’Alfonso:

a.           Nota Prot. RA/183662/SQ2 dell’11/7/2015, nella quale il Presidente evidenzia “irrisolvibili criticità delle scelte progettuali adottate” [dalla Strada dei Parchi S.p.A.] “di distruttivo impatto socio – economico, per le quali si richiede necessariamente di provvedere alla ricerca di soluzioni alternative che tengano conto delle problematiche di seguito elencate”;

b.           Nota Prot. RA/129222/SQ2 del 7 giugno 2016, con la quale il Presidente D’Alfonso pone ulteriori condizioni ostative, tra le quali, in particolare, il “contenimento degli aumenti tariffari entro una soglia sostenibile che si fissa uguale o inferiore al 2% rispetto alla tariffa di riferimento attuale”;

 

Per tutto quanto sopra riportato,

 

IMPEGNA

 

IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

 

1.           a promuovere concrete azioni politiche nei confronti del Governo Nazionale, da condurre anche sinergicamente alle attività dei Parlamentari abruzzesi, affinché la Società Strada dei Parchi S.P.A. predisponga un piano di interventi atti a garantire l’adeguamento anti-sismico dei viadotti esistenti nell’attuale tracciato delle autostrade A 24 e A 25, secondo quanto previsto nella legge 228/2012, art. 1, comma 183;

2.           ad aprire un serrato confronto con il Governo e la Società Strada dei Parchi per la verifica puntuale dell’assolvimento degli obblighi previsti dalla convenzione in essere in termini di manutenzione, investimenti, miglioramento della sicurezza ed ampliamento dei servizi all’utenza, esclusivamente lungo il tracciato esistente;

3.           a promuovere concrete azioni politiche nei confronti del Governo Nazionale, da condurre anche sinergicamente alle attività dei Parlamentari abruzzesi, finalizzate ad ottenere importanti investimenti per  lo sviluppo e ammodernamento della linea ferroviaria Pescara–Sulmona–Roma (risalente al 1880 e sulla quale gli unici tratti a doppio binario sono ancora oggi Roma-Tivoli e Pescara Centrale-Pescara Porta Nuova), con l’obiettivo di portare i tempi di percorrenza tra Roma e Pescara sotto le due ore, per affermare definitivamente e compiutamente l’aeroporto d’Abruzzo e nel contempo rendere competitivo il trasporto mare/ferro/gomma tra il porto di Ortona e quello di Civitavecchia; il tutto nella consapevolezza che i costi stimati di realizzazione di una simile opera risultano essere ampiamente inferiori a quelli occorrenti per la costruzione di un nuovo tratto autostradale tra Aielli-Cerchio e Popoli, il cui progetto prevede la realizzazione di tre gallerie, oltre che per i nuovi tracciati nel tratto laziale della A24».