Documento: Patto per lo sviluppo della regione Abruzzo.

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTO il documento a firma dei consiglieri D’Alessandro, Monaco, Monticelli, Mariani, Paolini, Mazzocca, Balducci, Paolucci. Berardinetti e Olivieri recante: Attuazione del Masteplan;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere D’Alessandro;

 

UDITI gli interventi dei consiglieri Monticelli, Paolini, Di Matteo, Febbo, Marcozzi, Pettinari, Mercante e del presidente D’Alfonso;

 

A maggioranza statutaria espressa con voto palese

 

L'APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

«IL CONSIGLIO REGIONALE

 

PREMESSO che:

-                   Il 17 maggio 2016 a L'Aquila veniva firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e dal Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso il "Patto per lo sviluppo della regione Abruzzo - Attuazione degli interventi prioritari e individuazione delle aree di intervento strategiche per il territorio" denominato correntemente Masterplan Abruzzo;

-                   In tale Patto “la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Abruzzo condividono la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, miranti alla realizzazione degli interventi necessari per la infrastrutturazione del territorio, la realizzazione di nuovi investimenti industriali, la riqualificazione e la reindustrializzazione delle aree industriali, e ogni azione funzionale allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio regionale”;

-                   in relazione al periodo di programmazione 2014-2020, si intendono assegnare risorse pari ad un importo di 753,4 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per l'attuazione degli interventi compresi nel presente Patto per la Regione Abruzzo, quale quota parte del totale delle risorse destinate alla Regione Abruzzo, nell'ambito del Fondo Sviluppo e Coesione destinato alle Regioni del Mezzogiorno;

-                   in relazione alle quote dei PON 2014-2020 e di altre fonti nazionali richieste dalla Regione Abruzzo per il cofinanziamento di interventi nell’ambito del presente Patto, si rimanda per la definizione delle stesse a successivi incontri bilaterali tra la Regione Abruzzo e le amministrazioni competenti;

-                   Il Masterplan Abruzzo è frutto di una pluralità di incontri e di un processo di consultazione con le parti sociali e con le istituzioni locali abruzzesi, rappresentate dai Sindaci;

-                   Successivamente, in data 9 luglio 2016 era sottoscritto con le parti sociali a Civitella del Tronto il Patto per lo sviluppo - Addendum al Masterplan firmato il 17 maggio 2016 a l'Aquila, contenente le linee di indirizzo per una programmazione unitaria dei fondi comunitari e statali (FSE, FESR, FEASR, PON, FSC) e gli interventi previsti nel triennio per l'utilizzo dei tre fondi strutturali europei (FSE, FESR, FEASR) per un totale di 805 milioni di euro finalizzati al rilancio produttivo ed economico dell'Abruzzo;

-                   Nella seduta del  Cipe del 19.7.2016 preparatoria del Comitato, convocata alle ore 18,00 con all'ordine del giorno: "1) Fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale: a) Patti per il Sud, etc.”, è stato approvato il Masterplan - Patto per il Sud dell'Abruzzo, con una prima tranche di finanziamento di 753,4 milioni di euro, oltre a risorse ulteriori per i completamenti pari a 674,2 milioni di euro;

 

TENUTO CONTO che:

la Regione Abruzzo nel Patto per lo Sviluppo - Masterplan ha individuato gli obiettivi primari degli assi di intervento finalizzati al miglioramento e completamento delle infrastrutture viarie, ferroviarie, portuali ed aeroportuali, al recupero e miglioramento ambientale, al risanamento dei fiumi e del territorio, alla mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico, allo sviluppo delle aree produttive e dei poli culturali, alla valorizzazione della ricerca, al recupero di edifici storici, allo sviluppo economico/ambientale della Montagna, al fine di dare un forte impulso alla valorizzazione delle eccellenze ambientali, culturali, industriali e di ricerca già presenti sul territorio e attrarre nuovi investimenti nazionali ed esteri;

per quanto riguarda la realizzazione degli interventi in materia di gestione ordinaria dei rifiuti, trattamento e smaltimento dei rifiuti stoccati, deve essere data priorità assoluta a quegli interventi che risolvono la procedura di inflazione 2011/2215, per la violazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti;

per quanto riguarda la realizzazione degli interventi in materia di governo e gestione della risorsa idrica, deve essere data massima priorità a quegli interventi che risolvono procedure di inflazione alle direttive comunitarie sulle quali siano già state emesse sentenze di condanna o siano in corso procedure di pre-contenzioso (EU PILOT), tenendo altresì conto degli obiettivi di qualità previsti dalla direttiva 2000/60/CE e perseguendo, laddove possibile, l'integrazione tra finalità di tutela della risorsa e degli ecosistemi acquatici ex direttiva 2000/60/CE e finalità di mitigazione del rischio idrogeologico ai sensi della direttiva 2007/60/CE;

gli interventi contro il rischio di dissesto idrogeologico da finanziare con risorse pubbliche devono essere coerenti con le mappe della pericolosità e rischio e con gli obiettivi e le priorità correlate individuati nei Piani di gestione del rischio di alluvioni, ai sensi della direttiva 2007/60/CE, approvati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nei Comitati Istituzionali Integrati delle Autorità di Bacino, ai sensi dell'art. 4, comma 3, del D.lgs n. 219/2010 e per quanto riguarda la pericolosità da alluvione fluviale e costiera e nelle pianificazioni  di assetto idrogeologico (PAI) per quanto attiene alla pericolosità geomorfologica, in applicazione dei criteri di ammissibilità e di selezione individuati nel DPCM 28 maggio 2015;

tra gli interventi infrastrutturali, sono considerati prioritari anche quelli necessari a risolvere situazioni di pericolo connesse alla viabilità provinciale e comunale ed ai collegamenti tra le aree interne, anche a bassa densità di popolazione;

le principali Linee di Sviluppo e relative aree di intervento, concordate tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Abruzzo, sono le seguenti:

1.           Infrastrutture

Gli interventi che rientrano in questo settore strategico hanno l'obiettivo di migliorare la mobilità per lo sviluppo delle imprese e dei territori, realizzare gli interventi su strade e ferrovie, porti, aeroporti e filovie funzionali allo sviluppo economico/turistico con una finalità di coesione e pari accessibilità alle diverse aree regionali;

2.           Ambiente

In questo settore strategico sono compresi gli interventi che risolvono la procedura di infrazione 2011/2215, relativa alla gestione ordinaria dei rifiuti ed allo smaltimento dei rifiuti stoccati, la bonifica dei terreni contaminati, le opere relative al sistema idrico integrato, nell'ambito della distribuzione e qualità delle acque, con particolare riferimento all'adeguamento e ottimizzazione dei sistemi di depurazione, il potenziamento delle strutture di depurazione nelle aree di insediamento industriale, al completamento delle opere di invaso, raccolta e distribuzione delle acque, nonché gli interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico;

3.           Sviluppo economico e produttivo

Le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento sono finalizzate a promuovere l'innovazione e la ricerca, attrarre investimenti sul territorio, realizzare centri di eccellenza ed innovazione, sviluppare le reti irrigue per il settore agricolo, nonché dotare le aree di insediamento industriale dell'accesso alla banda ultra larga;

4.           Turismo e cultura

Le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento mirano a migliorare l'accessibilità alle aree ad alta vocazione turistica; realizzare opere di manutenzione, valorizzazione e rifunzionalizzazione delle strutture culturali ed artistiche di rilievo; promuovere uno sviluppo turistico integrato e sostenibile anche con il recupero e la ristrutturazione degli antichi borghi ed il rilancio delle micro-imprese artigianali ed enogastronomiche, sviluppare la Montagna e relativi comprensori; realizzare opere di viabilità ciclopedonale;

il CIPE, con deliberazione n. 10 del 28 gennaio 2015, ha approvato la definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e il relativo monitoraggio, nonché i criteri per la programmazione degli interventi complementari di cui all'articolo 1, comma 242 della legge n. 147/2013, previsti nell'Accordo di partenariato 2014-2020;

ai sensi del comma 703 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) sarà presentata relativa proposta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) per l'assegnazione degli importi, a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione afferenti alla programmazione 2014-2020, destinati alla realizzazione degli interventi compresi nel Patto;

la Regione Abruzzo, con deliberazione della Giunta regionale n. 180, in data 13 marzo 2015, ha preso atto del Programma Operativo Regionale POR FSE Regione Abruzzo 2014-2020, approvato con Decisione C(2014) 10099 del 17 dicembre 2014, e con deliberazione della Giunta regionale n. 723, in data 9 settembre 2015, ha preso atto del Programma Operativo Regionale POR FESR Regione Abruzzo 2014-2020 approvato con Decisione C(2015) 5818 del 13 agosto 2015;

il D.lgs. n. 267/2000 (Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali) disciplina, tra l'altro, i compiti delle Regioni nell'organizzare l'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale, in particolare prevedendo strumenti e procedure di raccordo e concertazione con le autonomie locali, al fine di realizzare un sistema efficiente al servizio dello sviluppo economico, sociale e civile;

il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui all'articolo 10, comma 2, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, cura il raccordo con le amministrazioni statali e regionali competenti, anche ai fini dell'adozione degli atti di indirizzo e di programmazione relativi all'impiego dei Fondi strutturali dell'Unione europea nonché del Fondo per lo sviluppo e la coesione;

l'Agenzia per la coesione territoriale, di cui all'art. 10, comma 1, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, al fine di assicurare il rafforzamento dell'azione di programmazione, coordinamento, sorveglianza e sostegno della politica di coesione, tra l'altro:

·             opera, in raccordo con le amministrazioni competenti, il monitoraggio sistematico e continuo dei programmi operativi e degli interventi della politica di coesione;

·             può assumere le funzioni dirette di Autorità di Gestione;

·             vigila, nel rispetto delle competenze delle singole amministrazioni pubbliche, sull'attuazione dei programmi;

·             esecuzione alle determinazioni adottate ai sensi degli articoli 3 e 6 del D.lgs n. 88/2011;

l'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. (Invitalia), al fine di accelerare l'attuazione degli investimenti di rilevanza strategica per la coesione territoriale e la crescita economica, nonché razionalizzare e rendere più efficienti le relative procedure di spesa può svolgere attività economiche, finanziarie e tecniche a supporto delle Amministrazioni interessate alla realizzazione di interventi finanziati con risorse nazionali e comunitarie e svolgere le funzioni di Centrale di Committenza ai sensi dell'articolo 55 bis, comma 2 bis, decreto-legge n. 1/2012, convertito con modificazione dalla legge n. 27/2012, e dell'articolo 38, comma 2, D.lgs 50/2016 "Codice dei Contratti Pubblici", nonché le funzioni di soggetto attuatore degli interventi previsti nei Contratti Istituzionali di Sviluppo, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, D.lgs. n. 88/2011;

la Regione Abruzzo, per l'attuazione degli interventi inseriti nel presente Patto, può avvalersi dei propri Enti, Società in house, nonché delle amministrazioni pubbliche territorialmente competenti, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa europea e nazionale in materia;

la Regione Abruzzo, previa Delibera di Giunta regionale n. 229 del 19 aprile 2016, ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l'elenco definitivo degli interventi tematizzati nelle aree Infrastrutture, Ambiente, Sviluppo Economico, Turismo e Cultura;

con DGR n. 402 del 25/06/2016 denominata "Individuazione Soggetti Attuatori dei 77 interventi del "Patto per l'Abruzzo", del Responsabile Unico e dei soggetti deputati a verifica, controllo e monitoraggio del Patto" sono stati individuati i soggetti attuatori, il responsabile unico e la cabina di regia per l'attuazione del Masterplan Abruzzo;

Tutto ciò premesso, nel prendere atto che:

-              Nella seduta del Cipe del 19/07/2016 preparatoria del Comitato, convocata alle ore 18,00 con all'ordine del giorno: "1) Fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale a) Patti per il Sud, etc.", è stato approvato il Masterplan - Patto per il Sud dell'Abruzzo, con una prima tranche di finanziamento di 753,4 milioni di euro, oltre a risorse ulteriori per i completamenti pari a 674,2 milioni di euro;

 

IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ABRUZZO

 

1.           esprime soddisfazione per il risultato raggiunto dalla Regione Abruzzo, consapevole che il Patto per lo sviluppo per la Regione Abruzzo rappresenti un'occasione storica per la nostra regione per uscire dalla lunga crisi che ha avuto inizio nel 2008, in coincidenza con la recessione mondiale, e per progettare la sua crescita futura in un quadro di coesione territoriale e sociale;

2.           auspica la rapida messa in cantiere degli interventi la cui canteriabilità può già essere resa esecutiva, per fare in modo che già nell'ultimo semestre del 2016 e nei primi mesi del 2017 vi sia il segnale di ripartenza per l'intero Abruzzo, con i benefici attesi in termini di rilancio produttivo ed occupazionale;

 

IMPEGNA INOLTRE LA GIUNTA REGIONALE

 

A

              dare attuazione a quanto previsto nella DGR n. 402 del 25 giugno 2016 per la verifica, il controllo e il monitoraggio degli interventi previsti nel Masterplan, riferendo periodicamente ed in modo regolare al Consiglio regionale sul loro stato di avanzamento;

              considerare tutti gli interventi del MasterPlan prioritari per l'ottenimento dei pareri di competenza regionale».