IL
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Omissis
DETERMINA
Per
le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono per integralmente
riportate e trascritte:
A.
di autorizzare, a
partire dalla data del presente provvedimento, la Sig.ra D’Aquino Francesca a
scaricare, su suolo, l'effluente dell'impianto di trattamento delle acque
reflue domestiche, provenienti dal fabbricato adibito a civile abitazione
ubicato in C.da Madonna degli Angeli nel Comune di
Loreto Aprutino PE (i dati principali dello scarico e dell'impianto di che
trattasi sono riassunti nella tabella della narrativa del presente atto);
B.
di stabilire, per la presente autorizzazione, le
seguenti prescrizioni:
1.
L'impianto
di depurazione da cui proviene lo scarico oggetto della presente
autorizzazione, deve essere conforme:
-
a
quanto descritto nella documentazione e riportato negli elaborati presentati a
corredo dell'istanza di autorizzazione allo scarico conservati agli atti di
questo Servizio e del Comune territorialmente competente,
-
alle
prescrizioni contenute nel presente atto,
-
a
quanto stabilito dalle norme tecniche nell’allegato 5 della Delibera del
Comitato Interministeriale (CITAI) del 4 febbraio1977,
-
in
generale a quanto stabilito nell'intero corpus normativo vigente.
Qualunque variazione apportata per
qualsiasi motivo in fase di realizzazione dell'impianto o successivamente,
oppure qualunque difformità da norme e regolamenti nazionali e regionali
vigenti in qualunque momento riscontrata, comporterà l'invalidazione del
presente atto;
2.
in
caso di aumento del numero di utenti, l’impianto, attualmente adeguato per un
numero massimo di CINQUE abitanti equivalenti, dovrà essere opportunamente
ridimensionato ed in tale circostanza dovrà altresì essere richiesta una nuova
autorizzazione ai sensi di quanto previsto dall’art. 124 comma 12 del D.Lgs. n. 152/2006 parte III,
3.
la
fossa Imhoff, opportunamente dimensionata come da
progetto esaminato, dovrà:
-
ricevere
unicamente liquami domestici senza acque meteoriche,
-
essere
perfettamente impermeabile,
-
essere
dotata di comparto di sedimentazione munito di deflettori,
-
essere
dotata di comparto di accumulo e digestione dei fanghi,
-
permettere
l’uscita in continuo del liquame chiarificato,
-
essere
accessibile dall’alto per verifiche, ispezioni ed estrazione dei fanghi,
-
essere
munita di idonea tubazione di ventilazione,
-
essere
posizionata ad almeno 1 metro dai muri di fondazione e ad almeno 10 metri da
pozzi, serbatoi o condotte destinate all’acqua potabile e dai confini di
proprietà,
-
essere
svuotata con cadenza almeno annuale
ad opera di ditta specializzata munita della necessaria autorizzazione. Nel
caso in cui non fosse necessario effettuare lo svuotamento dei fanghi nella
cadenza prescritta (saltuario utilizzo delle cucine e dei servizi igienici,
residenza sporadica, ecc.), il mancato svuotamento in ottemperanza alla
presente prescrizione deve essere comunicato con nota completa delle relative
motivazioni, volta per volta, a questa Regione;
4.
l’impianto
di fitodepurazione, a flusso sub-superficiale orizzontale, dovrà essere
realizzato come indicato nello schema di progetto raffigurante i dettagli
dell’opera, agli atti di questa Regione. Esso dovrà avere una superficie pari a
m2 20,00 e dovrà:
-
essere
costituito da una vasca interrata e perfettamente impermeabilizzata a mezzo di
una geomembrana o altro,
-
avere
un pozzetto di campionamento e controllo del flusso a monte della vasca,
-
avere
un pozzetto di campionamento e controllo del livello a valle della vasca
provvisto di un sistema per la regolazione del livello in vasca, munito di
scarico su suolo dell'eventuale supero,
-
una
condotta forata per distribuire il liquame nella vasca,
-
una
condotta forata per la raccolta del supero da inviare al pozzetto di controllo
livello,
-
essere
realizzato a partire da uno scavo di circa 80 cm, con pendenza del fondo, verso l’uscita di circa lo 0,5 – 1 %,
-
avere fondo e le pareti dello scavo
convenientemente lisciate e sagomate e rivestite protetti per evitare forature
della geomembrana
-
essere
realizzato in modo che la posa in opera del rivestimento assicuri
l'impermeabilizzazione della vasca,
-
essere
realizzato in modo che il riempimento, costituito
esclusivamente da ghiaia arrotondata (da non utilizzare interposizioni di
sabbie e/o strati di terreno vegetale, nemmeno in superficie), non danneggi il
rivestimento,
-
essere
realizzato in modo che le giunzioni tra la geomembrana
e le tubazioni siano a perfetta tenuta idraulica,
-
essere
realizzato in modo che sul fondo della vasca sia presente uno strato di ghiaia
grossa (40 - 70 mm) di circa 15 - 20
cm, su tale strato deve esserci uno strato di ghiaia fine (10 - 20 mm)
di circa 10 – 15 cm sormontato a sua volta da uno strato di terreno vegetale e
torba (50%) di circa 50 cm,
-
essere
realizzato in modo che Le pareti del vassoio assorbente siano rialzate di 10 - 15 cm rispetto al piano campagna,
-
prevedere
la piantumazione con macrofite radicate emergenti o
altre piante idonee,
5.
dovrà
essere effettuata sull’impianto complessivo un’adeguata e periodica
manutenzione atta a garantirne con continuità la perfetta efficienza e
l’accessibilità. In tal senso andranno periodicamente verificati il livello
liquido del fitodepuratore, lo stato dei manufatti e
le caratteristiche del terreno circostante (eventuali intasamenti,
impantanamenti ecc.). Dovranno essere effettuate, con la cadenza prevista in
progetto, le operazioni di pulizia dell’area e della fossa Imhoff,
provvedendo all’estrazione dei fanghi e della crosta nell’interno della fossa.
Il materiale estratto, fermo restando la disciplina relativa all’utilizzazione
dei fanghi di depurazione, sarà soggetto alla disciplina dei rifiuti per le
parti di pertinenza. Dovrà essere eseguita adeguata manutenzione al sistema di
fitodepurazione realizzato, alle condizioni del mezzo filtrante ed alla
vegetazione ivi piantumata (pulizia dalle infestanti, potatura, ecc.), per
garantirne l’efficienza depurativa,
6.
dovrà
essere assicurato che i pozzetti di controllo del refluo e dello scarico siano
sempre accessibili ed ispezionabili,
7.
le
acque meteoriche debbono essere smaltite separatamente da quelle domestiche,
ovvero le stesse non debbono in alcun modo confluire nel sistema di smaltimento
in parola,
8.
devono
essere adottate tutte le misure necessarie ad evitare un aumento, anche
temporaneo, dell'inquinamento (mediante il ricorso alle migliori tecnologie
disponibili a costi sostenibili);
C.
di specificare che:
-
ai
sensi di quanto previsto al terz’ultimo comma dell'art. 3 e ai sensi del comma
1.8 dell'art. 4 della L.R. 60/2001, la presente autorizzazione ha validità di quattro anni a partire dalla
data del presente provvedimento e si rinnova tacitamente,
-
ai
sensi del comma 1.4 dell'art. 4 della L.R. 60/2001, se la zona ove lo scarico è
collocato viene raggiunta da pubblica fognatura nel periodo di vigenza della
presente autorizzazione, è obbligatorio (fatti salvi i casi di cui ai punti 1.3
ed 1.5 dell’art. 4 della L.R. 60/2001) l’allaccio alla fognatura entro due anni
dalla realizzazione della rete fognaria. In tal caso dovrà essere data
comunicazione alla Regione Abruzzo della cessazione dello scarico oggetto della
presente autorizzazione;
D.
di trasmettere, per opportuna conoscenza ed i
conseguenti adempimenti di competenza, il presente provvedimento a:
·
Sig.ra
D’Aquino Francesca,
·
Comune
di Loreto Aprutino (PE);
E.
di precisare che il presente atto:
-
non
richiede il visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria
ai sensi del comma 4, art. 151 del D.Lgs. n. 267/’00,
in quanto non comporta impegno di spesa,
-
è
rilasciato fatti salvi diritti di terzi, riguarda esclusivamente gli scarichi
idrici domestici, per cui si fa salva ogni altra eventuale autorizzazione,
concessione, benestare o nulla osta di competenza di altri Enti o quanto altro
necessario previsto dalla normativa vigente,
-
può
essere sempre modificato in relazione a nuove normative tecniche o ad altre
modifiche di legge oppure per prevenire o eliminare rischi o danni verificati
in sede di controllo,
-
deve
essere conservato agli atti della ditta e messo a disposizione degli Organi di
Controllo;
F.
di disporre la pubblicazione del presente
atto, per estratto, sul B.U.R.A.T.;
PRECISA INOLTRE CHE
1.
il
titolare degli scarichi è tenuto all'esecuzione di quanto è richiesto dalla
Regione in relazione allo svolgimento delle attività di controllo e delle
prescrizioni autorizzative,
2.
deve essere comunicata a questa Regione, almeno 10
giorni prima dell'inizio dei lavori, l'avvio della realizzazione delle opere in
progetto
che debbono essere eseguite in conformità alle prescrizioni del presente atto
ed al progetto agli atti di questo Servizio. La comunicazione di avvio della realizzazione delle opere deve indicare
il lasso di tempo previsto che intercorre fra l'inizio dei lavori e la fine presunta dei lavori. In tale lasso
di tempo, durante il quale la posa in opera del sistema di trattamento è ancora
in corso, saranno effettuati i controlli per verificare in loco la conformità
della realizzazione delle opere alle prescrizioni della presente
Autorizzazione. Se non sarà effettuato alcun controllo entro il lasso di tempo
indicato, l'intero sistema di trattamento potrà essere eventualmente interrato
e i lavori conclusi,
3.
devono essere comunicate, a questa Regione, la fine
dei lavori e, contestualmente, l'attivazione dello scarico,
4.
qualunque
interruzione, anche parziale del funzionamento dei sistemi depurativi, deve
essere tempestivamente comunicata a questa Regione, pertanto, per l'eventualità
di guasti, di arresto, ecc., improvvisi, anche parziali del funzionamento dei
sistemi depurativi, che generino operazioni di manutenzioni inaspettate
dell'impianto, è essenziale provvedere a mettere in atto tutte le misure di
emergenza necessarie ad evitare danni all'ambiente circostante, anche
temporaneo, nonché avvisare tempestivamente anche l'ARTA - Distretto di Chieti,
5.
ai
sensi di quanto previsto dall'art. 124, comma 12, del D.Lgs.
n. 152/2006:
·
deve
essere richiesta a questa Regione una nuova autorizzazione allo scarico, ove
quest’ultimo ne risulti soggetto, per ogni mutamento, che intervenga sullo
stato di fatto e sulle condizioni di scarico, derivante da trasferimento
dell’attività dell’insediamento/edificio/stabilimento in altro luogo, da
diversa destinazione d’uso, da ampliamento o da ristrutturazione, da aumento
del numero degli utenti, ecc., da cui provenga uno scarico avente
caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quello
autorizzato,
·
deve
essere comunicato a questa Regione qualunque mutamento delle condizioni dello
scarico autorizzato che lasci invariate le caratteristiche qualitative e
quantitative dello stesso. La Regione, previa verifica della compatibilità
dello scarico con il corpo recettore, adotterà i provvedimenti che si rendano
eventualmente necessari,
6.
per
la modifica della titolarità dello scarico, ove non ricorrano comunque
condizioni di modifiche dell'impianto e/o dello scarico in questa sede
autorizzato, deve essere inoltrata a questa Regione apposita domanda di voltura
della titolarità della presente autorizzazione. Quest’ultima deve essere
corredata di apposita dichiarazione che le caratteristiche dello scarico
autorizzato sono invariate e da idonea documentazione comprovante l’avvenuta variazione
di titolarità,
7.
è
fatto divieto categorico di utilizzo di by-pass dell'impianto di trattamento;
8.
il
Titolare, affinché lo scarico non sia causa di allagamenti, impaludamenti,
dissesti, frane, ecc., deve:
a)
garantire
che l’impianto sia sottoposto agli opportuni interventi manutentivi con la
cadenza temporale necessaria,
b)
procedere
alla valutazione della compatibilità idrogeologica ed idraulica,
dell’intervento proposto, richiedendo le eventuali necessarie autorizzazioni,
9.
è
rinviata alla competenza e responsabilità dell’Amministrazione Comunale di Loreto Aprutino (PE) la valutazione
circa la legittimità degli interventi edilizi e dei relativi titoli
abilitativi, giusti artt. 27 e seguenti del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i.,
10. si procederà, in
caso d'inosservanza alle prescrizioni autorizzatorie
e secondo la gravità delle infrazioni, fatti salvi i casi in cui la legge
preveda già specificatamente modalità sanzionatorie, ai seguenti atti:
a)
alla
diffida assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le
irregolarità riscontrate;
b)
alla
diffida e contestuale sospensione dell’autorizzazione allo scarico per un tempo
determinato ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute e/o
l’ambiente;
c)
alla
revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni
imposte con la diffida ed in caso di reiterate violazioni che determinino
situazioni di pericolo e di danno per la salute e/o l’ambiente.
Contro
il presente provvedimento potrà essere presentato ricorso al T.A.R. entro 60 giorni
dalla data di comunicazione dello stesso, ovvero ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla suddetta data di
comunicazione. Per gli atti di cui non sia richiesta la comunicazione
individuale, i termini, ai fini della notificazione del ricorso, decorrono dal
giorno in cui sia scaduto il termine della loro pubblicazione.
IL DIRIGENTE DEL
SERVIZIO
Ing.
Giancarlo Misantoni