LA
GIUNTA REGIONALE
VISTA la Direttiva
Comunitaria 2000/60 del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione
comunitaria in materia di acque e che stabilisce l’obbligo, per gli Stati
membri, di raggiungere l’obiettivo di qualità ambientale “buono” sui corpi
idrici superficiali e sotterranei entro il 2015;
VISTO il D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 - Norme in materia ambientale, come modificato dal D.Lgs 16 gennaio 2008, n. 4 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia
ambientale ed in particolare:
-
l’art 117 che stabilisce che per ciascun distretto
idrografico, sia adottato un Piano di Gestione, che è lo strumento di
programmazione delle misure per raggiungere, a livello di distretto, gli
obiettivi ambientali sui corpi idrici definiti dalla Direttiva 2000/60/CE;
-
l’art.
121 che individua nel Piano di Tutela delle Acque lo strumento programmatico,
di competenza regionale,
attraverso cui vengono definiti, oltre agli interventi volti a
garantire il raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità
ambientale di cui alla parte Terza del decreto stesso;
CONSIDERATO che:
-
il Piano di Gestione del Distretto
Idrografico dell’Appennino centrale è stato adottato con la deliberazione n. 1
del 24 febbraio 2010, del Comitato Istituzionale allargato dell’Autorità di
Bacino del fiume Tevere, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 5 luglio 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana del 11 febbraio 2014 - Serie Generale n.34;
-
il Piano di Gestione del Distretto
dell'Appennino Meridionale è stato adottato il 24 febbraio 2010, con
deliberazione del Comitato Istituzionale allargato dell’Autorità di Bacino dei
fiumi Liri Garigliano e Volturno, approvato con Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana del 10 luglio 2013 - Serie Generale n.160;
PRESO ATTO che gli elementi
conoscitivi elaborati nei Piani di tutela delle Acque regionali, quali lo stato
di qualità dei corpi idrici e l’analisi della pressioni e degli impatti sui
corpi idrici stessi, sono strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani
di Gestione dei Distretti Idrografici e che, d’altro canto, i Piani di Tutela
delle Acque costituiscono lo strumento territoriale e il riferimento
amministrativo per l’attuazione delle misure previste nei Piani di Gestione;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 614 del 9/8/2010, pubblicata sul BURA n. 62 Ordinario
del 24 settembre 2010, con la quale è stato adottato il Piano di Tutela delle
Acque costituito dagli elaborati elencati in Allegato 6 alla stessa
Deliberazione;
PRESO ATTO che, con la
Deliberazione succitata:
·
è stata approvata la proposta di
Rapporto Ambientale di Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Tutela
delle Acque che contiene anche la Valutazione d’Incidenza del Piano secondo le
previsioni dell’Allegato G al Decreto 35/1997;
·
sono state descritte dettagliatamente
le attività svolte durante le fasi di elaborazione del Piano, il percorso di
partecipazione pubblica seguito nonché le tappe ufficiali di coinvolgimento
degli Enti competenti (si vedano Allegati 1, 2, 3 e 4 alla DGR 614/10);
·
sono state descritte dettagliatamente
le valutazioni effettuate dagli Uffici competenti sulle osservazioni pervenute
dai portatori di interesse durante la fase di elaborazione del Piano, prima
dell’adozione dello stesso, e le conseguenti modifiche apportate sugli
elaborati di Piano (si veda Allegato 5 alla DGR 614/10);
·
sono state definite
dettagliatamente le procedure di partecipazione pubblica nel rispetto combinato
delle tempistiche e delle modalità di partecipazione pubblica previsti in
materia di VAS dagli artt. 13 e 14 del D.Lgs 152/06 e
s.m.i., nonché, specificatamente per il Piano di
Tutela, dagli artt. 121 e 122 dello
stesso decreto e dalla L.R. 18/1983;
·
sono state adottate le misure di
salvaguardia di cui alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano stesso.
PRESO ATTO che il Piano
adottato risulta, dal momento della sua pubblicazione sul BURA, completamente
vigente in quanto tutte le Norme Tecniche di Attuazione del Piano stesso sono
state adottate come norme di salvaguardia, onde evitare che nel periodo
intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non fossero poste in
essere azioni, provvedimenti o attività che potessero compromettere, peggiorare
o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli impatti e
sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano, vanificando o
riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela individuate
con il Piano stesso
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 492/C dell’8 luglio 2013 con la quale il Piano adottato,
dopo essere stato sottoposto a consultazione pubblica ed ai pareri vincolanti
previsti dal D.Lgs 152/06, e conseguentemente
modificato, è stato nuovamente approvato dalla Giunta e trasmesso al Consiglio
Regionale per l’approvazione finale;
DATO ATTO che nella
Deliberazione di Giunta Regionale 492/C sopra citata è dettagliato:
-
Il
percorso di partecipazione pubblica seguito tra l’adozione e la proposta di
approvazione finale del Piano, l’istruttoria delle osservazioni pervenute e le
conseguenti modifiche sugli elaborati di Piano;
-
i pareri vincolanti pervenuti sul
Piano di Tutela da parte delle Autorità di Bacino Competenti e le conseguenti
modifiche apportate sugli elaborati di piano;
-
l’attività informativa sui
contenuti principali del Piano dopo la sua adozione attraverso, in particolare,
l’emanazione di circolari e note informative da parte degli uffici competenti;
-
il procedimento di Valutazione
Ambientale Strategica, di seguito VAS, e di Valutazione d’Incidenza, di seguito
VINCA, del Piano.
CONSIDERATO che il Piano
inviato al Consiglio Regionale con DGR 492/C/2013 è in attesa di approvazione
da parte dello stesso Consiglio;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 710/C del 27 agosto 2015 con la quale è stato proposto al Consiglio Regionale di proseguire
con urgenza l’iter di approvazione della Deliberazione di Giunta Regionale DGR
492/C dell’8 luglio 2013, già trasmessa al Consiglio stesso, contenente, come
parti integranti e sostanziali della stessa Deliberazione:
·
il Piano di Tutela delle Acque
costituito dagli elaborati elencati in Allegato 8 alla suddetta Deliberazione e
ne costituiscono parte integrante e sostanziale;
·
il Rapporto Ambientale di VAS,
completo della Valutazione d’Incidenza Ambientale approvata dal Comitato VIA
con giudizio n. 2089 del 27/9/2012,
·
la sintesi non Tecnica del Piano di
Tutela;
·
il parere motivato espresso
dall’Autorità competente con
Determinazione Direttoriale n. DC41 del 04/2/02013;
·
la dichiarazione di Sintesi sulla
procedura di VAS;
e di avviare le attività di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque
regionale secondo le previsioni dettagliate nell’Allegato “Attività di
aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque : programma e contenuti;
PRESO ATTO che, in
attuazione delle norme di salvaguardia adottate con DGR 614/2010, sono state
già realizzate e sono in corso di esecuzione tutta una serie di attività da
parte dei destinatari delle norme di Piano. In particolare:
-
sono state firmate, nel 2014, le
Convenzioni con i concessionari di Grandi Derivazioni idroelettriche e sono
partite le attività di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale sui
principali fiumi abruzzesi. I Concessionari, nonostante siano titolari di un
provvedimento di concessione che li autorizza ad uno specifico prelievo di
acqua, hanno, su base volontaria, sottoscrivendo tali Convenzioni, ridotto i
prelievi al fine di adeguare il loro rilascio al Deflusso Minimo Vitale
previsto nel Piano e si sono accollati gli oneri delle attività di monitoraggio
del corpo idrico interessato dal rilascio, al fine di verificare i benefici sullo
stato ambientale dello stesso corpo idrico. Gli effetti degli incrementi dei
rilasci sono già visibili sui nostri corsi d’acqua quali, ad esempio, il Fiume
Pescara, il Sangro e l’Aventino;
-
tutti i provvedimenti di autorizzazione
allo scarico rilasciati dalle Province sono stati adeguati rispetto alle
prescrizioni integrative previste nel Piano; a titolo di esempio: sostituzione
dei sistemi di disinfezione a base di cloro a servizio dei depuratori di acque
reflue urbane, installazione autocampionatori e
misuratori di portata, controllo sostanze pericolose;
-
il Piano ha individuato, tra le
misure di tutela, quali interventi indifferibili e urgenti, quelli su reti
fognarie e impianti di ben 70 agglomerati urbani maggiori di 2000 abitanti
equivalenti - su un totale di 133
agglomerati presenti sul territorio regionale -
per un importo complessivo stimato di circa duecento milioni di euro.
Grazie a tale individuazione puntuale è stato possibile concentrare le risorse
dei Fondi ex FAS 2007-2013 (circa 75 milioni di euro), nonché le altre recenti
risorse pubbliche messe a disposizione (risorse premiali degli Obiettivi
strategici- circa 11 milioni di euro – e
APQ integrativo – circa 5 milioni di euro), sugli interventi indifferibili
e urgenti su reti fognarie e impianti, individuati dal Piano stesso al fine di
scongiurare nuove procedure di infrazione comunitaria ed evitare la condanna
per le procedure di infrazione in corso;
-
è in corso, ed è a un buon livello
di avanzamento, l’attività di
perimetrazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo
umano, sull’intero territorio regionale,
secondo le previsioni tecniche e normative del PTA.
PRESO ATTO pertanto che le
azioni sopra richiamate, messe in atto dagli uffici competenti o dai
destinatari delle norme di Piano a valle dell’adozione dello stesso, hanno la
finalità di dare seguito alle norme di salvaguardia adottate con la DGR
614/2010, garantendo:
1.
l’attuazione delle previsioni
di Piano, visti i tempi fissati dalla normativa comunitaria per il
raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici;
2.
che
nel periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non fossero
poste in essere azioni, provvedimenti o attività che potessero compromettere,
peggiorare o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli
impatti e sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano,
vanificando o riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela
individuate con il Piano stesso e compromettendo il raggiungimento degli
obiettivi di qualità dei corpi idrici previsti dalla normativa vigente;
PRESO ATTO che:
-
i Piani di Gestione delle Acque dei
Distretti Idrografici devono essere aggiornati entro il 2015, ai sensi della
Direttiva 2000/60/CE;
-
i Piani Regionali di Tutela delle
Acque sono strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani di Gestione dei
Distretti idrografici,
-
l’art.
121 comma 5 del D.Lgs 152/06 prevede che i Piani di
Tutela delle Acque siano aggiornati ogni 6 anni;
CONSIDERATO che la mancata
trasmissione degli aggiornamenti comporta il rilevante rischio di apertura
della procedura di infrazione della direttiva 2000/60/CE.
DATO ATTO che le necessità
di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque sono dettagliate nel documento
“Attività di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque: programma e
contenuti” in allegato alla DGR 710C/2015;
CONSIDERATO che le attività
di Aggiornamento del Quadro Conoscitivo di Riferimento - Carichi inquinanti,
Misure e Stato delle acque sono state avviate e sono in corso di realizzazione
secondo l’allegato alla DGR 710C/2015 le “Attività di aggiornamento del Piano
di Tutela delle Acque: programma e contenuti”;
CONSIDERATO che per la
realizzazione di tali attività sono state concluse le Convenzioni:
-
con l’ARTA per l’ATTUAZIONE DELLA
DIRETTIVA 2000/60/CE e del D.Lgs 152/06 e s.m.i., D.Lgs 30/2009, D.Lgs 56/2009 e DM 260/2010 “MONITORAGGIO ACQUE
SUPERFICIALI”, ACQUE SOTTERRANEE” “FITOFARMACI” E ” NITRATI” “MONITORAGGIO
DELLE ACQUE SUPERFICIALI DESTINATE ALLA VITA DEI PESCI E DEI MOLLUSCHI”
-
con il CNR il Consiglio Nazionale
delle Ricerche - Istituto per lo Studio degli Ecosistemi per la “Valutazione
dello stato compromissione, delle tendenze di inquinamento, delle proroghe e
deroghe di obiettivi di qualità, dei corpi idrici sotterranei della Regione
Abruzzo ai sensi del Decreto Legislativo 30/2009.”,
-
con l’Università di L’Aquila
nell’ambito Contratto di ricerca finalizzato al supporto tecnico-scientifico
nelle attività di aggiornamento della caratterizzazione dei corpi idrici
superficiali e di analisi delle pressioni (Parte Terza D.Lgs
n. 152/06) per individuare
·
le pressioni su cui agire in ciascun
corpo idrico per ridurre l’impatto,
·
gli obiettivi di qualità raggiungibili
su ciascun corpo idrico e i tempi
necessari per raggiungerli, circostanziando necessità di proroghe temporali
(art.4 paragrafo 4 della Direttiva 2000/60/CE o deroghe di obiettivo (art. 4
paragrafo 5 della Direttiva 2000/60)
·
le specifiche misure di tutela (key Type of Measures
e Misure Supplementari, si veda la WFD Reporting Guidance
2016) su ciascun corpo idrico,
VISTI gli esiti del
monitoraggio svolto dall’ARTA di cui alle relazioni inviate fino all’annualità
2014 compresa;
DATO ATTO delle attività di
aggiornamento di cui ai seguenti Allegati che costituiscono parte sostanziale
ed integrante della presente Deliberazione:
·
Allegato
1 Analisi preliminare pressioni sui corpi idrici;
·
Allegato
2 Elenco delle misure di tutela e risorse finanziarie
·
Allegato
3 stato di qualità e obiettivi;
DATO ATTO che l’Allegato 2,
Elenco delle misure di tutela e risorse finanziarie, sintetizza le soluzioni
messe in campo e le relative risorse finanziarie in ottemperanza alle norme di
settore secondo quanto previsto nel Piano di Tutela delle Acque adottato con
DGR 614/2010 per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici;
PRECISATO che sugli
elaborati di cui agli Allegati su elencati continueranno le attività di
aggiornamento ed integrazione nei tempi e con le modalità di cui alla DGR 710C/2015
nonché in esito alle indicazioni delle Autorità di Bacino e del Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
RICHIAMATE le attività di
partecipazione svolte sul Piano di Gestione dall’Autorità di bacino del Tevere
di cui PROCEDURA DI CONSULTAZIONE PUBBLICA – ANNI 2012 ‐ 2015 QUADRO DI
SINTESI DEGLI INCONTRI E DEI CONTRIBUTI PERVENUTI pubblicati sul sito internet
istituzionale dell’Autorità e Attuazione del PGDAC e processo di aggiornamento
per il PGDAC.2 al 2015 - Principali attività di coordinamento interregionali
effettuate di cui all’Allegato 4 della presente deliberazione;
DATO ATTO della legittimità
del presente provvedimento attestata dal Dirigente del Servizio Qualità delle
Acque, con la firma in calce allo stesso, a norma della L.R. 77/99;
DATO ATTO del parere
favorevole del Direttore del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del
Territorio e Politiche Ambientali, in merito alla coerenza dell’atto proposto
con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati al Dipartimento;
UDITO il relatore e gli
interventi dei Componenti presenti;
A
voti unanimi resi nelle forme di Legge
Per
le motivazioni espresse in narrativa
DELIBERA
Per
le motivazioni espresse in premessa, quali parti integranti e sostanziali del
presente atto:
1.
di prendere atto ed approvare i seguenti:
·
Allegato
1 Analisi preliminare pressioni sui corpi idrici;
·
Allegato
2 Elenco delle misure di tutela e risorse finanziarie
·
Allegato
3 stato di qualità e obiettivi; che costituiscono parte integrante della
presente deliberazione
2.
di dare mandato al competente Dipartimento, Opere
Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali di trasmettere la
presente deliberazione all’Autorità di Bacino ed agli altri soggetti nazionali
competenti e per i connessi adempimenti;
3.
di stabilire che il presente provvedimento non
comporta oneri finanziari a carico del Bilancio Regionale;
4.
di disporre la pubblicazione del presente atto sul
sito web istituzionale della Regione.