“Nuovo atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione della medicina Generale”.

 

LA QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE

 

VISTA la risoluzione n. 12 del 19 maggio  2016 a firma del Consigliere Ranieri recante: “Nuovo atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione della medicina Generale”.

 

UDITA l’illustrazione del Consigliere Ranieri;

 

UDITI gli interventi dei Consiglieri Di Nicola e Smargiassi;

 

VISTO l’Art. 158 del Regolamento interno dei lavori del Consiglio Regionale;

 

A maggioranza  dei Consiglieri presenti

 

L’APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

PREMESSO che in data 13 aprile 2016 il Comitato di Settore Comparto Regioni - Sanità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha varato il nuovo atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione della Medicina Generale, contenente sostanziali cambiamenti

nell'organizzazione della medicina di base;

 

RILEVATO che tra i più rilevanti cambiamenti introdotti da suddetto atto di indirizzo vi sono la disponibilità del medico per 16 ore al giorno (h 8-24) dal lunedì al venerdì e per 12 ore (h 8-20) nei giorni pre-festivi e festivi, l'apertura degli ambulatori dei pediatri dalle ore 8 alle 20 per cinque giorni alla settimana, la scomparsa della Guardia Medica e l'espletamento da parte del 118 dell'assistenza nelle ore notturne per le urgenze;

 

RILEVATO altresì che a garantire la continuità assistenziale saranno le "Aggregazioni Funzionali Territoriali" (AFT - con bacino di utenza non superiore ai 30.000 abitanti), organizzate non secondo un modello topografico ma secondo un modello “a rete", che vorrebbe consentire agli assistiti di trovare il medico in tutto l'arco della giornata, in quanto terminato il turno del proprio medico di fiducia se ne prevede comunque un altro disponibile, collegato a un database che consentirà di accedere immediatamente al profilo sanitario dell'assistito;

 

PREMESSO che il nuovo testo prevede anche la possibilità di prenotare visite specialistiche, procedure diagnostiche e pagare i ticket presso gli studi medici, rendendo così non più operanti i CUP;

 

RILEVATO che questa nuova strutturazione dell'assistenza sanitaria convenzionata dovrebbe, nelle intenzioni dei proponenti, favorire la nascita di nuovi maxi-ambulatori, con presenza di più medici di famiglia, con la possibilità di fare anche prime analisi cliniche, accertamenti diagnostici non complessi, piccola chirurgia ambulatoriale, assistenza infermieristica;

 

CONSIDERATO che il successivo passo dell'iter per il rinnovo della convenzione della Medicina Generale prevede a questo punto un confronto ed una trattativa con le rappresentanze sindacali dei medici convenzionati da parte della Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati (Sisac), trattative che si presumono piuttosto problematiche, considerate le prime prese di posizione dubitative, se non palesemente ostili, delle principali sigle sindacali;

 

PREMESSO che tra le numerose criticità da più parti evidenziate emerge con forza quella relativa al fatto che con il nuovo atto di indirizzo si sottrae ai cittadini, con l'abolizione delle guardie mediche, l'assistenza della medicina generale per le 8 ore notturne dei giorni feriali e per le 12 ore dei giorni festivi e pre-festivi e si prevede al contempo di utilizzare il 118 per semplici sintomi quali la febbre o un mal di pancia, rischiando così di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può salvare effettivamente la vita;

 

VALUTATO che tale previsione normativa obbligherebbe i cittadini a recarsi al pronto soccorso per qualunque malore notturno, aumentando a dismisura le già lunghe attese presso gli ospedali, riducendo ancora di più le disponibilità di letti liberi e portando con molta probabilità ad un collasso del servizio del 118 per il sovraccarico di lavoro nelle ore notturne senza un adeguato supporto di personale sanitario;

 

CONSIDERATO inoltre che l'atto di indirizzo sopra richiamato modifica fortemente l'attuale determinazione del rapporto ottimale medico/popolazione, finora fissato a livello nazionale per avere un'assistenza più omogenea - almeno nelle intenzioni - delegando di fatto in futuro tale determinazione alle autonomie regionali, tanto che è lecito non escludere che in nome delle esigenze locali si possa assistere, non soltanto alle più disparate differenze tra le varie Regioni, ma anche ad un incremento del numero di assistiti per ciascun medico, con conseguente minore qualità delle prestazioni erogate ai cittadini;

 

CONSIDERATO altresì che l'atto di indirizzo prevede l'avvio di un ruolo unico dei medici di cure primarie, predisponendo il superamento dell'attuale distinzione tra medici di assistenza primaria e medici di continuità assistenziale per cui, nella nuova articolazione territoriale, il medico di cure primarie potrà svolgere sia attività professionale di tipo fiduciario che su base oraria, previsione che preoccupa molte sigle sindacali, in quanto si teme una non indifferente perdita di lavoro per molti medici di continuità assistenziale,

 

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato

 

 

SI IMPEGNA

IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

 

-                   ad evidenziare in tutte le sedi di confronto e di trattativa relative al nuovo atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione della Medicina Generale le criticità sopra richiamate ed esposte, supportando ogni utile iniziativa e proposta volta al loro più ampio superamento.