ACA SpA. Comune di Lettomanoppello (PE). Impianto di depurazione di acque reflue urbane sito in località Santa Liberata. Pos. URB 20/001.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

Omissis

 

DETERMINA

 

Per le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono per integralmente riportate e trascritte:

 

a.           di autorizzare, a partire dalla data del presente provvedimento, l’ACA SpA, nelle persone degli Ingg. Lorenzo Livello e Bartolomeo Di Giovanni, in qualità di Titolari dell’attività da cui origina lo scarico a scaricare, nel fosso Santa Liberata, affluente del fiume Lavino, l'effluente del depuratore a fanghi attivi di acque reflue urbane, (che non contengono acque reflue industriali), ubicato in località Santa Liberata del Comune di Lettomanoppello (PE) (i dati principali dello scarico e dell'impianto di che trattasi sono riassunti nella tabella della narrativa del presente atto) gestito da Di Giovanni Bartolomeo e Livello Lorenzo per l’ACA SpA;

b.           di stabilire, per la presente autorizzazione, le seguenti prescrizioni:

 

Caratteristiche impiantistiche

L'impianto di depurazione da cui proviene lo scarico oggetto della presente autorizzazione, deve essere conforme:

-              a quanto descritto nella documentazione e negli elaborati presentati a corredo dell'istanza di autorizzazione conservati agli atti di questo Servizio, del Distretto Provinciale di Chieti dell'ARTA e della AUSL,

-              alle prescrizioni contenute nel presente atto,

-              in generale a quanto stabilito nell'intero corpus normativo vigente.

Qualunque variazione apportata per qualsiasi motivo all'impianto, oppure qualunque difformità da norme e regolamenti nazionali e regionali vigenti in qualunque momento riscontrata, comporterà l'invalidazione del presente atto.

 

Il Titolare dell'attività da cui origina lo scarico è obbligato a garantire la corretta efficienza, la perfetta conduzione e manutenzione, la perfetta gestione dell'Impianto di Depurazione, di tutte le componenti sia fisse che mobili, di tutte le pertinenze e della rete di adduzione e di scarico per impedire esalazioni, tracimamenti, percolazioni, spandimenti e fuoriuscita di reflui che possano arrecare pregiudizi a terzi, danni al corpo recettore, alla acque, al suolo, al sottosuolo e all'ambiente in generale. Lo scarico delle acque reflue deve avvenire in modo tale da non causare danni alla stabilità dei suoli: in particolare non si devono verificare fenomeni di ristagno e/o ruscellamento.

Le acque scaricate dovranno essere compatibili con la capacità idraulica del corso d'acqua recettore e non dovranno produrre significative alterazioni delle sue caratteristiche morfologiche (condizioni delle rive e del fondo, condizioni delle zone riparie).

Lo scarico deve avvenire senza utilizzo di condutture by-pass di trattamento dell'impianto depurativo salvo, eventualmente, il sistema scolmatore delle portate meteoriche.

 

Sistema scolmatore

Il sistema scolmatore esistente sulla linea fissa risulta impedito e sigillato, presso la linea mobile sono installati 2 scaricatori di piena. Il refluo scolmato sarà ricondotto, a seconda della configurazione adottata, in testa alla linea fissa o alla vasca di preaerazione. In caso di esubero della capacità idraulica della linea fissa o della capacità di accumulo del bacino di aerazione, l’eventuale eccesso di portata sarà convogliato alla sedimentazione e poi alla disinfezione. In tale contesto non avviene alcuna scolmatura.

 

Allacci fognari

Il Titolare dell'attività da cui origina lo scarico deve adottare ogni possibile accorgimento per evitare che vengano immessi all'impianto volumi di reflui superiori alla massima capacità depurativa dell'impianto stesso ed imporre, per ciascun allaccio autorizzato alla rete fognaria, idonee prescrizioni ed idonei sistemi di depurazione dei reflui in maniera da non sovraccaricare l'impianto con flussi abnormi di reflui, incompatibili con i trattamenti depurativi; egli inoltre dovrà verificare e controllare che alla suddetta rete non si colleghino scarichi abusivi.

 

Misuratore di Portata e Campionatore

Ai sensi del punto 3.4.2 del quadro programmatico del vigente Piano di Tutela delle Acque della regione Abruzzo, “entro il 31/12/2015 tutti gli impianti a servizio di agglomerati superiori a 2.000 a.e. devono essere dotati di un sistema di misura in continuo della portata in entrata e in uscita dall'impianto e di un sistema automatico in grado di effettuare prelievi sequenziali e di formare un campione medio ponderato sulla variazione di portata e quindi rappresentativo dello scarico nell'arco di 24 ore". Trattandosi di soluzione emergenziale, nelle more del completamento degli interventi di rifacimento e di ampliamento del depuratore di fosso Gauterio e del collettamento ad esso del refluo dell’impianto autorizzato con il presente atto, non si ritiene necessario prescrivere l’installazione di misuratori di portata fissi e sistemi automatici fissi di campionamento.

 

Sistema per installazione campionatore portatile

Entro il 30/09/2016, pena la revoca dell’autorizzazione, l'impianto deve esser dotato di un sistema per l'istallazione di campionatore portatile.

 

Pozzetti di ispezione

Entro il 30/09/2016, pena la revoca dell’autorizzazione, l’impianto deve essere dotato:

1)           di pozzetto di campionamento del refluo di scarico, che deve essere posizionato immediatamente a monte dell’immissione nel corpo recettore (art. 101, comma 3, D. Lgs. 152/’06) e risultare sempre accessibile ed idoneo alla operazioni di campionamento (vedi metodi analitici per le acque IRSA CNR-Manuale 92, par. 4.2: Metodo di campionamento acque di scarico),

2)           di pozzetto di controllo dello scarico, interno all'impianto, con le relative garanzie di sicurezza,

3)           di un ulteriore pozzetto di campionamento, in testa all'impianto, avente le medesime caratteristiche di accessibilità di quello posizionato in uscita dall'impianto di depurazione, per procedere al campionamento del refluo prima del trattamento.

 

Limiti

E’ fatto obbligo al Titolare dell'attività da cui origina lo scarico di rispettare costantemente e rigorosamente i limiti (in termini di concentrazione) fissati dalla Tab 1 dell'all. 5 alla parte III del D.Lgs 152/06 e s.m.i..

L'Escherichia coli deve rispettare il limite di 3.000 U.F.C./100 ml.(punto 3 “indicazioni generali” dell’all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006 e succ. mod. ed integr.).

Il rispetto dei limiti non deve essere ottenuto tramite diluizione.

I provvedimenti gestionali e manutentivi posti in essere per mantenere l'impianto in perfetta efficienza devono assicurare che l’immissione dello scarico trattato nel corpo idrico superficiale rispetti i suddetti limiti tabellari di legge ed abbia un effetto non negativo in termini di impatto, consentendo e non ostacolando il raggiungimento dei relativi obiettivi di qualità del corpo ricettore.

In caso di superamenti dei limiti il Titolare dovrà porre in essere tutte le misure idonee al ripristino tempestivo dei limiti superati e dare comunicazione in merito a questa Provincia e il Distretto di Chieti dell'ARTA  Abruzzo.

 

Autocontrolli

Al fine di verificare la rispondenza ai limiti di legge il Titolare deve effettuare, con frequenza mensile, l’autocontrollo.

Le analisi devono essere svolte in laboratori accreditati UNI EN ISO 17025 (o che comunque garantiscano di corrispondere ai necessari requisiti di qualità) ed eseguite da Tecnico abilitato il quale deve indicare nel referto l'appartenenza al proprio Ordine Professionale e i metodi analitici utilizzati.

Tali campionamenti, al fine di verificare l'efficienza dell'impianto, devono essere eseguiti sia prima che il refluo venga sottoposto al trattamento depurativo (in ingresso all'impianto) che dopo il trattamento di depurazione (in uscita dall'impianto).

Il sistema di riferimento per il controllo degli scarichi è relativa all'opzione riferita al rispetto della concentrazione.

Qualora dai risultati analitici emerga che uno o più parametri non rientrino nei limiti, si dovranno effettuare interventi gestionali sull'impianto atti a garantire il rispetto degli stessi.

 

Per il parametro Escherichia coli l’autocontrollo dovrà essere mensile per tutto il periodo di validità del presente atto, sia del refluo in ingresso che del refluo in uscita, con comunicazione ad ARTA e Regione dei risultati delle analisi entro 15 giorni dal controllo stesso, ai sensi di quanto previsto nell'allegato 3 delle NTA del PTA Regionale, per impianti a servizio di agglomerati superiori a 2.000 a.e.

 

L’autocontrollo mensile, almeno per il primo anno di validità del presente atto, dovrà riguardare anche i seguenti parametri non ricompresi nella Tab. 1 All. 5, parte III del D.Lgs. 152/2006: Solidi Sospesi totali, BOD5, COD, Materiali grossolani, pH, Temperatura, Colore, Odore, Azoto ammoniacale, Azoto nitroso, Azoto nitrico, Tensioattivi Totali, Grassi e oli animali e vegetali, Saggio di tossicità acuta.

Se i controlli effettuati nel primo anno di validità del presente atto dei parametri suddetti avranno dimostrato il rispetto dei limiti di cui alla Tab. 3 dell'all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/'06, per le annualità successive i controlli potranno essere effettuati con cadenza annuale, diversamente si dovrà proseguire con frequenza mensile.

Qualora dai risultati analitici emerga che uno o più parametri non rientrino nei limiti di cui sopra, si dovranno effettuare interventi gestionali sull'impianto atti a garantire il rispetto degli stessi.

 

Linea Fanghi

Deve essere garantita la regolare disidratazione e lo smaltimento dei fanghi essiccati. Ai sensi di quanto disposto dagli artt. 178 commi 3 e 4, 179 comma 1, 180, 181 comma 1, 182 comma 2 del T.U.A., al fine di ridurre la produzione dei rifiuti da avviare allo smaltimento finale, è vietato lo smaltimento dei fanghi allo stato fluido, se non in casi eccezionali da giustificare preventivamente con comunicazione scritta alla Provincia e per conoscenza all'ARTA distretto Provinciale di Chieti.

Dovranno essere effettuate, a cadenza opportuna, le operazioni di asportazione dei residui (materiale grossolano, sabbie, fanghi, ecc.) che andranno trattati e smaltiti secondo quanto disposto dal D.Lgs. 152/’06 e conservando la documentazione dell’avvenuto smaltimento per esibirla, a richiesta, agli organi di controllo. In particolare il deposito temporaneo dei fanghi prodotti presso l'impianto, deve avvenire in maniera tale da non creare molestie olfattive che possano causare disagi per la qualità della vita e per l'ambiente. Anche la tempistica del loro smaltimento, che in ogni caso deve rispettare la normativa vigente, deve essere tale da prevenire e contenere i pregiudizi eventualmente causati dalle molestie stesse. Lo smaltimento dei fanghi e, in generale, dei rifiuti derivanti dalla manutenzione dell'impianto di depurazione, deve seguire le disposizioni contenute nell'art. 127 e nella parte IV del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.. Deve essere impiegata apposita Ditta autorizzata per il loro trasporto. La documentazione relativa alle operazioni di smaltimento deve essere conservata dal titolare dello scarico e messa a disposizione degli Enti e delle Strutture Tecniche di Controllo.

 

Misure d’emergenza

Devono essere predisposte opportune misure d'emergenza per la gestione di eventi accidentali non previsti, quali malfunzionamenti/rotture/ecc.

Deve essere implementato un efficace sistema di controlli, preferibilmente automatizzati, e di intervento con squadre specializzate in grado di intervenire nell'arco delle 24 ore, festività comprese, e ricambi pronti in magazzino, che consenta di ridurre al minimo i tempi di ogni eventuale disservizio non programmabile.

Qualunque interruzione, anche parziale del funzionamento dei sistemi depurativi, deve essere tempestivamente comunicata a questa Provincia e all'ARTA - Distretto di Chieti.

 

Manutenzione dell'impianto

Deve essere effettuata sull’impianto complessivo un’adeguata e periodica manutenzione atta a garantirne con continuità la perfetta efficienza e l’accessibilità. In tal senso andranno periodicamente verificati lo stato delle opere strutturali e delle apparecchiature.

L'area di pertinenza dell'impianto deve essere tenuta in perfette condizioni igieniche, pulita da vegetazione infestante, derattizzata, sgombra e oggetto di costante manutenzione.

L'area circostante l'impianto deve essere pavimentata in modo tale da consentire di circolare in sicurezza.

Ove assenti o incomplete, dovranno essere impiantate cortine arboree sempreverdi, atte a mitigare l'impatto visivo e la diffusione di odori o aerosol molesti.

Deve essere garantita una costante sorveglianza e una manutenzione generalizzata della recinzione dell'area, del cancello e della strada di accesso, atte a mantenere l'impianto in condizioni d'uso adeguate e in sicurezza. La strada di accesso deve essere sistemata a regola d'arte in modo tale da garantire sempre l'agevole accessibilità agli automezzi, anche in casi emergenziali.

Presso l'impianto (o presso strutture di immediato e agevole raggiungimento), comunque, deve essere presente una sufficiente scorta di pezzi di ricambio per quelle parti maggiormente soggette a guasti o ad usura, al fine di ridurre al minimo i tempi di intervento per la loro sostituzione.

 

Accessibilità

Deve essere sempre consentito agli Enti di controllo l'accesso ai luoghi dai quali ha origine lo scarico, al sistema di depurazione, al sistema di collettamento e allo scarico finale, con l'obbligo, altresì, di mantenere l'agibilità di detti luoghi ed impianti, compreso l'agevole accesso al punto di immissione nel corpo ricettore.

Deve essere sempre reso accessibile lo scarico per i campionamenti ai sensi dell'art. 101, comma 3, del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.

Il Titolare deve consentire alle Autorità ogni controllo delle acque reflue.

 

Registri

Deve essere sempre a disposizione degli Organi di Vigilanza:

·             copia della presente autorizzazione,

·             il nominativo e recapiti del responsabile della conduzione dell'impianto di trattamento e del suo sostituto delegato;

·             un quaderno di registrazione dei dati e di manutenzione (ordinaria e straordinaria) contenente le seguenti informazioni:

o      data e ora dei disservizi dell'impianto di depurazione;

o      periodo di fermata dell'impianto (manutenzione programmata, ordinaria e straordinaria, ecc.),

o      componenti meccanici sostituiti e/o revisionati (cinghie, ruote, cuscinetti, lubrificazione, ingrassaggio, etc.),

o      apparecchiature revisionate e/o sostituite,

o      interventi sulle strutture (verniciature, rifacimenti, ecc.); Tale quaderno deve essere costituito da fogli non amovibili, numerati a cura del Titolare dello scarico;

·             un registro degli autocontrolli, dove devono essere annotati data e ora dei prelievi effettuati per le analisi periodiche e report sintetico dei risultati (parametri non conformi in dettaglio).

 

Allacci di acque reflue industriali

La presente autorizzazione, in base a quanto dichiarato dai richiedenti, è relativa ad uno scarico derivante dal trattamento di acque reflue urbane senza acque reflue industriali.

 

Altro

Deve essere data comunicazione a Regione ed ARTA, con preavviso di 15 gg, di tutti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria programmabili.

Deve essere data immediata comunicazione di tutti i guasti ecc, che hanno ripercussione diretta ed indiretta sull’efficienza depurativa dell’impianto.

Al fine di garantire le prestazioni depurative ed evitare superamenti dei limiti di emissione, si invita il Titolare della presente autorizzazione a mettere a punto costantemente il ciclo depurativo ed a mantenere regolarmente funzionale la sezione di disinfezione da utilizzare all’occorrenza.

 


Elenco scadenze

 

Data

Attività

Riferimento

Annuale

Campionamento parametri Tab. 3 dell’all. 5 alla parte III del TUA: Solidi Sospesi totali, BOD5, COD, Materiali grossolani, pH, Temperatura, Colore, Odore, Azoto ammoniacale, Azoto nitroso, Azoto nitrico, Tensioattivi Totali, Grassi e oli animali e vegetali, Saggio di tossicità acuta.

 

Allegato 3 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque della regione Abruzzo Regionale

Mensile

Campionamento (parametri Tab. 1 dell'all. 5 alla parte III del TUA e parametro Escherichia coli) ed autocontrollo

Entro 15 giorni dall’effettuazione del campionamento

Comunicazione ad ARTA e Regione dei risultati delle analisi dell’autocontrollo

30/09/2016

Realizzazione di un pozzetto di campionamento, in testa all'impianto, di un pozzetto di prelievo dello scarico immediatamente a monte del corpo idrico ricettore e di un pozzetto di controllo dello scarico, interno all'impianto.

Prescrizione del presente atto, pena revoca dell’autorizzazione

30/09/2016

Realizzazione sistema per installazione campionatore portatile.

Prescrizione del presente atto, pena revoca dell’autorizzazione, ai sensi del  comma E), punto 1 dell'allegato 3 alle Norme Tecniche di Attuazione del PTA della Regione Abruzzo



 

DI DARE ATTO che, in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nel presente atto e nei relativi allegati si procederà ai sensi dell'artt. 130 del D.Lgs. 152/06 a seconda dei casi:

Ø   alla diffida assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità riscontrate,

Ø   alla diffida e contestuale sospensione dell'autorizzazione allo scarico per un tempo determinato ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute e/o l'ambiente,

Ø   alla revoca dell'autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida ed in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di danno per la salute e/o l'ambiente;

 

DI DARE ATTO che:

Ø   la presente autorizzazione:

·             ha una durata di 4 (quattro anni) che decorrono dalla data del rilascio del presente provvedimento,

·             non esonera dal conseguimento di altre autorizzazioni, nulla osta e/o altri provvedimenti comunque denominati (in materia urbanistica, idraulica, sicurezza, igienico–sanitaria, ecc.), previsti dalla normativa vigente per l’esercizio dell’attività dell’impresa e non sostituiti dal presente atto,

·             deve essere conservata presso lo stabilimento, unitamente alla documentazione presentata a corredo dell’istanza e delle relativa integrazioni, a disposizioni degli Enti preposti ai controlli;

Ø   la domanda di rinnovo dell’Autorizzazione dovrà essere presentata almeno un anno prima della scadenza;

Ø   per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento, in merito a quanto in questa sede autorizzato, valgono le disposizioni del D. lgs. 152/2006 e smi e del PTA Regionale,

Ø   in caso di variazione del regime societario l’Impresa subentrante dovrà richiedere la voltura del presente provvedimento;

Ø   nel caso di modifica del Titolare dell'attività (attuali Di Giovanni Bartolomeo e Livello Lorenzo) all’impresa è fatto obbligo di comunicare detta modifica mediante dichiarazione contenente l’informativa e le nuove indicazioni, utilizzando l’apposita modulistica predisposta da questo Ente;

Ø   in caso di cessazione dell'attività degli impianti autorizzati l’impresa deve comunicare alla Regione, al Comune, alla ASL ed al Distretto Provinciale di Chieti dell'ARTA Abruzzo la data prevista per l'eventuale smantellamento degli stessi.

 

DISPONE

 

-              la pubblicazione del presente atto, per estratto, sul B.U.R.A.T.;

-        che il presente provvedimento venga trasmesso ai destinatari di seguito elencati:

1.            ACA SpA,

2.            AUSL, Dipartimento di Prevenzione,

3.            Comune di Lettomanoppello PE,

4.            Distretto Prov.le ARTA di Chieti,

per l’esercizio delle loro rispettive funzioni e competenze;

-              che copia della presente Autorizzazione e copia della documentazione tecnica presentata a corredo dell’istanza di autorizzazione devono essere conservate presso l'impianto, tenute a disposizione degli Enti preposti al controllo.

 

INFORMA CHE

 

Il rispetto di quanto prescritto nella presente Autorizzazione costituirà condizione necessaria per il successivo rinnovo della stessa.

 

Contro il presente provvedimento potrà essere presentato ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dalla data di comunicazione dello stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla suddetta data di comunicazione. Per gli atti di cui non sia richiesta la comunicazione individuale, i termini, ai fini della notificazione del ricorso, decorrono dal giorno in cui sia scaduto il termine della loro pubblicazione.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Ing. Giancarlo Misantoni