LA
GIUNTA REGIONALE
PREMESSO che la Regione
Abruzzo intende promuovere politiche ambientali che favoriscano e diffondano la
prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti, il riuso ed il
riciclo; che scoraggino lo smaltimento dei rifiuti in discarica ed il loro
incenerimento, attraverso una maggiore consapevolezza e responsabilità estesa
dei produttori, in grado di produrre in modo più "pulito",
incorporando i costi ambientali delle merci prodotte;
RITENUTO indispensabile
promuovere politiche nella gestione del ciclo dei rifiuti finalizzate
soprattutto alla diminuzione delle emissioni dei cd. "gas serra''
(legati in particolare alla produzione dei beni di consumo a
partire dagli imballaggi), politiche ambientali da applicare oggi più che mai
nonché determinanti per il futuro del nostro Pianeta, come è stato rilevato e
ribadito nella Conferenza di Parigi (COP 21
- XXI Conferenza delle parti della Convenzione quadro
delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi dal 30
novembre al 12 dicembre 2015) e finalizzate
a conseguire gli
obiettivi del pacchetto
cambiamenti climatici - sostenibilità energetica 20-20-20 <<riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o
persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al
1990, 20% del fabbisogno di
energia ricavato da fonti rinnovabili; aumento del 20%
dell'efficienza energetica>>;
VISTA la direttiva del
Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea 2008/98/Ce del 19
novembre 2008 “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”,
pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;
VISTA la Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del
28 dicembre 2013 su un programma generale di azione dell'Unione in materia di
ambiente fino al 2020 "Vivere bene entro i limiti del nostro paese"
(GUUE 28/12/2013 L 354/171) con la quale si è adottato un programma generale di
azione dell'Unione in materia di ambiente per il periodo sino al 31/12/2020 con
una visione sino al 2050, cd. "VII° Programma di azione per
l'ambiente" (7° PAA), secondo il quale vi é un
grande potenziale di miglioramento della prevenzione e della gestione dei
rifiuti nell'UE per giungere ad un migliore utilizzo delle risorse;
PRESO ATTO che in linea con
la politica ambientale delineata dal 7° PAA, la Comunicazione della Commissione
al Parlamento Europeo ed al Consiglio del 02/07/2014, denominata: "Verso
un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti”, COM (2014) 398
finale, la Commissione UE ha adottato un nuovo, ambizioso pacchetto di misure
per promuovere la transizione dell'Europa verso un'economia circolare che
aumenterà la competitività globale, sosterrà la crescita economica e genererà
nuova occupazione; oggi al centro dell'agenda delle Regioni per l'efficienza
delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una
crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;
CONSIDERATO che il nuovo
programma subentra al precedente (“Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra
scelta”), terminato nel 2012, con un approccio diverso, che tiene conto delle
condizioni in cui l'Europa si trova ad operare, in primis le conseguenze della
crisi economica e del lancio, da parte della Commissione, della strategia
Europa2020 finalizzata a promuovere una crescita intelligente, sostenibile,
inclusiva e la realizzazione da parte dell'UE da un lato e degli Stati membri
dall'altro, di misure nel quadro di 9 obiettivi prioritari:
1.
proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell'Unione;
2.
trasformare /'Unione in un
'economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell'impiego delle risorse,
verde e competitiva;
3.
proteggere i cittadini
dell'Unione da pressioni e rischi d'ordine ambientale per la salute e il
benessere;
4.
sfruttare
al massimo
i vantaggi della
legislazione del/ 'UE in
materia di ambiente, migliorandone /'applicazione;
5.
migliorare le basi cognitive
e scientifiche della politica ambientale dell'UE;
6.
garantire investimenti a
sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e tener conto delle
esternalità ambientali;
7.
migliorare /'integrazione
ambientale e la coerenza delle politiche;
8.
migliorare la sostenibilità
delle città de/l'Unione;
9.
aumentare l'efficacia
de/l'azione de// 'Unione ne//'affeontare le sfide
ambientali e climatiche a livello internazionale.
PRESO ATTO altresì, che per
migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere nel contempo l'economia
circolare la Commissione UE prevede di:
1.
Aumentare
la percentuale dei rifiuti urbani riciclati e riutilizzati (almeno il 70% entro
il 2030);
2.
Aumentare
la percentuale del riciclo dei rifiuti di imballaggio (almeno l '80% entro il
2030), con obiettivi intermedi del 60% entro il 2020 e del 70% entro il 2025);
3.
Vietare il collocamento in discarica dei rifiuti
riciclabili di plastica, metalli, vetro, carta e cartone e dei rifiuti
biodegradabili entro il 2025;
4.
Invitare
gli Stati membri ad impegnarsi e ad abolire quasi completamente il collocamento
in discarica entro il 2030;
5.
Promuovere
lo sviluppo di mercati delle materie prime secondarie di qualità;
RICHIAMATA la Risoluzione
del Parlamento Europeo del 09/07/2015 "Efficienza delle risorse:
transizione verso un'economia circolare", con la quale il Parlamento UE
sottolinea che è necessario un utilizzo delle risorse naturali in modo più
efficiente e che i nuovi obiettivi di riduzione dei rifiuti consentirebbero di
creare 180.000 posti di lavoro, introducendo in particolare:
1.
Obiettivi
vincolanti di riduzione dei rifiuti urbani, commerciali ed industriali da
conseguirsi entro il 2030;
2.
Applicazione
del principio "paga quanto butti" per i rifiuti residui; insieme sistemi
obbligatori di RD per carta, metallo, plastica e vetro, per garantire l'elevata
qualità dei materiali riciclati;
3.
Introduzione
di sistemi obbligatori di RD per i rifiuti organici entro il 2020;
4.
Aumento
degli obiettivi di riciclo, di preparazione per il riutilizzo ad almeno il 70%
dei rifiuti urbani, .. etc.;
5.
Riduzione
vincolante e graduale di tutti i tipi di smaltimento in discariche;
6.
Introduzione
di oneri sul collocamento in discarica e sul! 'incenerimento;
VISTA la Decisione
della Commissione 955/2014/CE del 18/12/2014, che modifica la Decisione
2000/532/Ce relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE
del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune
direttive (GUCE n. . L370/44 del 30.12.2014), che ha approvato il
nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal 01/06/2015;
CONSIDERATO che la Regione Abruzzo condivide ed
intende operare per far rientrare il ciclo produzione consumo all'interno dei
limiti delle risorse del pianeta, riducendo la "impronta ecologica"
di ognuno tramite l'eliminazione degli sprechi e la totale re-immissione dei
materiali trattati nei cicli produttivi, massimizzando, nell'ordine, la
Riduzione dei rifiuti, il Riuso dei beni a fine vita, il Riciclaggio e
minimizzando, nell'ordine, tendendo a zero al 2020, lo smaltimento, il recupero
di energia e il recupero di materia diverso dal riciclaggio;
DATO
ATTO che la Strategia "Rifiuti Zero - Zero
Waste", dice no alle discariche, no agli inceneritori e dice si ad una società sostenibile e rappresenta un trampolino
per una società sostenibile ed ha bisogno di tre importanti presupposti:
responsabilità della comunità a valle, responsabilità industriale a monte ed
una buona leadership politica per unire le cose;
VISTO il D.Lgs 3.04.2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.,
Parte IV “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti
inquinati”, che prevede all’art. 196 “Competenze delle Regioni”, comma 1:
-
lett. a) “la predisposizione,
l’adozione e l’aggiornamento, sentiti le Province, i Comuni e le Autorità
d’Ambito, dei piani regionali di gestione dei rifiuti, di cui all’art.
-
lett. c) “l’elaborazione,
l’approvazione e l’aggiornamento dei piani per la bonifica di aree inquinate di
propria competenza”;
VISTO il D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 "Norme in materia
ambientale" e s.m.i., come modificato nella
Parte IV dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205
"Recepimento della direttiva 2008198/Ce - Modifìche
alla parte IV del D.Lgs. 152/06", in particolare
l’art. 179 "Criteri di priorità nella gestione dei rifìuti",
comma 1, che prevede che la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della
seguente gerarchia:
a.
prevenzione;
b.
preparazione per il
riutilizzo;
c.
riciclaggio;
d.
recupero di altro tipo,
per esempio il recupero di energia;
e.
smaltimento.
CONSIDERATO che l’art. 199,
co. 8 prevede che: “la Regione approva o adegua il piano entro il 12/12/2013.
Fino a tale momento, restano in vigore i piani regionali vigenti”;
VISTA la legge
28/12/2015, n. 221 avente per oggetto: “Disposizioni in materia ambientale per
promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di
risorse naturali”, che ha introdotto numerose novità in materia di politiche
ambientali, in particolare nel settore della gestione dei rifiuti;
CONSIDERATO che la
Regione Abruzzo con L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei
rifiuti” e s.m.i. (B.U.R.A. n. 10 Straordinario del
21.12.2007), si è dotata di un Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR),
redatto ai sensi del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 “Norme
in materia ambientale” e s.m.i., delineando scelte
impiantistiche ed indirizzi gestionali, coerenti con le direttive europee di
settore, che prevede in particolare:
-
all’art.
22 “Azioni di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti”, comma 4.
“4. La Giunta regionale favorisce e promuove accordi con enti ed aziende
pubbliche e private operanti nella produzione, distribuzione e
commercializzazione, con associazioni ambientaliste, del volontariato, dei
consumatori, istituzioni scolastiche, per favorire, anche con incentivi
economici finalizzati, la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti tramite
misure ed iniziative specifiche o previste dal piano regionale e dal programma
di cui al comma 2”;
-
all’art.
22-bis “Riutilizzo di e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti”;
-
all’art.
23 “Obiettivi di raccolta
differenziata e di riciclo”, che ordina la materia della raccolta
differenziata su tutto il territorio regionale e fissa obiettivi, strumenti,
direttive ed indirizzi per l’esercizio delle funzioni proprie e quelle
attribuite agli enti locali e per le attività di controllo;
-
all’art.
24 “Promozione del riuso, riciclaggio e recupero”, che prevede, al comma 4,
programmi per favorire l’utilizzo degli ammendanti (lett.
i) e delle frazioni organiche stabilizzate per interventi in campo ambientale (lett. j), nonché per favorire la diffusione del
compostaggio domestico da scarti alimentari e da rifiuti vegetali;
VISTA la legge L.R. 21/10/2013, n. 36 “Attribuzione delle funzioni relative al
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alla legge
regionale 19 dicembre 2007, n. 45 (Norme per la gestione integrata dei
rifiuti)”, che ha delineato la nuova governance del
settore e previsto l’istituzione di un’Autorità per la Gestione Integrata dei
Rifiuti (cd ”AGIR”);
RICHIAMATA la DGR n. 137 del
03/03/2014 avente per oggetto “D.Lgs. 03/04/2006 n.
152 e s.m.i. – L.R. 19/12/2007 n. 45 e s.m.i.- DGR n. 1529 del 27/12/2006 - DGR 777 del 11/10/2010
“Anagrafe regionale dei siti a rischio potenziale - Aggiornamento“
(B.U.R.A.T. n. 49 Speciale Ambiente del 02 Maggio 2014);
VISTA la DGR n. 611 del
02/11/2009 avente per oggetto: “L.R. 19.12.2007, n. 45. "Linee di
indirizzo per l’aggiornamento della normativa regionale in materia di gestione
dei rifiuti” (BURA n. 49 Speciale Ambiente del 20/11/2009), in relazione alla
quale nella precedente Legislatura, è stato impostato il percorso di
adeguamento del documento di PRGR;
RITENUTO di dover
prevedere l’attuazione di politiche ambientali che tengano conto
dell’evoluzione normativa avvenuta nel frattempo a livello Europeo e Nazionale
e delineare una nuova impostazione per il percorso di adeguamento del PRGR,
verso scelte di “economia circolare”;
CONSIDERATO che sono in corso
di attuazione, ai sensi della L.R. 45/07 e s.m.i.,
programmi di investimento ed attività finalizzate alla realizzazione di una più
efficace gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti a rischio potenziale, come:
-
DGR
n. 1005 del 07/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD e l’utilizzo di Eu 1.446.490, 64 per “Programmi di
diffusione e potenziamento dei servizi di raccolta differenziata” – Linea
d’Azione IV.1.2.a – SB 08 - (n.5 interventi per la fornitura di mezzi e
attrezzature);
-
DGR
n. 1008 del 07/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD e l’utilizzo di Eu 1.060.912,58 destinati all’attuazione
dell’Intervento 3 “Programma di prevenzione e riduzione della produzione dei
rifiuti” – Linea d’Azione IV.1.2.a – SB 09 (n.41 interventi per la fornitura di
compostiere, forniture di attrezzature, casette dell’acqua, ecc);
-
DGR
n. 1009 del 07/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto l’approvazione
del SAD e l’utilizzo di Eu 13.696.747,94 destinati all’attuazione
dell’Intervento 1 “Programma straordinario per sviluppo delle raccolte
differenziate” – Linea d’Azione IV.1.2.a – SB 07 (n.107 interventi per la
fornitura di attrezzature, realizzazione di isole ecologiche, attivazione
raccolta differenziata porta a porta, ec..);
-
DGR
n. 1010 del 07/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD e l’utilizzo di Eu 11.629.549,87 destinati
all’attuazione dell’Intervento 1 “Completamento del sistema impiantistico di
trattamento e compostaggio” – Linea d’Azione IV.1.2.b (n. 25 interventi per la
realizzazione di n. 22 stazioni ecologiche, adeguamento e realizzazione di n. 2
piattaforma ecologica e il revamping impiantistico di
un polo tecnologico);
-
DGR
n. 1034 del 15/12/2015 con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD - codice SB13 - per l'utilizzo parziale delle risorse
assegnate alla Linea di Azione IV.1.2.c del PAR FSC Abruzzo 200/2013 Interventi
di bonifica/messa in sicurezza di discariche pubbliche dismesse e siti
inquinati per complessivi Eu 1.090.040,38 (€ 740.000,00 ex PAIn
delibera CIPE n. 78/2012 più € 350.040.38 quota FSC) (n. 4 interventi per la
bonifica di ex discariche comunali e sito inquinato);
-
DGR
n. 1044 del 19/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD e l’utilizzo di Eu 4.750.918,04 destinati all’attuazione
dell’Intervento 1 “Programma straordinario per sviluppo delle raccolte
differenziate” – Linea d’Azione IV.1.2.a – SB 07 (n. 19 interventi per la
fornitura di attrezzature, realizzazione di isole ecologiche, attivazione
raccolta differenziata porta a porta, ec..);
-
DGR
n. 1111 del 29/12/2015, con la quale la Regione Abruzzo ha disposto
l’approvazione del SAD e l’utilizzo di Eu 1.881.033,88 destinati all’attuazione
dell’Intervento 1 “Programma straordinario per sviluppo delle raccolte
differenziate” – Linea d’Azione IV.1.2.a; (n. 7 interventi per la fornitura di
attrezzature, realizzazione di isole ecologiche, attivazione raccolta
differenziata porta a porta, etc..);
CONSIDERATO inoltre che sono
in corso di attuazione:
-
la promozione e diffusione delle
attività di riduzione della produzione dei rifiuti e di riciclo attraverso le
raccolte differenziate, organizzate prioritariamente secondo sistemi “porta a
porta” e/o di “prossimità”;
-
la realizzazione di una “rete
regionale” di Piattaforme Ecologiche (PE), Centri di Raccolta, finalizzata
all’effettivo recupero-riciclo dei rifiuti urbani ed assimilati (sistema CONAI)
e Centri del Riuso, con la creazione di un mercato dei prodotti riciclati e di
scambio dei beni non ancora rifiuti, nell’ambito degli obiettivi fissati dal
“VII° Programma d’Azione per l’Ambiente” e dal vigente “Piano Regionale di
Gestione dei Rifiuti” (PRGR);
-
la realizzazione di una filiera del
compostaggio delle frazioni organiche (umido e verde), attraverso la produzione
di “Ammendante di qualità” e la promozione del Marchio di Qualità “Compost
Abruzzo”, in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori
(CIC);
-
la messa in sicurezza permanente
(MISP), bonifica e ripristino ambientale dei siti a rischio potenziale ai sensi
della Parte Quarta, Titolo V del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
-
le attività finalizzate alla
soluzione delle seguenti Procedure di Infrazione UE in materia di attuazione di
direttive UE:
1.
Procedura
di Infrazione 2003/2077 - Sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea
del 02/12/2014 nella Causa C‑196/13, in materia di siti abusivi e da
bonificare;
2.
Procedura
di Infrazione 2011/2215, in materia di mancato adeguamento delle discariche
alla Direttiva 1999/31/Ce;
3.
Procedura
di Infrazione 2015/2165, in materia di mancato adeguamento del PRGR nei termini
(sei anni) previsti dalla normativa comunitaria (art. 30 della Direttiva
2008/98/UE);
-
la realizzazione ed il completamento
di una rete di impianti di smaltimento, trattamento/recupero dei rifiuti (es.
discariche per rifiuti non pericolosi, TMB, compostaggio/digestione
anaerobica);
-
la progressiva riduzione delle
discariche come sistema ordinario di smaltimento, rendendo residuale e sicuro
lo smaltimento finale;
CONSIDERATO che la necessaria
“modernizzazione del settore”, anche in riferimento all’evoluzione del panorama
legislativo che interessa le “pubblic utilities” in
continuo mutamento, passa attraverso i principali obiettivi fissati dalla L.R.
45/07 e s.m.i. ed in particolare attraverso il
rafforzamento di alcuni obiettivi prioritari da perseguire, come:
–
la necessità di dare una decisa
svolta alla gestione dei rifiuti perseguendo i principi e gli indirizzi
dell’economia circolare, improntando a scenari che prevedano il massimo
recupero di materia dai rifiuti, con soluzioni tecnologiche innovative e
servizi agli utenti efficienti;
–
l’esigenza
di promuovere l’autosufficienza regionale per lo smaltimento e/o recupero dei
rifiuti urbani e assimilati attraverso una “rete integrata” e funzionale di
impianti, secondo filiere tecnologiche più qualificate, criteri per la loro
localizzazione e tenendo conto dell’offerta di smaltimento e di recupero da
parte del sistema produttivo; in tal senso si ribadisce la contrarietà alla
previsione di realizzazione di un impianto di incenerimento nella Regione
Abruzzo, come delineato nello schema di DPCM predisposto ai sensi dell’art. 35,
co. 1 del D.L. 12/09/2014, n. 133 convertito con modificazioni dalla Legge
11/11/2014, n. 164;
–
la ricerca della migliore
standardizzazione ed economicità dei servizi ambientali, anche attraverso
un’attenta riflessione del ruolo e del rapporto tra le attività di recupero di
titolarità dei soggetti pubblici e privati nell’intero ciclo di gestione dei
rifiuti urbani e speciali;
–
la diffusione dei sistemi di
tariffazione puntuale
CONSIDERATO che, ai fini del
raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, il PRGR deve, pertanto, contenere
misure per:
a.
premiare i Comuni che
raggiungono l’obiettivo di produzione dei rifiuti residui (indifferenziati)
pro-capite abitante inferiore a 100 chilogrammi;
b.
promuovere e favorire
progetti ed azioni finalizzati alla riduzione della produzione dei rifiuti
urbani ed in particolare promuovere il compostaggio domestico e di comunità e
sperimentare il sistema del “vuoto a rendere”
c.
promuovere e favorire
progetti ed azioni finalizzati al riuso dei beni a fine vita, anche attraverso
la diffusione sul territorio dei Centri del Riuso (rete regionale) in sinergia
con i Centri di Raccolta (rete regionale);
d.
incentivare progetti ed
azioni che prevedono la riduzione degli sprechi alimentari anche approvando
linee guida per gli operatori economici, le associazioni e gli enti locali per
la diffusione di buone pratiche;
e.
promuovere lo sviluppo
dell’impiantistica per il riuso ed il riciclaggio;
f.
promuovere la ricerca sul
rifiuto residuale al fine di modificare a monte la produzione dei beni non
riciclabili e massimizzare il riciclaggio.
CONSIDERATO che si intende
apportare modifiche al quadro normativo, ai sensi dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., come
delineato nell’Allegato alla presente deliberazione, parte interante e
sostanziale della stessa, prendendo atto:
a.
di alcune novità introdotte al quadro
normativo nazionale, in particolare con l’approvazione della Legge n. 221/2015,
al fine di un loro recepimento nel quadro normativo regionale;
b.
della necessità di aggiornare/adeguare
le scelte programmatiche in alcuni “segmenti” del complesso ed articolato ciclo
dei rifiuti, in relazione al quadro generale dei dati e delle informazioni
riferiti agli obiettivi raggiunti delle raccolte differenziate ed
all’evoluzione gestionale e tecnologica del settore; in particolare non
prevedendo l’opzione dell’incenerimento dedicato di rifiuti urbani e di nuovi
impianti di CDR/CSS;
c.
di attuare le disposizioni di cui
alla L.R. 36/2013 in materia di istituzione di un’Autorità per la Gestione dei
Rifiuti (cd. AGIR) per l’avvio delle attività dell’ATO Unico regionale (ATO
Abruzzo);
d.
di aggiornare e rafforzare il sistema
della ecofiscalità (meccanismi
incentivanti-disincentivanti) nei confronti dei soggetti, pubblici e/o privati,
coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti;
CONSIDERATO che si procederà,
da parte del competente Servizio regionale ad ri-attivare
un “Tavolo di concertazione”, con gli Enti interessati (es. Province,
Associazioni dei Comuni, Consorzi Comprensoriali Rifiuti e loro Società,
Associazioni produttive, ambientaliste e dei consumatori, ..
etc.), come già sperimentato con l’approvazione del PRGR di cui alla L.R. 45/07
e s.m.i., per un confronto trasparente e per
l’acquisizione di proposte ai fini della predisposizione del documento di PRGR
e dello specifico DDLR;
RITENUTO di dover
incaricare il Sevizio Gestione Rifiuti al fine di garantire un percorso
partecipativo per l’adeguamento del PRGR, ai sensi dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
RITENUTO pertanto, di
approvare il documento “Linee di indirizzo per l’adeguamento della normativa
regionale in materia di gestione dei rifiuti”, predisposto dal Dipartimento
Opere Pubbliche, Politiche del Territorio e Politiche Ambientali - Servizio
Gestione Rifiuti, Allegato alla presente deliberazione, parte integrante e
sostanziale della stessa;
DATO ATTO del parere
favorevole espresso dal Servizio Gestione Rifiuti, in ordine alla regolarità
tecnico-amministrativa della procedura seguita ed in ordine alla legittimità
del presente provvedimento;
RICHIAMATA la DGR n. 35 del
29/01/2016 “Documento tecnico di
accompagnamento 2016-2018 e Bilancio finanziario gestionale 2016- Approvazione
- Art. 3, comma 3, Lettera a) e b) L.R. 19.1.2016, n. 6;
UDITA la relazione del
Presidente della Giunta regionale;
DATO ATTO che il Direttore
ha espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico -
amministrativa del presente provvedimento e alla coerenza con gli indirizzi e
gli obiettivi assegnati al Dipartimento;
DATO ATTO che il Direttore
ha reso l’attestazione di cui alla DGR n. 35 del 29/01/2016, debitamente
firmata e riportata in calce al dispositivo del presente atto;
VISTO il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 recante: “Testo unico delle leggi
sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i. (TUEL);
VISTA
la
legge 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme
in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi” e s.m.i.;
VISTO il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 recante: “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTA la L.R.14.09.1999,
n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della
Regione Abruzzo”;
A
voti unanimi, espressi nelle forme di legge,
DELIBERA
Per
le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente
riportate e trascritte:
1.
di approvare il documento “Linee di indirizzo per
l’adeguamento della normativa regionale in materia di gestione dei rifiuti”, ai
sensi dell’art. 199, co. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., di cui all’Allegato, parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento;
2.
di incaricare il competente Dipartimento Opere
Pubbliche, Politiche del Territorio e Politiche Ambientali - Servizio Gestione
Rifiuti per l’adozione dei necessari e connessi adempimenti collegati
all’attuazione del presente atto;
3.
di inviare la presente deliberazione, al
Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), alle
Province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, all’A.N.C.I. Abruzzo, alla Lega
delle Autonomie Abruzzo, all’ARTA - Direzione Centrale, ai Consorzi
Comprensoriali Rifiuti/Società;
4.
di disporre
la pubblicazione integrale della presente deliberazione, comprensiva
dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (BURAT) ed al
fine della massima diffusione sul territorio, sul sito web della Regione
Abruzzo – Gestione Rifiuti e Bonifiche.
Il
Direttore regionale del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e
Politiche Ambientali, ai sensi della D.G.R. n. 35 del 29/01/2016,
ATTESTA
che il presente provvedimento, non comporta
obbligazioni finanziarie per la Regione Abruzzo
nel bilancio del corrente esercizio
finanziario.
IL DIRETTORE DEL
DIPARTIMENTO
Ing.
Emidio Primavera