Documento: Impegni della Regione Abruzzo in materia di trasporti.

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTO il documento a firma dei consiglieri D'Alessandro, Di Nicola, Olivieri, Mariani, Monticelli, Di Pangrazio, Berardinetti e Mazzocca recante: Impegni della Regione Abruzzo in materia di trasporti;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere D'Alessandro;

 

UDITI gli interventi dei consiglieri Chiodi, Febbo, Iampieri, Di Dalmazio e D'Alfonso;

 

A maggioranza statutaria espressa con voto palese

 

L’APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

«IL CONSIGLIO REGIONALE

 

PREMESSO:

-        che la Regione Abruzzo è tornata al centro della programmazione nazionale ed  europea sul fronte delle infrastrutture e mobilità grazie allo storico pronunciamento del Parlamento Europeo che ha accolto la proposta della Regione, alleata con le regioni adriatiche per l’estensione del corridoio Baltico-Adriatico che include il prolungamento dell'intera dorsale ionico-adriatica;

 

CONSIDERATO:

-        che tale storico risultato oggi consente all’Abruzzo di collocarsi al centro, di fatto, quale Regione-cerniera per i flussi di persone e merci, tra sud e nord e Regione ponte tra i Balcani, l’Adriatico e il Tirreno;

-        che il superamento dell’isolamento candida l’Abruzzo a svolgere, sulla mobilità delle persone e delle merci, una funzione non più regionale ma nazionale ed europea;

-        che in coerenza con tale conseguentemente nuova posizione l’Abruzzo sta agendo sulle grandi partite di fabbisogno infrastrutturale, in particolare per l’articolazione e la presenza dei porti, dell’aeroporto e degli snodi logistici ulteriori e funzionali, quali gli interporti di Avezzano e Manoppello, interporto d’Abruzzo;

-        che l’estensione del corridoio consente innanzitutto lo sviluppo della velocizzazione dei trasporti su ferro grazie alla possibilità di accedere, dentro la programmazione delle risorse per le reti europee, a più importanti finanziamenti che vedevano da sempre escluse le Regioni Marche, Abruzzo e Molise;

-        che tale strategia ha consentito di ottenere dal governo nazionale la modifica al Decreto sul ridisegno delle autorità portuali grazie all'emendamento al Decreto, presentato da Regione Abruzzo, con il quale viene sancita la possibilità di definire una diversa articolazione territoriale dell’Autorità portuale in ragione di un’intesa siglata tra le Regioni;

 

RICORDATO:

-        che la Regione Abruzzo ha recentemente siglato un’intesa con la Regione Lazio, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione Italiana, dove è riconosciuto il valore costituzionale dell’intesa tra Regioni, anche attraverso l’istituzione di organi comuni, intesa che prevede l’adesione alla nuova Autorità portuale Civitavecchia – Ortona, in funzione del ruolo-ponte tra i due mari, candidando, così Ortona e il sistema portuale abruzzese, ad incrociare i flussi che dal Mediterraneo e dall’Est del mondo arrivano in Europa attraverso la funzione dell’Adriatico e, da qui, raggiungono le destinazioni delle regioni tirreniche e dell’asse iberico;

-        che tali obiettivi di cui si nutre la programmazione regionale, in particolare attraverso il Masterplan, che prevede investimenti già cantierabili su Ortona e su Vasto, nel primo caso avente riguardo al prolungamento della diga sud, agli ulteriori interventi di dragaggio, al collegamento con il casello autostradale A14 e al completamento delle infrastrutture ferroviarie, mentre nel caso di Vasto, in particolare, la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario che consente allo scalo vastese di dotarsi di infrastrutture ferroviarie da sempre non disponibili;

 

RILEVATO:

-        che nella stessa identica logica di azione si è mosso il governo regionale con riguardo alla infrastruttura aeroportuale che raggiunge e supera oggi 600mila passeggeri, capaci di generare 800mila presenze, intendendo per tali il numero di pernottamenti derivanti dalle presenze incoming. Anche in questo caso la Regione Abruzzo si è mossa nella logica delle alleanze in sede nazionale ed europea, ponendo la questione del diritto alla mobilità aerea che nel tempo, per milioni di europei, è stato garantito grazie alla combinata presenza degli aeroporti regionali e dei voli low-coast;

-        che dopo l’incontro tenutosi a Pescara con i vertici Ryanair è seguito il confronto direttamente tra la delegazione composta dal Presidente D’Alfonso, dal Presidente della Conferenza Stato-Regioni Bonaccini, dal Presidente della Regione Sardegna Pigliaru e dai vertici di Ryanair con il Ministro Delrio, dal quale è emersa la certezza della cancellazione dell’aumento della tassazione aeroportuale da un lato e la puntualizzazione di norme regolatrici della mobilità aerea dall’altro. L’esito dell’incontro è stato commentato anche sul Corriere della Sera, edizione di mercoledì 13 aprile 2016, riportando la dichiarazione di Mr O’Brien, Ryanair: "Se il Governo entro giugno elimina l'aumento della tassa di imbarco siamo pronti a tornare ad Alghero, PESCARA e Crotone". Sul fronte regionale, dopo aver approvato due leggi, la prima di aumento del capitale sociale, la seconda di contributo alle spese di funzionamento, leggi mai impugnate, come è accaduto nel passato, oggi è in corso di elaborazione il nuovo intervento legislativo di carattere regionale, coerente con il piano industriale e in adesione alla giurisprudenza costituzionale, che prevede un contributo alle spese di funzionamento. Inoltre sono stati coinvolti gli operatori turistici delle DMC per organizzare e realizzare servizi di accoglienza, booking, mobilità, incoming turistico per realizzare ulteriori economie necessarie a garantire la presenza delle compagnie aeree.

 

CONSIDERATO:

-        colpevolmente, che nella precedente legislatura, nonostante parziali decisioni assunte, anche con legge regionale, non si è provveduto a riformare il sistema del TPL quando le risorse c’erano e le riforme potevano essere garantite senza interventi traumatici e, soprattutto, senza rischi per i lavoratori da un lato e per gli utenti dall’altro. La riforma messa in campo ha garantito e mantenuto l’impegno assunto, ovvero la salvaguardia occupazionale e nuove assunzioni, nonostante la presenza di esuberi, in particolare sul personale amministrativo e di minori risorse a disposizione del TPL. Su questo tema si segnala che le minori risorse trasferite dallo Stato per il 2016, pari a circa 8 milioni di euro non derivano da minori stanziamenti del governo sul fondo trasporti ma dall’applicazione di penalità riferite alle annualità 2012-2013, nello specifico, riferite al mancato raggiungimento del rapporto ricavi/costi ed al numero dei trasportati. E’ fin troppo evidente che se non si agisce su due elementi, da un lato aumentando i ricavi, dall’altro efficientando e riducendo i costi, si subiranno per sempre ulteriori e consistenti tagli. Le risorse tagliate, per penalità, vengono assegnate invece alle altre Regioni che raggiungendo i parametri ottengono premialità finanziarie. L’aver rinviato la decisione della nascita della società unica ha generato le condizioni dell’attuale situazione, ulteriormente aggravate dalla situazione finanziaria ereditata, in particolare, ma non solo, della ex ARPA, che aveva totalmente abbattuto capitale sociale senza la cui ricostituzione la società sarebbe fallita, con crediti mai riconosciuti dalla Regione Abruzzo, con un bilancio gravemente condizionato dagli ammortamenti derivanti da rinviabili investimenti, che invece sono stati fatti, come le nuove sedi a Sulmona e all’Aquila, piuttosto che l’acquisto di bus senza alcuna copertura finanziaria, ma con generici impegni assunti nel passato a cui non sono seguite coperture finanziarie. La nascita di TUA ha consentito così l’avvio della più grande ed efficiente razionalizzazione dei costi, a partire da quelli del lavoro, con il nuovo contratto di II livello, approvato dalla maggioranza dei lavoratori. Il contratto di II livello ha garantito l’equilibrio tra il minimo sacrificio economico e il maggiore sacrificio sulla produttività. Inoltre circa il 50% dei lavoratori non ha subito alcuna riduzione delle competenze economiche. La fusione, inoltre, ha consentito di abbattere i costi della politica e degli organi sociali (un solo CDA, un solo direttore, un solo organo di controllo) ed ha consentito di centralizzare e razionalizzare l’acquisto di beni e servizi che generano risparmio su carburanti, gomme, ricambi, anche attraverso l'internalizzazione di servizi che prima erano esternalizzati e fuori controllo. Il parco mezzi auto è esattamente quello trovato alle condizioni e vetustà note rispetto ai quali TUA ha iniziato la programmazione di investimenti per la sostituzione anche in funzione del futuro meccanismo di acquisto di mezzi in leasing attraverso il governo nazionale (lo Stato acquista e cede in leasing mettendo a disposizione i finanziamenti). Ciò comporterà l’acquisto in tre anni di circa 200 nuovi bus a bassa emissione e con straordinarie performance su consumi e manutenzioni. Sempre sul fronte dei costi si sta agendo con riguardo a tutte le possibili "zavorre" che finanziariamente trascinano TUA come, ad esempio, la partecipata SISTEMA, nota per assunzioni di fine mandato che hanno gravemente appesantito il proprio bilancio e quindi quello di TUA. Su questo fronte agiremo per il risanamento per evitare ancora una volta la perdita dei posti di lavoro, ma garantendo un rapporto equilibrato tra entrate e uscite, ovvero tra ricavi e costi. TUA nasce inoltre per un’altra missione, quella di garantire lo sviluppo della mobilità ferroviaria delle persone e delle merci. Sul primo punto in meno di 2 anni l’esercizio ferroviario di Sangritana (TUA) è aumentato di oltre 300mila chilometri pari ad entrate per oltre 3milioni di euro. L’obiettivo a cui si tende è quello di un esercizio unico Trenitalia-Sangritana, non più in una logica di "figli" e "figliastri", ma con il diritto all’ambizione riconosciuta di TUA per le professionalità e i mezzi di cui dispone. Sul fronte merci, come è noto, è fatto obbligo di scindere le attività commerciali da quelle tipiche del TPL. Ciò significa che a breve si procederà alla cessione del ramo merci a Sangritana Cargo che potrà così continuare a garantire i contratti in essere e svilupparne ulteriori. In tal senso sono stati autorizzati concorsi per capitreno e personale specializzato al fine di garantire personale mai prima d’ora qualificato e quantificato correttamente per il nuovo esercizio ferroviario. Nessuna direzione presso la sede di Lanciano sarà smantellata, semplicemente si procederà alla razionalizzazione di spazi di Lanciano per riempire spazi vuoti sempre a Lanciano e liberare immobili che possono essere venduti. Allo stesso modo si procederà, su Chieti, trasferendo parte del personale a Pescara (Ex GTM) dove esistono spazi liberi, vuoti e disponibili a fronte di locali in affitto. La sede legale sarà come da statuto a Chieti dove è in corso una verifica con l’amministrazione comunale per individuare locali ed uffici pubblici ad uso gratuito. Sul fronte mobilità del ferro il nuovo modello prevederà anche il collegamento veloce, in 3.10 ore, salvaguardando anche le attuali fermate sulla Marsica, per raggiungere finalmente Roma centro, cioè Roma Termini e non più Roma Tiburtina che prevede ulteriori spostamenti dei pendolari per raggiungere il centro. Infine, appare fondamentale il proseguimento delle iniziative intraprese anche in ragione delle imminenti gare, dell’obbligo del raggiungimento dei costi standard, delle liberalizzazioni previste dal Decreto Madia, della necessità di salvaguardare il patrimonio pubblico di TUA. Nel processo di ripensamento del TPL sono coinvolti naturalmente anche gli operatori privati che erogano il 20% del servizio e che sono chiamati, anche loro, ad una nuova stagione in collaborazione con TUA anche in vista di future gare;

-        che a testimonianza, inoltre, del nuovo ruolo della nostra Regione nell’ambito della programmazione nazionale appare utile ricordare l’obiettivo raggiunto nell’ottenere le fermate del Freccia Bianca a Vasto e Giulianova nel periodo estivo che, insieme a quella già in esercizio di Pescara, consentono di poter promuovere anche turisticamente la nostra costa con la campagna "In Abruzzo al mare in treno: ora puoi"; appare allo stesso scopo utile ricordare che proprio nella precedente legislatura i Freccia Bianca non garantirono il servizio in Abruzzo così come è importante sottolineare che è stata acquisita anche la fermata del Freccia Rossa, cosa mai accaduta nella storia della nostra Regione;

 

PRESO ATTO che è stato ripristinato il Fondo Unico regionale per il trasporto pubblico locale relativo al 2015;

 

Alla luce di quanto esposto in premessa

 

IMPEGNA

 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E IL GOVERNO REGIONALE:

 

1.      a procedere alla pianificazione degli interventi con le Regioni adriatiche con riferimento agli investimenti infrastrutturali nella logica della rete Ten-T;

2.      a dare attuazione all’intesa raggiunta con la Regione Lazio proponendo, entro i termini previsti dal decreto, la costituzione dell’autorità Portuale Civitavecchia Ortona, anche prevedendo forme e modalità atte a garantire autonoma attività amministrativa, autorizzativa e programmatica in capo del sistema portuale abruzzese;

3.      a proseguire l’impegno per la salvaguardia dell’aeroporto d’Abruzzo a seguito degli esiti dell’incontro con il Ministro Delrio del 7.4.2016;

4.      a procedere alla definitiva riorganizzazione di TUA e del sistema del TPL con l’obiettivo di evitare ulteriori riduzioni di risorse dovute alle penalità e il mancato rispetto degli indicatori comuni in tutta Italia;

5.      a porre in essere politiche attive di incentivazione all’uso del mezzo pubblico anche attraverso la trasformazione degli attuali titoli di viaggio che tendono all’uso facile del mezzo pubblico ed in futuro al biglietto unico regionale gomma-ferro;

6.      ad investire sullo sviluppo della mobilità su ferro, anche in ragione della capacità da potenziare di Sangritana sul trasporto passeggeri e merci;

7.      a stanziare, in occasione della prossima variazione di bilancio, una somma pari ad € 5 milioni per ripristinare il Fondo Unico Regionale per il TPL relativo al 2016».