Richiesta attivazione del servizio di trasporto materno assistito (S.T.A.M.) presso l’ospedale civile di Giulianova.

 

LA QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE

 

VISTA la risoluzione n. 11 del 5 aprile 2016 a firma del Consigliere Mercante recante: “Richiesta attivazione del servizio di trasporto materno assistito (S.T.A.M.) presso l’ospedale civile di Giulianova”;

 

UDITA l’illustrazione del Consigliere Mercante;

 

VISTO l’Art. 158 del Regolamento interno dei lavori del Consiglio Regionale;

 

All’unanimità dei Consiglieri presenti

 

L’APPROVA

Nel testo che di seguito si trascrive:

 

RICORDATO che il Decreto Ministeriale 24 aprile 2000 “Adozione del progetto obiettivo materno infantile relativo al Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000” ha stabilito che: “Il trasporto della gravida e del neonato deve essere considerato una componente essenziale di un piano di regionalizzazione delle cure perinatali. Le Regioni, nell'ambito dei servizi afferenti all'area della Emergenza (D.E.A., servizio 118 ecc.) devono formalizzare il Servizio di Trasporto Assistito Materno (S.T.A M.) ed il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale (S.T.E.N.)”;

 

DATO ATTO che lo S.T.A.M., servizio di trasporto assistito materno o trasporto in utero, è la modalità di trasferimento di una paziente con gravidanza a rischio che necessita di cure a maggior livello di complessità per patologie materne o fetali o entrambe;

 

PRECISATO che, in base a quanto previsto dall’art. 2 del D.Lgs. 502/1992 e ss.mm.ii., spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull’organizzazione dei servizi e sull’attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;

 

VISTO l'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, n. 137: "Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo";

 

RICORDATO che, con riferimento al citato accordo, con decreto commissariale n. 10 dell’11 febbraio 2015 recante "Riorganizzazione punti nascita regionali", questo governo regionale, nel procedere alla rimodulazione dei punti nascita, ha infelicemente deciso di procede alla chiusura di quattro punti nascita abruzzesi tra cui, nella provincia di Teramo, quello di Atri;

 

PRESO ATTO, inoltre,  che l’Accordo di cui sopra stabilisce che sia necessario, in connessione con la riorganizzazione dei punti nascita, procedere all'assicurazione dei servizi di trasporto assistito materno (STAM) e neonatale d'urgenza (STEN);

 

ACCERTATO che il documento tecnico licenziato dal Comitato Percorso Nascita Regionale il 16 dicembre 2014, recepito con il Decreto del Commissario ad Acta n. 10/2015 sopra citato, nel dare atto che nella fase di razionalizzazione saranno garantite nei punti nascita da riorganizzare tutte le attività sanitarie pertinenti e necessarie per accompagnare in sicurezza e appropriatezza tutte le gravidanze sino al momento del parto - presso il punto nascita di afferenza territoriale o di libera scelta della donna — prevede che l'attivazione e messa a regime dello STAM e dello STEN, secondo le procedure previste dal decreto 11/2013 (con il quale sono stati stabiliti i principi organizzativi per il trasporto materno e neonatale)  garantiranno la presa in carico nelle condizioni di emergenza/urgenza;

 

DATO ATTO che nella nota dell'Agenzia Sanitaria Nazionale (AGENAS) prot. 116814 del 04 maggio 2015 è stato prescritto che contestualmente alla rimodulazione dei punti nascita nella Regione Abruzzo dovrà essere verificato l'attuale assetto programmato per la rete del trasporto neonatale (STEN e STAM) e l’individuazione delle modalità organizzative del trasporto in utero e neonatale tenuto conto della distribuzione delle nascite e di conseguenza dei fabbisogni assistenziali in ambito perinatale;

 

VERIFICATO, quindi, che con decreto del Commissario ad acta n. 58 dell’11 giugno 2015, è stato approvato, nell’ambito della procedura di riorganizzazione dei punti nascita regionali ed in coerenza con la stessa, un protocollo operativo regionale per il Servizio di Trasporto Assistito Materno (STAM) e di Emergenza Neonatale (STEN), nella Regione Abruzzo recante “Trasporto perinatale in emergenza (STAM e STEN)”;

 

EVIDENZIATO che nel provvedimento de quo si legge che la Regione Abruzzo in conformità a quanto previsto del più volte menzionato decreto n. 10/2015: “[omissis]……..con questo documento vuole creare uno strumento indispensabile per definire una rete dei servizi di trasporto perinatale di emergenza al fine di ottenere un coordinamento ed un collegamento funzionale tra le strutture di diverso livello che fanno parte del percorso nascite”;

 

ACCERTATO che, in base a quanto stabilito nel provvedimento medesimo, il servizio STAM è attivato, per quanto riguarda la provincia di Teramo, presso i presidi di Teramo, Atri e Sant’Omero;

 

DATO ATTO, quindi, che tale servizio non risulta attivo presso l’ospedale di Giulianova, già costretto a subire, nel corso degli ultimi anni, un continuo depauperamento con la riduzione di reparti e drastici tagli di servizi e personale;

 

CONSIDERATO che quello di Giulianova:

-            è l’unico ospedale presente nel lunghissimo tratto di costa che va da Martinsicuro fino a Pescara, ed anzi tra San Benedetto e Pescara, ove si estenda la valutazione alla confinante Regione Marche;

-            è destinato, conseguentemente, a raccogliere un bacino di utenza amplissimo soggetto ad aumentare in maniera esponenziale durante la stagione estiva a causa dei flussi turistici;

 

ATTESO che le recenti vicende della piccola Noemi, nata d’urgenza al San Liberatore di Atri, e della piccola Vittoria, nata d’urgenza all’ospedale di Penne, hanno messo in luce l’inadeguatezza dell’attuale organizzazione del percorso nascite;

 

RITENUTO, quindi, necessario, per le motivazioni sopra riportate, che anche l’ospedale di Giulianova venga dotato del servizio di trasporto materno assistito, considerata l’ubicazione del SS. Maria dello Splendore, il numero di utenti, la distanza con i presidi di primo livello ove è attivo lo STAM, la soppressione del punto nascita di Atri; condizioni tutte che concorrono fortemente ad indebolire il sistema assistenziale alle madri ed ai neonati nei territori costieri;

 

Tutto ciò premesso e considerato

 

SI IMPEGNANO

 

IL COMMISSARIO AD ACTA E L’ASSESSORE DELEGATO

 

-            a rimodulare l’attuale assetto del percorso nascite al fine di prevedere, attraverso le opportune modifiche dei decreti in premessa citati, l’attivazione del servizio di Trasporto Materno Assistito (S.T.A.M.) presso l’ospedale civile di Giulianova.