IL
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Omissis
DETERMINA
Per
le motivazioni espresse in narrativa e che qui si intendono integralmente
riportate;
La
ditta TAVERNOLA srl (Partita Iva
00902630680), nel prosieguo semplicemente Ditta, con sede legale in c.da Gallo, n. 1 del comune COLLECORVINO (Pe), è
autorizzata alla coltivazione della cava di ghiaia sita in località “Palazzo”
del Comune di Loreto Aprutino (PE) distinta in Catasto al foglio di mappa n. 35
particelle nn. 348/p-647/p-456/p-351/p, alle seguenti
norme e condizioni:
Art.
1
La
Ditta è obbligata ad osservare le norme contenute nel disciplinare approvato
con delibera della Giunta Regionale n.204 del 23.01.1985 e le modalità indicate
nei disegni approvati dalla Conferenza, timbrati e firmati dal Responsabile del
Procedimento.
Art.
2
La
zona interessata dagli scavi deve essere delimitata con termini ben infissi e
visibili sul terreno e disposti ai vertici dell’area assegnata.
Art.
3
L’autorizzazione
è valida per anni 6(sei) dalla data di notifica del presente provvedimento,
mentre la denuncia di inizio lavori completa di idonea documentazione,
attestante l’avvenuto rispetto dell’art.4 del D.L.gs. n. 624/1996, deve essere
presentata al Servizio Risorse del Territorio e AA.EE. entro
90 (novanta) giorni dalla predetta data. Per giustificati motivi possono essere
concessi fino ad ulteriori 90 (novanta) giorni di proroga. Qualora, entro i
termini suddetti, non pervenga al predetto Servizio la denuncia di esercizio,
il presente provvedimento si intende decaduto.
Art.
4
Il
deposito cauzionale per un importo nella misura di Euro 150.000,00
centocinquantamila/00) è stato effettuato con atto fidejussorio
n. DMF1500397 emesso in data 27.07.2015 dalla Società DELTA S.p.A. di Roma, la
quale potrà essere svincolata solo a seguito dell’accertamento finale da parte
dell’Ufficio Attività Estrazioni Solide. Trascorso infruttuosamente il termine
suddetto, si intende adottato, a termini dell’art.29 della L.R. n.54/1983 e
successive modifiche ed integrazioni, l’intervento di ripristino ambientale
dell’area sottoposta ad attività estrattiva secondo le previsioni progettuali
assunte nel presente provvedimento.
Art.
5
La
Ditta deve fornire al Pubblico Ufficiale preposto al Servizio di vigilanza e
controllo i mezzi necessari per visitare i lavori e comunicare l’avvenuta
ottemperanza alle eventuali prescrizioni impartite nel corso delle operazioni
di Polizia Mineraria.
Art.
6
La
Ditta deve altresì attenersi alle disposizioni di Legge in materia mineraria e
alle seguenti prescrizioni:
-
Gli
scavi devono essere mantenuti ad una distanza non inferiore ai 20 mt. dai sostegni dell’elettrodotto, mentre lo spostamento della
linea elettrica deve essere richiesto con congruo anticipo, con spese a carico
della ditta;
-
Delimitazione
della porzione di cava da escludere, mentre l’area sottoposta ad attività
estrattiva deve essere adeguatamente segnalata mediante apposizione di recinto
e appositi avvisi, nonché idonea chiusura delle vie di accesso e la posa in
opera del cartello indicatore contenente tutti i riferimenti autorizzativi e di
conduzione della stessa;
-
Installazione,
prima dell’inizio dei lavori, di n.2 piezometri costantemente efficienti,
all’interno di ciascun lotto di coltivazione, la cui ubicazione deve essere
condivisa dalla Forestale. Il passaggio al lotto successivo deve avvenire
previa verifica del ripristino del lotto precedente
-
La
profondità di scavo deve comunque e, sempre, salvaguardare il franco di 2,00
metri sopra il livello della falda acquifera;
-
Il
materiale terroso proveniente dalla preventiva scopertura del cappellaccio
esistente deve essere accantonato e riutilizzato per la sistemazione dello
strato superficiale finale, previa presentazione di una planimetria catastale
nella quale si evidenziano i cumuli temporanei del terreno da accantonare,
indicando inoltre i provvedimenti che la ditta intende adottare per evitare la
dispersione in atmosfera delle eventuali polveri;
-
Il
ritombamento dello scavo deve avvenire nel rispetto
degli indirizzi dettati dalle normative ambientali vigenti;
-
Devono
essere rispettate tutte le distanze minime misurate dagli assi dei servizi e
dai sostegni delle reti che interferiscono con l’area di cava come indicate dagli
Enti gestori e Organismi preposti alla salvaguardia dei servizi; eventuali
deroghe devono esser preventivamente autorizzate dal Servizio Risorse del
territorio e AA.EE.;
-
L’atto
fidejussorio n. DMF1500397 emesso in data 27.07.2015
dalla Società DELTA S.p.A. di Roma, per un importo di € 150.000,00 a garanzia
delle opere di risanamento ambientale dovrà essere confermato entro il termine
di scadenza e con validità fino all’accertamento finale da parte del Servizio
Risorse del Territorio. La mancata presentazione della sua validità costituirà
infrazione e darà avvio alla procedura di escussione per il mancato ripristino
ambientale dei luoghi.
Art.
7
La
Ditta ha l’obbligo di fornire periodicamente e comunque quando il Servizio
Risorse del Territorio lo riterrà necessario, i dati statistici relativi
all’attività estrattiva.
Art.
8
La
quantità di materiale inerte estraibile annualmente è di mc. 12.425 pari a
complessivi mc.74.552 per l’intera durata dell’attività.
Art.
9
La
Ditta deve attenersi alle modalità di coltivazione indicate negli elaborati
progettuali, allegati al presente provvedimento così come approvati dalla
Conferenza e depositati agli atti d’Ufficio, mediante l’utilizzo di mezzi
meccanici omologati a norma di Legge.
Art.
10
Circa
le modalità della sistemazione ambientale durante l’escavazione, la ditta deve
rispettare il progetto approvato, timbrato e firmato dal Responsabile del
Procedimento.
Art.
11
Il
presente Provvedimento deve essere pubblicato, per estratto, sul Bollettino
Ufficiale della Regione Abruzzo, notificato alla ditta interessata nei modi
consentiti dalla Legge e trasmesso:
a.
al Comando Provinciale del Corpo
Forestale dello Stato di Pescara;
b.
all’Amministrazione
Comunale di Loreto Aprutino (PE);
c.
alla Società DELTA S.p.A. di Roma.
Art.
12
Avverso
il presente provvedimento è ammesso, nei termini e modi di Legge decorrenti
dalla notificazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Legge
n.1034/1971) oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente
della Repubblica (D.P.R. n.1199/1971).
IL DIRIGENTE DEL
SERVIZIO
Dott.ssa
Iris Flacco