LA
TERZA COMMISSIONE CONSILIARE
VISTA la Risoluzione n.
1 Prot. n. 6643 del 16.3.2016 a firma dei Consiglieri
Febbo, Sospiri, Iampieri,
Ranieri e Smargiassi
recante: “Olio Tunisino”;
UDITA l’illustrazione
del Consigliere Febbo;
UDITI gli interventi dei
Consiglieri Sospiri, Paolini e dell’Assessore Pepe;
VISTO l’Art. 158 del
Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale;
All’unanimità
dei Consiglieri presenti
L’APPROVA
Nel
testo che di seguito si trascrive
PREMESSO che:
- la Commissione Commercio Internazionale
del Parlamento Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di
concedere per due anni - dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2017- la possibilità
alla Repubblica tunisina di esportare nell’UE, senza dazi, olio d’oliva per un totale di 35.000
tonnellate all’anno che si sommerebbero ai 56.700 tonnellate attuali;
- le agevolazioni previste dal Parlamento
Europeo rischiano di consolidare ed aumentare costantemente la presenza
dell’olio tunisino in Italia mettendo in questo modo a rischio i prezzi e la
produzione di uno dei prodotti di maggiore prestigio italiano (l’olio
extravergine italiano è il primo per qualità al mondo) e di conseguenza anche
quello abruzzese;
- aumentare il contingente di importazioni
potrebbe creare una situazione paradossale in cui Paesi dell'UE, come
dimostrano le indagini, acquisterebbero olio tunisino, ad un prezzo
notevolmente inferiore rispetto al prodotto italiano, per poi rivenderlo come
“Made in EU”;
CONSIDERATO che:
- pur condividendo l’impegno a fornire un
sostegno all’economia della Repubblica tunisina, dopo l’attentato terroristico a Sousse del 26 giugno 2015, tutte le azioni messe in campo
non possono danneggiare le eccellenze agroalimentari locali come l’olio d’oliva
extravergine;
- l’incremento del prodotto tunisino
esportato comporta ricadute negative soprattutto sui Paesi del
Mediterraneo, già fortemente colpiti nella produzione a causa della siccità
degli ultimi anni, alla quale si è aggiunta la diffusione della Xylella fastidiosa;
- nel 2014 in alcune Regioni d'Italia, in
base ai dati ISMEA, la produzione è calata fino al 50%;
- l’industria olearia vale oggi, e solo
per l’export, oltre 1 miliardo di euro, con un fatturato diretto vicino ai 2.5
miliardi, a cui vanno sommati gli oltre 700milioni dell’indotto, al netto
dell’acquisto della materia prima;
IL
CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
IL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE E L’ASSESSORE COMPETENTE
A:
- voler
intervenire, nel più breve tempo possibile, nei confronti del Governo, del
Parlamento e dei Parlamentari Europei eletti nella nostra circoscrizione,
affinché tale eventualità venga scongiurata;
- intraprendere
soluzioni strutturali per risollevare il grave stato di crisi in cui versano le
aziende olearie locali, tali da garantire reddito, ma soprattutto la
commercializzazione del loro prodotto in giacenza;
- a
promuovere iniziative volte alla tracciabilità dell'intera filiera
olivicola al fine di garantire, a tutti i consumatori, una completa
informazione tesa a consentire una scelta consapevole dei prodotti.