LA
PRIMA COMMISSIONE CONSILIARE
VISTA la risoluzione n.
4 del 17.03.2016, a firma dei Consiglieri Pietrucci, Febbo,
Balducci, Bracco e Mercante recante: “Situazione
Azionisti Abruzzesi Banca Popolare dell’Etruria, Carichieti,
Banca delle Marche, CariFerrara;
UDITA l’illustrazione
del consigliere Pietrucci;
VISTO l’Art. 158 del
Regolamento interno dei lavori del Consiglio Regionale;
all’unanimità dei Consiglieri
presenti
L’APPROVA
Nel
testo che di seguito si trascrive:
PREMESSO che
-
In
campo nazionale sono oltre 100mila i risparmiatori di Carichieti,
CariFerrara, Banca delle Marche e Banca Popolare
dell’Etruria coinvolti nel meccanismo del Bail-in
previsto dal Decreto 183/2015, cosiddetto Salva-Banche recante “Disposizioni
urgenti nel settore creditizio” del 22 novembre scorso;
-
L’effetto
del Decreto-Salva-banche ha avuto pesantissime ripercussioni sui risparmi di
migliaia di
investitori anche nella Regione Abruzzo;
-
Sono
circa 1500 gli investitori coinvolti nella sola provincia aquilana per quanto
riguarda Banca Etruria;
-
Sono
728 quelli relativi a CariChieti;
-
Banca
Marche, che in Abruzzo ha 13 filiali concentrate sulla costa, ha venduto quei
titoli a 930 risparmiatori;
CONSIDERATO che
-
Sono
in atto numerosi ricorsi da parte dei piccoli risparmiatori coinvolti nella
vicenda, per chiedere di ridurre l’impatto negativo
che il Decreto ha avuto sugli investitori;
-
Non
sarà tuttavia possibile da parte dei piccoli azionisti rivalersi sulle Banche
intraprendendo una “class action”
tutto ciò premesso
IL
CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
IL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
-
ad attivarsi con Governo e Parlamento, così come ad
esempio già richiesto dalla Giunta e dal Consiglio della Regione Toscana,
perché siano fatte ulteriori necessarie verifiche sulle strade possibili per
tutelare i piccoli risparmiatori;
-
favorire l’attivazione di
un tavolo di confronto con le organizzazioni rappresentative dei piccoli azionisti
e degli obbligazionisti colpiti dalla vicenda delle quattro banche, per
approfondire tutte le tematiche e le problematiche correlate;
-
valutare la fattibilità di iniziative di garanzia per le
aziende e i risparmiatori che hanno acquistato obbligazioni subordinate;
-
ad avere un ruolo attivo nel confronti di Governo
e Parlamento perché si riapra la riflessione così anche in sede di conversione
del Decreto 183, per cercare di costruire soluzioni che consentano un recupero
di serenità a tutti quei cittadini colpiti da questa situazione.