IL
CONSIGLIO REGIONALE
UDITA la relazione
della 2^ Commissione consiliare permanente svolta dal Presidente Pietrucci che,
allegata al presente atto, ne costituisce parte integrante e sostanziale;
VISTA la proposta di
deliberazione di Giunta regionale n. 492/C dell’8 luglio 2013 avente ad
oggetto: D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 "Norme in
materia ambientale", modificato dal D.Lgs. 16
gennaio 2008 n. 4 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia
ambientale - Art. 121, Approvazione del Piano di Tutela delle Acque;
PRESO ATTO che sulla base
dell’istruttoria risultante dal contenuto della predetta deliberazione la
Giunta regionale ha:
-
visto la Direttiva Comunitaria 2000/60
del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in
materia di acque;
VISTO il DPR 8/9/1997
n. 357 "Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CE relativa
alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali
e della flora e della fauna selvatiche", e s.m.i.,
ed in particolare:
- l'articolo 5, comma 1 che prevede che
qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione
dei siti della rete Natura 2000 ma che possa avere incidenze significative su
tali siti, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma
oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo
conto degli obiettivi di conservazione del medesimo;
- l’articolo 5, comma 2 che prevede che la
valutazione d’incidenza debba essere redatta secondo le
previsioni dell’Allegato G allo stesso Decreto;
VISTO il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 - Norme in materia ambientale,
come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 -
Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs
3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, ed in particolare:
-
l’art.
6, comma 2, lettera a) che individua i piani e programmi da sottoporre a
Valutazione Ambientale Strategica (VAS):
-
l’art.
10, comma 3 che prevede che "la VAS e la VIA comprendono le procedure di
valutazione d’incidenza di cui all’art. 5 del Decreto 357/1997, a tal fine, il
rapporto ambientale […] contiene gli elementi di cui all’Allegato G dello
stesso decreto e la valutazione dell’autorità competente si estende alle
finalità di conservazione proprie della valutazione d’incidenza oppure dovrà
dare atto degli esiti della valutazione d’incidenza";
-
gli artt. 13 e 14 che definiscono le
modalità di svolgimento della procedura di VAS;
-
l’art.
61, comma 1, punto c) che pone in capo alle regioni la competenza
dell’elaborazione, adozione, approvazione ed attuazione dei piani di tutela;
-
l’art.
64 che individua i distretti idrografici nei quali è suddiviso il territorio
nazionale e ai sensi del quale il territorio regionale abruzzese fa parte del
distretto idrografico dell’Appennino centrale e, per la porzione di bacino
idrografico del Liri-Garigliano che ricade in Abruzzo, del distretto
idrografico dell’Appennino meridionale;
-
l’art.
73, comma 1, che detta le finalità della Sezione II della Parte terza del
decreto ed in particolare "la disciplina generale per la tutela delle
acque superficiali, marine e sotterranee perseguendo i seguenti obiettivi:
·
prevenire e ridurre
l’inquinamento ed attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati;
·
conseguire il miglioramento
dello stato delle acque ed adeguate protezioni di quelle destinate a
particolari usi;
·
perseguire usi sostenibili e
durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili;
·
mantenere la capacità
naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere
comunità animali e vegetali ben diversificate;
·
mitigare gli effetti delle
inondazioni e della siccità […];
·
impedire un ulteriore
deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici,
degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli
ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico."
-
l’art 117 che stabilisce che per ciascun
distretto idrografico sia adottato un Piano di Gestione, che è lo strumento di
programmazione delle misure per raggiungere, a livello di distretto, gli
obiettivi ambientali sui corpi idrici definiti dalla Direttiva 2000/60/CE.
-
l’art.
121 che individua nel Piano di Tutela delle Acque lo strumento programmatico
attraverso cui vengono definiti, oltre agli interventi volti a garantire il
raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale di cui alla
parte Terza del decreto stesso, anche le misure necessarie alla tutela qualitativa
e quantitativa dei corpi idrici, e definisce:
·
i contenuti del Piano, ovvero:
o "i risultati dell’attività
conoscitiva;
o l’individuazione degli obiettivi di
qualità ambientale e per specifica destinazione;
o l’elenco dei corpi idrici a specifica destinazione
e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e
di risanamento;
o le misure di tutela qualitative e
quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico;
o l’indicazione della cadenza temporale
degli interventi e delle relative priorità;
o il programma di verifica dell’efficacia
degli interventi previsti,
o gli interventi di bonifica dei corpi
idrici;
o i dati in possesso delle autorità e
agenzie competenti rispetto al monitoraggio delle acque di falda delle aree
interessate e delle acque potabili dei comuni interessati, rilevati e
periodicamente aggiornati presso la rete di monitoraggio esistente, da
pubblicare in modo da renderli disponibili per i cittadini;
o l’analisi economica di cui all’Allegato
10 alla parte terza del D.Lgs. 152/06;
o le risorse finanziarie previste a
legislazione vigente."
·
i passaggi fondamentali da seguire
per l’approvazione del Piano;
-
l’art.
122 che definisce le modalità di informazione e consultazione pubblica sul
Piano di Tutela delle Acque;
VISTO il D.M.
16.6.2008, n. 131 recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi
idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni)
a modifica delle norme tecniche del D.Lgs. 152/06;
VISTO la Legge
27.2.2009, n. 13 di conversione del D.L. 30.12.2008, n. 208 recante
"Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione
dell’ambiente",
VISTO il D.Lgs. 16.3.2009, n. 30 recante "l’Attuazione della
direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee
dall’inquinamento e dal deterioramento";
VISTO il DM n. 56 del
14.4.2009 recante "Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e
l’identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme
tecniche del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 recante
Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell’art. 75, comma 3, del
decreto legislativo medesimo";
VISTO il D.M. n. 260
dell’8.11.2010, recante i "criteri tecnici per la classificazione dello
stato dei corpi idrici superficiali per la modifica delle norme tecniche del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia
ambientale, predisposto ai sensi dell’art. 75, comma 3, del decreto legislativo
medesimo" ;
VISTO la L.R.
12.4.1983, n. 18 e s.m.i. "Norme per la
conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione
Abruzzo" ed in particolare:
-
l’art.
6 che sancisce la facoltà per la Regione di predisporre Piani di settore o
Progetti speciali territoriali, relativi all’intero territorio regionale o
parti di esso;
-
l’art.
6 bis che disciplina il procedimento di approvazione dei Piani di settore o dei
Progetti speciali territoriali;
PRESO ATTO che a seguito di
gara ad evidenza pubblica, approvata con deliberazione di Giunta regionale n.
1598 del 7 dicembre 2000, le attività finalizzate alla redazione del Piano di
Tutela delle Acque, sono state affidate in data 12.10.2001, all’Associazione
Temporanea di Imprese, risultata aggiudicataria della gara stessa, costituita
dalle società Proger, Enel Hydro
e D’Appolonia;
VISTO la deliberazione
di Giunta regionale n. 119 del 22.3.2002 e s.m.i.
recante "Criteri ed indirizzi in materia di procedure ambientali" ed
in particolare:
- l’art. 9 che individua quale Autorità
Competente in materia di Valutazione d’Incidenza, la Regione Abruzzo per il
tramite del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto
Ambientale (CCR-VIA) e stabilisce che nel caso di piani, programmi territoriali
e progetti che ricadano, anche parzialmente, in aree naturali protette, il
CCR-VIA, sentito l’Ente di Gestione dell’area, esprime la propria valutazione;
- l’art. 12 che definisce tempi e modalità
per il rilascio dell’autorizzazione sulla Valutazione d’Incidenza da parte
dell’Autorità Competente;
VISTE le deliberazioni
di Giunta regionale n. 363 del 24.4.2008 e n. 597 dell’1.7.2008 con le quali
sono stati approvati i seguenti documenti:
- "Quadro Conoscitivo" del Piano
di Tutela delle Acque, con la relativa cartografia,
- n. 19 "Schede Monografiche"
redatte per ciascun corpo idrico superficiale oggetto del Piano;
- "Bilancio Idrologico e
Idrogeologico" ;
- "Valutazione del Minimo Deflusso
Vitale";
- "Metodologia" per la redazione
del Piano;
- "Classificazione dello stato di
Qualità Ambientale dei corpi idrici sotterranei significativi."
VISTO la deliberazione
di Giunta regionale n. 270 dell'1.6.2009 con la quale è stato approvato il
documento "Strategie di Piano per il raggiungimento degli obiettivi di
qualità";
VISTO la deliberazione
di Giunta regionale n. 281 del 15.6.2009 avente ad oggetto "Piano di
tutela delle Acque ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.: costituzione gruppo di lavoro per l’applicazione
sperimentale del Deflusso Minimo Vitale";
PRESO ATTO che con la
Determinazione Direttoriale DC11/11 del 25 giugno 2009 è stato:
-
avviato il procedimento
di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela delle Acque
della Regione Abruzzo secondo la procedura stabilita nell’Allegato I alla
stessa Determinazione;
-
individuate le Autorità
coinvolte nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano
di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo;
-
individuata l’Autorità
Ambientale della Regione Abruzzo, che opera tramite la propria Task Force, nel
soggetto deputato a fornire supporto tecnico-scientifico all’Autorità
competente per la VAS del Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo;
-
individuati i Soggetti
Competenti in Materia Ambientale da consultare nella fase di redazione del
Rapporto Ambientale nei soggetti indicati nell’elenco in Allegato II alla
stessa Determinazione;
-
individuato il pubblico
interessato al processo di VAS nei soggetti indicati nell’elenco in Allegato
III alla stessa determinazione;
PRESO ATTO che la Determinazione
Direttoriale succitata è stata poi modificata dalla Determinazione Direttoriale
n. DC23 del 1° ottobre 2009 di "Avvio del Procedimento di Valutazione
Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela delle Acque della Regione
Abruzzo - Modifica Allegato II alla Determinazione Direttoriale DC11/11 del 25
giugno 2005", in seguito ad una segnalazione dei Consorzi di Bonifica;
CONSIDERATO che il 24.2.2010
sono stati adottati, dai competenti Comitati Istituzionali allargati delle
Autorità di Bacino competenti, i Piani di Gestione dei due distretti in cui
ricade la Regione Abruzzo: il Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale e
il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale;
CONSIDERATO che, così come
previsto dalla Legge n. 13/2009, i Piani Regionali di Tutela delle Acque sono
stati strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani di Gestione e che la
Direzione Regionale LL.PP. ha collaborato attivamente con le Autorità di Bacino
Nazionali competenti al fine di assicurare che, sebbene il Piano di Tutela
delle Acque della Regione Abruzzo non fosse ancora adottato, i suoi contenuti,
peraltro completi rispetto alle previsioni di legge, potessero essere
"calati" a livello di Distretto Idrografico;
CONSIDERATO che, ai sensi
dell’art. 5, comma 1 del DPR n. 357 dell'8 settembre 1997, il Piano di Tutela è
stato sottoposto a Valutazione di Incidenza Ambientale sui siti della rete
Natura 2000 della regione Abruzzo;
VISTO la deliberazione
di Giunta regionale n. 614 del 9.8.2010, pubblicata sul BURA n. 62 Ordinario
del 24 settembre 2010, con la quale è stato adottato il Piano di Tutela delle
Acque costituito dagli elaborati elencati in Allegato 6 alla stessa
deliberazione;
PRESO ATTO che, con la
deliberazione succitata:
-
è stata approvata la proposta di Rapporto
Ambientale di Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Tutela delle Acque
che contiene anche la Valutazione d’Incidenza del Piano secondo le previsioni
dell’Allegato G al Decreto 35/1997;
-
sono state descritte dettagliatamente
le attività svolte durante le fasi di elaborazione del Piano, il percorso di
partecipazione pubblica seguito nonché le tappe ufficiali di coinvolgimento
degli Enti competenti (si vedano Allegati 1, 2, 3 e 4 alla DGR 614/10);
-
Sono
state descritte dettagliatamente le valutazioni effettuate dagli Uffici
competenti sulle osservazioni pervenute dai portatori di interesse durante la
fase di elaborazione del Piano, prima dell’adozione dello stesso, e le
conseguenti modifiche apportate sugli elaborati di Piano (si veda Allegato 5
alla DGR 614/10);
-
Sono
state definite dettagliatamente le procedure di partecipazione pubblica nel
rispetto combinato delle tempistiche e delle modalità di partecipazione
pubblica previsti in materia di VAS dagli artt. 13 e 14 del D.Lgs.
152/06 e s.m.i., nonché, specificatamente per il
Piano di Tutela, dagli artt. 121 e 122 dello stesso decreto e dalla L.R.
18/1983;
-
Sono
state adottate le misure di salvaguardia;
PRESO ATTO che, nel rispetto
delle procedure previste dagli artt. 120 e 121 del D.Lgs.
152/06 e s.m.i., richiamate dettagliatamente nella
DGR 614/10, a valle dell’adozione del Piano di Tutela, si è proceduto a:
-
pubblicare la Deliberazione
di adozione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo n. 62 Ordinario del
24.9.2012 e sul sito internet della Regione, unitamente ad uno specifico Avviso
con la indicazione delle sedi, dei tempi, delle modalità con cui chiunque fosse
interessato avrebbe potuto prendere visione e consultare la documentazione (il
piano completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non
Tecnica del Piano);
-
pubblicare il piano
completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica
sul sito del Piano di Tutela, accessibile dalla sezione "Ambiente"
del portale della Regione Abruzzo, nonché depositarlo presso la sede della
Direzione LL.PP. ai fini della consultazione, per sessanta giorni decorrenti
dalla data di pubblicazione sul BURA della Deliberazione di adozione;
-
trasmettere il Piano, con
nota n. RA/171006 del 14.9.2010, alle Autorità di Bacino competenti per il
parere vincolante di cui all’art. 122 del D.Lgs.
152/06 e s.m.i., nonché, con nota RA/1088/Segr. del 7.10.2010, al Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per le verifiche di
competenza;
-
trasmettere, con nota n.
RA-187778 del 7.10.2010, al Comitato di Coordinamento Regionale per la
Valutazione di Impatto Ambientale, per l’autorizzazione di cui all’art. 12
della DGR n. 119 del 22.3.2002, la Valutazione d’Incidenza del Piano di Tutela
delle Acque;
PRESO ATTO che sono
pervenuti i pareri favorevoli di tutte le Autorità di Bacino competenti
(Allegato 1) e che l’analisi specifica effettuata, dagli Uffici competenti, su
ciascuna indicazione fornita dalle stesse Autorità e l’indicazione della
conseguente modifica degli elaborati di Piano interessati, sono riportati
dettagliatamente nell’Allegato 2 alla presente Deliberazione, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale;
CONSIDERATO che a valle della
pubblicazione sul BURA del Piano adottato sono pervenuti al Servizio Qualità
delle Acque le osservazioni di cui all’Allegato 3 alla presente Deliberazione,
che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
CONSIDERATO che su tutti i
contributi pervenuti è stata effettuata specifica analisi dagli Uffici competenti
come da Allegato 4 alla presente Deliberazione, che ne costituisce parte
integrante e sostanziale, apportando, ove necessario, le opportune modifiche
agli elaborati predisposti;
CONSIDERATO inoltre che sono
stati svolti i dovuti approfondimenti congiunti con i soggetti istituzionali
che hanno portato alla definizione degli elaborati di Piano allegati al
presente atto e che ne costituiscono parte integrante e sostanziale;
PRESO ATTO che le principali
modifiche apportate, a seguito del recepimento delle osservazioni e dei
contributi sopra richiamati, agli elaborati di Piano adottati con DGR 614/10,
sono i seguenti:
-
aggiornamento della
classificazione dei corsi d’acqua, dei laghi, delle acque sotterranee e delle
acque marino costiere con i risultati del monitoraggio effettuato fino al 2009
(Elaborato R1.3 "Quadro Conoscitivo" e cartografia relativa);
-
inserimento della
classificazione preliminare dei corpi idrici superficiali e sotterranei ai
sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
– triennio 2010-2012 (Elaborati A1.9 "Individuazione dei corpi idrici
superficiali e analisi delle pressioni ai sensi del DM 131/08", A1.10
"Individuazione dei corpi idrici sotterranei e analisi delle pressioni e
del livello di rischio ai sensi del D.Lgs. 30/2009 e
cartografia relativa");
-
modifica degli elaborati
contenenti la tipizzazione e l’individuazione dei corpi idrici ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., a seguito
del coordinamento con la Regione Molise, la Regione Marche e le Autorità di
Bacino competenti (Elaborati A1.8 " Tipizzazione dei corpi idrici
superficiali, dei laghi e delle acque marino costiere ai sensi del DM
131/08" e A1.9 "Individuazione dei corpi idrici superficiali e
analisi delle pressioni ai sensi del DM 131/08");
-
aggiornamento
dell’individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola con
l’analisi e i risultati del monitoraggio effettuato nel 2010 (Appendice 3
all’Elaborato A1.7 "Aggiornamento designazione zone vulnerabili da nitrati
di origine agricola: monitoraggio 2010" e relativa cartografia);
-
revisione delle 19 Schede
Monografiche dei corsi d’acqua superficiali (Elaborati R1.) nel Capitolo 3
"Caratterizzazione Faunistica e vegetazionale";
-
revisione del Quadro
Programmatico (Elaborato R 1.4) e delle Norme Tecniche di Attuazione (N1.1) come
indicato nell’analisi riportata in Allegato 4 al presente atto,
RICHIAMATO il parere
motivato emesso, con Determina Direttoriale n. DC41 del 4.2.2013, dalla
Direzione LL.PP. in qualità di Autorità competente in materia di VAS ai sensi
della Determinazione Direttoriale DC11 del 25 giugno 2009, con il quale viene
espresso parere favorevole ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs.
152/06 e ss.mm.ii. circa la
compatibilità ambientale del Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo;
PRESO ATTO che il parere
motivato è stato pubblicato, dopo la sua emissione, sul sito internet della
Regione;
PRESO ATTO che sulla
proposta di Rapporto Ambientale di VAS approvata con la DGR 614/10 sono
pervenute le osservazioni di cui ai punti 2q) e 2r) dell’Allegato 2 alla
presente Deliberazione e che dell’istruttoria sulle stesse è data specifica
evidenza nel Parere Motivato succitato;
DATO ATTO che con giudizio
n. 2089 del 27.9.2012 riguardante il procedimento di Valutazione d’Incidenza ai
sensi del DPR 357/97 e s.m.i. il Comitato di
Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale ha espresso
sul PTA, parere favorevole con le seguenti prescrizioni:
"Tutti
gli interventi i cui effetti possono incidere su habitat e specie elencati
nelle Direttive Natura 2000 sono sottoposti a Valutazione di Incidenza e lo
Studio di Valutazione di Incidenza del PTA costituisce riferimento per la loro
redazione";
DATO ATTO che la Direzione
LL.PP. ha promosso un’attività informativa sui contenuti principali del Piano
dopo la sua adozione attraverso, in particolare, l’emanazione di circolari e
note informative, e che tale attività è documentata nell’Allegato 5 alla
presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO che l’attività
informativa summenzionata è stata effettuata dalla Direzione competente anche
al fine di assicurare che venisse data pronta attuazione alle misure di
salvaguardia adottate per garantire che nel periodo intercorrente tra
l’adozione e l’approvazione del piano non venissero poste in essere azioni,
provvedimenti o attività che potessero compromettere, peggiorare o comunque
incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli impatti e sulla
conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano, vanificando o riducendo
la significatività ed efficacia delle azioni di tutela individuate con il Piano
stesso;
PRESO ATTO inoltre che la
Direzione LL.PP. ha svolto un’attività di coordinamento con le Autorità di
Bacino interregionali o di rilevo nazionali e con le regioni limitrofe per
l’omogeneizzazione delle attività finalizzate alla caratterizzazione dei corpi
idrici interregionali, come documentato in Allegato 6 alla presente
Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
PRESO ATTO che, in attuazione
delle norme di salvaguardia adottate con DGR 614/2010, la Direzione Regionale
competente ha dato seguito alle attività finalizzate alla sperimentazione del
Deflusso Minimo Vitale sui corsi d’acqua (art. 51 delle Norme Tecniche di
Attuazione del Piano) con i concessionari che hanno aderito alle attività di
sperimentazione, attraverso riunioni e sopralluoghi i cui verbali sono agli
atti degli Uffici competenti, e che dei principali esiti di tale attività è
dato conto nelle seguenti deliberazioni di Giunta regionale:
-
DGR
n. 25 del 16.1.2012 - Integrazione e modifica della DGR 281/2009 "Piano di
Tutela delle Acque ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.: costituzione gruppo di lavoro per l’applicazione
sperimentale del Deflusso Minimo Vitale";
-
DGR
n. 31 del 18.1.2013 - Ulteriori integrazioni e modifiche alla DGR 281/2009
"Piano di Tutela delle Acque ai sensi del D.Lgs.
152/06 e s.m.i.: costituzione gruppo di lavoro per
l’applicazione sperimentale del Deflusso Minimo Vitale".
PRESO ATTO che i tavoli di
sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale sono una sede utile per la
condivisione con i gestori delle Aree protette delle modalità di valutazione ed
applicazione del Deflusso Minimo Vitale in attuazione di quanto disposto al
punto 9) della DGR 614/10 e che, per tale ragione, la Direzione LL.PP. ha
provveduto a:
-
coinvolgere, con nota n.
RA/249469 dell’8.11.2012, gli Enti Gestori di Aree protette, Riserve e Oasi
Naturali, SIC e ZPS, interessati dai corsi d’acqua Gizio, Pescara, Sangro e
Aventino, nelle attività di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale
attivate, su tali fiumi, su istanza dell’Enel Green Power
S.p.A. ai sensi dell’art. 51 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA;
-
coinvolgere, con nota n.
RA/77204 del 19.3.2013, gli Enti Gestori di Aree protette, Riserve e Oasi
Naturali, SIC e ZPS, interessati dai corsi d’acqua Sangro e Aventino, nelle
attività di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale attivate, su tali fiumi,
su istanza dell’ACEA Produzione S.p.A ai sensi
dell’art. 51 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA;
PRESO ATTO inoltre che:
-
in
attuazione di quanto disposto nelle Norme Tecniche di Attuazione nonché al
punto 9) della DGR 614/10, la Direzione LL.PP., ha promosso il coinvolgimento
dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
nel Gruppo di Lavoro per la sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale sul
fiume Vomano, attivata su istanza dell’Enel Produzione S.p.A. ai sensi
dell’art. 51 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA, e che le attività del
Gruppo di Lavoro si sono espletate attraverso sopralluoghi congiunti e riunioni
tecniche, come da verbali agli atti dei Servizi competenti;
-
in attuazione del punto 9), secondo
capoverso della DGR 614/10, la Direzione LL.PP. ha dato avvio ai "tavoli
tecnici con i gestori delle Aree Protette in materia di valutazione ed applicazione
del Deflusso Minimo Vitale" con il tavolo convocato con nota RA/099503 del
16/4/2013 riportato in Allegato 7 alla presente Deliberazione, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale;
PRESO ATTO che il punto 9
della DGR 614/10, individua nelle attività di sperimentazione del DMV di cui
all’art. 51 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA, una delle modalità per
l’analisi delle criticità quantitative evidenziate, nella fase di consultazione
pubblica precedente all’adozione del Piano, sui fiumi Tavo (a monte del Lago di
Penne), Sagittario (loc. Anversa) e Aterno (loc. Acciano – Molina), e che, per tale ragione, la
Direzione LL.PP. ha, con nota n. RA/63757 del 5.3.2013, promosso la
partecipazione dei Gestori delle aree protette interessati, alle attività di
sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale, attivate, sui tratti fluviali
citati, su istanza dell’Enel Green Power;
PRESO ATTO che, con nota n.
2114 del 23.2.2011, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del
Molise (IZS) ha consegnato la relazione finale "Determinazione dei
parametri biologici e di metodi sperimentali per lo studio del Deflusso Minimo
Vitale sui fiumi Foro, Salinello e Tordino"
quale risultato della omonima Convenzione stipulata tra Regione Abruzzo e IZS
al fine di estendere la valutazione specifica della componente
biologico-ambientale del Deflusso Minimo Vitale a tutti i bacini regionali,
come previsto nell’Elaborato di Piano A1.6 "Valutazione del Deflusso Minimo
Vitale";
PRESO ATTO pertanto che sulla
base dei risultati riportati nella relazione dell’IZS succitata si è proceduto
ad aggiornare l’Elaborato di Piano A1.6 "Valutazione del Deflusso Minimo
Vitale" con i valori della componente biologica del Deflusso Minimo Vitale
determinata nello studio stesso sui fiumi Foro, Salinello e Tordino;
VISTO la deliberazione
di Giunta regionale n. 878 del 17.12.2012 avente ad oggetto "Programma del
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex FAS 2007/2013) - Policy "Ambiente
e territorio"- Linea d’Azione IV.1.1.a: Realizzazione di opere
infrastrutturali per adeguamento e potenziamento del Servizio Idrico Integrato
(acquedotti, fognature e depuratori)- Modalità di attuazione: SAD (Strumento di
Attuazione Diretta)- Delibera di Individuazione delle modalità di selezione
degli interventi da finanziare";
PRESO ATTO che la DGR 878/12
dà attuazione alle norme di salvaguardia adottate con DGR 614/10 ed in
particolare al comma 12 dell’art. 31 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA
che prevede "La Regione, considerata la necessità e l’urgenza di
rispettare gli obblighi improrogabili previsti dalla Direttiva 91/271/CE e
considerato che gli interventi relativi agli agglomerati oggetto del presente
articolo costituiscono lo strumento per il raggiungimento del Target S-11
(depurazione) previsto dal Quadro Strategico Nazionale 2007-2013, riconosce la
massima priorità nell’erogazione di eventuali finanziamenti e/o cofinanziamenti
comunitari, nazionali e regionali, all’adeguamento degli agglomerati superiori
a 2.000 a.e.. In particolare verranno utilizzati per
gli interventi prioritari individuati le risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate
(FAS) relative al periodo di programmazione finanziaria corrente";
PRESO ATTO che, come
stabilito dall’art. 31 delle NTA del PTA sopra citato, gli interventi a cui
vengono destinate le risorse FAS con la DGR 878/2012 sono quelli prioritari ed
indifferibili ai sensi della direttiva 91/217/CEE giusta risultati Questionario
2011 UWWTD (Urban Waste Water Treatment Directive) trasmesso, in data 15
febbraio 2012, dagli uffici competenti, al Ministero dell’Ambiente della Tutela
del Territorio e del Mare tramite caricamento dati sul sito SINTAI (Sistema
Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane) per il monitoraggio
sullo stato di attuazione degli obblighi europei in tema di depurazione e
indicati nella nota prot. RA/159682 del 9.7.2012 del
Servizio Qualità delle Acque;
PRESO ATTO che, sulla base
della rilevazione effettuata dal Servizio competente con il Questionario 2011
UWWTD sopra citato è stato aggiornato l’Allegato 11 "Elenco degli
Agglomerati non conformi alla Direttiva 91/271/CE e relative cause di non
conformità" all’Elaborato di Piano R 1.4 "Quadro Programmatico",
allegato al presente atto;
PRESO ATTO pertanto che
tutte le azioni sopra richiamate, messe in atto dagli uffici competenti a valle
dell’adozione del Piano, hanno avuto la finalità di dare seguito alle norme di
salvaguardia adottate con la DGR 614/2010, garantendo sia l’attuazione delle previsioni
di Piano - visti i tempi fissati dalla normativa comunitaria per il
raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici – sia che nel
periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non fossero
poste in essere azioni, provvedimenti o attività che potessero compromettere,
peggiorare o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli
impatti e sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano,
vanificando o riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela
individuate con il Piano stesso;
DATO ATTO che il Direttore
della Direzione Lavori Pubblici, Ciclo Idrico Integrato, Difesa del Suolo e
della Costa, Protezione Civile ha espresso parere favorevole in ordine alla
regolarità tecnica ed amministrativa della citata deliberazione n. 492/C dell’8
luglio 2013;
UDITO il relatore e gli
interventi dei Componenti la Giunta presenti in Commissione;
PRESO ATTO dell’emendamento
approvato dalla 2^ Commissione consiliare nella seduta del 10 dicembre 2015;
RITENUTO di poter
approvare il Piano di Tutela delle Acque, come proposto dalla Giunta regionale
con deliberazione n. 492/C dell’8 luglio 2013, unitamente ai documenti allegati
che costituiscono parte integrante e sostanziale della stessa ed emendato dalla
2^ Commissione consiliare;
A
maggioranza statutaria
DELIBERA
Per
le finalità esplicitate nella premessa, che costituiscono parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione, di:
-
approvare il Piano di
Tutela delle Acque, come proposto dalla Giunta regionale con deliberazione n.
492/C dell’8 luglio 2013, unitamente ai documenti allegati che costituiscono
parte integrante e sostanziale della stessa, così come emendato dalla 2^
Commissione consiliare nella seduta del 10 dicembre 2015:
·
"la
Regione al fine di garantire la salvaguardia della risorsa idrica nel rispetto
del principio di precauzione promuove e sostiene azioni tese al miglioramento
della qualità di corpi idrici attraverso successive misure volte:
o
a recepire nell’aggiornamento del
Piano di Tutela delle Acque politiche sui cambiamenti climatici connesse alla
protezione ed alla gestione integrata della risorsa idrica;
o
alla moratoria di nuovi prelievi di
acqua a scopo idroelettrico nei corpi idrici superficiali classificati con
stato di qualità inferiore a "buono", ovvero "sufficiente"
o "scarso" o "cattivo";
o
a non consentire la ricerca di
idrocarburi nelle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano
di cui all’art. 94 del D.Lgs. 152/2006 e successive
modifiche ed integrazioni";
-
trasmettere il presente
provvedimento al Presidente della Giunta regionale per i successivi adempimenti
di competenza del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e
Politiche Ambientali.