D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”- Art. 121, Approvazione del Piano di Tutela delle Acque e contestuale avvio dell’aggiornamento del Piano approvato.

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

UDITA la relazione della 2^ Commissione consiliare permanente svolta dal Consigliere Mazzocca che, allegata al presente atto, ne costituisce parte integrante;

 

VISTA la proposta di deliberazione di Giunta regionale n. 710/C del 27 agosto 2015 avente per oggetto: D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”- Art. 121, Approvazione del Piano di Tutela delle Acque e contestuale avvio dell’aggiornamento del Piano approvato;

 

PRESO ATTO che sulla base dell’istruttoria risultante dal contenuto della predetta deliberazione la Giunta regionale ha:

 

VISTO la Direttiva Comunitaria 2000/60 del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque e che stabilisce l’obbligo, per gli Stati membri, di raggiungere l’obiettivo di qualità ambientale “buono” sui corpi idrici superficiali e sotterranei entro il 2015;

 

VISTO il D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 - Norme in materia ambientale, come modificato dal D.Lgs 16 gennaio 2008, n. 4 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ed in particolare:

-        l’art 117  che stabilisce che per ciascun distretto idrografico, sia adottato un Piano di Gestione, che è lo strumento di programmazione delle misure per raggiungere, a livello di distretto, gli obiettivi ambientali sui corpi idrici definiti dalla Direttiva 2000/60/CE;

-        l’art. 121 che individua nel Piano di Tutela delle Acque lo strumento programmatico, di competenza regionale,  attraverso cui vengono definiti, oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale di cui alla parte Terza del decreto stesso;

 

VISTO la L.R. 12/4/1983 n. 18 e s.m.i. “Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo” ed in particolare:

-        l’art. 6 che sancisce la facoltà per la Regione di predisporre Piani di settore o Progetti speciali territoriali, relativi all’intero territorio regionale o parti di esso;

-        l’art. 6 bis che disciplina il procedimento di approvazione dei Piani di settore o dei Progetti speciali territoriali;

 

CONSIDERATO che:

-            il Piano di Gestione del Distretto Idrografico dell’Appennino centrale è stato adottato con la deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010, del Comitato Istituzionale allargato dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 luglio 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dell’11 febbraio 2014 - Serie Generale n. 34;

-            il Piano di Gestione del Distretto dell'Appennino Meridionale è stato adottato il 24 febbraio 2010, con deliberazione del Comitato Istituzionale allargato dell’Autorità di Bacino dei fiumi Liri Garigliano e Volturno, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 10 luglio 2013 - Serie Generale n. 160;

 

PRESO ATTO che gli elementi conoscitivi elaborati nei Piani di tutela delle Acque regionali, quali lo stato di qualità dei corpi idrici e l’analisi delle pressioni e degli impatti sui corpi idrici stessi, sono strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani di Gestione dei Distretti Idrografici e che, d’altro canto, i Piani di Tutela delle Acque costituiscono lo strumento territoriale e il riferimento amministrativo per l’attuazione delle misure previste nei Piani di Gestione;

 

VISTO la Deliberazione di Giunta Regionale n. 614 del 9/8/2010, pubblicata sul BURA n. 62 Ordinario del 24 settembre 2010, con la quale è stato adottato il Piano di Tutela delle Acque costituito dagli elaborati elencati in Allegato 6 alla stessa Deliberazione;

 

PRESO ATTO che, con la Deliberazione succitata:

-        è stata approvata la proposta di Rapporto Ambientale di Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Tutela delle Acque che contiene anche la Valutazione d’Incidenza del Piano secondo le previsioni dell’Allegato G al Decreto 35/1997;

-        sono state descritte dettagliatamente le attività svolte durante le fasi di elaborazione del Piano, il percorso di partecipazione pubblica seguito nonché le tappe ufficiali di coinvolgimento degli Enti competenti (si vedano Allegati 1, 2, 3 e 4 alla DGR 614/10);

-        sono state descritte dettagliatamente le valutazioni effettuate dagli Uffici competenti sulle osservazioni pervenute dai portatori di interesse durante la fase di elaborazione del Piano, prima dell’adozione dello stesso, e le conseguenti modifiche apportate sugli elaborati di Piano (si veda Allegato 5 alla DGR 614/10);

-        sono state definite dettagliatamente le procedure di partecipazione pubblica nel rispetto combinato delle tempistiche e delle modalità di partecipazione pubblica previsti in materia di VAS dagli artt. 13 e 14 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., nonché, specificatamente per il Piano di Tutela, dagli artt. 121 e 122 dello stesso decreto  e dalla L.R. 18/1983;

-        sono state adottate le misure di salvaguardia di cui alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano stesso;

 

PRESO ATTO che il Piano adottato risulta, dal momento della sua pubblicazione sul BURA, completamente vigente in quanto tutte le Norme Tecniche di Attuazione del Piano stesso sono state adottate come norme di salvaguardia, onde evitare che nel periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non fossero poste in essere azioni, provvedimenti o attività che potessero compromettere, peggiorare o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli impatti e sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano, vanificando o riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela individuate con il Piano stesso;

 

VISTO la Deliberazione di Giunta Regionale n. 492/C dell’8 luglio 2013 con la quale il Piano adottato, dopo essere stato sottoposto a consultazione pubblica ed ai pareri vincolanti previsti dal D.Lgs 152/06, e conseguentemente modificato, è stato nuovamente approvato dalla Giunta e trasmesso al Consiglio Regionale per l’approvazione finale;

 

PRESO ATTO che nella Deliberazione di Giunta Regionale 492/C sopra citata è dettagliato:

-        il percorso di partecipazione pubblica seguito tra l’adozione e la proposta di approvazione finale del Piano, l’istruttoria delle osservazioni pervenute e le conseguenti modifiche sugli elaborati di Piano;

-        i pareri vincolanti pervenuti sul Piano di Tutela da parte delle Autorità di Bacino Competenti e le conseguenti modifiche apportate sugli elaborati di piano;

-        l’attività informativa sui contenuti principali del Piano dopo la sua adozione attraverso, in particolare, l’emanazione di circolari e note informative da parte degli uffici competenti;

-        il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, di seguito VAS, e di Valutazione d’Incidenza, di seguito VINCA, del Piano;

 

CONSIDERATO che il Piano inviato al Consiglio Regionale con DGR 492/C/2013 è in attesa di approvazione da parte dello stesso Consiglio;

 

PRESO ATTO che, in attuazione delle norme di salvaguardia adottate con DGR 614/2010, sono state già realizzate e sono in corso di esecuzione tutta una serie di attività da parte dei destinatari delle norme di Piano. In particolare:

-        sono state firmate, nel 2014, le Convenzioni con i concessionari di Grandi Derivazioni idroelettriche e sono partite le attività di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale sui principali fiumi abruzzesi. I Concessionari, nonostante siano titolari di un provvedimento di concessione che li autorizza ad uno specifico prelievo di acqua, hanno, su base volontaria, sottoscrivendo tali Convenzioni, ridotto i prelievi al fine di adeguare il loro rilascio al Deflusso Minimo Vitale previsto nel Piano e si sono accollati gli oneri delle attività di monitoraggio del corpo idrico interessato dal rilascio, al fine di verificare i benefici sullo stato ambientale dello stesso corpo idrico. Gli effetti degli incrementi dei rilasci sono già visibili sui nostri corsi d’acqua quali, ad esempio, il Fiume Pescara, il Sangro e l’Aventino;

-        tutti i provvedimenti di autorizzazione allo scarico rilasciati dalle Province sono stati adeguati rispetto alle prescrizioni integrative previste nel Piano; a titolo di esempio: sostituzione dei sistemi di disinfezione a base di cloro a servizio dei depuratori di acque reflue urbane, installazione autocampionatori e misuratori di portata, controllo sostanze pericolose;

-        il Piano ha individuato, tra le misure di tutela, quali interventi indifferibili e urgenti, quelli su reti fognarie e impianti di ben 70 agglomerati urbani maggiori di 2000 abitanti equivalenti - su un totale di 133 agglomerati presenti sul territorio regionale -  per un importo complessivo stimato di circa duecento milioni di euro. Grazie a tale individuazione puntuale è stato possibile concentrare le risorse dei Fondi ex FAS 2007-2013 (circa 75 milioni di euro), nonché le altre recenti risorse pubbliche messe a disposizione (risorse premiali degli Obiettivi strategici - circa 11 milioni di euro - e  APQ integrativo - circa 5 milioni di euro), sugli interventi indifferibili e urgenti su reti fognarie e impianti, individuati dal Piano stesso al fine di scongiurare nuove procedure di infrazione comunitaria ed evitare la condanna per le procedure di infrazione in corso;

-        è in corso, ed è a un buon livello di avanzamento,  l’attività di perimetrazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano, sull’intero territorio regionale,  secondo le previsioni tecniche e normative del PTA;

 

PRESO ATTO pertanto che le azioni sopra richiamate, messe in atto dagli uffici competenti o dai destinatari delle norme di Piano a valle dell’adozione dello stesso, hanno la finalità di dare seguito alle norme di salvaguardia adottate con la DGR 614/2010, garantendo:

1.      l’attuazione delle previsioni di Piano, visti i tempi fissati dalla normativa comunitaria per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici;

2.      che nel periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non fossero poste in essere azioni, provvedimenti o attività che potessero compromettere, peggiorare o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli impatti e sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano, vanificando o riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela individuate con il Piano stesso e compromettendo il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici previsti dalla normativa vigente;

 

PRESO ATTO che:

-        i Piani di Gestione delle Acque dei Distretti Idrografici devono essere aggiornati entro il 2015, ai sensi della Direttiva 2000/60/CE;

-        i Piani Regionali di Tutela delle Acque sono strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani di Gestione dei Distretti idrografici,

-        l’art. 121 comma 5 del D.Lgs 152/06 prevede che i Piani di Tutela delle Acque siano aggiornati ogni 6 anni;

-        è necessario procedere con urgenza all’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque per consentire l’aggiornamento dei Piani di Gestione entro la scadenza fissata dalla Direttiva.

 

PRESO ATTO che l’approvazione finale del Piano così come proposto con DGR 492/C dell’8 luglio 2013 è un atto necessario per:

-        concludere l’iter di approvazione del Piano vigente ed evitare che tutte le azioni di tutela dei corpi idrici messe in atto in attuazione dello stesso possano essere vanificate;

-        dare immediato avvio all’aggiornamento del Piano stesso finalizzato al rispetto delle scadenze imposte dalla normativa vigente, all’aggiornamento dei Piani di Gestione dei Distretti Idrografici nonché a colmare le lacune già evidenziatesi nella redazione del piano vigente;

-        dare avvio alla consultazione pubblica sull’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque;

 

PRESO ATTO che le necessità di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque sono dettagliate nel documento “Attività di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque: programma e contenuti” allegato al presente atto, e che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

 

RITENUTO che il documento “Attività di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque: programma e contenuti”, allegato al presente atto debba essere considerato un’ integrazione al Piano approvato con il presente atto;

 

CONSIDERATO che il processo di partecipazione pubblica durante la formazione del Piano di che trattasi è un elemento a cui s’intende dare estremo rilievo nel pieno rispetto delle indicazioni comunitarie in materia e delle previsioni del D.Lgs 152/06 (art. 122);

 

RITENUTO di dover procedere entro il 2015 all’organizzazione di iniziative di partecipazione pubblica finalizzate a condividere con tutti i portatori di interesse le attività, i dati e le strategie caratterizzanti l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque;

 

PRESO ATTO che sarà cura  del competente Assessorato con delega all’Ambiente, il coordinamento e la supervisione delle attività finalizzate all’organizzazione dei suddetti eventi;

 

DATO ATTO della legittimità della citata deliberazione n. 710/C/2015 attestata dal Dirigente del Servizio Qualità delle Acque, con la firma in calce allo stesso, a norma della L.R. 77/99;

 

DATO ATTO del parere favorevole del Direttore del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati al Dipartimento;

 

UDITO il relatore e gli interventi dei Componenti la Giunta presenti;

 

PRESO ATTO dell’emendamento e del sub-emendamento approvati dalla 2^ Commissione consiliare nella seduta del 10 dicembre 2015;

 

RITENUTO di poter approvare l’avvio dell’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque, come proposto dalla Giunta regionale con deliberazione n. 710/C del 27 agosto 2015, unitamente ai documenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale della stessa, così come emendato dalla 2^ Commissione consiliare;

 

A maggioranza statutaria

 

DELIBERA

 

Per le finalità esplicitate nella premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di:

 

-            approvare l’avvio delle attività di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque regionale secondo le previsioni dettagliate nell’Allegato “Attività di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque: programma e contenuti”, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, come proposto dalla Giunta regionale con deliberazione n. 710/C del 27 agosto 2015, così come emendato dalla 2^ Commissione consiliare nella seduta del 10 dicembre 2015:

·             che in attesa dell’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque, che si concluderà nei tempi 2015/2016 di cui all’Allegato 1 della presente deliberazione, visti gli atti della Commissione Europea prodromici all’avvio della procedura di infrazione inerente il rispetto dell’art. 4 della Direttiva 2000/60/C, di cui al caso EU Pilot 6011/2014/ENVI, nonchè le politiche sui cambiamenti climatici volti a ridurre i prelievi di acqua, ai fini del rilascio di nuove concessioni di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico la classificazione dei corpi idrici superficiali in stato di qualità inferiore al “buono” rende il prelievo non compatibile con l’obbligo di non pregiudicare il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti per il corso d'acqua interessato ai sensi dell’art. 12bis del R.D. n. 1775 del 11 dicembre 1933 così sostituito dall'art. 96, comma 3, decreto legislativo n. 152 del 2006;

·             di non autorizzare, in attesa dell’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque che si concluderà nei tempi 2015/2016 di cui all’Allegato 1 della presente deliberazione, la ricerca e lo stoccaggio di idrocarburi nelle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano di cui all’art. 94 del d.lgs 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni rimanendo salvi le ulteriori misure prescrittive, limitazioni e vincoli contenuti nell’aggiornamento del Piano;

-            trasmettere il presente provvedimento al Presidente della Giunta regionale per i successivi adempimenti di competenza del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali.

Segue Allegato

Allegato1

Allegato2