DELIBERAZIONE 10.02.2015, n. 19/3

Risoluzione: Tutela esodati

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma del consigliere Bracco recante: Tutela esodati;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere Bracco;

All'unanimità

 

L'APPROVA

 

nel testo modificato che di seguito si trascrive:

 

Il Consiglio regionale

 

PREMESSO che la riforma del mercato del lavoro voluta dall’ex ministro Elsa Fornero ed entrata in vigore circa tre anni fa, allungando non di poco l’età di pensionamento, ha provocato la nascita del fenomeno dei cosiddetti "esodati" e cioè di quelle persone che, licenziate dal proprio posto di lavoro a causa del perdurare della crisi economica, si sono ritrovate sia senza un’occupazione sia con un'insufficiente quantità di contributi previdenziali versati a causa della quale non hanno avuto la possibilità di andare in pensione;

 

RICORDATO che la stragrande maggioranza dei cosiddetti esodati hanno un’età che si aggira intorno ai 50 anni, età che sostanzialmente non permette di entrare nuovamente nel mercato del lavoro;

 

RILEVATO che le stime fornite dalle confederazioni sindacali e dall’Inps sono concordi nell’affermare che in Abruzzo la quantità complessiva di esodati si attesti intorno alle 600 unità (dato riferito a gennaio 2014);

 

PRESO ATTO che moltissimi lavoratori, prima che entrasse in vigore la legge Fornero, avevano accettato le proposte delle rispettive aziende che prevedevano l’uscita volontaria dal mondo del lavoro tramite incentivi e prepensionamenti concordati;

 

RISCONTRATO che con l’entrata in vigore della riforma Fornero, che ha allungato i tempi per accedere alla pensione, questi lavoratori, dopo l’esaurimento degli incentivi aziendali, si sono appunto ritrovati in una sorta di vicolo cieco;

IMPEGNA

 

La Giunta Regionale

 

- a verificare, previo accertamento presso le competenti strutture, il numero esatto dei c.d. "esodati" presenti sul territorio della Regione Abruzzo;

- a promuovere, di concerto con gli organi competenti, l'istituzione di un tavolo tecnico con i dirigenti delle strutture previdenziali delle quattro province abruzzesi, insieme all'assessore regionale al bilancio e alle rappresentanze sindacali, al fine di ricercare le soluzioni più idonee alla risoluzione del problema