Avviso
pubblico per la formulazione dei Piani Regionali di Edilizia Scolastica di cui
all’art. 10 del D.L. 12 settembre 2013, n. 104, convertito in legge 8 novembre
2013, n. 128, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 728 del
11/11/2014–APPROVAZIONE GRADUATORIE ED ELENCO ISTANZE NON AMMISSIBILI.
LA
GIUNTA REGIONALE
Su proposta
dell’Assessore ai Lavori Pubblici riferiti ai territori comunali; Urbanistica;
Parchi, Riserve e Montagna; Abruzzesici, Emigranti e
Tradizioni Locali; Progetti Speciali Territoriali; Impiantistica Sportiva
VISTA la Legge 11
gennaio 1996, n. 23 recante norme per l’edilizia scolastica, e in particolare
gli art. 4 e 7, recanti norme rispettivamente, in materia di programmazione,
attuazione e finanziamento degli interventi, nonché di anagrafe dell’edilizia
scolastica;
VISTO il Decreto Legge
18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17dicembre
2012, n. 221, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, e in
particolare l’articolo 11, commi 4-bis e seguenti, il quale prevede l’adozione
di un decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca,
d’intesa con la Conferenza unificata per la definizione di priorità
strategiche, modalità e termini per la predisposizione e l’approvazione di
appositi piani triennali, articolati in annualità, di interventi di edilizia
scolastica nonché i relativi finanziamenti;
VISTA l’Intesa,
sottoscritta in sede di Conferenza Unificata il 1° agosto 2013, tra il Governo,
le Regioni, le Province autonome e le autonomie locali, sull’attuazione dei
piani di edilizia scolastica formulati ai sensi del citato articolo 11, commi
4-bis eseguenti, di detto Decreto Legge n. 179;
VISTO il Decreto Legge
12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8
novembre 2013, n. 128, recante “Misure urgenti in materia di istruzione,
università e ricerca”;
VISTO in particolare
l’art. 10del citato D.L. 12 settembre 2013, n. 104, che dispone:
• al fine di favorire interventi
straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza,
adeguamento antisismico, efficientamento energetico
di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica, le Regioni
interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell'Economia e delle
Finanze, d'intesa con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca (di seguito MIUR) e con il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali, sulla base di criteri di
economicità e di contenimento della spesa, con oneri di ammortamento a totale
carico dello Stato;
• i pagamenti effettuati dalle Regioni e
finanziati con l’attivazione dei mutui, contratti ai sensi delle disposizioni
in questione, siano esclusi dai limiti del patto di stabilità interno delle
Regioni per l’importo annualmente erogato dagli istituti di credito;
VISTO il Decreto
Interministeriale 23/01/2015, di attuazione di detto art.10, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 2015che, oltre a disporrei criteri per il
riparto alle Regioni delle somme nazionali e quelli per la formulazione delle
graduatorie regionali di edilizia scolastica, stabilisce quanto di seguito
riepilogato:
• l’art.1 definisce la data del 30 aprile
2015 per l’emanazione del Decreto con il quale il MIUR, di concerto con il
Ministero dell’Economia e Finanze e il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti autorizza le Regioni alla stipula dei Mutui sulla base del riparto
disposto dal medesimo Ministero con altro Decreto da emanare entro il 15
febbraio 2015 (questa data non è stata rispettata in quanto, pur avendo reso
noto il riparto regionale in data 27 marzo, il Ministero non ha fornite notizie
sul Decreto. In ogni caso, visto lo slittamento – di cui innanzi- della data di
consegna dei Piani Regionali, anche tutti gli altri termini indicati nel
decreto sono da intendere posposti);
• Sempre nell’art. 1 viene stabilito che:
• lo schema di contratto di mutuo debba
essere sottoposto al preventivo nulla osta da parte del Ministero dell’Economia
e Finanze;
• allo stesso Ministero vadano comunicate
le quote di tiraggi dei mutui per i pagamenti da disporre su presentazione dei
S.A.L., con la precisazione che detti pagamenti saranno esclusi dai vincoli del
patto di stabilità interno delle regioni;
• l’art. 2, comma 1,disponeche le Regioni
trasmettano al MIUR e per conoscenza al Ministero dell’Economia e Finanze e al
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 31 marzo 2015 (termine
differito successivamente al 30 aprile 2015), i Piani Regionali triennali di
edilizia scolastica 2015/2017 e il Piano annuale per il 2015. I successivi
Piani annuali saranno soggetti a conferma rispettivamente entro il 31 marzo
2016 ed il 31 marzo 2017.
• il secondo comma, prevede che i piani
regionali, predisposti sulla base delle richieste presentate dagli Enti Locali
e redatti secondo criteri di qualità tecnica, efficienza, proporzionalità e nel
rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione e dei
criteri di priorità dettati dal Decreto, siano inseriti dal MIUR in un’unica
programmazione nazionale che potrà trovare attuazione entro i limiti delle
risorse finanziarie disponibili;
• il comma tre disciplina il riparto su
base regionale delle risorse nazionali destinate alla copertura dei mutui di
cui all’art. 10 citato da effettuarsi con Decreto del MIUR entro il 15 febbraio
2015 (come già detto il termine è slittato)
che riporta, per ciascuna Regione, la quota di contributo assegnato che
va a costituire, in ogni caso, il limite di spesa a carico del bilancio dello
Stato;
• il comma quattro prevede
l’autorizzazione per gli Enti Locali inseriti nel Piano annuale di attuazione
che, a seguito della stipula dei mutui da parte delle Regioni, saranno
risultati beneficiari dei contributi ripartiti secondo l’ordine di graduatoria,
ad avviare le procedure di gara ovvero di affidamento dei lavori, dandone
comunicazione al MIUR e alla Regione di appartenenza, entro 15 giorni
dall’adozione dei relativi provvedimenti;
• il comma
cinque stabilisce che in caso di mancata aggiudicazione provvisoria dei
lavori entro il 30 settembre 2015 (termine posticipato al 31ottobre 2015 in
virtù della proroga concessa alle regioni per la formulazione dei Piani
regionali) l’assegnazione del finanziamento viene revocata con decreto del MIUR
che provvede a comunicare alla competente Regione la liberazione delle relative
risorse;
• sempre nel medesimo comma si dispone che
lo stesso Ministero provveda a rilevare, in sede di monitoraggio, le eventuali
economie derivanti dai ribassi di gara e da somme non spese e a riassegnarle,
d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alle Regioni che
siano in possesso di un’Anagrafe aggiornata dell’Edilizia Scolastica, entro il
30 novembre 2015;
• nel comma sei e sette dell’art. 2
vengono date indicazioni sulla determinazione dell’importo ammissibile a
finanziamento e di eventuali contenziosi relativi all’applicazione
dell’articolo stesso;
• l’art. 3 detta i criteri per la
formulazione dei Piani regionali. -
Criteri che risultano pienamente rispettati nell’Avviso Pubblico approvato con
propria delibera n. 728 del 11/11/2014, redatto sulla base della Bozza del
Decreto approvato in Conferenza Unificata del 25/09/2014;
• l’art. 4 del Decreto, infine, disciplina
la fase riguardante l’attuazione degli interventi per quanto concerne gli
obblighi di monitoraggio per l’erogazione delle somme. In particolare:
• il primo comma dell’articolo stabilisce
che:
• gli Enti finanziati provvedano a
trasmettere alle Regioni di appartenenza gli stati di avanzamento dei lavori,
certificati ai sensi della vigente normativa, e le relative richieste di
liquidazione;
• per il monitoraggio degli interventi,
finanziario, fisico e procedurale, si applica il Decreto Legislativo
n.229/2011;
• il secondo comma recita che, ai fini
della successiva erogazione dei finanziamenti, le Regioni attestano agli
Istituti finanziatori l’avanzamento delle spese effettivamente sostenute dagli
Enti beneficiari e trasmettono agli stessi Istituti la richiesta di erogazione
secondo le modalità stabilite nel contratto di mutuo al fine di garantire agli
Enti le erogazioni nel medesimo esercizio finanziario in cui gli stessi hanno
pagato gli stati di avanzamento lavori;
• nel medesimo comma viene stabilito che I
TRASFERIMENTI SONO SUBORDINATI ALL’INSERIMENTO DEI DATI NEL SISTEMA DI
MONITORAGGIO;
• il terzo comma riguarda l’obbligo, per
le Regioni, di comunicazione al MIUR e al Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti l’avvenuta attestazione e trasmissione di cui al comma 2;
• il quarto e quinto comma, infine,
impongono al MIUR di predisporre una relazione semestrale sullo stato di
attuazione del programma. La relazione, predisposta sulla base dei dati di
monitoraggio sia a livello aggregato che a livello di singolo intervento, va
trasmessa all’Osservatorio per l’Edilizia scolastica di cui all’art. 6 della
Legge 23/1996 e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
RICHIAMATE le proprie
Deliberazioni:
• n. 728 del 11/11/2014 (BURA n. 50 Ord. del 17.12.2014)di approvazione dell’Avviso Pubblico
per la formulazione dei Piani Regionali di Edilizia Scolastica di cui al citato
art. 10 del D.L. 12 settembre 2013, n. 104, predisposto sulla base della Bozza
del Decreto Interministeriale approvato in Conferenza Unificata del 25settembre
2014;
• n. 813 del 05/12/2014(BURA n. 51Ord. del
24.12.2014)con la quale sono stati prorogati i termini per la presentazione
delle istanze e apportate rettifiche all’Avviso Pubblico approvato con la
citata Deliberazione n. 728;
• n. 174 del 06/03/2015 con la quale sono
stati riaperti i termini per la presentazione delle istanze e per la
integrazione di quelle già presentate e fornite direttive per l’applicazione
dell’Avviso Pubblico sopra richiamato ai fini della formulazione delle
graduatorie regionali;
VISTO l’Avviso Pubblico
per la formulazione dei Piani regionali approvato con la citata Deliberazione
n. 728/2014;
RILEVATO che in detto
Avviso è stato fra l’altro stabilito che, ai fini di una equa distribuzione
territoriale delle risorse, la disponibilità finanziaria debba essere ripartita
per ambito provinciale, sulla base delle richieste pervenute, tenuto conto
della popolazione scolastica interessata;
RILEVATO che entro i
termini sopra specificati sono validamente pervenute n 207istanze di contributo
di cui all’Allegato A al presente Provvedimento, di cui 11 formulate da parte
delle Amministrazioni Provinciali e 196 da parte delle Amministrazioni
Comunali, così suddivise per territorio:
• Provincia di L’AQUILA n. 38 istanze per
edifici scolastici che ospitano 5.914 alunni (Tot. Prog.€
48.117.042,20)
• Provincia di CHIETI n. 84 istanze per
edifici scolastici che ospitano 11.106 alunni (Tot. Prog.
€ 51.874.745,74);
• Provincia di PESCARA n. 39istanze per
edifici scolastici che ospitano 7.994 alunni (Tot.Prog.€
23.396.005,50);
• Provincia di TERAMO n. 46 istanze per
edifici scolastici che ospitano 7.466 alunni (Tot. Prog.€
41.936.180,83);
PRESO ATTO che in data
27/03/2015 il Sottosegretario all’Istruzione Dott. Faraone nel corso della
conferenza stampa “Risorse, monitoraggio, trasparenza: così miglioriamo le
condizioni delle nostre scuole” ha reso noto il riparto delle risorse
nazionali, pari a complessivi € 40.000.000, stanziate per l’anno 2015 a
copertura dei mutui di cui trattasi, e che l’importo del limite di impegno
trentennale assegnato alla Regione Abruzzo ammonta ad € 1.159.350,43;
RITENUTO che, nelle
more della stipula del mutuo regionale che definirà l’esatto ammontare delle
risorse effettivamente disponibili per l’annualità 2015 da assegnare agli Enti
Locali, è necessario definire in questa sede le percentuali di riparto delle
risorse per ambiti territoriali, come stabilito nell’Avviso Pubblico, calcolate
sulla base della popolazione scolastica interessata alle richieste pervenute di
cui all’Allegato A, come specificato nella seguente tabella:
AMBITI PROVINCIALI |
Popolazione scolastica istanze pervenute |
Percentuale di risorse spettanti per
ambito |
L’AQUILA |
5.914 |
18,21% |
CHIETI |
11.106 |
34,19% |
PESCARA |
7.994 |
24,61% |
TERAMO |
7.466 |
22,99% |
TOTALI |
32.647 |
100,00% |
RILEVATO, inoltre, che
dai dati riportati nel medesimo Allegato A, emerge che il costo medio degli
interventi, calcolato con riguardo alla popolazione scolastica interessata, è
in alcuni casi particolarmente rilevante;
CONSIDERATO che:
• le risorse che si prevede di acquisire a
seguito della stipula del mutuo regionale per l’annualità 2015 sono sicuramente
insufficienti a coprire l’intero fabbisogno degli interventi cantierabili
inseriti nel Piano annuale (Allegato C);
• nelle ultime programmazioni regionali e
nazionali in materia di edilizia scolastica si è cercato di incentivare gli
accorpamenti di plessi al fine di poter fornire strutture e servizi migliori
con contestuale risparmio della spesa;
• il secondo comma del citato Decreto
23/1/2015impone che i piani regionali vengano predisposti sulla base delle
richieste presentate dagli Enti Locali, secondo criteri di qualità tecnica,
efficienza, proporzionalità e nel rispetto dei principi di parità di
trattamento, non discriminazione e dei criteri di priorità dettati dal Decreto
stesso, dal che deriva la necessità di individuare ulteriori parametri per un
equo riparto delle somme disponibili;
TENUTO CONTO che:
• il D.M.LL.PP. del 18/12/1975, che
costituisce a tutt’oggi normativa tecnica di riferimento per l’edilizia
scolastica, calcola in mq 1.80 la superficie minima netta per alunno delle
scuole di competenza comunale (infanzia, primaria e secondaria di primo grado)
ed in mq 1.96 quella relativa ad un alunno delle scuole provinciali (istituti
di istruzione superiore);
• per l’adeguamento e la nuova costruzione
di edifici scolastici, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3728/2008, pubblicata in G.U. n. 11 del 15/01/2009stabilisce un costo
convenzionale stimato in: 250 Euro/m 3per gli interventi di adeguamento ed in
300 Euro/m 3 per la nuova costruzione;
• gli interventi finanziabili con il
presente Piano triennale di edilizia scolastica riguardano una pluralità di
tipologie di intervento e non solo l’adeguamento sismico per cui non risulta
agevole l’applicazione semplicistica dei parametri stabiliti dalla sopra citata
ordinanza di Protezione Civile;
• anche il parametro relativo alla
superficie minima netta per alunno stabilita con il DM del 1975 non risulta
pienamente rispondente alla tipologia dei lavori finanziabili con il presente
programma che comprendono, oltre alle aule (cui si riferisce il calcolo del
Decreto) anche altri locali di uso comune quali palestre e spazi esterni
connessi all’edificio, che contribuiscono all’ottenimento del livello minimo di
sicurezza di tutti gli spazi fruiti dagli studenti, nonché dal personale
docente e non docente;
RITENUTO pertanto, di
stabilire un tetto massimo di contributo attribuibile per Ente, in ragione del
numero degli alunni ospitati nell’edificio oggetto di intervento, calcolato
come di seguito specificato:
• la superficie minima per alunno di cui
al D.M.LL.PP. del 18/12/1975, viene moltiplicata per 3 in ragione degli spazi comuni (atri, corridoi, aule speciali,
palestre) e degli spazi esterni di cui il medesimo alunno usufruisce, tale
superficie lorda per alunno viene poi di nuovo moltiplicata per 3,5 che
rappresenta l’altezza regolamentare media della maggior parte degli spazi
costituenti l’edificio scolastico, al fine di ottenere il parametro minimo per
alunno espresso in metri cubi, al quale viene applicato il costo massimo
attribuibile secondo la citata ordinanza di Protezione Civile;
• dal che si ottiene:
-
mq 1,80*3*3,5= mc 18,9*300 = euro 5.670
che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli interventi
riferiti alle scuole di competenza comunale (infanzia, primaria e secondaria di
primo grado);
-
mq 1,96*3*3,5 = mc 20,58*300 = euro
6.174 che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli
interventi riferiti alle scuole di competenza provinciale (istituti di
istruzione superiore);
VISTA la Determina
Dirigenziale n. DC/31 n. 5 del 14.01.15 con la quale è stato individuato un
Gruppo di Lavoro incaricato dell’esame tecnico/amministrativo delle istanze
pervenute e nel contempo è stata nominata la Commissione, per l’espletamento
delle procedure di valutazione delle stesse nel rispetto del bando approvato;
PRESO ATTO dei verbali
delle sedute della predetta Commissione;
RITENUTO di approvare:
• il Piano triennale regionale di edilizia
scolastica 2015/2015(Allegato B) ed il Piano annuale regionale per l’anno 2015,
(Allegato C),formulati per ambiti provinciali, che verranno trasmessi, in
adempimento dell’art. 2, secondo comma del citato Decreto ministeriale
23/01/2015, entro il 30 aprile 2015, al MIUR e per conoscenza al Ministero
dell’Economia e Finanze e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai
fini dell’inserimento nell’unica Programmazione nazionale che troverà
attuazione entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e secondo le
indicazioni stabilite con il presente Provvedimento;
• l’elenco delle richieste ritenute non
ammissibili per le motivazioni ivi riportate (allegato D);
VISTO il D.Lgs. 14.04.2013, n. 33 in merito agli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Pubblica
Amministrazione;
VISTO il D.Lgs. 14.04.2013, n. 33 in merito agli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Pubblica
Amministrazione;
DOPO PUNTUALE
istruttoria favorevole da parte della Struttura proponente che non segnala
carattere di riservatezza del presente Atto;
PRESO ATTO
dell'attestazione di regolarità tecnico-amministrativa e di legittimità del
presente provvedimento, espressa dal Direttore della Direzione Lavori Pubblici
Ciclo Idrico Integrato, Difesa Del Suolo e della Costa e Protezione Civile;
A termini delle vigenti
norme legislative e regolamentari;
Ad unanimità di voti
espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
per le motivazioni
esposte nelle premesse del presente atto che qui si richiamano:
1. di prendere atto delle istanze pervenute a
seguito dell’Avviso Pubblico per la formulazione dei Piani Regionali di
Edilizia Scolastica di cui al citato art. 10 del D.L. 12 settembre 2013, n.
104, approvato con propria Delibera n. 728 del 11/11/2014 (BURA n. 50 ordinario
del 17.12.2014) riportate nell’ALLEGATO “A” ISTAZE PERVENUTE;
2. di approvare:
• il Piano triennale regionale di edilizia
scolastica 2015/2017 di cui all’ALLEGATO “B” GRADUATORIA TRIENNALE;
• il Piano annuale regionale per l’anno
2015 di cui all’ALLEGATO“C”GRADUATORIE ANNUALI, formulati per ambiti
provinciali, nel rispetto di quanto stabilito nell’Avviso Pubblico approvato
con propria deliberazione n 728 del 11/11/2014 e nel Decreto Interministeriale
23/01/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 2015;
• l’elenco delle richieste ritenute non
ammissibili per le motivazioni ivi riportate di cui all’ALLEGATO “D” ISTANZE
NON AMMISSIBILI;
3. di trasmettere, entro il 30 aprile 2015, i
predetti Piani, in adempimento dell’art. 2, secondo comma del Decreto
ministeriale 23/01/2015, al MIUR e per conoscenza al Ministero dell’Economia e
Finanze e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai fini
dell’inserimento nell’unica Programmazione nazionale che troverà attuazione
entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e secondo le indicazioni
di seguito stabilite;
4. di stabilire il seguente tetto massimo di
contributo attribuibile per Ente, in ragione del numero degli alunni ospitati
nell’edificio oggetto di intervento, calcolato come di seguito specificato:
• la superficie minima per alunno di cui
al D.M.LL.PP. del 18/12/1975, (norme tecniche di edilizia scolastica) viene
moltiplicata per 3 in ragione degli
spazi comuni (atri, corridoi, aule speciali, palestre) e degli spazi
esterni di cui il medesimo alunno usufruisce, tale superficie lorda per alunno
viene poi di nuovo moltiplicata per 3,5 che rappresenta l’altezza regolamentare
media della maggior parte degli spazi costituenti l’edificio scolastico, al
fine di ottenere il parametro minimo per alunno espresso in metri cubi, al
quale viene applicato il contributo massimo attribuibile secondo l'ordinanza
del Presidente del Consiglio dei Ministri (Protezione Civile) n. 3728/2008 in
materia di adeguamento sismico degli edifici scolastici;
• dal che si ottiene:
-
mq 1,80*3*3,5 = mc 18,9*300 = euro
5.670che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli
interventi riferiti alle scuole di competenza comunale (infanzia, primaria e
secondaria di primo grado);
-
mq 1,96*3*3,5 = mc 20,58*300 = euro
6.174che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli
interventi riferiti alle scuole di competenza provinciale (istituti di
istruzione superiore);
5. di autorizzare il Dirigente del Servizio
Bilancio, che si avvale del supporto del Dirigente del Servizio Edilizia
Sociale, alla stipula del mutuo trentennale con ammortamento a totale carico
dello Stato, nel rispetto assoluto del limite di impegno assegnato alla regione
Abruzzo pari a € 1.159.350,43;
6. di definire, le percentuali di risorse
assegnabili per ambiti territoriali, che vengono determinate sulla base della
popolazione scolastica interessata alle richieste pervenute, come specificato
nella seguente, in attuazione dell’art. 8 dell’Avviso Pubblico e nelle more
della stipula del mutuo regionale che definirà l’esatto ammontare delle risorse
effettivamente disponibili per l’annualità 2015 da assegnare agli Enti Locali,
sulla base del limite di impegno trentennale pari ad € 1.159.350,43 messo a
disposizione della regione Abruzzo:
AMBITI PROVINCIALI |
Popolazione
scolastica istanze pervenute |
Percentuale di risorse spettanti per
ambito |
L’AQUILA |
5.914 |
18,21% |
CHIETI |
11.106 |
34,19% |
PESCARA |
7.994 |
24,61% |
TERAMO |
7.466 |
22,99% |
TOTALI |
32.647 |
100,00% |
7. di stabilire altresì che:
• le risorse così ripartite vengano
assegnate, secondo l’ordine di graduatoria e con i limiti di cui al precedente
punto 3, agli Enti inseriti nel Piano annuale di attuazione per il 2015;
• gli eventuali residui di somme, non
sufficienti a coprire per intero l’ultimo contributo assegnabile per ambito
provinciale, vengano assegnati all’intervento non finanziato della graduatoria
provinciale che presenta il residuo maggiore o, in alternativa, qualora
l’ammontare dei residui non dovesse coprire una percentuale pari ad almeno il
75 % della somma spettante, all’intervento anche di altra Provincia che
assicura una maggiore copertura percentuale di finanziamento, calcolata sempre
sul contributo spettante;
• gli interventi non finanziati per
esaurimento delle risorse verranno inseriti nei successivi piani annuali e
concorreranno con gli altri interventi, secondo l’ordine delle graduatorie
riformulate, ai finanziamenti per le annualità 2016 e 2017;
8. di autorizzare il Dirigente del Servizio
Edilizia Sociale (Residenziale Pubblica, Scolastica, di Culto) ad adottare
tutti gli atti consequenziali per l’attuazione del presente provvedimento;
9. di richiamare, per l’attuazione del
presente Programma di edilizia scolastica tutte le disposizioni contenute nel
Decreto Interministeriale 23/01/2015, (G.U. n. 51 del 3/3/2015) e nell’Avviso
Pubblico approvato con propria deliberazione n 728 del 11/11/2014 (BURA n. 50 Ordinario del 17.12.2014) e tutte le norme che i
Ministeri interessati potranno emanare al riguardo, richiamando, in
particolare, l’attenzione degli Enti finanziati soprattutto per quanto
disciplinato in merito:
• al divieto di utilizzo delle economie
derivanti dal ribasso d’asta;
• all’obbligo di provvedere al
monitoraggio di cui al Decreto Legislativo n. 299/2011;
• all’obbligo di provvedere
all’aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 31 ottobre 2015 pena la
perdita del finanziamento;
• alle modalità stabilite dal decreto per
l’erogazione dei fondi;
• ai limiti posti nell’Avviso per il
riconoscimento delle spese tecniche;
10. di dichiarare gli ALLEGATI “B”-“C” e “D”
parti integranti e sostanziali della presente Deliberazione;
11. di dare atto che il presente Provvedimento
non comporta spese per il bilancio regionale in quanto gli oneri saranno a
totale carico dello Stato;
12. di disporre la pubblicazione del presente
Provvedimento sul B.U.R.A., compresi gli ALLEGATI “B”-“C” e “D”.
Segue allegato