Avviso pubblico per la formulazione dei Piani Regionali di Edilizia Scolastica di cui all’art. 10 del D.L. 12 settembre 2013, n. 104, convertito in legge 8 novembre 2013, n. 128, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 728 del 11/11/2014–APPROVAZIONE GRADUATORIE ED ELENCO ISTANZE NON AMMISSIBILI.

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

Su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici riferiti ai territori comunali; Urbanistica; Parchi, Riserve e Montagna; Abruzzesici, Emigranti e Tradizioni Locali; Progetti Speciali Territoriali; Impiantistica Sportiva

 

VISTA la Legge 11 gennaio 1996, n. 23 recante norme per l’edilizia scolastica, e in particolare gli art. 4 e 7, recanti norme rispettivamente, in materia di programmazione, attuazione e finanziamento degli interventi, nonché di anagrafe dell’edilizia scolastica;

 

VISTO il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17dicembre 2012, n. 221, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, e in particolare l’articolo 11, commi 4-bis e seguenti, il quale prevede l’adozione di un decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con la Conferenza unificata per la definizione di priorità strategiche, modalità e termini per la predisposizione e l’approvazione di appositi piani triennali, articolati in annualità, di interventi di edilizia scolastica nonché i relativi finanziamenti;

 

VISTA l’Intesa, sottoscritta in sede di Conferenza Unificata il 1° agosto 2013, tra il Governo, le Regioni, le Province autonome e le autonomie locali, sull’attuazione dei piani di edilizia scolastica formulati ai sensi del citato articolo 11, commi 4-bis eseguenti, di detto Decreto Legge n. 179;

 

VISTO il Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”;

 

VISTO in particolare l’art. 10del citato D.L. 12 settembre 2013, n. 104, che dispone:

        al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica, le Regioni interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, d'intesa con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (di seguito MIUR) e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali, sulla base di criteri di economicità e di contenimento della spesa, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato;

        i pagamenti effettuati dalle Regioni e finanziati con l’attivazione dei mutui, contratti ai sensi delle disposizioni in questione, siano esclusi dai limiti del patto di stabilità interno delle Regioni per l’importo annualmente erogato dagli istituti di credito;

 

VISTO il Decreto Interministeriale 23/01/2015, di attuazione di detto art.10, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 2015che, oltre a disporrei criteri per il riparto alle Regioni delle somme nazionali e quelli per la formulazione delle graduatorie regionali di edilizia scolastica, stabilisce quanto di seguito riepilogato:

        l’art.1 definisce la data del 30 aprile 2015 per l’emanazione del Decreto con il quale il MIUR, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti autorizza le Regioni alla stipula dei Mutui sulla base del riparto disposto dal medesimo Ministero con altro Decreto da emanare entro il 15 febbraio 2015 (questa data non è stata rispettata in quanto, pur avendo reso noto il riparto regionale in data 27 marzo, il Ministero non ha fornite notizie sul Decreto. In ogni caso, visto lo slittamento – di cui innanzi- della data di consegna dei Piani Regionali, anche tutti gli altri termini indicati nel decreto sono da intendere posposti);

        Sempre nell’art. 1 viene stabilito che:

        lo schema di contratto di mutuo debba essere sottoposto al preventivo nulla osta da parte del Ministero dell’Economia e Finanze;

        allo stesso Ministero vadano comunicate le quote di tiraggi dei mutui per i pagamenti da disporre su presentazione dei S.A.L., con la precisazione che detti pagamenti saranno esclusi dai vincoli del patto di stabilità interno delle regioni;

        l’art. 2, comma 1,disponeche le Regioni trasmettano al MIUR e per conoscenza al Ministero dell’Economia e Finanze e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 31 marzo 2015 (termine differito successivamente al 30 aprile 2015), i Piani Regionali triennali di edilizia scolastica 2015/2017 e il Piano annuale per il 2015. I successivi Piani annuali saranno soggetti a conferma rispettivamente entro il 31 marzo 2016 ed il 31 marzo 2017.

        il secondo comma, prevede che i piani regionali, predisposti sulla base delle richieste presentate dagli Enti Locali e redatti secondo criteri di qualità tecnica, efficienza, proporzionalità e nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione e dei criteri di priorità dettati dal Decreto, siano inseriti dal MIUR in un’unica programmazione nazionale che potrà trovare attuazione entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili;

        il comma tre disciplina il riparto su base regionale delle risorse nazionali destinate alla copertura dei mutui di cui all’art. 10 citato da effettuarsi con Decreto del MIUR entro il 15 febbraio 2015 (come già detto il termine è slittato)  che riporta, per ciascuna Regione, la quota di contributo assegnato che va a costituire, in ogni caso, il limite di spesa a carico del bilancio dello Stato;

        il comma quattro prevede l’autorizzazione per gli Enti Locali inseriti nel Piano annuale di attuazione che, a seguito della stipula dei mutui da parte delle Regioni, saranno risultati beneficiari dei contributi ripartiti secondo l’ordine di graduatoria, ad avviare le procedure di gara ovvero di affidamento dei lavori, dandone comunicazione al MIUR e alla Regione di appartenenza, entro 15 giorni dall’adozione dei relativi provvedimenti;

        il comma  cinque stabilisce che in caso di mancata aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 30 settembre 2015 (termine posticipato al 31ottobre 2015 in virtù della proroga concessa alle regioni per la formulazione dei Piani regionali) l’assegnazione del finanziamento viene revocata con decreto del MIUR che provvede a comunicare alla competente Regione la liberazione delle relative risorse;

        sempre nel medesimo comma si dispone che lo stesso Ministero provveda a rilevare, in sede di monitoraggio, le eventuali economie derivanti dai ribassi di gara e da somme non spese e a riassegnarle, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alle Regioni che siano in possesso di un’Anagrafe aggiornata dell’Edilizia Scolastica, entro il 30 novembre 2015;

        nel comma sei e sette dell’art. 2 vengono date indicazioni sulla determinazione dell’importo ammissibile a finanziamento e di eventuali contenziosi relativi all’applicazione dell’articolo stesso;

        l’art. 3 detta i criteri per la formulazione dei Piani regionali.  - Criteri che risultano pienamente rispettati nell’Avviso Pubblico approvato con propria delibera n. 728 del 11/11/2014, redatto sulla base della Bozza del Decreto approvato in Conferenza Unificata del 25/09/2014;

        l’art. 4 del Decreto, infine, disciplina la fase riguardante l’attuazione degli interventi per quanto concerne gli obblighi di monitoraggio per l’erogazione delle somme. In particolare:

        il primo comma dell’articolo stabilisce che:

        gli Enti finanziati provvedano a trasmettere alle Regioni di appartenenza gli stati di avanzamento dei lavori, certificati ai sensi della vigente normativa, e le relative richieste di liquidazione;

        per il monitoraggio degli interventi, finanziario, fisico e procedurale, si applica il Decreto Legislativo n.229/2011;

        il secondo comma recita che, ai fini della successiva erogazione dei finanziamenti, le Regioni attestano agli Istituti finanziatori l’avanzamento delle spese effettivamente sostenute dagli Enti beneficiari e trasmettono agli stessi Istituti la richiesta di erogazione secondo le modalità stabilite nel contratto di mutuo al fine di garantire agli Enti le erogazioni nel medesimo esercizio finanziario in cui gli stessi hanno pagato gli stati di avanzamento lavori;

        nel medesimo comma viene stabilito che I TRASFERIMENTI SONO SUBORDINATI ALL’INSERIMENTO DEI DATI NEL SISTEMA DI MONITORAGGIO;

        il terzo comma riguarda l’obbligo, per le Regioni, di comunicazione al MIUR e al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti l’avvenuta attestazione e trasmissione di cui al comma 2;

        il quarto e quinto comma, infine, impongono al MIUR di predisporre una relazione semestrale sullo stato di attuazione del programma. La relazione, predisposta sulla base dei dati di monitoraggio sia a livello aggregato che a livello di singolo intervento, va trasmessa all’Osservatorio per l’Edilizia scolastica di cui all’art. 6 della Legge 23/1996 e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

RICHIAMATE le proprie Deliberazioni:

        n. 728 del 11/11/2014 (BURA n. 50 Ord. del 17.12.2014)di approvazione dell’Avviso Pubblico per la formulazione dei Piani Regionali di Edilizia Scolastica di cui al citato art. 10 del D.L. 12 settembre 2013, n. 104, predisposto sulla base della Bozza del Decreto Interministeriale approvato in Conferenza Unificata del 25settembre 2014;

        n. 813 del 05/12/2014(BURA n. 51Ord. del 24.12.2014)con la quale sono stati prorogati i termini per la presentazione delle istanze e apportate rettifiche all’Avviso Pubblico approvato con la citata Deliberazione n. 728;

        n. 174 del 06/03/2015 con la quale sono stati riaperti i termini per la presentazione delle istanze e per la integrazione di quelle già presentate e fornite direttive per l’applicazione dell’Avviso Pubblico sopra richiamato ai fini della formulazione delle graduatorie regionali;

 

VISTO l’Avviso Pubblico per la formulazione dei Piani regionali approvato con la citata Deliberazione n. 728/2014;

 

RILEVATO che in detto Avviso è stato fra l’altro stabilito che, ai fini di una equa distribuzione territoriale delle risorse, la disponibilità finanziaria debba essere ripartita per ambito provinciale, sulla base delle richieste pervenute, tenuto conto della popolazione scolastica interessata;

 

RILEVATO che entro i termini sopra specificati sono validamente pervenute n 207istanze di contributo di cui all’Allegato A al presente Provvedimento, di cui 11 formulate da parte delle Amministrazioni Provinciali e 196 da parte delle Amministrazioni Comunali, così suddivise per territorio:

        Provincia di L’AQUILA n. 38 istanze per edifici scolastici che ospitano 5.914 alunni (Tot. Prog.€ 48.117.042,20)

        Provincia di CHIETI n. 84 istanze per edifici scolastici che ospitano 11.106 alunni (Tot. Prog. € 51.874.745,74);

        Provincia di PESCARA n. 39istanze per edifici scolastici che ospitano 7.994 alunni (Tot.Prog.€ 23.396.005,50);

        Provincia di TERAMO n. 46 istanze per edifici scolastici che ospitano 7.466 alunni (Tot. Prog.€ 41.936.180,83);

 

PRESO ATTO che in data 27/03/2015 il Sottosegretario all’Istruzione Dott. Faraone nel corso della conferenza stampa “Risorse, monitoraggio, trasparenza: così miglioriamo le condizioni delle nostre scuole” ha reso noto il riparto delle risorse nazionali, pari a complessivi € 40.000.000, stanziate per l’anno 2015 a copertura dei mutui di cui trattasi, e che l’importo del limite di impegno trentennale assegnato alla Regione Abruzzo ammonta ad € 1.159.350,43;

 

 

RITENUTO che, nelle more della stipula del mutuo regionale che definirà l’esatto ammontare delle risorse effettivamente disponibili per l’annualità 2015 da assegnare agli Enti Locali, è necessario definire in questa sede le percentuali di riparto delle risorse per ambiti territoriali, come stabilito nell’Avviso Pubblico, calcolate sulla base della popolazione scolastica interessata alle richieste pervenute di cui all’Allegato A, come specificato nella seguente tabella:

 

AMBITI PROVINCIALI

Popolazione scolastica istanze pervenute

Percentuale di risorse spettanti per ambito

L’AQUILA

5.914

 18,21%

CHIETI

11.106

34,19%

PESCARA

7.994

24,61%

TERAMO

 7.466

22,99%

TOTALI

32.647

100,00%

 

 

RILEVATO, inoltre, che dai dati riportati nel medesimo Allegato A, emerge che il costo medio degli interventi, calcolato con riguardo alla popolazione scolastica interessata, è in alcuni casi particolarmente rilevante;

 

CONSIDERATO che:

        le risorse che si prevede di acquisire a seguito della stipula del mutuo regionale per l’annualità 2015 sono sicuramente insufficienti a coprire l’intero fabbisogno degli interventi cantierabili inseriti nel Piano annuale (Allegato C);

        nelle ultime programmazioni regionali e nazionali in materia di edilizia scolastica si è cercato di incentivare gli accorpamenti di plessi al fine di poter fornire strutture e servizi migliori con contestuale  risparmio della spesa;

        il secondo comma del citato Decreto 23/1/2015impone che i piani regionali vengano predisposti sulla base delle richieste presentate dagli Enti Locali, secondo criteri di qualità tecnica, efficienza, proporzionalità e nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione e dei criteri di priorità dettati dal Decreto stesso, dal che deriva la necessità di individuare ulteriori parametri per un equo riparto delle somme disponibili;

 

TENUTO CONTO che:

        il D.M.LL.PP. del 18/12/1975, che costituisce a tutt’oggi normativa tecnica di riferimento per l’edilizia scolastica, calcola in mq 1.80 la superficie minima netta per alunno delle scuole di competenza comunale (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) ed in mq 1.96 quella relativa ad un alunno delle scuole provinciali (istituti di istruzione superiore);

        per l’adeguamento e la nuova costruzione di edifici scolastici, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3728/2008, pubblicata in G.U. n. 11 del 15/01/2009stabilisce un costo convenzionale stimato in: 250 Euro/m 3per gli interventi di adeguamento ed in 300 Euro/m 3 per la nuova costruzione;

        gli interventi finanziabili con il presente Piano triennale di edilizia scolastica riguardano una pluralità di tipologie di intervento e non solo l’adeguamento sismico per cui non risulta agevole l’applicazione semplicistica dei parametri stabiliti dalla sopra citata ordinanza di Protezione Civile;

        anche il parametro relativo alla superficie minima netta per alunno stabilita con il DM del 1975 non risulta pienamente rispondente alla tipologia dei lavori finanziabili con il presente programma che comprendono, oltre alle aule (cui si riferisce il calcolo del Decreto) anche altri locali di uso comune quali palestre e spazi esterni connessi all’edificio, che contribuiscono all’ottenimento del livello minimo di sicurezza di tutti gli spazi fruiti dagli studenti, nonché dal personale docente e non docente;

 

RITENUTO pertanto, di stabilire un tetto massimo di contributo attribuibile per Ente, in ragione del numero degli alunni ospitati nell’edificio oggetto di intervento, calcolato come di seguito specificato:

        la superficie minima per alunno di cui al D.M.LL.PP. del 18/12/1975, viene moltiplicata per 3 in ragione degli  spazi comuni (atri, corridoi, aule speciali, palestre) e degli spazi esterni di cui il medesimo alunno usufruisce, tale superficie lorda per alunno viene poi di nuovo moltiplicata per 3,5 che rappresenta l’altezza regolamentare media della maggior parte degli spazi costituenti l’edificio scolastico, al fine di ottenere il parametro minimo per alunno espresso in metri cubi, al quale viene applicato il costo massimo attribuibile secondo la citata ordinanza di Protezione Civile;

        dal che si ottiene:

-             mq 1,80*3*3,5= mc 18,9*300 = euro 5.670 che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli interventi riferiti alle scuole di competenza comunale (infanzia, primaria e secondaria di primo grado);

-             mq 1,96*3*3,5 = mc 20,58*300 = euro 6.174 che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli interventi riferiti alle scuole di competenza provinciale (istituti di istruzione superiore);

 

VISTA la Determina Dirigenziale n. DC/31 n. 5 del 14.01.15 con la quale è stato individuato un Gruppo di Lavoro incaricato dell’esame tecnico/amministrativo delle istanze pervenute e nel contempo è stata nominata la Commissione, per l’espletamento delle procedure di valutazione delle stesse nel rispetto del bando approvato;

 

PRESO ATTO dei verbali delle sedute della predetta Commissione;

 

RITENUTO di approvare:

        il Piano triennale regionale di edilizia scolastica 2015/2015(Allegato B) ed il Piano annuale regionale per l’anno 2015, (Allegato C),formulati per ambiti provinciali, che verranno trasmessi, in adempimento dell’art. 2, secondo comma del citato Decreto ministeriale 23/01/2015, entro il 30 aprile 2015, al MIUR e per conoscenza al Ministero dell’Economia e Finanze e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai fini dell’inserimento nell’unica Programmazione nazionale che troverà attuazione entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e secondo le indicazioni stabilite con il presente Provvedimento;

        l’elenco delle richieste ritenute non ammissibili per le motivazioni ivi riportate (allegato D);

 

VISTO il D.Lgs. 14.04.2013, n. 33 in merito agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Pubblica Amministrazione;

 

VISTO il D.Lgs. 14.04.2013, n. 33 in merito agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Pubblica Amministrazione;

 

DOPO PUNTUALE istruttoria favorevole da parte della Struttura proponente che non segnala carattere di riservatezza del presente Atto;

 

PRESO ATTO dell'attestazione di regolarità tecnico-amministrativa e di legittimità del presente provvedimento, espressa dal Direttore della Direzione Lavori Pubblici Ciclo Idrico Integrato, Difesa Del Suolo e della Costa e Protezione Civile;

 

A termini delle vigenti norme legislative e regolamentari;

 

Ad unanimità di voti espressi nelle forme di legge;

 

DELIBERA

 

per le motivazioni esposte nelle premesse del presente atto che qui si richiamano:

 

1.      di prendere atto delle istanze pervenute a seguito dell’Avviso Pubblico per la formulazione dei Piani Regionali di Edilizia Scolastica di cui al citato art. 10 del D.L. 12 settembre 2013, n. 104, approvato con propria Delibera n. 728 del 11/11/2014 (BURA n. 50 ordinario del 17.12.2014) riportate nell’ALLEGATO “A” ISTAZE PERVENUTE;

2.      di approvare:

        il Piano triennale regionale di edilizia scolastica 2015/2017 di cui all’ALLEGATO “B” GRADUATORIA TRIENNALE;

        il Piano annuale regionale per l’anno 2015 di cui all’ALLEGATO“C”GRADUATORIE ANNUALI, formulati per ambiti provinciali, nel rispetto di quanto stabilito nell’Avviso Pubblico approvato con propria deliberazione n 728 del 11/11/2014 e nel Decreto Interministeriale 23/01/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 2015;

        l’elenco delle richieste ritenute non ammissibili per le motivazioni ivi riportate di cui all’ALLEGATO “D” ISTANZE NON AMMISSIBILI;

3.      di trasmettere, entro il 30 aprile 2015, i predetti Piani, in adempimento dell’art. 2, secondo comma del Decreto ministeriale 23/01/2015, al MIUR e per conoscenza al Ministero dell’Economia e Finanze e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai fini dell’inserimento nell’unica Programmazione nazionale che troverà attuazione entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e secondo le indicazioni di seguito stabilite;

4.      di stabilire il seguente tetto massimo di contributo attribuibile per Ente, in ragione del numero degli alunni ospitati nell’edificio oggetto di intervento, calcolato come di seguito specificato:

        la superficie minima per alunno di cui al D.M.LL.PP. del 18/12/1975, (norme tecniche di edilizia scolastica) viene moltiplicata per 3 in ragione degli  spazi comuni (atri, corridoi, aule speciali, palestre) e degli spazi esterni di cui il medesimo alunno usufruisce, tale superficie lorda per alunno viene poi di nuovo moltiplicata per 3,5 che rappresenta l’altezza regolamentare media della maggior parte degli spazi costituenti l’edificio scolastico, al fine di ottenere il parametro minimo per alunno espresso in metri cubi, al quale viene applicato il contributo massimo attribuibile secondo l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (Protezione Civile) n. 3728/2008 in materia di adeguamento sismico degli edifici scolastici;

        dal che si ottiene:

-            mq 1,80*3*3,5 = mc 18,9*300 = euro 5.670che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli interventi riferiti alle scuole di competenza comunale (infanzia, primaria e secondaria di primo grado);

-            mq 1,96*3*3,5 = mc 20,58*300 = euro 6.174che corrisponde al contributo massimo attribuibile per alunno negli interventi riferiti alle scuole di competenza provinciale (istituti di istruzione superiore);

5.      di autorizzare il Dirigente del Servizio Bilancio, che si avvale del supporto del Dirigente del Servizio Edilizia Sociale, alla stipula del mutuo trentennale con ammortamento a totale carico dello Stato, nel rispetto assoluto del limite di impegno assegnato alla regione Abruzzo pari a € 1.159.350,43;

 

6.      di definire, le percentuali di risorse assegnabili per ambiti territoriali, che vengono determinate sulla base della popolazione scolastica interessata alle richieste pervenute, come specificato nella seguente, in attuazione dell’art. 8 dell’Avviso Pubblico e nelle more della stipula del mutuo regionale che definirà l’esatto ammontare delle risorse effettivamente disponibili per l’annualità 2015 da assegnare agli Enti Locali, sulla base del limite di impegno trentennale pari ad € 1.159.350,43 messo a disposizione della regione Abruzzo:

 

AMBITI PROVINCIALI

Popolazione scolastica istanze pervenute

Percentuale di risorse spettanti per ambito

L’AQUILA

5.914

 18,21%

CHIETI

11.106

 34,19%

PESCARA

7.994

24,61%

TERAMO

 7.466

22,99%

TOTALI

32.647

100,00%

 

7.      di stabilire altresì che:

        le risorse così ripartite vengano assegnate, secondo l’ordine di graduatoria e con i limiti di cui al precedente punto 3, agli Enti inseriti nel Piano annuale di attuazione per il 2015;

        gli eventuali residui di somme, non sufficienti a coprire per intero l’ultimo contributo assegnabile per ambito provinciale, vengano assegnati all’intervento non finanziato della graduatoria provinciale che presenta il residuo maggiore o, in alternativa, qualora l’ammontare dei residui non dovesse coprire una percentuale pari ad almeno il 75 % della somma spettante, all’intervento anche di altra Provincia che assicura una maggiore copertura percentuale di finanziamento, calcolata sempre sul contributo spettante;

        gli interventi non finanziati per esaurimento delle risorse verranno inseriti nei successivi piani annuali e concorreranno con gli altri interventi, secondo l’ordine delle graduatorie riformulate, ai finanziamenti per le annualità 2016 e 2017;

8.      di autorizzare il Dirigente del Servizio Edilizia Sociale (Residenziale Pubblica, Scolastica, di Culto) ad adottare tutti gli atti consequenziali per l’attuazione del presente provvedimento;

9.      di richiamare, per l’attuazione del presente Programma di edilizia scolastica tutte le disposizioni contenute nel Decreto Interministeriale 23/01/2015, (G.U. n. 51 del 3/3/2015) e nell’Avviso Pubblico approvato con propria deliberazione n 728 del 11/11/2014 (BURA n. 50 Ordinario  del 17.12.2014) e tutte le norme che i Ministeri interessati potranno emanare al riguardo, richiamando, in particolare, l’attenzione degli Enti finanziati soprattutto per quanto disciplinato in merito:

        al divieto di utilizzo delle economie derivanti dal ribasso d’asta;

        all’obbligo di provvedere al monitoraggio di cui al Decreto Legislativo n. 299/2011;

        all’obbligo di provvedere all’aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 31 ottobre 2015 pena la perdita del finanziamento;

        alle modalità stabilite dal decreto per l’erogazione dei fondi;

        ai limiti posti nell’Avviso per il riconoscimento delle spese tecniche;

10.    di dichiarare gli ALLEGATI “B”-“C” e “D” parti integranti e sostanziali della presente Deliberazione;

11.    di dare atto che il presente Provvedimento non comporta spese per il bilancio regionale in quanto gli oneri saranno a totale carico dello Stato;

12.    di disporre la pubblicazione del presente Provvedimento sul B.U.R.A., compresi gli ALLEGATI “B”-“C” e “D”.

 

Segue allegato

Allegato1

Allegato2

Allegato3