Attivazione Programma regionale screening neonatale fibrosi cistica - L. 23 dicembre 1993, n. 548 e L.R. del 16.09.1997, n. 102.

 

IL COMMISARIO AD ACTA

 

Omissis

 

DECRETA

 

Per le motivazioni espresse in premessa che integralmente si richiamano

 

1.           di inserire la Fibrosi Cistica fra le patologie da sottoporre a screening neonatale, ai sensi e per gli effetti della L.. 23 dicembre 1993, n. 548, siccome modificata con L. 23 dicembre 2014, n. 190 e della L.R. n. 102/97;

2.           di approvare il documento tecnico “Programma di Screening Neonatale della Fibrosi Cistica” dell’ Agenzia Sanitaria Regionale  (allegato 1 – parte integrante e sostanziale al presente atto) con il quale si definiscono gli ambiti e le modalità di attuazione nella Regione Abruzzo del  programma di screening neonatale della Fibrosi Cistica;

3.           di definire come segue le modalità di esecuzione dello screening neonatale sulla base delle più recenti linee guida ed evidenze scientifiche:

a.           Dosaggio della Tripsina sullo spot già utilizzato per lo screening neonatale dell’Ipotiroidismo Congenito e della Fenilchetonuria. Tale analisi è affidata al Centro Regionale di Screening istituito presso la Cattedra di Endocrinologia dell’Università di Chieti-Pescara;

b.           Analisi molecolare nei casi risultati positivi all’esame di primo livello delle mutazioni del gene CFTR sui neonati risultati positivi. Tale analisi è affidata al Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Università di Chieti-Pescara;

c.           Test del sudore sui neonati che presentano mutazioni  del gene CFTR nei due precedenti step. Tale indagine è affidata al Centro Regionale per la cura della Fibrosi Cistica  collocato, nelle more dell’eventuale riordino delle attività di Pediatria da effettuarsi ai sensi del Decreto del Commissario ad Acta n. 92/2015,   presso la U.O. di Pediatria del P.O. di Atri della ASL di Teramo;

4.           di stabilire che la valorizzazione delle analisi di screening -  comprensiva della gestione dati, delle procedure di comunicazione e delle consulenze genetiche e presa in carico sui bambini con risultati positivi -  siccome riportata nel documento di cui al punto 2)  è la seguente:

-            dosaggio di Tripsina: € 11 (diconsi undici) per analisi

-            studio molecolare di 56 mutazioni + poliT: € 300 (diconsi trecento)  per analisi

-            test del sudore: € 10 (diconsi dieci) per analisi;

5.           di disporre che i Direttori Generali delle ASL – ai fini dell’attuazione del programma di screening di che trattasi – stipulino, entro 60 (sessanta) giorni dalla data del  presente decreto, specifiche convenzioni con l’Università di Chieti-Pescara, dandone opportuna comunicazione al competente Servizio della Prevenzione e Tutela Sanitaria del Dipartimento per la Salute e il Welfare;

6.           di stabilire che, ai sensi dell’art. 12 della sopra richiamata L.R. n. 102/92 gli oneri derivanti dall’attivazione dello screening neonatale della Fibrosi Cistica, come delle altre malattie endocrino-metaboliche, si provvede con le quote del fondo sanitario regionale annualmente attribuite alle ASL per il finanziamento della spesa di parte corrente

7.           di demandare al Servizio della Prevenzione e Tutela Sanitaria del Dipartimento per la Salute e il Welfare tutti gli adempimenti necessari per l’attuazione del Programma di Screening Neonatale di che trattasi;

8.           di trasmettere il presente provvedimento, per i successivi adempimenti di competenza, ai Direttori Generali delle AASSLL, alle OO.SS. dei Pediatri di Libera scelta nonché all’Università degli Studi di Chieti-Pescara ed al Centro regionale per la cura della Fibrosi Cistica;

9.           di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

10.        di pubblicare il presente provvedimento per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;

11.        di trasmettere il presente atto al  Tavolo di monitoraggio del Piano di Risanamento del Sistema Sanitario Regionale, costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la dovuta validazione.

 

IL COMMISSARIO AD ACTA

Dott. Luciano D’Alfonso

 

Segue Allegato