Decreto Legislativo n. 152 del 03.04.2006 e s.m.i. “Norme in materia ambientale” e Legge Regionale 19.12.2007, n 45 e s.m.i. – Ditta SPICA srl. Sede sita presso la S.S. 17, Km 95,500 Zona Autoporto – 67039 Sulmona (AQ) Progetto di riconfigurazione del “Polo Impiantistico” di recupero di rifuiti non pericolosi (R5, R12, R13) ubicato in loc. “Noce Mattei” del Comune di Sulmona precedentemente autorizzato con determinazione dirigenziale n. DA21/1 del 7.01.2014

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

Omissis

 

DETERMINA

 

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

 

di fare proprie le determinazioni della conferenza dei servizi espresse nella seduta del 04/06/2015 e contenuti dei successivi pareri pervenuti allo scrivente servizio;

 

1.           di autorizzare ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., la ditta SPICA srl  alla realizzazione ed esercizio della riconfigurazione del “Polo Impiantistico” di recupero di rifuiti non pericolosi (R5,  R12, R13) ubicato in loc. “Noce Mattei” del Comune di Sulmona in un’area identificabile secondo le N.C.T. del Comune di Sulmona al foglio n. 45, particelle nn. 72, 219 e 1010, per ua superficie complessiva pari a ca. 7081 mq. L’impianto è composto dalle seguenti sezioni impiantistiche:

1.                 Sezione relativa al trattamento e recupero dei rifiuti inerti (operazione di recupero R13 –R5) per la produzione di materia prima seconda (M.P.S., aggregati riciclati) da utilizzare, ad esempio, per ripristini ambientali, sottofondi stradali ecc.;

2.                 Sezione relativa alla mera messa in riserva dei rifiuti (operazione di recupero R13) per lo stoccaggio sia dei rifiuti da spazzamento stradale (CER 20 03 03) che dei fanghi disidratati ed essiccati provenienti dal trattamento biologico delle acque reflue (CER 19 08 12);

3.                 Sezione relativa al conferimento di rifiuti da sottoporre ad una prima selezione, per lo più manuale, per l’eliminazione delle impurezze presenti nel rifiuto conferito (operazione di recupero R12) con il conferimento successivo presso impianti terzi di recupero. Nella presente sezione impiantistica saranno conferite varie tipologia di rifiuto (legno, vetro, plastica ecc.) provenienti da comparti di attività sia privati che pubblici.

2.           di approvare i seguenti elaborati progettuali trasmessi dalla ditta SPICA  srl  relativamente all’autorizzazione di cui al precedente punto 1):

-                   Relazione tecnica descrittiva;

-                   Allegati alla Relazione tecnica descrittiva;

-                   Documentazione fotografica stato attuale;

-                   Relazione Geologica e idrogeologica;

-                   Relazione tecnica – Previsione di Impatto acustico;

-                   Relazione tecnica – Analisi micrometeorologica e valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria;

-                   Tav. n.1 – Inquadramento territoriale – Quadro dei vincoli;

-                   Tav. n. 2 – Planimetria generale su base catastale;

-                   Tav. n. 3 – Stato autorizzativo dell’impianto recupero inerti;

-                   Tav. n. 4 – Stato futuro dell’impianto di recupero inerti e di R13 – R12;

-                   Tav. n. 5 – Sistema di raccolta delle acque meteoriche – Schema e particolari costruttivi dell’impianto di raccolta acque;

-                   Tav. n. 6 – Sistema di abbattimento delle polveri – Schema dell’impuanto di abbattimento delle polveri;

-                   Tav n. 7 – Impianto elettrico;

-                   Tav. n. 8 – Particolari costruttivi e macchinari.

3.           di specificare che nell’impianto posso essere gestiti i seguenti rifiuti con le potenzialità e le operazioni di trattamento  di seguito evidenziate:

 

Attività di recupero (R13 –R5)

 

CER

Descrizione

Operazioni di recupero

Potenzialità istantanea

Potenzialità annua

(t/a o m3/a)

01 04 08

Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07

R 13 – R 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2407, 20 t.

Corrispondenti a 1.416 mc

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

37.071 t/anno

Corrispondenti a 21.806,47 mc

01 04 09

Scarti di sabbia e argilla

R 13 – R 5

01 04 13

Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07

R 13 – R 5

10 02 02

Scorie non trattate

R 13 – R 5

10 09 06

Forme e anime di fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 09 05

R 13 – R 5

10 09 08

Forme e anime di fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 09 07

R 13 – R 5

10 10 08

Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 10 07

R 13 – R 5

10 12 03

Polveri e particolato

R 13 – R 5

10 12 06

Stampi di scarto

R 13 – R 5

10 12 08

Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico)

R 13 – R 5

10 13 04

Rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce

R 13 – R 5

10 13 11

Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 10 13 09 e 10 13 10

R 13 – R 5

16 11 02

Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 01

R 13 – R 5

16 11 04

Altre rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03

R 13 – R 5

17 01 01

Cemento

R 13 – R 5

17 01 02

Mattoni

R 13 – R 5

17 01 03

Mattonelle e ceramiche

R 13 – R 5

17 01 07

Miscugli oscorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06

R 13 – R 5

17 03 02

Miscele bituminose, diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01

R 13 – R 5

17 05 04

Terre e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

R 13 – R 5

17 05 08

Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 17 05 07

R 13 – R 5

17 09 04

Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03

R 13 – R 5

191205

Vetro

R 13 – R 5

20 03 01

Rifiuti urbani non differenziati

R 13 – R 5

 

 


 

Attività di recupero (R12)

 

CER

Descrizione

Attività

Modalità e area di stoccaggio(*)

Peso specifico

Potenzialità istantanea

Potenzialità totale

Carta e Cartone

96.066 m3/a

pari a

22.197,24 t/a

15 01 01

Imballaggi in carta e cartone

R13-R 12

1 press container da 24 m3 + 1 cassone da 15 m3+ 8 big-bag (Area D)

0,2 t/m3

47 m3 o 9,4 t

20 01 01

Carta e cartone

19 12 01

Carta e cartone

Vetro

10 11 12

Rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alle voci 10 11 11

R13-R 12

1 cassone da 30 m3 +  5 big bag da 1 m3 ciascuno (Area H)

0,2 t/m3

35 m3 o 7 t

15 01 07

Imballaggi in vetro

16 01 20

Vetro

17 02 02

Vetro

19 12 05

Vetro

20 01 02

Vetro

Plastica

02 01 04

Rifiuti plastici

R13-R 12

1 press container da 24 m3+ 1 cassone da 15 m3 + 8 big bag da 1 m3 ciascuno (Area E)

0,2 t/m3

47 m3 o 9,4 t

07 02 13

Rifiuti plastici

12 01 05

Limatura e trucioli di materiali plastici

15 01 02

Imballaggi in plastica

16 01 19

Plastica

16 03 06

Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05

17 02 03

Plastica

19 12 04

Plastica e gomma

20 01 39

Plastica

Imballaggi e tessili

15 01 05

Imballaggi in materiali compositi

R13-R12

6 big bag da 1 m3 ciascuno (Area G)

0,07 t/m3

6 m3 o 0,42 t

15 01 06

Imballaggi in materiali misti

15 02 03

Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02

20 01 11

Prodotti tessili

19 12 08

Prodotti tessili

Pneumatici

16 01 03

Pneumatici fuori uso

R13-R 12

1 cassone da 30 m3(Area A)

0,2 t/m3

30 m3 o 6 t

Materiali isolanti

17 08 02

Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01

R13-R 12

1 cassone da 30  m3 + 5 big-bag (Area I)

0,20 t/m3

35 m3 o 7 t

17 06 04

Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01* e 17 06 03*

 

 

 

 

 

 

Ingombranti

20 03 07

Rifiuti ingombranti

R13-R 12

1 cassone da 30 m3 + 1 cassone da 15 m3 + 2 big-bag (Area F)

0,40 t/m3

47 m3 o 18,8 t

Legno

03 01 01

Scarti di corteccia e sughero

R13-R 12

Cumulo (area di stoccaggio pari a 75 m2, altezza media del cumulo pari a 2 m), (Area M)

0,2 t/m3

150 m3 o 30 t

03 01 05

Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04

03 01 99

Rifiuti non specificati altrimenti

15 01 03

Imballaggi in legno

17 02 01

Legno

19 12 07

Legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06

20 01 38

Legno diverso da quello di cui alla voce 20 01 37

 

 

 

 

 

Metalli ferrosi

10 02 10

Scaglie di laminazione

R13-R 12

2 cassoni da 30 m3 + 2 cassoni da 15 m3 + 8 big-bag (Area B)

0,30 t/m3

98 m3 o 29,4 t

12 01 01

Limatura e trucioli di materiali ferrosi

12 01 02

Polveri e articolato di materiali ferrosi

15 01 04

Imballaggi metallici

17 04 05

Ferro e acciaio

19 01 02

Materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti

19 12 02

Metalli ferrosi

20 01 40

Metallo

Metalli non ferrosi

10 08 99

Rifiuti non specificati altrimenti

R13-R 12

2 cassoni da 30 m3 + 2 cassoni da 15 m3 + 8 big-bag (Area C)

0,20 t/m3

98 m3 o 19,6 t

12 01 03

Limatura e trucioli di materiali non ferrosi

12 01 04

Polveri e particolato di materiali non ferrosi

16 01 18

Metalli non ferrosi

17 04 01

Rame, bronzo, ottone

17 04 02

Alluminio

17 04 03

Piombo

17 04 04

Zinco

17 04 06

Stagno

17 04 07

Metalli misti

19 10 02

Rifiuti di metalli non ferrosi

19 12 03

Metalli non ferrosi


 

 

Attività di recupero (R13 )

 

CER

Descrizione

Operazioni di recupero

Modalità di stoccaggio

Peso specifico

Potenzialità istantanea

(mc)

Potenzialità annua

(mc/a)

20 03 03

Residui della pulizia stradale

R 13

2 cassoni da 30 m3 (*)

1 t/m3

60 m3  o  60 t

9.720 m3/a pari a 9.720 t/a

19 08 12

Fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11

(*) = In luogo del cassone da 30 m3 potranno essere utilizzati due cassoni da 15 m3

 

Prescrizioni:

Tenere una gestione separata, con specifici registri, delle due singole linee impiantistiche (R12, R13 e R13/R5);

-                   Nella linea di trattamento R13/R5 la fase di messa in riserva è strettamente conessa alla successiva fase di recupero R5. In condizioni particolari quali fermi tecnici dell’impianto di trattamento, ovvero in relazione alla qualità merceologica del rifiuto conferito e dell’effettiva recuperabilità dello stesso nell’impianto in argomento, i rifiuti, nel rispetto delle potenzialità sopra indicate (37.071 t/anno), potranno essere gestiti anche per la sola fase di messa in riserva (R13) con il successivo conferimento presso impianti terzi autorizzati;

-                   La procedura relativa al conferimento di “Piccoli quantitativi dei rifiuti” di rifiuti inerti di cui al punto 3.3.4. della Relazione Tecnica Descrittiva potrà essere applicata anche ai rifiuti identificati con i CER 170504 “Terre e Rocce da Scavo, 170802 “Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 170801” e 170604 “Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 170601* e 170603*);

-                   Indicare, entro n. 60 (sessanta) giorni dalla notifica del presente provvedimento,  in planimetria la localizzazione della fossa a tenuta per le acque reflue provenienti dal servizio igienico, nonché le caratteristiche tecniche, la capacità in rapporto al numero degli operai che lavorano nell’impianto (calcolo abitanti equivalent); presentare ultima copia del formulario di avvenuto svuotamento della fossa a tenuta;

-                   Indicare, enro n. 60 (sessanta) giorni dalla notifica del presente provvedimento, in planimetria la localizzazione della cisterna dell’acqua potabile;

-                   In merito alle acque del piazzale sottooste a trattamento e recapitanti nel canale irriguo “La Porta”, sarà cura della Ditta l’evitare di istaurarsi fenomeni di lagunaggio adottando le opportune cautele atte ad evitare lo sviluppo di anofelismo;

-                   Nella relazione di previsione di impatto acustico redatta dall’Ing. E. Metildi vene presa in considerazione la classe di destinazione d’uso del territorio “esclusivamente industriale” a differenza dell’Ing. Angelone che, nella valutazione di impatto acustico presentata nel 2009 a corredo della precedente domanda di autorizzazione, considerava per la stessa classe urbanistica l’area come “prevalentemente industriale”: chiarirea a riguardo enro n. 60 (sessanta) giorni dalla notifica del presente provvedimento;

-                   Dovranno essere attuate tutte le cautele e misure preventive per l’incolumità del vicinato;

-                   Si dovranno utilizzare gli accorgimenti indicati nell’All.V, parte I, punto 4.1. del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.

4.           di stabilire che l’autorizzazione di cui al precedente punto 1) è concessa per un periodo pari ad anni dieci dalla data di emanazione del presente provvedimento, detto periodo risulta comprensivo sia della fase di costruzione che della fase di esercizio;

5.           di stabilire che l’autorizzazione di cui al punto 1)  è rinnovabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. N° 152/2006 e s.m.i e della L. R.  N° 45/2007 e s.m.i.

6.           di stabilire che l’esercizio dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:

-                   Documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 15);

-                   Comunicazione cui allegare una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti:

-                   L’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato;

-                    L’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;

-                    Il nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

7.           di disporre che entro centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla realizzazione deve presentare il certificato di collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto:

-                   La conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

-                   La funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire o da recuperare;

-                   L’idoneità delle singole opere civile ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-                    Il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-                    L’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;

-                   Le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

8.           di autorizzare la Ditta Spica, ai sensi delle disposizioni di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i., allo scarico delle acque di prima pioggia trattate, al formale irriguo adiacente il fronte est dell’impianto, nel rispestto delle seguenti prescrizioni:

-                   Rispetto delle prescrizioni di cui al Nulla Osta del Consorzio di Bonifica Interno “Bacino Aterno e Saggittario” rilasciato con note prot. n.n 4763 del 12.10.2011 e 4499 del 3.10.2013;

-                   Chiarire prima dell’avvio dell’impianto la significatività del corpo recettore; qualora lo stesso abbia portata nulla per più di 120 giorni all’anno è necessario che lo scarico assicuri il rispetto dei limiti della tabella 4 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., anziché di quelli della tabella 3 del medesimo allegato, come indicato i relazione;

-                   Le acque di scarico devono essere analizzate con cadenza semestrale mediante prelievo nel pozzetto di ispezione. I certificati analitici di tali verifiche devono essere tenuti a disposizione presso l’impianto per le verifiche di legge.

9.           di autorizzare la ditta SPICA srl alla emisione diffuse in atmosfera relativamente all’attività dell’impianto di recupero (R5) nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

-                   Adeguarsi automaticamente a eventuali nuove prescrizioni di legge, qualora più restrittive, in merito alle emissioni in atmosfera;

-                   Attenersi alle disposizioni di cui all’Allegato V alla parte Quinta del D.Lgs 152/2006 e condurre l’attività in modo che non vengano prodotte emissioni diffuse;

-                   Installare un contatore volumetrico dedicato alla rilevazione dei consumi di acqua utilizzata per il contenimento delle emissioni diffuse. Le letture del contatore volumetrico dovranno essere effettuate e registrate con cadenza settimanale nel periodo estivo (maggio/ottobre) e quindicinale nel periodo invernale (novembre/aprile) e tenute a disposizione per verifica dell’organo di controllo;

-                   Nella realizzazione dell’impianto di nebulizzazione e nell’installazione del contatore volumetrico a monte dell’impianto stesso deve essere tenuta in debita considerazione la necessità di evitare che nei periodi invernali il sistema possa andare fuori uso per via delle basse temperature;

-                   Annotare su apposito Registro delle Manutenzioni, vidimato dal competente settore della Provincia, le operazioni di manutenzione e le eventuali sostituzioni dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti;

-                   Effettuare le operazioni di manutenzione degli impianti di umidificazione/abbattimento con frequenza tale da mantenere costante l’efficienza degli stessi; la frequenza di dette operazioni di manutenzione deve essere almeno semestrale;

-                   Comunicare eventuali interruzioni del normale funzionamento dei sistemi di abbattimento entro le otto ore successive all’evento all’Amministrazione Provinciale dell’Aquila settore Ambiente ed Urbanistica, al Comune di Sulmona, al Distretto Provinciale dell’ARTA dell’Aquila, al Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica ASL di Avezzano – Sulmona – L’Aquila; in tali casi  l’attività deve essere interrotta fino al ripristino delle normali condizioni di esercizio;

-                   Per la valutazione delle misure degli inquinanti negli scarichi in atmosfera si applica quanto stabilito dal D.Lgs 152/2006 Parte Quinta, allegato VI e s.m.i.;

10.        di revocare  la determinazione dirigenziale n. DA21/1 del 07.01.2014 all’atto della comunicazione di entrata in esercizio dell’impianto in conformità a quanto autorizzato con il presente provvedimento  solo ai fini di provvedere al rilascia di un provvedimento autorizzatorio unico, fermo restando pareri, visti e precisazioni riportati alla predetta D.D.

11.        di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

12.        di richiamare la Ditta SPICA srl autorizzata, al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia dell’Aquila ed all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale dell’Aquila di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;

13.        di richiamare la Ditta SPICA srl all’osservanza di quanto previsto dal D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per oggetto “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i.;

14.        di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e s.m.i. e dell’art. 45 comma 16) della Legge Regionale 19.12.2007 n° 45 e s.m.i.;

15.        di obbligare la Ditta SPICA srl a trasmettere prima dell’avvio dell’impianto apposita polizza fideiussoria adeguata alla DGR n. 790/2007 e s.m.i., in conformità con le potenzialità e le operazioni di trattamento autorizzate con il presente provvedimento;

16.        di riservarsi l’adozione di ulteriori provvedimenti all’esito dell’accertamento della sussistenza dei requisiti soggettivi, di cui alla D.G.R. 29.11.2007, n. 1227;

17.        di fare salvi eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;

18.        di redigere il presente provvedimento in numero 1 originali, che viene notificato ai sensi di legge tramite il suap di compenza alla Ditta interessata;

19.        di trasmettere ai sensi del dell’art.208, comma 18 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. copia del presente provvedimento all’albo nazionale dei gestori ambientali- Sezione Regionale Abruzzo c/o Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura  di L’Aquila;

20.        di trasmettere copia del presente provvedimento all’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, all’ARTA Abruzzo sede centrale di Pescara, all’ARTA distretto provinciale dell’Aquila

21.        di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

 

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Ing. Gianfranco Piselli