IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Omissis
DETERMINA
Per
le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono
integralmente riportate:
di
fare proprie le determinazioni della conferenza dei servizi espresse nella
seduta del 04/06/2015 e contenuti dei successivi pareri pervenuti allo scrivente
servizio;
1.
di autorizzare ai sensi dell’art.
208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., la ditta
SPICA srl
alla realizzazione ed esercizio della riconfigurazione del “Polo Impiantistico” di recupero di
rifuiti non pericolosi (R5, R12, R13)
ubicato in loc. “Noce Mattei” del
Comune di Sulmona in un’area identificabile secondo le N.C.T. del Comune di
Sulmona al foglio n. 45, particelle nn. 72, 219 e 1010, per ua superficie
complessiva pari a ca. 7081 mq. L’impianto è composto dalle seguenti sezioni
impiantistiche:
1.
Sezione
relativa al trattamento e recupero dei rifiuti inerti (operazione di recupero
R13 –R5) per la produzione di materia prima seconda (M.P.S., aggregati
riciclati) da utilizzare, ad esempio, per ripristini ambientali, sottofondi
stradali ecc.;
2.
Sezione
relativa alla mera messa in riserva dei rifiuti (operazione di recupero R13)
per lo stoccaggio sia dei rifiuti da spazzamento stradale (CER 20 03 03) che
dei fanghi disidratati ed essiccati provenienti dal trattamento biologico delle
acque reflue (CER 19 08 12);
3.
Sezione
relativa al conferimento di rifiuti da sottoporre ad una prima selezione, per
lo più manuale, per l’eliminazione delle impurezze presenti nel rifiuto
conferito (operazione di recupero R12) con il conferimento successivo presso
impianti terzi di recupero. Nella presente sezione impiantistica saranno
conferite varie tipologia di rifiuto (legno, vetro, plastica ecc.) provenienti
da comparti di attività sia privati che pubblici.
2.
di approvare i seguenti
elaborati progettuali trasmessi dalla ditta
SPICA srl
relativamente all’autorizzazione di cui al precedente punto 1):
-
Relazione
tecnica descrittiva;
-
Allegati
alla Relazione tecnica descrittiva;
-
Documentazione
fotografica stato attuale;
-
Relazione
Geologica e idrogeologica;
-
Relazione
tecnica – Previsione di Impatto acustico;
-
Relazione
tecnica – Analisi micrometeorologica e valutazione dell’impatto sulla qualità
dell’aria;
-
Tav.
n.1 – Inquadramento territoriale – Quadro dei vincoli;
-
Tav.
n. 2 – Planimetria generale su base catastale;
-
Tav.
n. 3 – Stato autorizzativo dell’impianto recupero inerti;
-
Tav.
n. 4 – Stato futuro dell’impianto di recupero inerti e di R13 – R12;
-
Tav.
n. 5 – Sistema di raccolta delle acque meteoriche – Schema e particolari
costruttivi dell’impianto di raccolta acque;
-
Tav.
n. 6 – Sistema di abbattimento delle polveri – Schema dell’impuanto di
abbattimento delle polveri;
-
Tav
n. 7 – Impianto elettrico;
-
Tav.
n. 8 – Particolari costruttivi e macchinari.
3.
di specificare che nell’impianto
posso essere gestiti i seguenti rifiuti con le potenzialità e le operazioni di
trattamento di seguito evidenziate:
Attività
di recupero (R13 –R5)
CER |
Descrizione |
Operazioni di
recupero |
Potenzialità
istantanea |
Potenzialità
annua (t/a o m3/a) |
01 04 08 |
Scarti
di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07 |
R 13 – R 5 |
2407, 20 t. Corrispondenti a 1.416
mc |
37.071 t/anno Corrispondenti a
21.806,47 mc |
01 04 09 |
Scarti
di sabbia e argilla |
R 13 – R 5 |
||
01 04 13 |
Rifiuti
prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce
01 04 07 |
R 13 – R 5 |
||
10 02 02 |
Scorie
non trattate |
R 13 – R 5 |
||
10 09 06 |
Forme
e anime di fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 09
05 |
R 13 – R 5 |
||
10 09 08 |
Forme
e anime di fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 09 07 |
R 13 – R 5 |
||
10 10 08 |
Forme
e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 10 07 |
R 13 – R 5 |
||
10 12 03 |
Polveri
e particolato |
R 13 – R 5 |
||
10 12 06 |
Stampi
di scarto |
R 13 – R 5 |
||
10 12 08 |
Scarti
di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a
trattamento termico) |
R 13 – R 5 |
||
10 13 04 |
Rifiuti
di calcinazione e di idratazione della calce |
R 13 – R 5 |
||
10 13 11 |
Rifiuti
della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli
di cui alle voci 10 13 09 e 10 13 10 |
R 13 – R 5 |
||
16 11 02 |
Rivestimenti
e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni
metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 01 |
R 13 – R 5 |
||
16 11 04 |
Altre
rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni
metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03 |
R 13 – R 5 |
||
17 01 01 |
Cemento |
R 13 – R 5 |
||
17 01 02 |
Mattoni |
R 13 – R 5 |
||
17 01 03 |
Mattonelle
e ceramiche |
R 13 – R 5 |
||
17 01 07 |
Miscugli
oscorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui
alla voce 17 01 06 |
R 13 – R 5 |
||
17 03 02 |
Miscele
bituminose, diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 |
R 13 – R 5 |
||
17 05 04 |
Terre
e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03 |
R 13 – R 5 |
||
17 05 08 |
Pietrisco
per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 17 05 07 |
R 13 – R 5 |
||
17 09 04 |
Rifiuti
misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui
alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03 |
R 13 – R 5 |
||
191205 |
Vetro |
R 13 – R 5 |
||
20 03 01 |
Rifiuti
urbani non differenziati |
R 13 – R 5 |
Attività
di recupero (R12)
CER |
Descrizione |
Attività |
Modalità
e area di stoccaggio(*) |
Peso
specifico |
Potenzialità
istantanea |
Potenzialità
totale |
Carta e
Cartone |
96.066 m3/a pari a 22.197,24 t/a |
|||||
15 01 01 |
Imballaggi in carta e cartone |
R13-R 12 |
1 press container da 24 m3
+ 1 cassone da 15 m3+ 8 big-bag (Area D) |
0,2 t/m3 |
47 m3 o 9,4 t |
|
20 01 01 |
Carta e cartone |
|||||
19 12 01 |
Carta e cartone |
|||||
Vetro |
||||||
10 11 12 |
Rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alle
voci 10 11 11 |
R13-R 12 |
1 cassone da 30 m3 + 5 big bag da 1 m3 ciascuno (Area
H) |
0,2 t/m3 |
35 m3 o 7 t |
|
15 01 07 |
Imballaggi in vetro |
|||||
16 01 20 |
Vetro |
|||||
17 02 02 |
Vetro |
|||||
19 12 05 |
Vetro |
|||||
20 01 02 |
Vetro |
|||||
Plastica |
||||||
02 01 04 |
Rifiuti plastici |
R13-R 12 |
1 press container da 24 m3+ 1 cassone
da 15 m3 + 8 big bag da 1 m3 ciascuno (Area E) |
0,2 t/m3 |
47 m3 o 9,4 t |
|
07 02 13 |
Rifiuti plastici |
|||||
12 01 05 |
Limatura e trucioli di materiali plastici |
|||||
15 01 02 |
Imballaggi in plastica |
|||||
16 01 19 |
Plastica |
|||||
16 03 06 |
Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla
voce 16 03 05 |
|||||
17 02 03 |
Plastica |
|||||
19 12 04 |
Plastica e gomma |
|||||
20 01 39 |
Plastica |
|||||
Imballaggi
e tessili |
||||||
15 01 05 |
Imballaggi in materiali compositi |
R13-R12 |
6 big bag da 1 m3 ciascuno (Area G) |
0,07 t/m3 |
6 m3 o 0,42 t |
|
15 01 06 |
Imballaggi in materiali misti |
|||||
15 02 03 |
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e
indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02 |
|||||
20 01 11 |
Prodotti tessili |
|||||
19 12 08 |
Prodotti tessili |
|||||
Pneumatici |
||||||
16 01 03 |
Pneumatici fuori uso |
R13-R 12 |
1 cassone da 30 m3(Area A) |
0,2 t/m3 |
30 m3 o 6 t |
|
Materiali
isolanti |
||||||
17 08 02 |
Materiali da costruzione a base di gesso diversi
da quelli di cui alla voce 17 08 01 |
R13-R 12 |
1 cassone da 30
m3 + 5 big-bag (Area I) |
0,20 t/m3 |
35 m3 o 7 t |
|
17 06 04 |
Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle
voci 17 06 01* e 17 06 03* |
|||||
|
|
|
|
|
|
|
Ingombranti |
||||||
20 03 07 |
Rifiuti ingombranti |
R13-R 12 |
1 cassone da 30 m3 + 1 cassone da 15 m3
+ 2 big-bag (Area F) |
0,40 t/m3 |
47 m3 o 18,8 t |
|
Legno |
||||||
03 01 01 |
Scarti di corteccia e sughero |
R13-R 12 |
Cumulo (area di stoccaggio pari a 75 m2,
altezza media del cumulo pari a 2 m), (Area M) |
0,2 t/m3 |
150 m3 o 30 t |
|
03 01 05 |
Segatura, trucioli, residui di taglio, legno,
pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01
04 |
|||||
03 01 99 |
Rifiuti non specificati altrimenti |
|||||
15 01 03 |
Imballaggi in legno |
|||||
17 02 01 |
Legno |
|||||
19 12 07 |
Legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 |
|||||
20 01 38 |
Legno diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 |
|||||
Metalli
ferrosi |
||||||
10 02 10 |
Scaglie di laminazione |
R13-R 12 |
2 cassoni da 30 m3 + 2 cassoni da 15 m3
+ 8 big-bag (Area B) |
0,30 t/m3 |
98 m3 o 29,4 t |
|
12 01 01 |
Limatura e trucioli di materiali ferrosi |
|||||
12 01 02 |
Polveri e articolato di materiali ferrosi |
|||||
15 01 04 |
Imballaggi metallici |
|||||
17 04 05 |
Ferro e acciaio |
|||||
19 01 02 |
Materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti |
|||||
19 12 02 |
Metalli ferrosi |
|||||
20 01 40 |
Metallo |
|||||
Metalli
non ferrosi |
||||||
10 08 99 |
Rifiuti non specificati altrimenti |
R13-R 12 |
2 cassoni da 30 m3 + 2 cassoni da 15 m3
+ 8 big-bag (Area C) |
0,20 t/m3 |
98 m3 o 19,6 t |
|
12 01 03 |
Limatura e trucioli di materiali non ferrosi |
|||||
12 01 04 |
Polveri e particolato di materiali non ferrosi |
|||||
16 01 18 |
Metalli non ferrosi |
|||||
17 04 01 |
Rame, bronzo, ottone |
|||||
17 04 02 |
Alluminio |
|||||
17 04 03 |
Piombo |
|||||
17 04 04 |
Zinco |
|||||
17 04 06 |
Stagno |
|||||
17 04 07 |
Metalli misti |
|||||
19 10 02 |
Rifiuti di metalli non ferrosi |
|||||
19 12 03 |
Metalli non ferrosi |
Attività
di recupero (R13 )
|
||||||
CER |
Descrizione |
Operazioni
di recupero |
Modalità
di stoccaggio |
Peso
specifico |
Potenzialità
istantanea (mc) |
Potenzialità
annua (mc/a) |
20 03 03 |
Residui
della pulizia stradale |
R 13 |
2 cassoni da 30 m3 (*) |
1 t/m3 |
60 m3 o
60 t |
9.720
m3/a pari a 9.720 t/a |
19 08 12 |
Fanghi
prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da
quelli di cui alla voce 19 08 11 |
(*)
= In luogo del cassone da 30 m3 potranno essere utilizzati due
cassoni da 15 m3
Prescrizioni:
Tenere
una gestione separata, con specifici registri, delle due singole linee
impiantistiche (R12, R13 e R13/R5);
-
Nella
linea di trattamento R13/R5 la fase di messa in riserva è strettamente conessa
alla successiva fase di recupero R5. In condizioni particolari quali fermi
tecnici dell’impianto di trattamento, ovvero in relazione alla qualità
merceologica del rifiuto conferito e dell’effettiva recuperabilità dello stesso
nell’impianto in argomento, i rifiuti, nel rispetto delle potenzialità sopra
indicate (37.071 t/anno), potranno essere gestiti anche per la sola fase di
messa in riserva (R13) con il successivo conferimento presso impianti terzi
autorizzati;
-
La
procedura relativa al conferimento di “Piccoli
quantitativi dei rifiuti” di rifiuti inerti di cui al punto 3.3.4. della
Relazione Tecnica Descrittiva potrà essere applicata anche ai rifiuti
identificati con i CER 170504 “Terre e
Rocce da Scavo, 170802 “Materiali da
costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 170801” e 170604 “Materiali isolanti diversi da quelli di
cui alle voci 170601* e 170603*);
-
Indicare,
entro n. 60 (sessanta) giorni dalla notifica del presente
provvedimento, in planimetria la
localizzazione della fossa a tenuta per le acque reflue provenienti dal
servizio igienico, nonché le caratteristiche tecniche, la capacità in rapporto
al numero degli operai che lavorano nell’impianto (calcolo abitanti
equivalent); presentare ultima copia del formulario di avvenuto svuotamento
della fossa a tenuta;
-
Indicare,
enro n. 60 (sessanta) giorni dalla notifica del presente provvedimento,
in planimetria la localizzazione della cisterna dell’acqua potabile;
-
In
merito alle acque del piazzale sottooste a trattamento e recapitanti nel canale
irriguo “La Porta”, sarà cura della Ditta l’evitare di istaurarsi fenomeni di
lagunaggio adottando le opportune cautele atte ad evitare lo sviluppo di
anofelismo;
-
Nella
relazione di previsione di impatto acustico redatta dall’Ing. E. Metildi vene
presa in considerazione la classe di destinazione d’uso del territorio
“esclusivamente industriale” a differenza dell’Ing. Angelone che, nella
valutazione di impatto acustico presentata nel 2009 a corredo della precedente
domanda di autorizzazione, considerava per la stessa classe urbanistica l’area
come “prevalentemente industriale”: chiarirea a riguardo enro n. 60
(sessanta) giorni dalla notifica del presente provvedimento;
-
Dovranno
essere attuate tutte le cautele e misure preventive per l’incolumità del
vicinato;
-
Si
dovranno utilizzare gli accorgimenti indicati nell’All.V, parte I, punto 4.1.
del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.
4.
di stabilire che
l’autorizzazione di cui al precedente punto 1) è concessa per un periodo pari
ad anni dieci dalla data di
emanazione del presente provvedimento, detto periodo risulta comprensivo sia
della fase di costruzione che della fase di esercizio;
5.
di stabilire che
l’autorizzazione di cui al punto 1) è
rinnovabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. N° 152/2006 e s.m.i e della L.
R. N° 45/2007 e s.m.i.
6.
di stabilire che l’esercizio
dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente
documentazione:
-
Documentazione attestante la prestazione delle
garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 15);
-
Comunicazione cui allegare una dichiarazione del
direttore dei lavori che attesti:
-
L’ultimazione delle opere in conformità al progetto
approvato;
-
L’avvenuta
effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;
-
Il nominativo
del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e
documentate conoscenze tecniche;
7.
di disporre che entro
centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga
accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla
realizzazione deve presentare il certificato di collaudo dell’impianto stesso.
Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della
tipologia di impianto:
-
La conformità dell’impianto realizzato con il
progetto a suo tempo approvato;
-
La funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei
processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e
qualità dei rifiuti da smaltire o da recuperare;
-
L’idoneità delle singole opere civile ed
elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;
-
Il regolare
funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima
potenzialità;
-
L’idoneità
dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli
prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;
-
Le
attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti
da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali
recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori,
misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;
8.
di autorizzare la Ditta Spica,
ai sensi delle disposizioni di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i., allo scarico
delle acque di prima pioggia trattate, al formale irriguo adiacente il fronte
est dell’impianto, nel rispestto delle seguenti prescrizioni:
-
Rispetto
delle prescrizioni di cui al Nulla Osta del Consorzio di Bonifica Interno
“Bacino Aterno e Saggittario” rilasciato con note prot. n.n 4763 del 12.10.2011
e 4499 del 3.10.2013;
-
Chiarire
prima dell’avvio dell’impianto la significatività del corpo recettore; qualora
lo stesso abbia portata nulla per più di 120 giorni all’anno è necessario che
lo scarico assicuri il rispetto dei limiti della tabella 4 dell’allegato 5 alla
parte terza del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., anziché di quelli della tabella 3 del
medesimo allegato, come indicato i relazione;
-
Le
acque di scarico devono essere analizzate con cadenza semestrale mediante
prelievo nel pozzetto di ispezione. I certificati analitici di tali verifiche
devono essere tenuti a disposizione presso l’impianto per le verifiche di
legge.
9.
di autorizzare la ditta
SPICA srl alla emisione diffuse in atmosfera relativamente all’attività
dell’impianto di recupero (R5) nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
-
Adeguarsi automaticamente a eventuali nuove
prescrizioni di legge, qualora più restrittive, in merito alle emissioni in
atmosfera;
-
Attenersi alle disposizioni di cui all’Allegato V
alla parte Quinta del D.Lgs 152/2006 e condurre l’attività in modo che non
vengano prodotte emissioni diffuse;
-
Installare un contatore volumetrico dedicato alla
rilevazione dei consumi di acqua utilizzata per il contenimento delle emissioni
diffuse. Le letture del contatore volumetrico dovranno essere effettuate e
registrate con cadenza settimanale nel periodo estivo (maggio/ottobre) e quindicinale
nel periodo invernale (novembre/aprile) e tenute a disposizione per verifica
dell’organo di controllo;
-
Nella realizzazione dell’impianto di nebulizzazione
e nell’installazione del contatore volumetrico a monte dell’impianto stesso
deve essere tenuta in debita considerazione la necessità di evitare che nei
periodi invernali il sistema possa andare fuori uso per via delle basse
temperature;
-
Annotare su apposito Registro delle Manutenzioni,
vidimato dal competente settore della Provincia, le operazioni di manutenzione
e le eventuali sostituzioni dei sistemi di abbattimento delle emissioni
inquinanti;
-
Effettuare le operazioni di manutenzione degli
impianti di umidificazione/abbattimento con frequenza tale da mantenere
costante l’efficienza degli stessi; la frequenza di dette operazioni di
manutenzione deve essere almeno semestrale;
-
Comunicare eventuali interruzioni del normale
funzionamento dei sistemi di abbattimento entro le otto ore successive
all’evento all’Amministrazione Provinciale dell’Aquila settore Ambiente ed
Urbanistica, al Comune di Sulmona, al Distretto Provinciale dell’ARTA
dell’Aquila, al Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene Epidemiologia e
Sanità Pubblica ASL di Avezzano – Sulmona – L’Aquila; in tali casi l’attività deve essere interrotta fino al
ripristino delle normali condizioni di esercizio;
-
Per la valutazione delle misure degli inquinanti
negli scarichi in atmosfera si applica quanto stabilito dal D.Lgs 152/2006
Parte Quinta, allegato VI e s.m.i.;
10.
di revocare la determinazione dirigenziale n. DA21/1 del
07.01.2014 all’atto della comunicazione di entrata in esercizio dell’impianto
in conformità a quanto autorizzato con il presente provvedimento solo ai fini di provvedere al rilascia di un
provvedimento autorizzatorio unico, fermo restando pareri, visti e precisazioni
riportati alla predetta D.D.
11.
di prescrivere che nell’impianto
oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre
attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto
dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di
gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;
12.
di richiamare la Ditta SPICA srl autorizzata, al rispetto, per quanto
applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e
dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla
trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia dell’Aquila ed
all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale
dell’Aquila di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti
movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli
provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le
disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;
13.
di richiamare la Ditta SPICA srl all’osservanza di quanto previsto dal D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per oggetto “Regolamento
recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti”
e s.m.i.;
14.
di dare atto che
l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione
comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del
Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e s.m.i. e dell’art. 45 comma 16) della
Legge Regionale 19.12.2007 n° 45 e s.m.i.;
15.
di obbligare la Ditta SPICA srl a trasmettere prima
dell’avvio dell’impianto apposita polizza fideiussoria adeguata alla DGR n.
790/2007 e s.m.i., in conformità con le potenzialità e le operazioni di
trattamento autorizzate con il presente provvedimento;
16.
di riservarsi l’adozione di
ulteriori provvedimenti all’esito dell’accertamento della sussistenza dei
requisiti soggettivi, di cui alla D.G.R. 29.11.2007, n. 1227;
17.
di fare salvi eventuali ed
ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di
competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive
vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;
18.
di redigere il presente provvedimento in
numero 1 originali, che viene notificato ai sensi di legge tramite il suap di
compenza alla Ditta interessata;
19.
di trasmettere ai sensi del dell’art.208,
comma 18 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. copia del presente provvedimento all’albo
nazionale dei gestori ambientali- Sezione Regionale Abruzzo c/o Camera di
Commercio Industria Artigianato Agricoltura
di L’Aquila;
20.
di trasmettere copia del presente
provvedimento all’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, all’ARTA Abruzzo
sede centrale di Pescara, all’ARTA distretto provinciale dell’Aquila
21.
di disporre la pubblicazione del presente
provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino
Ufficiale della Regione Abruzzo.
Contro
il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente
Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.
IL
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Ing. Gianfranco
Piselli