Risoluzione: Genocido del popolo Armeno.

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma del consigliere Monticelli recante: Genocido del popolo Armeno;

 

UDITA l’illustrazione del consigliere Monticelli;

 

UDITO l’intervento del consigliere Ranieri;

 

DATO ATTO della non partecipazione al voto del consigliere Monaco;

 

All’unanimità

 

L’APPROVA

 

Nel testo che di seguito si trascrive

 

«IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTO CHE

-        nel 2015 ricorre il centenario del genocidio del popolo Armeno;

-        la comunità Armena di Roma ha richiesto a tutte le istituzioni un atto ufficiale di riconoscimento del genocidio del popolo Armeno in occasione delle commemorazioni del centenario di tale tragedia;

 

CONSIDERATO CHE

-        è meritevole sensibilizzare la cittadinanza sul genocidio del popolo Armeno avvenuto nel 1915 ad opera del governo Turco dell’epoca. Nel corso di questa autentica operazione di pulizia etnica un milione e mezzo di uomini, donne, bambini ed anziani furono deportati e massacrati per il solo fatto di appartenere ad una minoranza di razza, religione e cultura diverse da quella Turca;

-        il genocidio armeno fu precursore di quello purtroppo ben più famoso dell’olocausto ebraico ma fu coperto da una immensa coltre di silenzio e di indifferenza da parte delle potenze occidentali. Solo dopo la fine della seconda guerra mondiale il coraggio e la dedizione di alcuni intellettuali di origine armena hanno permesso di iniziare a far luce su una delle più grandi tragedie del XX secolo;

-        ancora oggi il genocidio armeno viene negato ufficialmente dal governo Turco e rimane uno degli ostacoli principali all’ingresso della Turchia nella UE;

-        attestati di solidarietà e mozioni di riconoscimento del genocidio armeno sono stati approvati in molti Comuni e Regioni italiane;

-        tale dramma storico è stato riconosciuto come genocidio dalla Commissione per i crimini di guerra dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 1948, dalla Sottocommissione per la promozione e la protezione dei diritti umani dell’ONU (1985 e 1986), dal Parlamento Europeo nel 1987 e nel 2000, dal Parlamento Italiano (da tutti i gruppi parlamentari) in data 17 novembre 2000 e finanche dalla stessa Corte marziale ottomana nel 1919;

 

RICORDATO CHE

-        il Tribunale permanente dei popoli ha riconosciuto, fra l’altro, che “lo sterminio delle popolazioni armene, con la deportazione e il massacro, costituisce un crimine imprescrittibile di genocidio ai sensi della convenzione del 9/12/1948 per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”;

 

CONSIDERATO CHE

-        recentemente, il Primo ministro del governo Turco ha offerto le sue condoglianze “ai nipoti degli Armeni uccisi nel 1915” ed auspicato che “gli Armeni che hanno perso la vita nelle circostanze dell’inizio del XX secolo riposino in pace”;

 

RILEVATO CHE

-        il genocidio è il più feroce e disumano fra i crimini, in quanto tende all’eliminazione di tutto un popolo, della sua identità, della sua cultura, della sua storia e della sua religione;

 

RICONOSCIUTA

-        la necessità che l’opinione pubblica approfondisca il dramma del popolo Armeno, affinché tali tragedie della storia siano di monito, soprattutto alle giovani generazioni;

 

ESPRIME

 

la propria piena solidarietà al popolo Armeno in occasione del centenario del “Grande Male” e nella sua battaglia per la verità storica e per la difesa dei diritti umani.

 

DISPONE

 

-        la più ampia diffusione della presente risoluzione affinché, l’intera cittadinanza abruzzese sia partecipe del sentimento di solidarietà verso il popolo Armeno;

-        di comunicare il presente atto al Consiglio per la Comunità Armena di Roma, affinché la Direzione del memoriale del genocidio della capitale armena Yerevan inserisca il Consiglio regionale dell’Abruzzo nella lista dei “Giusti” per la Memoria del Metz Yeghern (il Grande Male), insieme a tutte le altre istituzioni che hanno adottato simili risoluzioni».