D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. – L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i Ditta PAVIND Srl – SS 17 km 94,75 – 67039 Sulmona (Aq). Richiesta di autorizzazione regionale all’esercizio di impianto mobile Marca “DOPPSTADT”  Prodotto Vagliatrice, Tipo“SM 518 Profi” Matricola n.1225, n° di telaio W0952421592D38225, anno di costruzione 2009, per lo svolgimento di campagne di attività di recupero e/o smaltimento di rifiuti pericolosi e/o non pericolosi ai sensi dell’art. 208 comma 15 del D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 e s.m.i.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

Omissis

 

DETERMINA

 

Per le motivazioni indicate in  premessa, che qui si intendono integralmente riportate

 

1.           di autorizzare in via definitiva, ai sensi dell’art. 208, comma 15 del D.Lgs 3.04.2006, n. 152 e s.m.i. e della L.R. n. 45/2007 e s.m.i., art. 50, la Società PAVIND  S.R.L., con sede legale  in SS 17 km 94,75 – 67039 Sulmona (Aq),  all’esercizio di un impianto mobile di trattamento e recupero di rifiuti  speciali pericolosi e/o non pericolosi provenienti da diversi settori produttivi,  (vagliatura, selezione granulometrica, per la produzione di frazioni a granulometria idonea), marca Doppstadt, tipo PROFI SM518,  matricola n. W0952421592D38225 del 2009,  per le operazioni classificabili ai sensi degli allegati B e C alla parte quarta de D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i. come fase R 3 o R 5, nel caso in cui il trattamento consenta di generare materie prime seconde da avviare a commercializzazione, ovvero come operazione R12, R13 o D14 nei casi in cui i rifiuti trattati siano da destinare ad ulteriori attività di recupero o smaltimento, avente una potenzialità massima pari a 80 m³ /h;

2.           di stabilire che la presente autorizzazione, ai sensi dell’art. 208, comma 12 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., ha validità di anni dieci dalla data di notifica del presente provvedimento ed è rinnovabile, previa apposita domanda da presentarsi all’Autorità competente, almeno 180 giorni prima della scadenza della stessa, corredata da una relazione tecnica sullo stato di fatto dell’impianto mobile e delle sue apparecchiature nonché dagli eventuali provvedimenti assunti da altre regioni o province in ordine allo svolgimento delle campagne di attività, contenenti prescrizioni integrative od altro;

3.           di stabilire relativamente alle tipologie di rifiuto pericolosi e/o non pericolosi da trattare con l’impianto mobile, ai sensi del D.Lgs. n° 152/06, D.Lgs. n° 205/2010 allegato D, parte IV, nonché D.M. 5/2/98 e D.M. Ambiente n° 186 sono ricompresi nelle seguenti tipologie:

        Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali, nonché rifiuti dalle produzioni agricole e dalla lavorazione del legno (famiglie 01,0 2, 03);

        Rifiuti dell’industria tessile, dei processi chimici, dell’industria dei metalli e della plastica (famiglie 04, 07,10, 12);

        Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti, etc…(famiglia 15);

        Rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco (capitolo 16);

        Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (famiglia 17);

        Rifiuti prodotti da impianto di trattamento dei rifiuti (famiglia19);

        Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti dalla raccolta differenziata (famiglia 20).

Essi risultano  codificati e descritti nella seguente Tabella 1:

 


Codice CER

Descrizione rifiuto

Attività

Carta e cartone

 

150101 

imballaggi in carta e cartone

R12 - D14

200101 

carta e cartone

Vetro

 

101112

rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce 10 11 11

R12 - R5 - D14

150107 

imballaggi in vetro

160120 

vetro

170202 

vetro

191205 

vetro

200102 

vetro

Pneumatici

 

160103 

pneumatici fuori uso

R12 - D14

Plastica

 

020104 

rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi)

R12 - D14

070213 

rifiuti plastici

120105 

limatura e trucioli di materiali plastici

150102 

imballaggi in plastica

160119 

plastica

160306 

rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05

170203 

plastica

191204 

plastica e gomma

200139 

plastica

Imballaggi

 

150106 

imballaggi in materiali misti

R12 - D14

150203 

assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02

Inerti

 

010102

Rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi

R12 - R5 - D14

010408

Scarti di ghiaia e pietrisco diversi da quelli di cui alla voce O10404

010413

Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra diversi da quelli di cui alla voce O10407

020401

Terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle barbabietole

101201

Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico

101203

Polveri e particolato

101206

Stampi di scarto

101208

Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzioni (sottoposti a trattamento termico)

101304

Rifiuti di calcinazione  e di idratazione della calce

101311 

rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 10 13 09 e 10 13 10

170101 

cemento

170102 

mattoni

170103 

mattonelle e ceramiche

170107

miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06

170302 

miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01

170504

Terre e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 170301

170506

Fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce 170505

170604 

materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03

170802 

materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01

170904 

rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03

200301

Rifiuti urbani non differenziati

Legno

 

030101 

scarti di corteccia e sughero

R12 - D14

030105 

segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04

150103 

imballaggi in legno

170201 

legno

191207 

legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06

200138 

legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37

Rifiuti compostabili

 

020103

Scarti di tessuti vegetali

R12 - D14

020106

Feci animali, urine, letame (comprese le lettiere usate), effluenti raccolti separatamente e trattati fuori sito

020201

Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia

020301

Fanghi prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione dei componenti

020304

Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione

020701

Rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima

030301

Scarti di corteccia e sughero

200108 

rifiuti biodegradabili di cucine e mense

200201 

rifiuti biodegradabili

200302 

rifiuti dei mercati

Materiali ferrosi

 

120101 

limatura e trucioli di materiali ferrosi

R12 - D14

120102 

polveri e particolato di materiali ferrosi

101003

Scorie di fusione

Materiali non ferrosi

 

120103 

limatura e trucioli di materiali non ferrosi

R12 - D14

120104 

polveri e particolato di materiali non ferrosi

120113

rifiuti di saldatura

Fertilizzanti

 

040221

Rifiuti da fibre tessili grezze

R12 - D14

Fanghi

 

190805

Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane

R12 - D14

010409

Scarti di sabbia ed argilla

Altro

 

030308

Scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati

R12 - D14

100318

Rifiuti contenenti catrame della produzione degli anodi diversi da quelli di cui alla voce 100317

101212

Rifiuti delle operazioni di smaltatura diversi da quelli di cui alla voce 101211

101301

Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico

101314

Rifiuti e fanghi di cemento

160304

Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 160303

170508

Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 170507

190501

Parte di rifiuti urbani e simili non compostata

190503

Compost fuori specifica

190801

Vaglio

190802

Rifiuti dell'eliminazione della sabbia

190899

Rifiuti non specificati altrimenti

190999

Rifiuti non specificati altrimenti

191209

Minerali ( ad esempio sabbia, rocce)

191212

Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211

191302

Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni diversi da quelli di cui alla voce 191301

200202

Terra e roccia

200203

Altri rifiuti non biodegradabili

200303

Residui delle pulizie delle strade

 

Codice CER

Descrizione rifiuto

Attività

Plastica

 

160305*

Rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose

R12 - D14

Imballaggi

 

 

 

R12 - D14

150110*

Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati sa tali sostanze

Inerti

 

170106*

Miscugli o scorie di cemento, mattoni mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose

R12 - R5 - D14

170301*

Miscele bituminose contenenti catrame di carbone

170503*

Terra e roccia, contenenti sostanze pericolose

170507*

Pietrisco per massicciate ferroviarie, contenente sostanze pericolose

170603*

Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose

Legno

 

030104*

Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli truciolare e piallacci contenenti sostanze pericolose

R12 - D14

170903*

Altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose

191206*

Legno contenente sostanze pericolose

200137*

Legno contenente sostanze pericolose

 

Altro

 

101312*

Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose

R12 - D14

160303*

Rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose

170605*

Materiali da costruzioni contenenti amianto

161101*

Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose

170505*

Fanghi di dragaggio, contenente sostanze pericolose

170801*

Materiali da costruzione a base di gesso contaminati da sostanze pericolose

191211*

Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose

191301*

rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose

 

Vetro

 

170204*

Vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose

R12 - R5 - D14

 

4.           di stabilire che le caratteristiche di pericolosità dei rifiuti trattabili presso l’impianto dovranno essere definite in ogni singola campagna di attività dell’impianto mobile, con il  divieto di essere ammessi a trattamento quei rifiuti potenzialmente in grado di determinare condizioni di pericolo per l’ambiente e per gli operatori. 

5.           di stabilire che per  la gestione di tali rifiuti, la ditta dovrà effettuare, oltre ad una descrizione dettagliata dei rifiuti da gestire, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n°152/06 e s.m.i., anche una preventiva cernita e selezione, al fine di procedere alla lavorazione dei rifiuti separati al fine dell’ottenimento dei prodotti riutilizzabili (ex mps).

6.           di stabilire che la presente autorizzazione riguarda le operazioni di trattamento R3, R5, R12, R13 o D14 di cui all’Allegato C parte IV del  D.Lgs 152/06 e s.m.i.  per la produzione di prodotti da utilizzare nelle forme consentite dalle vigenti normative in materia nonché altri materiali, scarti, sovvalli e rifiuti non compatibili, da avviare a recupero e/o smaltimento nelle forme e le modalità stabilite dalla legge;

7.           di stabilire che, in ordine allo svolgimento delle singole campagne di attività, da avviare secondo le modalità stabilite nella D.G.R. n. 629 del 09.07.2008:

a.           devono essere adempiute tutte le condizioni previste dal comma 15 dell’art. 208 del D.Lgs.152/06 e s.m.i.;

b.           almeno 60 giorni prima dell’inizio di ogni campagna di attività, prima dell’installazione dell’impianto in un qualsiasi cantiere, il responsabile deve presentare alla Regione e/o Provincia nel cui  territorio si trova il sito prescelto, tutta la documentazione necessaria ai fini delle procedure ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs.152/06 e s.m.i. e darne contestuale comunicazione al Comune, all’ARTA ed alla Azienda USL, competenti per territorio;

c.           sono fatti salvi i compiti di vigilanza e controllo, in ordine al concreto utilizzo dell’impianto, da parte della Provincia, dell’ ARTA, delle Aziende ASL e del Comune, nel cui territorio sono effettuate le campagne di attività, per quanto di rispettiva competenza, nonché le disposizioni ed i provvedimenti degli Enti competenti in ordine alla operazioni di trattamento e smaltimento dei rifiuti;

d.           l’effettuazione delle singole campagne di attività è subordinata alla preventiva acquisizione del favorevole giudizio di compatibilità ambientale, di competenza statale o regionale, ove la vigente disciplina nazionale e regionale richieda lo svolgimento della procedura di VIA; qualora la stessa sia ritenuta necessaria, l’installazione dell’impianto, oggetto della presente autorizzazione, è sospesa fino alla definizione positiva della procedura di VIA;

8.           di stabilire inoltre, che dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni per la gestione dell’impianto:

a.           il macchinario dovrà essere utilizzato esclusivamente da personale qualificato e dotato di dispositivi di protezione individuale e, prima di ogni attivazione, si dovrà comunicare il nominativo e la qualifica di un direttore tecnico responsabile dell’impianto che dovrà garantire la custodia continuativa e la regolare conduzione dell’impianto stesso; la Ditta deve valutare il rischio dell’attività e prevedere gli accorgimenti necessari per la salute e la sicurezza dei lavoratori, secondo le vigenti normative in materia;

b.           l’utilizzo dell’impianto deve rispettare le prescrizioni contenute nel manuale d’uso dell’impianto; relativamente alle componenti elettro-meccaniche, si richiama il rispetto delle direttive comunitarie CE 98/37 (“direttiva macchine”);

c.           per l’esecuzione delle singole campagne di attività, le condizioni di funzionamento dell’impianto dovranno essere conformi al D.Lgs. 04/09/2002, n. 262 “Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto”;

d.           le operazioni di carico e scarico dei rifiuti devono avvenire in modo da evitare dispersioni incontrollate in atmosfera e sul suolo; relativamente al funzionamento dell’impianto si richiama al rispetto della normativa ambientale in materia di emissioni in atmosfera, inoltre nell’esercizio dell’impianto dovranno essere predisposti appositi sistemi atti a limitare la formazione delle polveri nelle operazioni connesse alle attività di cantiere ed alla movimentazione dei mezzi;

e.           deve essere dimostrata, qualora richiesta, l’attivazione della procedura per il rilascio del certificato prevenzioni incendi e, comunque, devono essere sempre disponibili nell’area di cantiere sistemi di rapido intervento nell’eventualità si sviluppino incendi;

f.            nel caso sia espressamente previsto da normative regionali o provinciali, dovrà essere preventivamente acquisita l’autorizzazione allo scarico delle acque ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

g.           per ogni singola attività la Ditta dovrà indicare all’Autorità competente l’impianto di recupero e/o smaltimento a cui verranno conferiti i rifiuti prodotti dalle stesse;

h.           il deposito dei rifiuti dovrà avvenire su superfici pavimentate o cementate e, qualora tali superfici non siano disponibili, utilizzando teloni impermeabili a difesa del suolo;

i.            in caso di blocco parziale o totale dell’attività dell’impianto a causa di eventuali incidenti, deve essere data comunicazione alla Provincia, al Comune, all’ARTA ed all’Azienda USL, competenti territorialmente;

j.            tutte le attrezzature costituenti l’impianto devono essere sottoposte a periodiche verifiche e manutenzioni al fine di garantirne e mantenerne l’efficienza, procedendo alle riparazioni e/o sostituzioni necessarie;

k.           durante lo svolgimento di ogni singola campagna di attività, una copia della presente autorizzazione deve essere sempre disponibile presso l’impianto;

l.            dovranno essere rispettate costantemente le norme tecniche previste dall’allegato 5 dal D.M. 5/2/98 e  D.M. 5/4/2006 n° 186;

m.         il deposito dei rifiuti da sottoporre alle operazioni di recupero (R3, R5, R12, R13 o D14) dovrà avvenire in aree dedicate (da indicare in apposita planimetria prima della campagna di attività) e ben separati tra loro (per tipologia) e da altri materiali recuperati;

n.           i rifiuti destinati al recupero e stoccati in cumuli dovranno essere separati tra di loro anche attraverso l’uso di barriere mobili o fisse tali da non generare miscelazione tra di loro;

o.           dall’attività di recupero, i rifiuti prodotti dovranno essere depositati temporaneamente ed in maniera separata, nonché conferite a ditte autorizzate al recupero e/o smaltimento;

p.           tutti i contenitori dei rifiuti (cassoni, fusti, recipienti vari, ecc.) devono possedere adeguati requisiti di resistenza, in relazione alle proprietà chimico-fisiche dei rifiuti stessi;

q.           tutte le aree destinate a contenere i rifiuti e le aree di deposito delle MPS prodotte dovranno essere provviste di apposita etichettatura riportante il rispettivo codice CER e la corrispondente descrizione, ovvero la tipologia del materiale recuperato e del rifiuto prodotto;

r.            per le tipologie di rifiuto prodotte a seguito di manutenzione delle apparecchiature in uso dall’azienda (ciclo produttivo), la ditta dovrà indicare con apposita cartellonistica ad ognuno di essi i codici relativi, in attesa dello smaltimento finale;

s.            le materie (ex mps) e i rifiuti ottenuti a seguito di trattamento con l’impianto mobile, depositati temporaneamente sul sito della campagna di attività, descritti nella relazione tecnica (da indicare negli elaborati grafici), dovranno essere rispettivamente recuperati e/o smaltiti senza determinare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, nonché per la flora e la fauna e senza causare inconvenienti da rumori, odori e/o emissioni polverulenti.

Inoltre, per lo svolgimento delle singole campagne di attività di recupero rifiuti con l’impianto mobile in oggetto, la ditta dovrà presentare (Regione e ARTA di competenza), apposita comunicazione contenente:

        la data di inizio e la data di termine della campagna;

        copia del contratto o della lettera di affidamento dei lavori relativi all’effettuazione della campagna oggetto di comunicazione;

        specifico diagramma giornaliero e settimanale che evidenzi fra le varie attività, il tempo di effettivo utilizzo dell’impianto in relazione allo svolgimento della campagna della comunicazione;

        i dati specifici inerenti l’attività, ad esempio:

-            descrizione delle caratteristiche dei rifiuti trattabili nell’impianto con relativa codifica (CER), quantità (in peso e volume);

-            relativo riferimento all’allegato I del D.M. 5/2/98 e s .m. integrazioni;

-            indicare la tipologia, quantità e destinazione dei rifiuti che si originano dall’attività di recupero (sovvalli, scarti, ecc.);

-            descrizione dettagliata del sito relativo alla campagna di attività, allegando una planimetria del sito in scala adeguata (minimo 1:1000), riportante l’esatta ubicazione dell’impianto, i confini dell’area prescelta per lo svolgimento dell’attività con indicazione delle tipologie di insediamenti esistenti nelle aree circostanti, al fine di valutare sotto il profilo ambientale i potenziali rischi correlati all’esercizio dell’impianto;

-            le modalità di esercizio (in ordine ad esempio allo svolgimento della specifica attività, alle verifiche, alle analisi di controllo, alla registrazione dei dati relativi all’attività);

-            il nominativo e qualifica professionale del tecnico responsabile della gestione del deposito  dei rifiuti, nonché il nominativo del personale di custodia;

Alla conclusione della campagna di attività con l’impianto mobile, la Ditta dovrà presentare relazione tecnica conclusiva contenente documentazione di chiusura cantiere. La stessa dovrà contenere:

        copia del registro di carico rifiuti, i quantitativi relativi ai singoli rifiuti prodotti e smaltiti, nonché idonea documentazione relativa  ai singoli quantitativi di prodotti (mps) ottenuti;

        predisporre idonea documentazione indicante la destinazione finale dei rifiuti e dei prodotti ottenuti a seguito di attività di recupero e conferiti, precisando in particolare la ragione sociale e la sede dell’impianto di destinazione, con gli estremi dell’autorizzazione rilasciata dall’Ente competente al suddetto impianto;

Tutta la documentazione sopra richiesta dovrà essere inviata agli Enti sopra citati per le rispettive valutazioni di competenza.

9.           di stabilire altresì, che:

a.           la presente autorizzazione ha validità sull’intero territorio nazionale, nei limiti ed alle condizioni stabilite dal comma 15 dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

b.           la garanzia finanziaria prevista dall’art. 208, comma 11, lett. g) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che deve essere prestata dall’interessato, al momento dell’avvio effettivo dell’esercizio dell’impianto, deve essere riferita ad ogni singola campagna di attività dell’impianto mobile, in relazione ai quantitativi ed alla tipologia di rifiuti oggetto dell’attività stessa; pertanto, per i cantieri allestiti nella Regione Abruzzo, dovrà essere prestata ai sensi della DGR n. 790/07, per i cantieri allestiti al di fuori della Regione Abruzzo si dovrà fare riferimento alla specifica normativa regionale vigente;

c.           si dovrà ottemperare da parte della Ditta agli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti - MUD), dall’art. 190 (Registro di carico e scarico) e dall’art. 193 (Trasporto dei rifiuti), comunicazioni, ..etc. del Decreto Legislativo 3.04.2006, n. 152 e s.m.i., nonché per quanto riguarda le attività nella Regione Abruzzo, alla trasmissione di una comunicazione, con cadenza semestrale, al Servizio Ambiente della Provincia di L’Aquila ed all’ARTA Abruzzo – Distretto Provinciale di L’Aquila, concernente la quantità di rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, in conformità con le disposizioni di cui alla DGR n. 778 del 11.10.2010; è fatto salvo, comunque, il rispetto di quanto prescritto in ordine al deposito temporaneo dei rifiuti ai sensi dell’art. 183 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

d.           è fatto obbligo di comunicare tempestivamente alle Autorità competenti, le eventuali variazioni relative all’impianto autorizzato o all’assetto societario;

e.           in caso di cessione dell’attività autorizzata la Ditta dovrà darne tempestiva comunicazione e contestualmente il subentrante dovrà chiedere la volturazione dell’autorizzazione allegando la necessaria documentazione; le autorizzazioni inerenti l’intero impianto verranno revocate nell’eventualità che il procedimento di volturazione abbia esito negativo;

f.            la presente autorizzazione deve essere sempre custodita, anche in copia, presso la sede legale della Ditta durante lo svolgimento di ogni singola campagna di attività, copia della stessa deve essere disponibile presso il sito operativo;

10.        di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

11.        di obbligare la Ditta beneficiaria del presente provvedimento, a prestare prima dell’avvio di ogni campagna adeguate garanzie finanziarie ai sensi della D.G.R. n. 790/2007 e s.m.i.; per tutta la durata delle operazioni di cantiere necessarie all’esercizio dell’impianto, la Ditta sia munita di adeguata polizza assicurativa a tutela di terzi, per eventuali danni derivanti dall’esercizio dell’attività  e di quanto altro ad esse connesso;

12.        di prescrivere che all’ingresso possono essere ammessi solo i rifiuti autorizzati e che quelli in uscita dall’impianto mobile devono essere assolutamente coerenti con la tipologia di discarica da individuarsi per il successivo smaltimento e/o recupero previsto dalla legge;

13.        di fare salve eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti e Organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia;  sono fatti salvi, infine, eventuali diritti di terzi;

14.        di stabilire che il presente provvedimento è soggetto a revoca o modifica, ove risulti accertata pericolosità o dannosità dell’attività esercitata e nei casi di violazione di legge, di normative tecniche e/o delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, con l’eventuale e conseguente applicazione dei provvedimenti previsti dalla parte IV del D.Lgs 3/04/2006, n. 152 e s.m.i.;

15.        di disporre l’invio del presente provvedimento alla Provincia di L’Aquila, all’ARTA Abruzzo - Distretto provinciale di L’Aquila, all’ARTA Abruzzo  - Direzione Centrale di Pescara,  nonché a tutte le Regioni ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano;

16.        di redigere il presente provvedimento in n. 1 originali, di cui uno viene notificato ai sensi di legge alla Società beneficiaria, attraverso il SUAP competente per territorio;

17.        di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente agli estremi, all’oggetto ed al dispositivo,  sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A).

 

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica del presente atto.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Ing. Gianfranco Piselli