Risoluzione: Variazione al progetto di relazione sulla strategia per la macroregione adriatico-ionica.

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma del consigliere Monticelli recante: Variazione al progetto di relazione sulla strategia per la macroregione adriatico-ionica;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere Monticelli;

 

UDITI gli interventi del consigliere Febbo e del presidente D'Alfonso;

 

a maggioranza statutaria espressa con voto palese

 

L'APPROVA

 

nel testo che di seguito si trascrive:

 

«Il Consiglio Regionale

 

ESAMINATO il Progetto di Relazione su una strategia dell’UE per la Regione Adriatica e Ionica presentata nella Commissione per lo Sviluppo Regionale in seno al Parlamento Europeo dal relatore On. Ivan Jakovcic;

 

VISTO il testo della mozione per una risoluzione del Parlamento Europeo;

 

RAVVISATA la necessità di apportare sostanziali ed essenziali modifiche al fine di rendere il testo del Progetto quanto più consono ed in linea con le esigenze della Regione Abruzzo;

 

IMPEGNA

 

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

 

·       ad attivarsi con ogni opportuna iniziativa nelle sedi istituzionali proprie allo scopo di operare le variazioni al Progetto di Relazione sulla Strategia per la macroregione adriatico - ionica (EUSAIR), del MEP Ivan Jakovcic, affinché si includano gli elementi contenuti nella seguente formulazione:

Si sottolinea l’importanza di promuovere con i paesi dei Balcani e del Mediterraneo, all’interno della Strategia macroregionale adriatico - ionica (EUSAIR), l’estensione dei corridoi della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T). In particolare, l'estensione nord - sud del corridoio Scandinavo - Mediterraneo al tratto Ancona - Pescara - Termoli - Bari e del corridoio Adriatico - Baltico all'intera costa adriatica italiana; una diramazione del corridoio Mediterraneo, che realizzi la relazione tra la penisola iberica, il centro Italia  ed i Balcani, con lo sviluppo delle Autostrade del Mare.

 

Si invitano i Paesi partecipanti ad adottare un'effettiva visione di sistema nella definizione delle priorità infrastrutturali e delle aree coperte dai corridoi europei, prediligendo l’implementazione di percorsi merci e passeggeri che riducano i tempi di percorrenza, i costi del trasporto e della logistica e le esternalità; nel consentire l’evoluzione di una rete ferroviaria e stradale frammentata, che si presenta disomogenea ed interrotta nello spazio, attraverso l’integrazione dei collegamenti mancanti e l’eliminazione dei colli di bottiglia. In tale contesto, si propone di colmare il gap infrastrutturale esistente, implementando l’alta velocità ferroviaria nel versante Adriatico, come connessione con i Balcani, e l’elevazione dell’attuale direttrice adriatica alla rete centrale, per il trasporto merci e passeggeri.

 

Migliorare la dimensione marittima e portuale relativa al cabotaggio, alle Autostrade del Mare ed alle crociere, tra le due sponde dell’Adriatico, sia nei percorsi nord - sud sia nelle rotte trasversali est - ovest, per soddisfare le esigenze di mobilità di elevata qualità per i territori della macroregione adriatico - ionica di alta rilevanza turistica e commerciale.

 

Consentire il riequilibrio dei flussi marittimi nella direzione est - ovest, con incremento di competitività dei porti dell’Adriatico e mediterranei rispetto a quelli dell’Europa centro - settentrionale.

 

Accrescere l’accessibilità ai nodi logistici e portuali dell’Adriatico, realizzando i collegamenti di ultimo miglio. Migliorare la logistica dei trasporti e favorire abitudini di viaggio più intelligenti, utilizzando al meglio le tecnologie più avanzate.

 

Promuovere i servizi aerei transfrontalieri, attraverso la realizzazione di progetti comuni, finalizzati a garantire ed incrementare i collegamenti all’interno della macroregione. Sistematica valorizzazione delle infrastrutture di trasporto: sviluppo del trasporto combinato per merci e passeggeri strada-mare, quale strumento finalizzato al raggiungimento di una maggiore coesione sociale ed economica tra gli Stati membri nonché alla riduzione della congestione stradale e quindi di emissioni di CO2».