IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA
la risoluzione a firma dei consiglieri Mariani, Monticelli e Berardinetti recante: Promozione ed incentivazione
dell’affidamento congiunto Esperto-Giovane;
all'unanimità
L’APPROVA
nel
testo che di seguito si trascrive:
«IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO
CHE i rappresentanti delle professioni tecniche della Regione Abruzzo (con nota
dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo del 29 settembre 2014) hanno evidenziato
che l’art. 263 del Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti (DPR
207/2010) stabilendo i requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi
di partecipazione alle gare dei servizi di architettura e ingegneria,
costituisce un elemento di chiusura del mercato dei lavori pubblici ai giovani
e/o comunque ai professionisti che non siano titolari di strutture di notevoli
dimensioni, in grado di garantire adeguato fatturato (degli ultimi anni) e un
numero notevole di dipendenti;
CONSIDERATO
CHE
- tale dispositivo determina di fatto
una chiusura del mercato alle giovani professioni dalle dimensioni allarmanti
nel momento in cui la crisi economica, che ha particolarmente colpito il
settore dei lavori pubblici, ha impedito alla stragrande maggioranza di
professionisti di conseguire e/o di conservare il possesso di tali requisiti,
determinando il rischio che il mercato dei lavori pubblici sia sempre più
riservato ad un numero molto limitato di soggetti erogatori di servizi tecnici
professionali;
- per comprendere la gravità della
situazione, basta fare riferimento alla tabella di sintesi dei dati censiti
dall'Agenzia delle Entrate, nell'ambito degli studi di settore per l'anno 2011
(redditi 2010) da cui si desume che su 141.618 contribuenti esaminati
dall'Agenzia delle Entrate solo 1.983 hanno fruito di un numero di
collaboratori (addetti) superiore a 5, per una percentuale pari all'1,4%. Ciò
significa che nelle gare, per le quali la stazione appaltante ha fissato un
numero di unità stimate superiore a cinque (che sono la stragrande maggioranza
delle gare che vengono bandite sul territorio nazionale), si è registrata di fatto
una chiusura, per l'accesso di strutture professionali al mercato dei lavori
pubblici, mediamente pari al 98,6%;
VISTO
CHE
- tutto ciò contrasta in modo palese con
i principi comunitari sulla libera concorrenza e sulla necessità di aprire il
mercato alle PMI (Piccole e Medie Imprese) ed ai piccoli e medi operatori
economici;
- l'art. 263, in particolare il comma 1,
lettera a), fissando in modo automatico il fatturato degli ultimi cinque anni,
quale requisito per l'accesso alle gare per l'affidamento di servizi di
architettura e ingegneria, contrasta in modo evidente con l'art. 41, comma 2
del Codice dei Contratti (D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.), che così recita:
- Art. 41, comma 2 - Capacità economica
e finanziaria dei fornitori e dei prestatori di servizi:
"
... Sono illegittimi i criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti
di accesso connessi al fatturato aziendale ... "
RICORDATO
CHE
- di recente con nota del 20 maggio 2014
l’AVCP ha chiarito che le stazioni appaltanti, nella definizione dei requisiti
di capacità tecnico-organizzativa ed economica-finanziaria, devono applicare
l’articolo 41, comma 2 del Codice, secondo cui " ... Sono illegittimi i
criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti di accesso connessi al
fatturato aziendale .... "
RILEVATO
CHE
- è necessario aprire il mercato del
lavoro ai giovani professionisti abruzzesi, oggi esclusi dalla maggior parte
degli incarichi delle stazioni appaltanti regionali;
La
proposta del mondo delle professioni si traduce in un invito a:
1. aggiornare periodicamente l’elenco dei
professionisti da inserire negli elenchi di cui al D.Lgs.
163/2006 creando una sezione dedicata ai "giovani professionisti",
dove per "giovani professionisti" si intendono i soggetti iscritti al
competente Ordine/Collegio per l’esercizio della professione da meno di cinque
anni e/o i soggetti con età inferiore a 35 anni;
2. sollecitare le Pubbliche
Amministrazioni del territorio regionale a ricorrere al modello
dell’affidamento congiunto "Esperto-Giovane" per gli incarichi di
progettazione e direzione lavori;
CONSTATATO
CHE
- tale situazione riveste carattere di
urgenza, in quanto le stazioni appaltanti, nella predisposizione dei bandi per
gli affidamenti di servizi tecnico professionali, continuano a prevedere
sistematicamente criteri che limitano l’accesso ai giovani professionisti;
- incentivare il meccanismo proposto dal
mondo delle professioni significa dare la possibilità ai giovani professionisti
di intraprendere un percorso professionale e lavorativo offrendo loro, al
contempo, un momento di crescita basato sul confronto tra vecchie e nuove
generazioni;
alla
luce di quanto sopra esposto;
IMPEGNA
il Presidente e la Giunta regionale
nell'ambito
delle proprie competenze, a sensibilizzare le stazioni appaltanti della Regione
Abruzzo affinché provvedano:
1. all’aggiornamento periodico dell’elenco
dei professionisti da inserire negli elenchi di cui al D.Lgs.
163/2006 creando una sezione dedicata ai "giovani professionisti",
dove per "giovani professionisti" si intendono i soggetti iscritti al
competente Ordine/Collegio per l’esercizio della professione da meno di cinque
anni e/o i soggetti con età inferiore a 35 anni;
2. ricorrere al modello dell’affidamento
congiunto "Esperto-Giovane" per gli incarichi di progettazione e
direzione lavori».