IL
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Omissis
DETERMINA
Per
le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono
integralmente riportate:
1.
di
fare proprio il contenuto dei verbali delle conferenze
dei servizi tenutesi in data 24 marzo
2011 e 9 maggio 2013, richiamati in premessa;
2.
di
approvare, ai sensi dell’art. 208 del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e s.m.i., dell’art. 45 della Legge
Regionale 19.12.2007 n. 45 e s.m.i., nonché ai sensi delle disposizioni
nazionali di cui all’art. 124 e 269 del citato D.Lgs. 152/2006 e s.m.i, il
progetto presentato dalla Ditta MAGMA SPA – sede legale Via Di Pietro
Adalgiso, 10 CHIETI SCALO e sede operativa in Chieti Scalo Via Papa Leone XIII
di Chieti Scalo. C.F e P.I. 01336230683 Foglio di mappa n.110 particella n. 94
per complessivi 13.036 mq per l’esercizio di un impianto esistente consistente
in operazioni di cernita e separazione delle frazioni tipologicamente diverse,
riduzione volumetrica medinate pressatura, triturazione, imballaggio di rifiuti
speciali non pericolosi ubicato nel Comune di Chieti in località Chieti Scalo Via Papa Leone XIII,
Zona Industriale Salvaiezzi. R13/R3, progetto costituito dagli elaborati citati
in premessa che qui di seguito si riportano:
RT |
Relazione tecnica (Redatta LACI
srl) e relativi allegati di seguito descritti. |
-- |
11/11/2008 |
1 |
Carta d’assieme |
1:100.000 |
11/11/2008 |
2 |
Corografia |
1:25.000 |
11/11/2008 |
3 |
Stralcio Piano
Regionale Paesistico |
1:25.000 |
11/11/2008 |
4 |
Stralcio Carta del Vincolo Idrogeologico |
1:25.000 |
11/11/2008 |
5 |
Piano Stralcio Difesa Alluvioni - PSDA |
1:25.000 |
11/11/2008 |
6 |
Piano di bacino per l’Assetto Idrogeologico - PAI |
1:25.000 |
11/11/2008 |
7 |
Stralcio di mappa
catastale |
1:2000 |
11/11/2008 |
8 |
Carta
geologica |
f.s. |
11/11/2008 |
9 |
Prospetto
stratigrafico |
-- |
11/11/2008 |
11 |
Planimetria
con l’individuazione dei fabbricati limitrofi
|
1:5000 |
11/11/2008 |
12 |
Carta Uso del
Suolo |
1:25000 |
11/11/2008 |
13 |
Stralcio
P.R.G. |
-- |
11/11/2008 |
15 |
Garanzie
finanziarie |
-- |
11/11/2008 |
DF |
Documentazione
fotografica |
-- |
11/11/2008 |
All. B |
Scheda
informativa generale |
-- |
11/11/2008 |
All. INT.1 |
Relazione tecnica integrativa (Redatta LACI srl) |
-- |
14/12/2009 |
All. INT.11 |
Valutazione del rumore
prodotto da attività di cernita e recupero di materiali plastici e cartacei
(Redatta Ing. Domenico Caiano) |
-- |
22/07/2008 |
All. INT.Rel.Geol. |
Relazione geologica,
idrogeologica e geotecnica (Redatta Dott.Geol.
Armando Mazzei) |
-- |
Agosto 2009 |
All.RT |
Relazione tecnica integrativa (Redatta LACI srl) con allegati |
-- |
05.09.2012 |
All.1 |
Piante, prospetti e sezioni |
-- |
Settembre 2012 |
All.2 |
Layout del sito |
-- |
Settembre 2012 |
All.3 |
Planimetria dello stabilimento con
l’individuazione delle reti tecnologiche |
-- |
Settembre 2012 |
All.4 |
Prospetto e disposizione planimetria
dell’impianto di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia |
-- |
-- |
3.
di autorizzare la Ditta indicata in oggetto alla realizzazione ed
alla gestione dell’impianto di cui al
precedente punto 2), presso il quale possono essere avviati a recupero rifiuti
meglio identificati nella
tabelle che seguono
e secondo le potenzialità e le modalità ivi meglio specificate.
TABELLA1
TIPO-LOGIA |
CODICE CER |
DESCRIZIONE
RIFIUTO |
TIPO
DI
OPERAZIONE
DI
RECUPERO |
QUANTITA-TIVO
MAX ISTANTANEO DI STOCCAGGIO R13
(ton) |
QUANTITA-TIVI
MAX EFFETTIVI PER GARANZIE FINANZIARIE R3
(ton/anno) |
COMITATO V.I.A.
QUANTITATIVO POTENZIALITA’ TECNICA R3 (tonn/anno) |
|||||||||
1.1 |
15
01 01 15
01 05 15
01 06 20
01 01 |
Rifiuti
di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati anche di imballaggi. |
b)
R13 e R3 |
30 |
6.000 |
12.000 |
|||||||||
1.2 |
15
02 03 |
Scarti
di pannolini e assorbenti. |
b)
R13 e R3 |
30 |
6.000 |
12.000 |
|||||||||
6.1 |
02
01 04 15
01 02 19
12 04 20
01 39 |
Rifiuti
di plastica, imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per liquidi,
con esclusione dei contenitori per fitofarmaci e presidi medico-chirurgici. |
R13
e R3 |
100 |
11.000 |
22.000 |
|||||||||
6.2 |
07
02 13 12
01 05 |
Sfridi,
scarti, polveri e rifiuti di materie plastiche e fibre sintetiche. |
R13
e R3 |
20 |
2.000 |
4.000 |
|||||||||
TOT. 5 TIPO-LOGIE |
18
CODICI |
---- |
|
|
25.000
ton/anno |
50.000
ton/anno |
|||||||||
|
Aree di
deposito
|
Superficie area totale in mq. Capacità
area |
Potenzialità istantanea massima
giornaliera teorica in
tonnellate |
Potenzialità istantanea massima
giornaliera richiesta in
tonnellate |
Cassone/containers capacità 25/40 mc cad.Contenitore
capacità di 1,5 mc.cad |
COMITATO V.I.A. QUANTITATIVO POTENZIALITA’ TECNICA R3 (tonn/anno) |
Luogo di deposito rifiuti esterno capannone/ interno
capannone |
|
|||||||
|
Area di messa in riserva tip. 6.1, 6.2 e 9.1 |
202,0 mq
complessivi 202 mq da
adibire a rifiuti |
175 (7 cass. da
25 mc x 1 ton/mc) |
250 |
Cassone
scarrabile |
|
esterno
capannone |
|
|||||||
|
Area di messa in riserva tip. 6.1, 6.2 rifiuti di plastica |
156 mq
complessivi 109 mq da
adibire a rifiuti |
327 (109 mq x h 3 m x 1 ton/mc.) |
Cumulo |
interno
capannone |
|
|||||||||
|
Area di
accettazione e conferimento impianto di separazione e pressatura |
58 mq
complessivi 40,6 mq da adibire a rifiuti |
122 (40,6 mq x h 3 m x 1 ton/mc.) |
Cumulo |
interno
capannone |
|
|||||||||
|
Area di
accettazione e conferimento impianto di selezione materiale |
79,2 mq
complessivi 55,4 mq da adibire a rifiuti |
166 (55,4 mq
x h 3 m x 1 ton/mc.) |
cumulo |
interno
capannone |
|
|||||||||
|
Area di accettazione e conferimento impianto di
pressatura |
236 mq
complessivi 165 mq da adibire a rifiuti |
495 (165 mq
x h 3 m x 1 ton/mc.) |
cumulo |
interno
capannone |
|
|||||||||
|
Area di
accettazione e conferimento impianto di triturazione |
93 mq
complessivi 65 mq da adibire a rifiuti |
195 (65 mq x h 3
m x 1 ton/mc.) |
cumulo |
interno
capannone |
|
|||||||||
|
Area di conferimento separazione
cellulosa |
42,5 mq
complessivi 30 mq da adibire a rifiuti |
90 (30 mq
x h 3 m x 1 ton/mc.) |
cumulo |
interno
capannone |
|
|||||||||
|
Area
messa in riserva R13 tip.
1.1 e 1.2 di carta, cartone e pannolini. |
120 mq
complessivi 84 mq da adibire a deposito |
252 (84 mq x h 3
m. x 1 ton/mc.) |
balle |
interno capannone |
|
|||||||||
|
Altre
aree di deposito adiacente capannone |
333 mq
complessivi 333 mq da
adibire a deposito |
990 (330 mq x h
3 m. x 1 ton/mc.) |
balle |
esterno capannone |
|
|||||||||
|
Area
di deposito temporaneo rifiuti prodotti 15 01 02 15
02 03 19
12 04 19
12 12 20
01 39 |
100 mq
complessivi 70 mq
disponibili da adibire a rifiuti |
210 (70 mq x h 3
m. x 1 ton/mc.) |
|
cumuli |
interno capannone |
|
||||||||
|
Area
di deposito temporaneo rifiuti prodotti da conferire ad altri impianti di
recupero 15
01 02 15
02 03 19
12 04 19
12 12 20
01 39 |
169 mq
complessivi 118 mq
disponibili da adibire a rifiuti |
350 (118 mq x h
3 m. x 1 ton/mc.) |
|
cumuli |
interno capannone |
|
||||||||
|
Altre
aree di stoccaggio ex
mps di
carta e cartone |
110 mq
complessivi 77 mq
disponibili da adibire a non rifiuti (ex msp) |
231 (77 mq x h 3
m. x 1 ton/mc.) |
|
balle |
interno capannone |
|
||||||||
|
Altre
aree di stoccaggio ex
mps di
cellulosa/ poliaccoppiati |
120 mq
complessivi 84 mq
disponibili da adibire a non rifiuti (ex msp) |
252 (84 mq x h 3
m. x 1 ton/mc.) |
|
balle |
interno capannone |
|
||||||||
|
Totale tonn. |
3.853 |
250 |
|
25.000 |
|
|
||||||||
4.
di stabilire che l’autorizzazione indicata al precedente punto 3)
è condizionata al rispetto delle condizioni stabilite negli elaborati
progettuali esaminati nel corso del procedimento istruttorio, sopra indicati, e
alle seguenti condizioni e prescrizioni:
-
Divieto di asportare e/o
pavimentare i terreni salvo i casi autorizzati con bonifica in corso, e dagli
altri casi muniti dei titoli autorizzativi di legge che abbiano espletato
indagini di qualità ambientale dei siti;
-
E’ necessario prevedere un sistema
di aspirazione di idonee dimensioni al fine di consentire il contenimento e
l’abbattimento delle polveri;E’ necessaio posizionare un piezometro a valle
idrogeologica dell’impianto di monitoraggio;
-
E’ necessario contenere le
emissioni diffuse all’interno attraverso bagnatura e lavaggio periodico della pavimentazione;
-
Dovranno
essere rispettate costantemente le norme tecniche previste dall’allegato 5 dal
D.M. 5/2/98 e D.M. 5/4/2006 n. 186;
-
Dovrà
essere garantito l’abbattimento delle polveri prodotte in fase di lavorazione;
-
Per ogni
tipologia di rifiuto, dovranno essere distinte e ben evidenziate con
cartellonistica le rispettive aree di stoccaggio, trattamento e deposito
materia prima seconda;
-
Dovranno
essere utlizzate delle barriere per separare le varie tipologie di rifiuto e/o
le MPS prodotte (ad esempio del tipo prefabbricato new jersy);
-
I rifiuti
prodotti dall’attività di recupero dovranno essere depositati temporaneamente
all’interno dei containers in sosta nell’area designata dalla Ditta ed avviati
a recupero e/o smaltimento in idonei impianti autorizzati;
-
Il tempo
di deposito temporaneo dei rifiuti prodotti a seguito dell’attività svolta
dalla Ditta, dovrà essere quello dettato dalle norme tecniche vigenti;
-
Sia le
aree coperte che quelle scoperte devono essere attrezzate e gestite in modo da
prevenire lo sviluppo di incendi con l’utilizzo di sistemi quali i rilevatori
automatici d’incendio, sentiti anche i VV. FF. Infatti, dalla combustione dei
rifiuti contenenti plastica, si liberano varie sostanze chimiche tossiche e
pericolosi, tra cui la temibile diossina, sostanza altamente cancerogena;
-
Devono
essere evitati tutti i ristagni di acqua, con particolare riguardo a quelli
provenienti da precipitazioni meteoriche”…omissis …” perché responsabili dello
sviluppo delle zanzare”;
-
Periodicamente,
e comunque almeno due volte l’anno, devono essere effettuati, a cura dei
soggetti abilitati, interventi di disinfestazione contro ratti, mosche e
zanzare etc;
-
La
gestione dell’impianto, dovrà essere sempre tale da non arreecare fastidio e/o
nocumento al vicinato;
5.
di stabilire che l’autorizzazione di cui al precedente punto 3),
è concessa per un periodo di 10 anni (dieci) dalla data di
notifica del presente provvedimento, per il tramite del competente SUAP, ed è
comprensiva sia della fase di realizzazione che di gestione dell’impianto;
6.
di precisare che l’autorizzazione di cui al precedente punto 3),
è prorogabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e dalla L.R.
45/07 e s.m.i., su istanza motivata da parte della Ditta interessata;
7.
di stabilire che l’esercizio dell’impianto, è preceduto
dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:
·
documentazione
attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto
stabilito nel seguente punto 14);
·
comunicazione
alla quale deve essere allegata un dichiarazione del Direttore dei Lavori
contenente:
-
l’ultimazione
delle opere in conformità al progetto approvato;
-
l’avvenuta
effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;
-
il
nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee
e documentate conoscenze tecniche;
·
data di
avvio dell’impianto;
·
documentazione
comprovante il regolare adempimento alle procedure di cui al D.P.R. n.
380/2001, certificato di agibilità dell’impianto, reso dall’Autorità Competente
ai sensi delel vigenti normative in materia;
·
copia
della autorizzazione prevista dal D.P.R. n. 151/2011 e s.m.i. in materia di
antincendio e predisposizione di presidi di protezione cosi come richiesti
dalla medesima normativa;
·
Copia
istanza di cancellazione dall’iscrizione al RIP presso la Provincia di Chieti
inerente l’esercizio dell’attività in procedura semplificata;
1.
di prescrivere che il titolare e/o gestore dell’impianto, nel
momento del conferimento dei rifiuti, ha l’obbligo di effettuare i seguenti
adempimenti:
a.
accertare
che il conferitore sia munito di regolare iscrizione all’Albo Nazionale dei
Gestori Ambientali;
b.
in caso
di conferimenti effettuati da parte di privari cittadini: i rifiuti possono
essere accettati nei limiti quantitativi e nelle frequenze direttamente
connesse alla normale attività domestica e, comunque, nel rispetto del
Regolamento di igiene urbana del Comune ove ha sede l’impianto;
c.
i
conferimenti di rifiuti effettuati dai soggetti di cui alla tipologia prevista
dall’art. 266, comma 5, D.Lgs 152/2006 s.m.i., possono avvenire esclusivamente
per le tipologie riconducibili alla propria attività di commercio ambulante.
Nei casi di cui
alle lettere b), c) il gestore dell’impianto, laddove vengano accettati i
conferimenti di rifiuti, ha l’obbligo di annotare nel registro di carico e
scarico le seguenti informazioni: estremi identificativi del produttore e/o
trasportatore del rifiuto comprensivi del codice fiscale del soggetto
trasportatore, descrizione del rifiuto, luogo di produzione del rifiuto,
indicazione del mezzo e della targa con il quale il rifiuto è stato
trasportato. In caso di conferimenti anomali il titolare e/o gestore dell’impianto
ha altresì l’obbligo di segnalare le predette irregolarità agli Organi di
Controllo competenti per territorio;
2.
disporre che entro 180 giorni (centottanta) dalla
comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su
motivata istanza dell’interessato,
la Ditta interessata presenti il
certificato di collaudo dell’impianto. Detto certificato deve attestare,
tra l’altro, in funzione anche della
tipologia di impianto:
-
la
conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;
-
la
funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento e
recupero, in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire;
-
l’idoneità
delle singole opere civili ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i
rispettivi risultati funzionali;
-
il
regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di
massima potenzialità;
-
l’idoneità
dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli
prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;
-
la
predisposizione e l’attuazione delle
attività di monitoraggio, di controllo e di caratterizzazione previste
nell’allegato parere ARTA Abruzzo;
3.
di prescrivere che nell’impianto oggetto della
presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività afferenti
alla gestione dei rifiuti e, così come già previsto dalle vigenti norme
regionali, ogni modifica agli impianti e/o attività di gestione deve essere
preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;
4.
di precisare che la presente autorizzazione è
subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni:
-
deve
essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, la incolumità, il benessere
e la sicurezza della collettività e dei singoli;
-
deve
essere garantito il rispetto delle esigenze igienico sanitarie ed evitato ogni
rischio di inquinamento dell’aria, dell’acqua del suolo e del sottosuolo,
nonché ogni inconveniente derivante da rumori ed odori;
-
devono
essere salvaguardate la fauna e la flora e deve essere evitato ogni degrado
dell’ambiente e del paesaggio;
-
devono
essere promossi, con l’osservanza di criteri di economicità ed efficienza,
sistemi tendenti a favorire il riciclo, il riutilizzo ed il recupero di materie
prime ed energia;
5.
di richiamare la Ditta
interessata al rispetto, per quanto
applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e
dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla
trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia di CHIETI ed all’ARTA - Distretto
Provinciale di CHIETI di una
comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e
la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli
fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del
11.10.2010;
6.
di richiamare la Ditta all’osservanza
degli adempimenti e degli obblighi
derivanti dalle vigenti normative che
regolano il sistema
informatico di controllo
della tracciabilità dei rifiuti (S.I.S.T.R.I.), come da ultimo
disciplinato dal D.L. n. 101/2013, convertito con modificazioni in L. n.
125/2013;
7.
di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute
nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti
dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e
dell’art. 45, comma 16) della Legge Regionale 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.;
8.
di obbligare la Ditta beneficiaria del
presente provvedimento, a prestare
prima dell’avvio dell’impianto adeguate garanzie finanziarie ai sensi della
D.G.R. n. 790/2007 e s.m.i.; per tutta la durata delle operazioni di cantiere
necessarie alla realizzazione dell’impianto, la Ditta sia munita di adeguata
polizza assicurativa a tutela di terzi, per eventuali danni derivanti dalla realizzazione
delle opere e di quanto altro ad esse connesso;
9.
di stabilire che, in relazione al vigente
quadro normativo concernente la disciplina dell’utilizzazione delle terre e
rocce da scavo, in particolare gli artt.li 184-bis, 185 e 186 del D.Lgs. 152/06
e s.m.i. e il D.M. 10 agosto 2012, n. 161, art. 5, nel caso in cui, nella fase
di realizzazione dell’impianto, si rendessero necessari movimenti di terra, ancorché di modesta
entità, non previsti nel progetto che si approva con il presente provvedimento,
per materiali da scavo derivanti dalla
realizzazione dell’opera utilizzati nel corso dello stesso o di un successivo
processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi,
almeno novanta giorni prima dell’inizio dei lavori, la Ditta è tenuta a
ottemperare agli adempimenti previsti dalla normativa di settore;
10.
di fare salve eventuali e ulteriori autorizzazioni, visti pareri,
nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti e Organismi, nonché le
altre disposizioni e direttive vigenti in materia; si precisa in tal senso che
la presente autorizzazione viene rilasciata nei limiti di quanto disposto dalle
vigenti normative in campo ambientale e che, gli ulteriori provvedimenti di
natura edilizia e di igiene e sanità, da emanarsi da parte delle competenti
Autorità, devono essere richiesti e/o acquisiti successivamente al rilascio
della presente autorizzazione; sono fatti salvi, infine, eventuali diritti di
terzi;
11.
di riservarsi l’adozione di ulteriori ed eventuali provvedimenti
all’esito della acquisizione della comunicazione antimafia prevista dal vigente
“Codice Antimafia” di cui al D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e s.m.i., nonché
all’esito delle verifiche in ordine alle autocertificazioni prodotte dalla
Ditta ai sensi del D.P.R. n. 445/2010;
12.
di redigere il presente provvedimento in n. 1 originale, copia
dell’autorizzazione viene trasmessa al competente SUAP che provvederà ad
effettuare la notifica ai sensi di legge presso la sede legale della
Ditta;
13.
di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di
Chieti, all’Amministrazione Provinciale di Chieti, all’A.R.T.A. – Sede Centrale
di PESCARA ed all’A.R.T.A. - Distretto Provinciale di Chieti;
14.
di trasmettere altresì, ai sensi dell’art. 208, comma 18 del
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. copia del presente provvedimento all’Albo Nazionale
Gestori Ambientali Sezione Regionale Abruzzo c/o Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura di L’Aquila;
15.
di disporre la pubblicazione del presente provvedimento,
limitatamente agli estremi, all’oggetto ed al dispositivo, sul Bollettino
Ufficiale della Regione Abruzzo.
Avverso il
presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente
Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica;
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Ing.
Gianfranco Piselli