Cava di ghiaia in località “Piano Vomano” del Comune di Morro d’Oro (TE) Ditta: INERTI DELLA LOGGIA srl (Partita Iva 00759470677) di Atri (TE). Autorizzazione apertura

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

Omissis

 

DETERMINA

 

Per le motivazioni espresse in narrativa e che qui si intendono integralmente riportate;

 

La ditta INERTI DELLA LOGGIA srl (Partita Iva 00759470677), nel prosieguo semplicemente Ditta, con sede legale in Via del Ponte n. 40 – Comune di ATRI (TE), è autorizzata alla coltivazione della cava di ghiaia sita in località “Piano Vomano” del Comune di Morro d’Oro (TE) individuata in Catasto Terreni al foglio di mappa n. 28 particelle nn. 34, 80 e 81, alle seguenti norme e condizioni:

 

Art. 1

 

La Ditta è obbligata ad osservare le norme contenute nel disciplinare approvato con delibera della Giunta Regionale n.204 del 23.01.1985 e le modalità indicate nei disegni approvati dalla Conferenza, timbrati e firmati dal Responsabile del Procedimento.

 

Art. 2

 

La zona interessata dagli scavi deve essere delimitata con termini ben infissi e visibili sul terreno e disposti ai vertici dell’area assegnata.

 

Art. 3

 

L’autorizzazione è valida per anni 10(dieci) dalla data di notifica del presente provvedimento, mentre la denuncia di inizio lavori completa di idonea documentazione, attestante l’avvenuto rispetto dell’art.4 del D.L.gs. n. 624/1996, deve essere presentata al Servizio Risorse del Territorio entro 90 (novanta) giorni dalla predetta data. Per giustificati motivi possono essere concessi fino ad ulteriori 90 (novanta) giorni di proroga. Qualora, entro i termini suddetti, non pervenga al predetto Servizio la denuncia di esercizio, il presente provvedimento si intende decaduto.

 

Art. 4

 

Il deposito cauzionale per un importo nella misura di Euro 400.000,00(quattrocentomila/00) è stato effettuato con atto fidejussorio n. M01990714055PD emesso in data 27.02.2015 dalla Società Master Fin spa di Milano, la quale potrà essere svincolata solo a seguito dell’accertamento finale da parte dell’Ufficio Attività Estrattive. Trascorso infruttuosamente il termine suddetto, si intende adottato, a termini dell’art.29 della L.R. n.54/1983 e successive modifiche ed integrazioni, l’intervento di ripristino ambientale dell’area sottoposta ad attività estrattiva secondo le previsioni progettuali assunte nel presente provvedimento.

 

Art. 5

 

La ditta deve fornire al Pubblico Ufficiale preposto al Servizio di vigilanza e controllo i mezzi necessari per visitare i lavori e comunicare l’avvenuta ottemperanza alle eventuali prescrizioni impartite nel corso delle operazioni di Polizia Mineraria.

 

Art. 6

 

Deve altresì attenersi alle disposizioni di Legge in materia mineraria e alle seguenti prescrizioni:

        Prima dell’inizio dei lavori di coltivazione devono essere posizionati tre piezometri, in accordo con l’Organo preposto alla vigilanza, di cui uno nella zona più prossima al fiume Vomano spinti fino ad intercettare l’acquifero soggiacente;

        L’area sottoposta ad attività estrattiva deve essere adeguatamente segnalata mediante apposizione di stabile recinzione e appositi avvisi, nonché idonea chiusura delle vie di accesso e la posa in opera del cartello indicatore contenente tutti i riferimenti autorizzativi e di conduzione della stessa;

        Deve essere redatta una valutazione previsionale dell’impatto acustico in corrispondenza del recettore ”abitazione” e adottate idonee misure di mitigazione in caso di superamento del limiti previsti dalla normativa vigente in caso di superamento ;

        La profondità di scavo deve essere limitata a 5,50 (cinque/50) metri comunque e, sempre, salvaguardare il franco di 2,00 metri sopra il livello della falda acquifera mantenendo i piezometri, preventivamente installati, costantemente in efficienza;

        Il materiale terroso proveniente dalla preventiva scopertura del cappellaccio esistente deve essere accantonato e riutilizzato per la sistemazione dello strato superficiale finale;

        Il passaggio al lotto successivo deve avvenire a seguito di comunicazione del fine lavori del lotto precedente;

        All’interno dell’area di cava deve essere realizzata una idonea vasca finalizzata al lavaggio dei pneumatici dei mezzi in uscita;

        L’utilizzo del materiale di decantazione disidratato gestito come sottoprodotto deve essere conforme alla normativa vigente e deve garantire il grado di permeabilità da restituire il terreno all’uso finale di destinazione;

        Deve essere evitato in ogni momento dell’attività l’impaludamento dell’area di cava;

        Devono essere rispettate tutte le distanze minime misurate dagli assi dei servizi e dai sostegni delle reti che interferiscono con l’area di cava come indicate dagli Enti gestori e Organismi preposti alla salvaguardia dei servizi; eventuali deroghe devono esser preventivamente autorizzate dal Servizio Risorse del territorio;

        L’ atto fidejussorio n. M01990714055PD emesso in data 27.02.205 dalla Società Master Fin spa di Milano per un importo di € 400.000,00 a garanzia delle opere di risanamento ambientale dovrà essere confermato entro il termine di scadenza e con validità fino all’accertamento finale da parte del Servizio Risorse del Territorio. La mancata presentazione della sua validità costituirà infrazione e darà avvio alla procedura di escussione per il mancato ripristino ambientale dei luoghi.

 

Art. 7

 

La ditta ha l’obbligo di fornire periodicamente e comunque quando il Servizio Risorse del Territorio lo riterrà necessario, i dati statistici relativi all’attività estrattiva.

 

Art. 8

 

La quantità estraibile è di mc. 351.625 per l’intera durata dell’attività.

 

Art. 9

 

La ditta deve attenersi alle modalità di coltivazione indicate negli elaborati progettuali approvati dalla Conferenza e depositati agli atti d’Ufficio, mediante l’utilizzo di mezzi meccanici omologati a norma di Legge.

 

Art. 10

 

Circa le modalità della sistemazione ambientale durante l’escavazione, la ditta deve rispettare il progetto approvato, timbrato e firmato dal Responsabile del Procedimento.

 

Art. 11

 

Il presente Provvedimento deve essere pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, notificato alla ditta interessata nei modi consentiti dalla Legge e trasmesso:

a)         al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Teramo;

b)         all’Amministrazione Comunale di Morro d’Oro (TE);

c)         alla Società Master Fin spa di Milano.

 

Art. 12

 

Avverso il presente provvedimento è ammesso, nei termini e modi di Legge decorrenti dalla notificazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Legge n.1034/1971) oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. n.1199/1971).

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Ing. Ezio Faieta