Documento: Impianto Power Crop Avezzano – Riconversione zuccherificio Sadam Celano. Disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, del territorio e di salvaguardia dei livelli occupazionali

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTO il documento a firma dei consiglieri Berardinetti, Di Pangrazio, Pepe, Mazzocca, Di Nicola, Mariani, D’Alessandro, Paolini, Balducci, Paolucci, Iampieri, Pietrucci, Gerosolimo, Olivieri, Monticelli, Sclocco e D’Alfonso recante: Impianto Power Crop Avezzano – Riconversione zuccherificio Sadam Celano. Disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, del territorio e di salvaguardia dei livelli occupazionali;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere Berardinetti;

 

a maggioranza Statutaria

 

LO APPROVA

 

nel testo che di seguito si trascrive

 

«Il Consiglio regionale

 

PREMESSO CHE:

-               Con la riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) Zucchero del 2006 il nostro Paese ha dovuto rinunciare alla produzione di un milione di tonnellate di zucchero, passando da 1,5 milioni pre-riforma alle attuali 508 mila;

-               Con questa drastica riduzione di quote gli zuccherifici in Italia sono passati da 19 a 4, con la chiusura di ben 15 stabilimenti e, di conseguenza, le superfici coltivate a barbabietola sono scese da 250 a circa 50-60 mila ettari;

-               Lo zuccherificio Sadam Abruzzo di Celano, in concomitanza con altri stabilimenti nazionali, è tra quelli che sono stati costretti alla chiusura;

-               Per far fronte alle gravi conseguenze socio occupazionali che hanno investito la filiera agro-industriale, a seguito dei nuovi Regolamenti comunitari, è stato insediato, ai sensi della legge 81/2006, un Comitato Interministeriale;

-               In data 19 settembre 2007 è stato sottoscritto un accordo di riconversione produttiva, sulla base delle direttive previste dall’allegato 1 del “Piano per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera” approvato dal Comitato Interministeriale del 31 gennaio 2007, insediato ai sensi dell’ex articolo 2, comma 2, lettera a), della legge n. 81/2006, tra la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila, il Comune di Celano, la società Eridania Sadam S.p.a., la Powercrop s.r.l., le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori FLAI CGIL – FAI CISL – UILA UIL e le RSU dello stabilimento di Celano che prevedeva:

·                la realizzazione di un impianto di trasformazione di prodotti orticoli da realizzare nell’area dello zuccherificio di Celano;

·                la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomassa della potenza di 30 MWe (Mega Watt elettrico) da realizzare nel nucleo industriale di Avezzano più precisamente al confine con la frazione di Borgo Incile, ed in particolare, ricadente in parte in zona D1, Aree Industriali, di competenza del Consorzio industriale di Avezzano, ed in parte in Zona E1, agricola, di competenza del Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Avezzano;

-               In data 7 agosto 2008 la Powercrop Srl ha presentato alla Regione Abruzzo istanza di Autorizzazione Unica;

-               In data 18 agosto 2008 la società Powercrop Srl ha presentato alla Regione Abruzzo istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (Via);

-               In data 9 settembre 2008, il Consiglio comunale di Avezzano ha approvato, con voto unanime, un Ordine del Giorno dove si deliberava la più netta contrarietà alla realizzazione della centrale a biomasse, promossa dalla Powercrop, da realizzare nel nucleo industriale del capoluogo marsicano;

-               In data 1° ottobre 2008, il Comando provinciale dell’Aquila del Corpo Forestale dello Stato ha rimesso una nota alla società Powercrop, alla Direzione Parchi Territorio Ambiente ed Energia - Servizio Tutela e Valorizzazione del Paesaggio e Valutazioni Ambientali - della Regione Abruzzo e ai Coordinamenti Distrettuali del CFS di Avezzano, Sulmona e Pescasseroli dove, nel merito della valutazione di impatto ambientale e di approvvigionamento della biomassa necessaria, veniva espresso il parere negativo all’impianto;

-               In data 5 marzo 2009, le Organizzazioni di Categoria degli Agricoltori: Confagricoltura, Coldiretti e la Cia, manifestando la loro contrarietà al progetto di riconversione proposto dalla Powercrop, hanno ritirato formalmente il proprio assenso dall’intesa quadro di filiera precedentemente sottoscritta;

-               In data 5 ottobre 2010 è stata emanata una delibera dal Comune di Avezzano, la numero 75/2010, che ha approvato una fascia contigua di rispetto alla Riserva Naturale del Monte Salviano, istituita con L.R. 134/1999, stabilendo, a tale fascia contigua di rispetto, le misure di salvaguardia previste dall’art. 10 della L.R. 134/1999 ed approvando gli indirizzi utili alla definizione del regime normativo per la stessa fascia che certamente con consentono la realizzazione della centrale a biomasse;

-               Il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Regionale “Monte Salviano” adottato dal Consiglio Comunale della Città di Avezzano, con deliberazione n. 85 del 26 ottobre 2010, attende ancora di essere approvato in via definitiva dalla Regione Abruzzo;

-               L’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Regionale “Monte Salviano” sarebbe in grado di scongiurare una volta per tutte la realizzazione del progetto della Powercrop di costruzione di una centrale a biomasse nel Comune di Avezzano località Borgo Incile, proteggendo gli importanti valori naturalistici che si trovano nell’area della Riserva, del tutto incompatibili con tale forma di impianto;

-               Il fondo ove è prevista la realizzazione dell’impianto ricade nella “fascia contigua” della Riserva Regionale “Monte Salviano”;

-               Contro il Giudizio del Comitato CCR VIA n. 1559 del 2010 pendono attualmente presso il Tar Abruzzo 3 ricorsi:

·                Ricorso proposto dal Comune di Avezzano promosso in data 08.10.2011;

·                Ricorso proposto dal Comune di Luco dei Marsi promosso in data 15.11.2010;

·                Ricorso proposto dalle tre confederazioni agricole (CIA, Confagricoltura, Coldiretti) da due associazioni ambientaliste (Legambiente e Fare Verde) e da vari cittadini di Avezzano e Luco dei Marsi promosso in data 14.11.2011.

-               In data 26 maggio 2011, il Consiglio provinciale dell’Aquila ha approvato, con voto unanime, un Ordine del Giorno dove veniva posta in evidenza l’incompatibilità dell’impianto con l’ambiente della piana del Fucino in considerazione di tre aspetti:

·                la eccessiva dimensione della centrale;

·                le problematiche relative all’approvvigionamento delle biomasse;

·                il mancato rispetto del coinvolgimento di tutti gli Enti Locali e delle comunità interessate;

-               In data 8 novembre 2011, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato, con voto unanime, una risoluzione recante: “Impianto a biomasse PowerCrop”, che impegnava il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente a “chiedere una nuova valutazione ambientale sulla base dell’articolo 6 del D.Lgs n. 152/2006”.

 

CONSIDERATO CHE:

-               Il PSR, Piano di Sviluppo Rurale, 2007-2013 e la proposta di Piano 2014 – 2020 in discussione in Commissione considera il Fucino uno dei territori ad agricoltura maggiormente intensiva specializzata dell’Abruzzo che prevede tra i punti forza produzioni orticole e industriali di alto reddito per alcune delle quali vanta posizioni di leadership a livello nazionale ed europeo;

-               La tecnologia proposta nell’impianto powercrop è incompatibile con le produzioni agricole dei terreni del Fucino IGP e biologico. Per gli impianti di produzione di energia elettrica da biomasse, l’art. 12, comma 7, del D.Lgs. 387/2003 impone che “… Nell’ubicazione si dovrà tener conto delle disposizioni in materia di sostegno al settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come al patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla legge 5 marzo 2001, n. 57, artt. 7 e 8, nonché il decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, art 14”, ovvero alle aree interessate da produzioni agro-alimentari di qualità e quindi produzioni IGP, DOP, DOC, produzioni Biologiche etc;

-               L’impianto proposto è incompatibile sotto il profilo socio economico con il territorio del Fucino. A fronte dei vantaggi per l’azienda Powercrop numerose sarebbero le ricadute negative economiche e sociali. A titolo di esempio si possono citare:

·                danni d’immagine e reali, connessi ai rischi dell’impianto, ai prodotti agricoli d’eccellenza della Piana del Fucino (carote e patate IGP, ortaggi);

·                ripercussioni negative sulle aziende agricole del Fucino e sull’indotto delle attività agricole come le Cooperative per le sementi, rivenditori di attrezzi e mezzi agricoli, attività commerciali connesse all’agricoltura, banche e servizi finanziari in generale;

·                impoverimento della struttura sociale del Territorio, calo del reddito pro capite, calo sui consumi e quindi ripercussioni sul terziario;

-               L’impianto rappresenta un reale rischio per l’ambiente naturale e la sua realizzazione costituirebbe una palese incongruenza con le finalità e gli obiettivi del Progetto Appennino Parco d’Europa (A.P.E.), progetto di sviluppo sostenibile, che coinvolge le Regioni dell’arco appenninico di cui l’Abruzzo è la regione capofila;

-               Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo – Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo ha ritenuto chiedere, in via preventiva, al fine di procedere ad una valutazione sulla fattibilità dell’intervento promosso da Powercrop e per poter esprimere la valutazione di propria competenza, l’esecuzione di saggi archeologici nell’area interessata al progetto;

-               L’area proposta per il progetto è in prossimità dell’antica sponda del lago Fucino, interessata da infrastrutture di epoca romana (Emissario di Claudio) e in parte resa praticabile a seguito delle opere di bonifica della prima età imperiale (I e II secolo d.C.): l’utilizzo del settore è testimoniato dai ritrovamenti effettuati in anni recenti nella località Vigne Vecchie e da precedenti ulteriori ritrovamenti;

-               In data 5 febbraio 2015, l’assessore all’agricoltura della Regione Abruzzo Dino Pepe ha comunicato al comitato interministeriale del bieticolo-saccarifero l’incompatibilità socio-economica tra il progetto presentato dal gruppo Powercrop e la naturale vocazionalità della Piana del Fucino, strategica dal punto di vista agro-alimentare per la produzione di colture orticole diversificate che contribuiscono alla produzione del 25% del PIL agricolo regionale;

-               Lo stesso assessore Pepe, interpellato dal comitato del bieticolo saccarifero in merito alla nomina del commissario ad acta, ha espresso la volontà di attendere la risoluzione del contenzioso tra l’avvocatura regionale Abruzzo e la Corte Costituzionale, inerente la declaratoria di illeggibilità costituzionale dell’art. 30 ter del D.L 25 giugno 2014, n. 91;

-               Nella riunione presso la Prefettura dell’Aquila del 12 marzo 2015, il Prefetto dell’Aquila, Dott. Francesco Alecci, nelle sue funzioni di Commissario ad acta, nominato ai sensi dell’articolo 30 ter, comma 2, del Decreto Legge 24 Giugno 2014, n. 91, convertito dalla Legge 11 Agosto 2014, n. 116, per le operazioni di riconversione del comparto bieticolo-saccarifero, ex stabilimento Sadam Zuccherificio di Celano, ha aggiornato le proprie conclusioni, previa valutazione delle risultanze della Conferenza dei Servizi convocata presso il Servizio Politica Energetica, Qualità Aria e SINA - Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, della Regione Abruzzo in data 24 marzo 2015, oltre che alla verifica, presso il Comitato interministeriale per il settore bieticolo-saccarifero, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della mancata attuazione in riconversione dell’ex zuccherificio Sadam di Celano della parte relativa alla filiera orticola, attraverso la realizzazione di un “Centro di Trasformazione Orticola” per concorrere alla valorizzazione delle carote e delle patate quali prodotti tipici dell’area interessata alla riorganizzazione, salvaguardando di fatto i livelli occupazionali;

-               La Conferenza dei Servizi, tenutasi presso il Servizio Politica Energetica, Qualità Aria e SINA - Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, della Regione Abruzzo, nella seduta del 24 marzo 2015, ha concluso l’istruttoria con esito negativo all’istanza di autorizzazione unica, ai sensi dell’articolo 12 del Decreto legislativo 387/2003 e dell’articolo 29-ter del Decreto Legislativo 152/2006 e Successive Modifiche ed Integrazioni, alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomassa della potenza di 30 MWe (Mega Watt elettrico) e da fotovoltaico della potenza di 300 KWp, (Kilo Watt picco) da ubicarsi nel Comune di Avezzano (Aq) su proposta della Società PowerCrop Srl;

-               L’esito negativo della citata Conferenza dei Servizi è motivato, in particolare, relativamente al contrasto dell’impianto “PowerCrop” con la misura MD3 (Divieto di insediamento di nuove attività industriali ed artigianali con emissioni in atmosfera in aree esterne alle aree industriali infrastrutturate nell’ambito delle procedure di autorizzazione ai sensi del Decreto legislativo 03/04/2006 n. 152, ad eccezione degli impianti e delle attività (SOx, NOx, CO2,PM10) di cui all’art. 272 commi 1 e 2) del Piano Regionale di Tutela e qualità dell’Aria della Regione Abruzzo.

 

TENUTO CONTO INOLTRE CHE:

-                    Nella riunione svoltasi in Prefettura all’Aquila il 12 marzo 2015 e nella Conferenza di Servizio del 24 marzo 2015 tutti gli Enti interessati, le Associazioni di Categoria ed i Comitati spontanei dei cittadini hanno confermato la loro più netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto proposto dalla Società PowerCrop Srl;

-                    L’obiettivo prioritario, in forza agli accordi sindacali sottoscritti, è quello di ricollocare il personale prima impiegato nello stabilimento Sadam di Celano;

-                    Il 30 Giugno 2015 verranno a scadere gli ammortizzatori sociali della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per riconversione di settore e con la stessa decorrenza cesserà definitivamente anche la possibilità per le maestranze di rimanere agganciate alla riconversione, qualora essa non venisse attuata entro tale data. Dal 1° Luglio 2015 i lavoratori in cassa integrazione verrebbero licenziati e posti in mobilità. Tali considerazioni sono state evidenziate più volte, nel corso degli incontri ampiamente richiamati nella presente ed anche pubblicamente sugli organi di stampa, dalle organizzazione sindacali e le RSU dello Zuccherificio di Celano.

 

Tutto ciò premesso,

 

IMPEGNA

 

Il Presidente e la Giunta

 

-               a sostenere presso i Ministeri competenti e presso il Prefetto dell’Aquila, Dott. Francesco Alecci, nella sua qualità di Commissario ad acta, nominato ai sensi dell’articolo 30-ter comma 2, del Decreto Legge 24 Giugno 2014 n. 91, convertito dalla Legge 11 Agosto 2014, n. 116, per le operazioni di riconversione del comparto bieticolo-saccarifero, dell’ex stabilimento Sadam Zuccherificio di Celano, il parere negativo alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomassa della potenza di 30 MWe (Mega Watt elettrico) e da fotovoltaico della potenza di 300 KWp (Kilo Watt picco) da ubicarsi nel Comune di Avezzano (Aq) proposto dalla Società PowerCrop Srl per le seguenti motivazioni:

·                In ragione del verbale della Conferenza di Servizio del 24 marzo 2015, che ha espresso esito negativo in particolare, relativamente al contrasto dell’impianto “PowerCrop” con la misura MD3 (Divieto di insediamento di nuove attività industriali ed artigianali con emissioni in atmosfera in aree esterne alle aree industriali infrastrutturate nell’ambito delle procedure di autorizzazione ai sensi del Decreto legislativo 03/04/2006 n. 152, ad eccezione degli impianti e delle attività (SOx, NOx, CO2,PM10) di cui all’art. 272 commi 1 e 2) del Piano Regionale di Tutela e qualità dell’Aria;

·                In ragione del mancato rispetto dell’accordo di riconversione produttiva dell’ex Zuccherificio di Celano, sottoscritto il 19 settembre 2007, nella parte in cui era prevista l’istituzione di una filiera orticola attraverso la realizzazione di un “Centro di Trasformazione Orticola” per concorrere alla valorizzazione delle carote e delle patate quali prodotti tipici dell’area interessata alla riorganizzazione salvaguardando di fatto i livelli occupazionali;

·                In ragione della manifesta incompatibilità tra la centrale PowerCrop e la forte vocazione agricola della Piana del Fucino, caratterizzata da una agricoltura ad alta specializzazione, capace di produrre colture orticole diversificate di eccellente qualità in un contesto produttivo che, con le oltre 2mila imprese agricole presenti e i circa 10.000 lavoratori, genera circa il 30% del PIL regionale;

-               a recepire e determinare i limiti della Area contigua della Riserva Regionale del Monte Salviano, approvata con Deliberazione del Consiglio Comunale di Avezzano n. 75 del 5 ottobre 2010, ai sensi dell’art. 28 della L.R. n. 38/1996;

-               ad approvare definitivamente il Piano di Assetto Naturalistico (P.A.N.) della Riserva del Monte Salviano, adottato dal Comune di Avezzano con deliberazione n. 85 del 26 ottobre 2010, ai sensi dell’art. 22 L.R. n. 38/1996;

-               ad adottare, con la massima urgenza, alla luce delle scadenze richiamate in premessa, ogni iniziativa utile al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, ad oggi fortemente compromessi, dei lavoratori ancora attivi dell’ex zuccherificio di Celano, prevedendo adeguate progettualità ed intese economiche coerenti ed innovative, nell’ambito della programmazione regionale per lo sviluppo ambientale e delle qualità del territorio e delle produzioni agricole, collegate anche con lo sviluppo delle bonifiche del Fucino e dell’agroindustria e più nello specifico:

·                mettere in atto, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ogni azione volta a determinare la possibilità, per i lavoratori dell'ex Zuccherificio di Celano, di un’eccezionale proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) anche con la eventualità di concorrere, in quota parte, al suo sostenimento in virtù dell’Accordo di Riconversione firmato, dalla Regione Abruzzo, in data 19 settembre 2007;

·                istituire un tavolo permanente con le Organizzazioni Sindacali, con lo scopo di promuovere l’assunzione dei dipendenti attualmente in carico ad Eridania Sadam Spa presso società terze che investiranno nel territorio Marsicano, attraverso accordi che vedono coinvolta la Regione stessa;

·                adottare, in ogni caso, tutti gli strumenti idonei a ricollocare le maestranze dell’ex zuccherificio di Celano.

-               a trasmettere la presente deliberazione, al Prefetto dell’Aquila, nella sua qualità di commissario ad acta per le operazioni di riconversione del comparto bieticolo-saccarifero, dell’ex stabilimento Sadam Zuccherificio di Celano, ai Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Comitato Interministeriale (insediato ai sensi dell’ex articolo 2, comma 2, lettera a), della legge n. 81/2006), ai Sindaci dei Comuni di: Avezzano, Luco dei Marsi, al Commissario Straordinario del Comune di Celano, alle Organizzazioni di Categoria degli Agricoltori: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, alle Organizzazioni Sindacali: FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL, alle Associazioni Ambientaliste, ai Comitati Spontanei dei Cittadini di Borgo Incile e della Marsica».